"Questa mattina è avvenuto il confronto tra la nostra regione e l’Istituto Superiore di Sanità. Un confronto utile a chiarire molti aspetti tecnici, ma un particolare è emerso chiaramente: che sarebbe stato più semplice dire subito 'chiudiamo'. La pandemia c’è, il virus gira e bisogna essere prudenti, ma non bisogna nascondersi dietro i numeri o le formule per fare scelte di altra natura. Chiudere può anche essere giusto e condivisibile, ma non può essere frutto di una imposizione. È umiliante e non sarà la soluzione". È quanto scrive il governatore Francesco Acquaroli su Facebook, a seguito dell'avvenuto confronto tra gli uffici regionali e l'Istituto Superiore di Sanità dopo il passaggio della Regione Marche da zona gialla a zona arancione.
A ciò si aggiunga la nota della Giunta Regionale, resa pubblica nel pomeriggio odierno, in cui si fa presente che "la rete ospedaliera dimostra una buona capacità di tenuta all’ondata pandemica".
"Si conferma che le strutture sanitarie regionali hanno capacità e spazio importante a disposizione per accogliere sia i pazienti Covid-19 che i pazienti con patologie ordinarie - informano dalla Regione Marche - . Come confermano i dati degli ultimi giorni, il bisogno di terapia intensiva per pazienti Covid-19 è al momento stazionario. Rispetto agli iniziali 115 posti letto di terapia intensiva, è stato approntato un incremento di più del 40% di posti letto aggiuntivi (per un totale ad oggi di 164 posti letto in terapia intensiva), che ci consente di mantenere a disposizione dei cittadini le risposte per interventi chirurgici necessari per la garanzia della salute pubblica. Inoltre, la rete ospedaliera del privato accreditato ha testimoniato la volontà di essere a disposizione per allargare l’offerta sia per pazienti Covid che per pazienti non-Covid, accettando i trasferimenti dagli ospedali pubblici e consentendo pertanto di liberare posti letto".
Nelle Marche sono attive, al momento, 33 unità di Usca: "Nelle strutture residenziali per anziani con ospiti covid-positivi, vengono inviate le squadre Usca ed anche medici professionisti specialisti dagli ospedali, garantendo una verifica quotidiana per permettere anche di ricoverare tempestivamente pazienti quando necessario".
"Sono attive e in fase di potenziamento strutture residenziali post-acuzie che accolgono pazienti a seguito delle dimissioni dagli ospedali. La Regione ha anche individuato nei giorni scorsi 10 alberghi, di cui 2 già contrattualizzati e aperti, per garantire l’isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria dei soggetti Covid positivi che non hanno bisogno di cure ospedaliere e che non possono effettuare l’isolamento delle proprie abitazioni" si conclude nella nota.
Ci sta per lasciare un 2020 da dimenti-ricordare.
Ne scrivo in anticipo rispetto ai tempi, e lo faccio solo per tutelarmi da un eventuale lockdown esteso ai commiati, oltre che ai congiunti di secondo grado. Il dimenticare sviluppa un processo mentale simile (e contrario) al ricordare, e non è un processo collettivo, bensì molto individuale: non tutti noi, infatti, vorremmo dimenticare o ricordare le stesse cose e allo stesso istante.
Ognuno ricordi o dimentichi ciò che vuole di questo 2020, trovando solo la forza per ricominciare un 2021 diverso, migliore, altro rispetto a ciò che, con grande fatica, tentiamo tutti - qui sì all’unanimità - di gettarci dietro a spalle molto indebolite. Provo a fare un esercizio semplice di separazione tra una cosa da gettare nel cassonetto nero del dimenticatoio e una da custodire in una teca illuminata, costruita per trarre dalla sola vista la propulsione utile ad affrontare le orbite incerte del futuro.
Cosa gettare? Il primato della tecnocrazia.
Virologi che fino a ieri mendicavano soldi per ricerche su malattie rare, adesso sono star di programmi di intrattenimento per esibire sullo sfondo l’ultimo instant book dal titolo ammiccante “Tutto sul Covid”. Prima ti correvano dietro col piattino delle elemosine in mano, oggi li cerchi per intervistarli, si fanno negare ma ti fanno contattare dalla PR di turno che ti snocciola tariffe in base al minutaggio della loro presenza in video o alle battute da scrivere nell’intervista (spazi inclusi).
“Scienziati” che fanno capo all’Organizzazione Mondiale della Sanità, che prima dicevano una cosa o poi un’altra ancora, meno uguale e più contraria: se il loro pensiero si evolvesse alla stessa velocità del Covid, ne saremmo volentieri ben contagiati fino a morirne. Il 2020, quindi, ci ha insegnato che fidarsi della scienza come maestra di vita, o meglio di governo della nostra di vita, è come credere sulla parola alla terra piatta o affidarci all’umore, all’egocentrismo, all’io e solo io e nessuno più di me, di chi sbarella in TV sulle chiusure dei bar e ristoranti considerati veicoli di contagio, sulle scuole a rotelle e sul lavoro mai stato così “a distanza” dalle reali esigenze dei cittadini.
