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Porto Recanati, discarica a cielo aperto in pieno centro urbano: il sindaco invoca le telecamere

Porto Recanati, discarica a cielo aperto in pieno centro urbano: il sindaco invoca le telecamere

“Non è accettabile, per nessun motivo,  dover vedere spettacoli come quello di, ieri sera, in pieno centro urbano nel parcheggio sotto il cavalcavia di via Galilei. È di tutta evidenza che quei sacchetti sono stati depositati, impropriamente  da chi abita nei paraggi stabilmente”. Questo lo sfogo via social  del sindaco di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo, riguardo a una vera e propria discarica a cielo aperto venutasi creare nella zona di via Galilei, a causa del mancato rispetto - da parte di alcuni residenti - della raccolta differenziata. “Tutti noi paghiamo la raccolta porta a porta, da fare nei giorni indicati , perciò è indispensabile che venga rispettata” – puntualizza il primo cittadino - .  “Si dovrà posizionare anche in quella zona  una telecamera per evitare lo "scempio" ?  - domanda Mozzicafreddo  - . Dobbiamo mettere il sacchetto o i sacchetti fuori  casa, anche perché ne paghiamo tutti il servizio, e usare le isolette ecologiche per gli scopi per i quali sono state realizzate.  Purtroppo, il caso descritto, non è il solo” conclude .

16/11/2020 16:24
Coronavirus Marche: 282 nuovi casi nelle ultime 24 ore, ricoveri in aumento di 21 unità

Coronavirus Marche: 282 nuovi casi nelle ultime 24 ore, ricoveri in aumento di 21 unità

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1620 tamponi: 928 nel percorso nuove diagnosi e 692 nel percorso guariti.I positivi sono 282 nel percorso nuove diagnosi (60 in provincia di Macerata, 133 in provincia di Ancona, 22 in provincia di Pesaro-Urbino, 24 in provincia di Fermo, 35 in provincia di Ascoli Piceno e 8 da fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (44 casi rilevati), contatti in setting domestico (71 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (108 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (10 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (8 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (3 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (7 casi rilevati), screening percorso sanitario (4 casi rilevati) e 2 rientri dall'estero. Per altri 25 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia una stabilità rispetto agli scorsi giorni: incidenza al 30,38% contro il 30,88% delle ultime 24 ore. Da considerare i meno test eseguiti nella giornata di ieri.  Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 23.598 per un totale di 217.369 campioni testati. Sale di 21 unità il numero dei ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: che ad oggi risultano 577. In aumento anche il numero dei pazienti in terapia intensiva, che ora sono 78 (+ 1 rispetto a ieri); 22, invece, le persone dimesse nelle ultime 24 ore dai nosocomi regionali.  Nel Maceratese sono accolti 93 pazienti: 51 all'ospedale di Macerata e 42 al Covid Hospital. Dai conteggi resi noti dal Servizio Sanità Regionale sono stati scorporati i pazienti ospitati in Pronto Soccorso. Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores.     

16/11/2020 10:45
Acqua, carta e cicche lanciate sul balcone del vicino: vale una condanna

Acqua, carta e cicche lanciate sul balcone del vicino: vale una condanna

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana,  “Chiedilo all'avvocato”.  In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili ai rapporti tra condomini che spesso e volentieri vanno a deteriorarsi per comportatemi incivili di alcuni nei confronti di altri. Il caso di specie scelto è di un lettore di Macerata che chiede: “A quale responsabilità può andare incontro il condomino che per dispetto ed inciviltà butta le cicche delle sigarette ed altra spazzatura sul terrazzo sottostante?" A tal proposito risulta utile portare un caso giuridico terminato in Cassazione, nel quale un condomino era stato vittima di dispetti del proprio vicino con il balcone sopra al proprio tanto da far diventare il piano inferiore come “immondezzaio” con lanci di cicche di sigarette, carta ed altri oggetti. I Giudici della Suprema Corte, con sentenza n.16459/2013, hanno ritenuto inammissibile il ricorso proposto dal condomino incivile, il quale si era visto condannare in secondo grado per i reati di cui agli artt. 81 cpv e 674 cod. pen., avendo arrecato molestia al condomino del piano inferiore. Difatti, la condotta del ricorrente è stata qualificata non soltanto "incivile", ma considerata una fattispecie integrante il reato di "getto pericoloso di cose", ex art. 674 c.p., secondo cui è punito "chiunque getta o versa in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte ad offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissione di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti". Si ricorda che quello in analisi è un tipico reato contravvenzionale, punibile indifferentemente a titolo di dolo o colpa; pertanto, ne risponde chiunque abbia agito volontariamente ovvero per semplice negligenza o leggerezza. I Giudici della Cassazione precisano che sì «la contravvenzione di “getto pericoloso di cose” non è configurabile quando l’offesa, l’imbrattamento o la molestia abbiano ad oggetto esclusivamente cose e non persone» ma «ai fini della configurabilità del reato di “getto pericoloso di cose” non si richiede che la condotta contestata abbia cagionato un effettivo nocumento, essendo sufficiente che essa sia idonea ad offendere, imbrattare o molestare le persone», ed in questa vicenda è certo che «il getto ha interessato il balcone», cioè «un luogo abitualmente frequentato dalle persone che abitavano l’appartamento».  Pertanto, in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che: "Integra il reato di getto pericoloso di cosa chiunque getta o versa nel balcone sottostante cicche di sigarette, carta o altro oggetto atto ad offendere o imbrattare o molestare persone”(Cass. Pen., Sez. III, sentenza n. 9474/18). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                                                                                                     

15/11/2020 10:25
Coronavirus Marche, 707 nuovi casi in 24 ore: la provincia di Macerata è quella con più contagi

Coronavirus Marche, 707 nuovi casi in 24 ore: la provincia di Macerata è quella con più contagi

