Un pomeriggio all'insegna dell'arte, della creatività e della gioia ha animato il Palazzetto dello Sport di Valfornace in occasione della conclusione del progetto “Un anno a colori” che ha coinvolto gli studenti delle scuole dell'Infanzia di Valfornace e Pieve Torina. L'evento, organizzato dall'Istituto Comprensivo "Monsignor L. Paoletti" di Pieve Torina, con il patrocinio del Comune di Valfornace e la preziosa collaborazione della Pro-Pieve di Pievebovigliana, ha regalato un'esperienza indimenticabile a bambini, genitori e parenti.
La manifestazione, presentata da Selena Abatelli, ha offerto una ricca mostra dei lavori realizzati dai piccoli artisti durante l'anno scolastico 2024/25. Le opere esposte, sorprendenti per varietà e originalità, hanno raccontato non solo l'arte ma anche il ciclo delle stagioni attraverso il cambiamento dei colori, dimostrando l'utilizzo di numerose tecniche, spesso attraverso il riciclo di materiali. Un bellissimo insegnamento di educazione civica che ha sottolineato l'importanza del riuso e della sostenibilità.
Accanto alla mostra, i laboratori creativi "Io sono un artista" hanno visto adulti e bambini cimentarsi insieme in attività artistiche, sotto la guida esperta delle insegnanti e del personale scolastico. Un momento di condivisione e divertimento che ha rafforzato il legame tra la scuola e le famiglie.
L'evento ha beneficiato del caloroso supporto della comunità: la Proloco ha generosamente offerto le bevande per tutti i partecipanti e si è prestata per l'apprezzatissimo servizio di trucca bimbi, che ha trasformato i volti dei bambini in piccole opere d'arte. Le famiglie, con il loro contributo, hanno offerto un ricco buffet allestito dall’Angolo del Pane di Ines Romagnoli.
Nel finale della giornata, un commovente momento di canto collettivo ha preceduto la consegna dei diplomi ai bambini che, nel prossimo anno scolastico, passeranno alla Scuola Primaria. Un rito di passaggio carico di emozione, che ha sancito la chiusura di un ciclo e l'inizio di una nuova avventura educativa.
L'iniziativa ha rappresentato un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni scolastiche, amministrazioni locali e associazioni del territorio, a dimostrazione di come la sinergia e l'impegno congiunto possano creare momenti di crescita e aggregazione preziosi per tutta la comunità.
"Avanti un altro!" cerca concorrenti, casting aperti ad Ascoli Piceno mercoledì 25 giugno. Il celebre quiz televisivo di di Canale 5, condotto da Paolo Bonolis con la partecipazione di Luca Laurenti, è pronto a selezionare nuovi partecipanti. L'unico requisito per partecipare è quello di essere maggiorenni.
Per partecipare al casting è possibile: inviare una email ad avantiunaltro@sdl2005.it con i propri dati anagrafici, il proprio recapito telefonico e una fotografia (inclusa la seguente dichiarazione liberatoria: "Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo 679/2016, così come da informativa Privacy presente sul sito www.sdl.tv"); compilare l’apposito form sul sito www.sdl.tv oppure lasciare un messaggio in segreteria telefonica allo 06/62286900.
E’ Alfredo Marco Caccamo, studente del liceo Da Vinci di Reggio Calabria, il vincitore dell’edizione 2025 del premio Giacomo Leopardi. Seconda classificata Claudia Stefanelli del liceo Capece di Maglie e terzo Alessandro Bedoni del liceo Messedaglia di Verona.
Gremita la sala Foschi del Centro nazionale di studi leopardiani diretto dal presidente Fabio Corvatta, densa di contenuti di qualità anche l’ottava edizione del premio Leopardi svoltasi ieri a Recanati. Spazio e tempo ben definiti dagli elaborati degli studenti italiani che hanno avuto accesso alla finale nazionale del premio dopo aver superato la fase regionale. Ha introdotto la giornata Tiziana Bonifazi ricordando il ruolo avuto da Franco Foschi nella divulgazione internazionale della poetica leopardiana.
Ben 105 gli istituti scolastici italiani partecipanti, 260 gli studenti coinvolti. «Come commissione siamo stati soddisfatti da tutti gli elaborati, ci sono stati tre vincitori ma le riflessioni di tutti i partecipanti sono state stimolanti, grazie per l’entusiasmo e l’originalità interpretativa» ha detto la prof Fabiana Caccipauoti a nome della commissione giudicatrice presieduta dal prof Pantaleo Palmieri, commissione che ha avuto componenti Novella Bellucci, Ilaria Cesaroni e Gioele Marozzi. L’intervento del presidente del Cnsl Fabio Corvatta: «Soddisfatto nel vedere il risultato di questa iniziativa partita quasi dieci anni fa, non immaginavamo di arrivare a questi risultati grazie alla collaborazione del comitato scientifico, della famiglia Leopardi rappresentata dalla contessa Olimpia e del Comune di Recanati».
L’assessore comunale alla cultura Ettore Pelati: «Un onore essere qui in un momento solenne. Questo premio è il frutto di un impegno concreto e testimonia che l’approccio alla cultura leopardiana tenuto dal Cnsl è un approccio vivo, dico anche che ho i brividi nel presentarmi qui nella stessa veste di assessore che è stata di Franco Foschi».
Interventi anche musicali a cura di Monica Micheli all’arpa e di Ximena Alexandra Jaime al violino. Premiata la trepidante attesa degli studenti convenuti, in particolare dei 17 finalisti, con l’indicazione dei vincitori del premio Leopardi. Premiazione a cura della contessa Olimpia Leopardi: «energia, passione e amore - ha detto la discendente del Poeta - verso Giacomo, voi siete qui con il cuore e vi ringrazio anche a nome della famiglia Leopardi».
Si parte dal terzo classificato, Alessandro Bedoni di Livorno, con la motivazione: «La coerenza della struttura, la buona costruzione delle argomentazioni con uno sguardo anche agli aspetti filosofici, l’analisi di alcuni concetti chiave del pensiero leopardiano si uniscono all’eleganza della prosa e consentono la formulazione di un buon giudizio».
La seconda classificata è Claudia Stefanelli, leccese di Maglie, con la motivazione «L’eleganza non comune della scrittura caratterizzata da uno sviluppato senso narrativo, l’originalità e l’entusiasmo delle argomentazioni tra loro ben concatenate, la buona conoscenza delle opere leopardiane e in particolare delle Operette morali contribuiscono al raggiungimento di un ottimo risultato.
