Gli accordi collettivi nazionali sottoscritti il 28 ottobre 2020 con le organizzazioni sindacali della Medicina generale (FIMMG e Intesa Sindacale), di cui all’intesa n. 177/CSR del 30 ottobre 2020, prevedono che i medici convenzionati integrino tra i compiti propri – specificati dall’art. 13-bis del vigente accordo collettivo nazionale – l’esecuzione dei tamponi antigenici mediante accesso su prenotazione e previo triage telefonico.
Nella Regione Marche è stato siglato, in dato odierna, l’Accordo integrativo regionale con i soggetti firmatari dell’Accordo nazionale, FIMMG, che prevede come la Medicina Generale regionale, mediante l’organizzazione delle attività nell’ambito delle equipe territoriali, garantirà ai propri assistiti l’esecuzione dei tamponi antigenici rapidi, coordinandosi con i direttori di distretto dell’ASUR. “L’Accordo – dichiara Massimo Magi Segretario Regionale FIMMG Marche – ci vede particolarmente soddisfatti perché conferma la logica che perseguiamo da tempo: costruire un rafforzamento dell’Assistenza territoriale.
Questa ulteriore attività che svolgiamo con determinazione nell’interesse dei cittadini della nostra regione, unitamente a quella della diagnostica di primo livello, a breve attivata nei nostri studi, segna un ulteriore passo nella direzione della collaborazione e sviluppo di questo obiettivo della medicina del territorio”. C’è stata “ampia disponibilità di tutti i rappresentanti sindacali e questo è un segno di grande maturità – dichiara l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini – poiché i medici di famiglia sono il vero front- office della Medicina territoriale, pagando un prezzo altissimo anche in vite umane. A tutti i MMG deve essere riconosciuto il merito dell’impegno e della grande professionalità che tutti esprimono, pensando, evidentemente, ad un rafforzamento di tutta la medicina di prevenzione”.
Anas ha completato i lavori principali di ripristino post-sisma sulla strada provinciale 136 “di Pian Perduto” tra Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia.
I lavori hanno riguardato, in particolare, il consolidamento del corpo stradale, la stabilizzazione dei versanti e il ripristino delle opere di protezione su circa 9 km di tracciato, gravemente danneggiato dal sisma tra agosto 2016 e gennaio 2017. Nello specifico, erano state rilevate 15 criticità, tutte inseriti nel primo stralcio del programma di ripristino. Gli interventi sono stati aggregati in 4 progetti con 4 imprese specializzate che hanno lavorato in contemporanea.
Come concordato con le Autorità locali, le lavorazioni sono state sospese in estate al fine di agevolare l’accesso alle aree interessate durante la stagione turistica. Questa soluzione, condivisa con il territorio, pur comportando l’allungamento dei tempi di ultimazione, ha consentito di garantire i collegamenti dei centri abitati e delle aree di interesse turistico.
L’esecuzione è stata inoltre fortemente condizionata dal meteo e dalle temperature che, in questa zona, consentono la regolare esecuzione di gran parte delle lavorazioni soltanto tra marzo e ottobre.
Restano da eseguire alcuni interventi marginali di completamento che verranno realizzati in primavera senza particolari interferenze con la circolazione, che non verrà quindi più interrotta.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati dodici decessi correlati al Covid-19.
Sono 5 le vittime nell'Anconetano: di cui 3 all'Ospedale di Jesi dove si sono spenti una 87enne di Osimo, una 89enne di Filottrano un 78enne di Venarotta. A Torrette di Ancona è deceduto un 81enne di Castelfidardo, mentre un 92enne anconetano è morto nella struttura ospedaliera Inrca. Anche il Pesarese registra un decesso: la vittima è un 94enne di Vallefoglia.
Il Servizio Sanitario regionale registra 3 vittime nell'Ascolano: 2 all'ospedale di San Benedetto, dove sono morti un uomo di 84 anni e uno di 78. Al nosocomio di Ascoli Piceno è spirata, invece, una 92enne. Due decessi all'Ospedale "Murri" di Fermo: si tratta di un 77enne del posto e una 90enne di Grottazolina.