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati 3819 testati tamponi: 2289 nel percorso nuove diagnosi e 1530 nel percorso guariti. Su 297 tamponi si registra un ritardo oltre le 96 ore nella refertazione: di questi 100 risultano positivi. I positivi sono 707 nel percorso nuove diagnosi: 224 in provincia di Macerata, 181 in provincia di Ancona, 154 in provincia di Pesaro-Urbino, 83 in provincia di Fermo, 59 in provincia di Ascoli Piceno e 6 da fuori regione.  Questi casi comprendono oggetti sintomatici (99 casi rilevati), contatti in ambito domestico (182 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (209 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (32 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (11 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (5 casi rilevati), contatti in ambito scolastico/formativo (22 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati) e 2 rientri dall'estero. Per altri 142 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.  Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia una leggera decrescita rispetto agli scorsi giorni: incidenza al 30,88% contro il 32,8% delle ultime 24 ore.  Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 23.316 per un totale di 216.441 campioni testati.  Sale di 2 unità il numero dei ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: che ad oggi risultano 560. In aumento anche il numero dei pazienti in terapia intensiva, che ora sono 77 (+ 3 rispetto a ieri), 19, invece, le persone dimesse nelle ultime 24 ore dai nosocomi regionali.  Nel Maceratese sono accolti 93 pazienti: 51 all'ospedale di Macerata e 42 al Covid Hospital. Dai conteggi resi noti dal Servizio Sanità Regionale sono stati scorporati i pazienti ospitati in Pronto Soccorso. Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal servizio sanitario regionale: 

15/11/2020 09:57
Marche arancioni, nuovo messaggio di Acquaroli: "Sono amareggiato, ma rispettate l'ordinanza"

Marche arancioni, nuovo messaggio di Acquaroli: "Sono amareggiato, ma rispettate l'ordinanza"

"Da oggi, per 14 giorni, va in vigore l’ordinanza firmata dal Ministro Speranza a cui vi prego di attenervi scrupolosamente. Mi è molto dispiaciuta la mancanza di una comunicazione minima e della concertazione necessaria che avrebbe potuto portare a scenari diversi o comunque a rendere una misura una soluzione invece di un’imposizione". Il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli torna ad esprimere - via social - la propria perplessità sul modus operandi con cui il Governo ha annunciato il passaggio di tutto il territorio marchigiano da zona gialla a zona arancione.  "Sono amareggiato - scrive - perché il mio è sempre stato un atteggiamento collaborativo con le Istituzioni nazionali e in linea con i tecnici sanitari della regione. Siamo in pandemia e la coesione e la forza dei messaggi sono strumenti indispensabili per comunicare le giuste informazioni alle nostre comunità". "Per questo - conclude Acquaroli - la chiarezza e la concertazione sono indispensabili a rendere credibili le scelte, per questo bisognerebbe evitare sistemi schizofrenici che fanno confusione e gettano intere comunità e categorie in un allarme continuo. Così si genera esasperazione. Basti pensare a chi da giallo è diventato rosso senza neanche passare per l’arancione. Faremo di tutto per combattere il virus, ma ci piacerebbe farlo insieme e in maniera seria".

15/11/2020 09:27
Marche arancioni, Lega: "Incomprensibile, pronta interrogazione". Morani non ci sta: "Parametri oggettivi"

Marche arancioni, Lega: "Incomprensibile, pronta interrogazione". Morani non ci sta: "Parametri oggettivi"

"La decisione del governo di inserire le Marche tra le regioni in zona arancione, è basata su parametri incomprensibili ed è arrivata senza alcuna interlocuzione preventiva con le istituzioni regionali". A dichiararlo è il Commissario della Lega Marche, l'onorevole Riccardo Augusto Marchetti.  MARCHETTI CHIAMA - "Sto preparando un’interrogazione al Ministro Speranza per avere adeguati chiarimenti nel merito. Il calcolo dei parametri che hanno portato l’esecutivo a paralizzare le Marche dichiarandole regione a rischio medio-alto - ha spiegato il Commissario della Lega - si riferisce ai dati dell’ultima settimana di ottobre, che già negli ultimi sette giorni hanno però subito un’inflessione in positivo". "L’ordinanza del Governo è arrivata soltanto nel primo pomeriggio di sabato 14 novembre e i provvedimenti entreranno in vigore a partire dalle 24 dello stesso giorno - ha sottolineato Marchetti - questo reca altri danni alle attività produttive, già compromesse da una crisi senza precedenti. Molti ristoratori ad esempio avevano già accettato prenotazioni per la giornata di domenica, acquistando merce che ora saranno costretti a buttare".  "È vergognoso che il governo continui a restare arroccato nelle sue torri d’avorio, lontano dalla vita vera, dalle persone - ha concluso Marchetti - porterò in Parlamento il grido dei tanti cittadini perbene che sono sull’orlo del baratro, e qualcuno dovrà per forza dar conto delle scelte scellerate che i marchigiani stanno ingiustamente subendo”. MORANI RISPONDE - A replicare, a stretto giro, al commissario regionale Marchetti è la sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico, Alessia Morani (Pd): "Credo sia necessario qualche chiarimento su come vengono prese queste decisioni perché nessuno possa dire che non c’è condivisione o trasparenza. Nella cabina di regia dove vengono prese le decisioni ci sono anche le regioni".  "I parametri in base ai quali sono emesse le ordinanze del Ministero della Salute - ricorda - sono chiari dall’aprile scorso. La decisione per le Marche come per le altre regioni è stata presa sulla base di parametri oggettivi aggiornati all’11 novembre. Il principio è quello della massima cautela per evitare che la situazione possa precipitare. Se si vuole evitare il peggio è necessario prendere provvedimenti nel momento in cui la situazione non è ancora fuori controllo". "Questa mattina si è tenuta una conferenza stampa in cui Locatelli, Brusaferro e Rezza hanno spiegato tutto. Il governo - conclude Morani - si prende la responsabilità delle scelte, come sempre. Vogliamo tutelare la salute dei marchigiani e scongiurare un aggravamento ulteriore della situazione economica. Siamo tutti stanchi, lo so, ma dobbiamo tenere duro!".   

