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Cosa fare per la pelle strappata dopo ceretta

Cosa fare per la pelle strappata dopo ceretta

 Spesso la voglia di essere belle in fretta ci spinge ad essere poco caute ed incorrere in fastidiose problematiche, specie quando si parla di ceretta e depilazione fai da te. A farne purtroppo le spese è la nostra pelle, che a causa di uno strappo troppo forte o della cera troppo calda può finire spellata e strappata. L’irritazione da ceretta è un dramma che colpisce tantissime donne e può durare anche diversi giorni. Il rossore post ceretta e la pelle irritata o la pelle strappata dopo ceretta sono un dramma comune e dipendono da molteplici fattori. Ceretta: cosa non fare subito dopo La ceretta è un metodo di depilazione super amato dalle donne, ma anche da tanti uomini, perché, a differenza della lametta, la durata del risultato è maggiore. Sfatiamo il falso mito che per fare la ceretta i peli devono essere lunghi almeno un quarto di un pollice. L’ideale è aspettare almeno 20 giorni tra una seduta di ceretta e l’altra. Per risolvere il problema peli incarniti e irritazioni post depilazione, è importante fare uno scrub, non immediatamente prima della ceretta ma il giorno prima. Nelle ore successive la ceretta meglio evitare di esporsi al sole, di fare sauna o bagno turco e attività fisica intensa. Sudore, sole e calore eccessivo irritano la pelle e causa rossori. Altrettanto vietati sono scrub e prodotti esfolianti subito dopo la ceretta perché sono aggressivi per la pelle. Attenzione: in caso di ceretta in zone come inguine, ascelle e viso, non esporsi mai ai raggi del sole subito dopo perché compaiono orribili macchie cutanee. Per togliere i residui di cera inutile usare acqua e sapone: basta usare un olio di mandorle dolci o di argan. Rimedi post ceretta Se dopo la ceretta fai da te in casa la pelle appare visibilmente arrossata, niente paura è una reazione del tutto normale. Consigliamo di non usare, dopo la depilazione, le salviettine imbevuto di olio contenute nelle confezioni delle strisce depilatorie, perché anziché lenire la pelle la irritano moltissimo. Per curare gli arrossamenti cutanei post depilazione, esistono innumerevoli soluzioni. Il nostro consiglio è di preferire sempre prodotti naturali e non aggressivi per la pelle. La prima soluzione è la pasta all’ossido di zinco, usata per lenire gli arrossamenti da pannolino e nota da sempre per le sue straordinarie proprietà lenitive. Ha una texture molto densa e pastosa, per questo motivo occorre massaggiarla bene finché non scompare la patina bianca sulla pelle. Se la pelle è molto sensibile, allora meglio un rimedio post ceretta più leggero come l’acqua termale. Come olio naturale, il migliore è sicuramente l’olio di mandorle dolci, spremuto a freddo e senza profumo aggiunto. Un altro rimedio naturale davvero valido è il tea tree oil che vante anche importanti proprietà antibatteriche. La camomilla anche può dare sollievo alla pelle arrossata e stressata dalla ceretta. Basta un batuffolo imbevuto per avere straordinari effetti benefici sulla pelle. Tra i rimedi usati nell’antichità per le irritazioni della pelle spicca l’olio d’oliva. Ancora oggi può essere considerato un ottimo rimedio naturale, economico ed efficace per gli arrossamenti cutanei. Un rimedio delle nonne per le irritazioni post depilazioni sono le patate. Incredibile ma vero, questi tuberi sono in grado di lenire la pelle arrossata e calmare i fastidi post ceretta. Come prevenire problemi cutanei post ceretta Risulta molto importante preparare bene la pelle alla ceretta per evitare di trovarsi con escoriazioni, rossore, follicolite, pelle strappata e così via. Anzitutto è importante idratare sempre bene la pelle prima e dopo la ceretta. Tra una ceretta e l’altra dovrebbero passare almeno 20 giorni. Mai fare lo scrub immediatamente prima della ceretta perché si rende la pelle sensibile e troppo arrossata. Per rimuovere i residui di ceretta si può usare l’olio di mandorle o olio di argan. Scottature da ceretta cosa fare Capita a tutte, almeno una volta nella vita, di scottarsi con la cera bollente durante una sessione casalinga di depilazione fai da te. Cosa fare? Il primo modo per intervenire è il g l’acqua fredda imbevendo un panno di cotone o lino o con latte fresco, Dopo 12 ore dalla scottatura (e non prima) si può applicare una garza imbevuta di olio d’oliva e va cambiata ogni 4 ore. Al posto dell’olio d’oliva si può usare una crema a base di aloe vera o gocce di olio essenziale di camomilla o calendula.

24/01/2021 15:27
INTERVISTA - Il professor Giordano: "Per l'immunità è necessario vaccinare l’80% della popolazione"

INTERVISTA - Il professor Giordano: "Per l'immunità è necessario vaccinare l’80% della popolazione"