Infine il primo classificato, premio Leopardi 2025, è Alfredo Caccamo di Reggio Calabria con la motivazione « L’idea di poesia nella sua dialettica con l’aspetto filosofico; l’orizzonte di valore politico; la chiarezza e la sicurezza con cui affronta i temi del pensiero leopardiano (poesia intesa come canto che vince il disincanto, responsabilità dell’uomo di fronte al non senso, riflessione secondo cui ogni guerra è una guerra civile, contestazione della perfettibilità rispetto alla felicità dell’individuo) inducono a un giudizio d’eccellenza per questo elaborato». “Una ginestra di pace nell’aridità del mondo” è stato uno dei temi ricorrenti negli elaborati dei giovani, simbolo dell’attualità del pensiero leopardiano e segno anche del comune sentire degli studenti italiani a prescindere dall’appartenenza geografica.
Una giornata di festa e di cultura nel comune sentire l’attualità e la potenza del messaggio di Giacomo Leopardi. In 17 erano approdati alla fase nazionale dopo aver vinto quella regionale: oltre ai tre vincitori c’erano Sveva Massa dell’istituto Pantini Pudente di Vasto, Agnese Bruno del liceo Orazio Flacco di Potenza,, Valentina Salatiello del liceo Pansini di Napoli, Cecilia Adimari dei liceo Ramnaldi di Imola, Caterina Verga Falzacappa del liceo Dante Alighieri di Roma,, Camilla Riva del liceo Viesseux di Imperia, Beniamino Ravera del liceo Parini di Milano, Lorenzo Biancucci del liceo Rossetti di San Benedetto, Emanuele Rocco del Maiorana di Isernia, Rebecca Latorre del liceo Cavour di Torino, Laura Ibba del liceo Fois di Cagliari, Giulia Occhipinti del liceo Spedalieri di Catania, Otto Giannetti Smareglia dei liceo Enriques di Livorno e Nicole Voli del liceo Rezzi di Foligno.
Ecco il quinto nuovo arrivo per la CBF Balducci HR 2025/26: il Club maceratese annuncia di aver ingaggiato per la prossima stagione il libero Giorgia Caforio, classe 1994. La specialista della seconda linea vestirà così per la prima volta nella sua carriera l’arancionero e lo farà in Serie A1, categoria che ha già assaggiato nella 2018/19 con la maglia di Chieri. Protagonista nella stagione appena conclusa con l’Akademia Sant’Anna Messina della finale promozione in A1 proprio contro Macerata, la giocatrice salentina è da anni ai vertici delle speciali classifiche di ricezione della Serie A2, ed ora è pronta a misurarsi nuovamente nel massimo campionato con la CBF Balducci HR, portando grinta, esperienza ed affidabilità alla seconda linea arancionera.
Oltre all’esperienza appena conclusa a Messina, Giorgia Caforio può vantare una lunga carriera in Serie A, iniziata da giovanissima nel 2012/13 a San Vito in A2, nella sua terra dove resta anche nelle due stagioni successive in B2 tra Mesagne e Taranto. Poi, dal 2015 in avanti, il neo libero arancionero torna stabilmente in A2, rivelandosi tra le migliori interpreti del suo ruolo con le maglie di Soverato, Cuneo, Olbia, San Giovanni in Marignano e, infine, Messina. Nel mezzo, la già citata esperienza in Serie A1 a Chieri.
“Sono molto felice di tornare in Serie A1 – queste le prime parole di Giorgia Caforio da giocatrice della CBF Balducci HR – Mi aspetto una stagione intensa e stimolante, con tante sfide da affrontare. Voglio dare il massimo per crescere ancora come giocatrice e aiutare la squadra a raggiungere i suoi obiettivi. Ho scelto Macerata perché è una società seria, ambiziosa e con un progetto che mi ha convinta fin da subito. Ho sentito tanta fiducia nei miei confronti e credo che sia il posto giusto per continuare a migliorare. Ho giocato spesso contro la CBF Balducci HR e ho sempre avuto un’impressione molto positiva. È una squadra che lotta su ogni pallone e ha un grande pubblico che la sostiene. L’ambiente è carico di energia e non vedo l’ora di farne parte. Il mio obiettivo personale è crescere, sia tecnicamente che mentalmente, e dare il massimo in ogni allenamento e partita. Penso di poter portare energia, entusiasmo e voglia di lavorare: sono pronta a mettermi a disposizione del gruppo per dare il mio contributo”.
Piazza Vittorio Veneto sarà il cuore della celebrazione del 211° anniversario della fondazione dell'Arma dei carabinieri, in programma mercoledì 5 giugno alle ore 10:30. Una location simbolica, da poco riqualificata e a pochi passi dal Comando Provinciale, che, nelle parole del colonnello Raffaele Ruocco, "rappresenta il luogo della comunità, dove noi carabinieri dobbiamo profondere ogni impegno, ogni giorno, al servizio dei cittadini".
In vista della cerimonia, il colonnello Ruocco - alla guida del comando provinciale da circa nove mesi - traccia un bilancio del lavoro svolto, sottolineando l’efficacia del modello di collaborazione istituzionale che caratterizza il territorio maceratese:
"Mi conforta, e credo debba rassicurare anche tutti i maceratesi, la straordinaria sinergia tra le istituzioni della provincia. Con il coordinamento del Prefetto e la guida investigativa del Procuratore della Repubblica, riusciamo a dare risposte puntuali agli episodi che destano maggiore allarme sociale".
Un lavoro corale, dunque, che si riflette anche nella squadra interna: "Ho il privilegio di avere accanto a me donne e uomini straordinari. Ho potuto apprezzarne quotidianamente il coraggio, la competenza e l'empatia. L'esperienza dei più anziani ispira l'entusiasmo dei giovani, che si troveranno ad affrontare sfide più complesse. La nostra risposta è fatta di presenza, comprensione, gentilezza e determinazione".
Sul fronte criminalità, Ruocco evidenzia come i reati prevalenti nella provincia siano quelli legati agli stupefacenti e i reati predatori - tra cui furti e truffe, spesso ai danni degli anziani - fenomeni legati al disagio sociale ed economico. "In molti casi, gli autori sono bande di pendolari. Penso al fermo dei due campani a Castelraimondo o all’arresto dei quattro cerignolani per furto di auto a Montecosaro".
