Altri comuni

Montesi guida gli scissionisti del PD

Montesi guida gli scissionisti del PD

“Il PD è imploso”. – questo è l’impietoso incipit con cui in un comunicato stampa Massimo Montesi, ex capogruppo provinciale del Partito Democratico annuncia l’adesione e la costituzione in provincia dei “Democratici e Progressisti.”  “Bisogna purtroppo prendere atto delle difficoltà politiche di un progetto, che lo voglio ricordare, aveva l’ambizioso obiettivo di unire i riformismi italiani. Negli ultimi anni si è perso completamente di vista il compito, hanno prevalso logiche vecchie di potere e di cinismo peggiori della prima repubblica.” “La scissione - prosegue la nota - non avviene adesso, ma è stata silenziosa e continua in questi anni. Si è manifestata nella perdita continua e rovinosa nel numero degli iscritti e degli elettori. Chi stava alla guida d’altronde, non ha mai avuto bisogno e non ha mai cercato di capire le motivazioni del fenomeno, perché in questa visione della politica un partito autonomo dalle istituzioni quale corpo intermedio di mediazione è solo un intralcio. Si è preferito il rapporto diretto tra il Capo e i cittadini. Una semplificazione che si è rivelata sbagliata e pericolosa. Accompagnata da comportamenti che invece che contrastare l’antipolitica la hanno alimentata; ricordiamo le parole d’ordine, diminuiamo le poltrone, meno politici, rottamazione, in un crescendo a fare il verso ai populismi. Anche qui sbagliando, l’antipolitica non si può fare, non si è credibili, quando si governa l’Italia, la gran parte delle regioni e dei Comuni.” “Gli ultimi appuntamenti elettorali – prosegue Montesi -  lo hanno confermato. Il disastro delle ultime amministrative fino alla caporetto del referendum costituzionale. Siamo giunti, laddove una classe dirigente nazionale normale, (chi ha responsabilità di maggioranza -, in un partito normale, avrebbe aperta una discussione vera, profonda, sulle motivazioni e cercato di apporre rimedi). Invece la risposta è stata di chiusura arrogante, al di là dei gesti ad effetto, nessuna comprensione della gravità della situazione, nessun anteporre il bene comune rispetto al proprio destino personale. Anzi, la voglia di rivincita che vince su ogni altra considerazione. Spalancando le porte alla prossima vittoria dei populismi e all’avventura. Su questo la strada è segnata in assenza di azioni decise e cambiamenti di rotta. La domanda principale a cui dare risposta rimane: perché i nostri elettori ci hanno abbandonato? In politica non sbagliano mai gli elettori, sbagliate sono le proposte politiche. Milioni di italiani non hanno votato PD nelle ultime tornate elettorali ed il referendum costituzionale, altro gravissimo errore, è stato trasformato nel giudizio universale sul PD, con la risposta che conosciamo. In una società profondamente cambiata, il nostro mondo, i giovani, il mondo del lavoro, il mondo della scuola, il mondo di coloro che sono in fondo alla scala sociale e anche di quelli che una volta venivano definiti ceto medio, impoveriti da anni troppo lunghi di crisi, a fronte del bisogno di sicurezza e protezione non hanno avuto risposte da noi e anzi ci hanno visto come l’establishement , il “potere”,  una causa del loro disagio cresciuto.  Il nostro ruolo nel mondo e in un Europa che rischia di diventare un problema piuttosto che un’opportunità. In una globalizzazione che dopo l’innamoramento iniziale porta con sé insicurezza, accentramento delle risorse e marginalizzazione di interi paesi e parti. Per non parlare nelle nostre zone del dramma dei sismi e dell’assunzione del tema come centrale e regionale e nazionale. Queste sono le domande a cui dare risposta, altro che poltrone e demagogia comunicativa.Non si può fare in un congresso che è solo l’ennesima conta plebiscito del Capo. Fino in fondo abbiamo creduto nella possibilità di poter svolgere la nostra battaglia nel PD. Temo che non si possa fare più nel Pd. Anche le cose chieste nell’ultima Assemblea erano più che ragionevoli: sostenere il governo fino alla fine della legislatura come segno di responsabilità verso il Paese e di avversione verso l’avventura in un momento così delicato; mettere in campo una conferenza programmatica che avvicinasse le posizioni di merito all’interno del PD e nel frattempo fare una legge elettorale seria; fare le primarie in autunno. Purtroppo non sono nemmeno venuti dei no, ma addirittura non è nemmeno stata data una risposta, a voler dire: il PD non solo non è contendibile, ma è proprietà personale del Capo. Il refrain che per anni abbiamo sentito: noi siamo la maggioranza e decidiamo e la minoranza si deve adeguare. Una idea pericolosa della democrazia interna di un partito. La fine di un ciclo e anche oggettivamente del PD per come l’abbiamo conosciuto. E la rottura irreparabile di una comunità. Il nostro compito, credo debba essere quello di cercare di riconnetterci con quel popolo di sinistra che ha abbandonato politicamente e elettoralmente il PD con particolare attenzione ai giovani che per l’80% hanno votato NO al referendum e al mondo del lavoro che non guarda più al PD. Mettere a disposizione lo spazio politico per ricostruire il centrosinistra, il campo largo che serve ad affrontare le sfide che il paese ha davanti, non una cosa piccola, o la cosa rossa come la definiscono i giornali, ma lo spirito di un nuovo ulivo, che sappia trovare le analisi, le parole e i valori per poter rimettere insieme il mondo della sinistra, con il centro, con l’associazionismo. Non l’ennesimo partitino della sinistra, ma la volontà e gli strumenti per ricostituire un nuovo centro sinistra o meglio dire “per il centro sinistra” perché quello che c’era l’ha ammazzato Renzi. Insomma un cantiere vero e proprio. Una delicatezza particolare – conclude la nota -andrà rivolta nel trattare le cose istituzionali. Saremo in qualunque sede i difensori del centrosinistra, la nostra azione non sarà mai a danno di esso, ma a sostegno, laddove esso governa e laddove esso è chiamato ad appuntamenti elettorali.”    