Nella provincia di Macerata si è registrato un decesso: la vittima è un 78enne originario di Monte San Giusto spirato al nosocomio di Civitanova Marche.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1276 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (565), mentre sono 221 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report giornaliero rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Un’altra buona notizia a favore del mondo della Cultura e dello Spettacolo dalla Regione Marche. Oggi la prima commissione consiliare ha approvato l’emendamento alla proposta di legge n. 5/2020 (Assestamento del Bilancio 2020-2022), presentato dall’assessore alla Cultura, Giorgia Latini che ha individuato ulteriori risorse da destinare al settore della Cultura in questo momento complicato per la categoria.
“Dopo il notevole successo di “Marche palcoscenico aperto. I mestieri dello spettacolo non si fermano” che ha fatto registrare ben 368 domande! - spiega l’assessore Latini – abbiamo voluto ricercare fondi aggiuntivi e sono quindi stati rimodulati ulteriori 180mila euro per ampliare la platea degli artisti marchigiani che hanno manifestato entusiasmo e voglia di continuare a lavorare, mettendo in scena la loro creatività attraverso spettacoli allestiti e fruibili attraverso piattaforme digitali. Ma non è finita qui – prosegue Giorgia Latini - ci saranno altri 220mila euro da destinare ai luoghi della cultura, ammettendo al contributo tutti i Comuni che avevano presentato domanda di ristoro per i loro musei, biblioteche, archivi penalizzati fortemente da questa assurda situazione.”
In particolare, la somma aggiuntiva a favore della specifica misura Fondo di Emergenza Cultura già costituito con legge 20/2020, è stata individuata dopo una ricognizione sulle dotazioni finanziarie nel bilancio 2020/2022 assegnate alla Cultura relativamente a quelle non utilizzabili entro la fine dell’anno. Si tratta di complessivi 400 mila euro che andranno a rialimentare altre due misure di sostegno al settore cultura: in parte (180 mila euro) al Fondo di Emergenza Cultura e già incrementato di 100 mila euro (risultanti da minori spese, rinunce e revoche) per il ristoro dei soggetti FUS- Fondo Unico dello Spettacolo , per il progetto “Marche palcoscenico aperto i mestieri dello spettacolo non si fermano’ attuato da AMAT, per cui risultano insufficienti, a fronte del numero di domande, le risorse già destinate (circa 120.000,00 euro).
La restante quota di circa 220.000,00 è destinata alla Misura in favore degli enti pubblici e privati detentori e gestori di luoghi della Cultura (musei, biblioteche, archivi, spazi di spettacolo dal vivo e riprodotto), finalizzata a coprire le spese sostenute per applicare i protocolli anti COVID 19, ad organizzare eventi da parte di esercenti cinematografici locali, e per compensare le cooperative di servizi museali e turistici che nel periodo delle chiusure non hanno potuto effettuare servizi di accoglienza, visita, didattica, etc.
Ritorno delle Marche in zona gialla? "E' l'auspicio, penso di sì però abbiamo un focolaio a Fano che stiamo gestendo: abbiamo 25 positivi, con 25 in zona grigia, speriamo che questi pazienti non si riflettano sulle terapie intensive". Così l'assessore alla Sanità delle Marche Filippo Saltamartini a margine della seduta del Consiglio regionale rispondendo alle domande dei cronisti: nei giorni scorsi, dopo un colloquio telefonico con il ministro Speranza, il presidente della Regione Francesco Acquaroli aveva preannunciato la possibilità di un ritorno dalla zona arancione a quella gialla per le Marche, dal prossimo 4 dicembre, in virtù del buon andamento dell'indice Rt sceso sotto quota 1.
Il focolaio a cui l'assessore Saltamartini è all'ospedale Santa Croce di Fano (azienda Marche Nord) che ieri aveva segnalato casi di positività in degenti presso le Unità operative di Gastroenterologia e Medicina 3 del presidio.
(Fonte Ansa)
Le guide online hanno completamente rivoluzionato il nostro modo di imparare nuove cose. Grazie ad un pc e una buona connessione possiamo cimentarci in nuove attività, anche partendo da zero. Questo è possibile grazie a chi mette le sue competenze al servizio degli altri, spiegando nel dettaglio come realizzare qualcosa, come usare un software o giocare online sfruttando tutte le risorse del web.
