di Picchio News

Laurea al tempo del coronavirus: Jessica Vitali diventa dottoressa in Architettura

Laurea al tempo del coronavirus: Jessica Vitali diventa dottoressa in Architettura

"Ai tempi del coronavirus una giovane ragazza, sfidando tutte le avversità del caso, coronò il suo sogno di diventare dottoressa". Così gli amici raccontano tutta la loro gioia per il traguardo raggiunto da Jessica Vitali, giovane potentina che oggi si è laureata in Architettura a Roma, dopo essere partita nel pieno della notte, assieme al suo fidanzato, per essere proclamata dottoressa.  "Siamo orgogliosi di lei - raccontano gli amici - perché ha trovato la forza e il coraggio di affrontare tutto pur di laurearsi". Ecco la dedica per Jessica, inviata alla nostra redazione dagli amici di San Girio. L'intero team di Picchio News si unisce agli auguri:  "La sua avventura cominciò qualche anno fa quando, da Potenza Picena, la nostra giovane Jessica si trasferisce nella Roma metropolitana, una città caotica ma piena di tante opportunità. Passano gli anni, tanti impegni, tante le cose da fare, gli amici lontani, il suo Federico che mai l’ha abbandonata, anzi sempre incoraggiata e accompagnata e oggi finalmente è arrivata, superando anche i divieti imposti dal coronavirus a raggiungere un grande traguardo...il suo grande obiettivo, il sogno di una vita: diventare Dottoressa e Laurearsi in Architettura. Cara Jessica noi, gli Amici di San Girio, anche se non presenti fisicamente abbiamo fatto il tifo per Te e ti facciamo i migliori auguri per la Tua Laurea e vogliamo che la felicità di questo giorno sia un ricordo che porterai sempre nel tuo Cuore. Tanti auguri ad una ragazza speciale che tende sempre la mano a tutti e che ha un cuore grande. Ti vogliamo bene"  

10/03/2020 17:20
Tutte le risposte del Governo alle domande sul decreto

Tutte le risposte del Governo alle domande sul decreto

Il governo ha pubblicato all'interno del proprio sito ufficiale tutte le domande frequenti - con relative risposte - riguardanti il nuovo decreto firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte nella serata di lunedì 9 marzo. Un decreto che ha esteso a tutto il territorio nazionale le misure adottate in Lombardia e in 14 province del centro-nord per contenere il contagio (leggi qui).   Le domande e le risposte sono state divise per sezioni, dieci in totale: Zone interessate dal decreto, Spostamenti, Trasporti, Uffici e dipendenti pubblici, Pubblici esercizi, Scuola, Università, Cerimonie ed eventi, Turismo, Agricoltura.  ZONE INTERESSATE DAL DECRETO 1 Ci sono differenze all’interno del territorio nazionale?No, per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile. 2 Sono ancora previste zone rosse?No, non sono più previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente dpcm del 1° marzo (con l’istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai, con il dpcm del 9 marzo, le regole sono uguali per tutti. SPOSTAMENTI 1 Cosa si intende per “evitare ogni spostamento delle persone fisiche”? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può spostare?Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro  o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. 2 Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”?Sì, è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative. 3 Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5?In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone. 4 Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”?È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l’autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n.  1 o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni. 5 Come si devono comportare i transfrontalieri?I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedente). 6 Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura?Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole. 7 Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. 8 È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili?Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili. 9 È consentito fare attività motoria?Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo. 10 Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?Si, ma solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa). 11 Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile. TRASPORTI 1 Sono previste limitazioni per il transito delle merci?No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci. 2 I corrieri merci possono circolare?Sì, possono circolare. 3 Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?No, non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci. 4 Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea?No. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta  è considerata esigenza lavorativa. UFFICI E DIPENDENTI PUBBLICI 1 Gli uffici pubblici rimangono aperti?Sì, su tutto il territorio nazionale. L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche. 2 Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull’intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani. Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti?Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura dell’ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle. 3 Il dipendente pubblico che ha sintomi febbrili è in regime di malattia ordinaria o ricade nel disposto del decreto-legge per cui non vengono decurtati i giorni di malattia?Rientra nel regime di malattia ordinaria. Qualora fosse successivamente accertato che si tratta di un soggetto che rientra nella misura della quarantena o infetto da COVID-19, non si applicherebbe la decurtazione. 4 Sono un dipendente pubblico e vorrei lavorare in smart working. Che strumenti ho?Le nuove misure incentivano il ricorso allo smart working, semplificandone l’accesso. Compete al datore di lavoro individuare le modalità organizzative che consentano di riconoscere lo smart working al maggior numero possibile di dipendenti. Il dipendente potrà presentare un’istanza che sarà accolta sulla base delle modalità organizzative previste. PUBBLICI ESERCIZI 1 Bar e ristoranti possono aprire regolarmente?È consentita l’attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. 2 Si potranno comunque effettuare consegne a domicilio di cibi e bevande?Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 è riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali. 3 Sono gestore di un pub. Posso continuare ad esercitare la mia attività?Il divieto previsto dal DPCM riguarda lo svolgimento nei pub di ogni attività diversa dalla somministrazione di cibi e bevande. È possibile quindi continuare a somministrare cibo e bevande nei pub, sospendendo attività ludiche ed eventi aggregativi (come per esempio la musica dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel rispetto delle limitazioni orarie già previste per le attività di bar e ristoranti (dalle 6.00 alle 18.00) e, comunque, con l’obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. 4 Cosa è previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura?Ne è prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale. SCUOLA 1 Cosa prevede il decreto per le scuole?Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. UNIVERSITÀ 1 Cosa prevede il decreto per le università?Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa l’attività di ricerca. 2 Si possono tenere le sessioni d’esame e le sedute di laurea?Sì, potranno essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità. 3 Si possono tenere il ricevimento degli studenti e le altre attività?Sì. Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc., potranno essere erogati nel rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza. Anche in questo caso particolare attenzione dovrà essere data agli studenti con disabilità. 4 Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni mediche?Dalla sospensione sono esclusi i corsi post universitari connessi con l’esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l’attività di ricerca. 5 Cosa succede a chi è in Erasmus?Per quanto riguarda i progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle indicazioni delle competenti Istituzioni europee, assicurando, comunque, ai partecipanti ogni informazione utile. CERIMONIE ED EVENTI 1 Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli?Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati). 2 Si può andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi?Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la religione islamica.Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro. TURISMO 1 Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio.Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo. 2 Come trova applicazione la limitazione relativa alle attività di somministrazione e bar, alle strutture turistico ricettive?Le strutture ricettive possono svolgere attività di somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18 alle ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al dpcm dell’8 marzo. 3 Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio?Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche. AGRICOLTURA 1 Sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca?No, non sono previste limitazioni. 2 Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?No, non sono previste limitazioni. 

