Prosegue il percorso avviato dell'amministrazione comunale di Caldarola per garantire collaborazione, coinvolgimento e coordinamento di cittadini e tecnici nella delicata fase della ricostruzione post sisma.
Il IV forum pubblico convocato a Caldarola nella mattinata di sabato 1 febbraio è servito pianificare gli interventi di ricostruzione all'indomani del decreto 123 varato dal Governo il 30 dicembre scorso.
Il sindaco Luca Maria Giuseppetti, il suo vice Giovanni Ciarlantini, l'assessore con delega alla ricostruzione Giorgio Di Tomassi e il funzionario comunale ingegner Spinaci, supportati dall'architetto Giovanni Marinelli dell'area urbanistica dell'Università Politecnica delle Marche, hanno fatto il punto della situazione e parlato degli interventi futuri in una sala Tonelli gremita e molto attenta.
È emerso che negli ultimi mesi le decisioni prese, gli incontri fatti, la divisione in aggregati e l'individuazione delle aree da sottoporre a Perimetrazione permetteranno di accelerare notevolmente il percorso di ricostruzione individuato dal recente decreto, una brillante intuizione, attuata solo da Caldarola in tutto il territorio della provincia di Macerata, che permetterà di risparmiare tempo prezioso.
Superata la fase di confronto con i singoli cittadini interessati, è in via di sottoscrizione un protocollo di Intesa con gli enti sovracomunali come Provincia di Macerata, Università, Soprintendenza e Ufficio Speciale per la Ricostruzione per conto della Regione Marche.
Nell'incontro di sabato mattina si è già tentato un cronoprogramma che, salvo imprevisti, potrebbe portare ad una progettazione più concreta già dal prossimo mese di luglio con una successiva individuazione delle aree da cantierare.
Interessato, in questo primo stralcio, il solo centro storico di Caldarola.
L’area cantiere in totale è di circa 7000 mq, al suo interno ci sono 11 aggregati volontari (2 dei quali già costituiti in consorzio) per un totale di 52 edifici privati, 24 quelli pubblici (compresi i luoghi di culto, il Comune, il Castello e il Teatro) 14 invece le strutture agibili ma che saranno, per forza di cose, condizionate dalle aree cantiere, 18 circa sono i tecnici nominati dai privati che, sommati con quelli necessari a garantire un coordinamento, dovrebbero raggiungere i 22 soggetti.
Per le Perimetrazioni invece sono già stati incaricati due importanti Studi abilitati a questo specifico tipo di indagine che, verso le fine di febbraio, inizieranno le attività di rilievo, presumibilmente terminandole a metà aprile e, conclusi i 150 giorni stabiliti per legge.
Sono stati previsti anche diversi Livelli Operativi, in base ai quali si accede alle quote di finanziamento, l’obiettivo è preservare con forza l’alto valore storico degli edifici del centro quindi, per i livelli che permettono la demolizione dell’edificio, si devono prevedere progetti che non ne stravolgano la natura.
Il fine è quello di coordinare tutti i piani attuativi, con la formazione dei consorzi, dando priorità al progetto unico di ricostruzione, così da accelerare il più possibile le varie fasi tecniche e di cantiere. A breve, metà febbraio, verrà convocato un incontro con i progettisti per programmare i proponimenti da presentare. Una pianificazione a lungo respiro al fine di non lasciare nulla al caso che possa, in nessun modo, rallentare il già farraginoso processo di ricostruzione.
Il nuovo anno per "Lola Acconciature", a Chiesanuova di Treia, è iniziato con un passaggio di testimone da madre in figlia. Ieri, sabato 1 febbraio, Eleonora Camertoni dopo 20 anni di collaborazione familiare con la mamma (anche se l’attività è a Chiesanuova da 40) ha inaugurato il nuovo Lola Acconciature con un locale rinnovato, un nuovo team e tante idee innovative.
Al taglio del nastro (notevole l’affluenza dei chiesanuovesi), preceduto dalla benedizione del Parrocco Don Igino Tartabini, erano presenti il vice sindaco David Buschittari e l’assessore di Chiesanuova Donato Massei.
Alla giovane Eleonora tanti auguri per la sua nuova attività e per un futuro pieno di successi professionali.
La mostra, organizzata dall'associazione "Amici del Liceo Galilei", vuole evidenziare i cambiamenti che si sono verificati nel trentennio dal dopoguerra fino alla metà degli anni '70 utilizzando non solo il materiale fotografico messo a disposizione dagli archivi della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti e dalla Biblioteca Statale di Macerata, ma anche e soprattutto le fotografie messe a disposizione dai soci della nostra Associazione, dai loro amici e dai loro parenti.
Ciò che la mostra vuole descrivere è soprattutto la trasformazione dei costumi, dei mezzi di locomozione, del modo di rapportarsi delle persone, dell'abbigliamento, del modo di frequentare la scuola, di lavorare, di partecipare alla vita cittadina. Finalità La mostra si propone di rivalutare il materiale fotografico posseduto dalle famiglie dando nuova vita alle foto spesso dimenticate negli album e nei cassetti delle nostre case e soffitte. Si propone anche di portare a conoscenza dei giovani di oggi quegli anni -dal dopoguerra agli anni 70- che loro non hanno conosciuto e che sono stati di primaria importanza per la formazione della società attuale. Il quadro che ne risulta è un'attenta descrizione non solo della città di Macerata e della sua gente, ma anche della provincia maceratese e, in parte, anche dell'Italia stessa.
La mostra si svolgerà a Macerata nei locali della Galleria degli Antichi Forni, locali che sono stati prenotati già dallo scorso anno ed accordati da "Istituzione Macerata Cultura - Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi". L'intera esposizione consta di circa 400 fotografie. Data di svolgimento La mostra si svolgerà dal 6 al 16 Febbraio 2020, con orario pomeridiano dalle 17 alle 20. Al mattino la mostra sarà a disposizione delle scuole previo appuntamento da parte dei docenti interessati all'indirizzo email: amici.liceogalileimc@gmail.com
L'esposizione si rivolge innanzitutto alla cittadinanza, ma anche agli abitanti del territorio e della provincia maceratese, non sottovalutando l'interesse che può avere anche per eventuali turisti di passaggio per la città. Particolare attenzione sarà posta nel pubblicizzare la mostra nelle scuole, per sensibilizzare i ragazzi non solo sulla conoscenza del periodo del dopoguerra, ma anche sull'uso del mezzo fotografico e sulla valenza della fotografia come reperto storico.
Partners dell'evento il Comune di Macerata, dell'Università degli Studi di Macerata e del Liceo Scientifico "G. Galilei". La mostra si avvale inoltre del contributo fotografico messo a disposizione dalla Biblioteca Statale e della Biblioteca Comunale "Mozzi Borgetti". Anche il Club Alpino Italiano, sezione di Macerata, ha voluto fornire il proprio patrocinio alla manifestazione per ricordare come, in quel periodo dal dopoguerra agli anni '70, furono valorizzati i monti Sibillini da parte di molti alpinisti marchigiani, e maceratesi in particolare.
L'esposizione sarà pubblicizzata con comunicati stampa sui giornali locali, sia cartacei che on-line, ed anche con appositi manifesti da affiggere nel periodo immediatamente precedente all'inaugurazione della mostra stessa. Sarà realizzato anche il Catalogo della Mostra. Relatori Nell'ambito della mostra sono previste, nell'apposito spazio della galleria degli Antichi Forni, alcune conferenze tenute da docenti universitari, da docenti del Liceo Galilei, da personalità del mondo della cultura e delle professioni. Gli argomenti che saranno trattati riguarderanno: l'utilizzo del mezzo fotografico, i cambiamenti sociali e politici di quel trentennio, il fervore culturale del periodo, l'affermarsi di nuove conoscenze in campo scientifico, l'evoluzione dei mezzi di trasporto, i risultati in campo socio-sanitario, le conquiste nel settore alpinistico ed esplorativo. Ingresso L'ingresso alla mostra sarà libero. Il numero dei partecipanti è variabile, nell'ordine di varie decine al giorno, con i massimali previsti dalla capienza della struttura.
