Dati incoraggianti per il gruppio Tod's.
"Il terzo trimestre ha evidenziato un sensibile miglioramento delle vendite, anche se i dati complessivi sono ancora negativi; particolarmente buoni i risultati della Cina, che ha registrato una solida crescita a doppia cifra nel terzo trimestre", indica il presidente e a.d. del gruppo Tod's, Diego Della Valle, commentando l'andamento delle vendite nei primi nove mesi del 2020 e del terzo trimestre.
"La tendenza positiva è proseguita anche nel mese di ottobre".
"Siamo convinti - sottolinea Della Valle -che il nostro gruppo, passati questi momenti, potrà fare molto bene, grazie alla forza dei suoi marchi, all'eccellente qualità dei prodotti, alle competenze dei team manageriali e alla solidità della struttura patrimoniale".Nei primi nove mesi del 2020, il fatturato consolidato del gruppo Tod's ammonta a 452,6 milioni di euro (-33,2% rispetto allo stesso periodo del 2019). Nel solo terzo trimestre i ricavi sono stati pari a 195,7 milioni, in calo del 12,3% rispetto al terzo trimestre 2019, "risultato che - rileva la società - evidenzia un forte miglioramento rispetto ai due trimestri precedenti".
(Fonte Ansa)
Un contributo fino a 500 euro per attivare una connettività a banda ultra larga e dotarsi di tablet o personal computer.
A poterlo richiedere, da lunedì 9 novembre, sono le famiglie con ISEE inferiore a 20 mila euro. Una misura – approvata dal Ministero dello Sviluppo Economico che rientra nel Progetto Banda Ultra Larga (BUL), nell’ambito della Strategia nazionale dedicata allo stesso tema, per facilitare l’accesso ai servizi digitali dei cittadini, a partire da quelli con più difficoltà.
Per ottenere il bonus, i cittadini in possesso del requisito economico citato possono avanzare richiesta di attivazione di un servizio di Internet veloce ad uno degli operatori accreditati, che presentano offerte approvate da Infratel Italia, soggetto attuatore della misura, su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico.
In pratica, attivando un servizio di connettività Internet a banda ultra larga su nuove utenze di rete fissa, si può ottenere uno sconto sul canone di abbonamento, che deve essere di almeno dodici mesi e sui relativi servizi di attivazione, dove previsti. Il contributo è erogato per servizi di connettività ad almeno 30 Mbit/s in download alle famiglie che non detengono alcun contratto di connettività o che ne hanno uno a banda larga di base (inferiore cioè a 30Mbit/s in download). Il contributo per tablet o personal computer può essere richiesto solo in presenza di una contestuale sottoscrizione di contratti per il servizio di connettività.
Quella aperta ieri è solo la prima fase del piano voucher per la connettività. Nei mesi a venire è in programma l’erogazione di bonus anche per imprese e famiglie con Isee fino a 50 mila euro. L’obiettivo è di far crescere la banda ultra larga e farla diffondere nel sistema Paese, sociale ed economico. Nel segno della digitalizzazione.
Elenco degli operatori e delle relative offerte ad oggi disponibili
FAQ sui voucher (Fase I)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 6 decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio fermano si sono registrate due vittime alla RSA di Valdaso Campofilone: si tratta una 85enne di Porto Sant'Elpidio e un 70 di Roccafulvione. Una vittima nella provincia anconetana: un 68enne è deceduto all'ospedale di Fabriano. Una decesso anche in provincia di Pesaro-Urbino dove si è è spento, presso la struttura ospedaliera di Pesaro, un 90enne pesarese.
Nell’elenco fornito dalla Regione sono due i decessi che hanno interssato la provincia di Macerata: si tratta di una 83enne di Montelupone all'ospedale Civile di Macerata e un 89enne di Civitanova Marche che si è spento alla RSA di Campofilone.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19: 1083 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (533), mentre sono 176 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95, 4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni:
Tornano i contributi a fondo perduto per le misure anti-Covid destinati alle imprese edili che operano nei cantieri della ricostruzione post sisma. Ammontano a quasi 20 milioni di euro le risorse disponibili per coprire le spese sostenute per la sicurezza sanitaria nei cantieri, dall’acquisto di dispositivi di protezione personale e di sanificazione, ai sistemi di controllo degli accessi nei luoghi di lavoro.
Il Commissario straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, ha firmato oggi il decreto che riapre, dal 16 novembre e fino al prossimo 1 febbraio, i termini delle domande per ottenere i contributi messi a disposizione dall’Inail, con un tetto massimo di 10 mila euro per ciascuna impresa..