Da ricordare, invece, il ruolo della politica, superiore a tutto e a tutti.
Questo ci è davvero mancato, a volte. Lo abbiamo visto: quando la politica è poco trasparente, incerta sulle scelte, contraddittoria, lenta, suddita dei Commissari boiardi di Stato e succube degli pseudo-scienziati dell’ultima ora, ne abbiamo pagato tutti le conseguenze, e non solo economiche.
Mai come in questo momento abbiamo bisogno della politica come indirizzo, governo, capacità di scelta: abbiamo bisogno di autorità.
Scrolliamoci di dosso questa sindrome da ventennio fascista per approdare ad una politica autoritaria nel senso di adottare scelte drastiche, univoche e chiare per migliorare la vita delle persone. L’autorevolezza verrà dopo, nessuna paura: la democrazia è molto resiliente, ma la maggior parte degli italiani ha bisogno del cane pastore per pascolare in sicurezza.
Lo dobbiamo ai giovani, a cui la politica con la “p” minuscola - complice di corpi intermedi fermi all’800 come i “sindacati” e quei governi che hanno pompato una Pubblica Amministrazione monstre - ha scippato lavoro, pensioni, educazione di livello, opportunità per far emergere il proprio unico talento.
Insomma: questa politica ha scippato il futuro di tutti noi, occupandosi solo di tutelare se stessa (autorefenzialità massima espressa plasticamente dai vitalizi) e dell’esistente sempre più fragile.
L’auspicio è che la politica del 2021, a tutti i livelli, ma soprattutto a quelli che scontano il contatto più diretto con i cittadini (Regioni e Comuni), si riappropri del suo ruolo di indirizzo e scelte, mettendo all’angolo i tecnocrati e i manager delle buonuscite milionarie e dei bonus Covid.
La festa è finita prima ancora di cominciare, soprattutto per chi non si convince che solo una politica libera da freni, lacci e pressing da lobbies può disegnare un futuro migliore per tutti noi.
PS: per chi considera tutto ciò pura demagogia, continui pure a credere alle favole degli scienziati e ai DPCM ad oltranza, senza ascoltare il borbottio delle pance vuote di un popolo via via sempre più incazzato.
Dalla prossima settimana su Picchio News partirà la nuova rubrica, "La Strada delle Vittime", in cui si affronterà l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.
La vittimologia, per dirla con le parole del Prof. Avv. Gulotta è “una disciplina che ha come oggetto lo studio della vittima di un crimine, della sua personalità, delle sue caratteristiche biologiche, morali, sociali e culturali, della sua relazione con il criminale e del ruolo che ha assunto nella genesi del crimine”. Il fine non è affondare nel sensazionalismo giornalistico.
E' proprio con questa attenzione alla vittima che il Direttore del giornale, Guido Picchio, intraprende questo nuovo viaggio, credendo nell’importanza di dare voce alle vittime, di non dimenticarle, con la convinzione che un giornalismo, in tal senso orientato, possa avere anche un valore sociale di prevenzione nei confronti di altre vittime potenziali.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4275 tamponi: 2375 nel percorso nuove diagnosi e 1900 nel percorso guariti. Su 297 tamponi si registra un ritardo oltre le 96 ore nella refertazione: di questi 100 risultano positivi. I positivi sono 779 nel percorso nuove diagnosi: 247 in provincia di Macerata, 272 in provincia di Ancona, 104 in provincia di Pesaro-Urbino, 102 in provincia di Fermo e 54 in provincia di Ascoli Piceno.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (114 casi rilevati), contatti in setting domestico (186 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (262 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (15 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (23 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (4 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (18 casi rilevati) e screening percorso sanitario (3 casi rilevati).
Per altri 154 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia una stabilità rispetto agli scorsi giorni: incidenza al 35,96% contro il 32,8% delle ultime 24 ore.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 22.609 per un totale di 214.152 campioni testati. Sale di 10 unità il numero dei ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: che ad oggi risultano 558 (dai conteggi resi noti dal Servizio Sanità Regionale sono stati scorporati i pazienti ospitati in Pronto Soccorso). Rimane invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva (74), 20 le persone dimesse nelle ultime 24 ore dai nosocomi regionali. Nel Maceratese sono accolti 93 pazienti: 51 all'ospedale di Macerata e 42 al Covid Hospital.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal servizio sanitario regionale:
"Una notizia che non era attesa da nessuno in Regione, arrivata come un fulmine a ciel sereno". Così il governatore delle Marche Francesco Acquaroli, in una diretta Facebook, ha commentato la decisione dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministro Roberto Speranza di far diventare la Regione Marche zona arancione.
Il presidente contesta il criterio su cui si è basata l'ordinanza, nonché il tempismo della comunicazione, arrivata soltanto attraverso una telefonata del ministro poco prima dell'emissione dell'ordinanza stessa.
