La Regione Marche ha emanato, nella giornata odierna, una nuova ordinanza anti-assembramento firmata dal Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Il provvedimento entrerà in vigore a partire dalla mezzanotte del 21 novembre e potrà essere modificato o revocato in relazione all’andamento dell’indice di contagio (Rt) e della situazione epidemiologica complessiva.
Tra le disposizioni generali si raccomanda fortemente di evitare "assembramenti e feste nelle abitazioni private" e rispettare "le regole del distanziamento sociale e il divieto di assembramento con riferimento a tutte le attività realizzate in presenza in spazi aperti o luoghi chiusi da associazioni e circoli ricreativi e culturali, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età. Sono vietati i giochi da tavolo, delle carte, biliardo, bocce, effettuati nei centri e circoli sportivi".
"In attesa di ulteriori e specifiche indicazioni da parte del Comitato Tecnico Scientifico nazionale - si legge ancora nell'ordinanza -, nelle scuole di primo ciclo scolastico (primarie e secondarie di primo grado) sono sospese le seguenti tipologie di insegnamento a rischio elevato: educazione fisica al chiuso se non è possibile rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di due metri, lezioni di canto e lezioni di strumenti a fiato".
Inoltre si specifica come "l'utilizzo della mascherina al di fuori dell’abitazione è sempre obbligatorio, con eccezione dei bambini con età inferiore a sei anni, dei soggetti che stanno svolgendo attività sportiva e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché per coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità; nel caso di momentaneo e motivato abbassamento della mascherina dovrà in ogni caso essere assicurata una distanza interpersonale minima di un metro, salvo quanto disposto dai vigenti protocolli o da misure più restrittive".
Di seguito, proponiamo le ulteriori aree tematiche su cui inciderà la nuova ordinanza:
Disposizioni sul commercio
I clienti devono permanere il tempo minimo necessario per l’acquisto delle merci e devono essere sempre muniti di dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherina).
"È vietata dopo le ore 16,00 la consumazione di alimenti e bevande all’aperto su aree pubbliche o private aperte al pubblico e negli spazi comuni dei centri commerciali e parchi commerciali. In ogni caso non è consentita la consumazione sul posto e nelle adiacenze dell'attività di vendita e di somministrazione di alimenti e bevande". Dunque, sì alla consumazione della colazione e del pranzo all'aperto.
Gli esercenti delle grandi e medie strutture di vendita avranno cura di garantire un accesso della clientela ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratterische dei locali e tali da garantire ai clienti la possibilità di rispettare la distanza interpersonale minima di un metro.
La vendita con consegna a domicilio è sempre consentita e fortemente raccomandata.
Commercio su aree pubbliche
- Il mercato stabile e periodico che si tiene all’aperto è vietato solo nel caso in cui il Comune non applichi le disposizioni di cui al protocollo di sicurezza regionale, fermo restando il rispetto delle distanze interpersonali, del divieto di assembramento, dell'obbligo delle mascherine nonché dell'accesso al banco da parte del cliente che deve necessariamente avvenire uno alla volta e con il mantenimento della distanza di almeno un metro dall'altro cliente.
Distributori automatici
- I distributori automatici h24 di alimenti confezionati e bevande che affacciano sulla pubblica via, nonché quelli ubicati all’interno degli esercizi commerciali anche di tipo artigianale come definito dalle norme di settore, sono aperti dalle ore 5,00 fino alle ore 22:00 a condizione che si osservi il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale, l’uso della mascherina e che l’impresa provveda alla igienizzazione e alla sanificazione degli ambienti almeno due volte al giorno.
Vendita per asporto
- La vendita da asporto è consentita anche senza prenotazione. L’ingresso e la permanenza nei locali da parte dei clienti è consentito esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle disposizioni contenute nei protocolli di sicurezza regionali. Resta fermo il divieto di assembramento e di consumo di alimenti e bevande in prossimità dei locali stessi.
Disposizioni sugli impianti termici
- L’attività di ispezione degli impianti termici prevista dall'articolo 8 della l.r. 19/2015 è sospesa fino al 31 gennaio 2021, fatte salve eventuali situazioni di particolare pericolosità emerse dall’accertamento documentale dei rapporti di controllo dell’efficienza energetica.
“Finalmente sono state sbloccate importanti risorse per l’Agricoltura . Dalla prossima settimana gli agricoltori marchigiani riceveranno sui loro conti correnti oltre 30 milioni di euro.” Lo ha comunicato il vicepresidente della giunta regionale e assessore all’Agricoltura, Mirco Carloni che ha spiegato: “ Fin dal primo giorno del mio mandato ho chiesto agli uffici regionali di intervenire per accelerare i pagamenti dei contributi agli agricoltori . Oggi l’importante notizia : siamo riusciti a rispettare l’Obiettivo N+3 che era il timore maggiore , scongiurando così il rischio di perdita dei fondi comunitari per l’Agricoltura.”