Programma dettagliato delle conferenze:
• Venerdì 7 ore 17,30 – Angelo Angeletti (Docente Liceo Scientifico Galilei) “Dalla scissione dell’atomo ai mattoni dell’universo” - Trent’anni tra ricerca bellica e ricerca fondamentale
• Sabato 8 ore 17,30 – Paolo Verdarelli (Storico della fotografia) “Sebastião Salgado: Inferno e rinascita dell’uomo”
• Lunedì 10 ore 17,30 – Conferenza a due voci: Ninfa Contigiani (Docente UniMC) e Claudio Gaetani (Docente UniMC) “Tracce di donne in città tra fotografia e spazi vissuti”
• Martedì 11 ore 17,30 - Lucio Bugli (Presidente Registro Aprilia) “Evoluzione dell’automobile dal dopoguerra agli anni ’70”
• Mercoledì 12 ore 17,30 – Romano Ruffini (Storico) con Francesca Violoni (Docente Liceo Scientifico Galilei) “Metamorfosi dell’Ospedale Psichiatrico nel dopoguerra” con lettura di poesie
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente le controversie condominiali ed in particolare le infiltrazioni di acqua piovana negli appartamenti. Ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da una lettrice di Monte San Giusto che chiede: “Chi risponde dei danni da infiltrazioni di acqua piovana causati all’appartamento sottostante il lastrico solare di proprietà di una sola condomina?”
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad un evento sempre più ricorrente nelle controversie condominiali.
Sul punto, la Suprema Corte si è più volte espressa affermando che, in tema di condominio negli edifici, qualora l’uso del lastrico solare non sia comune a tutti i condomini, dei danni da infiltrazioni di acqua piovana nell’appartamento sottostante rispondono sia il proprietario, o usuario esclusivo, in qualità di custode del bene ai sensi dell’art. 2051 c.c., sia il condominio in virtù degli obblighi inerenti l’adozione dei controlli necessari alla conservazione delle parti comuni incombenti sull’amministratore e sull’assemblea condominiale, che è tenuta a provvedere alle opere di manutenzione straordinaria. Questo concorso di responsabilità solitamente va risolto secondo i criteri dell’art. 1126 c.c., che pongono le spese di riparazione o ricostruzione per un terzo a carico del proprietario, o dell’usuario del lastrico solare, e per i restanti due terzi a carico del condominio..
Per tali ragioni in risposta alla nostra lettrice è corretto affermare che: “Qualora l’uso del lastrico solare non sia comune a tutti i condomini, dei danni da infiltrazioni di acqua piovana nell’appartamento sottostante rispondono, sia il proprietario del lastrico stesso per un terzo delle spese di riparazione, sia il condominio per i restanti due terzi (Corte di Cassazione, sez. II Civile, ordinanza n. 951/20; depositata il 17 gennaio).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Un gol di mano di Carradori al minuto 91 riapre una partita tra Caldarola e Belfortese che sembrava ormai in porto per i padroni di casa.
Succede veramente di tutto al comunale di Caldarola.Minuto 91 Carradori segna con la mano il pareggio dopo che aveva accorciato le distanze al minuto 86 con un colpo di testa dal limite dell'area, in sospetto fuorigioco.
Carradori da un metro dalla porta evoca la mano de Dios di Messico 86. Angelini di Fermo non vede incredibilmente. Vani i tentativi di proteste dei caldarolesi.Michele Luciani ci prova in ogni modo a convincere mister Casoni e lo stesso Carradori ad ammettere l'evidenza dei fatti, ma nessuno varia le proprie convinzioni e si riparte tra lo scetticismo generale.
La partita, terminerà addirittura 4-5 con il portiere locale Sileonii espulso sul quinto gol Belfortese e soprattutto l'arbitro Angelini ancora protagonista con una svista clamorosa su un fallo in attacco a favore del Caldarola. Infatti prima del gol di Tamburrini in contropiede l'arbitro sorvola su un fallo in attacco a favore del Caldarola e favorendo così la ripartenza nonostante l'uomo a terra.Per la cronaca da segnalare la grande giornata dei giovani di casa del Caldarola che dominano per 86 minuti portando la gara sul 4-2.
Caldarola che va sul 2-0 a metà del primo tempo circa poi sul 3-1 ed in fine sul 4-2, prima che Carradori e l' arbitro Angelini decretassero un'immeritata sconfitta per la compagine castellana.Sconforto a fine gara per i ragazzi di mister Latini che avevano in mano la meritata vittoria, per Casoni e compagni invece 3 punti insperati fino al 90esimo minuto che nonostante la prestazione li consolida in piena zona play off.
Ieri sera il Consiglio Comunale ha approvato parte del regolamento di polizia urbana secondo cui sarebbe vietato stendere o appendere biancheria ed effetti perfonali a terrazzi e balconi (comma 3, art.20) illustrato, oltre ad altri 44 articoli messi al voto, dall'assessore al decoro Giuseppe Cognigni. La discussione è stata affrontata non senza polemiche, perchè alcune disposizioni sembrano in contrasto con le abitudini quotidiane dei civitanovesi.
Sono previste peraltro sanzioni salate, da un minimo di 80 ad un massimo di 500 euro a carico di chi viola i dettami disposti dalla giunta Ciarapica.
Divieto di stendere i panni ad asciugare, divieto di giocare nelle aree pubbliche, divieto di annaffiare i vasi sui balconi e tanti tanti altri divieti stabiliti nel nuovo regolamento di polizia urbana che l’amministrazione comunale ha preparato e che ha portato in consiglio comunale.
Ne sono stati al momento approvati soltanto la metà ed è prevedibile che il prossimo consiglio comunale vedrà l’approvazione del regolamento. Proposto anche l'obbligo, per quelli che hanno le abitazioni servite da energia elettrica con cui alimentano sia l’impianto del riscaldamento che i fornelli, di allacciarsi al metano se le abitazioni si trovano all’interno delle aree servite dalla rete del gas comunale. Per chi non si allaccia la sanzione è di 500 euro.
Il Consiglio si era aperto con Giulio Silenzi in merito alla rimozione della delibera di giunta con la quale il proprietario di una slot aveva ottenuto l'apertura della struttura, anche se in contrasto con la legge regionale. Il problema era la distanza dai luoghi sensibili, superiore a 500 metri secondo il Comune ma non secondo la Questura, che prende ragione dal Tar e dal Consiglio di Stato.
Bocciata anche la mozione proposta dai 5 stelle con Stefano Mei che chiedevano alla maggioranza di istituire un centro per anziani a Civitanova. L'assessore Carassai giustifica la negazione con una mancanza di spazi adeguata perchè quelli che si era pensato di fornire nell'ex tribunale sono occupati dall'archivio del Ministero che non ha ancora provveduto allo sgombero.
Non passa neanche la rinnovata proposta di una No tax area a Civitanova Alta, Mei e Silenzi contestano che il sindaco alla sua candidatura aveva lanciato la stessa proposta: "Quelle parole erano solo una menzogna".
Roberta Belletti, assessore al bilancio, spiega che sono stati previsti 80mila euro per aiutare le attività commerciali del centro storico.