"Si è tenuto conto dell'indice Rt settimanale - spiega Acquaroli -, ovvero della percentuale dei positivi sintomatici sui tamponi fatti in base alla percentuale dei positivi sintomatici dei tamponi fatti sulla settimana precedente. Sino a qualche settimana fa veniva considerato l'indice Rt bisettimanale, visto che l'indice Rt settimanale potrebbe essere sin troppo influenzato da un singolo focalaio, magari anche circoscritto. Calcolando l'indice Rt della prima settimana di novembre si è determinata una crescita sull'ultima settimana di ottobre pari a 1,55: superiore allo soglia limite di 1,50. Ma nell'ultima settimana di ottobre va considerato che il nostro indice era uno dei migliori di tutta Italia, quindi oggi a causa di un valore così basso siamo condannati ad essere zona arancione".
"Non vogliamo avere un atteggiamento leggero verso una pandemia né sembrare leggeri - aggiunge il governatore -, ma avrei preferito una comunicazione più importante dall'Istituto Superiore di Sanità, visto che i dati della Regione sono stati consegnati martedì e sino a venerdì non siamo stati contattati nemmeno con una telefonata".
"Si tratta di una scelta che noi subiamo, ma accettiamo perché siamo responsabili. Sono state decine le chiamate di esercenti e ristoratori che avevano già acquistato tutto il materiale per la giornata di domenica. Materiale che ora rischia di non essere consumato creando un grave danno economico" conclude il presidente Francesco Acquaroli.
Nella mattinata odierna è prevista una riunione per comprendere meglio i contenuti dell'ordinanza e i criteri su cui si è basata.
L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha deliberato, in data 3 novembre, di non prorogare oltre il termine ultimo del 31 dicembre 2020 le agevolazioni sulle bollette di luce, acqua e gas relative agli immobili inagibili delle aree colpite dal sisma del 2016 (Centro Italia). Dal prossimo gennaio, dunque, tutti gli abitanti del cratere sismico dovranno tornare a pagare le bollette di acqua, luce e gas, inclusi coloro che hanno ancora gli immobili inagibili, senza alcuna agevolazione.
"Una scelta estremamente grave, ci auguriamo pertanto che il Governo intervenga nel merito correggendo al più presto i termini di scadenza ora perentori" Ad affermarlo sono Cristiana Tullio, Presidente Provinciale Federconsumatori Macerata, e Alessandra Fioravanti, Responsabile della sede di Macerata di Adiconsum Marche.
"A maggior ragione ci sembra lecito - aggiungono - in considerazione del “Decreto Agosto”, che tracciava già espressamente la possibilità di prorogare le agevolazioni, anche di natura tariffaria, oltre il 31 dicembre 202o per gli edifici inagibili. Riteniamo che la scelta di non prevedere la proroga delle agevolazioni abbia un impatto negativo sulle già note situazioni di forte difficoltà che stiamo attraversando, complice la pandemia in atto".
"La beffa riguarda migliaia di terremotati della nostra provincia e della regione (in quanto una delle più colpite dal sisma del 2016, in cui la ricostruzione è ancora ben lontana dalla fase di conclusione) - ricordano le rappresentanti di Federconsumatori e Adiconsum -. Molti cittadini, dopo il terremoto, hanno deciso di non cessare le utenze di acqua, luce e gas fiduciosi nella rapida ricostruzione, almeno per le abitazioni che presentavano danni lievi. In base a quanto previsto dalla nuova delibera, tali cittadini, oltre a dover pagare le bollette relative alle Sae, o quelle attivate nelle nuove abitazioni in cui si sono necessariamente dovuti trasferire, dovranno pagare da gennaio 2021 anche le fatture per gli immobili inagibili che, pur in assenza di consumi saranno comprensive di costi fissi senza alcun tipo di agevolazione".
"Non è quindi condivisibile che i cittadini sopportino il costo delle bollette per delle situazioni abitative di cui fisicamente e tecnicamente non possono godere. Si tratta di una forte ingiustizia, a danno degli abitanti delle zone terremotate, che in questo modo dovranno far fronte ad una ulteriore difficoltà in termini economici e sociali - concludono Tullio e Fioravanti -. Per evitare di aumentare ulteriormente disparità e l’accrescere delle situazioni di disagio, è necessario prorogare tale termine. Riteniamo che tale previsione vada a contraddire lo spirito della norma che è quello di dare sostegno alle popolazioni coinvolte negli eventi sismici e, nel caso specifico proprio a coloro che direttamente hanno subito lesioni agli immobili e sono ancora attualmente fuori casa".
Col passare degli anni la smania agli acquisti si è espansa a macchia d'olio, diventando in alcuni casi anche una vera e propria corsa all'oro.C'è chi compra esclusivamente per il gusto di farlo e chi invece investe pochi soldi in acquisti precisi e mirati, in modo tale da non farsi mancare lo stretto necessario.
Oggi l'acquisizione di beni è cambiata. Grazie all'evoluzione e allo sviluppo di internet l'individuo può comodamente comprare ogni articolo che desidera direttamente dal proprio pc o dispositivo elettronico.
Stiamo parlando dello shopping online, ovvero la possibilità di comprare una vastissima quantità di prodotti collegandosi alla rete.
Grazie al web piccoli negozi e imprese hanno aumentato la propria visibilità e incrementato le proprie entrate, mentre altre attività partite totalmente da zero, contano a oggi milioni di clienti.