08/03/2017 12:41
Pesaro, il consiglio comunale vieta l'accattonaggio davanti chiese, scuole e ospedali

Pesaro, il consiglio comunale vieta l'accattonaggio davanti chiese, scuole e ospedali

Niente accattonaggio molesto o richiesta di elemosina davanti a chiese, ospedali e scuole a Pesaro. Il Consiglio comunale ha approvato un'integrazione al Regolamento di Polizia urbana per ''garantire una maggiore sicurezza e fruibilità delle aree pubbliche e il rispetto delle condizioni di dignità e decoro dei luoghi pubblici di particolare pregio o valore sociale''. La delibera è passata con 22 voti favorevoli e 8 astensioni, fra cui quelle di tre consiglieri Pd. Il nuovo regolamento vieta forme di accattonaggio ''molesto invasivo (la richiesta insistente e petulante di denaro) e/o con impiego di minori, anziani, disabili oppure simulando disabilità''. Non si può chiedere l'elemosina nelle aree dove si svolgono i mercati, di fronte ad attività commerciali, nei cimiteri, davanti agli ospedali. alle scuole, alle chiese, e nelle principali piazze e corsi. Vietato anche segnalare in cambio di soldi i posteggi liberi o offrirsi di portare i carrelli della spesa. Le sanzioni fra i 25 euro e i 500 euro. (Ansa)

07/03/2017 17:45
Errani incontra i sindaci a Macerata: con tanta forma e poca sostanza al via la ricostruzione - VIDEO

Errani incontra i sindaci a Macerata: con tanta forma e poca sostanza al via la ricostruzione - VIDEO

Molte le cerimonie, tanti gli attestati di reciproca stima tra i protagonisti della ricostruzione, troppi i buoni propositi espressamente dichiarati.  Si respirava quasi un aria di primo giorno di scuola, questa mattina, presso la sede dello IACP, dove si sono riuniti sindaci e amministratori per affrontare un altro incontro sul post sisma. Merito anche di un gradevole sole marzolino e di un cielo azzurro che annunciava la primavera. Un’accoglienza speciale per la stampa e per la cura dell’immagine in generale. Cordialità e disponibilità dispensate a piene mani dagli staff da apparire quasi sospetti. Sospetti che si materializzano poi quando li senti parlare. Quando dicono che sta andando tutto bene. Quando ti raccontano che, nei gruppi di lavoro ristretti, si concretizza meglio. Sospetti che diventano certezze quando quelli che prima ti accoglievano deferenti, adesso ti allontanano con garbo e fermezza per affrontare l’ennesima riunione a porte chiuse. Manco trattassero argomenti che affrontano la sicurezza nazionale. Che poi, a dirla tutta, è stato questo vezzo delle porte chiuse a trascinare Errani nell’incidente della registrazione pirata, realizzata sicuramente da un amministratore e rilanciata via web. “Finalmente cominciamo ad organizzarci nel territorio” ha detto Vasco Errani alla stampa.  “Accelerare, velocizzare, dare risposte ai cittadini” gli altri verbi usati dal commissario alla ricostruzione. Dopo sei mesi siamo ancora a caro amico. Apprendiamo, non senza imbarazzo che da oggi cominciano ad organizzarsi. Bontà loro. Devono aver approfittato del primo sole primaverile, visto che l’unica nevicata invernale li ha trovati spiazzati e impreparati. Siamo dunque – dopo sei mesi - nella fase organizzativa, ma ci stiamo con la massima cura per le pubbliche relazioni. Privilegiando l’immagine e la forma. Della sostanza se ne occuperanno chissà quando. Il presidente della giunta regionale, Ceriscioli non ha saputo o voluto dare nessuna risposta al presidente dell’amministrazione provinciale di Macerata. Né in sede di comitato ristretto, ma nemmeno in assemblea plenaria. Sacrosante d’altra parte le osservazioni di Pettinari: perché se la provincia di Macerata ha il 62% del territorio danneggiato su 21 assunzioni a tempo determinato gliene spettano solo 10? La matematica dice che mancherebbero almeno tre unità. Nessuna risposta nemmeno sul perché sia stato trasferito in Regione l’unico funzionario provinciale della stazione appaltante. Nessun riscontro da parte di Ceriscioli nemmeno sulla disponibilità offerta dall’amministrazione provinciale per costituire a Piediripa l’ufficio speciale per la ricostruzione. Insomma, aldilà dei buoni propositi non si sta facendo nessun passo in avanti, se non a parole. L’unica cosa che sembra funzionare è questo comitato ristretto degli amministratori. Richiesto, peraltro dagli stessi sindaci e dal commissario Errani. La sostanza vera è che dopo la riunione di oggi dovrebbe uscire un altro decreto. Pare che stavolta, nel contenuto del provvedimento normativo, venga data ai sindaci maggiore autonomia e responsabilità. Di questo salto qualitativo, che in qualche maniera ricalca le normative del sisma del 1997, va dato correttamente ogni merito a Vasco Errani che in questi mesi si è confrontato in maniera serrata con tutti i sindaci dei comuni disastrati. "Stiamo ancora gestendo parti dell'emergenza, casette, stalle e macerie - ha sottolineato Errani - ma stiamo discutendo anche l'impianto della ricostruzione per scuole e imprese. I tempi sono veloci: vogliamo confrontarci soprattutto con i sindaci''. Nel nuovo decreto ''non a caso i sindaci sono soggetti attuatori per la realizzazione di casette, stalle e opere di urbanizzazione. L'obiettivo è contrastare lo spopolamento e ridare una prospettiva vera alle zone colpite". Errani ha ricordato che si sta lavorando ''per 21 nuove scuole, mentre per le imprese c'è già l'ordinanza per il recupero di tutti i danni''. Su questa scia cambiano anche le modalità di azione: prima si fanno gli incontri con i sindaci, nei quali si raccolgono criticità e modalità di soluzione, poi si scrivono le ordinanze e non viceversa. Siamo in ritardo di sei mesi, ma da oggi cambia la cabina di regia. Il flemmatico e inconcludente Luca Ceriscioli, che fin qui ha gestito male l’emergenza, oggi passa il testimone a Vasco Errani, che ha fama di essere uomo di poche parole, ma di molti fatti concreti. Saranno i risultati il maxicantiere della ricostruzione che si sta mettendo in piedi, a giudicare il suo operato.         