La Menghi va sotto 2 a 0 ma nel momento peggiore la squadra si ritrova e comincia a macinare gioco. Nei set successivi c’è sempre meno spazio per gli avversari che cadono sotto il colpi dei biancorossi. Trovato il pareggio, arriva anche la vittoria fondamentale al tie-break. Grande prova del gruppo che torna a fare punti e si regala un’importante iniezione di fiducia in vista della prossima sfida contro Sabaudia.
LA CRONACA – Coach Di Pinto conferma il sestetto visto nelle ultime uscite, con Rizo, Nasari e Bruno, il Capitano Monopoli, i centrali Calonico e Porcello, Gabbanelli libero. Palmi schiera Remo, il palleggiatore Parisi, poi Laganà, Concolino, Vinti, Carbone e come libero Calitri. Buona partenza della Menghi Macerata che va avanti 2-0, subisce però il ritorno di Palmi che ribalta il risultato e allunga 9-6. Monopoli e Rizo caricano i compagni e confezionano il 16-16. Si gioca punto a punto, Palmi cresce e torna avanti 20-18: Bruno prova a tenere a galla i suoi ma alla fine è il suo errore in battuta a valere il 25-21 per i padroni di casa. Riparte bene Palmi, avanti 3-0, Rizo e Bruno però accorciano e Macerata pareggia 5-5. Crescono i biancorossi, Bruno firma il vantaggio dopo una serie di buone difese di Palmi, poi Nasari allunga con un ace. Buon momento di Macerata che mantiene il +3, Palmi non demorde e si avvicina; 15-16 contestato lungamente dai biancorossi, il set resta apertissimo. Porcello viene murato e si va sul 18-18 con il coach Di Pinto che chiama il time out per incoraggiare i suoi e predicare calma. Si gioca punto a punto, ora però è Palmi a guidare il ritmo e l'ace di Bellucci vale il 23-21. Di nuovo Macerata prova a recuperare, Nasari accende le speranze ma Vinti chiude 25-23. I biancorossi si giocano tutto nel terzo set, subito equilibrato. Torna avanti Macerata con l'ace di Rizo, 8-10, e allunga: Nasari sfrutta un errore della difesa di casa e manda i suoi sul +4. Insegue Palmi con l'ace di Carbone poi Bruno vola al centro e di potenza fa 12-15, gli avversari restano però vicini riducendo lo svantaggio a -1. Qualche errore favorisce Macerata, Rizo in battuta mette a terra il 19-16 e di forza il 17-21 dopo alcuni grandi recuperi degli avversari. Chiudono il set Nasari in diagonale e Rizo ancora di forza e permettono alla Menghi di accorciare 2 a 1. Buon inizio Macerata che avanza +4, poi l'invasione di Parisi e il tocco di Nasari valgono il +5. Bruno recupera due volte, in qualche modo Monopoli serve Rizo che di potenza fa 5-10. I biancorossi controllano il vantaggio fino al 9-16, poi Palmi reagisce e si avvicina, coach Di Pinto chiama il time out per mantenere alta la concentrazione dei suoi. L'ace di Porcello vale il 20-14 e avvicina il tie-break: Nasari e Rizo confezionano il 17-25, si decide tutto al quinto set. Calonico al centro mette a segno il primo punto. Macerata gestisce e va sul 3-6 con una bordata di Bruno, poi un paio di errori riavvicinano Palmi ma Calonico allunga 6-8. Nasari salva due volte, Carboni manda fuori ed è 6-10, Nasari vola al centro e di forza avvicina i suoi alla vittoria, +5 sugli avversari. L'invasione di Concolino vale il 9-14 quindi Nasari in diagonale sancisce la vittoria in rimonta di Macerata.
Il tabellino:
GOLEM PALMI 2 MENGHI MACERATA 3
PARZIALI: 25-21, 25-23, 19-25, 17-25, 11-15.
Durata set: 25’, 29’, 23’, 23’, 17’. Totale: 117.
GOLEM PALMI: Vinti 26, Limberger 2, Calitri, Bellucci 1, Concolino 5, Parisi 3, Laganà 17, Remo 9, Carbone 8. Allenatore: Polimeni.
MENGHI MACERATA: Nasari 15, Porcello 11, Menichetti, Calonico 10, Bruno 12, Monopoli, Stella, Rizo 38, Gabbanelli, Valenti. Allenatore: Di Pinto.
ARBITRI: Chiaritti e De Sensi.
Prova perfetta e testa provvisoria della classifica per la GoldenPlast Civitanova grazie all’ottavo successo interno in altrettanti match all’Eurosuole Forum in Regular Season. Nell’anticipo della quinta giornata di ritorno della Serie A3 Credem Banca, gli uomini di Gianni Rosichini si impongono con il massimo scarto contro la ViViBanca Torino di Lorenzo Simeon, che veniva da due affermazioni esterne e a punti da 4 partite lontano dal PalaCupole. I marchigiani balzano a 34 punti nel Girone Bianco con una lunghezza di vantaggio su Porto Viro, che giocherà tra meno di 24 ore in casa con UniTrento.
Il capitano Paolo Di Silvestre, che ha da poco compiuto 22 anni, si regala il titolo di top scorer della serata con 12 sigilli e una grande prova. Ottimi spunti in regia di Pier Paolo Partenio (3 ace) e Azaria Gonzi. Grande prova al servizio anche per Gianluca Dal Corso e Matteo Paoletti (3 ace a testa). Ben 10 i servizi vincenti di squadra e un attacco con il 50% di efficacia. In attivo anche i muri punto (7-3) e la ricezione. Tanti applausi per Francesco D’Amico. Buon impatto anche di Piervito Disabato. Bene i centrali Gabriele Sanfilippo e Stefano Trillini. Qualche scampolo di match per Paolo Cappio e Stefano Ferri.
Domenica 9 febbraio (ore 18.00) i biancazzurri giocheranno nella tana dell’Invent San Donà di Piave per la 6a di ritorno della Regular Season.
Schiacciatore Piervito Disabato: “Siamo riusciti a trovare un equilibrio di squadra che poi è alla base di queste prestazioni. Volevamo vincere con un risultato netto e ci siamo riusciti. Ci prendiamo i meriti di questo successo perché annichilire una squadra come Torino non era affatto facile e nel secondo set abbiamo dovuto sudare molto per prevalere”.
La partita.
Biancazzurri in campo con Partenio al palleggio per l’opposto Paoletti, il capitano Di Silvestre e Dal Corso (cambio Under con Disabato) laterali, Trillini e Sanfilippo al centro, D’Amico libero. Ospiti disposti con la diagonale Filippi-Gerbino, Richeri e Del Campo laterali, Mellano (cambio Under con Piasso) e Mazzone centrali, Martina libero.
Buona partenza in attacco della GoldenPlast (9-4). ViViBanca tenuta a galla dal servizio di Gerbino e poi in rimonta con un gioco ordinato (11-10). Nella fase di maggior equilibrio, però, si riaccende la luce per i biancazzurri, avanti 16-10 con un pesante parziale di 5 a 0. I piemontesi provano a risalire, ma i 2 punti di Partenio, l’ace di Dal Corso e l’attacco di Di Silvestre fanno il vuoto (24-16). Il secondo ace di Dal Corso chiude il primo set (25-16). Biancazzurri più precisi in attacco (52% contro il 30%), efficaci al servizio (4-2), a muro (3-0) e in ricezione.