Grazie all'amicizia di lungo corso con il direttore Guido Picchio, la Redazione di Picchio News ha nuovamente raggiunto l’accademico napoletano di fama mondiale, il professor Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia e rappresentante del Ministero dell'Ambiente italiano.  Al professor Giordano, abbiamo chiesto di illustrarci l’evoluzione della pandemia in relazione anche alle varianti del Covid-19 che stanno spuntando fuori e un giudizio sull’impatto che ha avuto la prima ondata della campagna di vaccinazione. Nelle Marche è da poco iniziata la seconda somministrazione delle dosi dei vaccini anti covid al personale sanitario. Stando ai primi dati, che idea si è fatto della risposta immunologia alla prima ondata di vaccinazione? “Ad oggi, sappiamo, che l’immunità naturale, ossia quella sviluppatasi dopo aver contratto la patologia, è documentata fino a circa 8 mesi dall’infezione. Per valutare l’immunità indotta dal vaccino sarà importante monitorare la durata della protezione dei vaccinati. Attualmente, la scarsità di dati non permette ancora di fare previsioni. Tuttavia, le premesse, che i vaccini producano una risposta immunitaria duratura ci sono tutte. Uno studio pubblicato la scorsa settimana sul New England Journal of Medicine, mostra che il vaccino Moderna è in grado di stimolare la produzione di anticorpi neutralizzanti stabile a 3 mesi dalla seconda iniezione di vaccino. Per questi motivi è importante ricordare alla popolazione che, al momento, non siamo ancora protetti. Per esserlo dovremo vaccinarci in massa, sottoporci a una doppia dose vaccinale e, monitorare lo sviluppo di anticorpi.” Oltre ai sanitari, nelle case di riposo sono invece arrivati invece i vaccini ‘Moderna’. Quali sono le differenze considerando la fragilità delle persone a cui vengono somministrati? “Le agenzie predisposte ad elargire le approvazioni alla somministrazione di farmaci, EMA ed FDA (Europea e Americana) rispettano protocolli rigidi e severi, e pertanto, autorizzano farmaci che hanno concluso e pubblicato correttamente tutte le fasi sperimentali. I vaccini Pfizer e Moderna, sono i primi anche per metodica utilizzata: sono farmaci ad RNA; non prevedono l’utilizzo di virus attenuati e sono facili da modificare nel caso fosse necessaria qualche correzione indotta da mutazioni del virus.” Quando pensa che si potranno avere dei riscontri incisivi da questa campagna in termini di immunità della popolazione al virus? “Per parlare di riscontri tangibili sarebbe necessario che almeno l’80% della popolazione fosse vaccinato. Stiamo parlando di una pandemia scatenata da un agente virale che necessita di esseri umani per diffondersi. Quindi, dovremo pazientare e attendere, continuando ad assumere atteggiamenti responsabili.” L’imponente campagna di screening di massa ‘Marche Sicure’ sta procedendo speditamente su tutto il territorio regionale. Le risposte da parte delle popolazione non sono state uniformi nelle varie citta, a tal proposito quanto pensa che sia utile per un cittadino aderire volontariamente? “Sono dell’opinione che non bisogna imporre nulla. Al momento la risposta alla vaccinazione è elevata perché principalmente si tratta di persone impegnate in ambito sanitario e, quindi, istruite in tal senso. Quello che credo sia necessario, è una importante e rigorosa campagna di informazione in grado di indicare a tutta la popolazione i vantaggi della vaccinazione, la loro scarsa pericolosità, in modo che ciascuno possa responsabilmente scegliere la miglior tutela per gli altri e per se stesso. “ Vista la seconda ondata crede che il contagio abbia subito un’evoluzione visto anche lo sviluppo di queste nuove varianti del Coronavirus? “I dati sanitari dell’Inghilterra non sono rassicuranti. Le varianti virali sembrerebbero avere una maggiore capacità di diffusione anche se non altererebbero l’efficacia dei vaccini. La proteina Spike coinvolta nei meccanismi di infezione non sembra subire modifiche a causa delle mutazioni generatesi nel virus, pertanto, l’appello è sempre lo stesso: continuare ad assumere atteggiamenti responsabili in modo da dare il tempo alla popolazione di vaccinarsi.” In Italia l’ultimo Dpcm per contrastare la diffusione del virus ha colpito nuovamente bar e ristorati ai quali sono stati imposte nuove limitazioni. Quando incide realmente il flusso di persone durante lo svolgimento di tali attività? “Non è semplice per i governatori assecondare le necessità di tutti e contrastare la pandemia. Le scelte adottate dal Governo sono ponderate da un team di esperti. Come anticipato nella risposta precedente, il virus necessita degli esseri umani per diffondersi, quindi lo spostamento delle persone assume un ruolo chiave rispetto al problema.” Oltre ai professionisti a soffrire degli effetti di questa perdurante emergenza sanitaria sono anche i giovani e giovanissimi. Dal suo punto di vista quanto crede sia stato forte l’impatto psicologico su questa specifica parte? “Sicuramente l’impatto è stato intenso e gli effetti li vedremo quando tutto sarà finalmente terminato. “ A tenere banco ora è appunto la riapertura delle scuole. La Regione Marche ha deciso di ripartire in presenza al 50% per le superiori. Lo ritiene un rischio da correre o una necessità per ritornare gradualmente alla normalità? “Le scelte prese dal Governo sono ponderate da un team di esperti. Credo che un graduale ritorno alla normalità sia desiderio di tutti ma soprattutto dei giovani che necessitano dell’istruzione ma anche della socialità. Tuttavia, spero che il sistema che ruota intorno alla scuola (es. i mezzi pubblici in primis) sia sufficientemente adeguato.” Quando pensa che si potrà tornare a respirare un’aria di normalità e soprattutto senza mascherine? “Per fare affermazioni certe abbiamo bisogno di dati, di conferme sperimentali. Il virus ci ha insegnato che non è mai il caso di rilassarci, siamo sicuramente fiduciosi dei nostri mezzi e speriamo nelle capacità dei vaccini di renderci immuni, ma rispetto al quando potremo ritenerci liberi non possiamo fare previsioni.”

24/01/2021 13:00
Coronavirus Marche, 517 nuovi casi in 24 ore: 72 quelli in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, 517 nuovi casi in 24 ore: 72 quelli in provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5736 tamponi: 3069 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1166 nello screening con percorso Antigenico) e 2667 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 17,1%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 517 (72 in provincia di Macerata, 191 in provincia di Ancona, 119 in provincia di Pesaro-Urbino, 85 in provincia di Fermo, 37 in provincia di Ascoli Piceno e 13 fuori regione). Questi casi comprendono soggetti sintomatici (58 casi rilevati), contatti in setting domestico (85 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (156 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (26 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (23 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (7 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (15 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati). Per altri 144 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1166 test e sono stati riscontrati 60 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 5% Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche dall'inizio dell'emergenza sanitaria è di 52.895 per un totale di 395.675 campioni testati. Scende di 6 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 620, di cui 74 in terapia intensiva (-3 rispetto a ieri). Sono, invece, 26 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 119 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 52 al Covid Hospital e 16 a Camerino. Altri 9 sono accolti nei pronto soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche e Macerata.  Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:  

24/01/2021 11:26
Pallamano Femminile, troppa Mestrino per la Santarelli Cingoli: altro stop al PalaQuaresima

Pallamano Femminile, troppa Mestrino per la Santarelli Cingoli: altro stop al PalaQuaresima

