Belforte, piazza Umberto I torna a vivere con un restyling a misura di borgo
Nel giorno della Festa della Repubblica Belforte del Chienti ritrova la sua piazza. Questo pomeriggio la cerimonia di inaugurazione nel capoluogo è stata un vero e proprio momento di festa non solo per il paese, ma per l’intero territorio e la sua comunità. Prima del taglio del nastro la conferenza del prof. Umberto Moscatelli, già docente di Archeologia dei paesaggi all’Università di Macerata, che all’ex oratorio di via Leopardi ha illustrato i cambiamenti che hanno interessato il ruolo della piazza e degli spazi pubblici dall'età romana all'Alto Medioevo, approfondendo quanto avvenuto proprio nelle Marche.
Una interessante introduzione alla cerimonia di inaugurazione vera e propria che si è tenuta nella rinnovata piazza Umberto I. Il Corpo Bandistico di Belforte del Chienti ha segnato l’inizio di un momento che resterà nella storia del paese, poi il taglio del nastro a cui hanno partecipato il sindaco Alessio Vita con l’intera amministrazione, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Renzo Marinelli, il consigliere provinciale Giorgio Pollastrelli, la vicepresidente dell’Unione Montana, Monia Batassa e l’architetto che ha curato il progetto, Emanuele Zippilli.
Tanti i cittadini che hanno partecipato alla cerimonia, presenti anche sindaci e amministratori dei Comuni vicini. «Un progetto che insieme all’amministrazione abbiamo voluto fortemente - ha detto il sindaco Alessio Vita - e che è diventato realtà grazie ai fondi (1,1 milioni, ndr) del bando Pnc Sisma. Il nostro ringraziamento va alle istituzioni che sono state vicine al Comune per la realizzazione dei lavori: dalla Regione alla struttura commissariale e la Soprintendenza. Grande l’impegno degli uffici comunali, in primis quello Tecnico. Questa inaugurazione rappresenta solo il primo passo per la rivitalizzazione del nostro borgo che ha già ottenuto diversi finanziamenti per la riqualificazione di strade e strutture strategiche e nei prossimi anni vedrà ulteriori iniziative a sostegno della rinascita e contro lo spopolamento delle aree interne».
Gli ha fatto eco il commissario Castelli che, nell’elogiare il lavoro del sindaco Vita, ha sottolineato come la strada per la rinascita dopo il sisma sia già segnata: «Dall’evento drammatico del 2016 abbiamo colto la spinta per far vivere le aree interne, grazie anche alla visione della giunta Acquaroli che ha investito nel cratere e non solo nella costa - ha detto -. Devo dire che ho un bel ricordo di Belforte del Chienti dove venivo con mio padre per ammirare lo splendido Polittico di Boccati nella chiesa di Sant’Eustachio. Queste ricchezze artistiche sono l’esempio della bellezza di questi luoghi che devono continuare a essere valorizzati. Su Belforte abbiamo anche un altro importante progetto per l’ex monastero dove sorgerà anche una nuova scuola di fotografia, nel ricordo del compianto Lorenzo Lambertucci che anni fa immaginò questo progetto per l’entroterra».
Assist per il governatore Acquaroli che ha rimarcato gli investimenti fatti sul turismo: «La piazza è il cuore pulsante della comunità - ha detto -, in particolar modo quella di un borgo dove si svolge la vita del paese e la quotidianità. Per questo investire in un progetto che riqualifica lo spazio pubblico creando degli spazi per la socialità è ancora più importante e dimostra l'attenzione dell'amministrazione comunale a voler offrire nuove opportunità di rilancio. In questi anni abbiamo investito molto per la riqualificazione e la vitalità dei nostri borghi, tratto distintivo della nostra identità marchigiana più profonda, una unicità che attrae sempre di più turisti da tutto il mondo e rende le Marche una terra piena di esperienze da vivere e di bellezze da scoprire».
A spiegare l’intervento di restyling è stato l’architetto Emanuele Zippilli: «Abbiamo dato vita a un progetto che riporta lo spazio allo splendore del Medioevo, frutto di una ricerca accurata tramite le cartografie originali - ha detto -. È stata realizzata una pavimentazione in grado di riproporre gli schemi geometrici classici delle piazze storiche. Abbiamo reso leggibile l’ingombro a terra degli edifici che delimitavano la piazza, realizzando uno spazio pubblico composto da un palco: uno spazio in piano che ricalca l’impronta dell’edificio parzialmente demolito di fronte alla facciata della chiesa e da un’area polifunzionale più ampia, che ricalca il perimetro del secondo edificio. Al loro posto uno spazio pianeggiante, su due livelli, adatto ad accogliere manifestazioni, giochi ed eventi, delimitato a ovest da un’aiuola dove sono state messe a dimora sei piante. Una sistemazione in grado di narrare lo stretto legame che esiste da sempre tra Belforte e i suoi fiumi grazie alla realizzazione di una fontana».
La restituzione della piazza alla sua comunità e la Festa della Repubblica sono state anche l’occasione per consegnare una copia della Costituzione ai neo diciottenni: i giovani belfortesi hanno ricevuto il testo dal governatore Francesco Acquaroli e dal senatore Guido Castelli.
Post collegati

“Un anno a colori”: festa di fine progetto tra arte, emozioni e comunità nelle scuole di Valfornace e Pieve Torina

Commenti