Uno dei campi piú ricercati è sicuramente ilfai-da-te che spopola proprio grazie ai tanti tutorial presenti in rete. Vogliamo realizzare un gioiello, un piatto particolare o preparare decorazioni per feste a tema? Niente paura, online troveremo una o più guide adatte a tutte queste attività. Il fai-da-te, però, trova la massima espressione soprattutto nel settore del bricolage.
Ci sono quindi tutorial per imparare a dare nuova vita ai mobili vecchi ormai in disuso, ma anche quelli che ci aiutano a realizzare da zero una cassapanca. In rete non avremo difficoltà a capire come scegliere utensili ed elementi per dare un tocco di stile alla nostra casa, abbellendo le pareti o creando degli oggetti con poche cose a disposizione.
Ma i tutorial online vanno anche oltre, se consideriamo che ci sono guide realizzate da professionisti in grado di spiegare con massimo rigore il funzionamento di programmi tecnologici anche molto complessi. Tra le guide che chiamano in causa direttamente le attività da svolgere al pc abbiamo, infatti, quelle basilari destinate a chi ha poca dimestichezza, ma anche quelle per chi decide di creare da zero un sito.
Suggerimenti sulla scelta del dominio, trucchi per capire il piano di abbonamento più adatto per l’hosting web, cioè lo spazio che ospiterà il sito, e la scelta della piattaforma giusta sono tutti passaggi che vengono elencati in modo chiaro e graduale. Si tratta, dunque, di guide che possono influire molte sulle attività degli utenti e segnare le basi di un percorso lavorativo.
Dal punto di vista ricreativo invece le guide piú ricercate sembrano essere quelle che riguardano i giochi. Anche in questo caso i tutorial dettano legge, fornendo informazioni importanti per chi non sa come orientarsi. Non si tratta soltanto di videogames ma persino di giochi classici come ilpoker, un gioco che da sempre attrae molti italiani e che online si presenta in molteplici varianti. Proprio per questo prima di iniziare l’avventura ci si affida ai portali, in grado di esprimere con chiarezza le regole del poker: capire quando puntare, chiamare o rilanciare.
A ciò si aggiungono le principali varianti del gioco, perché se il Texas Hold’em si contraddistingue in quanto può essere giocato senza limiti e con limiti, il Poker Omaha prevede che ogni giocatore riceva 4 carte invece di due.Conoscere le varianti ci consente di capire qual è la versione più interessante per noi, mentre una conoscenza accurata del regolamento ci porta a giocare usando strategie più avanzate.
Questo alla fine può fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta, oltre a favorire un gioco più consapevole da parte degli utenti.
In definitiva, ogni tutorial ben fatto ha un carattere informativo ed è per chi ricorre ad esso una valida opportunità per acquisire competenze, migliorando così anche la qualità delle attività svolte fuori e dentro il web.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1913 tamponi: 955 nel percorso nuove diagnosi e 958 nel percorso guariti.
I positivi sono 252 nel percorso nuove diagnosi (17 in provincia di Macerata, 80 in provincia di Ancona, 131 in provincia di Pesaro-Urbino, 8 in provincia di Fermo, 7 in provincia di Ascoli Piceno e 9 da fuori regione).
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (36 casi rilevati), contatti in setting domestico (56 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (65 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (10 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (6 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (13 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati). Per altri 61 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche..
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia una certa stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 26,38% oggi, contro il 26.96% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 29.806 per un totale di 239.816 campioni testati. Diminiusce il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali: ad oggi sono 672 (-11 rispetto a ieri), di cui 87 in terapia intensiva (+2). Sono, invece, 23 le persone dimesse dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 123 pazienti: 45 all'ospedale di Macerata, 61 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Nei pronto soccorso provinciali sono ospitati, invece, 12 pazienti (6 a Macerata, 6 a Civitanova Marche).
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servzio sanitario regionale:
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 9 decessi correlati al Covid-19.
Sono due le vittime registrate nelle strutture sanitarie del Maceratese: una all'ospedale di Macerata dove si è spento una 83enne di Pollenza, mentre un 86enne di Monte San Giusto è spirato al nosocomio di Civitanova.
All'ospedale di Pesaro si sono verificato cinque decessi: un'anziana 82enne e un anziano 74enne di Fano, un uomo di 82 anni pesarese, una 51enne di Vallefoglia, un 92enne di Pesaro.