Continua il periodo sfortunato della Santarelli Cingoli in Serie A Beretta femminile. Le ragazze di Analla, infatti, hanno perso 16-26 al PalaQuaresima contro l’Alì Best Espresso Mestrino, incappando nella sesta sconfitta consecutiva in campionato. Nel primo tempo le cingolane riescono a tenere testa alle ospiti, che sbagliano molto in avvio, a causa del periodo di inattività dovuto al Covid. Dopo il palo di Jevremovic, Cappelli segna il primo gol della sfida. Biondani pareggia e Pugliese firma il sorpasso, Lenardon timbra il 2-2. Lucarini colpisce una traversa poi infila il 2-3, quindi Luchin compie tre interventi salva risultato su Cappelli e Velieri. Cristalli ristabilisce la parità sul 3-3. Sul 4-4, Cappellaro e Pugliese strappano il primo break per Mestrino sul 4-6. Torelli accorcia, Lucarini ribadisce il 5-7. La Santarelli lotta e trova ancora il pareggio grazie a Lenardon e Cristalli (7-7). A questo punto le ospiti conquistano un secco 0-4 con Lucarini, Stefanelli, Cappellaro e Rauli, portandosi sul +4 (7-11). Torelli colpisce il palo interno, mentre Luchin para su Sara Bartolucci. L’ultimo acuto dei 30 minuti iniziali della Santarelli è firmato Jessica Torelli, con la rete dell’8-11. Stefanelli e Rauli chiudono il primo tempo sul +5 dell’8-13. Nella ripresa Mestrino parte più determinato e prende subito il largo. Sebbene Danti muri la sua porta dai tentativi di Stefanelli e Jevrenovic, Schinca firma il +6 sull’8-14. Lenardon accorcia, ma Lucarini e ancora Schinca strappano il 9-16. Sull’11-17, le ospiti piazzano uno 0-4 firmato Cappellaro, doppio Stefanelli e Rauli, scappando sull’11-21, mentre Cristina Lenardon fallisce un 7 metri parato da Shima. Due missili di Sara Bartolucci tengono a galla Cingoli sul 13-22. In questo frangente si infortuna Francesca Cristalli, fermata in contropiede da Cappellaro: la numero 18 esce dolorante dal campo con l’aiuto dei sanitari ed è l’ennesimo infortunio stagionale per il roster cingolano. Da qui in poi, la partita non ha più molto da dire, con le venete a gestire il vantaggio e le locali ad evitare un passivo peggiore. L’Alì Best Espresso Mestrino conquista la sua terza vittoria di fila, espugnando il PalaQuaresima per 16-26. La Santarelli incappa nella sesta sconfitta consecutiva, in un periodo in cui ha perso per infortunio diverse giocatrici importanti come Sofia Cipolloni, Chiara Ciattaglia e Caterina Mariniello. Cristina Lenardon è la top scorer del match con 6 reti, seguita a 5 da Stefanelli e a 4 da Cappellaro. Cambia poco in classifica, con Leno sempre a +3 dalla coppia Nuoro-Cingoli. Si avvicina il Cellini Padova, ora a 3 punti, solo uno in meno della compagine biancorossa. Le ragazze di Analla tornano in campo già mercoledì prossimo, 27 gennaio, per il recupero della seconda giornata di ritorno in casa della capolista Jomi Salerno. Santarelli Cingoli 16-26 Alì Best Espresso Mestrino (8-13) Santarelli Cingoli: Battenti, Danti, Bartolucci C., Bartolucci S. 2, Cappelli 2, Cipolloni, Cristalli 3, Danti, Faris, Giambartolomei, Lenardon 6, Mariniello, Torelli 3, Velieri. All. Analla Alì Best Espresso Mestrino: Luchin, Shima, Biondani 2, Cabrini, Cappellaro 4, Casetti, Jevremovic, Kobilica 2, Lucarini 5, Marcon, Pugliese 2, Rauli 3, Sabbion 1, Schinca 2, Stefanelli 5. All. Lucarini Arbitri: Arborino – Farinaceo  

24/01/2021 10:37
Fatture utenze esagerate: contestazione per malfunzionamento del contatore

Fatture utenze esagerate: contestazione per malfunzionamento del contatore

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante le contestazioni sull’eccessiva entità dei consumi fatturati dai relativi fornitori ai singoli utenti. Ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da un lettore di Loro Piceno che chiede: “E’ possibile contestare una bolletta dai consumi eccessivi per malfunzionamento del contatore?” Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una tipologia di contestazione sempre più frequente da parte degli utenti. La Suprema Corte, recentemente investita della questione inerente proprio la contestazione dei consumi fatturati per malfunzionamento del contatore, ha innanzitutto precisato che, il fornitore, per dar prova della correttezza degli importi richiesti, non può limitarsi esclusivamente a produrre il contratto di fornitura e le fatture; allo stesso tempo, però, va tenuto conto del fatto che il contatore è stato accettato da entrambi i contraenti come strumento di contabilizzazione dei consumi, per cui, se la pretesa creditoria contestata si fonda proprio su misurazioni ritenute anomale dall’utente, ricadrà su quest’ultimo l’onere di dedurre la circostanza che tale anomalia sia dovuta a cause a lui non imputabili quali, ad esempio, il malfunzionamento del contatore. Tuttavia, secondo la Suprema Corte, va considerato anche che tali disfunzioni dipendono per lo più da guasti occulti o che comportano verifiche tecniche che l’utente non è in grado di eseguire, poiché sprovvisto delle necessarie competenze tecniche (sentenza n.13605/2019); pertanto, concludeva la Corte, è necessario fare riferimento ad una serie articolata di criteri di riparto dell’onere probatorio, che ricadono su entrambi i soggetti. Per tali ragioni, in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che: “Se l’utente, che sia un’impresa o un nucleo familiare, contesta i consumi che gli vengono addebitati nelle fatture, ritenendoli non veritieri, a causa del malfunzionamento del contatore, ricade su di lui sia l’onere di contestare il detto malfunzionamento, che di dimostrare la reale entità dei consumi effettuati, eventualmente facendo riferimento a quelli rilevati in periodi analoghi a quello considerato nei quali egli ha normalmente svolto la sua abituale attività; al gestore spetta, invece, l’onere di dimostrare il regolare funzionamento del contatore (Corte di Cassazione, sez. VI Civile - 3, ordinanza n. 297/20; depositata il 9 gennaio 2020). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

24/01/2021 10:15
Marche, scuole superiori pronte a tornare in classe al 50%: "trasporti potenziati con oltre 130 bus"

Marche, scuole superiori pronte a tornare in classe al 50%: "trasporti potenziati con oltre 130 bus"

“Domani sarà un giorno importante per la nostra regione perché ripartiranno, seppure al 50%, le scuole superiori in presenza”. A dirlo è il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli che il 20 Gennaio aveva messa la firma sull'ordinanza che decretava il ritorno in classe anticipato delle scuole secondarie di secondo grado in presenza al 50%, con la raccomandazione che questa percentuale sia calcolata in base al numero degli alunni delle singole classi e non soltanto dell'intero istituto. (leggi l’articolo) “Mi raccomando, prestiamo la massima attenzione perché il virus gira ancora molto – avverte Acquaroli che ha tal proposito annuncia  - Il trasposto scolastico è stato potenziato con oltre 130 autobus, così da evitare calca e assembramenti”. Inoltre il Presidente regionale ha rinnovato l’invito a tutti gli studenti, insegnanti e personale scolastico ATA di recarsi, come già preannunciato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi, nei punti già operativi sul territorio regionale dello screening “Marche Sicure” per effettuare i tamponi rapidi prima e durante il rientro in aula: “Ricordiamo che è sempre possibile, per tutta la popolazione scolastica, studenti, docenti e personale, effettuare il tampone gratuitamente e senza prenotazione nelle sedi predisposte per lo screening di massa che sono comunicate nel sito istituzionale della Regione – conclude il Governatore Acquaroli - Buon rientro a tutti, sperando che sia un primo passo verso la normalità”.