In questo senso si inserisce anche la campagna di prevenzione in collaborazione con Nerea S.p.A., che prevede l’inserimento di messaggi informativi sulle bottiglie d’acqua. "È un’iniziativa di cui sono particolarmente orgoglioso. L’acqua è un veicolo di comunicazione potente e capillare. Vogliamo promuovere una sana diffidenza, soprattutto tra gli anziani".
Ruocco ribadisce con forza il ruolo fondamentale delle stazioni dei carabinieri, presidio capillare del territorio e cuore pulsante dell’azione quotidiana: "Lo sottolineo spesso, anche in occasione di indagini come quella condotta a Cingoli sullo spaccio di stupefacenti. Dalle nostre stazioni passa una parte significativa dell’efficacia dell’Arma".
Proprio quest’ultima operazione ha portato all’arresto in flagranza di sette persone, alcune delle quali colte mentre trasportavano droga. "È emerso un quadro molto chiaro sui canali di approvvigionamento, sulle modalità e sulle cifre in ballo. Chi organizza questo tipo di traffico riesce a ‘sedurre’ giovani e insospettabili con somme importanti, rendendo ancora più insidiosa la lotta allo spaccio".
Infine, il Colonnello lancia un appello alla consapevolezza collettiva riguardo alla diffusione delle droghe leggere e sintetiche, che spesso sfuggono al controllo sociale: "Oggi bastano pochi euro per accedere a dosi di stupefacente. Le nuove sostanze, a differenza del passato, non sempre alterano in modo evidente chi le assume. Questo rende più difficile intercettare i segnali. Dal punto di vista investigativo il contrasto è costante, ma serve anche una risposta culturale e sociale".
Domani, sotto le insegne della Bandiera decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare, la città di Macerata celebrerà i suoi Carabinieri. E lo farà, come sottolinea Ruocco, "non con retorica, ma con il doveroso riconoscimento verso chi ogni giorno serve lo Stato con disciplina, umanità e coraggio".
È stato un 2 giugno carico di emozione quello vissuto in piazza della Libertà a Macerata, dove, in occasione della Festa della Repubblica, sono state consegnate le onorificenze conferite dal Presidente della Repubblica. Tra i cittadini insigniti figura Franco Marcucci, di Montecassiano, storico caposquadra dei vigili del fuoco, oggi in quiescenza, che ha ricevuto la distinzione onorifica di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Una nomina che rappresenta il riconoscimento ufficiale della professionalità, dedizione e impegno dimostrati da Marcucci nel corso di una lunga carriera spesa al servizio della collettività. In particolare, il vigile del fuoco ha partecipato attivamente alle operazioni di soccorso durante due delle più drammatiche emergenze sismiche del Paese: il terremoto dell’Irpinia del 1980 e quello che colpì Marche e Umbria nel 1997. Nel corso della sua attività ha ricevuto anche due diplomi di benemerenza e il diploma di lodevole servizio, testimonianze tangibili di un percorso contrassegnato da coraggio, competenza e spirito di sacrificio.
A consegnare l’onorificenza, in rappresentanza dello Stato e delle istituzioni locali, sono stati il prefetto di Macerata, dott.ssa Isabella Fusiello, il vicesindaco di Montecassiano, Katia Acciarresi, e il comandante provinciale dei vigili del fuoco, ing. Angelo Rampino.
Il riconoscimento a Franco Marcucci non è solo un tributo a una carriera esemplare, ma anche un segno di gratitudine verso chi ha scelto, per decenni, di mettere la propria vita al servizio degli altri, in nome della sicurezza, della solidarietà e del bene comune.
Considerando l’anno 2024, i numeri del turismo crocieristico europeo confermano una crescita costante, segno di una ripresa ormai consolidata dopo le incertezze degli anni passati. Le grandi città portuali – da Barcellona a Civitavecchia, da Marsiglia a Genova, ma anche tanti altri consultabili nel sito TicketCrociere.it – continuano a registrare volumi significativi di transiti, fungendo da hub strategici non solo per le partenze, ma anche per la gestione dei flussi turistici che si riversano sulle rispettive aree urbane.
Al di là delle statistiche, è interessante osservare come stiano cambiando anche le abitudini di viaggio e le aspettative dei crocieristi. I passeggeri non cercano più soltanto comfort e intrattenimento a bordo, ma esperienze più complesse e coerenti con il proprio stile di vita. Per questo motivo, i porti non sono più semplici punti di imbarco o sbarco, ma veri snodi di accesso a percorsi culturali, naturalistici ed enogastronomici che valorizzano i territori limitrofi.
Nel 2025, le compagnie sembrano intenzionate a diversificare ancora di più le rotte, introducendo scali meno affollati e alternative più sostenibili alle tappe tradizionali. Porti come La Valletta, Kotor, Cadice o Amburgo stanno guadagnando terreno proprio grazie alla loro capacità di offrire un’esperienza meno standardizzata, ma altrettanto suggestiva. Questa evoluzione riflette una tendenza più ampia verso un turismo marittimo più lento, consapevole e integrato con le realtà locali.
Tra le novità più rilevanti, anche il ripensamento delle crociere tematiche: viaggi brevi con focus su wellness, itinerari culturali con guide esperte a bordo, rotte gourmet con chef stellati e wine tasting nei porti di attracco. Le città costiere vengono così coinvolte in prima persona nel racconto del viaggio, attraverso eventi a terra, collaborazioni con musei, ristoranti o artigiani locali.
Un altro elemento chiave è l’infrastruttura portuale. I terminal si stanno evolvendo per garantire servizi più rapidi, sostenibili e digitalizzati. Alcuni porti investono in alimentazione elettrica da terra per ridurre le emissioni delle navi ferme, altri puntano sulla smart mobility per migliorare i collegamenti con l’interno. Il porto, quindi, non è più un punto di transito isolato, ma parte integrante dell’esperienza turistica e logistica.
Sul piano strategico, l’attenzione delle compagnie è ora rivolta anche ai periodi di bassa stagione. Le partenze primaverili e autunnali crescono, alimentate da promozioni mirate e da un’offerta che mira a intercettare un pubblico più flessibile, fatto di pensionati, professionisti in smart working o famiglie senza vincoli scolastici. Questo cambio di passo sta modificando l’equilibrio dei flussi nei porti, con un impatto diretto su economia, servizi e pianificazione urbana.
Infine, va sottolineato come le crociere stiano tornando a essere una scelta trasversale, capace di attrarre target molto diversi. Dalle mini crociere nei mari del Nord alle grandi traversate atlantiche, il ventaglio di possibilità si allarga, e con esso la rete dei porti coinvolti. Ogni scalo rappresenta una porta d’ingresso a una cultura, una storia e un territorio specifici.
Nel 2025, il viaggio via mare continuerà dunque a trasformarsi, integrando tecnologia, sostenibilità e personalizzazione. E i porti – da sempre al centro del Mediterraneo e dell’identità europea – torneranno protagonisti di un turismo che sa guardare al futuro senza perdere di vista la sua vocazione originaria: essere luogo di incontro tra persone, rotte e mondi differenti.
Attimi di apprensione nella mattinata di oggi, intorno alle ore 10:00, presso i Giardini Diaz, a Macerata, dove si è verificato un principio d’incendio che ha coinvolto un’autospazzatrice in servizio.
A intervenire prontamente sul posto è stata la squadra dei vigili del fuoco del Comando provinciale, con due autopompe, che ha provveduto in breve tempo allo spegnimento del rogo, evitando danni maggiori e garantendo la sicurezza dell’area.
Le operazioni si sono concluse con il trasferimento del mezzo al deposito, scortato dagli stessi vigili del fuoco, dove è stata effettuata una bonifica del materiale raccolto all’interno della macchina, al fine di escludere ogni ulteriore rischio.
Fortunatamente, nessuna persona è rimasta ferita e l’intervento si è svolto senza criticità per i cittadini presenti nella zona. L'origine dell'innesco è ancora in fase di accertamento.
Sono quattro i fogli di via obbligatori emessi dal questore di Macerata nei confronti di altrettanti cittadini albanesi, di età compresa tra i 20 e i 28 anni, coinvolti nella violenta rissa con accoltellamento avvenuta lo scorso 13 maggio in via Martiri di Belfiore.
L'episodio, che ha destato particolare allarme tra i residenti, si è concluso con il ferimento grave di uno dei partecipanti, colpito con un’arma da taglio. Le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno portato all’identificazione dei responsabili, tutti denunciati per rissa aggravata e tentato omicidio.
I quattro soggetti, pur residenti in Italia - nella zona di Lido Tre Archi, nel Fermano - non hanno legami di lavoro, famiglia o interesse nel Comune di Civitanova Marche. Considerati pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica anche per precedenti penali e di polizia, e al termine di una scrupolosa istruttoria della divisione polizia anticrimine della Questura, sono stati colpiti dalla misura di prevenzione personale con divieto di ritorno a Civitanova per almeno un anno.
Il foglio di via obbligatorio è una delle misure più efficaci previste dalla normativa vigente in materia di pubblica sicurezza: obbliga il soggetto, ritenuto socialmente pericoloso, ad allontanarsi dal territorio di un determinato Comune e gli vieta di farvi rientro per un periodo variabile da sei mesi a tre anni.
Dall’inizio del 2025 sono già 54 i fogli di via firmati dal questore di Macerata, a testimonianza dell’attenzione costante delle forze dell’ordine nel contrasto ai comportamenti che minano la convivenza civile e la sicurezza urbana.
Nel cuore dei monti Sibillini, a quasi duemila metri di altitudine, il lago di Pilato torna timidamente a mostrarsi, rompendo il silenzio dell’inverno. Nonostante la siccità e le scarse nevicate degli ultimi anni, le sue acque iniziano ad affiorare tra le rocce, segno che la stagione del disgelo è cominciata, anche se la celebre forma a “occhiali” – generata dall’unione dei due bacini – tarda ancora a ricomporsi. A testimoniare questo lento e affascinante ritorno alla luce è stata Sara Marcelli, esperta scalatrice del Club Alpino Italiano di Ascoli Piceno e profonda conoscitrice dei Sibillini, che nella giornata di ieri, 2 giugno, ha raggiunto il lago durante un’escursione documentata in esclusiva dall'Ansa.
«Siamo partiti da Foce di Montemonaco – racconta Sara – un piccolo borgo incastonato tra la magica Sibilla e il monte Vettore. È una delle vie d’accesso più affascinanti e selvagge per arrivare al lago». Il sentiero, lungo e impegnativo, richiede almeno tre ore e mezza di cammino. «Ma il paesaggio – sottolinea – ripaga ogni passo. Si attraversano faggete, radure, il Piano della Gardosa, fino alle celebri “svolte”, una serie di tornanti che annunciano la conca del lago».
Quando finalmente si arriva in quota, l’emozione è sempre la stessa. «Oggi il lago non ha la sua forma piena – spiega la scalatrice – manca l’acqua per unire i due bacini, ma resta comunque uno spettacolo. È come se il paesaggio fosse in attesa, come se il lago stesse trattenendo il fiato prima di tornare a vivere davvero».
Sara si è avvicinata con cautela al bordo di uno degli invasi, dove una recinzione segnala la presenza di un abitante unico al mondo: il chirocefalo del Marchesoni, un minuscolo crostaceo preistorico che vive solo qui. «Le sue uova sono tra i sassi – racconta – e basta un piede fuori posto per distruggerle. È fondamentale rispettare le regole e restare sui sentieri tracciati».
Il monte Vettore, per lei, è molto più di una cima. «È il mio luogo del cuore – confessa – ci sono salita più di duecento volte. Qui sento di appartenere a qualcosa di più grande». E anche questa volta, nonostante il lago non fosse al massimo del suo splendore, Sara ha voluto esserci: «Perché è proprio in questi momenti fragili che i luoghi vanno visitati con rispetto, ascoltati e compresi».
Un messaggio di attenzione e amore per la montagna, che ci ricorda quanto siano preziosi e delicati gli equilibri della natura. E che anche un lago incompleto, in attesa di tornare pienamente sé stesso, può raccontare storie indimenticabili.
(FOTO ANSA)
Dopo due stagioni da protagonista, Adis Lagumdzija chiude il suo capitolo con la Cucine Lube Civitanova e si prepara ad affrontare una nuova avventura professionale. L'opposto turco di origine bosniaca lascia un segno profondo nel cuore dei tifosi biancorossi e nella storia recente del club marchigiano.
Arrivato a Civitanova nell’estate del 2023, Lagumdzija ha saputo imporsi subito come uno dei terminali offensivi più efficaci della SuperLega, contribuendo con un bottino consistente di punti alle fortune della Lube. Nel suo palmarès biancorosso spiccano la vittoria della Coppa Italia 2024 a Bologna – ottavo successo nella storia del Club – e l’argento nella Supercoppa 2023 a Biella.
Nell’ultima stagione, Lagumdzija ha brillato anche nella Challenge Cup e in SuperLega, dove la Lube ha chiuso entrambe le competizioni al secondo posto, oltre a essersi aggiudicata i Play Off 5° Posto nel 2024.
Nel suo messaggio di saluto, Adis ha voluto ringraziare tutto l’ambiente biancorosso: "Alla Lube ho vissuto due anni bellissimi, indimenticabili, con persone meravigliose. Soprattutto nell’ultima stagione il gruppo squadra si è distinto per il grande attaccamento. Mi auguro di cuore di trovare in futuro dei compagni così, anche perché quando una squadra è così unita nulla è impossibile. Lo abbiamo dimostrato in campo vincendo la Coppa Italia e giocando altre finali di prestigio che avremmo anche potuto vincere, ma questo è il passato".
"Sono fiero che la Lube abbia mostrato a tutti come si gioca con il cuore. Sono orgoglioso di aver chiuso la mia esperienza italiana con la vittoria di un trofeo così importante e dopo aver giocato per una bellissima realtà sportiva che non dimenticherò. Magari in futuro le nostre strade si incroceranno di nuovo", ha concluso. Con l’addio di Lagumdzija, la Lube chiude un capitolo importante ma guarda al futuro con lo stesso spirito combattivo che ha caratterizzato queste ultime stagioni.
(Credit foto: Spalvieri)
Dopo il successo dell'edizione 2024, sabato 7 giugno torna a Potenza Picena l’Eclectic Fest, il festival dedicato alla musica psichedelica, sperimentale, rock ed elettronica, che si conferma uno degli appuntamenti più attesi dell’estate musicale marchigiana. L’evento si svolgerà nel suggestivo scenario del Belvedere Il Pincio, affacciato sul Monte Conero, offrendo una cornice mozzafiato a una serata all’insegna della libertà sonora e dell’inclusività.
Organizzato dall’Associazione Culturale Number 9, da Peyote creativity contamination system e dall’etichetta indipendente Bloody Sound, in collaborazione con il Rock Hop Fest (di cui fa parte) e il Groove Beer Bar, l’Eclectic Fest #2 propone ingresso gratuito, quattro concerti dal vivo e dj set a inizio e fine serata, il tutto accompagnato da un’area ristoro con panini gourmet e birre artigianali.
Ad aprire la serata saranno i The Rootworkers, formazione nata tra Macerata e Ancona che fonde boogie e psichedelia in un sound tagliente e viscerale. Dopo l'ep Attack, Blues, Release, la band presenterà in anteprima i brani del loro primo album ufficiale, previsto per ottobre.
A seguire i Māyā, trio anconetano nato nel 2022, che mescola groove globali, atmosfere cinematiche e post-rock. Porteranno sul palco il loro album d’esordio Artifício Fantástico, uscito lo scorso 23 maggio per Bloody Sound e già ben accolto dalla critica.
Sarà poi il turno dei Cowards, power trio recanatese attivo dal 2019, noto per il loro suono abrasivo e intenso, intriso di noise e shoegaze. Presenteranno il secondo album God Hates Cowards, pubblicato lo scorso febbraio, un lavoro segnato dalla tragica scomparsa del batterista Peppe Carella.
A chiudere la scaletta live i Fiesta Alba, un progetto che fonde math rock, afrobeat, hip hop, dub ed elettronica in un mix esplosivo e sperimentale. Il loro nuovo album Pyrotechnic Babel, uscito a marzo 2025, segna un’evoluzione verso un linguaggio sonoro anticonvenzionale e globale.
Il compito di aprire e chiudere la serata sarà affidato a Duscio DJ (alias Michele Duschio), veterano della scena elettronica marchigiana e già resident al Mamamia e al Gratisclub di Senigallia. Il suo set sarà un viaggio sonoro che spazierà tra elettronica, etnico, psichedelia, techno e drum’n’bass.
Con questa seconda edizione, l'Eclectic Fest si conferma come uno spazio libero per le sonorità fuori dagli schemi, un crocevia creativo tra generi e culture, e un evento da non perdere per chi ama la musica viva, audace e sperimentale.
Il tolentinate Andrea Passacantando è il nuovo presidente del Cermis: un ponte tra ricerca e agricoltura del territorio. Con una nomina che unisce esperienza, visione e profonda conoscenza del mondo agricolo, Andrea Passacantando è stato designato nuovo presidente del Cermis, Centro ricerche e sperimentazione per il miglioramento vegetale "Nazareno Strampelli" con sede amministrativa ed operativa, messa a disposizione dalla Fondazione Giustiniani Bandini, che si trova all'interno della Riserva naturale dell'Abbadia di Fiastra a Tolentino.
L’assemblea del Cermis, riunitosi qualche giorno fa, ha scelto Passacantando, rappresentante della Fondazione Giustiniani Bandini, una figura di sintesi tra le esigenze dei produttori agricoli e le sfide dell’innovazione scientifica. Il Cermis, realtà storica, rappresenta da decenni un punto di riferimento per la sperimentazione e il miglioramento genetico delle colture, in particolare cereali, legumi e varietà tradizionali del territorio marchigiano.
Il centro, sorto nel solco dell’eredità scientifica del genetista Nazareno Strampelli, ha saputo nei decenni rinnovarsi, promuovendo sperimentazioni che vanno dalla selezione varietale alla sostenibilità ambientale, con una crescente attenzione ai progetti in ambito biologico e agroecologico. Nominato in un momento cruciale per l’agricoltura italiana, stretta tra la necessità di aumentare la produttività e l’urgenza di pratiche sostenibili, Passacantando ha alle spalle esperienze istituzionali e associative.
Imprenditore agricolo con laurea in Giurisprudenza e dirigente, Passacantando ha ricoperto negli ultimi anni il ruolo di presidente provinciale di Copagri Macerata e successivamente quello di presidente regionale di Copagri Marche. E’ vice presidente del Distretto biologico Marche e componente del cda Linfa della Camera di commercio Marche.
In tali ruoli ha promosso politiche volte alla valorizzazione delle produzioni locali, al rafforzamento del ruolo delle organizzazioni agricole e alla diffusione di modelli produttivi compatibili con la tutela dell’ambiente e del paesaggio rurale. Si è, inoltre, distinto per l’impegno nella promozione del riconoscimento dell’agricoltore custode del territorio e dell’ambiente riconosciuto oggi a livello nazionale.
"Accolgo questa nomina con grande senso di responsabilità - ha dichiarato Passacantando - il Cermis è un patrimonio prezioso per tutta la regione Marche e non solo. Il mio impegno sarà quello di rafforzare il dialogo tra il mondo scientifico e quello produttivo, affinché la ricerca continui ad avere un ruolo centrale nella crescita dell’agricoltura italiana, non solo in termini economici, ma anche culturali, ambientali e sociali".
Tra gli obiettivi del nuovo presidente figurano il potenziamento dei rapporti con le università e gli enti di ricerca nazionali, lo sviluppo di progetti europei e l’apertura del centro alla cittadinanza e agli studenti, per accrescere la consapevolezza sull’importanza del lavoro di selezione e sperimentazione nel comparto agroalimentare. Un ringraziamento va al presidente uscente, Angelo Lancioni, per il lavoro svolto in questi anni.
Nel corso dell’assemblea degli associati insieme all’elezione del presidente sono stati nominati i consiglieri del nuovo consiglio: Angelo Lancioni, David Donninelli, Antonio Catalani, Damiano Avondoglio. Compongono il collegio dei revisori il presidente Massimo Monti, Stefano Quarchioni ed Elisabetta Patriarca.
È ufficiale: Gianmarco Tamberi sarà in gara venerdì 6 giugno al Golden Gala Pietro Mennea allo stadio Olimpico di Roma. Il campione olimpico di Tokyo, campione del mondo ed europeo in carica, farà il suo attesissimo debutto stagionale a 265 giorni dall’ultima uscita agonistica, risalente allo scorso settembre a Bruxelles, quando conquistò il terzo titolo in carriera nella Wanda Diamond League. Il rientro di “Gimbo” dunque avverrà là dove il pubblico lo ama di più: sotto la Curva Sud dell’Olimpico, a dodici mesi esatti dal trionfo agli Europei con lo straordinario salto a 2,37 metri, accompagnato dall’ovazione di uno stadio in festa e dallo sguardo compiaciuto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La conferma della sua partecipazione è arrivata in modo inedito e diretto: attraverso un sondaggio lanciato sabato sulla sua pagina Instagram, Tamberi ha chiesto ai suoi tifosi di votare sulla sua presenza al meeting romano. Il risultato? Una larghissima maggioranza di “sì”, che ha convinto l’azzurro delle Fiamme Oro a rientrare in grande stile.
Ma il ritorno sarà tutt’altro che soft. Il salto in alto del Golden Gala sarà una vera e propria anticipazione dei Mondiali di Tokyo, in programma a settembre. In pedana, insieme a Tamberi, ci saranno tre azzurri: Stefano Sottile (Fiamme Azzurre), Matteo Sioli (Euroatletica 2002) e Manuel Lando (Aeronautica). Ma soprattutto, ci sarà un parterre di sfidanti di altissimo livello internazionale: il campione olimpico di Parigi Hamish Kerr (Nuova Zelanda), il sudcoreano Woo Sang-hyeok (campione del mondo indoor e vincitore del Golden Gala 2023), l’argento mondiale JuVaughn Harrison (USA), l’attuale leader mondiale stagionale Oleh Doroshchuk (Ucraina, 2,34 saltati ad Apeldoorn a marzo), i giamaicani Raymond Richards e Romaine Beckford, e il ceco Jan Stefela.
Un debutto esplosivo per Tamberi, che ha vinto tutto: oro olimpico, mondiale, mondiale indoor, tre ori europei outdoor, uno indoor e tre Diamond League. Eppure, resta un piccolo tabù da infrangere: il Golden Gala. In sei partecipazioni, tra Roma e Firenze, non è mai riuscito a vincerlo. Il miglior risultato è stato un secondo posto nel 2020, con miglior misura personale di 2,33 a Firenze nel 2021. Poi tre terzi posti (2016, 2022, 2024) e un quarto posto nel 2019. E chissà che il 2025 non sia finalmente l’anno buono per spezzare anche il sortilegio del Golden Gala.
Giornata di sport, energia e passione quella di domenica 1 giugno, al palazzetto dello sport di Montelupone, che ha ospitato il 16° Trofeo di Karate Csen Giovanile, una delle manifestazioni più attese del calendario sportivo regionale. L’evento, organizzato dallo Csen Marche - Settore Karate, in collaborazione con il Comitato Csen Macerata, ha richiamato circa 200 giovani atleti dai 5 agli 11 anni, provenienti da ogni angolo delle Marche.
La manifestazione, resa possibile anche grazie alla disponibilità dell'amministrazione comunale che ha messo a disposizione la struttura, si è svolta in un clima di grande entusiasmo, davanti a un pubblico numeroso e caloroso che ha riempito gli spalti del palazzetto.
Tra le società protagoniste spicca il Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli, che con oltre 30 atleti in gara ha ottenuto risultati di rilievo nelle varie categorie, conquistando il 1° posto assoluto nella classifica per società. Un traguardo che testimonia il costante impegno della scuola, attiva con corsi presso la palestra Diaz di Porto Recanati, l’Istituto Don Bosco di Tolentino e la palestra Rebel Gym di Ripe San Ginesio.
Il maestro Fabrizio Tarulli, in qualità di responsabile arbitri Csen della regione Marche, ha inoltre curato l’organizzazione del settore arbitrale, convocando per l’occasione gli ufficiali di gara Csen regionali, contribuendo al regolare e impeccabile svolgimento dell'intera giornata.
"Siamo estremamente soddisfatti – ha dichiarato il direttore tecnico maestro Tarulli – sia per la partecipazione, che conferma la vitalità del movimento giovanile marchigiano, sia per l’eccellente prova dei nostri atleti. Il primo posto è il frutto di un lungo e intenso lavoro condiviso con tutto lo staff tecnico e le famiglie".
Il 16° Trofeo di Karate Csen Giovanile si conferma così una vetrina importante per il karate giovanile marchigiano, un’occasione di crescita e confronto per i piccoli atleti e un successo per tutta la comunità sportiva coinvolta.
Sabato 7 giugno torna a Civitanova Marche il San Marone Music Park, il festival musicale ospitato nei campi sportivi dell’oratorio San Marone. Giunto alla sua sesta edizione, l’evento promette anche quest’anno una serata ricca di musica live, buon cibo e tanto divertimento per tutte le età. L’ingresso è gratuito e i cancelli apriranno alle ore 19:00. Sul palco si alterneranno due band: CarroBestiame e Zio Pecos, con sonorità che spaziano dal folk-rock al cantautorato, passando per momenti ironici e riflessivi.
Ad aprire le danze, alle ore 21:00, saranno i CarroBestiame, band nata tra le colline umbre che fonde cantautorato e folk-rock in uno spettacolo bucolico e coinvolgente. Il loro punto di forza è il live, capace di far ballare e riflettere allo stesso tempo. I loro brani trattano temi come l’alienazione sociale e la vulnerabilità umana, unendo energia e leggerezza. Dopo l’uscita del primo album In Fondo al Lago nel 2024, la band torna con un nuovo EP previsto proprio a giugno 2025, dal titolo Venivo dal letame. Nel tempo hanno calcato palchi in tutta Italia, condividendoli con artisti come Meganoidi, Folkstone e Modena City Ramblers.
Alle 22:30 sarà la volta degli Zio Pecos, band osimana attiva dal 2011 con all’attivo diversi album (Tribù, Oppure no, Quattro birre per favore, Dentro le cose, Chiaroscuro). Nati tra locali notturni e contesti di strada, hanno saputo farsi conoscere a livello nazionale anche grazie a collaborazioni con artisti come Niccolò Fabi, Morgan, Militello e comici di Zelig e Colorado. Il loro spettacolo dal vivo alterna momenti intensi e profondi a siparietti ironici e interattivi, in pieno stile Zio Pecos. Il loro motto? “Da ragazzi passavamo il tempo a suonare, poi abbiamo capito che da grandi ci si occupa di cose serie… e allora abbiamo continuato”.
A rendere ancora più speciale la serata sarà la performance di live painting di Davide Mecozzi, artista civitanovese formato all’Accademia di Comics di Jesi. Attivo dal 2015, Mecozzi ha preso parte a mostre, progetti e iniziative culturali, spaziando tra fumetto, illustrazione, graphic novel e murales, sempre con uno stile personale e aperto alla sperimentazione.
Durante tutta la serata saranno attivi stand gastronomici fino a tarda notte, oltre a giochi, gonfiabili e truccabimbi per i più piccoli. Un’occasione da non perdere per vivere la musica dal vivo in un’atmosfera conviviale e piena di energia. Da segnare in agenda!
Nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Repubblica, si è svolta a Roma la premiazione delle scuole vincitrici del primo concorso nazionale sul ruolo delle Forze Armate e sugli articoli 11 e 52 della Costituzione. L'iniziativa è stata lanciata durante questo anno scolastico per promuovere i principi fondanti della Repubblica, nella prospettiva di rafforzare il senso civico, la consapevolezza storica e la conoscenza del ruolo delle Forze Armate nel nostro Paese.
Alla manifestazione erano presenti le delegazioni degli Istituti scolastici vincitori, che hanno consegnato i loro elaborati al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Primo classificato, per la categoria elaborato scritto, il Liceo Classico Linguistico “Giacomo Leopardi” di Macerata, con un lavoro della studentessa Amanda Procaccini, iscritta alla IIIC: "Il monologo propone una riflessione intensa e profonda sul significato del servizio militare e sul ruolo del soldato nella società - recita la motivazione della premiazione -. Con uno stile evocativo e misurato, l’autrice restituisce alla figura del militare la sua dimensione più autentica, quella di presenza vigile e silenziosa, impegnata a proteggere i più deboli, difendere la pace e garantire stabilità".
"L’opera si distingue per la capacità di valorizzare l’uniforme come simbolo di dedizione, responsabilità e spirito di servizio, offrendo uno sguardo rispettoso e consapevole sul senso del dovere - si legge ancora nella motivazione -. Per la maturità della visione e la coerenza con i principi di solidarietà, protezione e lealtà, l'elaborato si distingue come particolarmente meritevole di riconoscimento".
"Un concorso davvero importante - dichiara la dirigente scolastica, professoressa Angela Fiorillo - ha visto ancora una volta il nostro Liceo protagonista, con Amanda Procaccini, a cui vanno le più sincere congratulazioni, che ha realizzato un testo capace di dare il senso del ruolo e delle responsabilità delle Forze armate. Un onore e un’emozione unici hanno accompagnato la cerimonia, con l’opportunità di rappresentare un’intera comunità scolastica in un evento tanto significativo per il Paese".
"Per me si è rivelata un’esperienza molto più importante di quanto immaginassi - dichiara Amanda Procaccini -: non solo una vittoria, ma l’occasione di incontrare il Presidente della Repubblica e numerose alte cariche istituzionali, che fino a questo momento avevo conosciuto solo sui libri. Una giornata, a coronamento di un lungo percorso, che resterà indimenticabile".
"Un Brindisi a tutti voi!". Fabrizio Moro abbraccia piazza XX Settembre, concludendo ieri (lunedì 2 giugno) con il suo live l’edizione 2025 di" Civitanova Tricolore - Di Verde, di Bianco, di Rosso", la rassegna promossa da Comune e Azienda dei Teatri per creare momenti di convivialità in occasione della Festa della Repubblica italiana.
Un pubblico numerosissimo e venuto anche da fuori regione ha accolto il cantautore romano, con i fan più appassionati stretti alle transenne già dal pomeriggio, nonostante il sole e il primo caldo.
Fabrizio Moro ha tenuto il palco con grande energia, partendo subito con canzoni rock come “Svegliati” per poi andare avanti con il meglio del suo repertorio, con brani tra i più emozionanti come “Eppure mi hai cambiato la vita”, “Il peggio è passato”, “Pensa”, “Non mi avete fatto niente”.
