Ha 25 anni, ma fingeva di averne 16, in rete, per adescare ragazzine e abusarne sessualmente. Adesso é stato arrestato e, stando alle indagini, le sue vittime nel corso del tempo sono state ben più di dieci. Si é conclusa ieri, con un provvedimento cautelare nei confronti di un venticinquenne di Sant'Elpidio l'indagine condotta dai carabinieri di Montegranaro e dalla Procura della Repubblica di Fermo.
Un lavoro durato qualche mese e avviato nel maggio scorso, quando una delle vittime del pedofilo si é ribellata e, raccontando tutto ai genitori, ha fatto venire alla luce l'orrenda verità. Nel corso del tempo il venticinquenne, che ora é stato rinchiuso in carcere, sarebbe riuscito a mettere le mani addosso a oltre dieci ragazzine, tutte di età compresa tra i dieci e i quattordici anni. Sfruttava, stando a quanto é dato sapere, social network e chat per adescare le sue vittime, fingendosi sedicenne e riuscendo a farsi inviare foto e filmati in atteggiamenti intimi. Poi, con quei file, le ricattava per ottenere incontri reali.
Tutto il materiale emerso nel corso delle indagini, comprese le copie delle conversazioni online e le stesse testimonianze delle ragazzine, é ora a disposizione della magistratura, che nelle prossime ore procederà anche alla convalida del fermo per l'arrestato.
Per la Cassazione, con la sentenza 39037/18, pubblicata il 28 agosto dev’essere condannato penalmente l’esercente che tiene le confezioni di acqua minerale esposte sotto il sole.
"La contravvenzione di cui all’art. 5, lett. b) L. n. 283 del 1962 che riguarda la detenzione per la vendita di prodotti destinati all’alimentazione in cattivo stato di conservazione è un reato di pericolo presunto con anticipazione della soglia di punibilità per la rilevanza del bene protetto, la salute, sicché il reato sì concretizza anche senza effettivo accertamento del danno al bene protetto". A segnarlo, Giovanni D'Agata presidente dello Sportello dei Diritti, che ribadisce come la decisione segni un punto in favore dei consumatori nella tutela della propria salute e un monito per tutti quei commercianti che continuano a perpetuare una prassi che non favorisce la conservazione corretta di un prodotto fondamentale per la vita come l’acqua.
A tal proposito, rileva la Suprema Corte che per la configurazione del reato a carico del negoziante, è sufficiente che le confezioni d’acqua siano conservate esposte alla luce del sole: basta il solo rischio che i contenitori di Pet possano alterarsi per reazione chimica all’esposizione ai raggi solari.
Nella fattispecie, la terza sezione penale ha confermato la condanna emessa dal Tribunale di Messina nei confronti di un commerciante reo del reato di cui all’articolo 5 della legge 283/82, perché era stato appurato che le confezioni di acqua minerale erano accatastate alla rinfusa all'esterno di un deposito ed esposte alla luce del sole, in periodo estivo in pieno giorno in una zona notoriamente calda come la Sicilia.
Sulla scia di numerosi precedenti giurisprudenziali, con la decisione in commento, la Suprema Corte ha ricordato che "Il reato di detenzione per la vendita di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione è configurabile quando si accerti che le concrete modalità della condotta siano idonee a determinare il pericolo di un danno o deterioramento dell’alimento, senza che rilevi a tal fine la produzione e di un danno alla salute, attesa la sua natura di reato a tutela del c.d. ordine. alimentare, volto ad assicurare che il prodotto giunga al consumo con le garanzie igieniche imposte dalla sua natura (Cass. Sez. 3 n. 0772 del 5/ 5/2015, Torcetta, Rv. 269901)".
E per accertare il cattivo stato di conservazione non servono specifiche analisi di laboratorio, ma sono sufficienti dati obiettivi, come il verbale ispettivo, documentazione fotografie o la prova testimoniale. L’acqua, peraltro, deve essere assimilata ad altri liquidi alimentari come l’olio o il vino: è un prodotto vivo e subisce alterazioni quando è stipato in contenitori stagni che impediscono i normali interscambi che avvengono con l’aria ed altre forme di energia.