10/03/2020 17:08
Incontro tra Regione Marche e Tour Operator: "Centinaia di posti di lavoro a rischio"

Incontro tra Regione Marche e Tour Operator: "Centinaia di posti di lavoro a rischio"

Su richiesta dell’Associazione Inside Marche,  si è svolto un incontro attraverso skipe tra la Regione e alcuni Tour Operator incoming delle Marche accreditati, per affrontare il grave momento dovuto all’emergenza del Covid-19. “Un momento drammatico” hanno sottolineato gli operatori, “con la primavera, le nostre aziende ‘dovevano’  recuperare i numerosi investimenti effettuati da circa sei mesi attraverso partecipazioni a Fiere e workshop in Italia e nel mondo, realizzazioni cataloghi e materiale vario, prenotazioni e anticipi, personale, realizzazione di massicce campagne di web marketing ecc., il tutto per portare turismo nella regione; un lavoro di migliaia di euro andati in fumo per la grave emergenza del Covid-19 nel nostro Paese e nella nostra regione”. “Una situazione che rischia non solo di azzerare investimenti importanti, ma anche di far chiudere le nostre aziende per mancanza di liquidità e di prospettive lavorative in tempo breve. Sono centinaia i posti di lavoro a rischio; con le nostre chiusure, il turismo organizzato nelle Marche si perderebbe, mettendo in difficoltà l’intera filiera”. ( Hote, Extralberghiero,  Ristoranti, negozi) . In questo quadro  i Tour Operator incoming  ritengono indispensabile oltre ai provvedimenti governativi un forte intervento della Regione Marche per favorire la liquidità necessaria, al fine di traghettare queste aziende fino alla fine dell’emergenza. In particolare gli operatori hanno chiesto ai rappresentanti della Regione la Paola Marchegiani e  Valentino Torbidoni di creare un tavolo di Concertazione e di ascolto con la Regione; inoltre di trasmettere le loro istanze e preoccupazioni nelle stanze della politica e delle diverse Istituzioni, ed intervenire per creare immediatamente azioni per favorire: “Un intervento a favore della liquidità ( sul modello di altre regioni che aiutano   con un sostegno economico alle attività che dimostrino   un decremento di fatturato  e perdite;  comparando l’attuale periodo  con quello  degli anni 2017 / 2019 ).  Si poterebbe così ipotizzare il  superamento dell’ emergenza con fondi da trasferire dalla promozione a breve termine, ( partecipazione a fiere,   riduzione degli spot televisivi e radiofonici e dalla riduzione di altre spese ivi compreso l’investimento sui voli dell’aeroporto Raffaello Sanzio di Falconara  ( che  non potranno partire senza  l’impegno degli operatori turistici incoming.) Un aiuto concreto potrebbe venire  anche dalla sospensione delle tasse regionali sugli automezzi aziendali. Una pressione presso gli enti locali per una forte riduzione delle tariffe comunali; Tari , Tasi,  Acqua e gas- e sospensione cartelle rottamazione per almeno 6 mesi.      Un intervento presso il governo centrale e Abi al fine di sospendere ogni pagamento di cartelle esattoriali e rateizzazioni di vario genere almeno per 6 mesi . Sospensione di mutui e finanziamenti di ogni tipo ivi compreso il decorrere degli interessi, almeno fino alla generale ripresa del lavoro del comparto turistico. Finanziamento  delle imprese attraverso il fondo emergenza appena costituito dal consiglio dei Ministri. Attivazione degli ammortizzatori sociali  in deroga,  anche per  le aziende con meno di 6 dipendenti su tutto il territorio regionale”.   Gli operatori hanno fatto appello ai Dirigenti della Regione e attraverso essi all’ass. Moreno Pieroni e al Governatore Luca Ceriscioli  per   poter avere una risposta rapida ed efficace da parte della Giunta Regionale e di tutto il Consiglio Regionale,  al fine di scongiurare  che un settore importante  quale quello del turismo organizzato che rappresenta  il  50% degli arrivi e presenze  durante tutto l’anno  e   su cui tanto si è fatto in questi anni,  strategico per l’intera Regione,  venga cancellato in un colpo solo  in  maniera così  drammatica.    