Anche in avvio di secondo set, con Disabato dall’inizio, sono i biancazzurri a dettare legge al servizio con lo strappo sulla battuta di Partenio (9-5). Gli ospiti risalgono (11-10), trovano il pari con l’ace di Richeri (13-13) e mettono la testa avanti con il muro su Paoletti (14-15). Il controsorpasso è tutto targato Di Silvestre (16-15). Sul 17-16 Partenio esce con un piede dolorante dopo un pestone fortuito a rete. Al suo posto Gonzi. Cambia un interprete ma non il canovaccio: i biancazzurri giocano a memoria e vanno sul 20-16 a suon di muri e attacchi. Torino accorcia sulla serie al servizio di Mazzone (21-19) e si porta a -1 chiudendo tutti i varchi ai padroni di casa (22-21). L’errore di Gerbino al servizio e le due prodezze di Di Silvestre valgono il 25-21.
Nel terzo set Partenio è di nuovo nel sestetto base e Simeon fa girare più volte i suoi uomini, ma in campo prosegue il monologo biancazzurro (12-1). Sul 16-4 Ferri entra per Paoletti. L’ace di Partenio e l’attacco out di Gerbino portano il punteggio sul 18-4. Sull’ace di Dal Corso Civitanova è avanti 23-8. Sull’errore di Filippi al servizio i biancazzurri vincono la partita (25-12).
La barca a remi "Pietro il Grande" è stata varata presso il Moletto Medusa, storico luogo di ritrovo nel Porto di Civitanova, dove in continuazione si susseguono iniziative legate alla pesca, allo sport (in particolare la Vela ma non solo), alla cultura marinara e alla gastronomia locale.
Presenti Don Sergio, Parroco della chiesa San Carlo Borromeo di Fontespina che ha benedetto l'imbarcazione e tante personalità della cultura civitanovese.
Proprio con questa barca a remi Giorgio Paolucci effettuerà l'attraversata dell'Adriatico.
Un'impresa romantica che ha alla base motivi culturali e sociali. Oltre a valorizzare l'amicizia che lega le due sponde dell'Adriatico infatti Giorgio effettuerà l'attraversata per portare l'attenzione del pubblico sull'esigenza di avere anche a Civitanova Marche un Museo del Mare.
Civitanova è infatti città di antica tradizione marinara. Dai cantieri alla pesca, dal vecchio mercato del pesce all'antico quartiere Shangai dei pescatori, Civitanova, Città di navigatori e sognatori, non può non avere un Suo Museo del Mare.
L'impresa si svolgerà con tutta probabilità tra Giugno e Luglio, in sicurezza, con barche che faranno assistenza per intervenire in caso di bisogno. La durata prevista della traversata è di circa 40 ore.
Articolo di Giuseppe Salici
Riprende la marcia vincente del Bayer Cappuccini che in trasferta batte 4-1 la Monteluponese. La prestazione dei ragazzi di mister Tirri, decimati da squalifiche e infortuni, non è tra quelle da ricordare, ma a questo punto della stagione contano solo i 3 punti. Nel momento di maggiore difficoltà della gara è stato il vento dell'est Bajrami a far rialzare la testa al Bayer con una doppietta, fondamentali sono stati anche gli ottimi interventi in uscita e tra i pali di Guardati; menzione per Giorgini e Bonfigli, mai sostituiti.
A dieci giornate dal termine il vantaggio è +8 sulla nuova coppia di inseguitrici composta da Casenuove e l'altro sport, ma come ha insegnato la precedente partita, ogni singola gara deve essere interpretata mentalmente come una finale per evitare brutte sorprese.
La cronaca del match: inizio equilibrato con i giocatori locali, ben allenati da mister Paciaroni, che trovano la disposizione tattica giusta che mette in difficoltà la costruzione del gioco ospite. El Ghouat è costretto a giocare il jolly del cartellino giallo per fermare l'attaccante della Monteluponese in contropiede. Quindi un po' a sorpresa arriva il vantaggio locale con Savi bravo a finalizzare una insistita azione offensiva. Il gol subito è uno schiaffo che sveglia i giocatori del Bayer i quali trovano immediatamente il pareggio con Bajrami, il bomber ben posizionato dal limite scocca il suo potente sinistro imprendibile. Dopo un minuto altra ripartenza di Bajrami, assist con i tempi giusti a Bonfigli ed il capitano maceratese in diagonale non dà scampo a Cutini. Nel recupero del primo tempo Bajrami supera difensore e portiere ed insacca il 3-1 da posizione defilata mandando i propri compagni a farsi un thè caldo con tranquillità.
Nel seconda frazione i maceratesi cercano in tutti i modi di chiudere quanto prima la contesa, Guardati mantiene il più 2 con tre prodigiose parate consecutive nella stessa azione. Il gol sicurezza viene timbrato da Saidu, veloce nell'avventarsi sulla palla rimasta vagante in area dopo un bel tiro di Bonfigli da lontano. Il 4-1 non cambierà più nonostante i tentativi di Palazzesi e Bajrami (spettacolare stop di petto, palleggio e tiro al volo che timbra in pieno la traversa).
Il prossimo turno vedrà la formazione del presidente Starnoni ospitare la Vis Concordia Morrovalle, venerdì 7 ore 21.45 nella palestra donBosco di Macerata.
BAYER CAPPUCCINI: Guardati, Nappi, Albani, El Ghouat, Giorgini, Palazzesi, Bonfigli, Bajrami, Seghetti, Saidu, Tibaldi. All Tirri
MONTELUPONESE: Cutini, Castagnari, Foresi, Savi, Hodzic, Giacomelli, Mandolesi, Principi, Ambrosini, Fazzini, Scoppa, Asili. All. Paciaroni
Arbitro: Pagliari di Fermo
RETI: al 23° Savi(m), al 24° e 31° Bajrami(bc), al 26° Bonfigli(bc), al 40° Saidu(bc)
Promozione - La Civitanovese non sbaglia: tre goal alla Palmense fuori casa. Con questa vittoria i rossoblù rimangono agganciati al Loreto in seconda posizione.
La prima azione pericolosa arriva all’ 8, quando la Civitanovese con Tittarelli conclude in area, è bravo Renzi a neutralizzare. Un minuto dopo però i rossoblù passano con Pistelli che appoggia comodamente in rete il perfetto assist di Galdenzi.
Pochi minuti più tardi lo stesso Galdenzi trova il raddoppio. Due reti che indirizzano già il match e stordiscono i locali.
Nella ripresa ancora Galdenzi pericoloso, ma il suo colpisce la traversa salvando Renzi. Al 23′ ancora Civitanovese, Kivisaar commette fallo da rigore su Tittarelli. L’arbitro fischia il penalty, batte Tittarelli , ma il giocatore colpisce il palo. Al 40′, appena entrato, Salvati sigla il 3 a 0 in mischia e chiude la sfida. Nel finale Marcatili si conquista e trasforma il rigore della bandiera per la Palmense. Successo importante per la Civitanovese, che non molla la lotta per la prima posizione, Anche se l’Atletico Ascoli è ancora lontano (10 punti)
il tabellino:
PALMENSE: Renzi, Malaigia, Giostra (41′ st Brillantini), Carafa, Marcatili, Giri (24′ st Roscioli), Santagata, Mauro, Osorio, Setola (17′ st kivisaar), Tolnay (38′ st Diomedi). A disp. Smerilli, Brillantini, Diomedi, Iommetti, Bastiani. All. Cipolletta.
CIVITANOVESE: Lattanzi, Bordi, Del Moro, Mercanti, Borghetti, Smerilli, Vechiarello (42′ st Iacoponi), Ferrari (35′ st Bertocco), Tittarelli (31′ st Ribichini), Galdenzi (38′ st Salvati) , Pistelli (38′ st Falkestein). A disp. Lorenzetti, Mora, Falkestein, Martins, Salvati, Catinari, Iacoponi. All. De Filippis.