Infine altre due vittime registrate nell'Ascolano: un 79enne di Ascoli Piceno all'ospedale di San Benedetto e un 83enne di Acquasanta Terme all'ospedale di Ascoli.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1264 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (564), mentre sono 220 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
La vittima è una modella di 18 anni. Con la leggerezza e l’entusiasmo tipici di molte 18enni, attirata da quella che molti consideravano la vetrina della “Milano bene”, desiderava partecipare con le sue amiche a quei party “esclusivi” con ingresso solo su invito.
La location di queste feste era l’attico con vista sul Duomo dell’imprenditore (cocainomane) Alberto Genovese. La “Terrazza Sentimento”, così denominata dal proprietario, ospitava uomini facoltosi, ragazze giovani e belle che, consapevoli della loro bellezza e magari anche delle loro potenzialità seduttive, attirate dal lusso, dall’entourage degli invitati e dal divertimento, rincorrevano sogni di fama, successo , chissà anche d’amore, ma non certo di stupro.
In una di queste serate, una violenza brutale, perpetrata dal padrone di casa Alberto Genovese, è stata ripresa dalle videocamere di sorveglianza della lussuosa abitazione. Immagini visionate dagli inquirenti , che Genovese aveva tentato di cancellare. Quindi, se ne dedurrebbe, era lucidamente consapevole dell’ atrocità delle azioni commesse.
Michela (nome di fantasia) aveva assunto droga, anche su pressione dell’ autore delle violenze, il cui fine sarebbe stato quello di diminuire le sue resistenze al fine di fare del suo corpo ciò che voleva.
Sequestrata per quasi 24 ore, Michela è stata oggetto di molteplici abusi, quando non anche di vere e proprie torture. Privata della libertà e della dignità di essere umano: legata ad un letto dopo essere stata drogata al punto che, scrivono gli investigatori, viene ridotta a "una bambola di pezza"..
La vittima, incosciente durante gran parte delle violenze subite, si sarebbe risvegliata su di un letto insieme all’indagato nuda, con tracce di sangue sul lenzuolo, dolorante, mani e piedi legati.
Prima di perdere i sensi aveva tentato di inviare agli amici questo mesaggio “sono in una situazione pericolosissima”. Gli amici nulla hanno potuto fare perchè bloccati dal bodyguard di fronte alla porta di quella maledetta stanza il cui ingresso era severamente vietato a tutti.
Secondo il giudice per le indagini preliminari di Milano Tommaso Perna, Alberto Genovese “ha agito prescindendo dal consenso della vittima, palesemente non cosciente (…), tanto da sembrare in alcuni frangenti un corpo privo di vita” di cui l’uomo ha “abusato, come se fosse quello di una bambola di pezza”. Ed anche quando “la vittima ha ripreso un barlume di lucidità, iniziando ad opporsi (…) sino ad implorare il suo aguzzino di fermarsi, lei non è stata ascoltata dal carnefice che, imperterrito, ha proseguito (…) a drogarla e a violentarla”.
Quando alle 21.30 del giorno successivo è riuscita a fuggire dalla stanza e dal suo aguzzino, che avrebbe continuato a sniffare cocacina per tutto il tempo, sarebbe scappata in strada, semi svestita e senza una scarpa, per chiedere aiuto. L’altra scarpa insieme ad una banconota da 100 euro, in ulteriore segno di sfregio e disprezzo, le sarebbe stata tirata dal Genovese stesso dalla finestra della sua abitazione.
Era distrutta Michela, dolorante e con numerosi segni sul corpo, come attestato dai 25 giorni di prognosi che le sono stati prescritti.
Per il giudice l’indagato ha “manifestato una spinta antisociale elevatissima ed un assoluto disprezzo per il valore della vita umana, soprattutto di quella delle donne”
Genovese è stato accusato di violenza sessuale, lesioni gravissime , sequestro di persona e spaccio.
La giustizia avrà compito facile nel condannarlo, ma Michela? Come e quando riuscirà ad emergere dall’inferno in cui è stata per quelle interminabili ore e potrà riacquistare un po’ di fiducia negli uomini e ricominciare a vivere?
(Foto Ansa)
"Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia". Queste le parole pronunciate dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia nel corso di un confronto con i governatori delle Regioni, in merito alla possibilità o meno di celebrare la messa del 24 dicembre a mezzanotte: nessuna concessione sembra essere all'orizzonte rispetto al consueto coprifuoco.