10/03/2020 17:00
Coronavirus, Ceriscioli: "In isolamento chi si è spostato dalla provincia di Pesaro-Urbino"

Coronavirus, Ceriscioli: "In isolamento chi si è spostato dalla provincia di Pesaro-Urbino"

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha emanato nel pomeriggio due ordinanze (la numero 5 e la numero 6), per ribadire e specificare con il massimo della chiarezza due importanti misure di contenimento della diffusione del Coronavirus all’interno della regione.  Con l’ordinanza numero 5 si ribadisce che sono consentiti gli spostamenti delle persone motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute, così come previsto dall’art. 1 comma 1 del DPCM 8 marzo 2020.  L’ordinanza numero 6 specifica che le persone provenienti dalla provincia di Pesaro Urbino che prima dell’emanazione del DPCM 8 marzo 2020 si sono spostate verso le altre province marchigiane hanno l’obbligo di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente, di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, di osservare il divieto di spostamenti e viaggi, di rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza e, in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente.  

10/03/2020 16:25
Covid-19 e animali domestici: l'Oipa fa chiarezza

Covid-19 e animali domestici: l'Oipa fa chiarezza

A seguito del clima di grande preoccupazione dato dall’evolversi dell’epidemia di Covid-19 in atto in Italia, l’OIPA vuole diffondere una corretta informazione in merito al rapporto tra il virus in questione e gli animali da compagnia. È stato infatti dichiarato dal Ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che il ceppo in questione si trasmette unicamente da uomo a uomo e non vi sono prove tangibili della trasmissibilità della malattia da parte degli animali da compagnia.  I coronavirus, così chiamati per il loro aspetto simile ad una corona, sono una famiglia di virus già nota al mondo scientifico dagli anni Sessanta e causa di comprovate infezioni che si presentano sia nell’uomo che in alcune specie animali. È bene ricordare che la famiglia dei corona virus è davvero ampia, non va quindi limitata all’attuale malattia respiratoria denominata COVID-19 e quindi generalizzata. Siamo di fronte ad un nuovo ceppo di un virus, già conosciuto, ma mai identificato nell’uomo. Attualmente i Coronavirus in grado di infettare e causare malattie nell’essere umano sono sette. “Gli animali contraggono virus appartenenti a questa famiglia, come l’alfa coronavirus nei gatti randagi e il coronavirus enterico nei cani, ma non il Covid-19 – spiega Silvana Confente, medico veterinario - È fondamentale rendere pubblica questa indicazione scientifica per evitare il diffondersi di comportamenti dettati da poca consapevolezza e che vadano a ledere il benessere degli animali e la loro libera circolazione”. Il Governo ha emanato il nuovo decreto ministeriale in data 8 marzo 2020, attuando misure e norme più restrittive per il contenimento dell’epidemia valide su tutto il territorio nazionale. Tra le indicazioni, vi è la possibilità di effettuare spostamenti soltanto per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute ed emergenze. È bene sottolineare che non sono al momento presenti restrizioni riguardanti gli animali da affezione. “In caso vengano svolte attività di volontariato con gli animali è sempre consigliabile rivolgersi direttamente alla propria associazione o canile/gattile di riferimento per confrontarsi sulla gestione degli spostamenti giustificati da indispensabili esigenze di alimentazione, cura e accudimento degli animali – aggiunge Massimo Comparotto, presidente OIPA Italia Onlus – Fermo restando che le attività relative all’adozione degli animali nei rifugi possono andare avanti nel rispetto delle indicazioni governative, consigliamo invece di  sospendere momentaneamente gli spostamenti su tutto il territorio nazionale”.          

10/03/2020 16:08
Matelica, il Sindaco Baldini e l'Assessore Procaccini scrivono a Conte: "Scelta incomprensibile sull'Ospedale di Camerino"

Matelica, il Sindaco Baldini e l'Assessore Procaccini scrivono a Conte: "Scelta incomprensibile sull'Ospedale di Camerino"

In questo particolare e difficile momento storico che sta mettendo a seria prova sia sanitariamente che economicamente il mondo, l’Italia, e quindi la nostra regione, l’Amministrazione Comunale di Matelica sta cercando di comprendere le motivazioni che hanno indotto gli organi di competenza a decidere di dedicare, per l’Area Vasta 3, l’ospedale di Camerino alla cura dei pazienti affetti da COVID-19. E’ intuibile che si è ricercata una struttura in possesso dell’unità di rianimazione sottovalutando che, tale struttura sanitaria era il punto di riferimento per svariate patologie e indagine diagnostiche dell’entroterra maceratese. Un’area, quella dell’entroterra maceratese, pesantemente martoriata dal sisma del 2016, le cui ferite sono tutt’ altro che rimarginate, di fatto sanguinano ancora sia sul piano strutturale – abitativo che su quello aziendale ed economico. La decisione, giunta a ciel sereno, di trasformare l’ospedale di Camerino in un centro di emergenza per malati da Coronavirus, ha intensificato i dubbi circa la volontà di far ripartire e ripopolare detto territorio. I numerosi spostamenti provenienti da altre aree vaste di pazienti affetti da COVID – 19 fanno temere che tale area possa divenire il lazzaretto della provincia di Macerata, un’area sino ad oggi non contagiata dal virus. L’ Amministrazione Comunale di Matelica chiede un’esaustiva ed articolata risposta tesa a scongiurare la desertificazione dell’intera area montana. Sollecita un tempestivo impegno che contempli: - Il mantenimento e potenziamento nell’ospedale di Matelica dei servizi essenziali, di base, ambulatoriali nonché delle prestazioni indispensabili per le popolazioni del territorio compresi gli studenti universitari rimasti nelle città di Matelica, Camerino e zone limitrofe, nonostante la sospensione delle lezioni; - la riapertura del reparto di lungodegenza nell’ospedale di Matelica, al fine di soddisfare le reali quanto ormai indispensabili ed irrinunciabili esigenze di una popolazione tra le più longeve d’Europa che solo nella città di Matelica conta il 25% degli abitanti sopra i 65 anni; -particolare attenzione e massima tutela nei confronti del personale medico, paramedico e tecnico come disposto dall’ultimo DPCM del 09/03/2020.  

