Alcune persone sono predisposte a certe emozioni piuttosto che ad altre. Edward Bach indicò per ogni stato mentale il rimedio floreale più adatto. Curarsi con i fiori di Bach aiuta, dunque, a conoscere meglio chi siamo nel profondo, attraverso quella fase delicata che è la scelta del rimedio che fa per noi.
Al termine di un lungo percorso che attraversa tutte le conoscenze mediche dell'epoca, tra cui i lavori di Freud sulle strutture della psiche, alla ricerca di un sistema terapeutico capace di raggiungere il cuore dei problemi, Bach approda al mondo vegetale, recuperando l'uso curativo della rugiada floreale di Ildegarda e Paracelso e ottiene le prime essenze che formeranno poi i fiori di Bach.
I fiori di Bach sono particolarmente indicati per i bambini, perché non danno effetti collaterali, non creano dipendenza, non si può andare in iperdosaggio. Anzi può ben dirsi che i bambini sono i migliori fruitori dei fiori di Bach perché non hanno preconcetti e reagiscono in maniera veloce e duratura.
I fiori di Bach sono, infatti, per tutti. Bach divise i 38 da lui scoperti per le loro virtù guaritrici in sette gruppi distinti. Esistono, quindi, fiori per la paura, per coloro che soffrono l’incertezza, per l’insufficiente interesse per il presente, per la solitudine, per l’ipersensibilità alle influenze e alle idee, per lo scoraggiamento o la disperazione e infine per la preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri. Tramite la floriterapia di Bach si possono risolvere quindi situazioni di stress, timidezza, ansia, panico, senso di colpa, insicurezza e depressione. Il riequilibrio delle emozioni risolve anche coliti, rigidità, muscolari, stanchezza, psoriasi e gastriti nervose.
I fiori di Bach, acquistabili anche nelle farmacia online, sono utili per risolvere i propri disturbi e presentano molti vantaggi, anche rispetto ad altri rimedi naturali o erboristici: innanzitutto sono privi di tossicità, non presentano effetti collaterali di nessun tipo e sono compatibili con qualsiasi altra cura, omeopatica o allopatica che sia, perché non interferiscono con i farmaci. Inoltre i fiori di Bach agiscono sulle cause profonde dei disturbi e su tutti i piani, rimettendo in moto la "metabolizzazione" degli eventi fisici e psichici anche molto remoti che li hanno originati, fino ad eliminarli.
Dal momento che sempre più persone mostrano interesse nella floriterapia, sempre più farmacie offrono prodotti floriterapeutici che si prestano all'autoterapia. Una curiosità? Sembra che la scelta di Edward Bach inizialmente avvenisse grazie all’eccezionale sensibilità che lo stesso affermava di possedere: appoggiando il fiore o la foglia sulla lingua, sosteneva di poterne presagire l’effetto curativo.
"Quella del vaccino covid è la sfida più importante dei prossimi mesi. L’Italia ha sempre lavorato perché il percorso di approvazione di Ema fosse al tempo stesso rigoroso, trasparente e veloce. È una buona notizia che tale processo possa completarsi già prima di Natale. Significherà che avremo finalmente a disposizione un vaccino efficace e sicuro". È quanto scrive in una nota diffusa sui social il ministro della Salute Roberto Speranza.
"Ho proposto, insieme ai ministri di altri 7 Paesi Europei, tra cui Francia e Germania, che le vaccinazioni partano lo stesso giorno già nel mese di dicembre. Ci vuole ancora cautela e prudenza nei prossimi mesi, finché non avremo raggiunto una copertura vaccinale sufficiente, ma la strada è giusta e finalmente si vede la luce in fondo al tunnel" ha aggiunto il ministro.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 6960 tamponi: 3939 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2025 nello screening con percorso Antigenico) e 3021 nel percorso guariti.
I positivi sono 480 nel percorso nuove diagnosi: 117 in provincia di Macerata, 143 in provincia di Ancona, 116 in provincia di Pesaro-Urbino, 47 in provincia di Fermo, 38 in provincia di Ascoli Piceno e 19 da fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (68 casi rilevati), contatti in ambito domestico (96 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (144 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (28 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (21 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (5 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (12 casi rilevati), screening percorso sanitario (17 casi rilevati) e 1 rientro dall'estero.
Per altri 88 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 2025 test e sono stati riscontrati 62 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia una stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 12,18% oggi, contro il 12,29% di ieri.