06/03/2017 13:12
Ancora vento forte: nuova allerta della Protezione Civile per tutto lunedì 6 marzo

Ancora vento forte: nuova allerta della Protezione Civile per tutto lunedì 6 marzo

Domani sarà una giornata di forti venti nelle aree interne delle Marche. L'approfondimento di una saccatura sul Tirreno determinerà venti sud occidentali forti nelle zone interne della nostra regione per la giornata di lunedì. La Protezione civile ha diffuso un avviso di condizioni meteo avverse che prevede venti da sud ovest con raffiche fino a burrasca o tempesta lungo il crinale appenninico. L'allerta è valida dalla mezzanotte di oggi a quella di lunedì. 

05/03/2017 15:06
Notte di controlli per la Stradale: ritirate cinque patenti per guida in stato di ebbrezza

Notte di controlli per la Stradale: ritirate cinque patenti per guida in stato di ebbrezza

Consueta notte di controlli nel fine settimana da parte della Polizia Stradale lungo le arterie costiere maggiormente percorse soprattutto dai giovani, allo scopo di prevenire le cosiddette "stragi del sabato sera". Nella notte fra sabato e domenica, gli agenti della Stradale hanno ritirato complessivamente cinque patenti ad altrettanti guidatori risultati positivi all'etilometro. Rilevati anche alcuni incidenti, fortunatamente, senza conseguenze fisiche per le persone coinvolte. 

05/03/2017 11:33
Una ferita del terremoto che si rimargina: riaperta la strada da Monte San Martino ad Amandola

Una ferita del terremoto che si rimargina: riaperta la strada da Monte San Martino ad Amandola

Oggi il Presidente Pettinari, accompagnato dall’ing. Mecozzi si è recato a Monte San Martino per inaugurare la riapertura della provinciale che porta ad Amandola. La strada era stata chiusa in prossimità del paese per i danni provocati dagli eventi sismici . Nel tratto stradale in questione si erano verificati distacchi di massi dalla parete rocciosa che avevano ostruito il passaggio con gravi disagi per tutto il comprensorio. Da qui la necessità di agire in fretta e la Provincia, d’intesa con la Protezione Civile, ha subito attivato l’iter per la massima urgenza il ripristino della viabilità. Gli interventi hanno riguardato un tratto stradale di circa 400 metri. In prima istanza si è trattato di mettere in sicurezza la parete rocciosa provvedendo allo sgaggio di massi pericolanti bonificando quindi la zona. “I lavori – spiega Pettinari - sono stati eseguiti in 4 settimane anche se per correttezza è necessario evidenziare che i tempi si sono allungati per le avverse condizioni meteo che, con le abbondanti nevicate, hanno impedito la continuità degli interventi di ripristino stradale”. I lavori sono stati realizzati dalla ditta Rock and River di Rosi Giancarlo di Visso che con un sostanzioso ribasso se li è aggiudicati per 80 mila euro. Alla riapertura erano presenti anche il Sindaco ed altri rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Monte San Martino. L’incontro è poi proseguito nella sede del Comune dove il Sindaco ha fatto il punto sui danni del terremoto indicando le attuali criticità. Il Presidente Pettinari ha reso noto quali saranno i prossimi lavori che verranno realizzati con i fondi del Bilancio 2016 che interesseranno le strade provinciali presenti nel territorio del piccolo Comune maceratese che per la sua posizione è anello di congiunzione tra la Provincia di Macerata e quella di Fermo. Strade e snodi da sistemare particolarmente importanti per tutta la viabilità del comprensorio in questione.

04/03/2017 18:10
Errani incontra i vescovi: "Occorre accelerare ancora di più"

Errani incontra i vescovi: "Occorre accelerare ancora di più"

 "È necessario accelerare ulteriormente. Il cronoprogramma funziona anche se la nostra aspirazione è sempre quella di andare ancor più veloci": parla di messa in sicurezza, ma anche di ricostruzione il commissario straordinario del Governo, Vasco Errani, al termine di una riunione con i vescovi delle zone del centro Italia colpite dal sisma. Incontro che si è svolto presso la diocesi di Spoleto.    "Abbiamo fatto il punto della situazione sul patrimonio culturale ecclesiastico danneggiato - ha detto Errani - individuando un piano per alcune chiese immediatamente riparabili".    Monsignor Renato Boccardo, vescovo di Spoleto Norcia, ha indicato nella Basilica di Norcia la chiesa simbolo del territorio umbro da recuperare prima di tutte.    Presenti al summit anche i presuli di Rieti, Domenico Pompili, Camerino-San Severino Marche, Francesco Giovanni Brugnaro, e di Ascoli Piceno, Giovanni D'Ercole. (Ansa)