10/03/2020 15:40
Lauree in video conferenza, lezioni ed esami a distanza: "Unicam sta con te, ma tu stai a casa"

Lauree in video conferenza, lezioni ed esami a distanza: "Unicam sta con te, ma tu stai a casa"

Unicam non si ferma e va a casa degli studenti, ma invita a rispettare le regole: "Unicam sta con te, ma tu stai a casa". "La nostra comunicazione ha da sempre avuto un duplice ruolo: informare e formare. Dunque è naturale che, garantendo tutti i servizi ai nostri studenti, li invitiamo però a rispettare le regole", con queste parole il Rettore Pettinari ha commentato la campagna "Unicam sta con te, ma tu stai a casa", voluta per sottolineare il gran lavoro che l'Ateneo ha messo in campo per continuare a garantire a tutti gli studenti lezioni, esami e persino lauree in videoconferenza. Gli studenti dunque non perderanno nessun giorno di lezione, ma Unicam vuole anche sensibilizzare le studentesse e gli studenti sulla necessità di rimanere a casa e di seguire tutte le indicazioni che vengono fornite, rispettando le regole. E allora Rettore e Prorettore vicario in primis, seguiti da tutta la governance e da molti altri delegati e docenti, hanno deciso di metterci la faccia, pubblicando sui social piccole clip di dieci secondi per invitare a rimanere in casa, evidenziando la vicinanza di Unicam. Perché se lo studente non può raggiungere Unicam, Unicam raggiunge lo studente, a patto che rispetti le regole.  

10/03/2020 15:33
Unione Montana, il presidente Feliciotti racconta: "Siamo partiti con 3 dipendenti, oggi siamo una grande realtà"

Unione Montana, il presidente Feliciotti racconta: "Siamo partiti con 3 dipendenti, oggi siamo una grande realtà"

Il presidente dell'Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti ha fatto visita, nella giornata di ieri, alla redazione di Picchio News spiegando nel dettaglio quali sono le funzioni dell'ente di livello sovracomunale da lui presieduto, ma anche per fare chiarezza in merito ai telelaser introdotti nel tratto superstradale tra i comuni di Caldarola e Belforte del Chienti e gestito dal servizio di Polizia locale associata dell'Unione.  "Il telelaser è uno strumento - sottolinea Feliciotti -, che siamo stati noi a introdurre e che permette di riconoscere a 1500 metri di distanza se un'auto è priva di assicurazione o revisione e se l'autista indossi o meno la cintura di sicurezza o utilizzi il telefono mentre è alla guida". "Questo servizio - prosegue Feliciotti -  è autorizzato mensilmente e coordinato dal Prefetto di Macerata. In questi giorni c'è una querelle secondo cui i Comuni vorrebbero far cassa con i soldi del telelaser: secondo l'articolo 208 del codice della strada le sanzioni sono da destinarsi alla formazione dei dipendenti comunali, nella realtà però non si sa poi se ciò viene rispettato. Visto le recenti polemiche, quindi, sottolineo come il Prefetto abbia l'autorità per togliere il telelaser e stoppare le discussioni".  LA STORIA - L'Unione Montana nasce a seguito della decisione della Regione Marche di chiudere le comunità montane e dare, quindi, la possibilità ai Comuni di aggregarsi. Ad oggi, comprende quindici comuni dell'entroterra maceratese, che hanno ceduto all'Unione Montana la gestione dei servizi sociali, del catasto e della statistica. I comuni che fanno parte dell'Unione Montana dei Monti Azzurri sono: Tolentino, Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalompo, Colmurano, Gualdo, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano e Serrapetrona.  "Siamo partiti nel 2015 con 3 dipendenti, e a distanza di cinque anni ne contiamo 24" racconta il presidente Feliciotti. IL SOSTENTAMENTO ECONOMICO - "Non sono previste indennità nè per me come presidente, nè per gli assessori- dice Feliciotti -. I finanziamenti su cui si sorregge l'Unione provengono dai Comuni che hanno aderito. La Regione ci ha affidato 670 ettari di demanio in cui affittiamo pascoli, costruiamo strade antincendio, provvediamo alla coltivazione di boschi e allarghiamo la viabilità. Con i soldi di questa gestione si sorregge l'ufficio deforestazione. Il nostro bilancio è di 16 milioni di euro di cui 4 milioni e mezzo assorbiti dal sociale".  SERVIZI SOCIALI -  Proprio per la gestione dei servizi sociali è stato previsto, in accordo coi sindaci dei Comuni che compongono l'Unione, l'assunzione diretta di cinque assistenti sociali, di un coordinatore e di un amministrativo. "Abbiamo attivato in questo ambito - sottolinea Feliciotti - 2 negozi per ricondurre le famiglie in povertà all'acquisto mirato. L'assistente sociale invita nel nostro piccolo negozio la famiglia bisognosa e se manca qualcosa glielo fornisce, a secondo delle necessità della famiglia". ALTRI SERVIZI ASSOCIATI - "Pro quota abbiamo costruito il canile di Tolentino - conclude Feliciotti - gestito dall'Unione Montana con un sistema specifico: più aumentano le adozioni, più aumentano gli introiti per il soggetto gestore.  Altro servizio associato di cui andiamo fieri è il mattatoio di Sarnano, che garantisce certificazioni per carni macellate con marchio Igp".    