“Grazie ai provvedimenti proposti e approvati dalla giunta sin dai primi giorni di mandato – prosegue il vicepresidente - circa 3.000 agricoltori che adottano tecniche di agricoltura biologica riceveranno infatti 13,2 milioni di euro quale anticipo dell’85% di quanto richiesto con la domanda presentata nel 2020. Ad altri 5.000 agricoltori, che operano nelle aree montane della regione, sono destinati 10,1 milioni, mentre gli allevatori che garantiscono elevati standard aziendali per il benessere degli animali otterranno 3,2 milioni di Euro. In questo ultimo mese, da quando cioè si è insediata la giunta regionale, sono stati inoltre erogati ulteriori 4 milioni di euro circa, a valere su altre misure del PSR, tra cui i premi per l’insediamento di giovani agricoltori e per investimenti strutturali produttivi nelle aziende agricole.
“A questo punto – conclude Carloni – possiamo affermare con certezza che è stata evitata la penale che incombeva con un taglio delle risorse assegnate nel 2017 e non spese entro il 31 dicembre di quest'anno.Gli uffici regionali lavorano a pieno ritmo anche per garantire il prima possibile il pagamento ad altre imprese che hanno inoltrato domanda finale di contributo in questo ultimo periodo. Prevediamo di pagare entro la fine dell’anno, almeno altri 15 milioni di euro, sia per misure strutturali che agroambientali . Un grande obiettivo che, come amministrazione vogliamo raggiungere: risalire la china della classifica che ci pone come ultima regione rispetto alle altre nei pagamenti in Agricoltura, per arrivare ai primi posti come miglior regione per i pagamenti previsti dal PSR. Un obiettivo ambizioso ma da perseguire fortemente nell’interesse degli agricoltori marchigiani.”
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 4802 tamponi: 1789 nel percorso nuove diagnosi e 3013 nel percorso guariti.
I positivi sono 479 nel percorso nuove diagnosi: 147 in provincia di Macerata, 134 in provincia di Ancona, 82 in provincia di Pesaro-Urbino, 66 in provincia di Fermo, 45 in provincia di Ascoli Piceno e 5 da fuori regione.
Questi casi comprendono oggetti sintomatici (79 casi rilevati), contatti in ambito domestico (111 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (126 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (19 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (22 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (6 casi rilevati), contatti in ambito scolastico/formativo (17 casi rilevati), screening percorso sanitario (4 casi rilevati).
Per altri 95 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia una decrescita rispetto agli scorsi giorni: incidenza al 29,04% ieri contro il 26,77% delle ultime 24 ore.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 24.434 per un totale di 220.387 campioni testati. Aumenta di 3 unità il numero delle persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (sono 606), di cui 79 in terapia intensiva (+1 rispetto a ieri). Nel Maceratese sono accolti 106 pazienti (+6 rispetto a ieri): 51 all'ospedale di Macerata e 55 al Covid Hospital. Nei pronto soccorsi Maceratesi risultano ospitate 38 persone, di cui 16 a Macerata, 19 a Civitanova Marche e 3 a Camerino.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores:
Verso il via libera dei test sierologici rapidi 'pungidito' nelle farmacie marchigiane. Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Sanità delle Marche Filippo Saltamartini in Consiglio regionale, rispondendo a un'interrogazione dei consiglieri d'opposizione del Pd Micaela Vitri e Andrea Biancani che ne avevano chiesto l'introduzione nelle Marche.
L'assessore ha ricordato l'incontro del 27 ottobre scorso con le associazioni dei farmacisti Federfarma e Confservizi Assofarm che aveva avuto esito positivo. "Ho intenzione - ha detto Saltamartini - di proporre alla giunta una deliberazione per far partire questi test sierologici nelle farmacie".
"Dopo Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Abruzzo, Provincia autonoma di Trento e da ieri pomeriggio anche una nuova sperimentazione in Veneto, - commenta soddisfatta Vitri - le farmacie diventeranno parte attiva dello screening anche nella nostra regione". Vitri sottolinea come l'interrogazione sia "stata accolta favorevolmente dall'assessore Saltamartini, che ha annunciato di volere impegnare subito la giunta per siglare l'accordo con Federfarma e Assofarm".
"Nei territori in cui sono già impegnate le farmacie aderenti, - osserva Vitri - c'è pieno consenso dei cittadini poiché gli stessi test sierologici rapidi, possono essere effettuati autonomamente con la consulenza del farmacista, in modo semplice e veloce, offrendo una risposta nell'arco di 15 minuti, con un tasso di attendibilità superiore al 90%".
"In caso di positività al Sars Covid-19 - ricorda - nel test in farmacia, il cittadino viene preso in carico da Asur per approfondire la diagnosi con tampone molecolare e bloccare l'eventuale diffusione del virus. Sappiamo che una diagnosi precoce è provvidenziale per combattere il Covid-19".
(Ansa)
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Nuovo picco di casi nel comune di Appignano, che fa registrare 50 persone positive al Covid (+4 rispetto al precedente aggiornamento), mentre diminuiscono i soggetti in isolamento domiciliare fiduciario (-38 rispetto al precedente aggiornamento). Stessa situazione anche a Matelica, che supera i 50 casi (51) e 34 persone in isolamento fiduciario: "Non si conosce invece il numero delle persone che attendono l’esito del tampone - comunica il primo cittadino Massimo Baldini - Al fine di limitare i contagi raccomandiamo di evitare gli spostamenti salvo che non siano strettamente necessari".