Dichiarazioni che hanno fatto discutere. Dopo una Pasqua vissuta in lockdown, infatti, anche il Natale - come già più volte preannunciato dal Governo - sarà soggetto a restrizioni: evitare una terza ondata del Coronavirus è la priorità.
Sull'argomento abbiamo chiesto il parere di Don Antonio Mazzi, storico sacerdote milanese (divenuto famoso anche per le numerose comparsate in tv) e fondatore di Exodus, comunità che ha lo scopo di svolgere attività di recupero per tossicodipendenti.
Lo contattiamo telefonicamente in virtù della consolidata amicizia con il direttore di Picchio News, Guido Picchio. Tra poche giorni, il prossimo 30 novembre, Don Mazzi compirà la bellezza di 91 anni: "Siamo tutti agitati per il cenone, ma cosa c'entra con il Natale? - si chiede il sacerdote - Tutti sembrano preoccupati di non fare le consuete grandi mangiate. Capisco la bellezza del momento conviviale, ma non è l'elemento imprescindibile del Natale. Mettiamo in fila le priorità e i significati".
"Il problema non è anticipare la messa alle 22, il problema per noi cristiani è ritrovare il vero significato del Natale - afferma -. Ai tempi di Gesù non c'erano né il fotografo, né il giornalista né l'orologio che diceva se era arrivata o meno la mezzanotte".
Riscoprire il vero significato del Natale, in senso religioso, abbandonandone la visione mondana o strettamente commerciale. Questo è l'invito di Don Mazzi: "La messa è una cena, non è una cerimonia - ribadisce -. Dobbiamo porci delle domande vere. Dio è sceso in mezzo a noi, è diventato carne della nostra carne, ha vissuto il nostro tempo, ha vissuto i nostri drammi, ha pianto con noi, ha sorriso con noi. Ha voluto dare un significato profondo alla nostra vita. Questo è il Vangelo, questo è il Natale".
"Da qualche giorno, insieme all’assessore e agli uffici, stiamo lavorando per predisporre uno screening di massa da mettere in campo nelle prossime settimane per cercare di arginare il contagio e rallentare la terza ondata". Ad annunciarlo, in una nota, è il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli
"Abbiamo pensato che, insieme a tutte le ordinanze e alle tante raccomandazioni, sia importante sostenere le azioni di prevenzione attuando una ricerca minuziosa di tutti quei casi che potrebbero risultare positivi pur essendo asintomatici, al fine di ridurre gli effetti del virus", spiega Acquaroli.
"Questo screening inizierà nelle prossime settimane e vedrà coinvolte la Croce Rossa e l'Università, con cui si sta definendo l’accordo ma che hanno già dato la propria disponibilità.
Lo screening si baserà su due fasi. La prima coinvolgerà le città con più di 20 mila abitanti, e la seconda tutte le altre con meno di 20 mila abitanti. Sarà utilizzato il tampone antigenico rapido e la partecipazione è ovviamente gratuita e su base volontaria".
"Siamo felici di poter annunciare questa azione perché la riteniamo fondamentale per la sicurezza dei nostri concittadini, per alleviare il peso nelle strutture sanitarie e, infine, per cercare di limitare i danni al settore economico. Intanto lasciateci dire che siamo orgogliosi di questa iniziativa".
"La burocrazia è cieca e i nostri governanti non sono degli occhi di lince, come conferma il fatto che è stata decisa la cessazione delle esenzioni fiscali, tributarie e tariffarie concesse per i residenti nei 133 Comuni di Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria colpiti dai terribili eventi sismici negli ultimi anni. Una esenzione che aveva un senso ed una giustificazione che non sembrano oggi venute a mancare. Anzi, la crisi generalizzata del Paese, determinata dalla pandemia, ha aggravato i problemi di popolazioni che hanno dovuto ricominciare da zero ed alle quali lo Stato aveva teso una (piccola) mano, cancellando i tributi".
E' quanto si legge in una nota congiunta del Presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella e del Segretario Marche Maria Teresa Nori riguardo i tributi che i cittadini dei crateri devono tornare a pagare, in particolare l'Imu.
