Il 27 gennaio prossimo scatta il 75mo anno dall’arrivo delle truppe americane al campo di concentramento di Auschwitz, con la drammatica scoperta dello sterminio operato dai nazisti a carico soprattutto degli ebrei, con milioni di morti.
Lo Stato Italiano è stato tra i primi (l’ONU si è aggiunto nel 2005)a sottolineare e voler celebrare la data, istituendo già nel 2000, con apposita legge, “Il Giorno della Memoria”.
Lo scopo fondamentale di questa istituzione è “ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”
Per evitare il rischio di una perenne contrapposizione tra le parti e la semplice condanna dei colpevoli (comunque sempre necessaria e inequivocabile), l’attenzione è posta principalmente verso il ricordo di coloro che non stati indifferenti al male che si stava consumando e hanno saputo rispondere in prima persona alla domanda “cosa posso fare io?”, esponendosi con azioni e rischio della propria vita in difesa dei perseguitati, fornendo così una testimonianza positiva a tutti noi e soprattutto ai giovani). Per ricordare questi uomini e donne, di ogni posizione sociale ed umana, l’Istituto Vad Yashem di Gerusalemme ha istituito il riconoscimento di “Giusti fra le Nazioni”, concesso a quanti – dopo accurate indagini – fossero risultati protagonisti di gesti che hanno contribuito a salvare la vita degli ebrei, consapevoli (come recita il Talmud) che chi salva anche una sola vita salva il mondo.
Su questa linea indicata dalla legge nazionale, alcune scuole del territorio hanno chiesto di poter conoscere meglio la vicenda di Tullio Colsalvatico, riconosciuto “Giusto fra le Nazioni” (al pari di Schlindler, Perlasca, Palatucci, Bartali…) nel 2009, per aver salvato dai campi di concentramento, nell’ottobre del 1943, un gruppo di 42 ebrei, tra cui 12 bambini, rifugiati a Fiastra.
Il circolo culturale Tullio Colsalvatico organizza per questo motivo un incontro aperto al pubblico domenica 26 alle ore 17.30 presso la sede del Circolo Colsalvatico, in Piazza N. Mauruzi, 12 a Tolentino intitolato "Ma lui non vuole che se ne parli".
"È per noi anche un modo adeguato per avviare l’anno in cui porremmo particolare attenzione allo studio ed approfondimento della figura di Tullio Colsalvatico, nei suoi vari aspetti, a 40 anni dalla sua morte ed a 35 anni dalla fondazione del Circolo Culturale a lui intitolato" - ribadiscono i membri del circolo.
Con la passione di Giorgio Rocca per la neve raccontata al microfono di Stefano Vegliani è calato ufficialmente il sipario sull’Overtime Festival Winter, l’edizione speciale della rassegna nazionale del racconto, dell’etica e del giornalismo sportivo che da Macerata è sbarcata a Milano in vista dei Giochi olimpici invernali del 2026, in programma a Cortina e nel capoluogo lombardo a vent’anni di distanza da Torino 2006.
Gioca d’anticipo l’associazione culturale Pindaro, che nella splendida cornice dei Bagni Misteriosi del Teatro “Franco Parenti”, in collaborazione con l’associazione Pier Lombardo, ha dato vita a una tre giorni all’insegna dello sport e dell’etica, con atleti, artisti, personaggi del mondo dello spettacolo e le più grandi firme del giornalismo sportivo italiano che si sono confrontati sulle opportunità offerte dai Giochi olimpici al nostro Paese, sportivamente ma soprattutto culturalmente parlando, e sulle loro aspettative in vista di Milano-Cortina 2026, offrendo ai tanti appassionati presenti una pluralità di chiavi di lettura differenti nel corso di quella che costituisce la prima tappa di un ambizioso percorso di avvicinamento ai Giochi olimpici invernali che si svilupperà negli anni a venire.
La manifestazione è stata inaugurata venerdì 17 gennaio alla presenza di Roberta Guaineri (Assessore allo Sport Comune di Milano), Antonio Rossi (Sottosegretario Regione Lombardia), Rinaldo Mario Redaelli (ANCI Lombardia), Marco Riva e Claudio Pedrazzini (CONI Lombardia), Claudia Giordani (CONI Milano), Giorgio Costa (Panathlon International Club Distretto Italia), Federico Parenti (Teatro Parenti) e Michele Spagnuolo, Presidente di Pindaro Eventi, ideatrice e organizzatrice di Overtime Festival.
Per proseguire con Federico Buffa e Guido Meda, passando per Gianfelice Facchetti, Giovanni Bruno e Paolo Castaldi, senza dimenticare l’ironia di Cristiano Militello e Rocco Tanica e il prezioso contributo di relatori come Marco Ardemagni, Stefano Vegliani, Claudio Arrigoni, Paolo Maggioni, Matteo Cruccu, Gianluca Mazzini, Stefano Tirelli, Marco Albarello, Dario Ricci, Gianmario Bonzi, Nicola Calzaretta, Andrea Capretti, avvicendatisi sul palco dei Bagni Misteriosi nel corso dei tanti incontri dall’elevatissimo tasso culturale, da sempre cifra stilistica di Overtime.
Nella giornata di domenica 19 gennaio, la chiusura della rassegna “Overtime Festival ai Bagni Misteriosi” è stata salutata dalle telecamere della trasmissione Rai “Quelli che il calcio”. Per l’occasione tre i collegamenti: a interagire con i conduttori Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu e Mia Ceran, sono stati Marco Aremagni (Radio2 Caterpillar AM), la pattinatrice Valentina Marchei e il comico Enzo “Opisso” Paci.
Una vera e propria valanga di storie a cinque cerchi che ha confermato, anche al di fuori dei confini marchigiani, il successo di Overtime, il format che per primo in Italia ha proposto un connubio tra sport, arte, letteratura e musica
divenendo, nel giro di dieci anni, un punto di riferimento nel panorama culturale nazionale, puntando con decisione sui valori fondanti dello sport e della vita di tutti i giorni sin dalla prima edizione. Una scelta rivelatasi vincente, a giudicare anche dal grande successo riscosso da “LACOLLETTIVA”, l’esposizione che ha trovato negli ambienti dei Bagni Misteriosi (Sala Mosaico) la location perfetta per dare risalto alle 39 opere realizzate da artisti italiani e internazionali incentrate sull’importanza e sul significato del numero nell’universo sportivo e nell’immaginario collettivo.
Un bilancio dunque più che positivo per una manifestazione che, da Macerata a Milano, resta attenta a non perdere di vista i valori alla base della propria proposta culturale. In attesa di nuovi eventi dedicati alle Olimpiadi invernali, riflettori puntati ora sulla prossima edizione, quella del decennale, in programma come di consueto nel mese di ottobre a Macerata. Per l’occasione, grande protagonista del decimo anniversario di Overtime sarà il tempo, in tutte le declinazioni e i significati rivestiti in ambito sportivo e non solo.
Il 25 gennaio 2016, aIl Cairo, veniva sequestrato il ventottenne ricercatore italiano Giulio Regeni e il 3 febbraio veniva ritrovato il suo corpo senza vita, torturato e trucidato in modo barbaro. Quattro anni dopo, verità e giustizia sembrano ancora troppo lontane.
Per questo, nel giorno dell’anniversario del sequestro, sabato 25 gennaio, tante piazze italiane saranno animate e illuminate da chi vuole unirsi a Paola e Claudio Regeni, i genitori di Giulio, per rinnovare instancabilmente la richiesta di giustizia per il giovanedopo troppe promesse cadute nel vuoto.