04/03/2017 08:40
Allerta della Protezione Civile: vento fino a burrasca domani sulle Marche

Allerta della Protezione Civile: vento fino a burrasca domani sulle Marche

La Protezione civile delle Marche ha emesso un avviso di condizioni meteo avverse valido dalle 6 alla mezzanotte di domani per venti sud-occidentali con intensità media di vento teso nelle zone interne e moderato nel resto della regione. Durante le ore centrali di domani, le raffiche raggiungeranno la burrasca forte nelle zone interne alto collinari e la tempesta sul crinale appenninico.

03/03/2017 17:17
Anche l'Università di Macerata al festival Tipicità

Anche l'Università di Macerata al festival Tipicità

Ci sarà anche l’Università di Macerata alla venticinquesima edizione di Tipicità, il festival del gusto che esalta identità e valori territoriali, da sabato a lunedì a Fermo. L’Ateneo è da anni partner culturale di questa manifestazione, che negli anni si è evoluta in laboratorio di promozione e marketing territoriale, innovativo e partecipativo. Le attività proposte quest’anno da Unimc si rivolgono a pubblici diversi. Si parte dalla Cina, alla quale sabato alle 15.30 sarà dedicato il convegno organizzato dall’Istituto Confucio e dal China Center “Il mercato cinese: aziende ed esperienze a confronto” con Luigi Donnari de La Pasta di Aldo, Emidio e Vanda Angellozzi di Angellozzi Tartuficoltura, Marco Cartechini dell’Oleificio Cartechini, Marilena Cocci Grifoni della Tenuta Cocci Grifoni, Qingle Hu della Hunan University e Lorenzo Moretti, agronomo, esperto nel settore agroalimentare. Per i bambini, nelle giornate di sabato e domenica, ogni due ore, saranno organizzati laboratori sulle tematiche dell’opera lirica e dell’educazione alimentare, che coinvolgeranno i partecipanti nella costruzione di artefatti utili all’avvicinamento ai contenuti della lirica e nell’esplorazione sensoriale del cibo finalizzata all’accrescimento della consapevolezza alimentare. L’Università propone anche attività di orientamento alla scelta universitaria e professionale per le scuole presenti alla manifestazione.  Allo stand di Unimc, oltre agli addetti dell’ufficio orientamento, che potranno fornire informazioni sull’offerta didattica e sui servizi per gli studenti, ci saranno anche il China Center, l’Istituto Confucio, che proporrà esibizioni di arte calligrafica e video sulla Cina e sul capodanno cinese di Macerata, e gli spin-off dell’Ateneo, ossia le giovani imprese nate in seno all’università. Per la prima volta, infine, è stato coinvolto anche un gruppo di studenti che seguiranno in maniera attiva, coordinati dalla Società Imagina, le fasi di organizzazione e di realizzazione della manifestazione. Sono Erika Bei, Simona Cosentino, Marta Lancioni, Samuela Mezzelani, Stefano Paralupi, Chiara Pazzelli, Luca Principi, Paola Ubaldi, Dario Vinciguerra.

03/03/2017 15:50
Nasce l'associazione "Marche di Birra"

Nasce l'associazione "Marche di Birra"

Costituita il 25 gennaio scorso, l'associazione di birrifici agricoli e artigianali marchigiani ha presentato i propri obiettivi e progetti a Palazzo delle Marche. Il presidente della II commissione regionale, Gino Traversini: “Stiamo lavorando a una normativa per venire incontro alle esigenze delle aziende senza tralasciare la valorizzazione del territorio” Un mercato in crescita, quello della birra artigianale, con le Marche seconda regione nel centro Italia per concentrazione di microbirrifici. Sulla scia di questo trend, 25 gennaio scorso 19 produttori di tutta la regione - tra agricoli, artigianali e brew pub - hanno costituito l'associazione “Marche di Birra”. Si tratta di un progetto che parte dalla volontà di giovani imprenditori del settore, in gran parte under 40, e può contare sul sostegno dell'Assemblea legislativa. “Abbiamo avviato già da tempo un percorso – ha sottolineato il presidente della commissione regionale “Sviluppo economico”, Gino Traversini (Pd) - per sostenere e valorizzare le aziende brassicole marchigiane e stiamo ora pensando a una normativa che venga incontro alle esigenze dei produttori marchigiani, senza tralasciare la valorizzazione del nostro territorio”. Nelle Marche, quinta regione in Italia per produzione di orzo, sono attivi 41 birrifici - tra agricoli, artigianali e “brew pub” - cheproducono oltre 300 tipi di birre. “Puntiamo a portare la birra fuori dai luoghi di nicchia e a educare gli appassionati – ha evidenziato il presidente della neonata associazione, Ludovico Caverni - verso un consumo più consapevole e ampio. Il nostro obiettivo è anche quello di fare crescere ulteriormente il consumo di birra marchigiana. Un prodotto di qualità, realizzato con materie prime ottime”. “Marche di birra” è, a livello regionale, la più grande associazione di produttori di birra agricola e artigianale d'Italia. Tra gli altri obiettivi dell'associazione, evidenziati nel corso della conferenza stampa di presentazione, anche quelli di incentivare la collaborazione tra produttori, realizzare iniziative culturali, eventi e attività di promozione, a livello regionale, nazionale e internazionale e sviluppare percorsi condivisi di promozione sotto un brand comune. Un primo progetto concreto – hanno spiegato i produttori intervenuti alla presentazione dell'associazione – è quello relativo alle “Strade della birra”. Un'iniziativa, come è stato sottolineato che “nasce dall’esigenza di valorizzare i territori marchigiani a vocazione brassicola, caratterizzati non solo dalla presenza di birrifici artigianali e agricoli ma anche da attrattive naturalistiche, culturali e storiche particolarmente significative ai fini di creare un’offerta integrata”. Sono intervenuti alla conferenza stampa tutti i componenti della II commissione regionale e il sindaco di Apecchio, Vittorio Alberto Nicolucci, presidente dell’Associazione nazionale Città della Birra.

