Incontro tra Regione Marche e Tour Operator: "Centinaia di posti di lavoro a rischio"
Su richiesta dell’Associazione Inside Marche, si è svolto un incontro attraverso skipe tra la Regione e alcuni Tour Operator incoming delle Marche accreditati, per affrontare il grave momento dovuto all’emergenza del Covid-19.
“Un momento drammatico” hanno sottolineato gli operatori, “con la primavera, le nostre aziende ‘dovevano’ recuperare i numerosi investimenti effettuati da circa sei mesi attraverso partecipazioni a Fiere e workshop in Italia e nel mondo, realizzazioni cataloghi e materiale vario, prenotazioni e anticipi, personale, realizzazione di massicce campagne di web marketing ecc., il tutto per portare turismo nella regione; un lavoro di migliaia di euro andati in fumo per la grave emergenza del Covid-19 nel nostro Paese e nella nostra regione”.
“Una situazione che rischia non solo di azzerare investimenti importanti, ma anche di far chiudere le nostre aziende per mancanza di liquidità e di prospettive lavorative in tempo breve. Sono centinaia i posti di lavoro a rischio; con le nostre chiusure, il turismo organizzato nelle Marche si perderebbe, mettendo in difficoltà l’intera filiera”. ( Hote, Extralberghiero, Ristoranti, negozi) .
In questo quadro i Tour Operator incoming ritengono indispensabile oltre ai provvedimenti governativi un forte intervento della Regione Marche per favorire la liquidità necessaria, al fine di traghettare queste aziende fino alla fine dell’emergenza. In particolare gli operatori hanno chiesto ai rappresentanti della Regione la Paola Marchegiani e Valentino Torbidoni di creare un tavolo di Concertazione e di ascolto con la Regione; inoltre di trasmettere le loro istanze e preoccupazioni nelle stanze della politica e delle diverse Istituzioni, ed intervenire per creare immediatamente azioni per favorire:
“Un intervento a favore della liquidità ( sul modello di altre regioni che aiutano con un sostegno economico alle attività che dimostrino un decremento di fatturato e perdite; comparando l’attuale periodo con quello degli anni 2017 / 2019 ). Si poterebbe così ipotizzare il superamento dell’ emergenza con fondi da trasferire dalla promozione a breve termine, ( partecipazione a fiere, riduzione degli spot televisivi e radiofonici e dalla riduzione di altre spese ivi compreso l’investimento sui voli dell’aeroporto Raffaello Sanzio di Falconara ( che non potranno partire senza l’impegno degli operatori turistici incoming.)
Un aiuto concreto potrebbe venire anche dalla sospensione delle tasse regionali sugli automezzi aziendali.
Una pressione presso gli enti locali per una forte riduzione delle tariffe comunali; Tari , Tasi, Acqua e gas- e sospensione cartelle rottamazione per almeno 6 mesi.
Un intervento presso il governo centrale e Abi al fine di sospendere ogni pagamento di cartelle esattoriali e rateizzazioni di vario genere almeno per 6 mesi . Sospensione di mutui e finanziamenti di ogni tipo ivi compreso il decorrere degli interessi, almeno fino alla generale ripresa del lavoro del comparto turistico. Finanziamento delle imprese attraverso il fondo emergenza appena costituito dal consiglio dei Ministri. Attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga, anche per le aziende con meno di 6 dipendenti su tutto il territorio regionale”.
Gli operatori hanno fatto appello ai Dirigenti della Regione e attraverso essi all’ass. Moreno Pieroni e al Governatore Luca Ceriscioli per poter avere una risposta rapida ed efficace da parte della Giunta Regionale e di tutto il Consiglio Regionale, al fine di scongiurare che un settore importante quale quello del turismo organizzato che rappresenta il 50% degli arrivi e presenze durante tutto l’anno e su cui tanto si è fatto in questi anni, strategico per l’intera Regione, venga cancellato in un colpo solo in maniera così drammatica.
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