Scende il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 523 (-22 rispetto a ieri), di cui 75 in terapia intensiva (-3 rispetto a ieri). Sono, invece, 44 le persone dimesse dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 113 pazienti: 43 all'ospedale di Macerata, 56 al Covid Hospital e 14 a Camerino.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanità regionale:
"È molto di più della frase vergognosa incriminata che ha riportato Macerata in queste ore sulle prime pagine di tutti i giornali nazionali per la quale Guzzini stesso si è affrettato a chiedere scusa; c'è l'ennesimo, duro attacco politico al Governo così come da mesi il nuovo presidente nazionale Bonomi sta facendo, tanto da portare Confindustria ad appiattirsi quasi totalmente sulla linea sovranista della Lega di Salvini". Così l'ex assessore regionale Angelo Sciapichetti ha commentato le parole choccanti pronunciate dal presidente ci Confindustria Macerata Domenico Guzzini durante il convegno pubblico andato in scena ieri, dal titolo “Made For Italy per la Moda” (leggi qui).
"Bisognerebbe ricordare a Bonomi, Guzzini & Company che i 209 miliardi del Recovery Fund il sistema Italia se li avrebbe sognati senza questo Governo e senza l'aiuto del Presidente Sassoli e del Commissario Gentiloni - aggiunge Sciapichetti -. Adesso leggo che sono arrivati in soccorso di Guzzini anche il Presidente della Regione Acquaroli (che parla di "errore non voluto" leggi qui) e il Sindaco di Macerata Parcaroli (che afferma "uscita infelice, siamo umani e capita di sbagliare", leggi qui). Acquaroli e Parcaroli che se non sbaglio, sono stati spettatori silenziosi quando la frase shock è stata pronunciata; ora manca ancora all'appello l'intervento a difesa di qualche altro personaggio e il cerchio anche questa volta potrebbe definirsi chiuso!".
Dello stesso tono anche l'uscita del deputato di "Sinistra Italiana", Nicola Fratoianni che afferma come le parole di Guzzini siano state "piene di egoismo e senza alcun rispetto per le decine di migliaia di morti e le loro famiglie. La fotografia di una classe imprenditoriale del nostro Paese, sgrammaticata e attaccata a tutti i costi al profitto, una classe dirigente inadeguata. Questo individuo dovrebbe solo vergognarsi".
Anche il Movimento "Dipende da Noi", che ha concorso all'ultima tornata elettorale proponendo come candidato governatore delle Marche Roberto Mancini, non solo prende le distanze da quanto espresso dal presidente Guzzini, ma invita anche "a riflettere sul livello etico di una classe dirigente che dovrebbe prendere parte con saggezza alla transizione ecologica che ci aspetta, ma continua a ragionare in modo tristemente padronale. Molto deve cambiare d’ora in poi. Per invertire la marcia servono cittadini informati, sensibili e combattivi, pronti a costruire un’alternativa credibile all’odierno modello di sviluppo e ai suoi imbarazzanti delegati".
Sulle parole di Domenico Guzzini duro è anche l'intervento di Rifondazione Comunista Macerata: "Colpiscono la brutalità e la freddezza con cui vengono pronunciate tali parole e non si capisce a che titolo parli il signor Guzzini, anche alla luce del fatto che il comparto industriale non ha subìto chiusure e restrizioni come avvenuto, ad esempio, per il settore del commercio. Per permettere alle industrie di lavorare e continuare a produrre e fatturare, infatti, si sono esposti milioni di lavoratori al contagio, soprattutto nelle grandi città, con treni pendolari, bus e metro strapieni e il virus che, come abbiamo visto, continua a camminare, a contagiare e, come ricorda il Guzzini, ad uccidere".
"La paghetta della suocera può aspettare, signor Guzzini, e non servono altri morti - proseguono dalla Federazione maceratese di Rifondazione Comunista -: serve un Salario Minimo Garantito (come già sta accadendo in altri paesi), una Imposta Patrimoniale sulle grandi ricchezze e le rendite finanziarie, serve che vengano bloccate le imposte a tutti i lavoratori in Cassa Integrazione e a tutti i commercianti chiusi e in difficoltà e servono i soldi di grandi e capaci industriali come Lei per aiutare un Paese in enormi difficoltà economiche e sociali per ripartire. E serve un Lockdown deciso, non un apri-e-chiudi a fisarmonica, per riprendere il controllo della situazione e non sovraccaricare un Sistema Sanitario già in affanno. Sia umano, Dottore, stia a casa e si goda le festività in famiglia, Lei che se lo può permettere.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 9 decessi correlati al Covid-19.
Tre decessi sono avvenuti all'Ospedale di Pesaro: si tratta di un 81enne di Fano, una 73enne di Cantiano, un 93enne di Monte Porzio. Sempre nel pesarese c'è stata una vittima all'Rsa Galantata di Pesaro (un 80enne di Fano), mentre una centenaria urbinate ha perso la vita all'ospedale di Urbino.