Sale a 78, rispetto ai 76 dell'ultimo aggiornamento, il numero di contagi nel comune di Porto Recanati con 97 in isolamento preventivo: "La buona notizia è che contemporaneamente sono arrivate le negativizzazioni di 5 nostri concittadini - annuncia il Sindaco Roberto Mozzicafreddo - Domani finisce l'isolamento una classe ma purtroppo ne subentrerà un'altra che oggi non compare ancora in elenco".
Superano quota 70 contagi il comune di Cingoli dove si registrano 13 nuovi casi in più rispetto a ieri. A Belforte del Chienti, invece, risultano positive al virus 6 persone, mentre sono 2 quelle in isolamento domiciliare. Rimane invariato il dato dei soggetti contagiati a Castelraimondo (29). Rimane a 11 il numero di cittadini postivi al Covid-19 nel territorio di Sant'Angelo in Pontano con due persone in quarantena domiciliare.
Diminuiscono contagiati a Macerata che passano dai 499 di ieri ai 496 con 793 persone in isolamento domiciliare (+3 rispetto all'ultimo aggiornamento). Numeri stabili a Tolentino, dove il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ha comunicato come - nel territorio comunale - si registrino 150 positivi e 100 persone in isolamento domiciliare tra cui il primo cittadino (+20 rispetto all'aggiornamento di ieri).
119 (+3 rispetto a ieri) i pazienti positivi al Covid-19 e 49 persone in isolamento domiciliare fiduciario. Questi sono i dati resi noti sul bollettino quotidiano diffuso dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che invita i cittadini “ad essere molto prudenti e attenti nell’osservare norme basilari come l’uso della mascherina e il mantenimento del distanziamento sociale”.
A San Ginesio, invece, i dati sono in costante miglioramento: sono infatti diminuite a 21 le persone positive al Covid-19 rispetto alle 25 dell'ultimo aggiornamento. Numeri sostanzialmente stabili anche a Sarnano, dove ci sono 10 persone in isolamento e 15 casi di positività al virus. Numeri che si fanno meno pesanti anche a Gagliole dove si registrano 4 soggetti positivi al Covid-19 così come a Muccia dove tra i residenti, nell'aggiornamento odierno, risultano 2 persone guarite che portano a 9 i casi totali inerenti ai contagi. Anche nel comune di Petriolo la situazione rimane la stessa con 39 casi di positivirò al virus e 10 cittadini in isolamento domiciliare.
Camporotondo di Fiastrone non è più Covid-free in quanto seguito dei comunicati ufficiali pervenuti dalle competenti Autorità Sanitarie è stato reso noto un caso di positività al virus.
Nelle Marche è sospesa la caccia allo Storno con effetto immediato: a partire da oggi (17 novembre 2020) non sarà più possibile il prelievo, essendo stata raggiunta la soglia di 65 mila capi autorizzati in precedenza dalla Giunta regionale. Nel corso della seduta odierna, l’esecutivo ha adottato la delibera di sospensione.
Il monitoraggio previsto per la gestione della caccia alle specie in deroga ha rilevato il superamento del limite stabilito. È stato stimato anche il superamento della prevista quota di tolleranza del 5 per cento, dedotto dai dati pervenuti dagli Ambiti territoriali di caccia che gestiscono le schede riepilogative dei prelievi. Oggi la struttura tecnica interna della Regine ha concluso le previste verifiche, decretando il raggiungimento della soglia consentita. La caccia allo Storno, specie protetta, era autorizzata in deroga, nel rispetto della normativa vigente, per i gravi danni arrecati all’agricoltura.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati otto decessi e che di un'altra persona, deceduta nei giorni scorsi, è stata definitivamente accertata la diagnosi di Covid-19. Si tratta di un 85enne di Castelbellino, deceduto all'ospedale di Jesi
Nel territorio anconetano si è registrata una vittima all'ospedale di Senigallia: si tratta di un 83enne senza patologie pregresse. Due i decessi all'ospedale di San Benedetto: una donna 86enne della stessa città rivierasca e un uomo 85enne residente ad Ascoli Piceno. Sono 3 le vittime all'ospedale ascolano dove si sono spenti, un 71enne di Monteprandone, una 75enne e un 80enne del capoluogo. Queste vittime presentavano patologie pregresse.
Nell’elenco fornito dalla Regione Marche, si è registrato un decesso anche nel nosocomio di Pesaro: la vittima è un 75enne di Fano. Infine un'anziana 93enne di Montottone è spirata nel proprio domicilio.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1139 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (542), mentre sono 187 quelle totali nella provincia di Macerata.
Di seguito, nel dettaglio, il report giornaliero del Servizio Sanitario regionale:
Valorizzazione del personale dipendente degli enti del Servizio sanitario regionale impegnato nell’emergenza Covid-19 attraverso lo stanziamento di 13,7 milioni di euro di cui 8,8 messi a disposizione dalla Regione Marche. È l’obiettivo dello schema di protocollo d’intesa siglato, ieri, nel tardo pomeriggio, tra la Regione e le organizzazioni sindacali dell’area della dirigenza sanitaria e del comparto. “L’accordo rappresenta il giusto riconoscimento al lavoro e all’abnegazione del personale impegnato sul fronte del contenimento e della cura della pandemia. Un impegno gravoso e complesso in termini quantitativi e qualitativi, che va riconosciuto e remunerato con le risorse necessarie e adeguate alla gravosità del momento.