14/11/2020 17:39
Marche arancioni - Carancini rosso di rabbia: "Saltamartini inadeguato, retrocessione prevedibile"

Marche arancioni - Carancini rosso di rabbia: "Saltamartini inadeguato, retrocessione prevedibile"

"Non è il passaggio delle nostre Marche da zona gialla ad arancione a dover stupire - esordisce il Consigliere Regionale PD Romano Carancini-  Era prevedibile, seppure non auspicabile, se si corre, oramai da giorni, con un rapporto tamponi: positivi sopra al 30%, cioè ad una velocità doppia delle regioni che meglio stanno affrontando l'attuale fase pandemica". "È la reazione del Presidente Acquaroli ma soprattutto di chi governa la sanità della regione Marche a colpire per questa retrocessione, sintomo anche di una incapacità di affrontare le emergenze - attacca -  Ma mentre per il neo governatore Acquaroli la posizione è pregiudizialmente politica e tutta tesa a scaricare le responsabilità sulle scelte del governo nazionale, la sorpresa dell’assessore alla sanità della regione Marche Filippo Saltamartini è inaccettabile e conferma la manifesta inadeguatezza ad amministrare quel settore così decisivo per i cittadini marchigiani". "Egli, come tutti gli italiani, sa da oltre 15 giorni che esistono criteri oggettivi e trasparenti, 21 per l'esattezza, che disciplinano dinamicamente le sorti delle collocazioni delle regioni italiane in ciascuna delle fasce di colore giallo, arancione e rosso, a seconda della intensità della gravità della pandemia - incalza Caracini - Sempre l'assessore Saltamartini, dunque, avrebbe dovuto sapere che non è solo l’indice Rt a sancire in quale fascia la regione Marche sarebbe stata collocata, ma piuttosto una serie di dati che, aggregati tra loro, avrebbero determinato il provvedimento del Ministero della Sanità - prosegue - Essere rimasti sorpresi vuol dire aver trascurato l’attenzione di tutte, o forse anche solo di alcune, delle risposte che i dati dei 21 indicatori avrebbero segnalato". "Un assessore confuso, che si fa sorprendere, è una guida che non ha capacità, competenza e autorevolezza per condurre la sanità delle Marche - continua il consigliere di minoranza - Del resto tutto questo lo aveva già dimostrato, solo per citare l’ultima, nel corso del Consiglio Regionale del 3 novembre scorso quando, con la naturalezza di chi immagina di trovarsi a giocare 'a dottorio ha comunicato al Consiglio ed alle Marche che per affrontare la gravità clinica della pandemia nelle Marche avrebbe immediatamente promosso due protocolli clinici fondamentali, a suo dire, come quello della idrossiclorochina e quello dell’ozono". "Un assessore alla sanità, nel suo primo intervento politico, senza aver la pur minima cognizione sanitaria, che orienta alla struttura tecnica la determinazione di protocolli clinici, questo le Marche non possono permetterselo. Rappresenta una commistione tra supponenza e avventurismo sulla salute dei marchigiani. Siamo in fascia arancione perché l’emergenza dell’ultimo mese è stata gestita in maniera disastrosa per la chiara responsabilità dell’assessore delegato". Conclude Romano Carancini.  

14/11/2020 17:23
Marche zona arancione, Acquaroli: "Chiusura frutto di una imposizione, è umiliante"

Marche zona arancione, Acquaroli: "Chiusura frutto di una imposizione, è umiliante"

"Questa mattina è avvenuto il confronto tra la nostra regione e l’Istituto Superiore di Sanità. Un confronto utile a chiarire molti aspetti tecnici, ma un particolare è emerso chiaramente: che sarebbe stato più semplice dire subito 'chiudiamo'. La pandemia c’è, il virus gira e bisogna essere prudenti, ma non bisogna nascondersi dietro i numeri o le formule per fare scelte di altra natura. Chiudere può anche essere giusto e condivisibile, ma non può essere frutto di una imposizione. È umiliante e non sarà la soluzione". È quanto scrive il governatore Francesco Acquaroli su Facebook, a seguito dell'avvenuto confronto tra gli uffici regionali e l'Istituto Superiore di Sanità dopo il passaggio della Regione Marche da zona gialla a zona arancione.  A ciò si aggiunga la nota della Giunta Regionale, resa pubblica nel pomeriggio odierno, in cui si fa presente che "la rete ospedaliera dimostra una buona capacità di tenuta all’ondata pandemica".  "Si conferma che le strutture sanitarie regionali hanno capacità e spazio importante a disposizione per accogliere sia i pazienti Covid-19 che i pazienti con patologie ordinarie - informano dalla Regione Marche - . Come confermano i dati degli ultimi giorni, il bisogno di terapia intensiva per pazienti Covid-19 è al momento stazionario. Rispetto agli iniziali 115 posti letto di terapia intensiva, è stato approntato un incremento di più del 40% di posti letto aggiuntivi (per un totale ad oggi di 164 posti letto in terapia intensiva), che ci consente di mantenere a disposizione dei cittadini le risposte per interventi chirurgici necessari per la garanzia della salute pubblica. Inoltre, la rete ospedaliera del privato accreditato ha testimoniato la volontà di essere a disposizione per allargare l’offerta sia per pazienti Covid che per pazienti non-Covid, accettando i trasferimenti dagli ospedali pubblici e consentendo pertanto di liberare posti letto".  Nelle Marche sono attive, al momento, 33 unità di Usca: "Nelle strutture residenziali per anziani con ospiti covid-positivi, vengono inviate le squadre Usca ed anche medici professionisti specialisti dagli ospedali, garantendo una verifica quotidiana per permettere anche di ricoverare tempestivamente pazienti quando necessario". "Sono attive e in fase di potenziamento strutture residenziali post-acuzie che accolgono pazienti a seguito delle dimissioni dagli ospedali. La Regione ha anche individuato nei giorni scorsi 10 alberghi, di cui 2 già contrattualizzati e aperti, per garantire l’isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria dei soggetti Covid positivi che non hanno bisogno di cure ospedaliere e che non possono effettuare l’isolamento delle proprie abitazioni" si conclude nella nota.