Una vittima registrata all'ospedale "A.Murri" di Fermo, dove si è spento un 79enne di Porto Sant'Elpidio. Al nosocomio dorico di Torrette, invece, si sono verificati due decessi: si tratta di un 60enne e di una 97enne anconetani, entrambi senza alcuna patologia pregressa. Una 80enne di Castel Di Lama è spirata, invece, all'ospedale di Ascoli Piceno.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1437 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (622), mentre sono 247 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Ancora non si placa il tourbillon di polemiche nel quale è finito il Presidente di Confidustria Macerata Domenico Guzzini protagonista del video, diventato virale, inerente al forum online “Made For Italy per la Moda” andato in diretta streaming ieri sulle piattaforme Facebook e Youtube.
"Io penso che le persone sono un po’ stanche di questa situazione e vorrebbero alla fine venirne fuori. Anche se qualcuno morirà pazienza": Una frase choc che ha destato scalpore tra le associazioni di categoria e gruppi sindacali, la quale è stata subito rettificata da Guzzini che si è dichiarato: " molto addolorato per la dichiarazione che, quando ho riascoltato ho realizzato quanto fosse grave e distante da ciò che penso" (leggi l'articolo).
LEGGI ANCHE: LE PAROLE DI ACQUAROLI: "ERRORE NON VOLUTO"
A esprimere solidarietà e vicinanza al Presidente Guzzini è intervenuto uno degli ospiti dell'evento online di ieri pomeriggio, ovvero il primo cittadino di Macerata Sandro Parcaroli che in passato ha ricoperto anche il ruolo di Vice Presidente di Confindustria: “Quella detta da Guzzini è stata senza dubbio una frase infelice – ha esordito - ho chiamato Domenico ed ho sentito una persona che sta soffrendo molto perché queste non sono parole insite nel suo spirto tant’è che ha subito chiesto scusa. Lo conosco da tempo e so quanto vuole bene alla gente e alle attività del territorio – racconta Parcaroli - anche rileggendole con più attenzione sono parole sbagliate e senza scuse ma posso trovarne sulla persona di Domenico. Un uomo in gamba che ricopre oggi il delicatto ruolo di presidente di Confindustra affrontando tutti i problemi che le industrie locali stanno passando".
“Come Sindaco di Macerata e amico gli sono vicino perché so bene che ha capito l’errore e nonostante ora sia sotto attacco da tutti posso dire che non se lo merita - sottolinea - Ieri ero presente come ospite al forum e quando ho sentito quella frase mi sono subito dispiaciuto ma siamo essere umani e capita di sbagliare – conclude il Sindaco Parcaroli - viviamo in un periodo complesso anche per noi che deteniamo una carica istituzionale, soprattutto nel caso di Domenico Guzzini che rappresenta ben 430 aziende".
"Conosco Domenico Guzzini e sono certo che quella di ieri si tratti di una affermazione infelice, un errore non voluto che non rappresenta il suo pensiero, e che non volesse dire quanto poi affermato. A riprova di questo è arrivato il suo chiarimento oltre che le sue scuse".
È questo il commento che il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha fatto in merito alla dichiarazione choc che il presidente di Confindustria Macerata Domenico Guzzini ha pronunciato durante il suo discorso al forum online dal titolo: “Made For Italy per la Moda” andato in diretta ieri sulle piattaforme Facebook e Youtube dell’organizzazione.
LEGGI QUI LE DICHIARAZIONI COMPLETE DI GUZZINI E LE SUE SCUSE
LE PAROLE DEL SINDACO DI MACERATA SANDRO PARCAROLI
Cari lettori bentornati al nostro consueto appuntamento , continua la discesa dei casi , ma nella nostra regione procede troppo lentamente: solo un 10% settimanale. Vediamo ancora gli effetti della zona arancione che dureranno ancora pochi altri giorni, possiamo dire che nella nostra regione la zona arancione e le misure ulteriormente restrittive introdotte dal governo regionale hanno avuto effetti nulli rispetto alla precedente situazione di zona gialla. Il calo nazionale si sembra stabilizzato attorno al 20% settimanale, vedremo se la maggior movimentazione per le riaperture e shopping natalizio comporterà nuovi rialzi dei casi. Sinceramente mi sembra molto strano che avvengano contagi in negozi con ingressi contingentati, mascherina obbligatoria e tanto meno all'aperto passeggiando, notiamo che girano molte foto di assembramenti all'aperto , ma analizzandole si vede comunque un buon numero di persone indossare la mascherina.Il calo dei ricoveri e terapie intensive sembra assestato ad un 10% settimanale e finalmente vediamo un apprezzabile calo dei decessi che ci conferma che il picco sia passato.Guardando alla regioni notiamo che la nostra regione scivola molto nella classifica addirittura dietro alla Lombardia , miglioriamo nelle Marche ma lentamente, come dicevo troppo lentamente rispetto alla severità delle misure prese. Qualcosa non torna sinceramente qualcosa potrebbe starci sfuggendo nella nostra regione, spero che la prossima settimana i contagi possano riprendere una discesa più rapida ma i dati degli ultimi 3 giorni non erano molto incoraggianti.