24/01/2021 09:25
Saltamartini: "Più posti in terapia intensiva e calo dei sintomatici, si spera di tornare in zona gialla"

Saltamartini: "Più posti in terapia intensiva e calo dei sintomatici, si spera di tornare in zona gialla"

Da domani i posti di terapia intensiva a disposizione del servizio sanitario regionale saranno 237 e garantiranno una maggiore disponibilità per i pazienti marchigiani e una diminuzione del parametro con cui si calcola l’indice Rt per la classificazione delle Regioni nelle zone gialla, arancione o rossa. Nella Palazzina F del Presidio San Salvatore di Pesaro sono stati completati i 17 posti che mancavano per l’applicazione del decreto legge 34 del maggio 2020. "Fondamentale per garantire parametri di sicurezza sanitaria rilevanti - ha affermato l'assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini - Dal 19 ottobre, dalla nomina della nuova Giunta, i posti letto di terapia intensiva sono stati portati da 115 a 237 con un importante lavoro corale svolto da tutti i funzionari e dirigenti del Servizio sanitario regionale che devono essere ringraziati per l’impegno profuso in questa seconda ondata”. Prosegue inoltre la campagna di screening di massa, anche per gli studenti che rientreranno nei plessi scolastici la prossima settimana, che finora ha riguardato 196.824 cittadini: sono stati 1054 i casi positivi asintomatici rilevati.  Attualmente nelle Marche si processano circa 5.000 tamponi giornalieri con una percentuale di positivi del 10%. Si registra, inoltre, anche un calo dei positivi sintomatici che, nella settimana appena trascorsa, ha riguardato 2.886 persone, con un meno 500 rispetto alla settimana precedente. "Anche i ricoveri in Terapia intensiva annoverano un arretramento (77 pazienti su 237 posti disponibili) e lo stesso vale per i ricoveri in Area medica (549 su 1188 posti pari al 46%). Con l’indice rT a 0,98 si spera di poter tornare in Area Gialla" sottolinea Saltamartini. "Nella settimana dal 25 al 29 gennaio - aggiunge l'assessore alla Sanità - Pfizer dovrebbe consegnare 5.000 vaccini, una fornitura sottosoglia rispetto al dato concordato di 9.750 dosi settimanali per le Marche. La prima fase della vaccinazione doveva riguardare tutto il personale della sanità pubblica e privata, RSA e soggetti fragili e persone di disabilità. Ma la limitazione della fornitura e l’obbligo di tenere una scorta del 30% hanno impedito di vaccinare nuovi soggetti. "Fino ad oggi - rileva Saltamartini - sono stati consegnati 38.000 vaccini, ma la doppia somministrazione sta a significare che siamo solo al 50% della fornitura, rispetto al dato delle 40.000 persone da sottoporre al trattamento nella prima fase. Nelle RSA, mediante un accordo tra la Regione Marche e i Medici di Medicina Generale sono stati vaccinati 1.514 ospiti, tuttavia in assenza della fornitura concordata il processo di somministrazione è stato interrotto per procedere alla somministrazione dei richiami che prosegue anche nei giorni festivi". "Stando a quanto è stato preannunciato dal Commissario Arcuri, nella prima settimana di febbraio riprenderà la consegna ordinaria. A quel punto oltre al completamento delle vaccinazioni per soggetti fragili e persone con disabilità si procederà tramite i percorsi attuati per lo screening di massa, nelle stesse modalità organizzative, alla vaccinazione del personale della scuola. Tutto è pronto per la vaccinazione di massa, grazie soprattutto al grande lavoro del nostro personale sanitario. Ci auguriamo che le polemiche politiche strumentali siano al più presto archiviate" ha concluso Saltamartini.    

23/01/2021 19:16
Coronavirus Marche, 10 decessi nelle ultime 24 ore: tre vittime nel Maceratese

Coronavirus Marche, 10 decessi nelle ultime 24 ore: tre vittime nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 10 decessi correlati al Covid-19. Sono state due le vittime registrate al Covid-Hospital: una 91enne di Porto Recanati e una 81enne del posto. Un decesso anche all'ospedale di Camerino, dove si è spenta una 78enne di Esanatoglia.  Sono due le vittime all'ospedale di Jesi: una 97enne jesina e un 78enne di Cupramontana. Una 91enne di Senigallia è invece deceduta nella casa di cura Villa Serena.  All'Ospedale di San Benedetto del Tronto è stato registrato il decesso di una 86enne di Montegranaro. Una vittima anche al nosocomio di Senigallia, dove è morto un 77enne di Ostra Vetere.  Una 88enne di Mondolfo si è spenta all'ospedale di Pesaro, mentre un 72enne di Numana è spirata all'ospedale Torrette di Ancona.  Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1874 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (786), mentre sono 321 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni. 

23/01/2021 18:00
Coronavirus Marche, 397 nuovi casi in 24 ore: 83 sono nel Maceratese

Coronavirus Marche, 397 nuovi casi in 24 ore: 83 sono nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 6559 tamponi: 4398 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2833 nello screening con percorso Antigenico) e 2161 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 9%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 397 (83 in provincia di Macerata, 147 in provincia di Ancona, 109 in provincia di Pesaro-Urbino, 11 in provincia di Fermo, 31 in provincia di Ascoli Piceno e 16 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (46 casi rilevati), contatti in setting domestico (78 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (126 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (36 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (21 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (10 casi rilevati), screening percorso sanitario (6 casi rilevati). Per altri 70 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 2833 test e sono stati riscontrati 206 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 7%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia una certa stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 9,02% oggi, contro il'9,89% di ieri. Scende di 8 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 626, di cui 77 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Sono, invece, 45 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 119 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 52 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Altri 8 sono accolti nei pronto soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche e Macerata.    Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:     

23/01/2021 11:03
Banche, stretta sull'accesso ai finanziamenti: "Tempi duri per famiglie e imprese"

Banche, stretta sull'accesso ai finanziamenti: "Tempi duri per famiglie e imprese"