Il divieto di esporre le bottiglie d’acqua alla luce e al calore del sole, in tal senso, era già previsto addirittura dal decreto ministeriale del 20 gennaio 1927, quando i contenitori in commercio erano solo di vetro. Ciò vale tantopiù con le confezioni in Pet, "atteso che l'esposizione, anche parziale, di prodotti destinati al consumo umano alle condizioni atmosferiche esterne, tra cui l'impatto con i raggi solari può costituire potenziale pericolo per la salute dei consumatori, in quanto sono possibili fenomeni chimici di alterazione dei contenitori e di conseguenza del loro contenuto".
Da Patrizia Terzoni, deputata del Movimento 5 Stelle, riceviamo e pubblichiamo
Sgombriamo il campo da ogni equivoco: il M5s resta fermamente contrario agli inceneritori, e per questo motivo ritiene apprezzabile lo sforzo compiuto dalla Regione Marche per arrivare a una legge che possa definitivamente superarli. C’è però un problema: il testo in questione va contro una legge nazionale, lo “Sblocca Italia”, che noi abbiamo avversato su tutta la linea e che non vediamo l’ora di modificare.
Siamo lieti di sapere che una giunta regionale a guida Pd voglia andare nella direzione opposta rispetto a una legge scriteriata come lo Sblocca Italia scritta e voluta proprio dai governi a trazione “Dem” degli ultimi anni, ma il legislatore ha il dovere di far rispettare la Carta Costituzionale, perciò impugnare una legge regionale che va contro la normativa nazionale è semplicemente un atto dovuto. E non una decisione politica “punitiva”, come in molti pensano.
Visto che l’addio agli inceneritori è ora desiderio dominante, nel futuro prossimo potremo lavorare sicuramente per inaugurare una nuova stagione per ciò che riguarda il ciclo dei rifiuti. Le polemiche non servono a nulla.
Sorpreso dagli agenti della Guardia di Finanza in un appartamento a San Benedetto del Tronto un diciottenne tunisino, A. B., in possesso di quasi 7 etti di eroina.
Nove giorni fa era arrivato in Italia dall'Africa ed era ospite in quell'appartamento di alcuni connazionali. Ieri mattina, davanti al giudice per le indagini preliminari, Carlo Calvaresi e al pubblico ministero Mara Flaiani, si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto dell’extracomunitario. Entrambi i magistrati hanno ritenuto di applicare la pena maggiormente afflittiva in forza dell'elevato quantitativo di sostanza stupefacente sequestrato.
In attesa che il Gup decida se rinviarlo o meno a giudizio per il ragazzo è stata confermata la detenzione in carcere.
Non accettava che la nuora avesse smesso di vestire alla maniera marocchina: foulard, vestiti lunghi e poco trucco. Per questo aveva cominciato a maltrattare la ragazza, che si è rivolta ai carabinieri, denunciando la famiglia del marito, che nel frattempo aveva lasciato.
In questi giorni alla suocera 60enne - secondo quanto riportano i media locali - i carabinieri hanno notificato la condanna passata in giudicato per maltrattamenti ad un anno e 4 mesi di reclusione, da scontare agli arresti domiciliari. I fatti risalgono al 2012. La ragazza, arrivata a Tavullia per il matrimonio, si era adeguata alla vita occidentale, indossando jeans, gonne, camicette. E scatenando la reazione della famiglia, suocera in testa, che l'aveva maltratta, insultata e minacciata, finché la giovane si è rivolta ai militari. (Ansa)
Piacevole il clima della settimana in corso con temperature miti ancora tendenti al caldo, ma pare che se ne potrà godere ancora per poco. L'alta pressione infatti sembra che resisterà solo per pochi giorni per lasciare spazio, i primi giorni di settembre, ad un nuovo vortice nord-atlantico.
Già per il primo weekend di settembre sono infatti previsti temporali forti e frequenti con rischio di nubifragi tra Umbria e Marche; decisamente meglio al Sud invece, dove si avrà la presenza del sole. Sono previste inoltre nevicate sui 1500m, sulle Dolomiti e attorno Cortina d'Ampezzo.