"A rendere poco o affatto comprensibile questa determinazione della legge di Bilancio è che essa - continua Federcontribuenti -riguarda introiti che appaiono risibili per le casse delle Stato: una cinquantina di milioni di euro, che possono sembrare tanti, ma che sono una parte infinitesimale delle misure che sono state adottate in questi mesi per contrastare i contraccolpi della pandemia. Nessuno chiede che queste esenzioni durino in eterno, ma almeno che esse restino sino a quando la crisi sarà alle spalle e l'impegno dello Stato a sostengo delle popolazioni colpite dai terremoti divenga una realtà, uscendo dal mondo delle promesse".
"Tassare le case danneggiate dal sisma non è una beffa, ma - sottolineano Paccagnella e Nori - un vero e proprio oltraggio, se si pensa a tutte le opere infrastrutturali promesse e rimaste sulla carta e di cui oggi la gente reclama la realizzazione. Forse lo Stato pensa di avere esaurito il suo compito, ma a Roma si sa benissimo che non è vero. L'elenco dei tributi che i terremotati saranno chiamati a fare fronte è lungo: Irpef, Ires, Inu, tassazione su insegne ed occupazione di suolo pubblico, per finire all'iniquo balzello del canone Rai, mai come in questi anni sentito come una offesa dai cittadini del cratere, che si sentono abbandonati anche del servizio pubblico, che torna ad occuparsi di loro solo in occasioni canoniche".
Dopo che il commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, ha consegnato al governo una serie di proposte per riattivare le esenzioni, "la soluzione potrebbe arrivare a breve, grazie allo strumento dell'emendamento. Ma la domanda da porre è solo una - conclude la nota - come si è potuto arrivare a questo?".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2971 tamponi: 1610 nel percorso nuove diagnosi e 1361 nel percorso guariti.
I positivi sono 473 sono nel percorso nuove diagnosi: 143 in provincia di Macerata, 119 in provincia di Ancona, 65 in provincia di Pesaro-Urbino, 51 in provincia di Fermo, 68 in provincia di Ascoli Piceno e 27 da fuori regione.
Il Maceratese torna a essere il territorio dove si registra il maggior numero di contagi, tre giorni dopo l'ultima volta.
Tra i nuovi casi sono compresi soggetti sintomatici (57 casi rilevati), contatti in ambito domestico (111 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (148 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (29 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (3 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (20 casi rilevati), screening percorso sanitario (12 casi rilevati).
Per altri 89 asi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 29,37% oggi, contro il 25% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 29.063 per un totale di 236.940 campioni testati.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
Stella al merito del Lavoro a sei maceratesi.
A renderlo noto è stata la segreteria del consolato dei Maestri del Lavoro di Macerata, che ha ricevuto il telegramma inviato dal ministro Nunzia Cataldo.
Si tratta di Maria Piera Costantini di Loro Piceno, Maria Teresa Valenti e Nazzareno Banchetti di Cingoli, Franca Mannucci e Alberto Sabbatini di Recanati e Marco Quintavalle di Civitanova. La decorazione di Stella al merito del Lavoro è concessa a coloro che abbiano compiuto 50 anni di età e abbiano prestato attività lavorativa ininterrottamente per almeno 25 anni alle dipendenze di una o più aziende e si siano particolarmente distinti per singoli meriti lavorativi e nei rapporti umani. L’accertamento dei titoli di benemerenza è svolto da una commissione nominata e presieduta dal ministro del lavoro.
I conferimenti avvengono con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del ministro del Lavoro e della Previdenza sociale. Non è stato ancora stabilito, a causa dell'emergenza sanitaria,né il giorno né il luogo dove verrà svolta la solenne cerimonia per la consegna del brevetto e della decorazione.
Ecco gli aggiornamenti forniti dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata: i numeri delle ultime 24 ore sembrano sottolineare, finalmente, una decrescita dei contagi.
Buon momento che viene confermato, anzitutto, dai dati diffusi dal sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica dove il numero dei casi positivi scende sotto quota 400 (396), mentre sono 197 le persone in quarantena (-46 rispetto all'ultima comunicazione). "Il trend in discesa è sicuramente confortante ma non deve assolutamente calare l'attenzione nell'osservanza delle prescrizioni anti-contagio". Ha dichiarato il primo cittadino civitanovese
Un nuovo guarito a Muccia, dove le persone positive al Covid ad oggi sono tre: così come quelle poste in isolamento fiduciario. Numeri in miglioramento anche quelli che si registrano a Matelica, dove scendono a 58 i pazienti positivi rispetto ai 62 segnalati nell'ultimo report.