La Calabria per prima ritorna sotto 100 casi giornalieri per milione di abitanti e non vi sono più zone rosse. Per concludere singolare vedere che la maglia nera vada al Veneto che nella prima ondata aveva reagito molto bene, unica regione con contagi ancora in salita
"Io penso che le persone sono un po’ stanche di questa situazione e vorrebbero alla fine venirne fuori. Anche se qualcuno morirà pazienza". Sono queste le parole del lapidario concetto espresso ieri dal Presidente di Confindustria Macerata, Domenico Guzzini, durante il forum online dal titolo: “Made For Italy per la Moda” andato in diretta ieri sulle piattaforme Facebook e Youtube dell’organizzazione.
Una frase choc, diventata virale attraverso un video rimbalzato questa mattina sui social, che ha destato non poche polemiche tra le varie associazioni di categoria e gruppi sindacali, anche per via del calibro dei partecipanti al dibattito via web in quanto, oltre a Guzzini al quale è stato affidato pure l'intervento conclusivo, erano presenti: anche il primo cittadino maceratese Sandro Parcaroli e il Governatore della Regione Marche, Francesco Acquaroli.
Il Presidente di Confindustria si è lasciato andare proprio in quel frangente dell’evento dove l’argomento da trattare era inerente a quali sarebbero stati gli effetti dell’emergenza sanitaria sull’economia marchigiana soprattutto in relazione all’avvicinamento delle festività natalizie: "Come sapete ci aspetta un Natale molto magro perché stanno pensando addirittura di restringere ulteriormente. Questo significa andare a bloccare anche un retail che si stava rialzando per la seconda volta da una crisi e lo stanno rimettendo nuovamente in ginocchio –ha spiegato il Presidente di Confindustria Macerata -. Io penso che le persone sono un po’ stanche di questa situazione e vorrebbero, alla fine, venirne fuori. Anche se qualcuno morirà, pazienza. Ma così, secondo me, diventa una situazione impossibile per tutti".
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Pronta è stata la presa di posizione del CNA Macerata: “La paura per la malattia, lo stress provocato dalla mancanza di socialità, la pesantissima crisi economica che sta colpendo tante imprese: tutto vero e reale ma nulla può giustificare o attenuare la gravità di una frase del genere- Commenta il presidente Giorgio Ligliani - È anzi un’aggravante che a pronunciarla non sia l’ultimo analfabeta digitale su un qualsiasi social network ma il più alto rappresentante di una associazione di categoria sul territorio, in un evento ufficiale”.
Ligliani ha inoltre aggiunto: “La disumanità di quella frase non è tollerabile, faccio fatica solo ad ascoltarla. Tutti siamo stanchi di questa situazione e, aggiungo, anche di questo tira e molla su ciò che si può e ciò che è vietato fare. Le imprese chiedono chiarezza e preferiscono magari aspettare ma per poi riaprire definitivamente e senza limitazioni”.
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A stretto giro di posta è arrivata la parziale rettifica di Domenico Guzzini che ha ammesso e riconosciuto di aver sbagliato completamente la propria comunicazione ed ha altresì affermato : “Sinceramente chiedo scusa a tutti ed in particolare alle famiglie toccate dal dramma del covid, per la frase che ho pronunciato ieri nel corso del Forum Made For Italy - ha spiegato - Ho sbagliato nei contenuti e nei modi. Parlavo della vita aziendale e delle prospettive del lavoro e invece, preso dalla discussione ho fatto un’affermazione sbagliata, che non raffigura il mio pensiero né tanto meno quello dell’Associazione che rappresento - ed ha concluso - Sono molto addolorato per la dichiarazione che, quando ho riascoltato ho realizzato quanto fosse grave e distante da ciò che penso. Cioè che il bene più importante della vita di ognuno di noi siano la salute e la famiglia.”
Oltre 2 milioni e 900 mila euro a favore di giovani disoccupati .
È lo stanziamento previsto da una delibera approvata ieri, nel corso della seduta della giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi . L’atto contiene le linee guida per il sostegno alla creazione di impresa da parte di disoccupati residenti nei Comuni della Regione Marche che non fanno parte delle aree di crisi industriale e nei Comuni ricadenti nella Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) e degli Investimenti territoriali integrati (ITI) urbani.
“Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione di questo documento di particolare importanza per tanti giovani in cerca di occupazione – ha affermato l’assessore Aguzzi – perché con questa misura di politica attiva si favoriscono le condizioni per creare impresa e buona occupazione e, in sostanza, un futuro lavorativo.”