03/03/2017 11:27
Sanità, lo sfogo di un padre indignato: "Mia figlia non ha diritto ad un pediatra se non a pagamento"

Sanità, lo sfogo di un padre indignato: "Mia figlia non ha diritto ad un pediatra se non a pagamento"

"Grazie alla burocrazia e ad uno Stato ormai morto, mia figlia e i figli di tanti altri non hanno diritto ad avere un pediatra se non a pagamento".  Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di un papà che si è visto assegnare e poi negare il pediatra "della mutua" per la sua bambina nata da poco. "Vi scrivo perché sono indignato nei confronti della sanità maceratese, a tutela dei diritti della mia famiglia e quella di altre che versano nella mia stessa condizione". Ci chiede però la cortesia di mantenere l'anonimato. "Venendo ai fatti, sono padre di una bellissima bambina nata a dicembre 2016. Purtroppo nell’ultimo trimestre di gravidanza mia moglie ha contratto il Citomegalovirus trasmesso poi alla bimba . Fortunatamente non ci sono state conseguenze per mia figlia , avendolo contratto proprio nel finale, però periodicamente deve essere sottoposta a controlli". Oltre alla difficoltà derivante da questa situazione, che non può non preoccupare un neo papà, un'altra è derivata da una illogica burocrazia. Dopo aver infatti presentato domanda per l'assegnazione di un pediatra per la piccola ci racconta che "Nella lista ricevuta comparivano circa dieci nominativi di pediatri su Macerata e tutti abbondantemente sopra la soglia massima di mutuati (il limite se non erro è di 800 per pediatra). Faccio la richiesta per l’assegnazione di un pediatra di cui ho la conoscenza, lo stesso comincia a seguirmi per un paio di visite fino ad arrivare a venerdì 24 febbraio quando mi dice esplicitamente che non potrà piu’ seguire la mia bambina se non a pagamento".  Al papà viene dato dal pediatra un numero di telefono "per poter far sentire la mia voce a chi decide riguardo il blocco/sblocco dei mutuati". Purtroppo però al numero non risponde nessuno.... "Ciò che mi fa infuriare è che la mia bimba ha necessità di essere seguita, soprattutto a causa della circostanza sopra indicata". Così conclude amareggiato.  La morale di questa storia è che una bambina nata da poco, per di più con dei problemi di salute, si vede negare il diritto ad avere un dottore e suo padre non trova risposte nella sanità pubblica, che dovrebbe essere a servizio dei cittadini malati. 

03/03/2017 11:13
Protesta degli allevatori terremotati: in piazza con i loro animali a Montecitorio

Protesta degli allevatori terremotati: in piazza con i loro animali a Montecitorio

Di fronte ad una situazione che descrivono come ''insostenibile'', gli agricoltori e gli allevatori delle aree terremotate delle Marche e quelli delle altre regioni invaderanno piazza Montecitorio a Roma il 7 marzo con i loro animali. Coldiretti spiega che ''rischia di saltare l'ultimo presidio del territorio ferito dal terremoto, caratterizzato da un'economia agricola di pregio e allevamenti che è possibile salvare solo se la ricostruzione andrà di pari passo con la ripresa del lavoro''. Insieme agli animali sopravvissuti sotto scosse e neve gli agricoltori porteranno davanti al Parlamento i prodotti locali salvati dalle macerie ma che ''ora rischiano di sparire per le difficoltà del mercato locale provocate dalla crisi del turismo e dallo spopolamento dovuto all'esodo forzato ma anche ai ritardi nella costruzione degli alloggi temporanei''. Sarà presentato il Dossier Coldiretti sul "Terremoto nelle campagne" e verrà distribuito un filmato-denuncia sui gravi ritardi della ricostruzione nelle aree rurali. All'iniziativa saranno presenti il presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo insieme a tutti rappresentanti dell'organizzazione delle diverse realtà locali e ai sindaci dei comuni rurali colpiti dal sisma. (Fonte Ansa)

03/03/2017 11:07
Reperiti 4500 alloggi per i terremotati: ne mancano altri 500

Reperiti 4500 alloggi per i terremotati: ne mancano altri 500

"Abbiamo già reperito la disponibilità di 4.500 alloggi al momento della massima restrizione, che è praticamente da luglio, su 5.048 marchigiani che sono in albergo. La forbice fra i posti disponibili e quelli che servono è quindi molto stretta. Continua la ricerca di altre strutture, per i 500 posti che mancano, e poi saremo pronti per fare un piano di rientro complessivo". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. "Abbiamo 20mila persone in autonoma sistemazione e 5.048 negli alberghi. Ma - ha aggiunto - non sappiamo ancora chi ha intenzione di rientrare attraverso le strutture temporanee. Al momento quindi per noi è importante garantire a tutti un'adeguata collocazione". Per Ceriscioli, poi, "bisogna evitare il fai da te: c'è un'organizzazione che sta valutando tutto l'insieme delle disponibilità, perché non deve essere il singolo cittadino a iniziare a cercare la soluzione per conto suo. Sarebbe inaccettabile per lui, ma anche per il sistema".