Netto calo dei contagiati anche a Macerata dove da 448 contagiati si è passati ai 411 odierni mentre aumentano a 146 cittadini in quarantena (+15 rispetto al precedente aggiornamento. Tornano a diminuire i casi di positività a Tolentino dopo il nuovo incremento comunicato ieri, secondo i dati ufficiali comunicati dalla Regione Marche infatti ad oggi sono 138 i positivi 83 le persone in isolamento domiciliare.
Rimane stabile la situazione a Cingoli dove rimangono a quota 72 i soggetti contagiati così come nel Comune di San Ginesio che conferma i 13 cittadini positivi al virus con 8 in quarantena. Numeri invariati anche a Sant'Angelo in Potano dove risultano ancora 5 le persone positive e 2 in isolamento domiciliare.
Un trend negativo si conferma, invece, a Castelraimondo dove si evince un nuovo lieve aumento del numero dei contagi: sono infatti 60 casi positivi (+1 rispetto a ieri). Scende di tre unità il numero totale delle persone positve al Covid-19 nel Comune di Treia che ad oggi 71 e altre 120 persone in isolamento domiciliare.
Arriva anche quest’anno il prestigioso riconoscimento Le Fonti Awards per il Banco Marchigiano.
Si tratta di un riconoscimento internazionale che ogni anno va a premiare le aziende e i protagonisti dell’impresa a livelli top. Il Banco è stato premiato nella categoria “Eccellenza dell'Anno. Innovazione e sviluppo”.
La cerimonia si è tenuta proprio ieri, in una inedita versione da remoto.
“Siamo inorgogliti da questo riconoscimento – dice il DG Marco Moreschi– che è giunto anche quest’anno inaspettato, a maggior ragione perché rappresenta il bis rispetto a quanto già ottenuto lo scorso anno. Ma l’aspetto più gratificante è che il premio arriva direttamente dal territorio attraverso un meccanismo premiante che raccoglie valutazioni e pareri da parte di opinions leader, interlocutori e stakeholders del nostro territorio di riferimento. Ci da la carica sapere che ci abbia premiato proprio il territorio per cui lavoriamo ogni giorno”.
E poi il Dg ingrana la marcia sul momento congiunturale: “Finora tutti ci siamo concentrati sul resistere ad un evento imprevedibile come la pandemia. Ora è il momento di reagire, tutti, sotto tutti i punti di vista e in tutti i settori. Noi lo stiamo facendo guardando incessantemente allo sviluppo e cercando di giocare un ruolo sempre proattivo e non passivo con il territorio, famiglie, piccoli e piccolissimi imprenditori”.
L’Istituto di credito ha concorso, nello specifico, nella categoria “MD dell’Anno / Innovazione & Leadership”, “per essere un punto di riferimento e una realtà di successo nel settore bancario – recita la motivazione del premio - in particolare per la promozione di una filosofia aziendale basata sull’impegno costante in attività a beneficio del territorio locale e per la reale valorizzazione delle risorse umane. Una realtà di successo in grado di puntare su valori quali innovazione e qualità”.
Per “Le Fonti Awards” sono state premiate, oltre al Banco, società e Ceo di grandi aziende italiane e multinazionali del made in Italy in più settori, tutte accomunate dal filo conduttore della spiccata propensione all’innovazione, dalle realtà di nicchia ai grandi brand internazionali.
A comunicarlo, attraverso la propria pagina facebook, è stato lo stesso presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
"Nel pomeriggio di oggi mia moglie ha avuto un tampone positivo al Covid-19 - ha annunciato Acquaroli - Non appena sono venuto a saperlo, sono tornato a casa e mi sono messo in autoisolamento in attesa di effettuare il tampone. Al momento non ho sintomi e mi sento bene".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 12 decessi
Nel territorio anconetano si sono registrate 3 vittime all'INRCA di Ancona: si tratta di un uomo e una donna anconetani di 90 e 91 anni con un 87enne originario di Falconara Marittima. Una vittima al nosocomio di Pesaro, dove si è spento un 73enne di Apecchio mentre nella struttura ospedaliera di Ascoli Piceno è spirato una 85enne di Montefortino.