Qualche giorno fa è stata pubblicata l'indagine trimsetrale Bce e quella mensile dell'Abi sul credito rispettivamente a livello di Eurozona e Italia, dove si legge che le banche della zona euro prevedono di inasprire ulteriormente l'accesso ai finanziamenti nel primo trimestre 2021 con molte aziende che dipendono da liquidità di emergenza a causa delle misure restrittive anti-Covid.Con il lockdown durante il 2020, il credito bancario è stato un piccolo e comunque inadeguato salvagente per mantenere a galla le aziende.Ma gli Istituti di credito hanno iniziato da subito a rendere più difficile l'accesso al credito per famiglie e imprese nell'ultimo trimestre dell'anno scorso e prevedono di continuare.Le banche da parte loro sostengono, nonostante le misure di vigilanza abbiano rafforzato la loro posizione patrimoniale e contribuito alle capacità di finanziamento, di risentire di un impatto restrittivo sugli standard di credito in tutte le categorie di prestiti, ma difficilmente approverà ulteriori misure di stimolo. "La verità è che le banche non si fidano dell'attuale situazione delle aziende e cominciano ad aver paura di cosa potrebbe  accadere se al termine della moratoria dei mutui, concessa fino al 30/06/2021, ci fossero insolvenze a catena e  per questo non fanno molto affidamento sulla garanzia statale" spiega Giuseppe Tosoni presidente dell'Associazione Tutela Impresa.  "Gran parte delle nuove garanzie ad oggi stanziate dal governo Conte sono state utilizzate dalla banche per estinguere i prestiti già erogati e quindi garantire al 100% delle esposizioni correnti". In questo modo gli istituti di credito "hanno azzerato i rischi di incorrere in crediti deteriorati"Le cifre messe in campo dal governo per permettere alle aziende di accedere al credito, e alle banche di concederlo senza rischiare troppo, sono di tutto rispetto: 94,7 miliardi di euro sono garantiti dall'agenzia per il credito (Sace) controllata al cento per cento da Cassa depositi e prestiti e dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Finora però, usando queste garanzie le banche hanno erogato solo 32,5 miliardi di prestiti, e in gran parte i soldi sono finiti alle aziende considerate sicure, vale a dire quelle meno penalizzate dalla pandemia. "Pertanto la verità è che il decreto liquidità è stato fatto per le banche, che hanno sistemato i loro bilanci e hanno le casse piene perchè nessuno spende e i ricchi guadagnano ancora di più nonostante la recessione", afferma ancora Giuseppe Tosoni. "La legge approvata consente agli istituti bancari di non imputare i crediti sospesi come deteriorati e dunque come sofferenza , però prima o poi questa bolla creditizia rischia di esplodere . Gli ultimi dati ufficiali della Banca d'Italia sono del 25 novembre 2020 e parlano di 2,7 milioni di richieste di moratoria avanzate da piccole e medie imprese, per un totale di 301 miliardi di euro. " Oggi quando si prestano dei soldi il rischio è molto alto, le banche preferiscono finanziare grandi operazioni come Alitalia o Autostrade perchè di mezzo c'è la politica, mentre intorno agli artigiani c'è il deserto". A preoccupare ancora di più è l'imminente entrata in vigore, da gennaio 2021, della nuova definizione europea di default, in base alla quale qualsiasi cliente che presenti un arretrato di novanta giorni sarà considerato "inadempiente". Con questi criteri le banche temono che senza la moratoria gran parte delle aziende che l'hanno chiesta finirebbero automaticamente nella "lista nera" e lo stato sarebbe subissato dalle richieste di pagamento per i creditori insolventi. Per questo molti imprenditori si sono visti approvare il prestito a patto di estinguere, del tutto o parzialmente, i debiti pregressi. La domanda da porsi è " quante aziende piccole e piccolissime sopravvivranno alla pandemia e alla stretta del credito ?? " Ecco perchè ancora una volta le leggi partorite da politici "non competenti" che se pur strapagati come membri di varie task force, ma mai fatto un giorno dentro ad una fabbrica, non possono avere alcun sostegno per le parti più bisognose e ancora una volta sono ad esclusivo vantaggio delle grandi lobbies.

23/01/2021 10:35
Terremoto, lockdown e “valanga bollette” mettono a dura prova la resistenza dei marchigiani

Terremoto, lockdown e “valanga bollette” mettono a dura prova la resistenza dei marchigiani

“Le Marche con il 43% degli addetti nei settori sospesi dal lockdown, risulta la regione più colpita in Italia sul fronte economico rispetto alla media del Paese” ci dice il rapporto di Bankitalia aggiornato al giugno 2020. Confartigianato Marche, in uno studio presentato a dicembre 2020 durante un incontro con il Governatore Francesco Acquaroli evidenzia che “il rischio è di un vero e proprio collasso di molti settori, con ingenti perdite di mercato e posto di lavoro”.  Nell’ultimo Rapporto del 2020 sulle libere professioni, elaborato dall'Osservatorio di Confprofessioni, la regione Marche occupa i primi posti a livello nazionale per crescita del numero di liberi professionisti: se ne contano oltre 39.000, ma rappresentano anche un settore in cui la crisi economica ha avuto effetti pesanti, anche più di altre regioni. I dati sarebbero critici ed in peggioramento. Un quadro tutt’altro che rassicurante quello di una regione, la nostra, già messa in ginocchio dal terremoto del 2016.  Non ho mai smesso di attraversare l’entroterra maceratese: la considero la parte più bella del mio lavoro, stare tra la gente. Da Visso a Camerino, da Castelsantangelo sul Nera a Caldarola, passando per San Ginesio, e ancora San Severino, Muccia. Il silenzio è assordante. I nostri amici sono passati dalle scosse di terremoto ad un deprimente isolamento. Nei loro villaggi, chiusi nelle loro SAE. Molti, soprattutto i meno giovani, hanno definitivamente perso la speranza di rientrare un giorno nelle loro case ed amareggiati, si trascinano in solitarie passeggiate sentendosi “in prestito” ma a tempo indeterminato, nelle loro terre.  IL BAR - Il bar che in ogni paese è uno dei punti nevralgici per gli incontri, per le chiacchierate, per leggere il giornale o fare una partita a carte è vuoto. Non da oggi. I Bar dei paesi terremotati sono entrati in un lento graduale “lockdown” ben prima di quando lo ha stabilito Conte. Oggi hanno semplicemente ricevuto “il colpo di grazia”. I fornitori non scaricano più la merce se non vengono pagati in anticipo. Le vendite sono più che dimezzate. Ed ecco che molti, troppi, sono costretti a chiudere.  E non è finita. Una ulteriore valanga si sta per abbattere sui paesi terremotati: una valanga fatta di bollette della luce, dell’acqua e del gas. Gli utenti, proprietari di edifici lesionati, ma anche i proprietari di quelli non lesionati, in base alle leggi sullo stato di emergenza del terremoto, non hanno pagato le bollette, nè i costi fissi, nè i consumi. Ma questa agevolazione è scaduta con la fine dell’anno 2020 e sembra che l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) abbia deciso di non prorogarla, nonostante il Decreto Agosto del governo preveda questa possibilità. Di fatto Arera chiederà ai terremotati del Centro Italia di tornare a pagare sugli immobili resi inagibili dagli eventi sismici ma non ancora ricostruiti. Di oggi è il sollecito ad Arera del Commissario per la Ricostruzione Giovanni Legnini (leggi qui), ma se la proroga non dovesse concretizzarsi i proprietari di immobili inagibili che finora hanno potuto beneficiare di una sospensione nel pagamento delle bollette dal primo gennaio 2021 dovranno tornare a pagarle, almeno per la quota fissa che ammonta a 50/60 euro circa a bimestre e nonostante da anni non mettano piede nelle loro case. Oltre alle bollette delle Sae dovranno pagare quindi anche quelle delle vecchie case, spesso crollate o da demolire e ricostruire.      