A Porto Recanati, il ritrovo sarà alle ore 19 in Corso Matteotti, nello spazio antistante l’ex Scuola Diaz, oggi sede della Biblioteca comunale: alle 19.41, l’ora esatta in cui Giulio inviò l’ultimo sms prima di sparire, verranno accese delle fiaccole, luci che vogliono squarciare il buio dell’omertà.
L’evento è organizzato da Amnesty Macerata in collaborazione con alcuni cittadini e in collegamento con Amnesty Ancona e Amnesty International Italia.
Parafrasando Livio... mentre a Roma e a Milano si discute, Macerata viene espugnata. Se i maceratesi non fossero in larga parte stufi del PD e della sinistra che ha ridotto la città capoluogo ad un borghetto di collina, potremmo archiviare questa fase pre-elettorale ad una delle tante vissute da venti anni a questa parte, laddove sempre i soliti “noti” rappresentanti del centrodestra, con i dovuti e utili cambi di casacca, hanno sempre giocato a perdere. Più vicino di tutti ci andò l’allora consigliere regionale uscente Pistarelli (prima PdL e Forza Italia, ora con la Meloni) che, mancandogli un quid in quel di Sforzacosta, ha visto vincere il rottamatore ante litteram Romano Carancini.
Proviamo a fare chiarezza sulla situazione di Macerata ed in regione. Il centro destra dei soliti “noti”, che ha di fatto individuato in Mosca il proprio regista, potrà rivelarci delle belle - si fa per dire - sorprese. Proviamo a ragionare, attività ad oggi molto rara.
Lo stallo maceratese e marchigiano dipende dall’esito addirittura di altre elezioni: le regionali in Emilia Romagna di domenica prossima, giorno in cui Salvini saprà se potrà contare una Regione in più nel suo pallottoliere nazionale determinando la crisi di governo che - con tutta probabilità - porterebbe al voto politico con quello delle regionali.
Nel caso di sconfitta (ad oggi i sondaggi sono in bilico, ma la vittoria della Lega è considerata tutt’altro che scontata) la crisi di governo non ci sarebbe e la Lega, primo partito d’Italia, non avrebbe la possibilità di governare su cinque Regioni. Non una cifra a caso, ma il numero previsto dalla Costituzione per chiedere referendum costituzionali e comunque un numero di Regioni idoneo a poter determinare le scelte del Governo nazionale.
In questo secondo caso, Salvini potrebbe imporre nelle Marche il proprio candidato a discapito del candidato Acquaroli che tornerebbe a fare il deputato a tempo pieno. Il Leader della Lega avrebbe a disposizione molte persone: è noto infatti che, oltre ai tanti politici di carriera entrati in Lega in tempi sospetti per avere almeno per qualche giorno o settimana il fregio di candidato a qualcosa nelle prossime elezioni, il più vicino a Salvini, cosi’ come riferisce Mattei ai soliti “noti”, in questo momento sembra il Sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, che riceve sue telefonate di sostegno durante una conviviale presso la residenza di Paolo Mattei a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente della Provincia Pettinari.
Sempre provando a ragionare, forse l’opzione Ciarapica in regione potrebbe rappresentare il giusto compresso tra la necessità di non fare uno sgarbo agli alleati di FdI e tentare di mettere un proprio uomo a Palazzo Raffaelo vicino peraltro all’imprenditoria locale, che apparentemente non è mai stata riscaldata dall’idea di avere come Presidente regionale l’ex-Sindaco di Potenza Picena.
Certo, sarebbe stato preferibile vedere il sindaco di Civitanova Marche gareggiare per consigliere Regionale, a questo punto, per vedere davvero quanti voti avrebbe portato a casa, visto che proprio lui si e’ vantato con Salvini di essere stato il piu’ votato alle scorse elezioni provinciali di ottobre 2018, pur sapendo che questa non e’ la verità; infatti e’ stata proprio la Pantana ad arrivare prima in questa competizione provinciale e ad avere il piu’ alto numero di amministratori che da tutte le parti della provincia di Macerata sono andati a votarla, con ben 35 voti totali, poi Paolo Renna ed Antognozzi con 29 voti totali.
Il Sindaco Ciarapica ha potuto avere solo ben 22 voti totali in provincia di Macerata, superato quindi da tanti altri. Allora, per ritornare al ragionamento politico: cosa c’entra Macerata e la regia di Mosca? Nell’ottica legittima delle divisioni delle candidature tra alleati, se ad aspirare a Palazzo Raffaelo rimarrà l’On. Acquaroli, il candidato a Macerata sarà espresso dalla Lega. Se invece alla corsa per il posto di Governatore sarà indicato un uomo della Lega o comunque ad essa vicino, il candidato potrebbe essere di un altro partito magari di Fratelli d’Italia che, data la contropartita, potrebbe accettare lo scambio.
Con tanti saluti a tutti quei militanti che da anni vorrebbero la destra al governo di questa Regione. Ed eccoci finalmente a Macerata che attendendo le elezioni regionali di domenica rischia di essere espugnata ed avere riconfermata un’amministrazione di sinistra. Un esito che il regista Mosca eviterà ad ogni costo, avendo già in mente una strategia di cui possiamo ipotizzare le caratteristiche principali anche buttando uno sguardo a quanto ha fatto nelle precedenti tornate elettorali.
Il primo dato evidente è l’incapacità, oramai patologica, dei partiti di centro destra di individuare in tempo utile un candidato che possa avere a disposizione del tempo per fare seriamente campagna elettorale. Tutti sistematicamente vengono bruciati: ne sanno qualcosa i nomi fatti o sussurrati sino ad oggi. La prima indicazione dalla regia dunque sembra quella di sfruttare questo periodo di tempo per eliminare o bruciare politicamente ogni possibile candidato ed arrivare alla decisione sul candidato sindaco a Macerata senza alcun candidato.
In questa situazione, come individuare velocemente il candidato a Sindaco? L’unica opzione potrebbe essere quella che il regista Mosca, sentendosi costretto e spinto dagli eventi da lui organizzati, salga sul palco alla fine con la sua candidatura a Sindaco di Macerata, con la benedizione dei partiti FdI, Lega e Forza Italia e quella del candidato alla presidenza della regione, probabilmente Ciarapica. Con ciò riproponendo lo schema pressoché inverso a quanto accaduto in Regione.
La candidatura di Mosca acquieterebbe gli animi di una parte del centro destra. Il partito di Acquaroli a livello locale, vicinissimo al regista Mosca, non ha mai manifestato ufficialmente la propria contrarietà ad una via d’uscita di questo tipo, la Lega otterrebbe la candidatura alla presidenza della Regione evitando l’imbarazzo di non riuscire ad esprime candidati alle amministrative locali. Questa strategia certamente aprirebbe dei fronti dagli esiti scontati.
Proviamo ad ipotizzarne qualcuno,come direbbe Jep Gambardella, in ordine sparso: la prima conseguenza di questa scelta è comprendere il posizionamento dell’UDC, che da una parte si dichiara con l’On. Acquaroli ma poi Pettinari, il maggiore esponente locale, parteggia per la candidatura di Ciarapica che a Macerata dovrebbe dividere i propri voti tra gli altri con, in particolare, il Nuovo CDU di Mattia Orioli. Come si comporterebbe il partito a Macerata se il candidato a Palazzo Raffaello non sarà Acquaroli? Se Pettinari appoggiasse il candidato Sindaco Mosca i voti di quell’area politica sarebbero gestiti da Pettinari con buona pace della Nuova CDU che sarebbe messa in difficoltà.