Lo sblocco dei premi ai sanitari era un impegno che la Giunta regionale si è assunta all’atto dell’insediamento, che ora assolviamo riconoscendo, con l’intesa sindacale, una premialità a chi rischia la vita per assistere gli altri”, commenta l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini. Oltre a uno stanziamento destinato a incrementare i fondi oggetto dell’intesa sottoscritta nel maggio scorso al fine di chiudere la prima fase dell’emergenza, il documento prevede la conferma delle indennità intese a compensare il rischio e il disagio delle condizioni di lavoro, il pagamento del lavoro straordinario anche per i tempi di vestizione e il rimborso delle spese di viaggio, riconosciuti in termini più ampi rispetto a quanto previsto dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro.
Per quanto riguarda i “premi”, sono stati definiti compensi incentivanti pari a 15 euro lordi per turno al personale del comparto e 40 euro per il personale della dirigenza. Al personale impegnato nel nuovo ospedale Covid presso la Fiera di Civitanova Marche saranno riconosciuti 30 euro per turno al personale del comparto e 70 euro alla dirigenza. Per ogni turno aggiuntivo il comparto percepirà 30 euro lordi all’ora e la dirigenza 70 euro. “In concreto – evidenzia Saltamartini - un infermiere impegnato per 20 turni, in un mese potrà ricevere 185 euro lordi a titolo di indennità e 300 euro a titolo di incentivazioni. Questa ultima voce sale a 600 euro nel caso di un infermiere operante a Civitanova. A ciò devono aggiungersi il compenso per il lavoro straordinario e le eventuali prestazioni aggiuntive”. Analogamente, a fronte del medesimo impegno quantitativo, “un medico potrà ricevere 800 euro lordi al mese a titolo di incentivazioni che saliranno a 1.400 euro in caso di attività prestata a Civitanova”. Il protocollo siglato allega una dichiarazione congiunta che sottolinea anche “la necessità di reperire gli strumenti idonei a valorizzare l’apporto degli operatori sociosanitari e degli autisti di ambulanza alle attività di risposta all’emergenza sanitaria Covid-19”. Regione e sindacati torneranno a incontrarsi per “valutare ogni soluzione consentita dalle disposizioni normative e contrattuali vigenti”.
“Avevamo chiesto ad inizio novembre l’ausilio delle forze militari per un’assistenza sanitaria aggiuntiva agli anziani delle Rsa in questo difficile momento causato dall’emergenza e l’Aeronautica italiana ha prontamente risposto. Da oggi prendono servizio 2 medici e 4 infermieri in due strutture in provincia di Macerata: Villa Cozza e a Urbisaglia, Hotel Maestà dove sono confluiti gli ospiti di Loro Piceno-Mogliano, a causa del terremoto". A comunicarlo è l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini che ha ringraziato i medici e gli infermieri che si sono messi a disposizione.
“Il loro aiuto - ha aggiunto l’assessore - è fondamentale per queste persone e per la nostra regione. Seguiamo costantemente e con particolare attenzione l’evolversi della situazione nelle Rsa, consapevoli che qui risiedono le persone attualmente più fragili a cui dobbiamo molto del nostro progresso e della qualità di vita di cui possiamo godere ora, a loro dobbiamo riconoscenza e massima cura per l’apporto che hanno dato alla comunità”.
Le strutture ospitano attualmente 133 persone in totale: 95 pazienti a Villa Cozza, di cui 50 positivi sintomatici mentre a Urbisaglia gli ospiti sono 38, di cui 27 positivi, tutti paucisintomatici.
Resta, invece, più che problematica la situazione della casa di riposo "Lazzarelli", come ha nuovamente sottolineato il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei (leggi qui).
"Faccio appello, quasi una preghiera, questa volta alla responsabilità del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, affinché venga immediatamente nominato il nuovo Direttore di Area Vasta 3, vacante oramai da quattro mesi". questo è quanto chiede il Consigliere Regionale PD Romano Carancini.
"A differenza di quanto accaduto nella prima fase Covid, l'assenza di una figura guida, di garanzia, di relazione e interlocuzione per l'intero sistema dell'Area Vasta 3 ha purtroppo contribuito ad aggravare problemi e a generare sacche di disorganizzazione nella più grande comunità sanitaria marchigiana dopo Torrette - spiega Carancini - Non si può governare un territorio così vasto, già martoriato dal sisma, già gravato di una struttura Covid regionale dedicata, attraverso una figura facente funzioni che, nello stesso tempo, ricopre anche il ruolo di Direttore Generale dell'ASUR Marche".
"Il collasso dei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata, il contagio dei medici nei reparti, l'impoverimento degli Ospedali di Camerino e San Severino Marche dovuto alla sottrazione di parte del personale, lo spostamento forzato del personale di Area Vasta 3 nel Covid Hospital di Civitanova Marche, nonostante si tratti di una struttura a servizio dell'intera regione, senza farsi carico del costo familiare e sociale per le persone stesse e per le loro famiglie, sono solo alcuni esempi di cosa stia accadendo - continua la nota - È un'emergenza assoluta, non si può perdere un giorno in più. Ci si impegni tanto per la salute dei cittadini quanto per la dignità di tutte le persone che lavorano in Area Vasta 3 e infine si scelga una persona all'altezza del compito". Conclude il Consigliere Regionale del PD.