Oltre alla comodità d'acquisto, lo shopping online deve il suo successo anche alle tante offerte sparse ovunque nei siti. Sta all'utente cercare quella più conveniente nel minor tempo possibile.
Durante l'anno esistono degli specifici periodi di saldi, dove tantissimi articoli vengono fruiti al pubblico a prezzi talvolta ridicoli.Uno di questi eventi è anche l'argomento cardine di questo articolo, ovvero il Black Friday e soprattutto gli esclusivi codici sconto Black Friday
Che cos'è il Black Friday
Detto in italiano venerdì nero il nome anglofono si deve alle sue origini statunitensi. Esso deriva infatti dal giorno successivo al Ringraziamento, coincidendo con il periodo di spese natalizie.
La festa americana cade il quarto giovedì di novembre, per cui il Black Friday prende atto il venerdì dopo. Quest'anno la data coincide il 29 novembre, con un anticipo di offerte anche prima di questa ata
I negozi ,che offrono gli sconti del Black Friday, possono solitamente offrire notevoli saldi solo durante questa giornata, mentre quasi tutti gli store online prolungano l'evento per più giorni.
In entrambi i casi i prezzi calano vertiginosamente su una varietà vastissima di prodotti, causando in molti cittadini una grande fretta nello svaligiare tutto ciò che trovano davanti.
Negli USA ad esempio la notte prima del venerdì nero non è insolito vedere code infinite di persone in attesa dell'apertura di quello specifico negozio, per poi correre e sgomitarsi una volta spalancate le porte.
Solitamente il Black Friday viene poi seguito dal Cyber Monday, un periodo interamente dedicato a sconti applicati su prodotti tecnologici.Questo può essere il miglior momento dell'anno per acquistare pc, tablet, smartphone ecc.
L'avvenimento di saldi era inizialmente presente solo negli acquisti online, ma nel corso degli anni sempre più attività ne stanno aderendo.Supermercati, agenzie di viaggi e altri servizi hanno capito i maggiori guadagni che se ne possono ricavare e propongono le proprie offerte a prezzi stracciati.
Attenzione alle offerteAlcuni siti potrebbero illudere il cliente sul valore effettivo di uno specifico prodotto.Se ad esempio gli viene attribuito un dato prezzo e a fianco viene posto un enorme sconto alcune volte l'ammontare originale potrebbe non essere veritiero, gonfiato appositamente dal venditore.
In questo modo l'utente si precipiterà all'acquisto, venendo illuso da furbi venditori.
Black Friday: codici scontoDurante questo periodo dell'anno sono tante le imprese e siti che rilasciano alla clientela codici sconto molto convenienti, andiamo a scoprirne qualcuno:
•Mondadori: la famosa libreria disponibile da tanti anni anche online, fornisce varie possibilità di acquisti a prezzi scontati ai suoi clienti. Il codice sconto di questa nota azienda equivale al 15%
•NordVPN: è diventato negli anni uno dei servizi riguardanti i VPN più richiesti al mondo, grazie soprattutto alla sua professionalità ed efficienza. Tramite un'iscrizione di 2 anni presso il loro portale, è possibile pagare l'abbonamento ad un prezzo scontato del 68%•Amazon: il colosso dello shopping online ha arricchito molte persone che hanno aderito al suo network.
Il sito non offre uno specifico codice sconto, ma propone agli utenti una lunghissima lista di articoli a prezzo notevolmente ridotto
•Ventis: il portale propone all'utenza un vasto assortimento di prodotti. Quest'anno in occasione del Black Friday l'azienda mette a disposizione una gift card da 15 euro da utilizzare sul sito di Mondadori, con una spesa minima di 169 euro
•Nordpass: un altro noto sito di VPN, con codice sconto del 70% se si aderisce a un abbonamento pari a 2 anni.
"L’intervento a cui si è sottoposto il Sindaco Giuseppe Pezzanesi per la frattura scomposta della tibia è perfettamente riuscito". Lo comunica, in una nota ufficiale, il Comune di Tolentino. La scorsa domenica Il primo cittadino era caduto da una pianta di olivo, mentre era intento alla raccoglitura.
Durata oltre due ore, l'operazione chirurgica è stato eseguita dal dott. Gabriele Caraffa presso l’ospedale civile di Macerata. Pezzanesi dovrà ore affrontare la convalescenza post operatoria e successivamente la riabilitazione.
In tutte le scuole di Osimo verranno impiantati 25 dispenser (si inizia con gli Istituti Comprensivi Caio Giulio Cesare, Bruno da Osimo e Fratelli Trillini) e distribuiti 4.000 borracce agli studenti. Questa mattina al Lapidarium nell’atrio comunale è stata presentata l’iniziativa alla presenza del sindaco Simone Pugnaloni, del direttore dell’AATO3 Massimo Principi e dell’amministratore del Gruppo Astea Fabio Marchetti.
Si tratta della campagna di educazione per la campagna a favore dell’acqua pubblica, controllata, monitorata e di qualità. Questa mattina dopo circa un anno dall’avvio del progetto è stata firmata la convenzione tra AATO3, Gruppo ASTEA e Amministrazione Comunale di Osimo.