22/01/2021 19:58
Coronavirus Marche, 12 decessi nelle ultime 24 ore: altre 4 vittime nel Maceratese

Coronavirus Marche, 12 decessi nelle ultime 24 ore: altre 4 vittime nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 12 decessi correlati al Covid-19. Sono state tre le vittime registrate al Covid-Hospital: una 68enne di Magliano di Tenna, un 76enne e un 80enne entrambi di Tolentino. All'ospedale di Macerata è spirato un 67enne di Tolentino. Un decesso anche all'ospedale di San Benedetto, dove si è spento un 59enne di Monte San Giusto. Sono due le vittime all'ospedale "Murri" di Fermo: un 67enne di Porto Sant'Elpidio e un 87enne di Montegiorgio.  Una 78enne di Montegranaro è invece deceduta nella struttura Inrca sempre di Fermo. Nella casa di cura Villa Serena è stato registrato il decesso di un 86enne di Jesi. Una vittima anche al nosocomio di Senigallia, dove è morto un 85enne del luogo. Infine una 90enne di San Lorenzo in Campo si è spenta all'ospedale di Pesaro. Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1864 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (785), mentre sono 318 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.  Di seguito, nel dettaglio, il report rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:  

22/01/2021 18:29
Marche, soppresso il Frecciarossa Ancona-Bologna-Milano: "Grave danno per gli utenti"

Marche, soppresso il Frecciarossa Ancona-Bologna-Milano: "Grave danno per gli utenti"

“Le due principali linee nazionali di collegamento ferroviario delle Marche, con Roma e con Milano, risultano ad oggi particolarmente depauperate, in un contesto che come sappiamo già non gode dei più agevoli e più veloci collegamenti”. Così il presidente regionale, Francesco Acquaroli, in merito alla decisione di Ferrovie dello Stato di sopprimere il Frecciarossa Ancona-Bologna-Milano. “Questa decisione – continua Acquaroli -  va a pesare anche sul fatto che l'altra linea di collegamento nazionale, la tratta Ancona-Roma è già nota per le difficoltà di relazioni e gli orari del Frecciabianca del mattino non consentono più di arrivare nella Capitale in tempo utile per partecipare agli incontri e agli impegni di varia natura, con grave danno ai tanti utenti, operatori economici, lavoratori pendolari e cittadini che necessitano dell'utilizzo di tale servizio". Per tale ragione  il Presidente regionale questa mattina ha scritto con urgenza a Ferrovie dello Stato per chiedere un incontro a breve termine per affrontare anche queste tematiche e trovare le migliori soluzioni per gli utenti marchigiani.

22/01/2021 17:59
Bolletta 'leggera' per i terremotati, Legnini chiede la proroga per il 2021

Bolletta 'leggera' per i terremotati, Legnini chiede la proroga per il 2021

 Il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, Giovanni Legnini, è tornato a sollecitare oggi in Parlamento la proroga per il 2021 delle agevolazioni sulle bollette di gas e luce per gli immobili inagibili e di altre norme di legge scadute alla fine dello scorso anno, come il credito d’imposta per gli investimenti delle imprese e la sospensione della riscossione delle cartelle esattoriali.  “Le agevolazioni sulle utenze domestiche sono scadute a fine 2020, e la ripresa dei pagamenti con il recupero degli arretrati rischia già di essere molto pesante da sostenere per i cittadini colpiti dal sisma. Il Decreto di Agosto prevedeva la possibilità di una proroga per i soli immobili inagibili nel 2021, che l’ARERA autorità indipendente, ha ritenuto di non attuare. Non condivido quella posizione e la stessa ARERA peraltro sollecita al governo una norma cogente. Credo che le agevolazioni sulle utenze degli immobili inagibili debbano essere mantenute” ha detto Legnini in audizione alle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera, che sta esaminando il Decreto Milleproroghe.  Legnini ha sottolineato l’esigenza di prorogare altre disposizioni, come la sospensione del pagamento delle rate dei mutui da parte dei Comuni, l’esenzione dal pagamento di alcune imposte comunali, come quella di occupazione del suolo pubblico e della pubblicità, la sospensione della riscossione delle cartelle, la conferma delle norme che stabiliscono l’impignorabilità dei contributi concessi dallo Stato per la ricostruzione delle case e che consentono alle Regioni di indicare i siti temporanei di stoccaggio delle macerie. “È importante anche stabilire il regime di esclusione del reddito degli immobili inagibili ai fini del calcolo dell’Isee, indicatore essenziale per l’accesso a benefici importanti per le fasce deboli” ha detto il Commissario.  In audizione Legnini ha fornito i dati più aggiornati sull’andamento della ricostruzione, che nel 2020 ha visto crescere del 60% il numero delle richieste di contributo presentate e approvate. “Oltre 4 mila famiglie sono rientrate a casa, 1.700 l’anno scorso, in piena pandemia, e anche le opere pubbliche cominciano a registrare avanzamenti significativi, come ha riconosciuto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, pochi giorni fa in Parlamento” ha detto il Commissario, che ha chiesto maggior flessibilità sull’uso delle risorse per il finanziamento della ricostruzione nel cosiddetto “doppio cratere” dei dodici comuni abruzzesi colpiti sia nel 2009 che nel 2016. Il Commissario ha poi segnalato al Parlamento il caso di Mario Sanna, padre di una delle vittime di Amatrice, che sollecita un intervento a favore dei cittadini che erano in affitto al momento del sisma e che ha avviato uno sciopero della fame. “La legge sul terremoto prevedeva forme di tutela per i locatari che oggi, dopo quattro anni e mezzo, è opportuno rivedere, valutando una nuova norma di legge, prevedendo un contributo per chi era in affitto e volesse acquistare o costruire una nuova casa” ha detto il Commissario. “Il tema del risarcimento alle vittime - ha aggiunto - riguarda anche altre calamità, ed è molto rilevante. Come Commissario non ho alcun potere al riguardo, ma da cittadino mi auguro che questo tema sia affrontato e risolto positivamente dal Parlamento”.      

22/01/2021 15:18
Coronavirus Marche, 437 nuovi casi in 24 ore: 113 quelli in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, 437 nuovi casi in 24 ore: 113 quelli in provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 6698 tamponi: 4415 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2663 nello screening con percorso Antigenico) e 2283 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 9,9%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 437: 113 in provincia di Macerata, 131 in provincia di Ancona, 91 in provincia di Pesaro-Urbino, 53 in provincia di Fermo, 32 in provincia di Ascoli Piceno e 17 fuori regione.  Questi casi comprendono soggetti sintomatici (51 casi rilevati), contatti in setting domestico (94 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (148 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (24 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (9 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (8 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (11 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati). Per altri 89 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 2663 test e sono stati riscontrati 103 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 4%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 9,89% oggi, contro l'11,09% di ieri.