La Regione Marche pensa a "un'ordinanza anti-assembramento, effetto 'arancione' poco incicivo in tal senso. Lo ha annunciato a margine della seduta del Consiglio regionale delle Marche il presidente Francesco Acquaroli.
Nel pomeriggio il presidente incontrerà sindacati e associazioni anche per condividere questo tipo di soluzione. "Crediamo che questa ordinanza sia più che mai attuale - osserva Acquaroli - passando da zona gialla ad arancione, nella regione i cambiamenti sono stati l'impossibilità, salvo comprovate motivazioni di salute o lavoro, di cambiare comune e la chiusura dei ristoranti e dei bar. Di fatto - prosegue - non si va a combattere quelle situazione dove purtroppo i cittadini, anche involontariamente, creano assembramento e c'è una possibilità per il virus di passare da persona a persona". "Fra tutti questi provvedimenti - continua - proprio quelli contro gli assembramenti sono i provvedimenti più sensati. Siccome riteniamo che l'ordinanza 'arancione' abbia un effetto poco incisivo su questo tipo di atteggiamenti, riteniamo di prendere quel tipo di atteggiamento a tutela della salute dei cittadini anche perché non vorremmo trovarci tra due settimane a dover discutere di una situazione borderline - conclude - ma vorremmo mettere in campo tutte le forze e le energie per coinvolgere i cittadini a superare questa fase".
(Fonte Ansa)
Le biblioteche aderenti al Sistema bibliotecario regionale sono esonerate dal versamento dell’annualità 2020. Lo ha stabilito la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Cultura Giorgia Latini. “L’esonero rappresenta un’ulteriore intervento, immediato e concreto, a favore del sistema bibliotecario marchigiano penalizzato dall’emergenza innescata dal Covid-19. Una forma di ristoro che lascia a queste strutture risorse importanti per gestire l’attività sul territorio. La rinuncia delle quote di compartecipazione non penalizzerà i servizi del Sistema, che verranno ugualmente garantiti dalla Regione attraverso propri fondi vincolati già reperiti”.
Il Sistema bibliotecario regionale, che impiega 1.200 persone, si compone di circa 330 biblioteche le quali versano annualmente circa 86 mila euro alla Regione per il rinnovo dell’adesione. Insieme ad altre regionali, le risorse vengono utilizzate per garantire servizi a tutte le strutture aderenti, consentendo la condivisione dei dati con le altre biblioteche e con il sistema bibliotecario nazionale. Attualmente la rete regionale opera attraverso due Poli: BiblioMarcheSud per le province di Fermo, Ascoli Piceno, Macerata e BiblioMarcheNord per quelle di Ancona e Pesaro e Urbino.
L’obiettivo è quello di arrivare a un Polo unico. Gli importi versati sono differenziati per dimensione dei Comuni aderenti e per tipologia di biblioteca. “La chiusura e le limitazioni di accesso imposte dalla pandemia non hanno impedito l’erogazione di servizi specifici, con costi gestionali che si sono sommati a quelli per le misure di sanificazione e distanziamento – evidenzia l’assessore Latini – Con i fondi vincolati reperiti, la Regione ha ugualmente garantito le proprie prestazioni senza necessità di ricorrere alle quote che lasciamo sul territorio a difesa del sistema dei beni culturali marchigiani”. Nella delibera che autorizza l’esonero viene evidenziato come la crisi pandemica abbia imposto una modifica nell’erogazione di alcuni servizi, con una centralità per quelli digitali: in particolare, durante il lockdown si è registrato un aumento del 100 per cento delle iscrizioni al servizio di Biblioteca digitale, con il conseguente aumento delle visualizzazioni on-line del 300 per cento.
++ AGGIORNAMENTO ++
ARRIVA L'ALT DALLA QUESTURA DI ANCONA: NO AGLI SPOSTAMENTI IN ALTRO COMUNE
Dalla Giunta Regionale delle Marche è arrivato un contributo interpretativo utile a chiarire alcuni aspetti, a seguito dell'entrata in vigore degli ultimi dpcm del mese di novembre, e dell'inserimento delle Marche nelle "zona arancione".
Su richiesta di alcune amministrazioni comunali e di alcune associazioni di categoria, il dirigente della Regione Marche Pietro Talarico - attraverso una nota - ha sciolto i dubbi riguardanti la possibilità di spostarsi da un comune diverso da quello di residenza per usufruire di servizi alla persona, come parrucchieri o centri estetici.
Prima di arrivare al responso dato dalla Regione Marche, è bene ricordate come, già il Consiglio dei Ministri, abbia specificato che "fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati”.
Alla luce di questa disposizione, rimaneva il dubbio della possibilità di inserire nel concetto di “situazione di necessità” lo spostamento nel comune limitrofo per usufruire di servizi alla persona come parrucchieri e centri estetici.