In base alla convenzione l’AATO3 ha fornito i fondi per l’acquisto dei dispenser, Astea si occuperà della manutenzione delle macchine, il Comune ha ideato e organizzato il progetto.
Si parte con l’installazione dei dispenser con gli Istituti comprensivi Caio Giulio Cesare, Bruno da Osimo e Fratelli Trillini e con la distribuzione di 4.000 borracce, una per ogni alunno, per poi proseguire con gli altri Istituti. Presenti i tre dirigenti degli Istituti comprensivi Rosanna Catozzo, Fabio Radicioni e Mario Mattioli che hanno sostenuto il valore dell'iniziativa. “Una bella testimonianza – hanno detto – per la cultura dell'ambiente e della sostenibilità verso la quale cerchiamo di indirizzare i nostri alunni”. A questo proposito sono stati presi degli impegni per le attività di sensibilizzazione su questi temi nei programmi scolastici.
“Dopo un anno di lavoro concretizziamo la prima convenzione con l’Amministrazione comunale di Osimo – ha detto Massimo Principi, direttore di AATO3 – per realizzare una campagna di sensibilizzazione importante: Il significato dell’installazione dei dispenser sta nella promozione del consumo dell’acqua che è sempre di più una risorsa limitata e preziosa. Per questo AATO3 vuole procedere con altri istituti scolastici dell'ambito per continuare l'operazione”.
“Siamo la prima Amministrazione a firmare questa convenzione con AATO3 e Astea – ha detto Simone Pugnaloni sindaco del Comune di Osimo – perché la nostra sensibilità sul tema è grande. Una sensibilità che parte dal consumo di acqua dall’acquedotto e che mira a riconoscerne le qualità e l'uso presso gli studenti. Si tratta di un’operazione di cultura sociale, pubblica e ambientale. L’aumento dei consumi di acqua pubblica è, infatti, un fatto positivo sia economicamente sia per l'ambiente. Non possiamo dimenticare poi che la nostra acqua è buona. A Osimo arriva al 50% quella delle fonti del Nera, che è di alta qualità. Si tratta di un successo che ha visto gli attori di questo tavolo in prima fila, la collaborazione tra Comune, Astea e AATO3 ci ha dato questo importante risultato, ora dobbiamo promuoverlo dicendo che la nostra acqua pubblica è buona”.
“La politica del Gruppo Astea – ha concluso Fabio Marchetti amministratore delegato del Gruppo – è incentrata sulla sostenibilità. In questi mesi siamo impegnati nell’avvio di nuove casette dell’acqua sul territorio le ultime due a Loreto nella settimana scorsa. Solo con l’installazione delle prime 12 fontane dal 2010 al 2019 abbiamo erogato oltre 27 milioni litri di acqua, che corrispondono ad altre 18 milioni di bottiglie di plastica risparmiate. Il nostro impegno continua con campagne concrete di educazione nelle scuole e con l’installazione di nuove casette, perché la sostenibilità per Astea è un valore concreto”.
Le 4.000 borracce sono state offerte dal Sì con Te di Andreoli, una contraddizione se si pensa che nei supermercati si vende acqua in bottiglia: “Noi ci crediamo e pensiamo alla sostenibilità prima dell'economia” ha detto l'imprenditore Andrea Andreoli.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3588 tamponi: 2073 nel percorso nuove diagnosi e 1515 nel percorso guariti.I positivi sono 740 nel percorso nuove diagnosi (247 in provincia di Macerata, 193 in provincia di Ancona, 94 in provincia di Pesaro-Urbino, 127 in provincia di Fermo, 76 in provincia di Ascoli Piceno e 3 da fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (125 casi rilevati), contatti in setting domestico (155 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (222 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (24 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (36 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (11 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (15 casi rilevati), screening percorso sanitario (7 casi rilevati) e 3 rientri dall'estero. Per altri 142 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia un incremento rispetto agli scorsi giorni: incidenza al 35,96% contro il 28,77% delle ultime 24 ore.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 21.830 per un totale di 211.777 campioni testati. Torna a salire il numero dei ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 633 (+ 23 rispetto a ieri) ma rimane invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva (74), 14 le persone dimesse nelle ultime 24 ore dai nosocomi regionali. Nel Maceratese sono accolti 131 pazienti: 70 all'ospedale di Macerata, 12 pazienti al pronto soccorso di Civitanova Marche e 42 al Covid Hospital, 1 al pronto soccorso di Camerino e 1 in quello di San Severino.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal servizio sanitario regionale.
"All’indomani dell’erogazione immediata del credito previsto dal Decreto Ristori Bis crediamo sia giusto dare atto al Governo dello sforzo che sta mettendo in campo per il sostegno delle nostre Imprese. Contemporaneamente riteniamo che debba essere impiantato un sistema organico di aiuti programmato ed attuato per i prossimi mesi, dato dell’evidente persistere dell’emergenza sanitaria ed economica". È quanto afferma Luca Falaschini, responsabile comunicazione dell'associazione "Baristi e Ristoratori Uniti delle Marche".