Ci sarebbe poi il dossier Pantana, che ha annunciato il suo impegno a supporto del candidato Sindaco espresso dalla Lega. Pare difficile per la Pantana poter appoggiare un candidato Sindaco come Mosca che proprio cinque anni fa, dopo aver appoggiato il Sindaco di centro sinistra Meschini con 62 preferenze, che non arrivò al ballottaggio quindi secondo dopo la consigliera ex-Forza Italia con una differenza di quasi mille voti, da lei e non si alleo’ al ballottaggio con la Pantana per la sfida contro Carancini. Non dimentichiamo che il primo voto del gruppo Mosca in consiglio comunale sul programma di Carancini fu di astensione e non contrario. A questo punto la strategia ci sembra almeno non lucida, anzi una strategia poggiata tutta sull’attrattiva del leader nazionale Salvini.
Vi è invece la necessità, per il centro-destra, di tranciare completamente con il passato dei “soliti noti” proponendo un progetto capace di portare a conclusione l’esperienza amministrativa ventennale della sinistra permettendo a Macerata di ricominciare ed anche di supportare lealmente la candidatura di Acquaroli a Governatore della Regione. Vi è la necessità per Macerata di ricorrere a forze che possano mettersi al servizio dei maceratesi abbandonando dinamiche attendiste tipiche di un vecchio modo di fare politica perché dall’altra parte, quella del centrosinistra, la campagna elettorale è già iniziato da tempo.
Possono partire le procedure per l’affidamento dei lavori di sistemazione idraulica del sistema di regimazione delle acque bianche del bacino del fosso dello Scarico e del sistema di raccolta acque nere. Saranno collettati tutti i reticoli fognari delle SAE di Cortine, del quartiere San Paolo, del Campus universitario nella parte delle vecchie e nuove strutture oltre a una parte del quartiere residenziale di Montagnano. Il progetto prevede, inoltre, i lavori di regimazione del fosso “Lo scarico” per la messa in sicurezza delle case degli abitanti della località.
E’ stato approvato il progetto dell’opera che comporterà un investimento da 3 milioni 830mila euro, per il quale l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli si dice molto soddisfatto."Sono contento perché siamo riusciti in breve tempo, grazie alla Protezione civile e al Consorzio di bonifica a reperire un'importante somma come quella necessario, di quasi 4 milioni di euro, e così è stato possibile modificare il progetto esecutivo che è stato approvato in conferenza dei servizi –afferma Fanelli - Ora possono partire le procedure per l'affidamento dei lavori".
In fase di progettazione esecutiva erano sorte delle problematiche tecniche che hanno reso necessario rivedere e fare modifiche sostanziali al progetto iniziale, cosa che ha comportato un aumento della spesa di circa 600mila euro, facendo salire l'importo totale dell’investimento a 3milioni 830mila euro.
Il progetto definitivo approvato ad aprile 2019, infatti, non si è rivelato tecnicamente idoneo in fase di progettazione esecutiva. Sono emerse una serie di problematiche nell'incontro tecnico di fine settembre scorso che hanno costretto i progettisti ad apportare modifiche sostanziali con conseguenze aumento di spesa.
In questo periodo è stato trovato il finanziamento necessario grazie alla Protezione civile e al Consorzio di bonifica. Un ringraziamento va anche all’Università di Camerino che ha messo a disposizione le aree di sua proprietà e si è resa disponibile a contribuire alla spesa laddove fosse necessario.
Dopo tre anni e mezzo Gianluca Pesarini lascia il suo incarico da presidente di Confindustria Macerata.
Tempo dunque di bilanci sulla situazione del comparto industriale della provincia e di obiettivi per il futuro.
“Non possiamo essere meteore, Confindustria deve dare l’esempio, esordisce Pesarini nella conferenza stampa che si è tenuta stamani presso la sede di Macerata, alla presenza del direttore Gianni Niccolò. Noi dobbiamo determinare le regole del gioco attraverso la coerenza e la cultura d’impresa”.
L’ormai presidente uscente Pesarini ha fatto un’attenta analisi della situazione in cui versa il comparto industriale Maceratese concludendo poi con un bilancio della sua presidenza.
“I vari settori industriali del territorio vivono ancora un periodo di crisi , ma è proprio in questi momenti che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e fare la sua parte. Occorre un percorso funzionale condiviso tra i vari enti, un dialogo che porti a un processo di evoluzione territoriale – spiega Pesarini – .
Come si sa, i giovani sono il futuro del nostro Paese e del tessuto produttivo, ma per farli tornare nel nostro territorio dopo un percorso formativo fatto anche all’estero, occorre trovare qualcosa che li possa attrarre”.
Il presidente si è soffermato molto sul discorso legato al sistema formativo italiano. “Spesso i giovani non coltivano i propri sogni, ma seguono un percorso stabilito dai genitori” . “Noi abbiamo il compito di valorizzare i più meritevoli, affinché poi possano essere un valore aggiunto nelle nostre imprese, in modo che non debbano sentirsi obbligati a cercare fortuna altrove”. Sul rapporto tra i giovani e le imprese si è espresso anche il direttore di Confindustria Macerata Gianni Niccolò: “il nostro territorio deve essere attrattivo per il giovane volenteroso, e può esserlo solo attraverso un gioco di squadra, e l’aspetto formativo gioca un ruolo fondamentale in tutto questo. La cultura occupa un ruolo preminente”.
Altro tema affrontato nella conferenza è stato quello relativo allo sviluppo.
“Occorre ottimizzare le infrastrutture che abbiamo , e possiamo farlo solo attraverso gli investimenti”. Noi come Confindustria facciamo la nostra parte - ha spiegato Pesarini – ma è necessaria altresì la collaborazione di tutti, in primis degli organi politici”.
Infine un’analisi sulle problematiche legate al terremoto sul nostro territorio e di conseguenza sull’intero comparto economico regionale.
“Il processo di sburocratizzazione delle pratiche è fondamentale” , ha spiegato Pesarini , la ricostruzione procede con grandi ritardi principalmente per questo. Una possibile soluzione può essere quella di accelerare i pagamenti per le imprese di ricostruzione post-sisma e in questo le banche giocano un ruolo fondamentale, non tutte sono state collaborative in merito”.
L’area interna del Maceratese – ha spiegato infine Niccolò – è a forte rischio regressione , oltre alle abitazioni occorrerebbe ricostruire tutto il tessuto sociale e industriale che è andato perduto”, affinché chi è stato costretto ad abbandonare il proprio paese e la propria casa sia poi incentivato a ritornare”.
“Per fare questo occorre coraggio – gli ha fatto eco Pesarini - rimboccarsi le maniche e ciascun ente fare la propria parte”.
Infine un bilancio sulla sua presidenza che sta giungendo al termine: "L'esperienza in Confindustria mi ha arricchito e rafforzato nelle conoscenze e negli incontri avuti in questi anni, rifarei tutto daccapo". Infine uno sguardo proiettato verso il futuro, forse in politica?
“A me piace mettermi in gioco, quindi sono pronto a nuove sfide per sostenere concretamente il mio territorio. Qualunque cosa farò posso solo dire che il mio impegno sarà totale".
Rubano due trattori a Porto Recanati. I carabinieri li ritrovano e li restituiscono ai proprietari.
I militari dell’Arma della Stazione di Porto Potenza Picena, in collaborazione con i colleghi di Porto Recanati, hanno restituito ieri due trattori recuperati nei giorni scorsi in un capannone abbandonato ubicato nell’area industriale di Porto Recanati.
Le due macchine agricole, di significativo valore commerciale, erano state trafugate la notte del 17 gennaio scorso in contrada Torrenova insieme ad una terza, che è stata invece recuperata e restituita al proprietario quasi subito poiché abbandonata a margine strada dal ladro, il quale, notato da un guardia giurata alla guida del mezzo alle quattro del mattino, si era dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce.
Le ricerche immediatamente attivate nell’intera area hanno consentito nei giorni successivi ai militari di individuare nella medesima zona un capannone apparentemente abbandonato che poteva costituire ricovero per i mezzi rubati. Infatti, l’intuito non li ha traditi, e proprio in un angolo defilato e meno visibile all’interno del fabbricato hanno potuto rintracciare i due trattori nelle stesse condizioni in cui erano stati rubati, probabilmente nascosti per essere successivamente recuperati con l’ausilio di idonei mezzi di trasporto. Si tratta di un trattore New Holland ed un Lamborghini del valore di circa 60.000 euro ciascuno, regolarmente restituiti ai rispettivi proprietari che, ormai sfiduciati, avevano perso ogni speranza di rivedere i propri mezzi indispensabili per la conduzione delle loro aziende agricole.
Sono stati fatti degli accertamenti e sono ancora in corso le indagini per la ricostruzione del fatto l’identificazione dei responsabili, probabilmente conoscitori della zona.
Gli studenti dei Licei di Camerino a lezione con Ambra Angiolini e la compagnia de "Il nodo", spettacolo che andrà in scena all'Auditorium Benedett XIII di Camerino lunedì 27 gennaio alle 21 in esclusiva regionale. Prima dello spettacolo, alle 18, nell'ambito del progetto Scuola in platea, promosso da Amat, gli alunni nell'Aula magna del Polo scolastico provinciale camerte, dialogheranno con l'attrice e la compagnia sui temi dello spettacolo concentrandosi in particolare sul bullismo.
L'incontro sarà riservato agli alunni e alla stampa, non aperto al pubblico. Un progetto fortemente voluto dal Comune, ideato e condotto da Amat, in cui la proposta teatrale diventa occasione privilegiata per un progetto culturale di crescita per le nuove generazioni. Per gli studenti è anche previsto un prezzo agevolato di 10 euro allo spettacolo che andrà in scena nella stessa serata.
“Avvicinare i giovani al teatro, stimolare la loro curiosità, sviluppare e rendere più acuta la sensibilità critica è un obiettivo che vogliamo incentivare anche per la crescita dei giovani e della città - spiega l'assessore alla cultura Giovanna Sartori - Diventa sempre più proficua e importante la collaborazione con Amat, con cui abbiamo tanti progetti in cantiere, da sviluppare e Scuole in platea è indubbiamente una bella opportunità per avvicinare i giovani al teatro. Avere la possibilità di una lezione con Ambra Angiolini e tutta la compagnia del Nodo, per discutere di una tematica come il bullismo ritengo che sia solo da incentivare e devo dire che la collaborazione col preside Francesco Rosati è sempre più positiva e propositiva rendendo possibile anche progetti di questo tipo” conclude l’assessore Sartori.
In un clima di affettuosa accoglienza, l’Unità Pastorale 12 di Recanati, con una solenne concelebrazione eucaristica, domenica 19 Gennaio 2020, ha dato il benvenuto al Vescovo Mons. Nazzareno Marconi, nella Chiesa “Cristo Redentore” al Quartiere “Villa Teresa”, il più popoloso della città con i suoi 8.000 abitanti, dando così inizio alla Visita Pastorale,che comprende tra l’altro la Parrocchia “Santi Giuseppe e Filippo Neri” a Chiarino. Visita che si concluderà fra due settimane, sabato 1 febbraio 2020 alle ore 19:00 con una solenne celebrazione di chiusura.
“Siamo contenti della Vostra presenza e ci siamo preparati in vista di questo importante e storico evento per la nostra comunità con la Lectio Divina, con la riflessione, con la preghiera - ha detto il parroco Don Davide Malavè - all’inizio della celebrazione, perché sappiamo che la sua presenza in queste due settimane, nella nostra Comunità, porterà tanti frutti e servirà per le nostre parrocchie per crescere ed essere Chiesa, e per camminare ascoltando la voce del suo Pastore.”
“La visita pastorale è la visita del Pastore, come dice il nome stesso, ma il vero Pastore non sono io, ma Gesù, apriamo così il cuore affinchè tramite questo incontro il Signore ci sia vicino - così ha esordito il Vescovo Nazzareno Marconi - nel corso della sua omelia.”
La Visita Pastorale è un'iniziativa normale per un vescovo presente in Diocesi da 5 anni, com’è appunto Monsignor Marconi, ma a Macerata non si attuava da 20 anni (l’ultimo a svolgerla è stato il Vescovo Luigi Conti). “Non è una mia invenzione - ha proseguito Mons. Marconi - nella storia della Chiesa esiste dal 1500 ed è iniziata molto prima. Se pensate che la nostra Diocesi è composta da 140mila abitanti e da 70 parrocchie, per dirigere tutto questo, per rendersi conto di quello che succede bisogna conoscere la realtà sulla carta. Tramite i parroci conosco tutto. Ho così il quadro generale della situazione di ogni parrocchia, questo è il lavoro del Vescovo. Però sapere tutto sulla carta non è sapere dal vero. La Chiesa così ha scoperto che dopo qualche anno, il Vescovo smetta di guardare le carte ed incominci a guardare le facce, questa è la Visita Pastorale, dedicando il tempo per incontrare le persone,vedere le situazioni, incontrando possibilmente tutti, ed è quello che mi accingerò a fare in questi 15 giorni".
"E chi vorrò incontrare? Prima di tutto le persone che vengono alla Santa Messa per dirgli bravi! Di solito insieme ai preti vi brontoliamo per tutte le cose che dovete fare e per quelli che alla Messa non ci vengono, una volta tanto vi dico bravi per questa vostra fedeltà nel ritrovarsi insieme a vivere come Comunità la preghiera, ad ascoltare la parola del Signore e per crescere come Comunità . Dopo le persone che vengono a messa è mio intendimento incontrare gli anziani e gli ammalati - sottolinea Marconi -, soprattutto le persone che sono bloccate in casa, da una malattia o da una sofferenza e che offrono con fede le loro sofferenze per la salvezza di tutti noi. Queste persone spesso le dimentichiamo, il mondo le scorda! In questa Visita Pastorale andrò a cercare le persone ammalate. La faccia tosta ce l’ho! E’ importante far capire che queste persone sono tanto preziose e che la loro vita, pur essendo bloccate a letto, non è inutile, e che la Chiesa è presente e va verso di loro.”
Proseguendo nella sua omelia il Vescovo Marconi ha focalizzato quindi la sua attenzione verso i giovani: “Sono il futuro, li incontrerò al catechismo, a scuola ed ovunque apriranno le porte. Io non ho paura di entrare.I giovani - che sono il nostro futuro - devono stare al centro del nostro annuncio, devono sentire rinnovato l’annuncio di Gesù che cancelli i peccati e ci salvi.”
Il quarto obiettivo in questa Visita Pastorale è rivolto al mondo del lavoro.”Oggi per chi lavora e per chi dà lavoro,non è facile! Occorre impegnarsi nello sviluppo. Molti giovani purtroppo sono costretti ad andarsene. Negli ultimi 15 anni dalle Marche, 60mila giovani sono andati a lavorare al Nord, o nelle grandi città, o all’estero, la metà della nostra Diocesi! Perchè non c’è lavoro. Questo è un problema serio! Dobbiamo incoraggiare quindi chi lavora e chi dà lavoro, perché abbiamo bisogno di dare un futuro alla nostra gente. E per concludere vorrei incontrare tutti quelli che lavorano per il bene della Parrocchia, sino a quelli che puliscono la Chiesa, in quanto hanno una loro dignità e fanno un lavoro prezioso. Non vengo a fare ispezioni, non vengo a predicare, ma ascoltare, stare vicino alle persone e ad incoraggiarle: questa è la Visita Pastorale. Cresciamo quindi tutti insieme con l’aiuto del Signore".
Il Volley Macerata lotta alla pari per tre set con la capolista Caldarola Volley ma, purtroppo, non riesce a smuovere la propria classifica; un match giocato con determinazione e caparbietà dai biancorossi che hanno perso sul filo di lana il primo ed il terzo parziale, dominato il secondo subendo però il gioco della formazione caldarolese nel quarto con i ragazzi di Paoletti che sono riusciti, grazie alla loro esperienza, a portare a casa l’intera posta in palio.IL MATCH - Coach Matteo Cacchiarelli schiera in avvio Marincioni in cabina di regia opposto ad Aguzzi, Gigli e Ciccioli schiacciatori ricevitori, Singh e Bussolotto centrali, Plesca nel ruolo di libero; risponde coach Paoletti con Cesaretti al palleggio opposto a Borroni, Sabbatucci e Sparapani in banda, Tomasselli e Benedetti al centro, Tarquini libero.Macerata è brava a partire con il piglio giusto e Gigli porta in vantaggio i suoi 6-4; l’ace di Ciccioli vale l’11-8 con l’attacco di Aguzzi da seconda linea che regala il +4 alla formazione biancorossa (15-11); la capolista inizia a carburare e recupera il gap pareggiando a quota 17 ed il pallonetto di seconda di Cesaretti fa passare avanti per la prima volta gli ospiti 17-18. Il neo entrato Gentili tiene a -1 Macerata (18-19) che poi va a pareggiare 19-19 grazie all’invasione di Cesaretti; due errori in attacco dei locali mandano Caldarola sul 21-23, Borroni trova il set point (22-24) con la palla out di Gigli che chiude la prima frazione 22-25.Al cambio di campo parte meglio Caldarola con Benedetti che firma il muro dello 0-4; Macerata non demorde e pareggia a quota 7 grazie all’ace di Ciccioli. Lo stesso schiacciatore biancorosso sigla l’allungo dei locali che se ne vanno sul 12-8 con Gigli, dal quattro, che pesca addirittura il +6 (16-10); gli ospiti non riescono a recuperare e tre attacchi, ancora di Ciccioli, vanno a chiudere il secondo parziale 25-17 rimettendo il match in parità.Sulle ali dell’entusiasmo Singh firma il primo tempo che vale il 3-0 con Macerata brava a mantenere il vantaggio grazie all’attacco di Ciccioli (9-6); Caldarola prova a rientrare in partita e, condotta da Borroni (10 punti nel set per lui e 22 in totale), trova la parità a quota 12. L’opposto caldarolese continua a martellare ed aiuta la sua squadra a passare avanti 12-15; il muro di Pierini regala il +4 ai suoi (14-18) con Caldarola che è brava a mantenere inalterato il vantaggio fino alla vittoria del set con il punteggio di 21-25.Il muro di Bussolotto permette a Macerata di riprovarci ma soprattutto di crederci (4-1) ma la capolista non molla e pareggia subito a quota 6; i locali terminano totalmente le energie mentali e “spariscono dal campo” lasciando Caldarola a recitare la parte del monologo: il turno al servizio di Sparapani è devastante per i biancorossi con gli ospiti che scappano sul 6-14 e l’attacco di Sabbatucci sancisce il 9-22. Singh prova a suonare la carica, anche se troppo tardi (14-24), ma Borroni da seconda linea chiude il set (14-25) ed il match con il risultato di 1-3.Sconfitta che lascia il Volley Macerata all’ultimo posto ma che dà consapevolezza ai biancorossi di essere riusciti a dare filo da torcere anche alla capolista; ora i ragazzi di Matteo Cacchiarelli e Giammarco Storani osserveranno il turno di riposo prima di ritornare in campo per l’ultima giornata di questa prima fase Sabato 1 Febbraio alle ore 18:30 ospiti della Pallavolo Loreto.Serie D – Girone B – 16° GiornataVolley Macerata – Caldarola Volley 1-3(22-25 25-17 21-25 14-25)Volley Macerata: Del Gobbo, Ciccioli 11, Cacchiarelli A., Aguzzi 6, Gigli (K) 5, Gentili 2, Marincioni, Singh 7, Bussolotto 6, Palombarini, Meschini, Plesca (L1). Non entrato: Serafini (L2). All. Cacchiarelli M. – StoraniCaldarola Volley: Smerilli 1, Sparapani 8, Sabbatucci 14, Tomasselli 2, Gatto, Beccerica 2, Pierini 3, Benedetti 3, Tarquini (L), Borroni 22, Cesaretti (K) 1. Non entrato: Del Bianco. All. PaolettiArbitro: Gianferro Sofia (MC)
Tre designer dell’azienda Deplacé Maison di Corridonia, Marco Contigiani, Leonardo e Aldo D’Autilio, protagonisti alla prossima edizione di MICAM Milano, il Salone Internazionale delle Calzature, alla Fiera Milano Rho dal 16 al 19 febbraio 2020.
In particolare saranno presenti nello spazio che la rassegna ha dedicato agli Emerging Designers, un’occasione unica offerta a giovani creativi per presentare il proprio stile in un ambito di prestigio come quello della manifestazione, confermando la voglia di rinnovamento del settore.
Le nuove generazioni sono, infatti, sempre più presenti nella definizione delle tendenze di consumo ma rappresentano anche un importante punto di svolta per il settore calzaturiero: per questo, ancora una volta, il Salone internazionale della calzatura punterà i riflettori sulle creazioni di 12 giovani nuovi talenti, selezionati da una giuria di esperti a cui sarà dedicato uno spazio in manifestazione in cui potranno presentare a produttori e buyer sorprendenti intuizioni di stile.
Deplacé è un marchio indipendente di calzature e accessori che nasce da una convergenza unica di arte e personalità. Immagina un miscuglio di tatuaggi, architettura e musica elettronica, una sorta di disordine organizzato che i creativi hanno inserito nella collezione di debutto. Tre designer giovani imprenditori fantasiosi che hanno trovato il modo di guardare il mondo urbano e outdoor in un’unica visione. Déplacé è la storia di una connessione, uno sguardo interessato a ciò che emerge, con quella responsabilità tipica di coloro che creano e desiderano sperimentare, inventare e scoprire
I dodici designer sono stati selezionati da una giuria di professionisti, esperti del settore moda e comunicazione, presieduta dallo stilista Ernesto Esposito, che per il contest 2020 ha coinvolto: Ivan Bontchev (Fashion Stylist), Simonetta Gianfelici (Fashion Consultant & Talent Scout), Riccardo Grassi (Fondatore e CEO Riccardo Grassi Showroom), Julian Hargreaves (Fotografo) e Stefania Lorini (Fashion Stylist).
La proposta di stile dei designer spazia dalle citazioni pop alla ricerca intorno alle forme più classiche, dalle atmosfere metropolitane raccontate dalla musica elettronica, fino alla riscoperta di materiali naturali o di scarto per nuove e sorprendenti idee-moda. Non mancano sperimentazioni davvero inusuali e reinterpretazioni originali di modelli che hanno fatto la storia della calzatura.
Petriolo comune amico dell’ambiente e della mobilità dolce. Se lo scorso anno si è chiuso con la consegna agli studenti della scuola Primaria e Secondaria di primo grado di una borraccia in alluminio, il 2020 si è aperto con ulteriori buone notizie all’insegna di politiche “green”.
All’omaggio natalizio, a vantaggio della riduzione della plastica monouso, si è infatti aggiunto il finanziamento di 247mila euro da parte della Regione Marche (su 5 milioni di euro stanziati) per la realizzazione del suo tratto di ciclovia. «Abbiamo soddisfatto la richiesta dei nostri ragazzi di terza media che hanno dimostrato una spiccata sensibilità ambientale e attenzione ai cambiamenti climatici anche raccogliendo i rifiuti malauguratamente abbandonati in luoghi non appropriati - ha spiegato il sindaco di Petriolo Domenico Luciani -, oltre alla ciclovia, dal punto di vista dei contributi ricevuti, va anche segnalato quello pari a 80mila euro, anche in questo caso regionale, da ripartire con il Comune di Urbisaglia, per l’installazione di una rete di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici». Notizie che vanno a sommarsi alle iniziative in ambito di risparmio energetico attuate anche nel campo della ricostruzione (Petriolo è tra i Centri storici del Maceratese più colpiti dal sisma del 2016) e in ambito scolastico: «Stanno proseguendo i lavori alla scuola Primaria “Ginobili” - ha confermato in tal senso Luciani -, anch’essi resi possibili dall’accesso a finanziamenti e agevolazioni, mirati all’efficientamento energetico della struttura. Ma non solo, negli scorsi mesi è stato eseguito l'intervento di revamping della pubblica illuminazione della zona industriale di via Fiastra con la sostituzione delle vecchie lampade con quelle a led, ad elevata efficienza energetica. Tutti questi interventi sono coerenti con la strategia di riduzione delle emissioni climalteranti».
Lo scorso marzo, infatti, il Comune di Petriolo ha aderito con delibera consiliare al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia.
Aula consiliare al completo questa mattina per il convegno “Hikikomori: ritirati sociali” organizzato dall’Assessorato al Welfare, famiglia e adolescenza del Comune di Civitanova Marche, in collaborazione con lo Sportello Informa Donna e l’associazione Praxis di Macerata con l’obiettivo di far luce su una patologia che porta i giovani all’isolamento e che negli ultimi anni colpisce sempre più persone anche in Italia dove si stimano oltre 100.000 casi. Molti gli assistenti sociali, psicologi, insegnanti, educatori, che sono intervenuti per capire meglio questa forma di disagio adattivo e gli interventi possibili per prevenire il rischio tra i giovani.
L’assessore all’Infanzia e alla famiglia Barbara Capponi, nel portare i saluti dell’Amministrazione comunale, ha introdotto il tema del convegno illustrando gli obiettivi delle Politiche sociali del Comune, che da oltre due anni sta lavorando per rendere sempre più la città ‘Città con infanzia’.
“Pensare ad una città con l’Infanzia significa guardare lontano – ha detto l’assessore Capponi - iniziando ad analizzare le problematiche di chi è giovane anche oggi. I giovani stanno cambiando, cambia la vita quotidiana e quindi il comportamento e le diagnosi debbono essere precise, perché spesso questi atteggiamenti vengono confusi con altre patologie. Sono soddisfatta nel vedere tanti professionisti qui presenti, con la voglia di approfondire questa tematica; ci sono tante persone anche da fuori Civitanova e tante professionalità diverse, genitori assistenti sociali ma anche insegnanti e questo per noi organizzatori e amministratori è rincuorante”.
Il dottor Marco Crepaldi, presidente “Hikikomori Italia” e scrittore del libro “Hikikomori” nel suo intervento non ha usato mezzi termini per illustrare un problema ancora molto sottovalutato. “Dal 2012 mi occupo di Hikikomori – e con il mio blog ho raccolto migliaia di testimonianze di gente che non ha un punto di riferimento né nel pubblico né nel privato per cui, se si continua così, si va verso l’emergenza sociale. E’ quindi importante che le istituzioni, soprattutto in ambito scolastico e sanitario, dedichino maggiore attenzione al problema e si dotino degli strumenti giusti per fronteggiarlo”.
L’evento è patrocinato dall’Ordine degli Assistenti Sociali delle Marche e dall’associazione Hikikomori Italia.
Federico II è il protagonista di una importante iniziativa, ideata dal Comune di Jesi, con il sostegno della Regione Marche ed in collaborazione con la Fondazione intitolata allo svevo, che sta prendendo l’avvio. “Federico II e le Marche nel Medioevo, percorsi svevi tra i comuni del sisma” è un singolare progetto, volto a promuovere il territorio, non solo quello jesino, con un occhio di riguardo alle realtà colpite dal terremoto del 2016.
Vi partecipano, ovviamente, alcuni comuni del cosiddetto “cratere”, ma hanno deciso di dare un fattivo apporto anche realtà quali l’università politecnica delle Marche. Lo scorso 14 dicembre, l’iniziativa è stata presentata nell’ambito di una tavola rotonda, intitolata Federico II mito-motore per cultura e turismo, organizzata presso la sala consiliare del Comune di Jesi, alla presenza del primo cittadino Massimo Bacci, del vicesindaco e assessore alla Cultura Luca Butini e di diversi sindaci tra quelli aderenti al progetto, nonché quelli delle città gemellate di Mayenne e Waiblingen. Cultura e solidarietà alleate, in funzione di un rilancio del territorio, da sviluppare secondo una molteplicità di iniziative: una ricetta che ha intercettato anche altri centri federiciani, come Melfi e Termoli e, più a nord, Rimini. Oltre a quelli più direttamente interessati dal sisma tra cui la città di Treia, che ha già sottoscritto il protocollo d’intesa tra le città federiciane.
In realtà il legame tra Treia e Federico II aveva visto una sua prima concretizzazione con la cittadinanza onoraria concessa al treiese professor Alberto Meriggi, presidente del Centro Studi Storici Maceratesi e già docente universitario, il 3 settembre 2017 dal Comune di Anticoli Corrado, nella città metropolitana di Roma Capitale.
Il legame tra il professor Meriggi e la cittadina di Anticoli Corrado risale al 1990, anno in cui il professore pubblicò un libro sulla vita di Corrado d’Antiochia e lo fece perché, da attento studioso della storia di Treia, volle restituire il giusto profilo storico al personaggio che nel 1263 era stato il protagonista del più importante fatto d’armi della storia di Treia, la cosiddetta battaglia di Vallesacco. Era quello il periodo della cruenta lotta tra la Chiesa e l’Impero. Treia, allora detta Montecchio, era guelfa e fedele alla Chiesa e spesso combatté con località vicine di fede ghibellina e fautrici dell’Impero.
Corrado d’Antiochia fu inviato con un potente esercito dal re Manfredi, suo zio, nelle Marche dove avrebbe dovuto strappare alla Chiesa le principali città. Riuscì a conquistare località importanti, ma nel dicembre del 1263 venne sconfitto e catturato dai treiesi mentre tentava di assediare il paese. Dopo un mese di prigionia riuscì a fuggire grazie alla complicità dell’allora podestà locale Baglione che si lasciò corrompere. Corrado, una volta libero si vendicò, saccheggiò il paese e uccise e imprigionò molti abitanti. Dopo poco tempo i treiesi intentarono un processo contro il corrotto podestà.
Gli atti del processo sono stati trascritti e studiati dal professor Meriggi. Un lavoro che ebbe sbocco in un libro pubblicato nel 2005. Gli studi del prof. Meriggi e le sue pubblicazioni e conferenze avviarono un felice rapporto culturale tra Treia ed Anticoli Corrado, concretizzatosi nel tempo con scambi e incontri per manifestazioni culturali e rievocative. Prima del 1990 Anticoli e Treia non si conoscevano e soprattutto non avevano coscienza che Corrado d’Antiochia era il loro anello di congiunzione. Con i suoi studi e i suoi libri è stato riconosciuto al prof. Meriggi di aver contribuito a portare il nome di Anticoli Corrado al di fuori dei confini municipali.
Poi l’amicizia tra le comunità di Treia ed Anticoli è proseguita nel giugno 2018 con un gemellaggio tra le due realtà musicali e con la visita dell’Amministrazione Comunale del comune laziale ad agosto 2018 nella città del bracciale durante i giorni della Disfida.
Federico II dunque come trampolino di lancio per promuovere e valorizzare i luoghi colpiti dal sima del 2016 e il brand Marche attraverso un itinerario svevo che coinvolge anche Treia con l’impegno concreto dell’amministrazione comunale a continuare nella valorizzazione di questo grande personaggio con il coinvolgimento fondamentale di molti altri comuni delle Marche.
I Vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 10:20 circa nel Comune di Serravalle del Chienti, in via primo Maggio, per l'incendio di una canna fumaria che ha coinvolto anche una porzione limitrofa di coibentazione del sottotetto.
La squadra dei vigili del fuoco di Camerino intervenuta sul posto, ha spento le fiamme e messo in sicurezza l'area interessata dall'incendio.
Il confermato direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, interviene in merito all’ospedale di Civitanova Marche. In particolare in risposta alla petizione lanciata dall’esponente di “Vince Civitanova” Ubaldo Mosca, dal titolo eloquente “l’ospedale non si tocca” e riguardante un presunto depotenziamento della struttura voluto dalla Regione Marche. Preoccupazioni in merito erano state espresse, nei giorni scorsi, anche dal sindaco Fabrizio Ciarapica.
“Come Direttore dell’Area Vasta 3 mi trovo costretto nell’interesse dei cittadini a ripristinare la verità”, afferma Maccioni in una nota.
“Condividendo in pieno il concetto che l’ospedale rappresenta un patrimonio essenziale di una comunità, si ribadisce come la strategia sull’Ospedale di Civitanova Marche avviata nel 2015 dalla Regione Marche, dalla Direzione Generale dell’ASUR e dall’AV3 è consistita in un costante ed efficace potenziamento ed efficientamento di tutte le Unità operative nonché di un importante rinnovamento delle tecnologie presenti all’interno del presidio. Nel settembre 2019 è stato inaugurato il reparto di Radiologia ad esclusivo supporto del Pronto Soccorso con l’installazione di una nuova TAC .Prossimamente, con l’adesione ad una gara CONSIP è prevista l’installazione di un tavolo radiologico telecomandato e di un ecografo. Oggi l’Ospedale di Civitanova può contare sulla presenza di due TAC”.
“Rimanendo nella Radiologia – continua il direttore - di recente sono stati avviati i lavori, che termineranno alla fine di agosto del corrente anno, per la realizzazione di un idoneo sito che vedrà l’allocazione di una nuova Risonanza Magnetica donata dalla Fondazione Carima e che va ad aggiungersi alla Risonanza Magnetica già presente nel reparto. Anche in questo caso l’Ospedale di Civitanova potrà contare sulla funzionalità di due Risonanze Magnetiche.
Nel maggio 2017 è stata inaugurata una moderna ed efficiente “Piastra dell’Emergenza” che consiste in un reparto nuovo, funzionale ed accogliente che vede UTIC, Rianimazione e Pronto Soccorso operativi tutti sullo stesso piano.
Nel corso del 2018 è stata installata ed inaugurata l’ala che ospita la Biobanca a servizio dell’Ematologia di Civitanova e non solo, gestita dal dottor Giovanni Ribichini, Direttore del Centro Trasfusionale di Civitanova e dell’AV3.
Per la messa in sicurezza di tutto l’Ospedale ed in particolare del Pronto Soccorso e del Punto Nascita, dal 2017 sono state attivate rispettivamente la Guardia Radiologia H24 e la Guardia Pediatrica H24. Senza la prima ci sarebbero sicuramente più difficoltà nella gestione notturna del Pronto Soccorso e senza la guardia pediatrica sarebbe stato molto più complicato mantenere attivo l’importante punto nascita dell’ospedale di Civitanova.
Contemporaneamente, come sempre sollecitato dal Presidente Ceriscioli, si è pensato anche al confort per gli utenti dell’Ospedale che ha visto realizzato un importante investimento per la climatizzazione di tutti i reparti, in parte realizzato lo scorso anno e che si completerà entro la prossima estate.
Entro il prossimo mese di febbraio – spiega Maccioni - sarà realizzato un reparto totalmente nuovo, ampio e confortevole per accogliere l’attività dell’Unità Operativa di Allergologia diretta dal dr. Stefano Pucci. Ciò consentirà di destinare i locali dell’attuale reparto di Allergologia all’Unità Operativa dipartimentale di Oncologia, diretta dal dottor Giovanni Benedetti. Anche in questo casi parliamo di locali più ampi, accoglienti e con ingresso riservato per una maggiore tutela della privacy dei pazienti.
Per la realizzazione di tutto quanto sopra descritto sono stati investiti più di 7 milioni di euro.
Sotto l’aspetto dei “Primari” il 31 di gennaio si svolgeranno i concorsi per Medicina ed Otorino e tra il mese di febbraio e marzo sono previste le selezioni per i Direttori delle Strutture Complesse di Pronto Soccorso e Psichiatria.
Le cose concrete realizzate e quelle che sono in corso di realizzazione dimostrano esattamente il contrario di quello che da più parti viene invece descritto come un depotenziamento della Struttura Ospedaliera di Civitanova”, conclude Maccioni.
Il Comune di Civitanova Marche, in collaborazione con l’associazione Centriamo, darà vita al Format Web “Hai Tempo Per Un Caffè Civitanova Marche”.
Tale format ideato da Pix S.r.l., società che si occupa di Comunicazione e Marketing Digitale, ha l’obiettivo di promuovere attraverso i Social Network le attività civitanovesi.