La Giunta Regionale delle Marche ritiene che, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, fatto salvo interpretazioni diverse da parte della Presidenza del consiglio dei Ministri, sia possibile lo spostamento presso un esercizio ubicato in un comune limitrofo per l’attività di servizi alla persona (parrucchiere ed estetista).
Contestualmente, è stato anche precisato il quesito riguardante l'apertura di ristoranti che svolgono attività di mensa o catering continuativo su base contrattuale, nonostante l'inserimento della Regione Marche nelle zona arancione. Un tema importante soprattutto per l'attività continuativa delle imprese edili che lavorano nelle zone del sisma del 2016.
Stando a quanto comunicato dal dirigente della Regione Marche Pietro Talarico: "È possibile che il ristorante possa svolgere l’attività di mensa, nel rispetto delle disposizioni di legge, a condizione che il ristoratore abbia sottoscritto un contratto di somministrazione continuativo pasti con un'azienda che si trovi in loco per svolgere attività lavorativa. Il contratto di somministrazione deve stabilire giorni, orari, termine e modalità. L’attività di somministrazione dei pasti deve avvenire nel rispetto dei protocolli di sicurezza approvati dalla regione Marche".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2176 tamponi: 1229 nel percorso nuove diagnosi e 947 nel percorso guariti.
I positivi sono 357 nel percorso nuove diagnosi: 115 in provincia di Macerata, 77 in provincia di Ancona, 68 in provincia di Pesaro-Urbino, 24 in provincia di Fermo, 49 in provincia di Ascoli Piceno e 24 da fuori regione
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (50 casi rilevati), contatti in ambito domestico (81 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (87 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (10 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (7 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (3 casi rilevati), contatti in ambito scolastico/formativo (11 casi rilevati), screening percorso sanitario (7 casi rilevati) e 4 rientri dall'estero.
Per altri 97 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia una stabilità rispetto agli scorsi giorni: incidenza al 30,88% ieri contro il 29,04% delle ultime 24 ore.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 23.955 per un totale di 218.598 campioni testati. Supera quota 600 il numero dei ricoveri: sono 603 (+26 rispetto alla giornata di ieri), di cui 78 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Nel Maceratese sono accolti 100 pazienti (+7 rispetto a ieri): 51 all'ospedale di Macerata e 49 al Covid Hospital.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores:
Il mondo delle case da gioco trasuda fascino e mistero fin dalla loro creazione. Non è difficile capire il perché: l’adrenalina che si avverte appena entrati in un casinò, l’emozione delle vincite, l’atmosfera elegante e discreta creano un’ambientazione quasi surreale. Giocare è un’attività che è sempre piaciuta all’uomo, fin dall’epoca primitiva e fin dai primi casinò: con la moderna tecnologia poi le case da gioco si sono ormai spostate sul virtuale come nel caso di https://rabona.com/it/, dando la possibilità a sempre più persone di prendere parte a questo mondo così affascinante, e anche di vincere qualche gruzzoletto di denaro.
Le emozioni che si provano giocando online sono ovviamente diverse rispetto a quelle che si hanno quando si entra in una casa da gioco terrestre: ambienti diversi, sfide diverse. Negli ultimi anni è stata introdotta dagli operatori virtuali una via di mezzo tra il gioco reale e virtuale, ovvero quella dei casinò online. Molte piattaforme consentono di giocare da casa propria ma nella modalità dal vivo, ovvero avendo davanti a sé (seppure dall’altra parte dello schermo) un vero croupier, con cui è possibile interagire tramite la live chat predisposta dal sito. Nelle modalità multiplayer è anche possibile socializzare con gli altri giocatori, ricreando quell’atmosfera ludica dei casinò terrestri.
Rimane il fatto che le case da gioco reali siano avvolte da molti falsi miti e strane verità: non è una sorpresa che molte personalità eccentriche e particolari abbiano fatto dei casinò il loro habitat naturale, e che proprio qui siano accaduti dei fatti veramente singolari. Non sempre tutte le storie sul gioco sono vere, ma fare un po’ di chiarezza può essere interessante per capire meglio questo curioso mondo.
Le leggende dei casinò, tra mito e realtà
Le storie più curiose delle case da gioco non riguardano soltanto le vincite o le perdite più eclatanti: c’è in realtà un tessuto molto fitto fatto di piccole storie, abitudini, e caratteristiche. Eccone alcune:
1. Nei casinò terrestri non ci sono orologi appesi alle pareti e – molto spesso – nemmeno delle finestre. Proprio così: se hai avvertito una sensazione di isolamento dopo essere entrato in una casa da gioco, il motivo è proprio questo. Chiara l’intenzione dei gestori: far perdere la cognizione del tempo al giocatore, e coinvolgerlo più a lungo possibile nelle scommesse. Quando si gioca online invece, uno dei consigli più frequenti è quello di piazzare davanti a sé un orologio, o addirittura impostare un timer, per tenere sott’occhio il tempo che si trascorre al tavolo verde;
2. Mangiare mentre giochi può essere una vera e propria perdita di tempo. Ed è proprio così che nacque il primo sandwich della storia: un nobile inglese del ‘700, tale John Monagu, è stato il primo a inaugurare questo spuntino di cui oggi nessuno può fare più a meno. In quale occasione creò questa idea culinaria non proprio di livello gourmet? Giocando alla Roulette: era talmente preso dai giri del cilindro da chiedere al proprio cameriere di preparare qualcosa che gli consentisse di mangiare, mentre rimaneva seduto al tavolo verde. Et voilà, il sandwich è servito!