14/11/2020 16:10
EDITORIALE - Il 2021? Che la politica eserciti il primato sulla scienza

EDITORIALE - Il 2021? Che la politica eserciti il primato sulla scienza

Ci sta per lasciare un 2020 da dimenti-ricordare. Ne scrivo in anticipo rispetto ai tempi, e lo faccio solo per tutelarmi da un eventuale lockdown esteso ai commiati, oltre che ai congiunti di secondo grado. Il dimenticare sviluppa un processo mentale simile (e contrario) al ricordare, e non è un processo collettivo, bensì molto individuale: non tutti noi, infatti, vorremmo dimenticare o ricordare le stesse cose e allo stesso istante. Ognuno ricordi o dimentichi ciò che vuole di questo 2020, trovando solo la forza per ricominciare un 2021 diverso, migliore, altro rispetto a ciò che, con grande fatica, tentiamo tutti - qui sì all’unanimità - di gettarci dietro a spalle molto indebolite. Provo a fare un esercizio semplice di separazione tra una cosa da gettare nel cassonetto nero del dimenticatoio e una da custodire in una teca illuminata, costruita per trarre dalla sola vista la propulsione utile ad affrontare le orbite incerte del futuro. Cosa gettare? Il primato della tecnocrazia. Virologi che fino a ieri mendicavano soldi per ricerche su malattie rare, adesso sono star di programmi di intrattenimento per esibire sullo sfondo l’ultimo instant book dal titolo ammiccante “Tutto sul Covid”. Prima ti correvano dietro col piattino delle elemosine in mano, oggi li cerchi per intervistarli, si fanno negare ma ti fanno contattare dalla PR di turno che ti snocciola tariffe in base al minutaggio della loro presenza in video o alle battute da scrivere nell’intervista (spazi inclusi). “Scienziati” che fanno capo all’Organizzazione Mondiale della Sanità, che prima dicevano una cosa o poi un’altra ancora, meno uguale e più contraria: se il loro pensiero si evolvesse alla stessa velocità del Covid, ne saremmo volentieri ben contagiati fino a morirne. Il 2020, quindi, ci ha insegnato che fidarsi della scienza come maestra di vita, o meglio di governo della nostra di vita, è come credere sulla parola alla terra piatta o affidarci all’umore, all’egocentrismo, all’io e solo io e nessuno più di me, di chi sbarella in TV sulle chiusure dei bar e ristoranti considerati veicoli di contagio, sulle scuole a rotelle e sul lavoro mai stato così “a distanza” dalle reali esigenze dei cittadini. Da ricordare, invece, il ruolo della politica, superiore a tutto e a tutti. Questo ci è davvero mancato, a volte. Lo abbiamo visto: quando la politica è poco trasparente, incerta sulle scelte, contraddittoria, lenta, suddita dei Commissari boiardi di Stato e succube degli pseudo-scienziati dell’ultima ora, ne abbiamo pagato tutti le conseguenze, e non solo economiche. Mai come in questo momento abbiamo bisogno della politica come indirizzo, governo, capacità di scelta: abbiamo bisogno di autorità. Scrolliamoci di dosso questa sindrome da ventennio fascista per approdare ad una politica autoritaria nel senso di adottare scelte drastiche, univoche e chiare per migliorare la vita delle persone. L’autorevolezza verrà dopo, nessuna paura: la democrazia è molto resiliente, ma la maggior parte degli italiani ha bisogno del cane pastore per pascolare in sicurezza. Lo dobbiamo ai giovani, a cui la politica con la “p” minuscola - complice di corpi intermedi fermi all’800 come i “sindacati” e quei governi che hanno pompato una Pubblica Amministrazione monstre - ha scippato lavoro, pensioni, educazione di livello, opportunità per far emergere il proprio unico talento. Insomma: questa politica ha scippato il futuro di tutti noi, occupandosi solo di tutelare se stessa (autorefenzialità massima espressa plasticamente dai vitalizi) e dell’esistente sempre più fragile. L’auspicio è che la politica del 2021, a tutti i livelli, ma soprattutto a quelli che scontano il contatto più diretto con i cittadini (Regioni e Comuni), si riappropri del suo ruolo di indirizzo e scelte, mettendo all’angolo i tecnocrati e i manager delle buonuscite milionarie e dei bonus Covid. La festa è finita prima ancora di cominciare, soprattutto per chi non si convince che solo una politica libera da freni, lacci e pressing da lobbies può disegnare un futuro migliore per tutti noi. PS: per chi considera tutto ciò pura demagogia, continui pure a credere alle favole degli scienziati e ai DPCM ad oltranza, senza ascoltare il borbottio delle pance vuote di un popolo via via sempre più incazzato.

14/11/2020 15:00
Parlare di crimine su Picchio News: perchè?

Parlare di crimine su Picchio News: perchè?

Dalla prossima settimana su Picchio News partirà la nuova rubrica, "La Strada delle Vittime", in cui si affronterà l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.  La vittimologia, per dirla con le parole del Prof. Avv. Gulotta è “una disciplina che ha come oggetto lo studio della vittima di un crimine, della sua personalità, delle sue caratteristiche biologiche, morali, sociali e culturali, della sua relazione con il criminale e del ruolo che ha assunto nella genesi del crimine”. Il fine non è affondare nel sensazionalismo giornalistico. E' proprio con questa attenzione alla vittima che il Direttore del giornale, Guido Picchio, intraprende questo nuovo viaggio, credendo nell’importanza di dare voce alle vittime, di non dimenticarle, con la convinzione che un giornalismo, in tal senso orientato, possa avere anche un valore sociale di prevenzione nei confronti di altre vittime potenziali.