Le spese ammissibili al contributo, che può arrivare al 100% dei costi sostenuti, sono quelle effettuate a partire dal 19 marzo 2020, e documentate, per l’acquisto di:
- Apparecchiature e attrezzature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori, compresi i relativi costi di installazione;
- Dispositivi elettronici e sensoristica per il distanziamento dei lavoratori;
- Apparecchiature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori rispetto agli utenti esterni e rispetto agli addetti di aziende terze fornitrici di beni e servizi;
- Dispositivi per la sanificazione dei luoghi di lavoro; sistemi e strumentazione per il controllo degli accessi nei luoghi di lavoro utili a rilevare gli indicatori di un possibile stato di contagio;
- Dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale.
Possono accedere al rimborso delle spese anche le imprese che avvieranno i cantieri entro la data del 1 febbraio 2021.
Le domande di rimborso devono essere presentate in modalità telematica attraverso il sito di Invitalia saranno verificate per completezza e regolarità e nei limiti delle risorse individuate e verranno liquidate con il supporto amministrativo dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'Impresa.
Il decreto di riapertura del bando, il relativo avviso e l’allegato con i termini e le modalità di presentazione delle domande sono disponibili sul sito internet del Commissario, www.sisma2016.gov.it
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono 3656 stati testati tamponi: 2067 nel percorso nuove diagnosi e 1589 nel percorso guariti.I positivi sono 702 nel percorso nuove diagnosi: 154 nella provincia di Macerata, 177 nella provincia di Ancona, 86 nella provincia di Pesaro-Urbino, 82 nella provincia di Fermo, 182 nella provincia di Ascoli Piceno e 21 da fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (133 casi rilevati), contatti in setting domestico (179 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (203 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (11 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (28 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (6 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (9 casi rilevati), screening percorso sanitario (8 casi rilevati).
Per altri 125 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Si tratta del nuovo picco della seconda ondata: mai, in 24 ore, erano stati rilevati così tanti nuovi contagi. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia una stabilità rispetto agli scorsi giorni: incidenza al 33,96% contro il 35,36% delle ultime 24 ore.
Si è anche registrato, infatti, un numero record di tamponi processati: uno dei più alti dall'inizio dell'emergenza sanitaria.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 20.257 per un totale di 207.157 campioni testati. Aumentano i ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 610 (+10 rispetto a ieri), di cui 74 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri). Nel Maceratese sono accolti 108 pazienti (+6 rispetto a ieri): 58 all'ospedale di Macerata, 12 pazienti al pronto soccorso di Civitanova Marche e 37 al Covid Hospital, uno al pronto soccorso di Camerino.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 10 decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio fermano si sono registrate due vittime alla RSA di Valdaso Campofilone: si tratta una 85enne e una 81enne entrambe sdi Ascoli Piceno. Due vittima anche nella provincia ascolana: un 78enne di Acquaviva Picena è deceduto all'ospedale di San Benedetto del Tronto e una 97enne di Maltigano nel nosocomio del capoluogo.
Sono 3 i decessi nelle strutture ospedaliere anconetane: un 83enne di Fabriano e una 94enne di Arcevia all'Ospedale di Senigallia mentre una 76enne è deceduta all'Ospedale dorico di Torrette. Una vittima anche in provincia di Pesaro-Urbino dove si è registrato un decesso di un 83enne di Pergola presso la struttura ospedaliera di Pesaro.
Nell’elenco fornito dalla Regione sono due i decessi che hanno interssato la provincia di Macerata: si tratta di una 94enne di Montefano all'ospedale Civile di Macerata e una 82enne di Civitanova Marche che si è spenta al nosocomio di San Benedetto del Tronto.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19: 1077 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (532), mentre sono 174 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni:
“Il mondo del volontariato per la società è una realtà preziosissima perché è sempre presente in qualsiasi momento e spesso indispensabile nel rispondere alle esigenze della collettività. Sono soddisfatta della pubblicazione delle graduatorie che sostengono i progetti di qualità ricadenti sull’intero territorio regionale promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni. Sicuramente le risorse destinate alle realtà associative offriranno sostegno alle attività di interesse generale in tutti i loro settori di intervento e articolazioni tematiche. Siamo orgogliosi di essere al fianco del Terzo Settore, che nella nostra Regione, rappresenta un patrimonio inestimabile”.
Così l’assessore regionale al Volontariato Giorgia Latini ha espresso soddisfazione per il sostegno ai progetti di qualità di rilevanza regionale promossi da Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale.