"Riteniamo valido per le misure di sostegno il sistema di differenziazione dei cosiddetti “codici Ateco” e altresì assolutamente condivisibili i criteri di difformità e ripartizione territoriale con i quali si è data nelle Regioni un’impronta più marcata e precisa della situazione emergenza Covid - aggiunge Falaschini -. Auspichiamo un continuo interscambio tra Governo centrale ed Enti locali, lo stesso che ha permesso alla Regione Marche di rimanere in zona Gialla fino ad ora e alla maggior parte delle nostre attività di lavorare, seppur a bassissimo fatturato".
"Dal prossimo anno con le disponibilità Europee in arrivo dal Recovery Fund, da rappresentanti della nostra categoria e come protagonisti della società civile, chiediamo di aver voce sull’uso e la destinazione di quei fondi. Ci appelliamo dunque al Presidente Francesco Acquaroli ed al Vicepresidente Mirco Carloni, nostro Assessore di riferimento, affinché si rendano portavoce delle nostre istanze al tavolo del Governo in un’ottica di stretta collaborazione tra Istituzioni, Imprenditoria e parti sociali, dal momento che crediamo si possa riuscire a superare questa crisi senza precedenti nella storia contemporanea, solo lavorando di concerto" conclude nella nota Luca Falaschini.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio anconetano si sono registrate quattro vittime: una all'ospedale Torrette di Ancona, una all'ospedale di Jesi e due all'ospedale di Fabriano. Si tratta una 93enne di Monte San Giusto, di un 75enne di Jesi e di due donne (81 e 78 anni) di Fabriano. Due vittime all'ospedale di Pesaro: un 92enne di Fano e una 98enne di Loro Piceno. Tre decessi anche in provincia di Ascoli Piceno dove si sono spenti, presso l'ospedale di San Benedetto del Tronto e presso l'ospedale di Ascoli Piceno, una 91enne e un 83enne sambenedettese oltre a un 75enne ascolano.
Nell’elenco fornito dalla Regione sono due i decessi che hanno interessato le strutture sanitarie della provincia di Macerata: a perdere la vita all'ospedale di Civitanova Marche un 87enne di Monte San Giusto, mentre all'ospedale di Macerata un 67enne di Camporotondo di Fiastrone (si tratta di Mario Attili, il cui decesso è stato conteggiato soltanto oggi).
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1094 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (534), mentre sono 180 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Fortissima preoccupazione per le conseguenze che potrebbe avere sui bambini l’obbligo di indossare le mascherine per tutto il tempo trascorso a scuola, anche se vengono rispettate le norme sul distanziamento. È quanto ha espresso l’assessore regionale all’Istruzione, Giorgia Latini, che ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e ai ministri Francesco Boccia (Affari regionali), Roberto Speranza (Salute), Lucia Azzolina (Istruzione).
L’assessore condivide le osservazioni dei 21 sindaci marchigiani che hanno già inviato una nota – al Governo, alla Regione, all’Anci Marche, all’Ufficio scolastico regionale e al Garante per l’infanzia – per sottolineare i dubbi sull’obbligo di costringere i più piccoli a indossare i dispositivi di protezione per 5 - 8 ore giornaliere, anche se viene garantita la corretta applicazione delle disposizioni di prevenzione. “Come mamma di due bambini – ha evidenziato l’assessore – sono preoccupata per questo utilizzo obbligatorio della mascherina e ringrazio i sindaci che hanno sottoscritto la lettera trasmessa alle istituzioni per sottolineare le preoccupazioni che l’ultimo Dpcm ha inevitabilmente innescato nei genitori, negli insegnanti e nelle amministrazioni locali”. Nella lettera inviata al Governo, Latini evidenzia la criticità di un provvedimento che impone l’obbligo “a partire dalla scuola primaria, durante la permanenza nei locali scolastici e nelle pertinenze, anche quando gli alunni sono seduti al banco e indipendentemente dalla condizione di distanza”. Così come nello svolgimento dell’attività fisica in palestra, anche in presenza di un’adeguata aerazione e di un distanziamento interpersonale di almeno due metri. “In questi mesi, nelle scuole marchigiane – ricorda l’assessore - sono stati realizzati interventi di adeguamento delle aule e di ampliamento degli spazi, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza che hanno reso le scuole dei posti sufficientemente sicuri. Ora la misura in questione, aggiunta a tutte le altre già adottate, rischia di penalizzare fortemente i bambini ancora nel pieno della crescita fisica e psicologica. Confido in un autorevole intervento affinché il Governo possa rivedere tale misura e renderla sostenibile” per la fascia più giovane della popolazione scolastica".
Dati incoraggianti per il gruppio Tod's.
"Il terzo trimestre ha evidenziato un sensibile miglioramento delle vendite, anche se i dati complessivi sono ancora negativi; particolarmente buoni i risultati della Cina, che ha registrato una solida crescita a doppia cifra nel terzo trimestre", indica il presidente e a.d. del gruppo Tod's, Diego Della Valle, commentando l'andamento delle vendite nei primi nove mesi del 2020 e del terzo trimestre.
