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Sisma, Federcontribuenti: "Tassare le case danneggiate è un vero oltraggio"

Sisma, Federcontribuenti: "Tassare le case danneggiate è un vero oltraggio"

"La burocrazia è cieca e i nostri governanti non sono degli occhi di lince, come conferma il fatto che è stata decisa la cessazione delle esenzioni fiscali, tributarie e tariffarie concesse per i residenti nei 133 Comuni di Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria colpiti dai terribili eventi sismici negli ultimi anni. Una esenzione che aveva un senso ed una giustificazione che non sembrano oggi venute a mancare. Anzi, la crisi generalizzata del Paese, determinata dalla pandemia, ha aggravato i problemi di popolazioni che hanno dovuto ricominciare da zero ed alle quali lo Stato aveva teso una (piccola) mano, cancellando i tributi".

E' quanto si legge in una nota congiunta del Presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella e del Segretario Marche Maria Teresa Nori riguardo i tributi che i cittadini dei crateri devono tornare a pagare, in particolare l'Imu.

"A rendere poco o affatto comprensibile questa determinazione della legge di Bilancio è che essa - continua Federcontribuenti -riguarda introiti che appaiono risibili per le casse delle Stato: una cinquantina di milioni di euro, che possono sembrare tanti, ma che sono una parte infinitesimale delle misure che sono state adottate in questi mesi per contrastare i contraccolpi della pandemia. Nessuno chiede che queste esenzioni durino in eterno, ma almeno che esse restino sino a quando la crisi sarà alle spalle e l'impegno dello Stato a sostengo delle popolazioni colpite dai terremoti divenga una realtà, uscendo dal mondo delle promesse". 

"Tassare le case danneggiate dal sisma non è una beffa, ma - sottolineano Paccagnella e Nori - un vero e proprio oltraggio, se si pensa a tutte le opere infrastrutturali promesse e rimaste sulla carta e di cui oggi la gente reclama la realizzazione. Forse lo Stato pensa di avere esaurito il suo compito, ma a Roma si sa benissimo che non è vero. L'elenco dei tributi che i terremotati saranno chiamati a fare fronte è lungo: Irpef, Ires, Inu, tassazione su insegne ed occupazione di suolo pubblico, per finire all'iniquo balzello del canone Rai, mai come in questi anni sentito come una offesa dai cittadini del cratere, che si sentono abbandonati anche del servizio pubblico, che torna ad occuparsi di loro solo in occasioni canoniche". 

Dopo che il commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, ha consegnato al governo una serie di proposte per riattivare le esenzioni, "la soluzione potrebbe arrivare a breve, grazie allo strumento dell'emendamento. Ma la domanda da porre è solo una - conclude la nota - come si è potuto arrivare a questo?".  

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