Marche arancioni, Lega: "Incomprensibile, pronta interrogazione". Morani non ci sta: "Parametri oggettivi"
"La decisione del governo di inserire le Marche tra le regioni in zona arancione, è basata su parametri incomprensibili ed è arrivata senza alcuna interlocuzione preventiva con le istituzioni regionali". A dichiararlo è il Commissario della Lega Marche, l'onorevole Riccardo Augusto Marchetti.
MARCHETTI CHIAMA - "Sto preparando un’interrogazione al Ministro Speranza per avere adeguati chiarimenti nel merito. Il calcolo dei parametri che hanno portato l’esecutivo a paralizzare le Marche dichiarandole regione a rischio medio-alto - ha spiegato il Commissario della Lega - si riferisce ai dati dell’ultima settimana di ottobre, che già negli ultimi sette giorni hanno però subito un’inflessione in positivo".
"L’ordinanza del Governo è arrivata soltanto nel primo pomeriggio di sabato 14 novembre e i provvedimenti entreranno in vigore a partire dalle 24 dello stesso giorno - ha sottolineato Marchetti - questo reca altri danni alle attività produttive, già compromesse da una crisi senza precedenti. Molti ristoratori ad esempio avevano già accettato prenotazioni per la giornata di domenica, acquistando merce che ora saranno costretti a buttare".
"È vergognoso che il governo continui a restare arroccato nelle sue torri d’avorio, lontano dalla vita vera, dalle persone - ha concluso Marchetti - porterò in Parlamento il grido dei tanti cittadini perbene che sono sull’orlo del baratro, e qualcuno dovrà per forza dar conto delle scelte scellerate che i marchigiani stanno ingiustamente subendo”.
MORANI RISPONDE - A replicare, a stretto giro, al commissario regionale Marchetti è la sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico, Alessia Morani (Pd): "Credo sia necessario qualche chiarimento su come vengono prese queste decisioni perché nessuno possa dire che non c’è condivisione o trasparenza. Nella cabina di regia dove vengono prese le decisioni ci sono anche le regioni".
"I parametri in base ai quali sono emesse le ordinanze del Ministero della Salute - ricorda - sono chiari dall’aprile scorso. La decisione per le Marche come per le altre regioni è stata presa sulla base di parametri oggettivi aggiornati all’11 novembre. Il principio è quello della massima cautela per evitare che la situazione possa precipitare. Se si vuole evitare il peggio è necessario prendere provvedimenti nel momento in cui la situazione non è ancora fuori controllo".
"Questa mattina si è tenuta una conferenza stampa in cui Locatelli, Brusaferro e Rezza hanno spiegato tutto. Il governo - conclude Morani - si prende la responsabilità delle scelte, come sempre. Vogliamo tutelare la salute dei marchigiani e scongiurare un aggravamento ulteriore della situazione economica. Siamo tutti stanchi, lo so, ma dobbiamo tenere duro!".
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