14/11/2020 11:31
Coronavirus Marche, nuovo picco di contagi nelle ultime 24 ore: sono 779 e 10 ricoveri in più

Coronavirus Marche, nuovo picco di contagi nelle ultime 24 ore: sono 779 e 10 ricoveri in più

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4275 tamponi: 2375 nel percorso nuove diagnosi e 1900 nel percorso guariti. Su 297 tamponi si registra un ritardo oltre le 96 ore nella refertazione: di questi 100 risultano positivi. I positivi sono 779 nel percorso nuove diagnosi: 247 in provincia di Macerata, 272 in provincia di Ancona, 104 in provincia di Pesaro-Urbino, 102 in provincia di Fermo e 54 in provincia di Ascoli Piceno.  Questi casi comprendono soggetti sintomatici (114 casi rilevati), contatti in setting domestico (186 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (262 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (15 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (23 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (4 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (18 casi rilevati) e screening percorso sanitario (3 casi rilevati).  Per altri 154 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.  Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia una stabilità rispetto agli scorsi giorni: incidenza al 35,96% contro il 32,8% delle ultime 24 ore.  Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 22.609 per un totale di 214.152 campioni testati. Sale di 10 unità il numero dei ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: che ad oggi risultano 558 (dai conteggi resi noti dal Servizio Sanità Regionale sono stati scorporati i pazienti ospitati in Pronto Soccorso). Rimane invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva (74), 20 le persone dimesse nelle ultime 24 ore dai nosocomi regionali.  Nel Maceratese sono accolti 93 pazienti: 51 all'ospedale di Macerata e 42 al Covid Hospital. Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal servizio sanitario regionale:   

14/11/2020 10:53
Marche zona arancione, Acquaroli: "Decisione arrivata come un fulmine a ciel sereno" (VIDEO)

Marche zona arancione, Acquaroli: "Decisione arrivata come un fulmine a ciel sereno" (VIDEO)

"Una notizia che non era attesa da nessuno in Regione, arrivata come un fulmine a ciel sereno". Così il governatore delle Marche Francesco Acquaroli, in una diretta Facebook, ha commentato la decisione dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministro Roberto Speranza di far diventare la Regione Marche zona arancione.  Il presidente contesta il criterio su cui si è basata l'ordinanza, nonché il tempismo della comunicazione, arrivata soltanto attraverso una telefonata del ministro poco prima dell'emissione dell'ordinanza stessa. "Si è tenuto conto dell'indice Rt settimanale - spiega Acquaroli -, ovvero della percentuale dei positivi sintomatici sui tamponi fatti in base alla percentuale dei positivi sintomatici dei tamponi fatti sulla settimana precedente. Sino a qualche settimana fa veniva considerato l'indice Rt bisettimanale, visto che l'indice Rt settimanale potrebbe essere sin troppo influenzato da un singolo focalaio, magari anche circoscritto. Calcolando l'indice Rt della prima settimana di novembre si è determinata una crescita sull'ultima settimana di ottobre pari a 1,55: superiore allo soglia limite di 1,50. Ma nell'ultima settimana di ottobre va considerato che il nostro indice era uno dei migliori di tutta Italia, quindi oggi a causa di un valore così basso siamo condannati ad essere zona arancione".   "Non vogliamo avere un atteggiamento leggero verso una pandemia né sembrare leggeri - aggiunge il governatore -, ma avrei preferito una comunicazione più importante dall'Istituto Superiore di Sanità, visto che i dati della Regione sono stati consegnati martedì e sino a venerdì non siamo stati contattati nemmeno con una telefonata".  "Si tratta di una scelta che noi subiamo, ma accettiamo perché siamo responsabili. Sono state decine le chiamate di esercenti e ristoratori che avevano già acquistato tutto il materiale per la giornata di domenica. Materiale che ora rischia di non essere consumato creando un grave danno economico" conclude il presidente Francesco Acquaroli.  Nella mattinata odierna è prevista una riunione per comprendere meglio i contenuti dell'ordinanza e i criteri su cui si è basata. 

14/11/2020 09:57
Immobili inagibili, niente proroga delle agevolazioni sulle bollette: "Decisione inaccettabile"

Immobili inagibili, niente proroga delle agevolazioni sulle bollette: "Decisione inaccettabile"

L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha deliberato, in data 3 novembre, di non prorogare oltre il termine ultimo del 31 dicembre 2020 le agevolazioni sulle bollette di luce, acqua e gas relative agli immobili inagibili delle aree colpite dal sisma del 2016 (Centro Italia). Dal prossimo gennaio, dunque, tutti gli abitanti del cratere sismico dovranno tornare a pagare le bollette di acqua, luce e gas, inclusi coloro che hanno ancora gli immobili inagibili, senza alcuna agevolazione. "Una scelta estremamente grave, ci auguriamo pertanto che il Governo intervenga nel merito correggendo al più presto i termini di scadenza ora perentori" Ad affermarlo sono Cristiana Tullio, Presidente Provinciale Federconsumatori Macerata, e Alessandra Fioravanti, Responsabile della sede di Macerata di Adiconsum Marche. "A maggior ragione ci sembra lecito - aggiungono - in considerazione del “Decreto Agosto”, che tracciava già espressamente la possibilità di prorogare le agevolazioni, anche di natura tariffaria, oltre il 31 dicembre 202o per gli edifici inagibili. Riteniamo che la scelta di non prevedere la proroga delle agevolazioni abbia un impatto negativo sulle già note situazioni di forte difficoltà che stiamo attraversando, complice la pandemia in atto". "La beffa riguarda migliaia di terremotati della nostra provincia e della regione (in quanto una delle più colpite dal sisma del 2016, in cui la ricostruzione è ancora ben lontana dalla fase di conclusione) - ricordano le rappresentanti di Federconsumatori e Adiconsum -. Molti cittadini, dopo il terremoto, hanno deciso di non cessare le utenze di acqua, luce e gas fiduciosi nella rapida ricostruzione, almeno per le abitazioni che presentavano danni lievi. In base a quanto previsto dalla nuova delibera, tali cittadini, oltre a dover pagare le bollette relative alle Sae, o quelle attivate nelle nuove abitazioni in cui si sono necessariamente dovuti trasferire, dovranno pagare da gennaio 2021 anche le fatture per gli immobili inagibili che, pur in assenza di consumi saranno comprensive di costi fissi senza alcun tipo di agevolazione". "Non è quindi condivisibile che i cittadini sopportino il costo delle bollette per delle situazioni abitative di cui fisicamente e tecnicamente non possono godere. Si tratta di una forte ingiustizia, a danno degli abitanti delle zone terremotate, che in questo modo dovranno far fronte ad una ulteriore difficoltà in termini economici e sociali - concludono Tullio e Fioravanti -. Per evitare di aumentare ulteriormente disparità e l’accrescere delle situazioni di disagio, è necessario prorogare tale termine. Riteniamo che tale previsione vada a contraddire lo spirito della norma che è quello di dare sostegno alle popolazioni coinvolte negli eventi sismici e, nel caso specifico proprio a coloro che direttamente hanno subito lesioni agli immobili e sono ancora attualmente fuori casa".    