“Hai tempo per un caffè” è un luogo piacevole dove incontrare persone appassionate, entusiaste di raccontare le loro esperienze di vita imprenditoriale, sociale, spirituale e altro ancora. Questo format video dà voce, valore e un pubblico a chi spende la propria esistenza perseguendo i propri sogni e ideali, migliorando la qualità della propria vita e quella delle persone a lui/lei connesse.
Grazie a “Hai tempo per un caffè”, imprenditori, artisti, commercianti, liberi professionisti e politici, renderanno più visibile la propria immagine e il proprio brand, comunicando le proprie esperienze in un dialogo dal sapore umano e confidenziale, proprio come avviene davanti a una tazza di caffè bevuta in piacevole compagnia.
L’assessore Pierpaolo Borroni, dichiara che “l’Amministrazione Comunale e l’Assessorato al Commercio, hanno voluto attraverso questa iniziativa, dare visibilità alle attività commerciali civitanovesi, e di essere particolarmente orgoglioso del fatto che per la prima volta, un Comune investa le proprie risorse per dar luce allo shopping del Centro”.
Il format è realizzato in collaborazione con l’Associazione Centriamo, la quale ha divulgato ai suoi associati tale iniziativa, riscuotendo apprezzamento ed entusiasmo da parte degli esercenti.
La Presidente, Debora Pennesi, ha commentato questa iniziativa, come” un passo importante per la vita dei commercianti, i quali subiscono costantemente la concorrenza della grande distribuzione e quella del commercio online. Lo spirito di associazione a Civitanova Marche, ha continuato la Presidente, in questi ultimi anni si è rafforzato, portando a una intensificazione dei rapporti di collaborazione con l’Amministrazione, e questa iniziativa ne è un chiaro esempio”.
A partire dal mese di febbraio, sulla Pagina Facebook. ogni settimana verrà pubblicata un’intervista. Al momento le attività che hanno aderito sono 15, ma l’invito è esteso a tutti. Si invita chiunque fosse interessato, a mettersi in contatto con l’Associazione Centriamo per avere maggiori informazioni.
Le interviste sono realizzate da Veena Sunita Bortolami, esperta in Marketing e Comunicazione e autrice di libri sullo sviluppo e il successo aziendali. Il suo core-business è centrato nel settore del benessere, ma i suoi percorsi universitari linguistici ed economici, le permettono di interfacciare in modo disinvolto con qualsiasi realtà.
Concludendo, il sindaco Fabrizio Ciarapica afferma che “sia doveroso sostenere il Commercio Civitanovese e che questo Format sarà solo l’inizio di una serie di iniziative atte a rilanciare il Centro rendendolo così più competitivo”.
Rinvenuto il cadavere di una donna a Gualdo Tadino: indagini in corso
Il corpo di una giovane donna di origine straniera è stato trovato privo di vita in un alloggio a Gualdo Tadino (in provincia di Perugia) nella prima mattinata di oggi.
Sul posto sono giunti i Carabinieri per effettuare tutti i rilievi del caso ed avere un primo quadro sulla causa del decesso.
Allertata anche la Procura di Perugia e il medico legale di turno. Il personale medico del 118 giunto sul luogo ha potuto soltanto constatare il decesso della donna.
L'ipotesi overdose è quella al momento più accreditata.
La ragazza viveva insieme al suo compagno, anche lui straniero, il quale è stato ascoltato dai carabinieri di Gualdo Tadino.
“La nostra azione di denuncia e di protesta continuerà a oltranza. Metteremo in atto tutte le azioni possibili nell’ambito della correttezza istituzionale e di quanto consentito dalla Costituzione, forti dell’appoggio di molti, sino a quando la nefasta Determina 742 della direzione Asur Marche non sarà ritirata. Ci dovranno mettere nero su bianco che le strutture dipartimentali di Radiologia, Hospice e Oncologia rimarranno così come sono attualmente con i loro responsabili”.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, continua la sua battaglia, insieme a tutta l’Amministrazione comunale, “contro un atto che - dice - è immotivato e irresponsabile. Avere sospeso la Determina 742, pur rappresentando un gesto di attenzione e di buona volontà da parte della direzione generale dell’Asur nei confronti della struttura ospedaliera di San Severino Marche, non può essere in nessun modo la soluzione del problema che rimane tutto intero così come si è presentato fin da subito. Quello preso, infatti, è solo un parziale ripensamento che, ancora di più, focalizza l’attenzione su quella che è una vera e propria ingiustizia perpetrata ai danni di chi si riteneva non dovesse reagire in quanto ritenuta parte confinata lontano dagli ambiti decisionali “che contano” e, soprattutto, ignara dei tecnicismi da chi amministra la sanità. Questo non corrisponde alla realtà in quanto da più parti mi è stata segnalata la volontà di colpire l’ospedale di San Severino Marche, favorendo di conseguenza l'espansione di altri a nostro danno. A questo piano giustamente, e non lo dico solo da sindaco - conclude Piermattei - mi sono opposto. Ora più che mai, e con forza, torno a chiedere il ritiro della nefasta Determina 742”.
Si svolgerà domenica 26 gennaio 2020, alle ore 17:30 nell’aula magna del polo scolastico provinciale (sede dei Licei Varano e dell’Istituto Tecnico Antinori), il secondo appuntamento della 50^ Stagione Concertistica della Gioventù Musicale di Camerino. Ospiti del pomeriggio la violinista Diana Tischenko e il pianista Mao Fujita, che eseguiranno un bel programma in gran parte dedicato Ludwig van Beethoven, del quale si celebrano quest’anno i 250 anni dalla nascita. Verranno eseguite due Sonate per violino e pianoforte di Beethoven, la splendida Sonata in fa maggiore op. 24 n.5 "La Primavera” e la Sonata n.7 in do minore, op. 30 n. 2, inframezzate dall’affascinante Tzigane di Maurice Ravel.
Diana Tischenko e pianista Mao Fujita sono due giovani musicisti di assoluto livello internazionale, vincitori dei maggiori concorsi, già lancianti sulla scena mondiale. La loro presenza a Camerino rappresenta un segno tangibile dello straordinario livello della 50^ rassegna della Gioventù Musicale camerte.
La violinista ucraina Diana Tishchenko è una delle artiste più entusiasmanti emerse negli ultimi anni. Nel novembre 2018 le è stato assegnato il Grand Prix Jacques Thibaud al leggendario Concorso internazionale Long-Thibaud - Crespin di Parigi; i prossimi impegni la vedranno ospite di prestigiose istituzioni musicali e nei maggiori festival al mondo. Suona un prezioso Guadagnini, del 1754, ed ha recentemente inciso per Warner Classics ed Erato.
Mao Fujita, nato a Tokyo nel 1998, ha colto il primo successo internazionale all'età di 18 anni al Concorso Internazionale Clara Haskil in Svizzera, aggiudicandosi anche tre premi speciali. Nel giugno 2019 Mao affascina Mosca, classificandosi secondo al Concorso Internazionale Cajkovskij. Ogni prova che lo ha visto impegnato è stata accolta da un’ovazione del pubblico ed ha collezionato milioni di visualizzazioni su Internet da tutto il mondo. Nel corso del Gala finale del Concorso, tenutosi a San Pietroburgo, ha eseguito il terzo movimento del Concerto per pianoforte n. 1 di Cajkovskij con Valery Gergiev. Lo stesso Maestro Gergiev lo ha definito "la sorprendente nuova scoperta" del pianismo.