22/01/2021 13:17
Picchio News accende l'Angolo dei Motori: la nuova rubrica online a cura di Camillo Paparelli

Picchio News accende l'Angolo dei Motori: la nuova rubrica online a cura di Camillo Paparelli

E’ pronta ad accendere i fari e posizionarsi ai nastri di partenza la nuova rubrica targata ‘Picchio News’ che vuole accompagnare i propri i lettori in un viaggio ad alta velocità verso un  mondo ove a farlo da padrone sono auto rombati, eventi adrenalinici e tanto altro. Un “Angolo dei Motori” che rappresenterà un punto d’incontro, per appassionati e novellini, caratterizzato da novità, pareri e consigli su tutto quello che concerne il settore dei motori e gli sport ad esso collegati. Un’avvincete realtà fatta di passioni nate per caso ma che passo dopo passo, crescono per poi immergersi in un ambiente sconosciuto all’inizio, ma che poi diventa parte integrante della nostra quotidianità. Il Driver che è pronto a mettere in moto la fiammante novità  di ‘Picchio News’ sarà Camillo Paparelli, che sin da piccolo ha iniziato a muovere i primi passi in questo mondo speciale settore per poi, dal 1996, viverlo da protagonista sia all’interno dei circuiti che fuori: “Quando avevo 6 anni ai miei genitori venne in mente di mettermi sopra le loro ginocchia per farmi guidare la jeep in campagna – così Camillo racconta il suo primo contatto con il volante -  da qui in pratica è partito il mio amore per i motori che è continuato sopra un motorino a quattro marce da cross, sopra al quale mi sono fratturato tutte le ossa che si potevano rompere”. “Nel 1996 iniziai a frequentare la Scuola piloti ‘Henry Morrogh’ dove mi sono dimostrato sempre un po’ più spericolato, oltre che veloce, rispetto agli altri ragazzi – illustra Camillo – fu quindi il principio di una grande passione che mi portò a fare delle importanti esperienze soprattutto  F. Ford in Formula 3, e in Gran Turismo i Gt, nel GT4 e nel GT3. Una passione a 360° quella di Camillo Paparelli che non si è limitata solo al lavoro dentro l’abitacolo: “In questo mondo ho appreso non solo tante nozioni sulla guida ma anche inerenti alla politica che ruota intorno ai motori –sottolinea – mi sono sempre contraddistinto per la mia forte propensione verso la tecnica che ho sviluppato insieme agli ingegneri con cui ho lavorato – aggiunge Camillo-  nel 2015 ho smesso la mia esperienza a bordo delle auto ma al momento sto vagliando alcune possibilità che forse mi permetteranno di tornarci”. “Durante questi 20 anni, trascorsi letteralmente veloci, ho provato tutti i tipi di macchina da corsa, tolte le serie speciali da corsa delle Ferrari – precisa il nuovo responsabile della rubrica ‘l’Angolo dei Motori’ – inoltre ho anche avuto modo di conoscere la sfera dell’editoria in quanto  il mio manager era Franco Panariti, direttore della rivista ‘Rombo’, con cui ho vissuto, da dietro le quinte, la vita di una redazione”. Non manca quindi praticamente nulla sulla griglia di partenza dell’Angolo dei Motori che aspetta solo la luce verde che si accenderanno ogni venerdì attraverso la pubblicazione sul sito web e canali social di Picchio News: “La finalità di questa rubrica sarà quello di fornire dei contenuti con degli occhi più veraci sul mondo della Formula 1 e tutti gli eventi ad esso correlati – annuncia Camillo Paparelli – spiegare anche come si sviluppa l’ambiente dell’automotive in generale e poi magari, se ci sarà la possibilità, di fare delle prove a bordo delle auto. Il mio obiettivo sarà quello di far innamorare dei motori anche i meno esperti verso i quali mi tengo a disposizione per rispondere ad eventuali dubbi e curiosità”. Per inoltrare le vostre domande potete scrivere direttamente alla Redazione di 'Picchio News'  al seguente indirizzo mail: info@picchionews.it - tel: 07331653692

22/01/2021 11:42
Ennesimo stop alla terza corsia, Confartigianato: "L'A14 non è più sicura, disagi intollerabili"

Ennesimo stop alla terza corsia, Confartigianato: "L'A14 non è più sicura, disagi intollerabili"

"Il completamento della terza corsia dell’A14 è paralizzato e la doccia fredda che arriva dalle Autostrade sa proprio di beffa. Oseremmo dire un’inversione del senso di marcia. Già, perché il ministro De Micheli aveva annunciato recentemente il suo prolungamento da Porto Sant’Elpidio a Giulianova, parlando persino di 1,3 miliardi di euro in stanziamenti economici. I fondi ci sono, l’intenzione pure. Arriva il lieto fine? Niente affatto". È quanto affermano in una nota congiunta il Presidente Territoriale di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo Renzo Leonori e i Vice Presidenti Territoriali Natascia Troli e Lorenzo Totò.  "Nel Piano industriale 2020-2023 della Società Autostrade non c’è traccia di questo intervento - aggiungono -. Quindi, dovremmo dedurre che per i prossimi anni le Marche resteranno strozzate dagli ormai famosi “colli di bottiglia” dell’A14, con conseguente intasamento delle altre arterie viarie. Vedi il periodico caos sull’Adriatica. “Problema di pianificazione” di medio e lungo termine, leggiamo nelle motivazioni della Società. Ma il medio e lungo termine qui si sta trasformando in eternità. Intanto, i cittadini si lamentano, gli autotrasportatori sono al palo". "L’A14 non è più sicura, la permanenza di lavori-toppa continui genera disagi che non sono più tollerabili - tuonano i vertici di Confartigianato -. E lo denunciamo da troppo tempo. Non siamo, inoltre, preparati ad affrontare il possibile imprevisto: il sequestro dei due viadotti ha evidenziato ancora tutte le fragilità della nostra rete. Ricordiamo, infine, tutto quello che abbiamo dovuto sopportare nell’estate 2020, così come nelle altre stagioni passate, con ingorghi continui. Un danno certo economico, ma anche di immagine, poiché per il turismo non è stato proprio un bel biglietto da visita. Per l’estate 2021, a questo punto, prevediamo lo stesso scenario". "Assistiamo, del resto, all’ennesimo blocco. Sostanzialmente, liquidare un intervento fondamentale per il territorio come un difetto di programmazione è inconcepibile. Non ci interessano i rimpalli, ci interessano le conclusioni. Per questo, chiudiamo con un appello alla Regione, affinché si faccia portatrice degli interessi della collettività al MIT. L’augurio è che il Ministero riesca a trovare la quadra con le Autostrade il prima possibile. L’attesa è logorante" concludono nella nota il presidente Territoriale Leonori e i Vice Troli e Totò.   