Per quanto riguarda infine le temperature torneranno a scendere nuovamente, in misura maggiore dove più piovoso. Dunque nel fine settimana si assaporerà un nuovo calo termico, decisamente autunnale. Ma il caldo potrebbe non essere definitivamente finito.
Chi lo ha detto che il fax è un mezzo di comunicazione morto? Il fax è più vivo che mai ed è ancora molto utilizzato sia in Italia che all’estero. Si è assistito piuttosto ad un cambiamento “rivoluzionario” decretato dalla digitalizzazione dei servizi e dall’avvento di Internet. Non a caso si è passati dal fax analogico al fax online o virtuale e si è assistito ad un proliferare di servizi fax disponibili in rete.
Il fax oggi: perché è ancora molto utilizzato?
Il fax è morto o vivo? Sebbene la maggior parte degli utenti ritenga erroneamente che sia in disuso, il fax come altri mezzi di comunicazione ha subito un processo di trasformazione. Prima dell’avvento di Internet e del file sharing, inviare un fax richiedeva la necessità di installare un’apparecchiatura e la linea telefonica dedicata e, la comunicazione viaggiava su “carta”. Grazie al fax, infatti, si poteva inviare simultaneamente a grandissime distanze geografiche documenti, contratti, lettere, fotografie, etc. etc. I costi di manutenzione nell’inviare un fax analogico erano rappresentati dalla gestione della carta fotoreattiva e dell’inchiostro speciale, assai oneroso. Inoltre, era necessario installare e mantenere una linea fissa dedicata: eppure, nonostante questi costi e sconvenienti, il fax era uno dei mezzi di comunicazione più prediletti dalle aziende e dai privati. Con l’avvento della telematizzazione e dell’era di Internet, si è assistito ad un passaggio dal fax analogico a quello digitale.
Eppure, in seguito alle modificazioni apportate dalla legge di conversione n. 98 del 9 agosto 2013, l'art. 14 ha sancito che “ai fini della verifica della provenienza delle comunicazioni è in ogni caso esclusa la trasmissione di documenti a mezzo fax (analogico)”.Si è trattato di una previsione normativa che ha integrato il contenuto all’articolo 47 del CAD e ha posto fine ai dubbi interpretativi circa la possibilità o meno di ricorrere ancora all’utilizzo del fax per la trasmissione dei documenti tra le PA. Infatti, lo stesso articolo 47 del CAD, rubricato “Trasmissione dei documenti attraverso la posta elettronica tra le pubbliche amministrazioni”, stabilisce che le comunicazioni di documenti tra le Pubbliche Amministrazioni avvengano mediante l'utilizzo della posta elettronica e “siano valide ai fini del procedimento amministrativo solo una volta che se ne sia verificata la provenienza”. Quindi, dal tenore normativo, ben si comprende che le comunicazioni “ai fini della verifica della provenienza le comunicazioni sono valide se:
a) sono sottoscritte con firma digitale o altro tipo di firma elettronica qualificata;
b) ovvero sono dotate di segnatura di protocollo di cui all'articolo 55 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445;
c) ovvero è comunque possibile accertarne altrimenti la provenienza,
d) ovvero trasmesse attraverso sistemi di posta elettronica certificata di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005, n. 68”.
Di conseguenza, sebbene si fosse ipotizzato una dismissione graduale del fax, da allora ad oggi hanno iniziato a proliferare portali specializzati nell’erogazione di servizi che consentono di inviare fax tramite gmail o qualsiasi altro indirizzo di posta elettronica, apporre la firma digitale sui documenti e file allegati (come richiesto dalla normativa) e accertare la provenienza delle comunicazioni. Grazie al fax virtuale anche le pubbliche amministrazioni, studi professionali e aziende, operanti in ogni settore, possono inviare lettere, contratti e comunicazioni urgenti in Italia o all’estero, abbattendo i limiti geografici, temporali e gli oneri economici. Per questo il fax è ancora uno strumento di comunicazione molto utilizzato.