Con Avviso pubblicato dalla Regione Marche sono pervenuti 51 progetti di “categoria A” (ossia con costo complessivo ammesso a finanziamento compreso tra 10mila e 30mila euro e cofinanziamento del 10%) e 18 progetti di categoria B (ossia con costo complessivo ammesso a finanziamento superiore a 30mila euro e cofinanziamento del 20%). Dei 51 progetti della Categoria A, 35 sono risultati ammissibili a finanziamento. Sono state quindi assegnate le risorse ai primi 21 progetti con il miglior punteggio inseriti in graduatoria per un totale di 490mila euro. Attraverso l’integrazione di fondi in attuazione dell’Accordo Stato-Regione Marche 2019, saranno successivamente finanziati, sempre nella categoria A, anche i progetti posizionati dal 22° al 30° posto della graduatoria per un importo di circa 206mila euro.
Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha assegnato alla Regione Marche oltre un milione di euro per finanziare tali progetti. Sul sito istituzionale della Regione è stata pubblicata la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento riferiti alla Categoria A che si va ad affiancare alla graduatoria della Categoria B pubblicata lo scorso aprile che ha finanziato 14 progetti, ora in corso di realizzazione, per un importo complessivo di circa 796mila euro. Tutti i progetti sono “di rete” che oltre ad affrontare più settori di intervento sono estesi su più Comuni, compresi quelli coinvolti dagli eventi sismici. Le graduatorie e la documentazione del bando sono reperibili ai seguenti link: http://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Bandi?id_7590=2559ehttp://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Sociale/Terzo-settore#15854_Avviso-pubblico-2019-Terzo-Settore-ADV-APS
Bentornati cari lettori al nostro consueto appuntamento per discutere della precedente settimana e capire cosa ci aspetterà per il futuro. Dopo molti articoli pessimisti finalmente posso osare qualche termine ottimistico, si inizia a vedere un calo sostanzioso dei nuovi contagi e dobbiamo pensare che le restrizioni in vigore dal 26 ottobre sono visibili solo negli ultimissimi giorni indicativamente solo dai dati di sabato 8 novembre pertanto possiamo auspicare che saranno pienamente visibili in questa settimana.
Notiamo come dai raddoppi settimanali a cui eravamo abituati siamo passati ad un aumento del 20% nazionale e del 10% nella regione Marche, ancora ovviamente questo effetto si inizierà a vedere veramente nelle terapie intensive fra questa settimana e la prossima. Su questo argomento quelli come me che si dilettano nell'analizzare la situazione c'è chi vede il rallentamento finora accaduto come un effetto di saturazione dei posti in terapia intensiva. Personalmente invece mi sento di essere ottimista e pensare che il calo che vediamo nella crescita dei ricoveri sia legato ai minori contagi e che nei prossimi giorni vedremo un calo ancora più marcato dei ricoveri critici e magari una loro stabilizzazione.
Vediamo come dicevamo che la crescita dei contagi ha subito un brusco rallentamento e spero la prossima settimana di potervi descrivere la tanto agognata inversione. Vediamo che l'inizio del rallentamento dei contagi di due settimane fa ha portato al rallentamento di decessi e terapie intensive in quella scorsa pertanto è auspicabile che il sostenuto calo dei contagi della precedente fermerà molto la corsa di terapie intensive in questa settimana appena cominciata.
Nella classifica regionale ho inserito i colori della classificazione zone del governo, mettendo quelle note al momento dell'articolo, la Campania è in bilico. La posizione nella nostra classifica non è molto indicativa di come si verrà classificati , possiamo vedere in genere che sono più colpite giustamente quelle nel fondo della classifica ma paradossalmente anche le prime. Da come si è capito vengono presi in considerazione vari indicatori tra cui crescita contagi e ricoveri e la disponibilità di posti letto, quest'ultimo fatto penalizza molto il meridione.
La nostra regione fortunatamente è fra quelle in cui è maggiormente rallentato il contagio anche se si registra ancora un elevato incremento di ricoveri che fortunatamente si riescono a gestire anche grazie alla presenza del Covid Hospital.
Ero molto sorpreso di come inizialmente Bolzano non fosse zona rossa infatti la perdita di tempo nell'attuare restrizioni severe gli fa prendere la maglia nera di questa settimana con oltre lo 0.1% giornaliero medio di contagio della popolazione, una progressione tremenda che se non arrestata porterebbe la situazione totalmente fuori controllo in 2 settimane. Peggiora sensibilmente il Piemonte, nella parte alta della classifica vediamo che la zona Rossa ed arancio viene data a chi ha mostrato un alto incremento di casi facciamo notare anche come la situazione in Sardegna si sia stabilizzata dopo i danni provocati dal turismo estivo e dai signori della movida sconsiderata.
Approvata una risoluzione contro tutti gli ospedali unici delle Marche.
