In riferimento ai vari articoli presenti sulla stampa riguardo al trasporto pubblico locale di Macerata gestito della società APM e premesso che, il sindacato dichiara di essere estraneo al pezzo pubblicato dalla testata giornalistica Picchio News il giorno 12/03/20 (leggi qui).
La Federazione Autonoma Italiana Sindacale Autoferrotranvieri (FAISA - CISAL) vuole fare il punto della situazione entrando nel merito delle misure adottate per il contrasto del Covid-19.
La nostra organizzazione sindacale visto l’annullamento della riunione, cosa per altro saputo all’ultimo minuto, era costretta, considerato la grossa emergenza, ad una segnalazione nei confronti del Prefetto e dell’Asur poiché la stessa azienda non aveva recepito i vari dpcm ministeriali, gli accordi regionali tra gli oo.ss. e le associazioni datoriali dove veniva indicato i dispositivi di protezioni individuali per gli operatori necessari per arginare il contagio Covid-19. Si intende a precisare, visto l’articolo del Codice civile 2087 che: “l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica”, per quanto riguarda le misure adottate dall’azienda riguardo l’ultima circolare da loro esposta in bacheca su indicazioni da tenere sul rischio del Covid-19 del 27/02/2020: da lì in poi non sono state più aggiornate le disposizioni al personale nonostante siano usciti altri dpcm e effettuati altri incontri con regione e associazioni datoriali.
Le misure inerenti per il rispetto della sicurezza di almeno un metro sono state prese solo il giorno 12/3/2020 con esposizione di cartelli e utilizzo del nastro per mantenere la distanza tra posto guida e passeggeri. Nella questione della vendita a bordo dei biglietti, altre aziende avevano già da giorni escluso la venditaa bordo come ribadito nell’ordinanza n.8 del 13/03/2020 della Regione Marche. Per quanto riguarda il rappresentante dei lavoratori della sicurezza previsto dal decreto 81, l'azienda forse dimentica che attualmente dopo le dimissioni rsu del 2018 non è stato più eletto un rappresentante della sicurezza lavoratori del settore tpl. Nella lettera del 27/02/2020 si chiedeva appunto il nominativo dell’rls, a noi sconosciuto. Già allora, e nella stessa lettera, si parlava dell’adozione dei provvedimenti al contrasto del Covid-19 e inoltre precisiamo che nessun’altra sigla sindacale è intervenuta in merito al richiamo riguardo l’azienda.
Bisogna anche mettere in evidenza la questione inerente ai bagni della rotonda ai giardini che gli autisti del servizio urbano utilizzano durante il servizio nei momenti di pausa. Riteniamo di primaria importanza l'igene e la disinfestazione in questa area perchè, oltre ad essere l’unico posto adibito al personale, è anche una zona frequentata dai passeggeri che attendono le coincidenze, ma tutt'ora, ii bagni sono ancora sprovvisti di gel disinfettante o di un sapone adeguato alla pulizia.
Si ribadisce che se si dovesse ammalare un autista tutti gli altri andrebbero in quarantena.
In allegato all'articolo le segnalazioni fatte dalla FAISA - CISAL all'azienda APM
Commenti