Sfruttava i permessi per assistere un familiare disabile per andare in vacanza, ma le foto pubblicate su facebook dei suoi viaggi gli sono costate care. Licenziato senza preavviso un dipendente della Usl Umbria 1 che era in servizio a Todi in seguito a un procedimento disciplinare avviato a suo carico per avere utilizzato i permessi retribuiti previsti dalla legge 104 (destinati a chi assiste congiunti con gravi forme di disabilità) per viaggi turistici all'estero dei quali aveva pubblicato le foto sul suo profilo Facebook. Episodi finiti circa due anni fa al centro di un'indagine della guardia di finanza.In base agli accertamenti delle fiamme gialle, la direzione generale dell'Usl, guidata da Andrea Casciari, ha avviato un procedimento disciplinare a carico del dipendente. Questo si è concluso - in base a quanto si è appreso - con l'applicazione della sanzione massima prevista, il licenziamento senza preavviso del dipendente. Deciso per "l'utilizzo ripetuto" dei permessi della Legge 104 per i viaggi nelle principali capitali europee. Una decina quelli contestati, documentati anche da foto sul profilo Fb dell'uomo. (Fonte Ansa)
Sembra la sceneggiatura di un film sulla violenza di genere, e invece é tutto tristemente reale. Ed é accaduto non molto distante da qui, nel vicino Abruzzo, a Chieti.
Protagonista dell'episodio un albanese di 36 anni - che vive a Chieti con la donna e due figli minori - sottoposto al provvedimento di allontanamento di urgenza dalla casa familiare. Il provvedimento è stato eseguito dagli uomini della squadra Volante della Questura di Chieti. L'albanese, nel corso di una lite, ha dapprima aggredito verbalmente la moglie, quindi l'ha colpita con pugni alla nuca provocandole lesioni guaribili in sette giorni: in particolare mentre la donna era intenta ad espletare le faccende domestiche il marito pretendeva che gli stirasse un paio di boxer e quando la donna gli ha chiesto di attendere per poter terminare le faccende, è scattata l'aggressione.
La donna a quel punto ha chiamato il 113 e quando gli agenti sono giunti nell'abitazione hanno trovato l'uomo in stato di agitazione ed hanno accertato che la donna era stata aggredita già altre volte ed aveva presentato denuncia. (Ansa)
Invitati da Augusto Ciampechini si sono riuniti a Porto Potenza Picena i "cattolici impegnati in politica" della provincia di Macerata. Alla cena é stato presente anche l'On. Tullio Patassini, da sempre nel gruppo trasversale che raccoglie "cattolici impegnati" provenienti da tutti i partiti del c-dx maceratese. Da Macerata, oltre all'affezionato M. Orioli, presenti anche F. D'Alessandro, Livi e Capitani. Folta la delegazione dei sangiustesi con Elisei, Pompei e A. Lattanzi. Da Tolentino: Ceselli, Tatò e Crocenzi. Da Recanati: M.Paoletti. Da Treia: F. Prioglio. Da Civitanova M.: V.Taffoni. Da P.to Potenza Picena: S.Pantanetti. Da Morrovalle: Zuffati e Benedetti. Alla cena si sono toccati temi di politica sia a carattere nazionale che a livello locale.
"Ragioni di buon senso impongono una soluzione al problema che si è creato con il voto al Senato. Occorre rimettere in cammino gli investimenti, è interesse di tutti". E' il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli a lanciare l'appello "trasversale" dopo lo stop al bando per 96 progetti di varie città italiane: nelle Marche sono in bilico lavori per circa 70 milioni di euro.
La richiesta accorata, in vista dell'approdo del decreto alla Camera l'11 settembre, arriva da giunte di colore politico diverso (Ancona, Macerata e Pesaro di centrosinistra, Fermo civica, Urbino civica legata al centrodestra) dopo una riunione anche con alcuni parlamentari marchigiani.