L'atto è stato sottoscritto da tutta la maggioranza in Consiglio regionale, che individua come priorità "l’esigenza di sospendere tutti i provvedimenti in corso per la realizzazione dei nuovi ospedali unici provinciali nell’ottica di una valorizzazione di una rete diffusa sul territorio".
Il no al progetto sui vari ospedali unici, ivi compreso quello di Macerata, era già stato preannunciato dallo stesso Acquaroli in campagna elettorale. La risoluzione approvata ribadisce inoltre l’avvio del percorso di un nuovo piano sanitario, affidato agli assessori Saltamartini e Baldelli, in cui si parla di nuove strutture da costruire: "nuovi ospedali, ma non un ospedale unico" ha spiegato l'assessore alla sanità.
Risoluzione che ovviamente ha visto un'alzata di scudi da parte dei consiglieri del Pd, tra cui Romano Carancini, che l'ha definita "una vendetta ai danni della salute dei cittadini, non sono ospedali unici ma di primo livello - ha chiosato - .
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2608 tamponi: 1425 nel percorso nuove diagnosi e 1183 nel percorso guariti.I positivi sono 504 nel percorso nuove diagnosi (134 nella provincia di Macerata, 102 nella provincia di Ancona, 70 nella provincia di Pesaro-Urbino, 40 nella provincia di Fermo, 141 nella provincia di Ascoli Piceno e 17 da fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (81 casi rilevati), contatti in setting domestico (106 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (141 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (11 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (24 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (8 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (9 casi rilevati), screening percorso sanitario (6 casi rilevati) e 1 rientro da altra regione. Per altri 117 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Si tratta di dati che vedono un incremento percentuale tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati rilevati rispetto alla giornata di ieri, quando sono stati registrati 262 casi a fronte di 750 tamponi effettuati (leggi qui) incidenza al 35,36% contro il 34,93% delle ultime 24h.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 19.555 per un totale di 205.090 campioni testati. Aumentano i ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 600 (+10 rispetto a ieri), di cui 75 in terapia intensiva (+4 rispetto a ieri). Nel Maceratese sono accolti 102 pazienti (+4 rispetto a ieri): 53 all'ospedale di Macerata, 14 pazienti al pronto soccorso di Civitanova Marche e 34 al Covid Hospital, uno al pronto soccorso di Camerino.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale
È morto a Milano Andrea Merloni, uno dei quattro figli di Vittorio Merloni che lo aveva voluto come vicepresidente esecutivo al suo fianco dello storico gruppo industriale degli elettrodomestici di Milano. Di Indesit Company (l'ex Merloni Elettrodomestici) Andrea è stato poi l'ultimo presidente della famiglia Merloni.
Classe 1967, Andrea Merloni sarebbe stato trovato senza vita nella sua abitazione di Milano, probabilmente per un malore. il corpo ormai senza vita è stato trovato dalla domestica.
In famiglia (quattro fratelli, oltre a lui Antonella, Maria Paola e Aristide, lo stesso nome del nonno fondatore dell'azienda) Andrea era stato tra i più convinti sostenitori dell'idea di mantenere italiano il gruppo: è stato ceduto nell'ottobre del 2014 al gruppo americano Whirlpool. Vittorio Merloni è morto nel 2016 dopo una lunga malattia che lo aveva allontanato già da tempo dalla guida dell'azienda.
Appassionato di moto, Andrea Merloni non era ancora trentenne quando rilevò e guidò l'azienda dello storico marchio Benelli.
Tra l'altro, è stato anche presidente dell'Istituto di formazione manageriale 'Adriano Olivettì di Ancona.
Si unisce al cordoglio per la scomparsa di Merloni, anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli:
"Profondamente colpito per la prematura e improvvisa scomparsa dell’imprenditore Andrea Merloni, esprimo a nome della Giunta Regionale, della comunità marchigiana e mio personale, il più sentito cordoglio e la sincera partecipazione al grande dolore che ha colpito i suoi cari e la comunità fabrianese".
Il presidente regionale, Francesco Acquaroli, fa il punto sulla situazione Covid.
Mentre altre cinque regioni passano da gialle ad arancioni nella classificazione per la pandemia Covid, le Marche restano "regione gialla". Commentando le prime notizie circolate, il presidente della Regione Marche sottolinea in Consiglio regionale come questa circostanza costituisca un "primo elemento di soddisfazione e di maggiore tranquillità".
Acquaroli lo dice con la "consapevolezza che la crisi è talmente ampia dal punto di vista pandemico che non c'è da gioire o ritenersi sicuri. Sicuramente ci aspettano settimane e mesi duri"; "questo è un primo elemento di soddisfazione e maggiore tranquillità" che è "supportato da un Rt in discesa".