Il sostegno all’autoimprenditorialità è una delle misure di politica attiva cofinanziate dal FSE che ha riscosso un notevole successo negli anni scorsi con la creazione di circa 850 nuove imprese, di cui circa il 70% ubicate in aree di crisi industriale e in area cratere, con un’occupazione creata di circa 1100 nuove assunzioni.
L’intervento, previsto dalla deliberazione adottata oggi, finanzierà nuove imprese (inclusi liberi professionisti e studi professionali), create da disoccupati residenti nei Comuni ammissibili con un’età minima di 18 anni.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari ad un massimo di € 35.000,00 ripartito in due tranche: la prima pari a € 15.000,00 viene erogata alla neoimpresa al momento della dichiarazione di avvio attività e una volta garantito l’impiego del titolare o socio o libero professionista.
La seconda, facoltativa, pari ad un massimo di € 20.000,00, alla chiusura del progetto qualora l’impresa crei ulteriore occupazione ed è commisurata al numero di posti di lavoro creati e alla tipologia di contratto.
“ Abbiamo voluto rendere operativo questo strumento di politica attiva anche nel territorio regionale non coperto da processi di area di crisi industriale – ha concluso Aguzzi - che a loro volta possono fruire di risorse ad hoc nell’ambito dei rispettivi Accordi di programma.”
Nel distretto pelli-calzature fermano-maceratese la misura è già partita a settembre 2020, nell’area di crisi interregionale Piceno Val Vibrata sarà attivata una volta sottoscritto l’Atto integrativo che ne dispone la proroga fino al 2023.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3356 tamponi: 1854 nel percorso nuove diagnosi (di cui 685 nello screening con percorso Antigenico) e 1502 nel percorso guariti.I positivi sono 228 nel percorso nuove diagnosi (31 in provincia di Macerata, 21 in provincia di Ancona, 107 in provincia di Pesaro-Urbino, 22 in provincia di Fermo, 37 in provincia di Ascoli Piceno e 10 da fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (31 casi rilevati), contatti in setting domestico (53 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (69 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (8 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (17 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (7 casi rilevati), screening percorso sanitario (6 casi rilevati) e 1 rientro dall'estero. Per altri 33 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 685 test e sono stati riscontrati 30 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 12,29% oggi, contro il 29,89% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche dall'inizio dell'emergenza sanitaria è di 35.200 per un totale di 269.841 campioni testati.
Scende il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 545 (-7 rispetto a ieri), di cui 78 in terapia intensiva (-5 rispetto a ieri). Sono, invece, 26 le persone dimesse dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 117 pazienti: 46 all'ospedale di Macerata, 57 al Covid Hospital e 14 a Camerino.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanità regionale:
Natale è alle porte e l’Istituto Comprensivo “Nicola Badaloni”, come da tradizione, rivolge a tutti i suoi alunni ed alunne l’invito di “abbassare le luci e accendere la lettura” sotto l’albero di Natale.
L’evento dedicato a questo scopo è Natale in Biblioteca, patrocinato dal Comune di Recanati e strettamente legato alla Biblioteca Comunale, che gli alunni di tutti gli ordini di scuola dell’I.C. Badaloni erano soliti “invadere” per un intero pomeriggio organizzando maratone di lettura e laboratori creativi ispirati alle storie che i libri raccontano.
Purtroppo l’emergenza sanitaria non permette, nel corrente anno scolastico, un appuntamento di questo genere, ma l’invito resta, come pure l’augurio che l’aggettivo “virale” possa essere legato solo al gusto della lettura.
Anche l’evento resta, ma con modalità e spazi differenti: non essendo possibile accedere ai locali della Biblioteca e della Mediateca Comunali, sono state la bibliotecaria Erika Carloni e l’assessore alle Culture Rita Soccio a consegnare grandi pacchi pieni di libri ad ogni plesso dell’Istituto Badaloni; non essendo possibile riunirsi nello spazio fisico della Biblioteca per raccontare ed ascoltare storie, è stato creato uno spazio virtuale all’interno del sito della scuola, con un grande albero carico di letture registrate, proprio per gli alunni e le alunne dell’istituto Badaloni, da autori di libri, insegnanti, attori, studenti e non solo…
A questo proposito si ringraziano tutti coloro che hanno dato il loro contributo per sostenere il progetto: l’Amministrazione Comunale, la Biblioteca Comunale, la Casa Editrice ELI La Spiga, la BCC di Recanati e Colmurano, l’Ente San Filippo Neri, la compagnia del Teatro Instabile di Recanati.
