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Messa di Natale anticipata? Per Don Mazzi il problema è un altro: “Va ritrovato il vero significato”

Messa di Natale anticipata? Per Don Mazzi il problema è un altro: “Va ritrovato il vero significato”

"Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia". Queste le parole pronunciate dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia nel corso di un confronto con i governatori delle Regioni, in merito alla possibilità o meno di celebrare la messa del 24 dicembre a mezzanotte: nessuna concessione sembra essere all'orizzonte rispetto al consueto coprifuoco. 

Dichiarazioni che hanno fatto discutere. Dopo una Pasqua vissuta in lockdown, infatti, anche il Natale - come già più volte preannunciato dal Governo - sarà soggetto a restrizioni: evitare una terza ondata del Coronavirus è la priorità. 

Sull'argomento abbiamo chiesto il parere di Don Antonio Mazzi, storico sacerdote milanese (divenuto famoso anche per le numerose comparsate in tv) e fondatore di Exodus, comunità che ha lo scopo di svolgere attività di recupero per tossicodipendenti.

Lo contattiamo telefonicamente in virtù della consolidata amicizia con il direttore di Picchio News, Guido Picchio. Tra poche giorni, il prossimo 30 novembre, Don Mazzi compirà la bellezza di 91 anni: "Siamo tutti agitati per il cenone, ma cosa c'entra con il Natale? - si chiede il sacerdote - Tutti sembrano preoccupati di non fare le consuete grandi mangiate. Capisco la bellezza del momento conviviale, ma non è l'elemento imprescindibile del Natale. Mettiamo in fila le priorità e i significati".  

"Il problema non è anticipare la messa alle 22, il problema per noi cristiani è ritrovare il vero significato del Natale - afferma -. Ai tempi di Gesù non c'erano né il fotografo, né il giornalista né l'orologio che diceva se era arrivata o meno la mezzanotte". 

Riscoprire il vero significato del Natale, in senso religioso, abbandonandone la visione mondana o strettamente commerciale. Questo è l'invito di Don Mazzi: "La messa è una cena, non è una cerimonia - ribadisce -. Dobbiamo porci delle domande vere. Dio è sceso in mezzo a noi, è diventato carne della nostra carne, ha vissuto il nostro tempo, ha vissuto i nostri drammi, ha pianto con noi, ha sorriso con noi. Ha voluto dare un significato profondo alla nostra vita. Questo è il Vangelo, questo è il Natale".

 

 

 

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