Arbitro: Latuga di Pesaro.
RETI: 9′ pt Pistelli, 11′ pt Galdenzi, 40′ st Salvati, 48′ st (rig) Marcatili.
Partenza autoritaria, gol che sblocca il punteggio, controllo del match, gestione attenta dell’inferiorità numerica, determinazione e resistenza finale senza affanno. Riassumendo il tutto: vittoria meritata, secondo posto solitario e due punti guadagnati sulle rivali playoff. La Settempeda torna a fare la voce grossa in casa conquistando il bottino pieno grazie ad una prestazione convincente, specie nella mezzora iniziale, che nell’arco dei 90’ appare meritata, perché ha vinto la squadra più propositiva e incisiva(oltre al gol, un palo e un paio di grosse chances).
Oltre a ciò quello che ha impressionato positivamente dei biancorossi è stata la brillantezza atletica e la capacità di tenere il campo con l’uomo in meno come se questo handicap non ci fosse. Un plauso va a tutta la squadra che ha giocato unita, aiutandosi in ogni frangente. Da sottolineare, però, la gran partita del match winner Minnucci, uomo ovunque, di Rocci, tornato a far male con le sue sgroppate anche se ancora e sempre sfortunato sotto porta. Per il Cska una gara monocorde nella prima parte, poi più volitiva quando ha provato a recuperare, anche se le occasioni create non sono risultate molte né particolarmente insidiose per Caracci.
Nel prossimo turno la Settempeda farà visita al Pollenza (si gioca alle ore 14.30) per un altro confronto impegnativo e con vista playoff.
La Cronaca:
Dopo il mancato colpaccio in casa della capolista, la Settempeda vuole tornare a fare bottino pieno al “Gualtiero Soverchia” dove l’ultima volta finì male. Arriva l’ostico Cska Amatori Corridonia che all’andata inflisse il primo stop stagionale ai biancorossi. Oltre al desiderio di “vendetta” sportiva, l’obiettivo è muovere la classifica per consolidare la zona playoff. Non sarà semplice per i locali perché, oltre agli avversari, c’è da fare i conti con l’emergenza in attacco. Sono out Borioni, Montanari e Fiecconi. Allora, tocca a Marasca dal primo minuto. All’ultimo istante anche Massi, debilitato dal virus, va in panchina e in difesa c’è Galuppa che si aggiunge al rientrante Scocchi. La curiosità di vedere quale sia il modulo scelto da mister Ruggeri, anche per le tante assenze in avanti, è soddisfatta al momento del via con la conferma del 4-3-3(Gianfelici fa il terzo a sinistra nel tridente). Per il Cska, invece, nessun problema e squadra al completo.
L’avvio di partita mostra una Settempeda decisa a prendere l’iniziativa senza studiare troppo gli avversari. Il possesso palla è dei locali che appena possono accelerano per trovare varchi. In nuna di queste azioni, che si sviluppa a destra, Marasca scatta verso la porta ma Giannini è attento e pronto ad uscire per mettere di piede in angolo. Al 13’ la superiorità biancorossa coglie il segno. Minnucci prende palla sulla linea del centrocampo, avanza, accelera e giunto al limite calcia rasoterra.
Il diagonale sembra debole per poter impensierire Gianini e, invece, il portiere si fa sorprendere e, pur allungendosi in tuffo, sfiora soltanto la sfera che entra nel sacco dopo aver toccato il palo interno di destra. 1-0. Sbloccata subito la situazione, la Settempeda può gestire meglio il gioco. Per qualche minuto il Cska sembra guadagnare metri con i biancorossi troppo bassi, ma dura poco perché i ragazzi di Ruggeri riprendono possesso di campo e pallone. Brutta tegola al 27’ con l’infortunio(ginocchio destro) occorso a Selita che deve arrendersi lasciando il posto a Broglia. Il neo entrato si piazza sulla trequarti, mentre Gianfelici passa a fare la mezzala. Alla mezzora esatta Rocci prende palla, si gira, parte verso l’area e calcia dal limite. Rasoterra che Giannini devia in tuffo. Intorno al 35’ è Marasca a mettersi in mostra e lo fa due volte alla stessa maniera: scatto per allargarsi a sinistra, finta, controfinta e cross insidioso verso il secondo palo. Nella prima occasione Rocci è anticipato di trsta da Paolucci che alza in corner; nella seconda la palla attraversa tutto lo specchio senza che Rocci riesca ad intervenire per il tocco risolutivo.
Al 39’ altra tegola per i padroni di casa. Latini, già ammonito, commette fallo sulla trequarti. Sembra un intervento lecito, ma il direttore di gara è rigido nell’applicare il regolamento e sanziona il centrale. Secondo giallo e rosso. Settempeda in dieci e non è certo una novità in questa stagione. Ruggeri decide di non fare cambi arretrando capitan Rossi a centrale di difesa con Broglia in mezzo al campo. Poco prima dell’intervallo Broglia batte un corner da sinistra. Galuppa va di testa facendo da sponda per Rocci che da centro area gira al volo con il destro. Palo interno con pallone che scorre sulla linea e va fuori dalla parte opposta. L’inizio della ripresa mostra un Cska più deciso. Trobbiani trova spazio a destra e fa partire un cross teso che arriva davanti alla porta dove le due punte, Amaolo e Curzi, non riescono a deviare con pallone che scorre verso il fondo. Al 10’ Diallo calcia dalla distanza. Destro di prima intenzione forte e teso ma centrale con presa sicura di Caracci. Arrivano poco dopo altri due tentativi simili degli ospiti che però non creano disagi al numero uno biancorosso.
A questo punto mister Ruggeri decide di risistemare la difesa mettendo dentro Massi(fuori Marasca) riportando Rossi in regia e Broglia in attacco. Al 15’ break della Settempeda con Gianfelici che lancia in area Broglia che anticipa Giannini uscitogli incontro. L’azione potrebbe svilupparsi in modo interessante e pericoloso per i locali, ma l’arbitro fischia, fra lo stupore generale, rilevando almeno così si può interpretare un fallo ai danni del portiere. Da qui in avanti il tema tattico del confronto è molto chiaro: Cska a gestire le operazioni, Settempeda a controllare cercando di gestire le forze per arrivare in fondo. Non si registrano occasioni degne di nota per il team di Pagnanini che, pur cambiando diversi uomini, non crea grattacapi ai locali che tengono botta al meglio utilizzando attenzione e determinazione. In questo frangente si ricorda una buona trama Mariucci/Compagnucci con destro al volo di quest’ultimo che va alto. La Settempeda è brava nel restare organizzata e compatta, non disdegnando le ripartenze utili a tener su palla e a riprendere fiato. Ruggeri toglie uno sfinito Rocci mettendo Dedja. Centrocampo più folto e finale senza attaccanti di ruolo. Il finale, recupero compreso(4’), non registra palle gol. Il Cska ci prova in tutti i modi, mala retroguardia biancorossa è granitica e resiste fino al triplice fischio che sancisce una vittoria cercata e voluta con ogni energia.
SERIE D - Ritorna alla vittoria il Matelica in terra abruzzese. Tre punti fondamentali contro il Chieti. Una partita non facile, ma che i biancorossi di Colavitto sono riusciti a portare a casa, nonostante lo svantaggio iniziale.