Due morti a San Benedetto del Tronto: si tratta di un 86enne di Offida e un 89enne di Cupra Marittima.
Nel Maceratese hanno perso la vita cinque persone: un uomo di 84 anni di Potenza Picena, una 81enne residente a Pollenza e una 86enne di Treia si sono spenti all'Ospedale di Macerata; una 85enne di Morrovalle in quello di Civitanova Marche e infine una 89enne di San Severino è deceduta nel nosocomio di Camerino.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1211 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (554), mentre sono 216 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report giornaliero rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
I funzionari dell'Agenzia Dogane e Monopoli di Milano 3 e i militari del Gruppo della Guardia di Finanza dell'Aeroporto di Linate hanno intercettato vari tipi di sostanze stupefacenti nascoste nella corrispondenza postale, proveniente principalmente dall'Olanda e destinata a persone fisiche residenti in ogni regione del nostro Paese: 174 delle oltre 6.600 'missive' intercettate avevano come destinatari persone residenti nelle Marche. Il bilancio è di un anno di attività ininterrotta in stretta sinergia operativa.
In tutto sono stati sequestrati 50 kg di sostanze stupefacenti nascoste in biglietti di auguri, incollate alle cartoline, racchiuse tra pagine di libri, persino nelle confezioni di cerotti. Le indagini hanno rilevato come la droga, probabilmente ordinata via web, transiti ogni giorno dentro buste prive dell'indicazione del mittente, insieme a migliaia di lettere di corrispondenza in attesa di smistamento nel centro postale di Linate.
In particolare l'enorme quantitativo sequestrato riguarda il controllo dell'autotreno che quotidianamente proviene dai Paesi Bassi: rinvenuti quasi 15 kg di anfetamina, 4 kg di metanfetamina, allo stato solido e liquido, 2 kg tra cocaina ed eroina, 15 kg tra hashish e marijuana, oltre 10mila francobolli di Lsd e 10 kg di funghi allucinogeni, 600 grammi di Ghb, la droga liquida detta "dello stupro", che solo con alcune gocce è in grado di inibire la capacità di intendere e volere dell'assuntore.
(Fonte: ANSA)
Il Natale è una festività che ha per tutti un forte valore, non solo religioso ma anche culturale, emotivo ed economico, e pur tenendo conto della particolarità del momento non può passare inosservato.
Per questo Noi Marche ha deciso di mettere in piedi un progetto a sostegno delle aziende del territorio dal nome “A Natale regalati le Marche”.
"Purtroppo ancora non si sa bene se ci si potrà spostare tra i comuni o tra le regioni - sottolineano gli organizzatori dell'iniziativa - e se, quando sarà possibile, ancora non te la sentirai di recarti fisicamente in un negozio o in una bottega, non preoccuparti: Noi Marche ha pensato di aiutarti a scegliere il regalo migliore senza farti spostare da casa, garantendo comunque un sostegno ai produttori e artigiani locali".
"Sono tanti i piccoli artigiani e produttori che si sono “evoluti” creando le proprie pagine o i propri siti web e che si sono organizzati con vendite online - aggiungono -. Noi Marche ti aiuterà a conoscerli e a trovarli; ti basterà semplicemente andare sulla pagina Facebook di Noi Marche (https://www.facebook.com/noimarche/), cliccare sul post che preferisci e ordinare il prodotto scelto".
E’ così che Noi Marche ha pensato di sostenere le aziende dei comuni soci (Civitanova Marche, Appignano, Cingoli, Fiastra, Montegranaro, Morrovalle, Penna San Giovanni e Sarnano) attraverso la promozione di esse e dei loro prodotti, sensibilizzandole ed aiutandole a creare una rete di visibilità sul web e un’organizzazione nelle spedizioni.
L’iniziativa prevede la realizzazione di video promozionali della propria azienda e dei propri prodotti esclusivamente in veste natalizia, tale filmato sarà pubblicato e promosso sui maggiori social. La promozione avverrà su tutto il territorio nazionale e permetterà di creare una rete tra tutti i produttori dei comuni soci di Noi Marche in quanto ogni azienda avrà il dovere di promuovere e condividere la proposta delle altre imprese e di farsi conoscere in tutta Italia.