(Fonte Ansa)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 10 decessi correlati al Covid-19.
All'ospedale di Fabriano hanno perso la vita due donne di 94 e 91. Nel territorio pesarese si è registrata una vittima alla rsa di Valdaso Campofilone: si tratta un 86enne di Cupramarittima, al quale si aggiungono una 81enne di Rapagnano che si è spenta al "Murri" di Fermo. Una vittima anche nell'ascolano: una 92enne di Grottammare deceduta all'ospedale di San Benedetto del Tronto.
Sono 3 i decessi nelle strutture ospedaliere anconetane: un 56enne e un 70enne all'Ospedale dorico di Torrette mentre un 80enne si è spento all'INRCA Ancona. Una vittima anche in provincia di Pesaro-Urbino dove si è registrato un decesso di un 81enne
Nell’elenco fornito dalla Regione anche tre decessi verificatisi nelle strutture sanitarie della provincia di Macerata: un 84enne di Monte San Giusto all'ospedale Civile di Macerata.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19: 1067 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (531), mentre sono 172 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni:
La Regione Marche stanzia 5 milioni di euro del Programma di sviluppo rurale per sostenere gli agricoltori colpiti dalla crisi causata dal Covid-19. Beneficiarie sono le aziende agricole agrituristiche, le fattorie didattiche e le attività di agricoltura sociale che hanno subito cali di fatturato a seguito della pandemia.
I contributi “una tantum”, senza criteri di selezione delle domande, potranno arrivare a 7 mila euro. “Forniamo un sostegno economico agli imprenditori agricoli penalizzati dalle chiusure e dalle restrizioni alla circolazione delle persone che hanno causato un blocco delle attività per diversi mesi e la contestuale disdetta delle prenotazioni ricevute prima della diffusione del contagio - evidenzia il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura – La concessione dell’aiuto sarà legata alla sola stima della perdita di fatturato che dovrà risultare superiore a mille euro”. Le domande potranno essere presentate, a partire da giovedì 12 novembre, attraverso la piattaforma Siar. La perdita di fatturato delle attività agrituristiche e delle fattorie didattiche sarà correlata ai singoli servizi offerti (ospitalità, somministrazione alimenti e bevande, attività formative, servizi sportivi), mentre quella dell’agricoltura sociale ai servizi educativi erogati.
Strano a dirlo, ma le recensioni degli utenti del web possono essere decisive per il successo di un negozio, di un ristorante o di qualsiasi altra attività. Non a caso negli ultimi anni si è fatto largo il concetto di web reputation, ossia uno degli aspetti più importanti dell’immagine aziendale.
In passato curare la propria brand reputation era molto più semplice: la comunicazione unilaterale da parte di un’azienda permetteva di lanciare un messaggio che non potesse essere contestato né messo in discussione. Era il brand a raccontare di sé.
Con l’avvento del Digital Marketing non è più così. La Brand Reputation è diventata Web Reputation: un processo collettivo, non più un messaggio unilaterale da parte dell’azienda, ma la sommatoria di pareri espressi da individui differenti su diverse piattaforme e canali che vanno a formare quella che è la Web Reputation.
Le aziende sono sempre più presenti sui social Network come Facebook, Instagram, Twitter e YouTube. I brand utilizzano questi canali di comunicazione per poter essere “più vicini” ai propri clienti/fruitori. Si crea in questo modo un canale di comunicazione diretto ed efficace. Le recensioni sui social media sono diventate sempre più importanti per la crescita del proprio business.
In particolar modo Facebook ha una sezione apposita dove gli utenti possono valutare ed esprimere il proprio parere su un’azienda, brand, hotel, ristorante…
A dare il via al boom delle recensioni è stato in primis Tripadvisor: nato inizialmente per gli hotel e i ristoranti, adesso Tripadvisor ha rivoluzionato la sua conformazione, aggiungendo numerose funzionalità, risultando ancora il mezzo più utilizzato per le recensioni.
E le recensioni riguardano ogni genere di attività. Per quanto riguarda il mondo dei giochi, ad esempio, ci sono siti come freespingratis.it che aiutano gli appassionati ad orientarsi e scegliere i migliori siti web su cui giocare.
Le abitudini di acquisto
Nel campo degli acquisti online le recensioni hanno introdotto una rivoluzione copernicana. Il processo decisionale che porta ad acquistare un prodotto o un servizio è stato stravolto dall’avvento dei social network e del web. Ora assistiamo ad un passaggio ulteriore nel processo decisionale: lo “Zero Moment of Truth”, che consiste nella ricerca di contenuti e informazioni in rete prima di effettuare l’acquisto. Il vecchio passaparola non basta più, i consumatori sono più autonomi, meno direttamente influenzabili e ponderano bene i propri acquisti.