10/03/2020 15:21
Coronavirus, Popolo della Famiglia Marche: "Regione e Comuni non abbandonino i più deboli"

Coronavirus, Popolo della Famiglia Marche: "Regione e Comuni non abbandonino i più deboli"

"Il popolo della Famiglia sin dal 20 febbraio sta consigliando di prendere  misure restrittive in tutto il Paese per contenere il virus. Ora, dopo venti giorni, sembra che il Governo ci sia arrivato. Adesso però si tenga conto delle necessità dei più vulnerabili". Questo ha dichiarato Fabio Sebastianelli, Coordinatore Regionale del Popolo della Famiglia dopo l'annuncio  del Presidente del Consiglio, dell'ampliamento delle misure restrittive a tutto il territorio nazionale. "Disabili, anziani, persone in quarantena senza il sostegno di una rete familiare, tanto per citarne alcuni, sono oggi più che mai, in una situazione di grande difficoltà, - continua Sebastianelli -non potendo provvedere da soli alle necessità basilari per la loro sopravvivenza. Addirittura, da quanto mi è arrivato, ci sono disabili gravi senza sostegno della famiglia, che rischiano di non  avere l'assistenza necessaria a causa della paura del contagio". "Il Popolo della Famiglia - conclude- richiama l'attenzione delle Istituzioni sul problema  e invita fortemente la Regione, nella persona del Presidente Ceriscioli, e i Sindaci dei Comuni Marchigiani, a prendere provvedimenti urgenti per creare una rete solidale, coordinata dagli stessi, che si occupi di individuare le categorie più deboli e sopperire alle loro necessità. Insieme all'ashtag #IORESTOACASA noi chiediamo sia lanciato anche: #NESSUNORESTISOLO".

10/03/2020 14:21
Tolentino, sospese fino al 3 aprile le attività del CentroArancia

Tolentino, sospese fino al 3 aprile le attività del CentroArancia

Si comunica che a seguito del nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Tolentino ha provveduto a sospendere fino al prossimo 3 aprile le attività del servizio diurno del CentroArancia. E’ invece normalmente in funzione il servizioo residenziale. Inoltre essendo chiuse le scuole, per venire incontro alle esigenze familiari ed educative, il servizio di assistenza a alunni disabili è stato organizzato, laddove possibile, domiciliarmente.

10/03/2020 14:04
Coronavirus, il sindaco di Arquata del Tronto: "Serve la proroga per il rinnovo del CAS"

Coronavirus, il sindaco di Arquata del Tronto: "Serve la proroga per il rinnovo del CAS"

Il Sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, in data odierna, alla luce delle nuove disposizioni nazionali che limitano gli spostamenti nonché in considerazione dei ripetuti inviti delle autorità di Pubblica Sicurezza a recarsi negli uffici pubblici solo per motivi indifferibili, ha richiesto con apposita missiva al Capo Dipartimento della Protezione Civile, al Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 e al Presidente della Regione Marche, una comunicazione urgente che ufficializzi il differimento dei termini delle dichiarazioni per il mantenimento dei requisiti per il Contributo di Autonoma Sistemazione.  Com’è noto molti dei nuclei famigliari beneficiari del suddetto contributo si trovano provvisoriamente in territori diversi dal Comune in cui risiedevano o domiciliavano in data anteriore al sisma 2016, pertanto, visto il nuovo DPCM, il Sindaco Petrucci come membro della Cabina di Coordinamento Sisma Nazionale, e dopo un confronto con altri sindaci terremotati, ha ribadito la necessità di prorogare il termine del 18 marzo a dopo la conclusione dell’emergenza covid-19.    

10/03/2020 13:47
Ospedale di Camerino, il sindacato: "Infermieri arrabbiati, sono stati abbandonati"

Ospedale di Camerino, il sindacato: "Infermieri arrabbiati, sono stati abbandonati"