È possibile accedere a “Natale in Biblioteca on site” all’indirizzo http://www.icbadaloni.edu.it/
I benzinai confermano la loro serrata con la chiusura dei distributori dalla sera di lunedì 14 dicembre fino al pomeriggio del 16, questo dopo l'intervento dell'Autorità garante per lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. L'autorità ha chiesto ai benzinai "responsabilità" per non aggravare la situazione già difficile e di ridurre la durata dello sciopero.
L'orario dello sciopero è stato ridotto di circa mezza giornata. I benzinai ora chiuderanno il 14 alle 19.00 (rete ordinaria) e 22.00 (autostrade) e riapriranno rispettivamente alle 15.00 e alle 14.00 del 16 dicembre e non, come prima annunciato, alle 7 e alle 6 del 17 dicembre.
Nell'intervento dell'autorità (che riconosceva la legittimità della protesta) veniva richiesto ai benzinai di ridurre la lunghezza della protesta (60 ore di serrata continua in giorni feriali sulle vie ordinarie e 56 ore consecutive sulle autostrade), i benzinai hanno accettato di ridurre la serrata che terminerà mezza giornata prima.
"Ora -sottolinea una nota congiunta di Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio- è la parte Istituzionale, in particolare il Ministro dello sviluppo economico, Patuanelli, ad essere chiamato ad esercitare una delle prerogative che gli sono assegnate: rendersi disponibile al confronto con le parti sociali". I Gestori di rifornimento carburanti (che in quanto attività essenziale non hanno mai chiuso) lamentano di essere stati esclusi dalle categorie che possono beneficiare dei provvedimenti di sostegno inseriti nei diversi "Decreti Ristori" e introdotti per attenuare gli effetti economici drammatici dell'attuale fase di emergenza pandemica, sulle piccole imprese e sui loro salariati.
(Fonte: ANSA)
Ecco gli ultimi aggiornamenti forniti dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da Coronavirus in provincia di Macerata: i numeri delle ultime 24 ore evidenziano situazioni in miglioramento.
L'andamento viene avvalorato dai dati diffusi dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi dove, secondo quanto comunicato dalla Regione Marche ad oggi sono presenti in città: 103 cittadini positivi al virus e altri 36 persone in isolamento domiciliare. Una situazione in netto miglioramente rispetto all'ultimo aggiornamento di venerdì 11 dicembre quando erano stati registrati 124 positivi e 40 persone in quarantena.
Continua a scendere il numero dei positivi al Covid-19 nel Comune di San Severino Marche. Secondo l’ultimo aggiornamento fornito dal Gores, il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie, sono 84 le persone ancora contagiate mentre altre 20 quelle in quartena. Numeri in aumento invece a Macerata dove nelle ultime 24 ore sono risultati positivi al virus altre sedici cittadini che fanno salire il numero totale dei contagiati a 292 mentre diminuisce sensibilmente quello dei soggetti in quarantena passati da 350 a 300.
Dati pressoché stabili a Cingoli dove si denota un lieve peggioramento dovuto alla positività al coronavirus, riscontrata nell'ultima giornata, di un cittadino che fa salire il numero totale dei contagiati a 21 con altri 18 in isolamento domilciliare (-7 da ieri) Continua a scendere il numero di soggetti positivi al coronavirus nel comune di Castelraimondo che ad oggi sono 32, grazie alla negativizzazione di 3 cittadini. Migliora la situazione covid anche nel comune di Appignano dove ieri il Sindaco Calamita ha reso noto che ad oggi sono 10 i soggetti postivi al virus (-5 dall'ultimo aggiornamento) con altre tre persone in quarantena.
Positivo il trend a Recanati, dove nella giornata di ieri, il sindaco Antonio Bravi ha reso noto che: "I dati sui contagi continuano a scendere e si segnalano 112 casi di positività al Covid-19 e 60 persone in isolamento preventivo - ed ha aggiunto - Ma dobbiamo essere attenti, molto attenti, per non vanificare gli sforzi fatti finora. Sarà un Natale tranquillo, con poche persone e poco movimento, ma facciamolo bello, con l'attenzione e con la cura delle relazioni".
Si avvicina a tornare Covid free il comune di San Ginesio, dove si registra, un nuovo negativvizzato che porta a 5 il numero totale di persone positive al coronavirus con altre 4 poste in isolamento fiduciario. Dati stabili invece a Petriolo dove così come nell'ultimo aggiornamento rimangono a quota 8 i soggetti contagiati così come quelli in quarantena (2).
Numeri in costante miglioramento a Corridonia, dove scende a 117 il numero di positivi (-9 rispetto all'ultimo report), con 48 persone in isolamento domiciliare (-2) . Medesima situazione anche a Pollenza, dove i positivi al Covid-19 scendono di sei unità (38) così come a Sant'Angelo in Pontano dove si registra la negativizzazione di una persona che porta il numero totale dei contagiati a 2.