Secondo gli esperti i commenti positivi dei clienti producono un aumento medio delle vendite del 18% e che i consumatori probabilmente spenderanno il 31% in grazie alle recensioni positive. Viceversa, il 22% dei consumatori non acquisterà un prodotto o servizio dopo aver letto quattro o più commenti negativi, questo può far calare i clienti fino al 70% dei potenziali clienti dell’azienda.
I numeri nel campo della ristorazione
Le recensioni possono essere positive soprattutto nel campo della ristorazione. Secondo recenti stime il 68% dei millennials ha totale fiducia nelle recensioni online, molto più che in qualsiasi forma di pubblicità, addirittura 12 volte di più di quanto non ci si fidi della descrizione del commerciante. Anche perché poche persone vanno a cercare altre informazioni: tra il 2016 e il 2017 la percentuale di persone che visitava il sito web dell’attività è scesa del 17%.
Addirittura, per l’85% dei clienti intervistati, le recensioni online sono equiparabili ad una raccomandazione personale in termini di affidabilità. E non si tratta solo di siti come TripAdvisor o Yelp: le recensioni contribuiscono all’indicizzazione della tua attività sui motori di ricerca, andando addirittura ad impattare la SERP di Google, ovvero l’ordine di apparizione dei risultati in seguito a una ricerca, per ben il 10%. Infatti, il 63% dei clienti cerca le recensioni direttamente sui motori di ricerca, senza andare su siti specifici. E, proprio secondo Google, 41 su 47 click andranno sui risultati che hanno più di tre stelle.
Gli utenti che invece si recano direttamente sui siti di recensioni, sono soliti filtrare i risultati in base al numero di stelle, risultando nell’occultamento di un numero straordinario di attività: ben 99.2%. Sempre secondo queste ricerche, l’impatto delle recensioni non si limita alla reputazione ma ai guadagni stessi. Una stella in più sui comparatori può significare un incremento delle entrate del 5-9%, non solo perché maggiori persone si recheranno nella tua attività, ma anche perché saranno disposte a spendere fino al 31% in più.
Una recensione negativa, certo, non fa la differenza. Ma una serata storta, può avere ripercussioni terribili: il 90% delle persone tendono a non leggere più di 10 recensioni su un’attività prima di formarsi un’opinione, e se anche solo una di queste è negativa, il 22% potrebbe decidere di non recarsi in quel locale.
Si è tenuta questa mattina la terza seduta consiliare dell'undicesima legislatura regionale, completamente dedicata alle comunicazioni della Giunta sull’emergenza epidemiologica da Covid-19. Assente il Presidente dell’Assemblea, Dino Latini, i lavori sono presieduti dal Vice Gianluca Pasqui.
Ad illustrare la situazione sul territorio e le misure messe in campo per contrastare il diffondersi dell'epidemia, è stato l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini.
L'elemento principale emerso dalla relazione di Saltamartini è stata la volontà della Giunta di sperimentare l'uso dell'ozono per la purificazione del sangue, di portare a un aumento della banca dati del plasma dei pazienti guariti dalla patologie e di vagliare la possibilità dell'impiego dell'idrossiclorochina per la cura del Covid-19.
In quest'ultimo caso si chiederà "all'Aifa una revisione del suo giudizio negativo sull'idrossiclorochina" portando anche l'esempio dell'utilizzo che ne è stato fatto per curare il presidente americano Trump.
FRONTE VACCINI - È stata evidenziata la necessità di reperire 300-400 mila dosi ulteriori di vaccini antinfluenzali, stante la scarsità di quelli prenotati dalla precedente amministrazione regionale, non sufficienti a soddisfare la richiesta dei marchigiani: "Non riusciamo a reperirli sul mercato - ha evidenziato l'assessore -. Contiamo nella solidarietà della altre Regioni che hanno acquistato un numero congruo di vaccini per le loro popolazioni".
FRONTE TAMPONI - "Ad inizio emergenza ne erano stati ordinati 14mila - osserva Saltamartini -, l'Asur ne ha acquistati altri 12mila ma alla data attuale abbiamo una riserva che ci permetterà di andare avanti soltanto una decina di giorni. Abbiamo, pertanto, sollecitato il commissario Arcuri, il quale, venerdì scorso, ci ha riferito che ne avrebbe trasmessi 17mila alla nostra Regione".