Il sindacato infermieristico Nursind di Macerata è in agitazione per le modalità con cui la struttura ospedaliera di Camerino è stata riconvertita a polo unico di riferimento provinciale per il coronavirus, sino al termine dell'emergenza sanitaria nazionale.  La decisione è arrivata nel primo pomeriggio di domenica 8 marzo per assicurare un centro dedicato ai pazienti affetti dal virus: un'intera struttura dotata di una rianimazione per fornire adeguata assistenza ai pazienti gravi. Fin da subito l’azienda si è attivata per un’evacuazione massiva dei pazienti ricoverati ridistribuendoli nelle varie strutture della zona. "Gli operatori invece - sottolinea Elisabetta Gugliemi, segretaria del Nursind Macerata - hanno avuto comunicazioni telefoniche sommarie e provvisorie sull’arrivo dei pazienti e di altro strumentario in aggiunta a quello in dotazione". "Nella stessa giornata sono arrivati i primi ricoveri - prosegue la Gugliemi -, al suono della sirena i colleghi forniti di DPI (dispositivi di protezione individuale) uscivano dal reparto ed andavano ad accogliere i nuovi pazienti. Nessuna formazione, solo la consegna dei DPI e sommarie indicazioni sulle procedure di vestizione. La sensazione che hanno vissuto è stata quella di abbandono da parte di chi li doveva sostenere e preparare per andare in prima linea". LEGGI ANCHE: LA PROTESTA DEL SINDACO E DELLA MINORANZA "Sono arrivati i primi pazienti senza che gli operatori fossero state date indicazioni precise, sono stati gli stessi colleghi in servizio a mostrare a chi entrava in turno come effettuare le manovre per indossare i presidi. Siamo consapevoli di essere di fronte ad un’emergenza - aggiunge la segretaria -, non siamo certo qui a polemizzare ma ci giungono testimonianze di una grande confusione nell’utilizzo dei dispositivi, nelle procedure, nelle indicazioni, nei comportamenti da adottare". "Gli infermieri, gli operatori tutti, sono arrabbiati,  a volte anche impauriti, hanno anche loro una famiglia e saranno più esposti di altri, ma daranno, come sempre, il massimo della collaborazione professionalità ed  impegno. A nome di tutti - conclude la Gugliemi -, consapevoli che questa battaglia si vincerà solo con la collaborazione di tutti, chiediamo alle istituzioni di dare il massimo sostegno ai dipendenti della struttura di Camerino con informazioni chiare e capillari, adeguata informazione, individuazione dei percorsi". Nella giornata di oggi è prevista una riunione informativa per tutto il personale dell’emergenza territoriale di Camerino. Il sindacato Nursind auspica che vengano subito messe in campo, senza tanti fronzoli, azione che vengono richieste da settimane: - Definire protocolli e procedure e percorsi adeguati - Formazione del personale in merito all’utilizzo dei presidi - Adeguamento della struttura delle strumentalizzazioni necessarie - Fornitura  dei presidi di protezione individuali (DPI) - Adeguare il numero di personale nelle strutture coinvolte - Estendere le indennità di rischio e malattie infettive.   - Provvedere alla tutela di tutti i dipendenti con malattie croniche e/o o sottoposti a terapie immunologiche o conviventi con familiari che rientrano nelle categorie “fragili.”  

10/03/2020 13:29
Coronavirus, ordinanza di Ceriscioli: "Quarantena per chi arriva dalle zone di contagio"

Coronavirus, ordinanza di Ceriscioli: "Quarantena per chi arriva dalle zone di contagio"

È stata pubblicata nella mattinata odierna l’ordinanza n.4 del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, illustrata nel corso della cabina di regia che si è tenuta ieri pomeriggio. L’ordinanza prevede che tutte le persone provenienti dalle zone di contagio previste nel Dpcm 8 marzo 2020 (Regione Lombardia e altre 13 province dell'ex zona arancione, ndr), che hanno fatto ingresso nella regione Marche a partire dal 7 marzo 2020, escluse quelle che si siano spostate per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute, devono comunicare il loro ingresso al medico di medicina generale o all’operatore di sanità pubblica del servizio territorialmente competente. L’ordinanza prevede, per gli stessi soggetti, l’osservanza della misura della permanenza domiciliare, con isolamento fiduciario, da mantenere per 14 giorni.  Inoltre, al fine di evitare in maniera più efficace il rischio di contagio per la popolazione anziana, per le persone disabili e per quelle con problemi di salute mentale è obbligatoria, a partire dal’11 marzo e fino al 3 aprile, la sospensione dell’attività dei rispettivi centri semi residenziali e diurni su tutto il territorio regionale, incentivando, dove possibile, percorsi di domiciliarità e servizi di prossimità.

10/03/2020 12:50
Pievebovigliana, incendio in un annesso agricolo

Pievebovigliana, incendio in un annesso agricolo

I Vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina alle ore 9:45 circa a Pievebovigliana per l'incendio di un tetto di un annesso agricolo.   Sembra che le fiamme fossero già divampate nella notte ma l'allerta è scattata questa mattina dal Maresciallo di Pievebovigliana che ha subito chiesto intervento.   La squadra dei Vigili del Fuoco sul posto ha spento le fiamme e messo in sicurezza la struttura interessata.   Non si segnalano persone coinvolte.

10/03/2020 12:46
Coronavirus, cosa prevede il decreto "Io resto a casa" di Conte: tutte le misure