Situazione i lieve peggioramento ad Esanatoglia dove il primo cittadino Luigi Nazzareno Bartocci. nella giornata di ieri ha comunicato quanto segue: "Nell'ultima settimana sono guariti 4 nostri concittadini che quindi possono tornare liberamente alle loro attività mentre purtroppo sono aumentati i casi di contagio e di quarantene da contatto - prosegue - Ad oggi abbiamo 10 nostri concittadini risultati positivi al contagio ed altri 10 in quarantena preventiva in quanto contatti di soggetti positivi, sono tutti sotto stretta sorveglianza sanitaria e fortunatamente stanno tutti bene".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 14 decessi correlati al Covid-19.
Sono due le vittime registrate nelle strutture al "A.Murri" di Fermo: dove si sono spenti una 78enne di Altidona e una 79enne fermana. Una vittima registrata anche all'ospedale di San Benedetto del Tronto, dove ha perso la vita una 91enne del posto.
Cinque decessi sono avvenuti all'Ospedale di Pesaro: si tratta di una 89enne di San Lorenzo in Campo, una 81enne di Urbino, un 87enne di Mondavio, un 93enne pesarate e infine una 77enne originaria di Macerata. Sempre ne pesarese c'è stata una vittima anche al nosocomio di Fossombrone dove ha trovato la morte un 87 di Fano.
Nelle strutture ospedaliere anconetane si sono verificati cinque decessi: tre all'Ospedale di Senigallia dove sono spirati un 90enne e un 76enne entrambi senigalliesi e un 87enne di Montemarciano. Una vittima nella struttura dorica di Torrette così come all'INRCA di Ancona dove sono deceduti rispettivamente un 78enne di Urbino e un 87enne di Polverigi.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1428 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (617), mentre sono 247 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
"Le ultime elezioni regionali e amministrative nelle Marche hanno sancito un vero e proprio esodo degli elettori dalle liste del PD. Il problema, in realtà, non è soltanto nei numeri, per quanto fondamentali, ma nella frustrazione e nella sfiducia che si respira anche tra coloro che ci hanno votato - E' quanto sottolinea, in una nota, il deputato del Partito Democratico Mario Morgoni spiegando la situazione attuale del suo gruppo anche alla luce del risultato delle elezioni regionali - L’assemblea regionale del PD di sabato scorso ha rimosso questa realtà e quel voto a maggioranza non è certo l’espressione del sentimento del popolo del PD ma esclusivamente di una classe dirigente arroccata nel loro fortino a difendere le proprie posizioni, con il terrore che ogni scelta di cambiamento possa metterle in discussione".
"In una fase così drammatica e con un partito che nei territori appare in disarmo sarebbe stato opportuno coinvolgere tutte le energie su cui il Partito può ancora contare e chiamarne anzi a raccolta di nuove per avviare una vera rinascita - afferma, in una nota, l'esponente dem marchigiano e componente della Commissione Ambiente della Camera - Una ripartenza dal basso, fondata su una nuova classe dirigente, un nuovo progetto politico, nuovi linguaggi e comportamenti in chiara discontinuità con il passato, non solo recente. La nostra proposta di preparare il congresso straordinario con un nuovo organismo condiviso e realmente rappresentativo del Partito è stata respinta in Assemblea ma non certo nell’opinione pubblica degli iscritti".
Per Morgoni: "Solo nel circoscritto organo assembleare regionale si è affermata a maggioranza la pretesa ingiustificabile di affidare al segretario e alla segreteria uscente, organismi usciti travolti dalle elezioni e dimissionari, espressione di una sola parte del partito, una fase costituente, che definirei a questo punto “una farsa costituente - e precisa -È chiaro che la parte ancora sana del partito non parteciperà alle operazioni pasticciate di allargamento della segreteria. Vista l’indisponibilità nel voler ripartire insieme, torniamo con forza a chiedere il commissariamento del PD regionale da parte del nazionale. A questo punto l’unico strumento per garantire quella discontinuità e quella rottura con il passato necessaria a dar vita ad una nuova stagione politica".
"Le Marche hanno bisogno di un Partito Democratico più aperto e credibile, coraggioso e protagonista delle scelte, parte viva e integrante della comunità - conclude Morgoni - Per questo noi non rinunceremo a lottare per un partito che si lasci alle spalle una volta per tutte l’autoreferenzialità, quell’impronta di chiusura, di conservazione e di cura per gli equilibri e le carriere interne che ci hanno condannato agli occhi dell’elettorato".
Misure da consolidare ed eventualmente estendere e rafforzare con una sorta di lockdown per tutto il periodo di Natale. E' quanto avrebbero detto, secondo quanto si apprende, gli esperti del Cts nella riunione con il premier Conte e con i capi delegazione.