In questo senso Saltamartini aggiunge: "Occorre costituire la Regione Marche come soggetto attuatore dell'emergenza pandemica per andare direttamente sul mercato per acquistare i trattamenti farmaceutici necessari per i tamponi".
Per aumentare gli esecutori dei tamponi, l'assessore vorrebbe estendere la possibilità di effettuazione dei tamponi antigenici rapidi al "maggior numero possibile di medici di famiglia. Attraverso un incontro con le loro rappresentanze, abbiamo anche sondato la possibilità che dentisti e veterinari possano eseguire i tamponi" .
Un incontro è stato fatto anche con i farmacisti che si sono detti disponibili ad eseguire tamponi sierologici ma Saltamartini ha evidenziato come sia "in corso di valutazione la valenza scientifica di questi tamponi in quanto non danno piena contezza della positività di un soggetto".
Riguardo al problema dei posti letto in terapia intensiva (126 totali, la cui metà sono occupati visti i 69 ricoverati), l'assessore sottolinea come la Regione abbia "un gap piuttosto rilevante, che come Giunta stiamo cercando di rimuovere utilizzando il Covid Hospital di Civitanova Marche. Attualmente nel primo modulo di 14 posti è impiegato personale dell'Area Vasta 3: faremo in modo che a questo personale vengano riconosciuti ulteriori emolumenti".
Sulla carenza di personale Saltamartini sottolinea come abbia "esplorato la possibilità di chiedere una deroga per garantire l'assunzione di un numero di dipendenti che garantiscano efficienza nelle strutture ospedaliere. È in corso di ultimazione un concorso per 3mila infermieri della nostra Regione. Abbiamo già dato avviso alle aziende ospedaliere regionali di assumerne il maggior numero possibile attraverso un contratto provvisorio di 3 mesi, in modo da garantire che, a conclusione delle operazioni concorsuali, si possano avere contratti a tempo determinato".
In conclusione del suo discorso Saltamartini ringrazia "gli operatori sanitari che da marzo hanno lavorato rischiando la vita con grande professionalità. Faccio un appello alle organizzazioni sindacali per far sì che si arrivi a un accordo in tempi brevi per far garantire loro i riconoscimenti contrattuali e remunerativi che meritano".
Il Servizio Sanità della Regione Marche, nel consueto aggiornamento delle 9, ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1266 tamponi: 750 nel percorso nuove diagnosi e 516 nel percorso guariti.
I positivi sono 262 nel percorso nuove diagnosi di cui 51 nella provincia di Macerata, 148 nella provincia di Ancona, 8 nella provincia di Pesaro-Urbino, 20 nella provincia di Fermo, 34 nella provincia di Ascoli Piceno e 1 da fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (59 casi rilevati), contatti in setting domestico (68 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (81 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (8 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (7 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (4 casi rilevati), contatti in ambito scolastico/formativo (11 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato).
Per altri 23 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Si tratta di dati che vedono un incremento percentuale tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati rilevati rispetto alla giornata di ieri, quando sono stati registrati 502 casi a fronte di 1605 tamponi effettuati (leggi l'articolo): incidenza al 34,93% contro il 31,27% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 19.051 per un totale di 203.665 campioni testati. Aumentano i ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 590 (+28 rispetto a ieri), di cui 71 in terapia intensiva (+2 rispetto a ieri). Nel Maceratese sono accolti 98 pazienti (+5 rispetto a ieri): 53 all'ospedale di Macerata, 13 pazienti al pronto soccorso di Civitanova Marche e 30 al Covid Hospital, due al pronto soccorso di Camerino.
Di seguito i dati rilasciati dal Servizio Sanità della Regione Marche:
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 7 decessi correlati al Covid-19.
All'ospedale di Fabriano ha perso la vita una donna di 87 anni originaria di Genga. Nel territorio pesarese si è registrata una vittima alla rsa di Galantara: si tratta un 81enne di Ascoli Piceno, al quale si aggiungono una 88enne di Civitanova Marche (deceduta alla Residenza Valdaso di Campofilone) e un 79enne di Ascoli Piceno (deceduto all'ospedale di San Benedetto del Tronto).
Nell’elenco fornito dalla Regione anche tre decessi verificatisi nelle strutture sanitarie della provincia di Macerata: un 66enne di Monterubbiano e un 87enne di Macerata (si tratta di Giuseppe Molini, la cui scomparsa è stata notificata in ritardo) all'ospedale del capoluogo e un 74enne di Gualdo all'ospedale di Civitanova Marche.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19: 1057 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (530), mentre sono 171 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Come accudire gli animali nella vigenza del Dpcm del 3 novembre con le nuove misure anti-covid? L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha redatto un prontuario per i possessori di animali e per i volontari impegnati sul campo nell’accudimento di randagi e colonie feline.
CASI FREQUENTI
Cani
È consentita la passeggiata con il cane come nei precedenti mesi sottoposti a limitazioni per l’emergenza sanitaria.
Eventuali necessità particolari dopo le ore 22 - Se prima di questa fascia oraria si è al lavoro, è possibile portare fuori il cane muniti di autocertificazione e indicando i motivi (es. attività lavorativa) per i quali non si è usciti prima. Se il cane ha una necessità impellente di uscire, si può provvedere ai suoi bisogni fisiologici a prescindere da orario e località, rimanendo nei pressi dell’abitazione e dichiarando la motivazione in caso di controllo.
È fatto salvo il diritto di far visitare il nostro cane dal veterinario.
È possibile continuare a svolgere attività di volontariato presso i rifugi. L’attività di assistenza agli animali è necessaria per garantirne il benessere, come confermato dalle circolari del Ministero della Salute emanate l’8 aprile e il 15 maggio 2020.
È consentito l’accudimento del cane di quartiere\libero. È bene riportare nella dichiarazione quanto necessario per dimostrare la propria attività (es. nomina tutor oppure ordinanza di rimessione cane sul territorio).
Gatti
Resta la possibilità di spostarsi per accudire colonie feline come previsto nelle circolari del Ministero Salute emanate l’8 aprile e il 15 maggio 2020.
Nel caso di cura di colonie feline in proprietà privata (aziende, ecc. ) occorre farsi rilasciare una dichiarazione dalla proprietà che attesti che siete incaricati di seguire la colonia felina.
Se la colonia ancora non è riconosciuta, munirsi di documentazione che provi l’esistenza della colonia e\o la domanda di riconoscimento, da allegare alla propria dichiarazione.
È fatto salvo il diritto a far visitare il gatto dal veterinario.
Cavalli ed equidi
Salvo disposizioni differenti della Federazione Italiana Sport Equestri ai propri affiliati, è possibile recarsi in maneggio per provvedere al proprio cavallo\equide per garantirgli il movimento necessario. Ciascuna struttura, fermo restando la garanzia di provvedere alle necessità quotidiane dell’animale, potrà disporre autonomamente sull’accesso. Ricordiamo a questo proposito la differente regolamentazione, sullo spostamento, vigente nelle Regioni, a seconda della fascia di appartenenza.
Altri animali
Ricordiamo che il diritto di provvedere alle cure, mantenimento e benessere del proprio animale si riferisce a qualsiasi specie da tenuta a scopo d’affezione come, per esempio, galline, volatili, maiali ecc.
Sterilizzazione di animali randagi
Sussiste il diritto dei volontari a richiedere la sterilizzazione degli animali randagi, intervento necessario per fronteggiare il fenomeno del randagismo. Tuttavia, nelle zone soggette ad alto rischio, è possibile che vi siano rallentamenti o interruzioni dovuti all’emergenza sanitaria. Rivolgersi al Servizio veterinario di competenza per le informazioni.
Si ricorda che l’attività delle organizzazioni per la promozione e difesa di animali e ambiente (codice Ateco 949960), come Oipa Italia, non è stata limitata.
"Questa pandemia sta mettendo seriamente in difficoltà il sistema sanitario ma non ci si ammala solo di covid, pazienti con altre patologie, spesso anche più gravi del Covid, vengono messi in secondo piano. Una situazione intollerabile".
Lo scrive, in una nota, Maria Teresa Nori del Consiglio Nazionale di Federcontribuenti. "Ci vengono segnalati - scrive l'esponente dell'associazione dei consumatori - casi in vari ospedali in particolare i piccoli nosocomi di provincia dove per il caos della pandemia i Pronto soccorso sono intasati e pazienti già lì per altre conseguenze sono messi in coda non rispettando i vari codici di accesso".
Inoltre, continua Maria Teresa Nori: "problemi vengono segnalati anche nell’accesso ai servizi erogati dai medici di base. Causa problemi di distanziamento nelle sale d’aspetto degli ambulatori medici si può accedere soltanto su appuntamento in numero limitatissimo di pazienti per volta. Anche in questo caso si stanno formando le liste di attesa. Per essere visitati dal proprio medico di riferimento occorre chiedere l’appuntamento anche con 10 o 15 giorni di anticipo. Forse è il tempo che il ministro Speranza faccia rispettare la Costituzione ed emani una ordinanza che chiarisca l'accesso presso gli ospedali non penalizzando chi soffre di altre patologie. Altrimenti - conclude - faremo sentire la nostra voce a chi è stato eletto per occuparsi del bene e della salute di tutti i cittadini di questo Paese".