Il match: pronti via ed è sbitto goal del Chietii. A 5’ dopo un’azione da sinistra, Sivilla realizza l’1 a 0. Il Matelica, però, risponde subito all’11’ con Moretti che pareggia i conti. Al 27’ ancora i biancorossi pericolosi: dalla destra parte un cross pericoloso di Bugaro, il numero 1uno locale blocca. Al 28’ Chieti pericoloso con un tiro di Energe, palla che sfiora l’incrocio dei pali; Al 37’ arriva il vantaggio per il Matelica. Dopo un’azione di contropiede, Bugaro batte Tano siglando la rete del 2 a 1. La seconda frazione di gioca si apre a ritmi bassi con il matelica in pieno controllo del match. Al 25’ traversone di Bordo per Leonetti che addomestica e calcia verso la porta, Tano smanaccia e si salva. Al minuto 33 il definitivo 3-a 1 in favore dei biancorossi con Visconti che realizza il suo primo gol stagionale.
Chieti -SS Matelica 1-3
Chieti: 1 Tano, 2 Fantauzzi, 3 Brattelli, 4 Meola, 5 Favo, 6 Chiochia, 7 Palmisano (13’st Milizia), 8 Bacigalupo(27’st Traini), 9 Franchi, 10 Sivilla, 11 Energe (34’st Barbone). All: Alessandro Grandoni.
Matelica: 1 Urbietis, 2 Visconti, 3 Di Renzo, 4 Croce, 5 Pupeschi, 6 De Santis, 7 Bugaro (16’st Demoleon), 8 Bordo(40’st Massetti), 9 Moretti, 10 Leonetti, 11 Barbarossa. All. Gianluca Colavitto.
Succede di tutto nello scontro diretto per allontanarsi dalla zona calda della classifica tra Atletico Macerata e Palombese: rigori, espulsioni, rimonte e forti polemiche per chiudere i giochi, nonostante la posta in palio equamente divisa.
I biancorossi di mister Cencioni vanno avanti di due lunghezze, trascinati da uno straripante Firmani, ma proprio quando sembravano in controllo un uno-due micidiale della Palombese, griffato De Angelis, riporta il risultato in parità. I padroni di casa ci provano fino all’ultimo minuto del recupero monstre assegnato dal direttore di gara, ma il prodotto dell’extra-time consiste solo in un cartellino rosso comminato ad Antenucci.
La Cronaca:
La prima occasione per Firmani arriva dopo una manciata di minuti quando, splendidamente imbeccato da Zerani, prova a superare il portiere con un pallonetto, ma senza inquadrare lo specchio. Al 10’ ancora Firmani scalda le mani di Frascarelli. 21’ Sorgoni prova a scuotere i suoi con una rasoiata che finisce di poco a lato. Vantaggio Atletico alla mezz’ora di gioco: alleggerimento errato di Bianchi che si trasforma in un assist per un cinico Firmani che trafigge Frascarelli da due passi. 1-0. 41’ buon cross di Bianchi per Gentili M., stop di petto e destro al volo fuori misura. 45’ Firmani inventa per Piccioni che spara in bocca a Frascarelli. Fase di studio al rientro dagli spogliatoi, la prima emozione è subito decisiva con Aliberti che al 59’ si lancia in percussione sulla fascia, guadagna il fondo e mette in mezzo un rasoterra sul quale intervien maldestramente Molinas, carambola ed evidente tocco di mano, per il signor Rocchetti è calcio di rigore.
Vigorose le proteste di marca ospite. Firmani dal dischetto, Frascarelli intuisce, ma la conclusione è imparabile. 2-0 Atletico. 66’ si rovesciano gli stati d’animo quando il direttore di gara assegna un penalty, ritenendo fallosa una giocata da terra di Rocchi. Ora sono i padroni di casa a fumare di rabbia. Dal dischetto De Angelis, sinistro a incrociare su cui si tuffa Gattari, intervento vincente, ma respinta sui piedi dello stesso De Angelis che accorcia le distanze. 68’ punizione dai 30 metri per gli ospiti, si incarica della battuta ancora De Angelis e capolavoro del capitano ospite che lascia partire un tracciante che termina la sua corsa all’incrocio alla destra di Gattari. Parità ristabilita in un soffio. 77’ Firmani lanciato in profondità prova a pescare Piccioni nel cuore dell’area di rigore, salva Filoni in spaccata. 79’ Ngugi pesca Piccioni defilato, sinistro a incrociare di poco a lato. 85’ scodellata di Rocchi per Piccioni, girata al volo e palla che bacia la parte alta della traversa prima di spegnersi sul fondo. 86’ ci prova Gentili M., mura Feliziani. 87’ di nuovo Firmani per Piccioni, gran sinistro, potente, ma poco preciso.
Nel finale girandola di cambi per mister Centoni e recupero che si dilata enormemente. Al 99’ scintille tra Feliziani ed Antenucci con il secondo che esagera e si vede sventolare in faccia il rosso. Ultima chance per i padroni di casa al 100’ sui piedi di Firmani, ma il suo destro viene deviato in angolo. Dopo quasi un supplementare arriva il triplice fischio del direttore di gara a sancire il definitivo 2-2.
Inaugura oggi la nuova sede Med Store. Oltre alla famiglia Parcaroli al completo presenti i vescovi di Macerata e Camerino e i sindaci Carancini diMacerata, Sborgia di Camerino e Marinelli di Castelraimondo.
Tanti gli amici della grande famiglia Med Store accorsi per l’attesissima occasione. Rappresentantidelle istituzioni locali, collaboratori e tanti imprenditori maceratesi a sottolineare una retecoesa che opera e crea un forte tessuto sociale nel territorio.
Immancabile la presenza dei dipendenti che hanno partecipato con trasporto al taglio del nastro, giunti anche da fuori sede, per un giorno che sarà memorabile per l’intero gruppo Med.
Importante intervento del vescovo sulla dignità del lavoro,che, unendo le persone, diventafonte di benedizione e mezzo di costruzione della civiltà votata al bene:
“In una terra intrisa di capacità e votata al lavoro è importante seguire le tradizioni ed innovare. Ilpetrolio di queste terre si chiama intelligenza e inventiva.Oggi siamo in casa di chi ci crede inqueste cose. Vorrei che questo fosse unsegno della voglia di ripartire di questo territorio.Slancio positivo al quale noi crediamo e sosteniamo non solo con la preghiera.”
Dopo le benedizioni di rito taglia il nastro Carancini con il figlio di Stefano Parcaroli - direttore generale del gruppo - a sottolineare lo sguardo al futuro della famiglia augurando così ilproseguire della tradizione imprenditoriale dei Parcaroli.
Conclude la cerimonia del taglio del nastro Sandro Parcaroli: “Subito dopo il terremoto mi sonomesso in gioco, ho trovato questo terreno e ho voluto realizzare una sede per l’azienda, qui nellanostra città, che rappresentasse i valori di chi siamo. Ho trovato uno studio di architetti di Camerino (Harcome) ragazzi giovani con idee innovativeche mi hanno presentato un progetto bellissimo. Gli abbiamo dato la possibilità di esprimere le loro ideeche potrete ammirare. Rappresenta un po' il nostro sogno, all’interno troverete due alberi stilizzati che simboleggiano ilnostro attaccamento al territorio. Una costruzione che vuole essere di tutti per la rinascita dellenostre terre.”
A concludere la mattinata la visita dei locali guidati da Sandro e dall’architetto Gianfelici.
Partita senza alternative per la Maceratese se voleva risalire e soprattutto spazzare via tutte le incertezze e le polemiche delle ultime giornata, un Monturano Campiglione che invece vuole tentare proprio il sorpasso su biancorossi. si presentava così alla Vigilia la partita, che alla fine finisce con un pareggio che non accontenta nessuna delle due compagini.