14/11/2020 09:23
Black Friday: codici sconto per fare shopping online

Black Friday: codici sconto per fare shopping online

Col passare degli anni la smania agli acquisti si è espansa a macchia d'olio, diventando in alcuni casi anche una vera e propria corsa all'oro.C'è chi compra esclusivamente per il gusto di farlo e chi invece investe pochi soldi in acquisti precisi e mirati, in modo tale da non farsi mancare lo stretto necessario. Oggi l'acquisizione di beni è cambiata. Grazie all'evoluzione e allo sviluppo di internet l'individuo può comodamente comprare ogni articolo che desidera direttamente dal proprio pc o dispositivo elettronico. Stiamo parlando dello shopping online, ovvero la possibilità di comprare una vastissima quantità di prodotti collegandosi alla rete. Grazie al web piccoli negozi e imprese hanno aumentato la propria visibilità e incrementato le proprie entrate, mentre altre attività partite totalmente da zero, contano a oggi  milioni di clienti. Oltre alla comodità d'acquisto, lo shopping online deve il suo successo anche alle tante offerte sparse ovunque nei siti. Sta all'utente cercare quella più conveniente nel minor tempo possibile. Durante l'anno esistono degli specifici periodi di saldi, dove tantissimi articoli vengono fruiti al pubblico a prezzi talvolta ridicoli.Uno di questi eventi è anche l'argomento cardine di questo articolo, ovvero il Black Friday e soprattutto gli  esclusivi codici sconto Black Friday Che cos'è il Black Friday Detto in italiano venerdì nero il nome anglofono si deve alle sue origini statunitensi. Esso deriva infatti dal giorno successivo al Ringraziamento, coincidendo con il periodo di spese natalizie. La festa americana cade il quarto giovedì di novembre, per cui il Black Friday prende atto il venerdì dopo. Quest'anno la data coincide il 29 novembre, con un anticipo di offerte anche prima di questa ata I negozi ,che offrono gli sconti del Black Friday, possono solitamente offrire notevoli saldi solo durante questa giornata, mentre quasi tutti gli store online prolungano l'evento per più giorni. In entrambi i casi i prezzi calano vertiginosamente su una varietà vastissima di prodotti, causando in molti cittadini una grande fretta nello svaligiare tutto ciò che trovano davanti. Negli USA ad esempio la notte prima del venerdì nero non è insolito vedere code infinite di persone in attesa dell'apertura di quello specifico negozio, per poi correre e sgomitarsi una volta spalancate le porte. Solitamente il Black Friday viene poi seguito dal Cyber Monday, un periodo interamente dedicato a sconti applicati su prodotti tecnologici.Questo può essere il miglior momento dell'anno per acquistare pc, tablet, smartphone ecc. L'avvenimento di saldi era inizialmente presente solo negli acquisti online, ma nel corso degli anni sempre più attività ne stanno aderendo.Supermercati, agenzie di viaggi e altri servizi hanno capito i maggiori guadagni che se ne possono ricavare e propongono le proprie offerte a prezzi stracciati. Attenzione alle offerteAlcuni siti potrebbero illudere il cliente sul valore effettivo di uno specifico prodotto.Se ad esempio gli viene attribuito un dato prezzo e a fianco viene posto un enorme sconto alcune volte l'ammontare originale potrebbe non essere veritiero, gonfiato appositamente dal venditore. In questo modo l'utente si precipiterà all'acquisto, venendo illuso da furbi venditori. Black Friday: codici scontoDurante questo periodo dell'anno sono tante le imprese e siti che rilasciano alla clientela codici sconto molto convenienti, andiamo a scoprirne qualcuno: •Mondadori: la famosa libreria disponibile da tanti anni anche online, fornisce varie possibilità di acquisti a prezzi scontati ai suoi clienti. Il codice sconto di questa nota azienda equivale al 15% •NordVPN: è diventato negli anni uno dei servizi riguardanti i VPN più richiesti al mondo, grazie soprattutto alla sua professionalità ed efficienza. Tramite un'iscrizione di 2 anni presso il loro portale, è possibile pagare l'abbonamento ad un prezzo scontato del 68%•Amazon: il colosso dello shopping online ha arricchito molte persone che hanno aderito al suo network. Il sito non offre uno specifico codice sconto, ma propone agli utenti una lunghissima lista di articoli a prezzo notevolmente ridotto •Ventis: il portale propone all'utenza un vasto assortimento di prodotti. Quest'anno in occasione del Black Friday l'azienda mette a disposizione una gift card da 15 euro da utilizzare sul sito di Mondadori, con una spesa minima di 169 euro •Nordpass: un altro noto sito di VPN, con codice sconto del 70% se si aderisce a un abbonamento pari a 2 anni.    

14/11/2020 07:02
Tolentino, operato il sindaco Pezzanesi : "Intervento riuscito"

Tolentino, operato il sindaco Pezzanesi : "Intervento riuscito"

"L’intervento a cui si è sottoposto il Sindaco Giuseppe Pezzanesi per la frattura scomposta della tibia è perfettamente riuscito". Lo comunica, in una nota ufficiale, il Comune di Tolentino. La scorsa domenica Il primo cittadino era caduto da una pianta di olivo, mentre era intento alla raccoglitura.    Durata oltre due ore, l'operazione chirurgica è stato eseguita dal dott. Gabriele Caraffa presso l’ospedale civile di Macerata. Pezzanesi dovrà ore affrontare la convalescenza post operatoria e successivamente la riabilitazione.