3. Qual è la città che ti viene in mente quando pensi ai casinò? Probabilmente Las Vegas, nello stato americano del Nevada, ambientazione anche dei più famosi film americani sul gioco, sulla fortuna e anche sulla malavita. E in effetti la tradizione del gioco d’azzardo è talmente radicata da esser stata consentita, fino alla metà del ‘900, anche nei penitenziari di questo Stato. A seguito di una riforma avvenuta negli anni ’60 venne eliminata la possibilità per i carcerati di dilettarsi al tavolo verde, con grande tristezza degli imprigionati.
All’esito di una delle gare più emozionanti, imprevedibili e aperte delle ultime stagioni di Formula 1, Lewis Hamilton ha vinto anche il GP di Turchia, portandosi così a casa il settimo titolo mondiale in carriera, il quarto consecutivo. Il britannico raggiunge quindi un certo Michael Schumacher in testa alla classifica all time ed è ormai riconosciuto anche dai suoi detrattori come uno dei più grandi di tutti i tempi.
Lewis si conferma il più forte anche in Turchia
Lewis Hamilton continua a riscrivere record su record e, dopo aver raggiunto e superato il record di GP vinti appartenuto a Schumacher, si porta a casa il settimo titolo mondiale, raggiungendo il tedesco anche in quest’altra particolare classifica. Eppure per il britannico il weekend in terra turca non era iniziato nel migliore dei modi a causa delle condizioni proibitive della pista. Solo due settimane fa il proprietario del circuito, contro il volere della FIA e della F1, ha infatti deciso di riasfaltare il tracciato e i lavori sono stati affidati a un’impresa impegnata nel rifacimento del manto stradale della vicina autostrada.
Come di facile percezione non è stata un'idea brillante e sin dal venerdì i piloti si sono ritrovati a correre su una pista senza grip la cui tenuta, come se non bastasse, è stata ulteriormente peggiorata dalla pioggia caduta nella giornata di sabato e nelle prime ore della domenica. In queste condizioni di scarsa aderenza a fare la differenza sono stati i piloti con maggiore esperienza e se Hamilton alla fine è riuscito a portarsi a casa l’ennesima vittoria, il secondo posto è andato a un ottimo Sergio Perez che ha sopravanzato Sebastian Vettel per pochi decimi. Grazie a questo risultato, dando un’occhiata alle migliori scommesse sulla F1, la Ferrari è nuovamente in corsa per il terzo posto nella classifica costruttori e la sensazione è che la casa di Maranello abbia ritrovato la retta via.
La Ferrari sembra in ripresa
Dopo essere stata una delle auto migliori nella giornata di venerdì, sul circuito bagnato affrontato nelle qualifiche del sabato le Ferrari sono andate nuovamente in crisi e i due piloti del Cavallino si sono ritrovati fuori dalle prime dieci posizioni. Incredibilmente e contro ogni pronostico, nella gara della domenica e in condizioni di pista simili a quelle del giorno precedente, le Rosse hanno ritrovato il passo del venerdì e Vettel e Leclerc si sono resi protagonisti di due ottime prestazioni.
Mentre il tedesco, dopo aver guadagnato sette posizioni nelle prime tre curve, alla fine ha chiuso terzo alle spalle di Hamilton e Perez, Leclerc si è dovuto accontentare del quarto posto a causa di un errore in staccata commesso a tre curve dalla conclusione del Gran Premio che gli è costato la seconda posizione. Entrambi i piloti delle Rosse, a ogni modo, hanno commentato positivamente la prestazione della monoposto e la sensazione è che le tante difficoltà di inizio stagione siano finalmente alle spalle.
In questo weekend Binotto è restato a Maranello per curare lo sviluppo delle monoposto in vista del 2021 e del 2022, nel tentativo di accorciare il gap che a oggi separa le Rosse dalla Mercedes e nell’attesa di scoprire quale sarà il futuro di Hamilton, i tifosi sperano che quanto prima Leclerc possa avere a disposizione un mezzo in grado di lottare per il mondiale.
"L'attività di cerca e raccolta dei tartufi, laddove rappresenta attività lavorativa, è consentita, nel rispetto delle norme sanitarie di prevenzione del contagio, anche al di fuori del proprio Comune di residenza, domicilio o abitazione, a condizione che il raccoglitore abbia sempre con sé il tesserino di abilitazione alla cerca e raccolta in corso di validità; copia della ricevuta del versamento della tassa regionale dell'anno in corso; copia dell'attestazione del versamento per sostituto di imposta del modello F24 se non titolare di P.Iva specifica.
La raccolta amatoriale o hobbistica dei tartufi nonché quella dei funghi può essere invece effettuata esclusivamente nel Comune di residenza". Lo sottolinea il vicepresidente della Regione Marche e assessore all'Agricoltura Mirco Carloni in riferimento all'ordinanza del Ministero della Salute con la quale la Regione Marche è sottoposta alle misure restrittive della cosiddetta "zona arancione" di cui all'articolo 2 del Dpcm del 3 novembre 2020.