"La tendenza positiva è proseguita anche nel mese di ottobre".
"Siamo convinti - sottolinea Della Valle -che il nostro gruppo, passati questi momenti, potrà fare molto bene, grazie alla forza dei suoi marchi, all'eccellente qualità dei prodotti, alle competenze dei team manageriali e alla solidità della struttura patrimoniale".Nei primi nove mesi del 2020, il fatturato consolidato del gruppo Tod's ammonta a 452,6 milioni di euro (-33,2% rispetto allo stesso periodo del 2019). Nel solo terzo trimestre i ricavi sono stati pari a 195,7 milioni, in calo del 12,3% rispetto al terzo trimestre 2019, "risultato che - rileva la società - evidenzia un forte miglioramento rispetto ai due trimestri precedenti".
(Fonte Ansa)
Un contributo fino a 500 euro per attivare una connettività a banda ultra larga e dotarsi di tablet o personal computer.
A poterlo richiedere, da lunedì 9 novembre, sono le famiglie con ISEE inferiore a 20 mila euro. Una misura – approvata dal Ministero dello Sviluppo Economico che rientra nel Progetto Banda Ultra Larga (BUL), nell’ambito della Strategia nazionale dedicata allo stesso tema, per facilitare l’accesso ai servizi digitali dei cittadini, a partire da quelli con più difficoltà.
Per ottenere il bonus, i cittadini in possesso del requisito economico citato possono avanzare richiesta di attivazione di un servizio di Internet veloce ad uno degli operatori accreditati, che presentano offerte approvate da Infratel Italia, soggetto attuatore della misura, su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico.
In pratica, attivando un servizio di connettività Internet a banda ultra larga su nuove utenze di rete fissa, si può ottenere uno sconto sul canone di abbonamento, che deve essere di almeno dodici mesi e sui relativi servizi di attivazione, dove previsti. Il contributo è erogato per servizi di connettività ad almeno 30 Mbit/s in download alle famiglie che non detengono alcun contratto di connettività o che ne hanno uno a banda larga di base (inferiore cioè a 30Mbit/s in download). Il contributo per tablet o personal computer può essere richiesto solo in presenza di una contestuale sottoscrizione di contratti per il servizio di connettività.
Quella aperta ieri è solo la prima fase del piano voucher per la connettività. Nei mesi a venire è in programma l’erogazione di bonus anche per imprese e famiglie con Isee fino a 50 mila euro. L’obiettivo è di far crescere la banda ultra larga e farla diffondere nel sistema Paese, sociale ed economico. Nel segno della digitalizzazione.
Elenco degli operatori e delle relative offerte ad oggi disponibili
FAQ sui voucher (Fase I)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 6 decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio fermano si sono registrate due vittime alla RSA di Valdaso Campofilone: si tratta una 85enne di Porto Sant'Elpidio e un 70 di Roccafulvione. Una vittima nella provincia anconetana: un 68enne è deceduto all'ospedale di Fabriano. Una decesso anche in provincia di Pesaro-Urbino dove si è è spento, presso la struttura ospedaliera di Pesaro, un 90enne pesarese.
Nell’elenco fornito dalla Regione sono due i decessi che hanno interssato la provincia di Macerata: si tratta di una 83enne di Montelupone all'ospedale Civile di Macerata e un 89enne di Civitanova Marche che si è spento alla RSA di Campofilone.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19: 1083 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (533), mentre sono 176 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95, 4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni:
Tornano i contributi a fondo perduto per le misure anti-Covid destinati alle imprese edili che operano nei cantieri della ricostruzione post sisma. Ammontano a quasi 20 milioni di euro le risorse disponibili per coprire le spese sostenute per la sicurezza sanitaria nei cantieri, dall’acquisto di dispositivi di protezione personale e di sanificazione, ai sistemi di controllo degli accessi nei luoghi di lavoro.
Il Commissario straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, ha firmato oggi il decreto che riapre, dal 16 novembre e fino al prossimo 1 febbraio, i termini delle domande per ottenere i contributi messi a disposizione dall’Inail, con un tetto massimo di 10 mila euro per ciascuna impresa..
Le spese ammissibili al contributo, che può arrivare al 100% dei costi sostenuti, sono quelle effettuate a partire dal 19 marzo 2020, e documentate, per l’acquisto di:
- Apparecchiature e attrezzature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori, compresi i relativi costi di installazione;
- Dispositivi elettronici e sensoristica per il distanziamento dei lavoratori;
- Apparecchiature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori rispetto agli utenti esterni e rispetto agli addetti di aziende terze fornitrici di beni e servizi;
- Dispositivi per la sanificazione dei luoghi di lavoro; sistemi e strumentazione per il controllo degli accessi nei luoghi di lavoro utili a rilevare gli indicatori di un possibile stato di contagio;
- Dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale.
Possono accedere al rimborso delle spese anche le imprese che avvieranno i cantieri entro la data del 1 febbraio 2021.
Le domande di rimborso devono essere presentate in modalità telematica attraverso il sito di Invitalia saranno verificate per completezza e regolarità e nei limiti delle risorse individuate e verranno liquidate con il supporto amministrativo dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'Impresa.