Coronavirus, cosa prevede il decreto "Io resto a casa" di Conte: tutte le misure

Il premier Giuseppe Conte nella serata di ieri ha posto la firma sul nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, contenente le misure urgenti da adottare su tutto il territorio italiano per contrastare il diffondersi del coronavirus. Sono state estese a tutta Italia le disposizioni per la Lombardia e per le 14 province dell'ex "zona arancione" (tra cui Pesaro-Urbino) previste dal decreto dell'8 marzo. Il loro effetto è valevole dalla mattinata di oggi, 10 marzo, sino al 3 aprile.  "Non ci sarà più una zona rossa, ma ci sarà tutta l'Italia zona protetta" queste le parole con cui Conte ha presentato le nuove misure nella conferenza stampa convocata d'urgenza ieri sera (leggi qui). Il decreto è stato ribattezzato "Io resto a casa".  LE NUOVE MISURE - Due le nuove misure adottate dal Governo, in aggiunta a quanto previsto nel dpcm dell'8 marzo, considerato il protrarsi dell'emergenza sanitaria: - Sull'intero territorio nazionale è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.  - Gli eventi sportivi, in tutta Italia, sono sospesi. Le attività motorie all'aperto sono ammesse esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro.  LE MISURE DELL'EX "ZONA ARANCIONE", ORA VALIDE PER TUTTA ITALIA - Di seguito le misure estese a tutta Italia, dopo essere state elaborate nel dpcm dell'8 marzo per la Lombardia e le 14 province dell'ex "zona arancione":  a) evitare ogni spostamento, la mobilità è consentita «per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità per motivi di salute». La possibilità di uscire di casa è consentita, inoltre, per le necessità quotidiane come fare la spesa. Per spostarsi si dovrà avere una giustificazione e presentare un'autocertificazione (scaricabile qui); b) in caso di infezioni respiratorie e e febbre (superiore a 37.5°) è «fortemente raccomandato» di restare a casa e limitare i contatti; c) divieto assoluto di mobilità per le persone in quarantena; e) si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di permettere ai dipendenti di fruire delle ferie e dei congedi ordinari; f) sono chiusi gli impianti da sci; g) sono sospese tutte le manifestazioni in luogo pubblico o privato, dalla cultura allo sport, dalle attività religiose alle fiere. Restano chiusi cinema, teatri, pub, sale scommesse, discoteche; h) restano chiuse tutte le scuole e le università sino al 3 aprile, che possono però continuare l’attività formativa a distanza. Non si fermano invece i corsi per specializzandi in medicina e le attività di tirocinio per le professione sanitarie; l) sono chiusi i musei e gli istituti culturali. Vietate le celebrazioni e tutte le messe, compresi matrimoni e funerali; m) sono sospesi i concorsi pubblici e di abilitazione, con l’eccezione di quelli legati alle professioni mediche e alla protezione civile; n) le attività di ristorazione e bar sono consentite dalle 6 alle 18 sempre nel rispetto della regola della distanza di almeno un metro fra le persone; o) sono consentite le attività commerciali, ma con accessi contingentati per evitare assembramenti; se non può essere rispettata la distanza interpersonale di almeno un metro, i negozi devono restare chiusi; p) sono sospesi i congedi ordinari per il personale medico e sanitario e per quello delle unità di crisi; q) lo svolgimento di riunioni per le strutture socio sanitarie deve avvenire dove possibile in remoto o garantendo comunque il metro di distanza interpersonale; r) nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché i negozi presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. Nei giorni feriali deve essere in ogni caso garantita la distanza interpersonale di un metro. La chiusura non è prevista per farmacie, parafarmacie e negozi di alimentari, ferma restando la prescrizione del metro di distanza; s) resteranno chiuse palestre, centri sportivi, piscine , centri benessere e centri termali (con l’eccezione dell’erogazione dei servizi essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; t) sono sospesi gli esami di idoneità presso la motorizzazione civile, ma è prevista la proroga dei termini;  u) Non sono previste limitazioni al trasporto pubblico in modo da consentire lo spostamento per ragioni di lavoro. "Il sistema produttivo deve andare avanti" ha sottolineato Conte.   

10/03/2020 12:24
Coronavirus: Marconi chiede a Ceriscioli la sospensione del pagamento delle rate dei mutui a beneficio delle piccole imprese

Coronavirus: Marconi chiede a Ceriscioli la sospensione del pagamento delle rate dei mutui a beneficio delle piccole imprese

Il consigliere regionale Popolari Marche UdC Luca Marconi ha inviato una nota al Presidente della Regione Luca Ceriscioli e al senatore UdC Antonio Saccone con la quale propone la sospensione del pagamento delle rate dei mutui a beneficio delle piccole imprese artigiane, agricole e commerciali Il provvedimento potrebbe essere non oneroso se gli Istituti di credito si faranno carico per qualche mese dell’emergenza nazionale alla quale tutti dobbiamo contribuire con spirito solidaristico nel superiore interesse generale. “Aiutare i commercianti, gli artigiani e gli agricoltori - dice Marconi - significa sostenere il tessuto vivo del settore produttivo più vicino ai consumi immediati e ai servizi di prima necessità. Sono proprio questi i più colpiti nell’attuale congiuntura e quelli che più rischiano per la scarsa liquidità a loro disposizione dovuta al crollo degli incassi. Credo che sia più opportuno che le piccole e piccolissime imprese paghino i loro collaboratori e possano posticipare il pagamento dei mutui. L’economia può essere rallentata, ma non deve essere fermata, soprattutto in una regione come la nostra che ha già subito devastanti effetti negativi dalla decennale crisi del manufatturiero, dal terremoto e dal fallimento di Banca Marche.”      

10/03/2020 11:58
San Severino, emergenza Covid-19: piscina comunale chiusa fino al 3 aprile

San Severino, emergenza Covid-19: piscina comunale chiusa fino al 3 aprile

La società Team Gest, gestore dell’impianto natatorio comunale Blugallery, sito in località Taccoli,  comunica che in linea con il Dpcm firmato il 4 marzo 2020 per contrastare l’epidemia Covid-19, “per senso di responsabilità e per dare un segnale forte a tutela e salvaguardia della salute dei frequentatori”, è stata disposta la chiusura totale dell’impianto natatorio fino a domenica 5 aprile compreso.