Erano presenti i deputati Francesco Acquaroli (Fdi) e Mario Morgoni (Pd), il consigliere comunale Fdi Carlo Ciccioli, i sindaci Maurizio Gambini (Urbino) e Romano Carancini (Macerata), sindacati, associazione di industriali, artigiani e commercianti. Hanno aderito all'incontro (ma oggi non c'erano) Simone Baldelli (Fi), Alessia Morani (Pd) e Luca Paolini (Lega). No dai parlamentari M5s.
Via libera a maggioranza dal consiglio regionale delle Marche ad una proposta di legge che aggiorna la normativa regionale sui vaccini: l'atto è passato a larga maggioranza, 20 voti a favore, sei contrari (Lega e M5s).
L'accesso ai servizi per l'infanzia (0-3 anni), di competenza della Regione, viene subordinato all'obbligo vaccinale previsto dalle legge Lorenzi e ai coordinatori dei servizi è demandato il compito di verificare il rispetto dell'obbligatorietà.
"La legge regionale nasce - secondo il relatore di maggioranza Fabrizio Volpini (Pd) - di fronte al 'limbo' in attesa delle scelte del Governo in tema di obbligatorietà dei vaccini. Un anno dopo l'entrata in vigore della legge Lorenzin - ha aggiunto - le coperture vaccinali (obbligatorie e consigliate), stanno salendo. Interrompere questo trend positivo è antiscientifico e forse pericoloso".
(Ansa)
Meno bocciati agli scrutini di giugno nella scuola secondaria di II grado, ma aumentano studentesse e studenti che devono recuperare almeno una insufficienza per essere ammessi alla classe successiva. In crescita i promossi nel l primo ciclo. È la fotografia che emerge dalle rilevazioni sugli esiti degli scrutini finali delle scuole secondarie di I e II grado e degli Esami conclusivi del I ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2017/2018.
A livello regionale, nelle Marche, le statistiche del MIUR sono confortanti e addirittura in aumento gli ammessi alle classi successive e agli Esami di Stato rispetto a ciò che è emerso per l'anno scolastico 2016/2017: per quanto riguarda la scuola secondaria di I grado infatti, gli ammessi sono il 98,2% degli studenti contro il 97,9% del 2016/2017. Riguardo poi la scuola secondaria di II grado la percentuale è aumentata dell'1% quest'anno rispetto allo scorso anno scolastico passando dal 70,7% al 71,7% degli ammessi.
Vi è inoltre da sottolineare il fatto che la percentuale più alta di studenti ammessi alle classi successive sempre rispetto alle scuole secondarie di II livello, contro ogni aspettativa riguarda proprio i licei con il 78,7% contro il 66,5% degli istituti tecnici e il 62,0% dei professionali.
“Con estremo rammarico apprendo la notizia che il ministero dell’Ambiente, guidato da Sergio Costa del M5S, intende impugnare la nostra legge regionale che vieta la combustione dei rifiuti e del Css. E’ chiaro che si tratta di una scelta prettamente politica e parimenti assurda e contraddittoria con tutto quanto predicato da Lega e M5s in campagna elettorale”.
Così Sandro Bisonni, primo firmatario della proposta di legge approvata all’unanimità nel giugno scorso dall’Assemblea legislativa delle Marche. Secondo il consigliere del Gruppo Misto deve essere chiaro a tutti che, attraverso l’impugnativa, Lega e M5s si rivelano, alla prova dei fatti, favorevoli all’inceneritore.
“Con la proposta di legge approvata a giugno – conclude Bisonni – le Marche hanno voltato pagina e si sono candidate ad essere la terra delle armonie e della sostenibilità ambientale. Oggi il rischio è quello di rimettere tutto in discussione. La mia preoccupazione va alla provincia di Macerata ed al sito del Cosmari, quale area di possibile accoglimento del futuro inceneritore. Ho sconfitto già una volta questa possibilità e sono pronto a riprendere la battaglia se dovesse servire. Quanto sta accadendo è una vera vergogna!”