(Fonte: ANSA)
La Provincia di Macerata ha partecipato alla presentazione online del progetto Province&Comuni realizzato dall’UPI (Unione Province Italiane) nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Governance Istituzionale 2014 - 2020, promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
Il progetto accompagnerà le Province, nei prossimi 36 mesi, in un percorso di riorganizzazione e accrescimento delle competenze del personale, mirato a rafforzare le capacità di programmazione, progettazione e realizzazione degli investimenti. Non solo rispetto alle proprie competenze, ma anche a supporto dei Comuni, in particolare attraverso la valorizzazione delle Stazioni Uniche Appaltanti, dell’Ufficio Europa e dei servizi di innovazione, raccolta ed elaborazione dei dati.
Un programma, che coinvolge tutte le 76 Province italiane a statuto ordinario, per migliorare la capacità amministrativa, razionalizzare la spesa pubblica e favorire una strategia unitaria di sviluppo territoriale.
Nel caso della Provincia di Macerata che ha già la Stazione Unica Appaltante e fornisce strategicamente il servizio ai vari Comuni del territorio, il progetto favorirebbe un ampliamento dei servizi da mettere a disposizione. Cosa analoga per quanto riguardano i servizi di innovazione: lavorando da anni con una piattaforma collaborativa informatica che permette l’integrazione dei dati a supporto dei Comuni, potrebbe ulteriormente potenziare questo aspetto, soprattutto nel periodo attuale in cui sono richiesti sempre di più dei servizi online per i cittadini.
L’attuazione del programma Province&Comuni permette di rilanciare gli investimenti, soprattutto quelli locali, e in questo contesto il ruolo delle Province nel coordinamento e nella programmazione dello sviluppo locale è essenziale. Lo dimostra il fatto che ad ottobre 2020, nonostante il lockdown imposto dalla crisi sanitaria, gli investimenti delle Province sono aumentati del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Questo progetto accompagnerà tutte le Province in un percorso di crescita e di acquisizione e rafforzamento delle competenze, consolidando questo ruolo e promuovendo la condivisione delle buone pratiche.
“Si tratta di un passo importante - dice il Presidente Antonio Pettinari - perché riconosce il ruolo centrale delle Province sul territorio ed evidenzia l’importanza delle Amministrazioni provinciali per il rilancio economico. Sottolineo che sei anni fa è entrata in vigore la riforma Delrio e che, soprattutto, il referendum di dicembre 2016 l’ha bocciata: da quattro anni siamo pertanto in attesa di un riordino complessivo delle funzioni delle Province”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio anconetano si sono registrate quattro vittime: una all'ospedale Torrette di Jesi, una all'ospedale di Fabriano e due all'ospedale di Senigallia. Si tratta una 94enne di Castelbellino, di una 86enne di Fabriano, di una 86enne di Ancona e di una 89enne di Castelleone di Suasa. Due vittime all'ospedale di Pesaro: un 88enne di Fano e un 78enne di Pesaro. Due decessi anche in provincia di Ascoli Piceno dove si sono spenti, presso l'ospedale di San Benedetto del Tronto e presso l'ospedale di Ascoli Piceno, una 73enne di Folignano e un 97enne ascolano.
Nell’elenco fornito dalla Regione sono due i decessi che hanno interessato le strutture sanitarie della provincia di Macerata: a perdere la vita all'ospedale di Civitanova Marche una 90enne di Recanati e un 85enne di Camerino.
Presso la Residenza assistenziale sanitaria di Galantara, in provincia di Pesaro, si è spento una 89enne romana.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1130 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (541), mentre sono 187 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
“Complimenti all’equipe medica multidisciplinare e al biologo pianista che hanno portato a termine, oggi, un intervento chirurgico complesso e innovativo”. È quanto ha manifestato l’assessore alla Cultura, Giorgia Latini, commentando l’intervento concluso all’Ospedale pediatrico Salesi di Ancona con l’ausilio di un pianoforte a coda intonato a 432 Hertz. Un’equipe guidata dal dottor Roberto Trignani (responsabile del reparto di Neurochirurgia degli Ospedali Riuniti del capoluogo) ha asportato un duplice tumore al midollo spinale di un bambino di 10 anni.
L’intervento è stato svolto con la collaborazione del biologo molecolare Emiliano Toso, pianista, che, in sala operatoria, ha suonato musica con la frequenza comunemente definita “di guarigione”, per le riconosciute ripercussioni terapeutiche sull’organismo.
“Voglio esprimere i miei complimenti e quelli della Giunta regionale al dottor Trignani e ai suo collaboratori che hanno portato innovazione e modalità di cura all’avanguardia, valorizzando tutto il sistema sanitario regionale. In particolare mi voglio congratulare con Emiliano Toso con cui ho avuto il piacere di collaborare per alcuni eventi organizzati durante la mia esperienza di assessore alla Cultura di Ascoli Piceno. Una persona squisita e un professionista di valore che da anni studia gli effetti benefici della musica sul benessere psicofisico della persona. La sua musica è già utilizzata, con successo, in tutto il mondo, per seguire soggetti affetti da patologie cronico-degenerative” conclude l'assessore Latini.