13/11/2020 18:37
Osimo, dispenser in ogni scuola e 4mila borracce per gli studenti: i "doni" del Comune, Astea e AATO3

Osimo, dispenser in ogni scuola e 4mila borracce per gli studenti: i "doni" del Comune, Astea e AATO3

In tutte le scuole di Osimo verranno impiantati 25 dispenser (si inizia con gli Istituti Comprensivi Caio Giulio Cesare, Bruno da Osimo e Fratelli Trillini) e distribuiti 4.000 borracce agli studenti. Questa mattina al Lapidarium nell’atrio comunale è stata presentata l’iniziativa alla presenza del sindaco Simone Pugnaloni, del direttore dell’AATO3 Massimo Principi e dell’amministratore del Gruppo Astea Fabio Marchetti. Si tratta della campagna di educazione per la campagna a favore dell’acqua pubblica, controllata, monitorata e di qualità. Questa mattina dopo circa un anno dall’avvio del progetto è stata firmata la convenzione tra AATO3, Gruppo ASTEA e Amministrazione Comunale di Osimo. In base alla convenzione l’AATO3 ha fornito i fondi per l’acquisto dei dispenser, Astea si occuperà della manutenzione delle macchine, il Comune ha ideato e organizzato il progetto. Si parte con l’installazione dei dispenser con gli Istituti comprensivi Caio Giulio Cesare, Bruno da Osimo e Fratelli Trillini e con la distribuzione di 4.000 borracce, una per ogni alunno, per poi proseguire con gli altri Istituti. Presenti i tre dirigenti degli Istituti comprensivi Rosanna Catozzo, Fabio Radicioni e Mario Mattioli che hanno sostenuto il valore dell'iniziativa. “Una bella testimonianza – hanno detto – per la cultura dell'ambiente e della sostenibilità verso la quale cerchiamo di indirizzare i nostri alunni”. A questo proposito sono stati presi degli impegni per le attività di sensibilizzazione su questi temi nei programmi scolastici. “Dopo un anno di lavoro concretizziamo la prima convenzione con l’Amministrazione comunale di Osimo – ha detto Massimo Principi, direttore di AATO3 – per realizzare una campagna di sensibilizzazione importante: Il significato dell’installazione dei dispenser sta nella promozione del consumo dell’acqua che è sempre di più una risorsa limitata e preziosa. Per questo AATO3 vuole procedere con altri istituti scolastici dell'ambito per continuare l'operazione”. “Siamo la prima Amministrazione a firmare questa convenzione con AATO3 e Astea – ha detto Simone Pugnaloni sindaco del Comune di Osimo – perché la nostra sensibilità sul tema è grande. Una sensibilità che parte dal consumo di acqua dall’acquedotto e che mira a riconoscerne le qualità e l'uso presso gli studenti. Si tratta di un’operazione di cultura sociale, pubblica e ambientale. L’aumento dei consumi di acqua pubblica è, infatti, un fatto positivo sia economicamente sia per l'ambiente. Non possiamo dimenticare poi che la nostra acqua è buona. A Osimo arriva al 50% quella delle fonti del Nera, che è di alta qualità. Si tratta di un successo che ha visto gli attori di questo tavolo in prima fila, la collaborazione tra Comune, Astea e AATO3 ci ha dato questo importante risultato, ora dobbiamo promuoverlo dicendo che la nostra acqua pubblica è buona”.  “La politica del Gruppo Astea – ha concluso Fabio Marchetti amministratore delegato del Gruppo – è incentrata sulla sostenibilità. In questi mesi siamo impegnati nell’avvio di nuove casette dell’acqua sul territorio le ultime due a Loreto nella settimana scorsa. Solo con l’installazione delle prime 12 fontane dal 2010 al 2019 abbiamo erogato oltre 27 milioni litri di acqua, che corrispondono ad altre 18 milioni di bottiglie di plastica risparmiate. Il nostro impegno continua con campagne concrete di educazione nelle scuole e con l’installazione di nuove casette, perché la sostenibilità per Astea è un valore concreto”. Le 4.000 borracce sono state offerte dal Sì con Te di Andreoli, una contraddizione se si pensa che nei supermercati si vende acqua in bottiglia: “Noi ci crediamo e pensiamo alla sostenibilità prima dell'economia” ha detto l'imprenditore Andrea Andreoli.

13/11/2020 18:29
Coronavirus Marche, 740 nuovi casi nelle ultime 24 ore: 247 sono nel Maceratese

Coronavirus Marche, 740 nuovi casi nelle ultime 24 ore: 247 sono nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3588 tamponi: 2073 nel percorso nuove diagnosi e 1515 nel percorso guariti.I positivi sono 740 nel percorso nuove diagnosi (247 in provincia di Macerata, 193 in provincia di Ancona, 94 in provincia di Pesaro-Urbino, 127 in provincia di Fermo, 76 in provincia di Ascoli Piceno e 3 da fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (125 casi rilevati), contatti in setting domestico (155 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (222 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (24 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (36 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (11 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (15 casi rilevati), screening percorso sanitario (7 casi rilevati) e 3 rientri dall'estero. Per altri 142 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia un incremento rispetto agli scorsi giorni: incidenza al 35,96% contro il 28,77% delle ultime 24 ore.  Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 21.830 per un totale di 211.777 campioni testati. Torna a salire il numero dei ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 633 (+ 23 rispetto a ieri) ma rimane invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva (74), 14 le persone dimesse nelle ultime 24 ore dai nosocomi regionali.  Nel Maceratese sono accolti 131 pazienti: 70 all'ospedale di Macerata, 12 pazienti al pronto soccorso di Civitanova Marche e 42 al Covid Hospital, 1 al pronto soccorso di Camerino e 1 in quello di San Severino.  Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal servizio sanitario regionale.   