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del consigliere regionale del M5S, Romina Pergolesi
Questo Pd si sta affrettando ad escludere dei bimbi dai nidi senza motivazioni oggettive a supporto ma solo per una "ripicca" politica nei confronti dell'operato del Governo e del Parlamento, espressione della volontà degli italiani. Un atteggiamento irresponsabile ed ipocrita quello della maggioranza, che, incapace di gestire i propri servizi, impone l'obbligo ai cittadini. Il calo delle coperture vaccinali è dovuto alla carenza dei finanziamenti, da parte della regione, alla farmacovigilanza regionale.
Le Marche sono un fanalino di coda a livello nazionale rispetto le altre regioni che hanno investito maggiormente nel sistema di vigilanza. Hanno bocciato tutti i miei emendamenti a tutela della salute e dei diritti dei bimbi, della pubblicazione dei dati e di una più puntuale vigilanza delle reazioni avverse nella nostra regione, non c'è da meravigliarsi se poi i marchigiani non si fidano più di loro e non li vogliono come rappresentanti.
Leggi qui le dichiarazioni del Pd
Sport e solidarietà si fondono, al comunale di Monte Urano, per il terzo Memorial Alessio Nasini, che ha visto scendere in campo gli Allievi di Fermana, Veregra e Monturano Campiglione, in ricordo di un amico prematuramente scomparso ma mai dimenticato. A prevalere, sono stati i canarini che, nell’ultima decisiva sfida contro i padroni di casa, si sono imposti per due a zero dopo gli zero a maturati negli incontri precedenti.
Ad aprire il pomeriggio di festa la gara del cuore tra “Gli amici di Alessio” e la Pro Loco/Oratorio locale, mentre a chiudere la manifestazione l’ottima cena presso la bocciofila, con l’incasso devoluto all’Associazione “Amici di Ale”.
A dirigere gli incontri il Gruppo Arbitri Marche rappresentato da Emanuele Trementozzi, Ciro Trinetta e Roberto Del Rosso.
“Per il nostro gruppo è un onore partecipare a questi eventi benefici – fanno sapere i fischietti marchigiani – Quando l’organizzatore Fausto Vesprini, che ringraziamo per l’accoglienza e ospitalità, ci ha chiamato, non potevamo che accettare e partecipare alla manifestazione. Attraverso lo sport, in giornate come queste, si può fare tanto e si può ricordare un amico che, purtroppo, il destino ha portato via troppo presto. Il nostro abbraccio va ai familiari e agli amici di Alessio, rinnovando la disponibilità a partecipare anche il prossimo anno”.
Le istituzioni servono a scrivere il pensiero di una maggioranza qualificata: questa è politica e quella sui vaccini è una questione politica. Siamo in un consiglio straordinario perché siamo in una situazione di limbo e quindi è giusto il carattere di straordinarietà per dare risposte ai cittadini che ci chiedono chiarezza". Così il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Fabio Urbinati.
Che continua chiarendo con fermezza la posizione del Gruppo Pd: "Non può esserci incertezza su un tema importante come quello della vaccinazione obbligatoria. Di chi ci dobbiamo fidare? Dei no vax che non hanno basi scientifiche dietro le loro dichiarazioni, oppure della scienza? Non si può andare dietro al consenso quando dall'altra parte ci sono questioni importanti come quelle sulla salute".
Continua Urbinati: "Tutelare i bambini non significa solo tutelare i bambini stessi, ma anche gli immunodepressi. Oggi quei bambini vanno protetti perché sono loro i più fragili e questo è il compito della politica: occuparsi delle persone più deboli. La nostra regione non si fida di un governo nazionale che lascia nel limbo dirigenti scolastici e famiglie, alle quali diciamo che dobbiamo dire con forza di fidarsi delle istituzioni sanitarie e scientifiche, non di alcuni gruppi o partiti".Conclude poi il capogruppo: "La copertura ha bisogno di essere allargata, o torneremo ad un oscurantismo medievale. Non accettiamo lezioni da chi non si fida degli stessi medici di un ospedale che rappresenta un'eccellenza marchigiana (ndr. Torrette). Questa è la differenza tra noi e i 5 stelle. Su questioni importanti come queste non andremo mai dietro la pancia di questi movimenti: faccio presente che infondere paure che non esistono nel popolo, ha portato solo a grandi tragedie nel corso della storia. Noi allora batteremo forti su questi punto, perché la verità e la correttezza pagheranno sempre".