02/03/2017 08:35
Terremoto, Errani: "Più poteri ai sindaci. I protagonisti sono loro"

Terremoto, Errani: "Più poteri ai sindaci. I protagonisti sono loro"

"Col decreto in fase di conversione viene data ai Comuni la possibilità di essere soggetti attuatori per quel che riguarda le opere di urbanizzazione, il provvisorio per il commerciale e le imprese, le stalle, cioè tutto quello che è opportuno affrontare e risolvere". Così il commissario per la ricostruzione Vasco Errani a margine di una riunione a Ascoli con i sindaci dei territori terremotati, per fare il punto della situazione anche alla luce della nuova governance. "Si è costruita sulla base dell'assemblea fatta ad Ancona questa forma di riorganizzazione da me condivisa perché rende più ravvicinato il tema del problema e la sua soluzione". "La prossima settimana - ha annunciato - i comitati discuteranno sull'ordinanza della ricostruzione dei danni gravi, prima ancora dell'approvazione definitiva che faremo dopo questa verifica. Credo sia il modo migliore, perché non c'è nessuna altra possibilità che ricostruire con e partendo dal territorio e i protagonisti che, in primo luogo, sono i sindaci".

02/03/2017 08:30
Sciapichetti: non c'è nessun inceneritore previsto nel piano rifiuti

Sciapichetti: non c'è nessun inceneritore previsto nel piano rifiuti

"La cartografia elaborata dalla Provincia di Macerata non ha nulla a che vedere con l’installazione di un ipotetico inceneritore." Lo puntualizza in una nota, in merito ad alcune notizie di stampa diffuse recentemente, l'assessore regionale all'ambiente Angelo Sciapichetti. "Specifica solamente dove, stando al nostro Piano dei Rifiuti, non possono essere collocati discariche ed impianti di recupero di materiale. L’inceneritore - continua la nota - non è contemplato nel nostro Piano, non è voluto dalla Regione Marche e tanto meno dal sottoscritto. A riprova di ciò è anche il recente ricorso al TAR della nostra Regione contro il Decreto ministeriale che vedrebbe la necessità di un inceneritore sul territorio marchigiano. Gli impianti eventualmente da realizzare in Provincia di Macerata son lungi dal poter essere definiti, considerato che il Piano d’Ambito dell’ATO3 non è stato né redatto, né tanto meno adottato. La fattibilità di qualunque progetto di impianto di gestione, pubblico o privato che sia, andrà comunque valutata anche in una ulteriore fase di verifica, in cui verranno presi in considerazione i fattori a scala di maggior dettaglio (PRG, distanze da funzioni sensibili, tutela di beni, vincoli ambientali, paesaggistici, ecc.). Non esiste pertanto - conclude Sciapichetti - una questione sulla collocazione dell’inceneritore, che non è previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti e che, se paradossalmente venisse proposto dal Piano d’Ambito dell’ATO3, sarebbe bloccato dalla Regione per difetto di conformità rispetto al Piano Regionale."

01/03/2017 18:10
Ceriscioli: no grazie, preferisco Errani...

Ceriscioli: no grazie, preferisco Errani...