IL MATCH. La prima occasione del primo tempo è per il Monturano al 3′ con Mastrillo, ma è bravissimo Farroni . Al 13′ è ancora la squadra di casa ad insistere, Moretti, su cross di Viti, di testa manca per poco la porta. La Maceratese si rende pericolosa solo al 18′ con la traversa colpita da Chornopyschuck sugli sviluppi di un corner, provvidenziale in questo caso la deviazione di Isidori.
Passano i minuti, ma è sempre il Monturano a condurre il gioco. Alla mezz’ora ci pensa Zira di testa a spaventare i biancorossi, ma non inquadra lo specchio della porta. Si va quindi negli spogliatoi sullo 0-0,con un Monturano che si è reso più pericoloso della Maceratese.
La prima vera occasione da gol nel secondo tempo capita sui piedi di Papa al minuto 28, che partito in contropiede non riesce a impensierire Isidori calcando debolmente. Il portiere del Monturano è protagonista cinque minuti dopo su Mariani, mentre al 37′ Fabiani in area di rigore manca l’appuntamento col pallone. Un minuto dopo è Moretti che calcia da posizione ravvicinata a rendersi pericoloso, ma trova l’opposizione dell’ottimo portiere biancorosso Farroni. Gli ultimi minuti di gioco scorrono via velocemente, senza guizzi particolari da parte delle due compagini. Finisce dunque in parità un match, dove le squadre hanno giocato un tempo per parte, ma non sono riuscite a raggiungere la vittoria.
Il tabellino
MONTURANO CAMPIGLIONE – MACERATESE 0-0
Monturano Campiglione: Isidori, Armellini, Viti (24’st Santarelli), Cozzi, Finucci, Cerquozzi, Mastrillo, Petruzzelli, Fabiani, Moretti, Zira (32’st Giuliano). All. Viti.
Maceratese: Farroni, Mariani, Ricciotti (43’pt Postacchini), Perfetti, Canavessio, Campana, Gabaldi (10’st Castellano), Bernacchini, Chornopyschuck (20’st Papa), Adami, Brugiapaglia (3’st Telloni). All. Nocera.
Arbitro: Gorreja di Ancona.
Ammoniti: Campana, Postacchini, Viti, Santarelli.
“La vigilia di Natale ci ha portato una sorpresa inaspettata: senza aver scritto nessuna “letterina” al Presidente Luca Ceriscioli, abbiamo trovato “sotto l’albero” la Legge Regionale n. 43/2019 con la quale, insieme a tante altre cose di materia completamente diversa, ha deciso di modificare l’organizzazione dell’Azienda Sanitaria unica (Asur), spostando i Comuni di Cingoli, Apiro e Poggio San Vicino”. Lo affermano, in una nota congiunta, il sindaco di Apiro Ubaldo Scuppa e del vicino paese di Poggio San Vicino, Sara Simoncini. I due primi cittadini esprimono il loro dissenso riguardo il passaggio dei due comuni, dall'Area Vasta 2 (Ancona) all'Area Vasta 3 (Macerata), in base base alle Legge Regionale n.43 approvata lo scorso dicembre.
“La prima reazione è stata di stupore e a seguire di imbarazzo, poiché non abbiamo compreso il motivo di tale scelta, continuano i sindaci. Una decisione assurda ed insensata, presa su proposta fatta alla mattina dello stesso giorno, avanzata non dalla Commissione Sanità e Servizi Sociali, come giusto che sia dal punto di vista procedurale, bensì dalla Commissione Affari Istituzionali, senza aver avuto la pur minima esigenza di ascoltare il territorio e le Amministrazioni interessate , in una deriva autoritaria e centralista molto preoccupante.
Siamo come Amministrazioni e soprattutto come intera cittadinanza di Apiro e di Poggio San Vicino completamente ed assolutamente contrari a tale soluzione. Le motivazioni sono di una vastità e di una gravità inimmaginabili”.
Con il passaggio dall’Area vasta 2 alla 3 si avrà il trasferimento delle funzioni dei Servizi Sociosanitari, così come stabilito dall’ art. 23 comma 2 del D. Lgs 147/2017 che stabilisce che le Regioni devono prevedere che i Servizi Sanitari, i Servizi Sociali ed i Centri per l’impiego debbano essere compresi all’interno dello stesso Ambito territoriale.
“Attualmente – spiegano i sindaci - il Comune di Apiro gestisce i Servizi Sociali del proprio territorio, che rappresentano un quarto dell’intero bilancio Comunale attraverso l’ASP IX di Jesi, servizi peraltro gestiti in maniera ottimale. Diversamente potremmo vederci ricollocati in un ambito territoriale, che non conosce i nostri bisogni, per cui si creeranno disservizi e mancate risposte.
All’interno dell’Area Vasta 3, per ciò che attiene ai Servizi Sanitari, saremmo collocati nel distretto di Macerata, che dista 40/50 minuti dai nostri territori a differenza dei 20 minuti che ci separano da Jesi.
Problematiche sorgeranno altresì per l’Assistenza sanitaria di Base con Medici Convenzionati, che non potranno più svolgere la loro attività su territori di Area Vasta diversa come per esempio Apiro e Cupramontana o Cingoli e Filottrano. In particolare, difficoltà notevoli ci saranno per l’approvvigionamento di presidi sanitari come pannolini, farmaci ospedalieri ed oncologici che dovranno essere ritirati a Macerata.
Problemi rilevanti ci saranno per gli allevatori che ora espletano tutta l’attività burocratica con il Servizio di Veterinaria di Jesi, che passerà al Distretto di Macerata costringendo gli utenti a viaggi più lunghi e con perdita di tempo, senza contare delle difficoltà legate alla problematica della circolazione stradale nei mesi invernali.
Infine, notevoli saranno anche le difficoltà cui andrà incontro una Associazione di Volontariato come la Piros di Apiro che ora opera con tanti volontari 24 ore su 24 e che vedrà decurtato, per la lontananza dai centri di ricovero e diagnosi, i propri servizi, costringendoli quasi certamente ad una chiusura. Sino ad ora i sottoscritti avevano tenuto la questione prettamente su un piano istituzionale, facendo presente con atti ufficiali il dissenso delle nostre rispettive Amministrazioni.
Nell’incontro avuto con il Presidente della Regione Ceriscioli il 23 Gennaio, alla presenza del Direttore Asur Regionale, dei Direttori di Area Vasta 2 e 3 , del Direttore dei Servizi Socio sanitari e altri funzionari , durante il quale abbiamo a gran voce richiesto la modifica o la sospensione della fase attuativa della Legge Regionale n. 43 del 30 dicembre 2019 , non solo non abbiamo avuto risposta, ma a tutt’oggi nonostante l’avessimo richiesta con nota ufficiale non ci è stata inviata copia del verbale della riunione in oggetto.
Pertanto riteniamo necessario intraprendere tutta una serie di iniziative destinate ad evitare una imposizione intollerabile”.
“Come primo passo – spiegano i sindaci - abbiamo convocato in via d’urgenza i nostri rispettivi consigli comunali, che si sono svolti il 30 e il 31 gennaio, che all’unanimità, nel prendere atto delle scelte fatte e della grave scorrettezza istituzionale da parte dei rappresentanti regionali, hanno votato la propria contrarietà allo spostamento dei territori e deciso di intraprendere una serie di azioni, tra cui: la costituzione di un comitato di cittadini e la raccolta di firme per l’indizione di un referendum per l’abrogazione della legge che ha modificato l’ambito territoriale dell’area vasta n. 3. lo studio di eventuali azioni in sede giudiziaria; un dissenso civile da manifestare in occasione della campagna elettorale ormai prossima all’avvio per il rinnovo del consiglio regionale.