Anche Forza Italia, in aula, ha evidenziato l'importanza dei vaccini come strumenti di prevenzione (leggi qui).
“Con la legge sui vaccini vengono allo scoperto, ancora una volta, la confusione, le spaccature e le contraddizioni interne al Movimento 5 Stelle e alla maggioranza di governo nazionale che provano a fare ancora opposizione perché non sanno fornire le risposte che i Marchigiani e gli Italiani si attendono”.
Così il capogruppo regionale FI, Jessica Marcozzi, nella discussione odierna sulla Pdl per la prevenzione vaccinale.
“Noi, come Forza Italia, siamo favorevoli alle vaccinazioni perché crediamo che siano un essenziale strumento di prevenzione nei confronti di malattia, spesso anche mortali, strumento che deve inevitabilmente puntare anche sull’informazione e la persuasione. Purtroppo, però, devo constatare che il M5S fa ancora opposizione quando invece è maggioranza. Sui vaccini a livello nazionale sono stati solo in grado di promuovere un rinvio di un anno. E inoltre hanno creato solo caos con una circolare ministeriale sull’autocertificazione e poi con emendamenti sul Milleproroghe per non affrontare subito una questione importantissima come quella sulle vaccinazioni. Sono spaccati al loro interno con divergenze anche nella maggioranza di governo. Ora sento parlare il M5S di strumentalizzazione e di urgenza pretestuosa in merito al consiglio straordinario (odierno) sui vaccini. Ma lo scorso anno è stata la minoranza a chiederne uno simile. Li invito dunque, dinanzi a tali contraddizioni e lacune che generano solo caos, almeno a moderare i toni e a iniziare a provare a governare. Il premier Conte parla di guerra finanziaria internazionale contro l’Italia quando il nostro leader Berlusconi, nel 2011, con un Pil positivo (+0,4) e con una disoccupazione pari a un terzo dell’attuale, solo per lo Spread è stato mandato a casa”.
Ancora intenso, in particolare per rallentamenti in direzione nord, ma scorrevole il traffico sul troncone dell'A14 tra Marche e Abruzzo dopo tre giorni di disagi e code a causa della chiusura verso Pescara tra i caselli di Porto San Giorgio/Fermo e Grottammare a causa dei lavori per il ripristino della galleria 'Castello' danneggiata dall'incendio di un tir nei giorni scorsi.
In direzione sud è attivo da ieri sera lo scambio di corsia e si circola a doppio senso di circolazione in carreggiata nord parallelamente al tratto autostradale chiuso. Una circostanza che, insieme alla diminuzione del traffico per il controesodo, ha via via attenuato i disagi alla viabilità causati nei giorni scorsi anche sulla Statale Adriatica dove si erano registrate lunghissime file per la deviazione del traffico A14. (Ansa)
Dal gruppo in consiglio regionale Lega Nord Marche riceviamo e pubblichiamo:
La seduta dell'Assemblea Legislativa delle Marche si è aperta stamattina con la protesta del Gruppo Consiliare della Lega Nord nei confronti dell'ennesimo incarico affidato dal Presidente Ceriscioli ad un "disoccupato" del PD, la ex senatrice Camilla Fabbri.
Lo striscione esposto in Aula dai consiglieri della Lega Nord " Assunta la Fabbri, manca solo Lodolini" è espressione del dissenso nei confronti di un ennesimo incarico affidato in maniera clientelare e secondo esclusive logiche di partito a membri del PD rimasti "fuori" dal Parlamento alle ultime elezioni politiche. "Un'escalation di assunzioni a cui assistiamo da mesi – interviene il capogruppo Zaffiri - con incarichi che vengono affidati privilegiando il criterio dell'appartenza politica piuttosto che quello sulle accertate competenze ed esperienze in specifiche materie, magari maturate dai tantissimi disoccupati marchigiani.
Ironicamente nello striscione viene citato un altro "ex parlamentare" del Pd, Emanuele Lodolini.....chissà che non sia lui l'esperto del prossimo incarico!!!