Dopo le vicende, le polemiche, e le ipotesi che si sono susseguite nel corso degli ultimi giorni, oggi finalmente, abbiamo un quadro più chiaro e definito sul post-sisma. Sappiamo intanto che Vasco Errani continuerà a svolgere il suo ruolo di commissario straordinario alla ricostruzione. Evidentemente nella trattativa con il governo di Roma, Errani è stato capace di spostare l’ago della bilancia, decisamente in suo favore. Lo sfogo di metà febbraio, nell’incontro con gli amministratori era solo un’anticipazione del rapporto presentato alla Presidenza del Consiglio dopo sei mesi di emergenza. Deve essere stato un report impietoso (benché riservatissimo) che descriveva, dettagliatamente e in ogni casella, ogni singola disfunzione. Ma soprattutto chi, di quelle disfunzioni, ne avesse le principali responsabilità. A conti fatti, ci risulta che quasi un buon ottanta per cento tra ritardi, inefficienze, difetti di comunicazione, vanno ascritti alla giunta regionale. Il resto è distribuito equamente tra i sindaci e Protezione Civile. Della volontà di Vasco Errani di andare avanti, noi prendiamo atto con soddisfazione. Non abbiamo mai avuto nessun pregiudizio nei suoi confronti, ben consapevoli che uno che ha governato per quindici anni consecutivi una delle regioni più ricche e più importanti d’Italia non lo abbia fatto solo perché comunista. Lasciamo che siano altri a scaricare tutti i loro livori post ideologici repressi in articolesse intrise di odio, unitamente a sesquipedali inesattezze. Le competenze e le funzioni di Errani (commissario straordinario pro tempore) sono stabilite da una legge dello Stato: la 229 del 15 dicembre 2016. In particolare dall’art. 2. Se qualche sindaco di campagna, piuttosto che comunicare al mondo il suo risolutivo parere, trovasse tempo di leggerla, di adeguarvisi e soprattutto rispettarla e farla rispettare – come si fa con qualsiasi altra legge – ne trarrebbero giovamento tutti. Soprattutto chi, con il post terremoto, ci deve fare i conti quotidianamente. Contrariamente alla vulgata che lo dipinge come un burocrate accentratore, Errani ha chiesto decentramento e condivisione di competenze e responsabilità.  Anche questa circostanza si può tranquillamente verificare ascoltando la registrazione di quello che tutti ormai, giornalisticamente, chiamano il suo sfogo. Chi invece ad oggi, rispetto alle convinzioni di Errani, tira decisamente il carro dalla parte opposta è la Regione Marche nella persona del suo presidente: Luca Ceriscioli. Quando Errani afferma che la gestione della ricostruzione debba avvenire su base provinciale, Ceriscioli risponde che ciò va bene in provincia di Fermo e di Ascoli, ma non va bene a Macerata. La motivazione è che il territorio maceratese è il più colpito, per gravità ed estensione, dai danni del sisma. Combinazione però vuole che i presidenti di area vasta di Fermo e Ascoli siano vicini e organici al Partito Democratico, mentre a Macerata c’è un ex democristiano duro da convertire al verbo renziano, cioè Antonio Pettinari. Tonino per gli amici: che sono tanti, anzi troppi. Decisamente tantissimi direi, visto che da solo il buon Tonino, nemmeno sei mesi fa, ha ridicolizzato il PD provinciale maceratese passandogli una batosta politica che ancora brucia e reclama tremenda vendetta. Stiamo parlando - a dispetto di quegli orribili pullover rosa shocking che ama indossare - di un uomo rispettato da tutti gli amministratori della provincia, che la stima e la considerazione se l’è conquistata – giorno dopo giorno - sul campo dopo decenni di buona gestione politica su ogni fronte. Ma per completare definitivamente questo squallido quadro autoreferenziale, proprio ieri Ceriscioli ha trasferito d’autorità il funzionario dalla stazione unica appaltante dall’amministrazione provinciale di Macerata alla Regione Marche. Si tratta di un atto unilaterale gravissimo che toglie all’Ente Provincia ogni possibilità di bandire gare per servizi pubblici. Una vera e propria dichiarazione di guerra agli italiani tutti che va decisamente in controtendenza con il responso popolare del referendum del 4 dicembre che ha visto il sessanta per cento favorevoli alle Province come enti costitutivi della Repubblica. Alla pari delle Regioni e non sottoposte alle perversioni (come in questo caso) di queste ultime. Personalmente ho finito tutti gli aggettivi con accezione negativa presenti nel dizionario italiano, per descrivere questo individuo che, unitamente ai suoi meno che mediocri sodali, sta governando in maniera pedestre la regione Marche. Un perfetto buono a nulla capace di tutto. Perfino di strumentalizzare migliaia di senzatetto e buttarla volgarmente in politichese sulla loro povera pelle. Non essendo, peraltro, stato capace di smuovere in sei mesi nemmeno una carriola di macerie. Al solo pensiero di affidare ad un figuro di questa infima levatura tutte le procedure della ricostruzione, mi verrebbe la pelle d’oca. Teniamoci stretti Vasco Errani e facciamo voti che da Roma ce lo conservino a lungo. O almeno finché non avremo cacciato Ceriscioli come merita e messo al suo posto qualcuno più capace di lui.        

01/03/2017 17:12
Tavolo di lavoro fra Enel e le associazioni dei consumatori sull'emergenza black out

Tavolo di lavoro fra Enel e le associazioni dei consumatori sull'emergenza black out

Al via un tavolo di lavoro Enel - Associazioni dei Consumatori dedicato all'emergenza maltempo di Abruzzo e Marche. La decisione, a conclusione dell'incontro tra Enel e le rappresentanze nazionali e locali delle Associazioni dei Consumatori aderenti al CNCU. Tra gli argomenti, gli indennizzi extra per i clienti, già disposti da Enel, che vanno ad aggiungersi a quelli automatici previsti dalla Delibera della AEEGSI n 646/2015 e il risarcimento di eventuali danni, con la possibilità di ricomprendere casi specifici raccolti dalle Associazioni. È inoltre emersa la possibilità di estendere ulteriormente i canali per presentare le richieste, definendo le modalità di coinvolgimento attivo e diretto delle Associazioni affinché possano svolgere un ruolo di supporto ai cittadini anche nella compilazione delle richieste attraverso una procedura così ancora più capillare e fluida. E-distribuzione ha inoltre annunciato l'attivazione di sportelli mobili per raggiungere in maniera capillare i Comuni coinvolti. (Ansa)

01/03/2017 16:01
Approvate dal Consiglio Regionale tre mozioni sui Vigili del fuoco proposte dalla leghista Malaigia

Approvate dal Consiglio Regionale tre mozioni sui Vigili del fuoco proposte dalla leghista Malaigia