22/01/2021 11:16
Trapianti, primo espianto dell'anno nelle Marche: donatrice una 90enne

Trapianti, primo espianto dell'anno nelle Marche: donatrice una 90enne

All’ospedale di Fabriano espiantato fegato da equipe dottor Piangatelli. Primo trapianto d'organo nelle Marche nel 2021, eccezionale anche per l'età della donatrice, una ultra 90enne morta poche ore prima dell'espianto del fegato.     Si tratta di uno degli organi che è possibile espiantare anche se il donatore ha un'età molto avanzata, vista la longevità dell'organo. Ad effettuare l'espianto all'ospedale Engles Profili di Fabriano (Ancona), all'alba del 19 gennaio scorso, l'equipe medica dell'unità operativa di Anestesia e Rianimazione diretta, dal primo gennaio scorso, da Cristiano Piangatelli, già specialista all'ospedale regionale di Torrette che ha al suo attivo oltre 300 trapianti in 15 anni di attività. "Il primo ringraziamento, doveroso, - ha commentato il dott.Piangatelli - va indirizzato alla famiglia che ha acconsentito alla donazione. L'espianto è avvenuto prima dell'alba e, quindi, prima che le sale operatorie ricominciassero l'attività quotidiana in urgenza vista l'emergenza Covid-19. È il primo effettuato nella regione Marche nel 2021".   Molto soddisfatta Francesca Di Pace, medico chirurgo, coordinatore regionale della Rete Trapianti. "Questo intervento rappresenta una speranza per il nuovo anno. - afferma - Durante la pandemia non ci siamo mai fermati. Abbiamo lavorato in rete con gli ospedali marchigiani che hanno dato il massimo. Considerando quanto fatto in questi mesi dagli specialisti della Rianimazione a cui spetta il controllo dei pazienti Covid-19, non posso che evidenziare anche l'ottimo lavoro dell'equipe di Fabriano".  

21/01/2021 21:18
Raffiche di vento fino a burrasca e pioggia: nuova allerta meteo nelle Marche

Raffiche di vento fino a burrasca e pioggia: nuova allerta meteo nelle Marche

La Protezione Civile della Regione Marche ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse, valido  tutta la giornata di domani 22 gennaio. Una profonda depressione sull'Europa centro-settentrionale convoglia intensi flussi occidentali sull'Italia, determinando forti venti di Garbino sulle Marche e fenomeni di instabilità. Si segnalano, in particolare, venti sud-occidentali con raffiche fino a tempesta violenta nelle zone montane e fino a burrasca forte sul resto della regione. Le precipitazione saranno diffuse anche a carattere di rovescio o di temporale nelle zone interne e sparse altrove. Il limite della neve 2000m. 

21/01/2021 15:40
Giochi da tavolo e distanziamento sociale: le alternative online

Giochi da tavolo e distanziamento sociale: le alternative online

Uno dei modi più divertenti per passare il tempo se si è costretti a stare a casa a causa delle restrizioni imposte per far fronte alla pandemia è sicuramente quello di sfruttare al meglio una delle risorse in ambito ludico presenti online, magari provando a coinvolgere parenti e amici per accorciare le distanze e stare insieme anche se non di persona. Esistono innumerevoli possibilità e modalità di gioco, basta soltanto scegliere quale fa al caso vostro. Si può passare da un gioco di società classico ai videogiochi con molta facilità e senza fare troppe ricerche. Esistono siti che offrono risorse anche di qualità in maniera totalmente gratuita, mentre altri richiedono il pagamento di una somma, solitamente mai esagerata. Chi invece è attrezzato di console da gioco è sicuramente più avvezzo a questo tipo di passatempo, e la sua unica preoccupazione sarà quella di trovare titoli nuovi da provare.  Infine, per le persone a cui piace variare e che non ne hanno mai abbastanza, ci sono i tantissimi giochi di casinò online. Ma ecco qualche consiglio nello specifico per chi è a corto di idee. Pictionary Pictionary è uno dei giochi più conosciuti e giocati in tutto il mondo. Le sue regole sono semplici e intuitive: bisogna indovinare una determinata parola attraverso il disegno di un compagno di squadra, ovviamente senza che chi disegna possa scrivere e dare suggerimenti a voce. Le alternative presenti in rete sono due: Skribbl.io e Gartic.io.   La differenza sostanziale rispetto al gioco originale è che online non ci sono squadre e quindi si è tutti contro tutti. Prima di ogni turno, chi disegna ha la possibilità di scegliere tra due o tre parole proposte dal gioco e ha pochi secondi per fare un disegno che faccia indovinare la parola agli altri. Chi indovina vede il disegno materializzarsi poco alla volta e può tentare di indovinare scrivendo la risposta in un’apposita chat a cui tutti i partecipanti hanno accesso. Chi indovina per primo prende più punti, e chi disegna prende punti in base a quante persone sono riuscite a decifrare il suo capolavoro artistico.  Risiko Editrice Giochi si era portata avanti col lavoro mettendo in rete la versione digitale del famosissimo Risiko. Siamo sicuri che non avrebbe mai immaginato che la scelta si sarebbe rivelata così fortunata, tanto che c’è stato bisogno di ampliare i server per soddisfare le richieste. Per giocare a Risiko online bisogna scaricare un programma apposito assicurandosi di avere sul proprio PC anche Adobe Air. Viene richiesta la registrazione e si hanno due settimane di prova gratuita per valutare il gioco. Al termine dei 15 giorni si può optare per un abbonamento mensile, trimestrale o se proprio vi siete appassionati, annuale. La piattaforma ovviamente fornisce le versioni virtuali di tanti altri giochi molto conosciuti.  Board Game Arena Sulla piattaforma di Board Game Arena è possibile trovare centinaia di giochi delle tipologie più disparate. Si passa dagli scacchi e la dama ad altri meno conosciuti ma sempre molto divertenti. C’è la possibilità di giocare in tempo reale o a turni, e in questo caso ovviamente bisognerà che l’avversario faccia la propria mossa per poter continuare il gioco. Molti giochi sono gratuiti, mentre per altri è richiesto il pagamento di un abbonamento apposito che permette a chi usa la stessa connessione di poter giocare gratuitamente.  Nomi, cose, città   Ecco un altro gioco che riporterà alla memoria delle persone più avanti con gli anni il passatempo preferito in caso di ora buca a scuola. Per giocare esiste un sito apposito che peraltro non richiede alcun tipo di registrazione.  Viene estratta una lettera e i giocatori hanno  1 minuto per scrivere quante più parole possibili per le categorie indicate, con la possibilità di scelta tra le 30 a disposizione. Inoltre il gioco può anche essere impostato in una lingua straniera, con la possibilità quindi di allenarsi con un determinato idioma.  

21/01/2021 15:03
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