Un susseguirsi, con “Figli di nessuno”, “Senza di te” e altre hit. Quindi, i flash dei telefonini del pubblico si sono accesi ad illuminare la città durante l’esecuzione di “Il senso di ogni cosa” e “Sono solo parole”, scritto da Moro per Noemi. Insomma, un lungo viaggio da ripercorrere, con il concerto di Civitanova che è stato tappa proprio del tour che celebra i 25 anni di carriera dell’artista romano.
(Credit foto: Luigi Gasparroni)
Scontro frontale tra due auto: i conducenti finiscono in ospedale. L'incidente è avvenuto intorno alle 8 di questa mattina, in località Cimarella, lungo l'arteria che collega il comune di Macerata al comune di Montecassiano.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco con una squadra proveniente dal Comando provinciale di Macerata e i sanitari del 118. Entrambi gli automobilisti coinvolti nel sinistro, un uomo e una donna, sono stati liberati dall'abitacolo grazie all'ausilio dei vigili del fuoco per poi essere consegnati ai medici che ne hanno disposto il trasferimento all'ospedale di Macerata per accertamenti. Non si troverebbero in pericolo di vita. Ancora da chiarire le cause dell'incidente, al vaglio delle forze dell'ordine.
Nel giorno della Festa della Repubblica Belforte del Chienti ritrova la sua piazza. Questo pomeriggio la cerimonia di inaugurazione nel capoluogo è stata un vero e proprio momento di festa non solo per il paese, ma per l’intero territorio e la sua comunità. Prima del taglio del nastro la conferenza del prof. Umberto Moscatelli, già docente di Archeologia dei paesaggi all’Università di Macerata, che all’ex oratorio di via Leopardi ha illustrato i cambiamenti che hanno interessato il ruolo della piazza e degli spazi pubblici dall'età romana all'Alto Medioevo, approfondendo quanto avvenuto proprio nelle Marche.
Una interessante introduzione alla cerimonia di inaugurazione vera e propria che si è tenuta nella rinnovata piazza Umberto I. Il Corpo Bandistico di Belforte del Chienti ha segnato l’inizio di un momento che resterà nella storia del paese, poi il taglio del nastro a cui hanno partecipato il sindaco Alessio Vita con l’intera amministrazione, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Renzo Marinelli, il consigliere provinciale Giorgio Pollastrelli, la vicepresidente dell’Unione Montana, Monia Batassa e l’architetto che ha curato il progetto, Emanuele Zippilli.
Tanti i cittadini che hanno partecipato alla cerimonia, presenti anche sindaci e amministratori dei Comuni vicini. «Un progetto che insieme all’amministrazione abbiamo voluto fortemente - ha detto il sindaco Alessio Vita - e che è diventato realtà grazie ai fondi (1,1 milioni, ndr) del bando Pnc Sisma. Il nostro ringraziamento va alle istituzioni che sono state vicine al Comune per la realizzazione dei lavori: dalla Regione alla struttura commissariale e la Soprintendenza. Grande l’impegno degli uffici comunali, in primis quello Tecnico. Questa inaugurazione rappresenta solo il primo passo per la rivitalizzazione del nostro borgo che ha già ottenuto diversi finanziamenti per la riqualificazione di strade e strutture strategiche e nei prossimi anni vedrà ulteriori iniziative a sostegno della rinascita e contro lo spopolamento delle aree interne».
Gli ha fatto eco il commissario Castelli che, nell’elogiare il lavoro del sindaco Vita, ha sottolineato come la strada per la rinascita dopo il sisma sia già segnata: «Dall’evento drammatico del 2016 abbiamo colto la spinta per far vivere le aree interne, grazie anche alla visione della giunta Acquaroli che ha investito nel cratere e non solo nella costa - ha detto -. Devo dire che ho un bel ricordo di Belforte del Chienti dove venivo con mio padre per ammirare lo splendido Polittico di Boccati nella chiesa di Sant’Eustachio. Queste ricchezze artistiche sono l’esempio della bellezza di questi luoghi che devono continuare a essere valorizzati. Su Belforte abbiamo anche un altro importante progetto per l’ex monastero dove sorgerà anche una nuova scuola di fotografia, nel ricordo del compianto Lorenzo Lambertucci che anni fa immaginò questo progetto per l’entroterra».
Assist per il governatore Acquaroli che ha rimarcato gli investimenti fatti sul turismo: «La piazza è il cuore pulsante della comunità - ha detto -, in particolar modo quella di un borgo dove si svolge la vita del paese e la quotidianità. Per questo investire in un progetto che riqualifica lo spazio pubblico creando degli spazi per la socialità è ancora più importante e dimostra l'attenzione dell'amministrazione comunale a voler offrire nuove opportunità di rilancio. In questi anni abbiamo investito molto per la riqualificazione e la vitalità dei nostri borghi, tratto distintivo della nostra identità marchigiana più profonda, una unicità che attrae sempre di più turisti da tutto il mondo e rende le Marche una terra piena di esperienze da vivere e di bellezze da scoprire».
A spiegare l’intervento di restyling è stato l’architetto Emanuele Zippilli: «Abbiamo dato vita a un progetto che riporta lo spazio allo splendore del Medioevo, frutto di una ricerca accurata tramite le cartografie originali - ha detto -. È stata realizzata una pavimentazione in grado di riproporre gli schemi geometrici classici delle piazze storiche. Abbiamo reso leggibile l’ingombro a terra degli edifici che delimitavano la piazza, realizzando uno spazio pubblico composto da un palco: uno spazio in piano che ricalca l’impronta dell’edificio parzialmente demolito di fronte alla facciata della chiesa e da un’area polifunzionale più ampia, che ricalca il perimetro del secondo edificio. Al loro posto uno spazio pianeggiante, su due livelli, adatto ad accogliere manifestazioni, giochi ed eventi, delimitato a ovest da un’aiuola dove sono state messe a dimora sei piante. Una sistemazione in grado di narrare lo stretto legame che esiste da sempre tra Belforte e i suoi fiumi grazie alla realizzazione di una fontana».
La restituzione della piazza alla sua comunità e la Festa della Repubblica sono state anche l’occasione per consegnare una copia della Costituzione ai neo diciottenni: i giovani belfortesi hanno ricevuto il testo dal governatore Francesco Acquaroli e dal senatore Guido Castelli.