Approvate oggi in Consiglio regionale tre mozioni sul tema della carenza di personale e delle Caserme da ristrutturare dei Vigili del Fuoco. La Lega Nord Marche ha presentato questi atti, evidenziando una cronica carenza di mezzi, attrezzature, dotazioni strumentali e risorse umane. Marzia Malaigia nel suo intervento ha evidenziato l'obsolescenza dei veicoli antincendio e di unità ad essi collegate. Ha ricordato che tali autoarticolati, per legge non devono essere più vecchi di 10 anni, pertanto quelli che risalgono a prima del 2006 sono considerati "vetusti". La triste e pericolosa realtà sta nel fatto che la maggior parte del parco-macchine o mezzi di ausilio nei soccorsi, è molto più vecchia. La Malaigia ha portato degli esempi fra tutti: alcune autoscale sono addirittura degli anni '90! (1997) e altre strumentazioni addirittura risalgono al 1989. Inoltre nel periodo estivo vi è una notevole carenza di personale da affiancare ai carabinieri forestalinelle attività di prevenzione degli incendi. La consigliera della Lega ha inoltre ricordato la Circolare del Ministero dell'Interno che, in data 21 febbraio 2017, ha stabilito un incremento di circa 400 unità nel territorio nazionale ma, come sappiamo, la Regione Marche oggi ha bisogno, di concretezze maggiori. Difatti tenere classificati dei distaccamenti come "SD3" quando la realtà invoca una classificazione più adeguata (SD4), significa che a questi Comandi ubicati in varie zone delle Marche, non arriverà personale sufficiente ed adeguato alla vera situazione del territorio. Durante la discussione la Malaigia stessa ha attualizzato le sue mozioni, alla luce della Circolare stessa, chiedendo un impegno in sede nazionale per il passaggio di categoria dei Comandi di Civitanova Marche e di Jesi, da SD3 alla categoria superiore SD4. Oltre alla situazione di Arcevia, la Vicepresidente ha ricordato quello che sta succedendo ad esempio a Macerata, con un progetto lasciato ad 1/3 dei lavori di ampliamento e recupero e all'emblematica situazione del Comando di Fermo che ha una sede finita ed addirittura inaugurata un anno fa, ma ancora non utilizzabile. Piena soddisfazione della Consigliera per i 20 voti favorevoli, con totale unanimità dell'Aula, in merito a questa mozione ed alle altre due che interessano i Comandi di Visso e di Camerino. Per Visso si è ottenuto il voto favorevole per una dotazione strumentale e di mezzi per un soccorso rapido ed efficace in zona montana, mozione firmata e presentata anche dalla consigliera Leonardi di Fratelli d'Italia. Per Camerino, invece,  un impegno a far sì che si sblocchi l'arrivo dei moduli che possano ospitare i vigili del fuoco che hanno, essi stessi, una Caserma terremotata. Sull'attuazione degli impegni la Malagia promette piena vigilanza e monitoraggio sull'evolversi della situazione certa anche della collaborazione di tutti i soggetti coinvolti.  

28/02/2017 17:40
Terremoto: le Marche danno l'ok ai manufatti provvisori

Terremoto: le Marche danno l'ok ai manufatti provvisori

E' un via libera all'unanimità quello arrivato dal Consiglio regionale delle Marche ad una risoluzione della Commissione Ambiente con cui si chiede alla Giunta di attivarsi affinchè venga riconosciuta ai Comuni terremotati la "Possibilità di disciplinare l'installazione, in aree private, di manufatti temporanei e provvisori" da rimuovere una volta terminata l'emergenza. La proposta si propone di modificare la normativa statale a riguardo e i provvedimenti inerenti dal Dipartimento della Protezione Civile. Le iniziative di localizzazione temporanea di container e casatte, infatti, rischiano al momento di essere illegittime in quanto contrastanti con le norme vigenti. Per ovviare al problema la Commissione intende "normalizzare lo svolgimento della vita sociale delle comunità colpite da un'emergenza senza precedenti" e "l'installazione di manufatti temporanei e provvisori di modeste dimensioni da parte dei singoli cittadini sui terreni di loro proprietà potrebbe rappresentare una valida soluzione". (Ansa)   

28/02/2017 14:25
Allarme Hotel dal comitato "La terra trema, noi no" ai capi gruppo parlamentari

Allarme Hotel dal comitato "La terra trema, noi no" ai capi gruppo parlamentari

"Il 24 febbraio la presidente Boldrini ha inviato al premier Gentiloni una lettera nella quale ha evidenziato la necessità di 'indicare in un cronoprogramma, scadenze precise per la realizzazione delle varie misure previste nella fase emergenziale e in quella di ricostruzione' e ha denunciato 'l'urgenza di assicurare una sistemazione alloggiativa alle famiglie ospitate in alberghi del litorale i cui titolari hanno chiesto di liberare le strutture entro aprile in vista della stagione turistica'. A tal proposito, ci preme denunciare che molti nostri concittadini, ospiti di alcune strutture della costa, hanno trovato un avviso, di questo tenore sotto le loro porte". Così, in un comunicato stampa,  il Comitato 'La nostra terra trema noi no', che ha anche inviato una lettera aperta ai capigruppo della Camera dei Deputati. Peraltro in questi ultimi giorni, avvisi sui limiti di permanenza degli sfollati sono stati diffusi in varie strutture ricettive. "Non è un editto di sfratto, ma una richiesta di informazione e trasparenza avanzata dagli stessi ospiti" - dice in proposito un albergatore - che ospiterà i terremotati sino a fine giugno.  Non tarda ad arrivare la risposta della Giunta Regionale: "a fronte dei circa 5.400 sfollati per il terremoto che oggi risiedono negli alberghi, la Regione Marche ha ricevuto una disponibilità di posti per 6.500 alloggi da parte degli albergatori." Cos' in una nota l'assessore Moreno Pieroni - "Voglio ringraziare tutte le associazioni di categorie e l'Anci per la collaborazione - continua Pieroni - nel corso di queste settimane è stato fatto un grande lavoro anche dagli uffici regionali. Mercoledì chiuderemo questa prima fase e passeremo a convocare i sindaci delle comunità colpite dal sisma per concordare e condividere con loro e i cittadini ogni passo, ogni decisione che prenderemo cercando di limitare al massimo i disagi e gli spostamenti. Fino ad ora gli alberghi hanno incassato oltre 16 milioni di euro". Pieroni preferisce parlate di 'ospiti del sisma' che continueranno ad essere accolti in strutture ricettive "della costa, ma anche dell'entroterra.  Stiamo lavorando per cercare di avvicinare chi lo vorrà ai luoghi di origine". Possibili quindi alcuni spostamenti."

27/02/2017 17:40
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.