13/11/2020 10:12
Bar e ristoranti delle Marche plaudono al Governo: "Bene il Decreto Ristori Bis"

Bar e ristoranti delle Marche plaudono al Governo: "Bene il Decreto Ristori Bis"

"All’indomani dell’erogazione immediata del credito previsto dal Decreto Ristori Bis crediamo sia giusto dare atto al Governo dello sforzo che sta mettendo in campo per il sostegno delle nostre Imprese. Contemporaneamente riteniamo che debba essere impiantato un sistema organico di aiuti programmato ed attuato per i prossimi mesi, dato dell’evidente persistere dell’emergenza sanitaria ed economica". È quanto afferma Luca Falaschini, responsabile comunicazione dell'associazione "Baristi e Ristoratori Uniti delle Marche".  "Riteniamo valido per le misure di sostegno il sistema di differenziazione dei cosiddetti “codici Ateco” e altresì assolutamente condivisibili i criteri di difformità e ripartizione territoriale con i quali si è data nelle Regioni un’impronta più marcata e precisa della situazione emergenza Covid - aggiunge Falaschini -. Auspichiamo un continuo interscambio tra Governo centrale ed Enti locali, lo stesso che ha permesso alla Regione Marche di rimanere in zona Gialla fino ad ora e alla maggior parte delle nostre attività di lavorare, seppur a bassissimo fatturato". "Dal prossimo anno con le disponibilità Europee in arrivo dal Recovery Fund, da rappresentanti della nostra categoria e come protagonisti della società civile, chiediamo di aver voce sull’uso e la destinazione di quei fondi. Ci appelliamo dunque al Presidente Francesco Acquaroli ed al Vicepresidente Mirco Carloni, nostro Assessore di riferimento, affinché si rendano portavoce delle nostre istanze al tavolo del Governo in un’ottica di stretta collaborazione tra Istituzioni, Imprenditoria e parti sociali, dal momento che crediamo si possa riuscire a superare questa crisi senza precedenti nella storia contemporanea, solo lavorando di concerto" conclude nella nota Luca Falaschini.

12/11/2020 18:40
Coronavirus Marche, 11 decessi nelle ultime 24 ore: 4 vittime sono del Maceratese

Coronavirus Marche, 11 decessi nelle ultime 24 ore: 4 vittime sono del Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.  Nel territorio anconetano si sono registrate quattro vittime: una all'ospedale Torrette di Ancona, una all'ospedale di Jesi e due all'ospedale di Fabriano. Si tratta una 93enne di Monte San Giusto, di un 75enne di Jesi e di due donne (81 e 78 anni) di Fabriano. Due vittime all'ospedale di Pesaro: un 92enne di Fano e una 98enne di Loro Piceno. Tre decessi anche in provincia di Ascoli Piceno dove si sono spenti, presso l'ospedale di San Benedetto del Tronto e presso l'ospedale di Ascoli Piceno, una 91enne e un 83enne sambenedettese oltre a un 75enne ascolano.  Nell’elenco fornito dalla Regione sono due i decessi che hanno interessato le strutture sanitarie della provincia di Macerata: a perdere la vita all'ospedale di Civitanova Marche un 87enne di Monte San Giusto, mentre all'ospedale di Macerata un 67enne di Camporotondo di Fiastrone (si tratta di Mario Attili, il cui decesso è stato conteggiato soltanto oggi).  Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1094 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (534), mentre sono 180 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni. 

12/11/2020 17:59
Obbligo mascherina per i bimbi a scuola, Latini e 21 sindaci scrivono al Governo: "Misura da rivedere"

Obbligo mascherina per i bimbi a scuola, Latini e 21 sindaci scrivono al Governo: "Misura da rivedere"

Fortissima preoccupazione per le conseguenze che potrebbe avere sui bambini l’obbligo di indossare le mascherine per tutto il tempo trascorso a scuola, anche se vengono rispettate le norme sul distanziamento. È quanto ha espresso l’assessore regionale all’Istruzione, Giorgia Latini, che ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e ai ministri Francesco Boccia (Affari regionali), Roberto Speranza (Salute), Lucia Azzolina (Istruzione). L’assessore condivide le osservazioni dei 21 sindaci marchigiani che hanno già inviato una nota – al Governo, alla Regione, all’Anci Marche, all’Ufficio scolastico regionale e al Garante per l’infanzia – per sottolineare i dubbi sull’obbligo di costringere i più piccoli a indossare i dispositivi di protezione per 5 - 8 ore giornaliere, anche se viene garantita la corretta applicazione delle disposizioni di prevenzione. “Come mamma di due bambini – ha evidenziato l’assessore – sono preoccupata per questo utilizzo obbligatorio della mascherina e ringrazio i sindaci che hanno sottoscritto la lettera trasmessa alle istituzioni per sottolineare le preoccupazioni che l’ultimo Dpcm ha inevitabilmente innescato nei genitori, negli insegnanti e nelle amministrazioni locali”. Nella lettera inviata al Governo, Latini evidenzia la criticità di un provvedimento che impone l’obbligo “a partire dalla scuola primaria, durante la permanenza nei locali scolastici e nelle pertinenze, anche quando gli alunni sono seduti al banco e indipendentemente dalla condizione di distanza”. Così come nello svolgimento dell’attività fisica in palestra, anche in presenza di un’adeguata aerazione e di un distanziamento interpersonale di almeno due metri. “In questi mesi, nelle scuole marchigiane – ricorda l’assessore - sono stati realizzati interventi di adeguamento delle aule e di ampliamento degli spazi, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza che hanno reso le scuole dei posti sufficientemente sicuri. Ora la misura in questione, aggiunta a tutte le altre già adottate, rischia di penalizzare fortemente i bambini ancora nel pieno della crescita fisica e psicologica. Confido in un autorevole intervento affinché il Governo possa rivedere tale misura e renderla sostenibile” per la fascia più giovane della popolazione scolastica".

12/11/2020 12:54
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