Inoltre, la prossima settimana il comune di poggio San Vicino e quello di Cingoli daranno il via ad una raccolta firme su tutto il territorio delle province di Ancona e Macerata, necessarie per l’abrogazione dell’articolo della Legge Regionale n. 43/2019. “Con la consapevolezza – affermano - che già molti Sindaci ci hanno manifestato la loro solidarietà tale da fornirci un supporto fattivo. Stiamo valutando l’avvio dell’iter per il passaggio dei nostri Comuni dalla provincia di Macerata a quella di Ancona, come emerso all’unanimità dai consiglieri che hanno partecipato ai consigli comunali convocati in via d’urgenza.
Ci batteremo sino all’ultimo respiro per fermare qualcosa che ha davvero dell’imposizione stalinista”, concludono .
Raffaele Consalvi lancia l'appello in merito alle problematiche sanitarie di Cingoli: "Mesi e mesi di lavoro oscuro tra la contrarietà dell’Amministrazione Comunale, ma con il sostegno di tanti cittadini, ora finalmente cominciamo a vedere la luce affinché la sanità cingolana abbia un futuro stabile".
L'esponente della lista "Uniti per Cingoli" sottolinea i dubbi presenti da parte dei cittadini nei confronti della collocazione del reparto di lungodegenza riabilitativa in continuità assistenziale con Jesi e del Distretto sanitario. Inoltre riguardo alla mancanza dello IOM (associazione benemerita di volontari).
Le domande dei cittadini più frequenti, sottolinea il capogruppo di "Uniti per Cingoli", erano: "Come faranno i nostri malati di cancro senza questa associazione? Ma soprattutto quando verranno ripristinati i posti letto con il relativo personale tolti questa estate ? ".
I Fatti:
Il 23 Dicembre in occasione del bilancio, il Consiglio Regionale approva il passaggio di Cingoli dall’AV2 all’AV3.
Il 20 Gennaio la Giunta Regionale con la delibera n. 29 ha approvato un cronoprogramma preciso e articolato che indica le date e le modalità del passaggio di tutte le attività. Entro il 31 Marzo tutte le funzioni ospedaliere e sanitarie, poi in seguito con step successivi tutte le altre funzioni con termine 31 Dicembre 2020 senza che ci siano vuoti di potere o interruzioni di servizio. ( vedi scheda )
Nei giorni scorsi la Direttrice Asur ha delegato il Direttore Alessandro Maccioni nel portare avanti tutti i provvedimenti conseguenti previsti nella delibera regionale per accelerare il passaggio. Nel frattempo il Direttore d’intesa con il Dott.Guidi ha insediato tre commissioni tecniche a Cingoli (medici, funzionari e una referente del presidio di Cingoli) per stilare nel giro di dieci giorni criticità e proposte operative per attivare prima possibile i servizi (lavoro terminato il 28 Gennaio)
Il 27 Gennaio si è tenuto un incontro con le organizzazioni sindacali e personale per fugare dubbi, perplessità e paure . Incontro giudicato molto positivo dai presenti per chiarezza e trasparenza.
"Questa fase teorica si deve trasformare in fase attuativa" afferma con decisione Consalvi.
"L’impegno - continua - è riportare entro il 31 Marzo medici, infermieri e ausiliari e riaprire i posti letto chiusi nel giugno scorso dando piena operatività ai reparti . Il reparto di riabilitazione ospedaliera sarà in continuità assistenziale con Macerata ma nel contempo l’ospedale di Jesi potrà come ha fatto finora a mandare i propri ammalati a riabilitarsi a Cingoli. Resta pacifico che ogni cittadino potrà ricoverarsi o farsi visitare in qualsiasi ospedale marchigiano e d’Italia.
Riapertura progressiva dei poliambulatori chiusi o non funzionanti. Il primo che riapre come segno tangibile sarà quello di cardiologia nel pomeriggio del 7 febbraio con il Dott. Berrettini ( Primario di Cardiologia dell’ospedale di Camerino ) e di seguito oculistica, ginecologia ecc…
Capitolo attrezzature : verrà acquistata una nuova ambulanza 4X4 per l’emergenza sanitaria, nuove attrezzature di ultima generazione per le analisi cliniche, estensori digitali per la radiologia, un nuovo e moderno ecografo per gli ambulatori di ginecologia e cardiologia.
Verrà confermata ed estesa tramite convenzione la collaborazione con lo IOM di Jesi
Per ultimo, ma forse il capitolo più importante Martedì 4 Febbraio il Consiglio Regionale approverà il nuovo Piano Sanitario dove è presente la proposta depositata dal Capogruppo PD in Regione Francesco Micucci che riconosce Cingoli come Ospedale montano di area disagiata alla pari di Pergola e Amandola. Il Piano una volta approvato dovrà poi essere vagliato dal Ministero della Sanità . Questo atto apre prospettive interessanti per il quale la città lotta da trent’anni".
Conclude Consalvi: "Noi passo dopo passo siamo andati avanti, sicuri di lavorare per l’interesse della comunità cingolana senza fini reconditi, da soli ma con tanti cittadini, mettendo in campo tutte le iniziative politiche per raggiungere la soluzione, con il cuore, a testa alta e con la schiena dritta. Sull’altro versante, hanno alimentato le paure e la protesta fine a stessa fino ad arrivare al dileggio dei “ tre amici al bar “. I tre amici al bar in tre mesi sono riusciti a cambiare una legge regionale, far fare una delibera sul cronoprogramma alla Giunta Regionale e per ultimo a modificare un Piano Sanitario Regionale per dare un futuro alla sanità cingolana".
A un anno dalla morte di Mario Scagnetti (30 gennaio 2019), sindaco di San Ginesio dal 2008 al 2018, il sindaco del terremoto, nasce un'associazione a lui intitolata. “L'associazione Circolo Culturale Mario Scagnetti è stata costituita con lo scopo di mantenere vivo il ricordo di Mario e valorizzarne la persona attraverso l’organizzazione di eventi, convegni, attività culturali, sportive e ludiche - spiega Benito Barchetta, presidente dell’associazione - per non dimenticare ciò che ha contraddistinto la sua vita personale e politica, prestando attenzione ai temi importanti per il nostro territorio e ricordando gli insegnamenti che nel tempo ha trasmesso”.
Un obbiettivo e un impegno, quello di ricordare questa importante figura, che inizia con un evento il 2 febbraio, nel salone dell'Ostello Comunale di San Ginesio, dove dalle 16 avrà luogo l'incontro dal titolo "Mario Scagnetti, il ricordo di un uomo - racconti, emozioni e immagini". “Intraprenderemo un viaggio di ricordi, per rivivere insieme ciò che, attraverso la sua vita, ci ha trasmesso ed insegnato - continua Barchetta - e lo faremo attraverso foto, video, racconti raccolto grazie alla partecipazione di molti cittadini, familiari, amici”. A ricordare saranno anche rappresentanti di associazioni e Istituzioni locali e nazionali, come Giampiero Feliciotti, presidente Unione Montana dei Monti Azzurri ed il sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco. Presenti il capo della protezione civile durante il sisma 2016, Fabrizio Curcio, e Susanna Balducci, il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, l’assessore Regionale Angelo Sciapichetti, il Rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari, e poi Luca Marconi, Andrea Spaterna, presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Gabriele Barucca, Soprintendente Beni Culturali di Mantova, e sindaci e associazioni che hanno collaborato con Scagnetti durante il sisma.