Il decreto di riapertura del bando, il relativo avviso e l’allegato con i termini e le modalità di presentazione delle domande sono disponibili sul sito internet del Commissario, www.sisma2016.gov.it
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono 3656 stati testati tamponi: 2067 nel percorso nuove diagnosi e 1589 nel percorso guariti.I positivi sono 702 nel percorso nuove diagnosi: 154 nella provincia di Macerata, 177 nella provincia di Ancona, 86 nella provincia di Pesaro-Urbino, 82 nella provincia di Fermo, 182 nella provincia di Ascoli Piceno e 21 da fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (133 casi rilevati), contatti in setting domestico (179 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (203 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (11 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (28 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (6 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (9 casi rilevati), screening percorso sanitario (8 casi rilevati).
Per altri 125 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Si tratta del nuovo picco della seconda ondata: mai, in 24 ore, erano stati rilevati così tanti nuovi contagi. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia una stabilità rispetto agli scorsi giorni: incidenza al 33,96% contro il 35,36% delle ultime 24 ore.
Si è anche registrato, infatti, un numero record di tamponi processati: uno dei più alti dall'inizio dell'emergenza sanitaria.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 20.257 per un totale di 207.157 campioni testati. Aumentano i ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 610 (+10 rispetto a ieri), di cui 74 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri). Nel Maceratese sono accolti 108 pazienti (+6 rispetto a ieri): 58 all'ospedale di Macerata, 12 pazienti al pronto soccorso di Civitanova Marche e 37 al Covid Hospital, uno al pronto soccorso di Camerino.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 10 decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio fermano si sono registrate due vittime alla RSA di Valdaso Campofilone: si tratta una 85enne e una 81enne entrambe sdi Ascoli Piceno. Due vittima anche nella provincia ascolana: un 78enne di Acquaviva Picena è deceduto all'ospedale di San Benedetto del Tronto e una 97enne di Maltigano nel nosocomio del capoluogo.
Sono 3 i decessi nelle strutture ospedaliere anconetane: un 83enne di Fabriano e una 94enne di Arcevia all'Ospedale di Senigallia mentre una 76enne è deceduta all'Ospedale dorico di Torrette. Una vittima anche in provincia di Pesaro-Urbino dove si è registrato un decesso di un 83enne di Pergola presso la struttura ospedaliera di Pesaro.
Nell’elenco fornito dalla Regione sono due i decessi che hanno interssato la provincia di Macerata: si tratta di una 94enne di Montefano all'ospedale Civile di Macerata e una 82enne di Civitanova Marche che si è spenta al nosocomio di San Benedetto del Tronto.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19: 1077 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (532), mentre sono 174 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni:
“Il mondo del volontariato per la società è una realtà preziosissima perché è sempre presente in qualsiasi momento e spesso indispensabile nel rispondere alle esigenze della collettività. Sono soddisfatta della pubblicazione delle graduatorie che sostengono i progetti di qualità ricadenti sull’intero territorio regionale promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni. Sicuramente le risorse destinate alle realtà associative offriranno sostegno alle attività di interesse generale in tutti i loro settori di intervento e articolazioni tematiche. Siamo orgogliosi di essere al fianco del Terzo Settore, che nella nostra Regione, rappresenta un patrimonio inestimabile”.
Così l’assessore regionale al Volontariato Giorgia Latini ha espresso soddisfazione per il sostegno ai progetti di qualità di rilevanza regionale promossi da Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale.
Con Avviso pubblicato dalla Regione Marche sono pervenuti 51 progetti di “categoria A” (ossia con costo complessivo ammesso a finanziamento compreso tra 10mila e 30mila euro e cofinanziamento del 10%) e 18 progetti di categoria B (ossia con costo complessivo ammesso a finanziamento superiore a 30mila euro e cofinanziamento del 20%). Dei 51 progetti della Categoria A, 35 sono risultati ammissibili a finanziamento. Sono state quindi assegnate le risorse ai primi 21 progetti con il miglior punteggio inseriti in graduatoria per un totale di 490mila euro. Attraverso l’integrazione di fondi in attuazione dell’Accordo Stato-Regione Marche 2019, saranno successivamente finanziati, sempre nella categoria A, anche i progetti posizionati dal 22° al 30° posto della graduatoria per un importo di circa 206mila euro.
Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha assegnato alla Regione Marche oltre un milione di euro per finanziare tali progetti. Sul sito istituzionale della Regione è stata pubblicata la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento riferiti alla Categoria A che si va ad affiancare alla graduatoria della Categoria B pubblicata lo scorso aprile che ha finanziato 14 progetti, ora in corso di realizzazione, per un importo complessivo di circa 796mila euro. Tutti i progetti sono “di rete” che oltre ad affrontare più settori di intervento sono estesi su più Comuni, compresi quelli coinvolti dagli eventi sismici. Le graduatorie e la documentazione del bando sono reperibili ai seguenti link: http://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Bandi?id_7590=2559ehttp://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Sociale/Terzo-settore#15854_Avviso-pubblico-2019-Terzo-Settore-ADV-APS