10/03/2020 11:48
Coronavirus, 71 nuovi casi nelle Marche: un uomo di 94 anni è la tredicesima vittima

Coronavirus, 71 nuovi casi nelle Marche: un uomo di 94 anni è la tredicesima vittima

Il Gores ha comunicato questa mattina, con l'aggiornamento delle ore 10:00, i dati relativi alla situazione Coronavirus nella regione Marche. Salgono a 394 i tamponi positivi (71 in più rispetto alla giornata di ieri) e a 13 i deceduti. L'ultimo decesso si registra all'ospedale Marche Nord, nel Pesarese: si tratta di un uomo di 94 anni.  I casi sono così ripartiti tra le province: 296 nella provincia di Pesaro-Urbino, 81 nella provincia di Ancona, 11 nella provincia di Macerata, 6 nella provincia di Fermo. Sono complessivamente 210 i ricoverati, di cui 54 in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 1744 in tutta la Regione, di cui 298 sono operatori sanitari e 203 sintomatici.  Di seguito i dati complessivi rilasciati dalla Regione Marche: 

10/03/2020 11:45
San Severino, terremoto: entro 18 marzo rinnovo dichiarazioni relative al Cas

San Severino, terremoto: entro 18 marzo rinnovo dichiarazioni relative al Cas

  L’ufficio Servizi Sociali del Comune di San Severino Marche ricorda che entro il 18 marzo prossimo tutti i componenti maggiorenni dei nuclei familiari beneficiari del C.A.S., il Contributo per l’Autonoma Sistemazione, dovranno presentare la nuova dichiarazione relativa alla specifica condizione attestante la permanenza dei requisiti per beneficiare del sussidio secondo le modalità e i tempi previsti dall’Ordinanza n. 614/2019. Le dichiarazioni devono essere compilate su modelli scaricabili online  dal sito istituzionale del Comune (https://www.comune.sanseverinomarche.mc.it/comunicati-cms/terremoto-nuove-disposizioni-relative-a-cas-alberghi-sae-e-alloggi/) e possono essere inviate via Pec all’indirizzo protocollo.comune.sanseverinomarche@pec.it In alternativa le dichiarazioni potranno essere compilate, sempre su modelli scaricabili online dal sito www.comune.sanseverinomarche.mc.it, e inviate via email all’indirizzo protocollo@comune.sanseverinomarche.mc.it con allegata copia del documento di identità del richiedente. Si invita la cittadinanza a fare uso dello strumento della posta elettronica per l’invio delle domande. I riferimenti normativi riguardanti le nuove dichiarazioni relative al C.A.S. sono contenuti nell’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 614,  pubblicata in data 19 novembre 2019 in Gazzetta Ufficiale (G.U. Serie Generale n. 271 del 19/11/2019), e avente ad oggetto: “Ulteriori interventi urgenti di Protezione Civile conseguenti agli eventi sismici che hanno colpito il territorio delle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo a partire dal giorno 24 agosto 2016”. Dal 19 marzo, in particolare, decadranno dal diritto al Cas: – i nuclei familiari che non possiedono i requisiti richiesti dall’Ordinanza n.  614/2019; – i nuclei familiari che non presentano la dichiarazione entro il 18 marzo 2020. Il Comune di San Severino Marche, inoltre, ricorda le novità introdotte dalla medesima Ordinanza e che riguardano altre situazioni: NUCLEI FAMILIARI ASSEGNATARI DI SAE – DI ALLOGGI ACQUISITI AI SENSI DELL’ART. 14 DL 8/2017 (CD. INVENDUTI) – DI ALLOGGI COMUNALI DESTINATI ALLA TEMPORANEA SISTEMAZIONE DELLA POPOLAZIONE COLPITA DAL SISMA Entro il 18 marzo 2020 i nuclei familiari a cui è stata assegnata una Sae o è stato assegnato un alloggio acquisito ai sensi dell’art. 14 DL 8/2017 (cd. invenduti) o di proprietà comunale destinato alla temporanea sistemazione della popolazione colpita dal sisma, che alla data degli eventi sismici dimoravano stabilmente un alloggio reso inagibile dal sisma, dovranno compilare la specifica dichiarazione da presentare al Comune, ai sensi dell’art. 1 o 3 dell’Ordinanza n. 614/2019, in base al titolo di occupazione dell’alloggio lesionato. Per tutti le dichiarazioni sono diverse, a seconda che si tratti dei proprietari delle abitazioni danneggiate (modello A), degli affittuari (modello D), di chi intenda acquistare una nuova casa (modello C) o di chi si trova presso strutture ricettive (modello B). Per informazioni: Comune di San Severino – Ufficio Servizi Sociali telefono 0733641304.  

10/03/2020 11:44
Sarnano, sanificazione delle terme di San Giacomo per prevenire Covid-19

Sarnano, sanificazione delle terme di San Giacomo per prevenire Covid-19

A causa delle problematiche legate al Coronavirus, lo staff delle terme di San Giacomo a Sarnano comunica in un post sulla sua pagina Facebook: "Abbiamo deciso anche noi di adottare un comportamento prudenziale e quindi di sospendere per una settimana l'attività di SPA e Centro Benessere e procedere ad una accurata manutenzione anticipata della struttura. Avremo modo di tornare a servire la nostra utenza quando le cose miglioreranno e potremo assicurare il nostro servizio con la cura e la professionalità di sempre. Prosegue ad ogni buon conto l'attività termale idropinica, inalatoria e Fisioterapica, nel pieno rispetto delle vigenti norme e raccomandazioni. Lo Staff di Terme di Sarnano".  

10/03/2020 11:39
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