La necessità di una nuova stretta, è stato spiegato dai tecnici, è legata all'impossibilità da un lato di un controllo capillare del territorio e dall'altro a dati ancora "preoccupanti", con un'incidenza dei nuovi casi ancora troppo alta (nell'ultimo monitoraggio era di 193 ogni 100 mila abitanti, quando dovrebbe essere a 50 ogni 100 mila per poter garantire il tracciamento).
L'Italia, fanno notare gli esperti del Comitato tecnico scientifico, ha anche un numero di morti giornaliero che supera quello della Germania - che ha però 20 milioni di abitanti in più -, e oltre metà del paese con le strutture sanitarie ancora sotto stress. Dunque, è la conclusione, "bisogna estendere le misure, altrimenti a gennaio saremo nei guai".
Il calo della mortalità frena nell'ultima settimana di novembre - Dopo il calo delle settimane precedenti, dal 25 novembre al 1° dicembre la mortalità da Covid in Italia rimane stabile o in lieve aumento nelle città del nord (Venezia, Verona, Padova), e in lieve decremento al centro-sud. Rispetto alla settimana precedente c'è stato un calo dell'eccesso di mortalità a Roma (+47% rispetto al 60% del 18-24 novembre) e Palermo(48% rispetto al 59% del 18-24 novembre). A Genova (+76%), Torino (+112%) e Milano (+45%) l'eccesso di mortalità dal 25 novembre al 1 dicembre è in linea con i valori della settimana precedente. Lo indica il monitoraggio 'Andamento della mortalità giornaliera nelle città italiane in relazione all'epidemia di Covid-19 dal 1 settembre al 1 dicembre 2020' pubblicato dal Ministero della Salute.
(Fonte: ANSA)
Google non funziona. È quanto moltissimi cittadini, sopratutto europei, stanno constatando in questi minuti con inevitabili ripercussioni che si riflettono in ambito lavorativo così come in ambito scolastico per quel che riguarda la didattica a distanza.
Il sito Downdetector, già dal mezzogiorno di oggi - attraverso le segnalazioni degli utenti - ha evidenziato malfuzionamenti di Google in tutto il mondo. Ad essere interessate sono tutte le piattaforme connesse a "Big G": Youtube, Gmail, Google Drive e Google Meets (molto sfruttata dai docenti e dagli isituti scolastici per le videolezioni vista l'impossibilità, per alcune classi, di frequentare le lezioni in presenza).
L'hastag #GoogleDown è subito balzato come Trend Topic su Twitter, visto che in moltissimi in Italia stanno segnalando la problematica.
Ancora non è chiaro a cosa sia dovuto il malfunzionamento.
Sul 'Dashboard', il pannello di controllo che Google mette a disposizione e che riporta lo stato di funzionamento dei servizi offerti dall'azienda, si legge che ogni servizio "è già stato ripristinato per alcuni utenti e prevediamo una risoluzione a breve per tutti gli altri utenti".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1075 tamponi: 582 nel percorso nuove diagnosi (di cui 56 nello screening con percorso Antigenico) e 493 nel percorso guariti.I positivi sono 174 nel percorso nuove diagnosi: 57 in provincia di Macerata, 27 in provincia di Ancona, 41 in provincia di Pesaro-Urbino, 35 in provincia di Fermo, 10 in provincia di Ascoli Piceno e 4 da fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (29 casi rilevati), contatti in ambito domestico (37 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (42 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (13 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (12 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (6 casi rilevati), screening percorso sanitario (4 casi rilevati).
Per altri 28 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 56 test e sono stati riscontrati 2 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 29,89% oggi, contro il 19,03% di ieri.
Scende il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 552 (-5 rispetto a ieri), di cui 83 in terapia intensiva (+2 rispetto a ieri). Sono, invece, 16 le persone dimesse dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 120 pazienti: 46 all'ospedale di Macerata, 60 al Covid Hospital e 14 a Camerino.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati dieci decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio maceratese si è registrato un decesso: la vittima è un 82enne di San Ginesio spirato all'ospedale di Civitanova Marche, dove si trovava ricoverato.
Sono cinque le vittime nelle strutture ospedaliere anconetane: una 83 all'INRCA di Ancona mentre un 85enne di Urbania, un 63enne di Foggia, una 77enne di Numana e una 66enne di Peglio sono deceduti all'ospedale dorico di Torrette. Nel territorio pesarese si sono registarti invece tre morti : una 89enne di Colli al Metauro mentre alla Residenza Sanitaria Galantara si sono spenti una 98enne di Fano e una 99enne di Monte San Giusto.
Una vittima anche al "A.Murri" di Fermo dove è spirata una 86enne originaria di San Benedetto del Tronto.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19, 1414 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (611), mentre sono 246 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche: