Si è tenuto ieri, 22 settembre, presso il suggestivo Santuario dell’Annunziata di Montecosaro, l’incontro promosso dalla candidata alle elezioni regionali Maika Gabellieri insieme alla senatrice Maria Stella Gelmini di Noi Moderati. All’appuntamento hanno preso parte anche il coordinatore provinciale Paolo Perini e il coordinatore regionale Tablino Campanelli, a testimonianza della vicinanza del partito ai territori.
L’evento si è aperto con l’intervento della Gabellieri, che ha voluto ricordare il recente emendamento, fortemente sostenuto dalla senatrice Gelmini, finalizzato a destinare nuove risorse economiche agli oratori: «Gli oratori sono luoghi fondamentali per la crescita dei nostri ragazzi – ha sottolineato Gabellieri – e meritano un sostegno concreto per continuare a rappresentare un punto di riferimento educativo e sociale nelle nostre comunità».
La senatrice Gelmini, nel suo intervento, ha tracciato una fotografia della situazione sociale attuale, evidenziando come il futuro del Paese passi anche dalla capacità di rafforzare i centri aggregativi, come appunto gli oratori: «Sono spazi nei quali si cresce e ci si educa in un ambiente sano, che contribuisce a formare cittadini responsabili e consapevoli».
Un passaggio importante del suo discorso è stato dedicato al disagio giovanile, che oggi si manifesta in forme diverse: ansia, violenza, autolesionismo, disturbi alimentari, fino alle dipendenze da stupefacenti. «È un fenomeno che va prevenuto – ha dichiarato la senatrice – e per farlo bisogna restituire centralità alla famiglia e a centri come gli oratori, che devono tornare ad essere punti di riferimento e di guida per i nostri giovani».
Gelmini ha inoltre posto l’accento sulle difficoltà crescenti delle famiglie italiane: «Oggi crescere dei figli richiede sempre più risorse economiche. Questa condizione è una delle principali cause della riduzione delle nascite, un fenomeno che Noi Moderati intende contrastare con misure di sostegno alle famiglie, restituendo dignità e opportunità ai giovani».
La candidata Gabellieri ha ribadito la sua posizione in chiusura: «Sostenere le famiglie significa investire nel futuro della nostra regione. Dobbiamo ridare fiducia ai giovani, creando condizioni favorevoli per restare, lavorare e costruire qui il proprio futuro. Questi sono gli incontri in cui credo: momenti di confronto reale, di vicinanza tra politica e cittadini. Noi Moderati è un partito a “filiera corta”: offre la possibilità al rappresentante locale di tenere un contatto diretto tra governo centrale e territori, ascoltando i bisogni della comunità e trasformandoli in azioni concrete».
L’incontro si è concluso con un aperitivo conviviale, durante il quale la senatrice Gelmini si è intrattenuta cordialmente con i presenti, salutando e dialogando con cittadini e simpatizzanti. A chiudere la giornata è stato l’intervento del coordinatore regionale Tablino Campanelli, che ha portato il suo saluto e ribadito l’impegno del partito nella campagna elettorale a sostegno di Maika Gabellieri.
Il XXVII Congresso Provinciale dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci (ANCR), tenutosi domenica 21 settembre nel Comune di Valfornace, ha confermato la fiducia ad Albino Mataloni, rieletto presidente della Federazione di Macerata.
I rappresentanti della Federazione Provinciale ANCR di Macerata si sono ritrovati in piazza, dinanzi al monumento ai Caduti, per rendere omaggio con la deposizione di una corona d’alloro a tutti gli Italiani che hanno donato la vita per la Patria. Un momento intenso, segnato dal silenzio, dalla commozione e seguito dai saluti di benvenuto del sindaco Massimo Citracca e del parroco Don Roberto Rafaiani, che hanno ricordato come la scelta di Valfornace – comunità duramente segnata dal sisma – non sia casuale. Proprio da qui, dove le ferite sono ancora aperte ma la gente non ha mai smesso di resistere, l’ANCR vuole riaffermare il valore della comunità che si rialza, che custodisce e trasmette la memoria condivisa.
In questa cornice, nella Giornata mondiale della Pace, le parole hanno assunto un significato più profondo: ogni bandiera schierata, ogni volto presente, ogni ricordo condiviso è divenuto un grido di solidarietà contro l’assurdità della guerra, contro il dolore che essa infligge alle famiglie e ai popoli.
I delegati delle 14 sezioni ANCR della provincia (Civitanova Marche - S.Maria Apparente, Gagliole, Macerata, Matelica, Mogliano Montecosaro, Monte San Martino, Muccia, Petriolo, San Severino Marche, Serravalle di Chienti, Urbisaglia, Valfornace, Villa Potenza) hanno quindi composto un corteo che ha raggiunto il Palazzetto dello Sport, per aprire i lavori congressuali con un minuto di silenzio.
Il Presidente uscente Albino Mataloni, aprendo il Congresso, ha sottolineato la vitalità della Federazione e l’imminente costituzione di nuove sezioni, segno di un’associazione che non si arrende al tempo ma continua a rinnovarsi. Il Vice Presidente Mauro Radici ha richiamato con forza l’esempio degli Internati Militari Italiani (IMI), giovani soldati che seppero dire “no” alla guerra e al nazifascismo, pagando con la prigionia, la fame e la sofferenza nei campi.
A loro il 20 settembre, lo Stato italiano ha finalmente dedicato la Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi, riconoscendo dopo ottant’anni il sacrificio di oltre 650.000 soldati italiani. Un esempio che – ha ribadito Radici – deve parlare ai giovani, alle scuole, a chi oggi ha il dovere di scegliere la pace come orizzonte comune. Roberto Cruciani, presidente della sezione di Urbisaglia, ha ribadito l’importanza di una rinnovata attenzione ai sacrari e ai monumenti che costellano la nostra provincia: non solo pietre custodi della memoria dei caduti, ma segnali di speranza, che ci ricordano ogni giorno il prezzo della libertà.
Dopo gli interventi e il confronto, l’assemblea ha proceduto al rinnovo delle cariche sociali. È stato eletto all’unanimità il nuovo Consiglio Direttivo provinciale per il quadriennio 2025-2029, così composto: Albino Mataloni Presidente insieme ai Vice Presidenti Enzo Miliozzi e Mauro Radici, al Segretario Mario Mucci, ai Consiglieri Giorgio Morichetti, Maria Gilda Murani Mattozzi, Roberto Cruciani e Fabrizio Cruciani. Accanto a loro i Consiglieri supplenti Marino Cecchi, Angelo De Angelis e Urbano Pallotta, il Collegio dei Sindaci con Angelo Angelici, Fabrizio Quattrini e Silvano Seccacini (supplente Claudio Ciucciè), e il Collegio dei Garanti con Giacomo Natali, Enzo Marziali e Mariano Bartolini.
Il Congresso si è concluso con un collegamento video al Presidente Nazionale dell’ANCR, Prof. Antonio Landi, che ha espresso la vicinanza istituzionale e l’incoraggiamento della Presidenza Nazionale ai delegati maceratesi a rinnovare il proprio impegno coinvolgendo i giovani. Solo così si potranno custodire e trasmettere i valori dei Combattenti e Reduci e mantenere vivo il ricordo delle loro esperienze, dalle battaglie ai campi di prigionia, come esempio di dignità, coraggio e amore per la Patria.
Nella piazza di Valfornace, tra le mura che hanno tremato, questo Congresso della Federazione di Macerata ha voluto lasciare un segno: sottrarre alla violenza ciò che i conflitti distruggono e non possono restituire – la dignità, la famiglia, la vita. Un’urgenza che risuona ancora più forte di fronte alle immani brutalità che insanguinano oggi tanti teatri di guerra e di fronte al clima di polarizzazione e scontro che attraversa la società. Dal dolore può nascere un nuovo cemento civile: una comunità viva, resistente e solidale, capace di opporre alla logica della divisione la forza della memoria e il valore della pace.
Recanati si accende di colori grazie alla mostra “Alberto Cecchini. Ieri e Oggi”, un’occasione imperdibile per scoprire l’evoluzione artistica di uno dei più noti pittori e ceramisti locali. Le sue opere rappresentano un autentico dialogo tra passato e presente, dimostrando come l’arte possa essere un ponte tra tradizione e innovazione.
Sabato pomeriggio, all’inaugurazione, tutta l’amministrazione comunale ha partecipato con entusiasmo, rendendo omaggio a un Maestro che ha elevato Recanati nel panorama internazionale dell’arte e della ceramica. Con passione e gratitudine, il sindaco Emanuele Pepa e l’assessore alla Cultura Ettore Pelati, nel loro intervento dopo il taglio del nastro, hanno dimostrato grande riconoscenza e ammirazione per l’opera di Cecchini, sottolineando l’importanza di valorizzare e tramandare il patrimonio artistico locale, riconoscendo in Cecchini un esempio di eccellenza e di dedizione.
L’attuale esibizione ha un significato ancora più profondo considerando le recenti difficoltà di Cecchini. Qualche anno fa, infatti, il pittore ha affrontato un dramma personale: una degenerazione maculare che gli ha tolto parte della vista. “Non posso dimenticare quella drammatica telefonata dove Alberto mi disse di non vedere più! - ha ricordato Nikla Cingolani, curatrice della mostra - Ma con coraggio e la determinazione di un casternocese doc, ha trasformato la sua fragilità in forza”.
La malattia ha tolto parte della sua vista, ma non ha spento il suo spirito. Spinto dal piacere intrinseco dell’atto creativo, Cecchini ha trovato una nuova libertà, un modo diverso di esprimersi usando tecniche particolari come il dripping, un metodo di applicazione spontanea del colore, inventato da Max Ernst e perfezionato da Pollock, adattandolo alla ceramica. Le sue opere diventano così espressione di un gesto libero, di un impulso che invita lo spettatore a lasciarsi andare oltre le apparenze.
La sua arte si trasforma in un mezzo per far emergere l’inconscio, un modo per comunicare emozioni profonde attraverso movimenti impulsivi e gesti spontanei. La gestualità diventa un racconto che va oltre la percezione visiva, rivolgendosi a una dimensione più profonda e intima dell’esperienza umana.
L’attuale produzione è animata da atmosfere vivaci e carnevalesche, dove figure dinamiche e colorate si sollevano verso il cielo, simboli di aspirazione e di connessione con l’assoluto. Lo stile “istoriato” di un tempo si è evoluto in una fase più liberatoria e audace. La bellezza si trova anche nell’imperfezione e nell’incertezza, elementi che rendono ogni opera unica e autentica.
Le opere di “ieri” di Cecchini avevano uno stile “istoriato” ricco di dettagli che rappresentavano scene rurali, riti e giochi di una volta. Col tempo, il suo linguaggio è diventato più personale e onirico, con scene che rappresentano città come giocattoli, case che si aprono come scatole di carta, sfondi fiammeggianti costellati di stelle. Inserisce elementi come origami dipinti, che aggiungono eleganza e leggerezza alle composizioni, spesso accompagnate da figure che, nella maggior parte delle opere, sembrano librarsi o volare.
Entrando nello spazio espositivo dell’Atrio del Palazzo Comunale, i visitatori sono immediatamente colpiti dalla ricchezza di forme e cromie che caratterizzano le sue creazioni. L’allestimento stimola la curiosità e invita lo spettatore a ricostruire un percorso personale tra le diverse fasi della vita artistica di Cecchini, trasformando la visita in un’esperienza di scoperta e riflessione.
Una mostra che celebra non solo l’abilità tecnica e artistica di Cecchini, ma anche il suo spirito indomito e la capacità di reinventarsi di fronte alle avversità, lasciando un segno indelebile nel cuore di Recanati e oltre. A completare l’esposizione due piccoli piatti dipinti dalla nipote Elena Cecchini, sua allieva, che rappresenta il futuro. Allora nulla sarà perduto e vedremo crescere il “domani” della ceramica recanatese.
Con questa mostra Recanati rende omaggio a un artista che ha saputo reinventarsi, superare le avversità e continuare a dipingere con passione e coraggio. Un’occasione imperdibile per apprezzare il suo talento e per conoscere da vicino il percorso artistico di un artista che ha saputo interpretare con sensibilità e amore il patrimonio culturale della sua città.
La mostra resterà aperta fino al 5 ottobre tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19:30
La Maceratese e tutto il calcio cittadino piangono la scomparsa di Augusto Sabbatini, storica bandiera biancorossa e simbolo di fedeltà calcistica. Classe 1954, si è spento nelle ultime ore a causa di una malattia, lasciando un grande vuoto non solo nello sport ma anche nella comunità maceratese.
Dal 1973 al 1988 Sabbatini ha vestito ininterrottamente la maglia della Rata, collezionando 377 presenze ufficiali e 4 reti, numeri che lo collocano al secondo posto di sempre per presenze nella storia del club, alle spalle soltanto di Peppe Rega. Per tutti era conosciuto come il “Faro”, punto di riferimento per compagni e tifosi dentro e fuori dal campo.
La società biancorossa lo ha ricordato con un comunicato ufficiale: “La Maceratese piange la scomparsa di Augusto Sabbatini, storica bandiera biancorossa. Dal 1973 al 1988 ha vestito la nostra maglia per 377 volte, con orgoglio, passione e fedeltà assoluta, diventando il secondo giocatore di sempre per presenze nella storia della Rata. Per tutti era il nostro ‘Faro’, un simbolo che resterà per sempre nella memoria biancorossa. I compagni lo ricordano come un grande uomo, prima ancora che calciatore. Il presidente e tutta la società si stringono con affetto alla famiglia in questo momento di dolore. Ciao Augusto.”
In 15 stagioni consecutive con la maglia biancorossa, Sabbatini è stato protagonista in ogni fase della storia della Maceratese, affrontando momenti difficili e vivendo trionfi, sempre con la stessa dedizione. Memorabili i suoi 21 derby giocati contro la Civitanovese tra campionato e Coppa Italia, record che ne sottolinea ancora di più il legame con le sfide più sentite dai tifosi.
CIVITANOVA MARCHE – "Il popolo dell'alternativa c'è già" . È con queste parole che Pierluigi Bersani ha infiammato la platea accorsa oggi pomeriggio all’incontro elettorale a Civitanova Marche, accanto al candidato alla presidenza della Regione Marche, Matteo Ricci, e alla candidata consigliera del Partito Democratico, Lidia Iezzi. Un appuntamento partecipato, sentito, ricco di temi forti, tra cui spiccano la pace, la giustizia sociale, la sanità e il rilancio delle Marche.
Ad aprire l’incontro è stata Lidia Iezzi, che ha voluto ricordare il dramma del popolo palestinese nella Striscia di Gaza, chiedendo un minuto di silenzio in segno di solidarietà. “Noi siamo gente del popolo”, ha dichiarato, richiamando il valore dell’impegno sociale e umano che deve accompagnare l’azione politica.
Sullo stesso tema è intervenuto con forza Bersani, sottolineando l’importanza della giornata di sciopero generale per la Palestina: “Il governo Meloni sottolineerà solo gli scontri di Milano, frutto dell’irresponsabilità di pochi – ha affermato – ma lo sciopero serve a scuotere le coscienze, a far sentire la nostra vicinanza a chi soffre. Di certo non allevia le pene dei palestinesi reggere il moccolo a Netanyahu, come fa il nostro governo”.
Matteo Ricci non ha lasciato dubbi: “Al primo consiglio regionale, se sarò eletto, porterò il riconoscimento dello Stato palestinese”. Bersani ha poi rilanciato: “I volontari della Freedom Flotilla fanno ciò che i governi non hanno il coraggio di fare. Noi stiamo dalla parte della pace e contro ogni ingiustizia”.
Non sono mancate le frecciate a Giorgia Meloni, che nei giorni scorsi aveva evocato il rischio di violenza politica dopo l’omicidio del fondatore di Turning Point USA, Charlie Kirk. “Dichiarazioni fuori luogo – ha detto Bersani – Nessuno se l’è presa con Simone Pillon quando mesi fa è stata uccisa una deputata democratica in Minnesota, insieme al marito. Il loro è un vittimismo aggressivo: piangono e intanto passano all’incasso”.
Tema centrale dell’incontro (e dell'intera campagna elettorale) è stato quello della sanità. Ricci ha criticato duramente la gestione dell’attuale giunta regionale guidata da Francesco Acquaroli: “Liste d’attesa infinite: un cittadino su 10 rinuncia alle cure. Il presidente Acquaroli scarica le responsabilità su chi c’era prima, ma dimentica che al suo fianco oggi c’è anche Gian Mario Spacca, ex presidente regionale di centrosinistra passato ora con la destra. Noi vogliamo invertire la rotta: più personale sanitario, più medicina territoriale, per una sanità davvero pubblica e accessibile a tutti".
Durissimo anche sul fronte della salute mentale: “Le Marche sono ultime in Italia per investimenti nel settore. Cambieremo tutto: psicologi nelle scuole e sostegno vero alle famiglie”.
E sulla polemica innescata da Acquaroli, secondo cui l’aumento delle liste d’attesa sarebbe dovuto alla “troppa domanda”, Ricci è netto: “Dichiarazioni irresponsabili. Serve serietà, serve un progetto basato sulla realtà”.
Ricci ha rilanciato la proposta di un salario minimo regionale, accompagnato da detrazioni fiscali e incentivi per trattenere i giovani nelle Marche: “Ne formiamo pochi, e quei pochi non li paghiamo”, ha commentato con sarcasmo Bersani. Nell'agenda Ricci anche più sicurezza: “Più forze dell’ordine, più presidio del territorio, ma sempre nel rispetto dei diritti”.
Sferzante l’attacco alla Zona Economica Speciale annunciata dal governo regionale: “Una promessa elettorale senza coperture – ha detto Ricci – che testimonia il fallimento delle politiche industriali di questa destra. Le Marche sono considerate dall’UE una regione in transizione. Serve una visione, non spot”.
Tanto Ricci quanto Bersani hanno ribadito la necessità di mantenere un “campo largo” vero, solido, basato su programmi e obiettivi concreti: “Il popolo dell’alternativa esiste già – ha detto Bersani – le Marche sono una regione democratica, culturalmente viva. Non possiamo permetterci di tornare indietro”.
Ricci ha chiuso con una citazione cinematografica dal film Ogni maledetta domenica, evocando la forza della squadra: “Dobbiamo lottare per ogni centimetro che ci avvicina al traguardo. Siamo un’onda che cresce, un’onda mai vista prima”.
(E.L.)
Incidente mortale nel tardo pomeriggio di oggi, poco dopo le 18, in contrada Rotacupa, a Villa Potenza, nel territorio comunale di Macerata. A perdere la vita è stato Mario Ramadori, 78 anni, residente nella zona.
Secondo una prima ricostruzione, Ramadori era arrivato sul posto insieme alla moglie a bordo di un mezzo agricolo. Stava lavorando per raccogliere della legna e, per il lavoro più gravoso, avrebbe chiesto aiuto a un operaio di una vicina azienda agricola. Quest’ultimo, alla guida di un trattore, stava trascinando un albero quando improvvisamente, per cause in corso di accertamento, la pianta ha colpito violentemente alla testa il 78enne, che si trovava a terra vicino al mezzo.
I sanitari del 118, giunti sul posto insieme ai vigili del fuoco e all’eliambulanza, hanno tentato a lungo di rianimare l’uomo, ma ogni sforzo è stato vano.
La dinamica dell’accaduto è ora al vaglio dei carabinieri della locale Compagnia, che stanno effettuando tutti gli accertamenti per chiarire con precisione le circostanze della tragedia.
A trent’anni dal diploma, tutti i quinti dell'Itc di Macerata si sono ritrovati per una giornata speciale all’insegna dei ricordi, delle emozioni e dell’amicizia. Un evento sentito e molto partecipato, che ha riunito circa centotrenta ex studenti, provenienti dalle undici classi diplomate nel 1995, e alcuni dei loro professori, a Villa Colleverde di Montecassiano.
L’idea, nata nel 2020 per celebrare il venticinquesimo anniversario del diploma, era stata rimandata a causa della pandemia. “Poi abbiamo pensato che il ventisettesimo o il ventottesimo anno avrebbero avuto poco senso – racconta Emanuele Lombi, promotore dell’iniziativa – così abbiamo temporeggiato e oggi finalmente festeggiamo il trentesimo. È stato un lavoro impegnativo, ma bellissimo: ho contattato referenti di ogni classe, ci siamo dati da fare tutti insieme e siamo riusciti a coinvolgere moltissimi compagni. Oggi è una grande festa, ci siamo anche divertiti nei preparativi: ci siamo trovati la sera per organizzare gadget, centrotavola, o anche solo per stare insieme. Una storia scritta da Alessandra per l’occasione è stata regalata a ciascuno, ed è stato un bel viaggio. Speriamo che non si concluda qui”.
Tra brindisi, sorrisi e strette di mano, si respira un’atmosfera familiare e gioiosa. "È sempre un’emozione – commenta Tatiana Stacchio, che ha collaborato all’organizzazione – rivedersi è come tornare indietro nel tempo. Quando ci ritroviamo sembra che non siano passati trent’anni. Emanuele ha avuto un grande merito nel coinvolgere tutti. Spero che questa sia solo la prima di tante occasioni per rivederci ancora".
Durante il pranzo, allestito dopo un iniziale buffet all’aperto, non sono mancati balli, scherzi e momenti di autentica nostalgia. Un cruciverba collettivo ha messo alla prova la memoria degli ex studenti, con indizi che solo chi ha vissuto quegli anni sui banchi dell’ITC poteva decifrare e un video con le foto di quegli anni è stato proiettato, per ricordare quei giorni tra i banchi. Su ogni tavolo, ad accogliere i partecipanti, la storia scritta da Alessandra Paolini, pensata per raccogliere lo spirito della giornata: “Un grazie va a tutti noi – si legge nel finale – perché senza le nostre storie individuali questa grande memoria collettiva non avrebbe lo stesso valore. Oggi brindiamo a noi, diplomati della ragioneria del maceratese del ’95, undici classi, centinaia di studenti, un solo grande cuore. Perché la giovinezza passa, ma certi ricordi restano per sempre e soprattutto… il tempo passa, ma l’amicizia resta!”
Presente anche Pierfrancesco Castiglioni, ex professore di Ragioneria, accolto con grande affetto: “È stato emozionante – ha detto – rivedere i miei studenti dopo così tanto tempo. Mi ha fatto piacere sentire che tanti conservano bei ricordi di quegli anni. Quando si è a scuola, si vivono momenti belli e altri più faticosi, ma a distanza di anni credo che rimangano soprattutto quelli positivi. E sentire il loro affetto oggi, per un insegnante, è il massimo”.
Con ironia si è parlato anche della “soggezione” nei confronti dei docenti, presente allora come oggi. “Chi era brava a scuola, come Tatiana – scherza Emanuele – magari non la sentiva… Io, come altri, un po’ sì, e forse anche adesso”. Un ritrovo che ha il sapore di una promessa: quella di non aspettare altri trent’anni per rivedersi.
Nell’ambito dei festeggiamenti in onore alla Santa Patrona della Parrocchia Santa Teresa del Bambino Gesù di Sambucheto, nel weekend del 20 e 21 settembre, è stata messa in scena la Commedia originale dialettale brillante dal titolo "Facemo squadra" interpretata dal gruppo teatrale dell’Oratorio parrocchiale “Attori per caso...o per Sbaglio!”, giunto al ventesimo anno di attività di teatro sociale, con un testo in dialetto locale, ideato scritto e diretto dal vicecomandante della polizia locale di Montecassiano Ispettore Capo Mery Evangelista, con la collaborazione del comandante della stazione Carabinieri di Montecassiano, Maresciallo Stefano Mastrantoni.
Questo originale metodo di informazione e formazione del pubblico presente, in particolare degli anziani, ha suscitato un grande interesse che ha portato a conoscere la tecnica della truffa del "Finto maresciallo dei carabinieri", evidenziando quanto sia pericoloso l’eccesso di confidenza con sconosciuti che si presentano in atteggiamenti confidenziali ed amichevoli.
E ancora: falsi addetti alla riparazione delle caldaie, finte suore, spiegazione della truffa “dell’abbraccio”, l’errore di lasciare le chiavi infilate nella serratura esterna del portone d’ingresso, errori che si evitano “facendo squadra”, da cui il titolo della commedia “Facemo squadra”, ossia con la collaborazione di familiari, vicini di casa, Carabinieri, Polizia locale, Amministrazione comunale, parrocchia. “Facemo squadra” è una commedia che ha coinvolto 17 attori di età compresa tra i 9 e gli 80 anni, impegnati nell’interpretazione di ben 30 personaggi diversi.
A dare un carattere ufficiale all’evento è stato il maresciallo Stefano Mastrantoni, intervenuto al termine della rappresentazione, il quale ha ricordato che proprio nel giorno precedente alla prima rappresentazione ha avuto notizia dell’ennesima segnalazione della truffa del “finto maresciallo dei Carabinieri”, e alle parole “fate attenzione” ha ricevuto reale riscontro da parte del pubblico. «Le persone che rimangono vittime di queste truffe restano segnate per sempre, non solo per il danno materiale ma anche per il danno psicologico che ne deriva. Ricordo a tutti di chiamare il 112 in caso di difficoltà. Noi siamo a vostra disposizione».
Il Parroco don Patrizio Santinelli, l’Amministrazione comunale di Montecassiano presente con i suoi rappresentati e tutto il Comitato festeggiamenti della Parrocchia Santa Teresa di Sambucheto, applaude con profondo orgoglio questa meravigliosa realtà, un teatro aperto a tutti, a costo zero, che da venti anni porta in scena commedie originali sempre rivolte alla conoscenza e alla riflessione su temi sociali.
C’è chi ha costruito la propria leggenda dietro un obiettivo fotografico, e chi invece l’ha realizzata con ago e filo, trasformando la leggerezza in un’arte. Qualche giorno fa, questi due mondi si sono incontrati a Tolentino, all’Area T. Tombolini, dove è arrivato Rino Barillari, il fotografo che le cronache internazionali hanno battezzato “King dei Paparazzi”. Con la sua macchina fotografica ha attraversato oltre mezzo secolo di storia italiana, dai fasti della Dolce Vita di Via Veneto fino agli intrighi politici e ai volti del potere: Liz Taylor e Richard Burton, Mastroianni e Fellini, ma anche presidenti, ministri e personaggi che hanno scritto pagine, leggere o drammatiche, della vita pubblica.
Con lui, la moglie Antonella, Don Felice Riva e l’amico fraterno di sempre, Guido Picchio: una piccola delegazione romana accolta dal calore marchigiano. Ad attenderli c’era l’intero team dello store, guidato da Cinzia Leonori, referente e responsabile dello store, che da ventotto anni ne custodisce lo spirito con eleganza e dedizione. Un dettaglio non da poco, perché racconta meglio di ogni discorso quanto l’azienda -oggi sotto la regia di Silvio Calvigioni Tombolini- non sia soltanto un marchio, ma una famiglia fatta di persone, legami e continuità.
Il momento clou della visita? Quando Barillari ha indossato la giacca simbolo della collezione Zero Gravity, una linea che ha conquistato le passerelle di Pitti Uomo con il suo apparente paradosso: capi formali che sembrano fluttuare addosso, leggeri come una camicia, ma con la struttura e l’eleganza di un abito sartoriale.
Il fotografo ha provato anche il classico capospalla, uno dei pilastri del guardaroba maschile firmato Tombolini: linee nette, versatilità assoluta, la capacità di essere elegante senza mai risultare rigido. È lo stesso equilibrio che da decenni ha reso il marchio tolentinate riconoscibile nel mondo: un’eleganza discreta, capace di trasformarsi con naturalezza a seconda delle occasioni.
E alla fine, la scena ha parlato da sola: Barillari, abituato a cogliere le espressioni degli altri, ha mostrato la propria: uno sguardo sinceramente compiaciuto, soddisfatto e un sorriso grato, di chi sa riconoscere la ricerca, l'innovazione e la sapienza artigianale: coordinate imprescindibili che guidano da sempre il marchio Tombolini.
A14, semirimorchio in fiamme tra Senigallia e Marotta: salvo l’autista. È quanto avvenuto nel pomeriggio di oggi, intorno alle 15:30, lungo l'autostrada A14 nel tratto compreso tra i caselli di Senigallia e Marotta Mondolfo, in direzione nord. Un semirimorchio carico di pannolini ha preso fuoco mentre era in transito.
L’autista è riuscito a mantenere il sangue freddo e a sganciare la motrice prima che le fiamme la raggiungessero, evitando conseguenze più gravi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, con due autobotti da Senigallia e una da Fano: i pompieri hanno domato l’incendio utilizzando liquido schiumogeno e messo in sicurezza l’area.
La polizia autostradale è intervenuta per regolare la viabilità durante le operazioni di spegnimento. Non si segnalano feriti.
Si è svolto venerdì 19 settembre, presso il centro G. Cavalieri “Casetta di Legno” a Montecosaro, l’incontro pubblico promosso dal Laboratorio di Idee con i candidati e le candidate della Lista Ricci per la Provincia di Macerata, in vista delle elezioni regionali del 28 e 29 settembre.
Presenti Leonardo Catena (PD), Laura Pontoni, Augusto Ciuffetti (Pace Salute Lavoro), Jacqueline Diaz Mercedes, Domenico Luciani (M5S), Sandro Bisonni e Tommaso Claudio Corvatta (AVS). A moderare il confronto è stato Reano Malaisi.
L’iniziativa ha rappresentato un momento intenso di dialogo con la cittadinanza, durante il quale sono stati affrontati i temi cruciali per il futuro delle Marche. Unanime la critica alla giunta Acquaroli, definita da Leonardo Catena “mediocre”, con un calo della sanità pubblica, spesa sociale scesa sotto la media nazionale e aumento di povertà e disuguaglianze. I candidati hanno posto l’accento sulla necessità di rafforzare la sanità pubblica con nuove assunzioni di medici, infermieri e personale sanitario. Corvatta ha ribadito il rischio legato alla carenza dei medici di base: «La sanità si migliora assumendo, non costruendo ospedali senza personale».
Sul fronte welfare, Pontoni ha richiamato la necessità di riportare la spesa sociale sopra la media nazionale e di creare un ponte tra istituzioni, associazionismo e volontariato.
Unanime anche la difesa della scuola e dell’università pubblica, con attenzione alla valorizzazione dei quattro atenei marchigiani. Luciani e Ciuffetti hanno denunciato le difficoltà della ricostruzione post-sisma: famiglie ancora nelle Sae e mancanza di una visione strategica, con Ciuffetti che ha parlato di una “ragioneria del mattone”. Sul tema dei rifiuti, Bisonni e Luciani hanno espresso un netto “no” al maxi-inceneritore, sostenendo invece la necessità di un’economia circolare che riduca discariche e sprechi. Bisonni ha inoltre sottolineato il rischio di privatizzazione dell’acqua a partire dal 2025.
Jacqueline Diaz ha richiamato l’importanza di una politica intesa come servizio, con sobrietà e centralità della persona. Sul tema delle aree interne, tutti i candidati hanno condiviso la necessità di accelerare la ricostruzione, semplificare le procedure e garantire servizi per contrastare lo spopolamento. Centrale anche il tema dei giovani: «Servono opportunità concrete per fermare l’emigrazione e dare prospettive alle nuove generazioni».
Il programma condiviso dai candidati punta a trasformare le Marche da “regione di transito” a regione protagonista in turismo e sviluppo diffuso, attraverso un progetto di crescita inclusiva e sostenibile.
L’incontro di Montecosaro ha rappresentato, nelle parole degli organizzatori, un segnale chiaro: «La strada del cambiamento passa dall’ascolto, dalla partecipazione e dalla costruzione collettiva».
CAMERINO - In occasione della Settimana Europea della Mobilità 2025, Contram Mobilità aderisce all’iniziativa promuovendo il trasporto pubblico sostenibile. Per sensibilizzare i cittadini e incoraggiarli a lasciare l’auto privata, martedì 23 settembre il servizio di trasporto urbano sarà gratuito nelle città di Camerino, San Severino Marche, Matelica e Recanati.
Durante tutta la giornata, gli utenti potranno salire sugli autobus delle linee urbane senza alcun costo, sperimentando così i vantaggi di una mobilità più sostenibile e accessibile. L’obiettivo è ridurre il traffico cittadino e contenere le emissioni di CO₂, in linea con i principi della manifestazione europea.
Contram Mobilità invita la cittadinanza a cogliere questa occasione per riscoprire l’utilità del servizio pubblico e contribuire a rendere le città più vivibili. A Camerino sarà inoltre possibile usufruire del servizio integrato Bus+Bici, pensato per combinare spostamenti in autobus e mobilità ciclabile. Per informazioni su orari e percorsi delle linee, è possibile consultare il sito ufficiale www.contrammobilita.it o contattare il numero verde 800 037 737.
«L’Università deve essere un luogo di dialogo, non di sopraffazione, uno spazio in cui le differenze si ascoltano e si confrontano, anche quando sono radicali». Così il rettore dell’Università di Macerata John McCourt commenta l’assemblea organizzata questa mattina sulla questione palestinese, in occasione dello sciopero a sostegno della Global Sumud Flotilla.
L’incontro, promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici, che ha sospeso le lezioni per consentire la massima partecipazione, e coordinato dal direttore Roberto Mancini, ha dato la possibilità a chiunque lo desiderasse di intervenire e di esprimere liberamente la propria posizione. Nei prossimi giorni ulteriori iniziative saranno organizzate negli altri Dipartimenti. L’episodio di contestazione che ha accompagnato l’intervento iniziale del rettore McCourt non ha cancellato il senso profondo della giornata. «È positivo – prosegue Mc Court – vedere un’aula piena di giovani, anche delle scuole superiori, che vogliono discutere di un’immane tragedia che scuote le coscienze. Significa che c’è desiderio di capire e di farsi carico di una responsabilità collettiva».
In merito alle critiche rivolte all’Ateneo, l’Università di Macerata ribadisce, ancora una volta, che non ha mai avuto accordi diretti con università israeliane. L’unico progetto europeo, condiviso in passato con un ateneo di Israele, è terminato e non poteva essere interrotto unilateralmente. «Voglio essere chiaro: il nostro Ateneo non prenderà più parte a progetti europei che prevedano il coinvolgimento di istituzioni israeliane allineate con le posizioni del loro governo né stipulerà accordi diretti con esse».
Il docente dell’Università ebraica di Gerusalemme, intervenuto la settimana scorsa in Ateneo, ha preso una posizione critica verso la linea politica del proprio Paese. «Non possiamo respingere chi si espone a rischi reali per difendere la pace – aggiunge Mc Court –. Non dimentichiamo che figure pubbliche come il direttore d’orchestra Ilan Volkov o l’ex parlamentare Hanin Zoabi sono state arrestate per aver contestato la guerra a Gaza».
Alle dichiarazioni, l’Università di Macerata affianca azioni concrete. Macerata è infatti uno dei soli 35 atenei italiani ad aver aderito al programma nazionale Iupals – Italian Universities for Palestinian Students, coordinato dalla Crui con il Ministero degli Esteri, il Ministero dell’Università e il Consolato d’Italia a Gerusalemme per garantire borse di studio a studenti palestinesi residenti nei Territori. UniMc ha scelto di aumentare a cinque le borse di studio finanziate, su appena 150 messe a disposizione in tutto il Paese.
Domani il Senato Accademico sarà chiamato ad approvare una mozione voluta dallo stesso McCourt: «L’Università di Macerata condanna con fermezza sia le azioni terroristiche di Hamas sia le violazioni del diritto internazionale da parte del Governo di Israele, già documentate da Nazioni Unite, Corte Penale Internazionale e Unione Europea”.
Forte è la denuncia contro l’uso indiscriminato della forza che a Gaza ha causato migliaia di vittime civili, soprattutto donne e bambini, colpendo ospedali, scuole, sedi universitarie e persino operatori sanitari. Il documento non si limita alla denuncia, ma si traduce in impegni concreti: promuovere iniziative per diffondere una cultura di pace, vigilare sui partenariati scientifici per evitare complicità in violazioni del diritto internazionale, interrompere ogni collaborazione con istituzioni israeliane che non abbiano preso le distanze dalle politiche dei rispettivi governi, e aprire percorsi di accoglienza e mobilità per studenti e ricercatori provenienti dalle aree colpite.
Una bandiera palestinese legata alla croce cristiana posta sulla sommità del Pizzo Tre Vescovi, nel comune di Bolognola, nel cuore dei Monti Sibillini. È lo scenario che si è trovato davanti questa mattina un escursionista, che durante la sua salita verso la vetta ha immortalato la scena con una fotografia.
Il Pizzo Tre Vescovi è una delle mete più conosciute e frequentate degli appassionati di montagna e trekking: la sua cima, che tocca i 1.592 metri di altitudine, prende il nome dal fatto che proprio lì convergono i confini delle diocesi di Fermo, Camerino e Norcia. Non solo: il monte è anche un punto di spartiacque naturale tra il versante adriatico e quello tirrenico, caratteristica che ne accresce la valenza geografica e simbolica.
A segnare la vetta c’è una croce cristiana, punto di riferimento per gli escursionisti che raggiungono la cima dopo il percorso. È proprio a questa croce che è stato fissato il vessillo palestinese, ben visibile a chiunque arrivi sulla sommità.
La segnalazione è giunta alla nostra redazione da un lettore, La presenza della bandiera rappresenta un fatto insolito in un luogo simbolico per il territorio e molto frequentato, che richiama ogni anno numerosi visitatori sia per la sua valenza paesaggistica sia per quella culturale e storica.
TREIA - I carabinieri della stazione di Treia hanno denunciato all'autorità giudiziaria un pensionato di 68 anni, residente a Mogliano, ritenuto responsabile di ricettazione e indebito utilizzo di carte di pagamento.
Le indagini sono partite dopo la denuncia di una 67enne del posto, che aveva segnalato ammanchi sul proprio conto corrente. La donna aveva infatti notato nove addebiti sospetti, per un importo complessivo di 202 euro, effettuati con la sua tessera bancomat che risultava smarrita.
Gli approfondimenti bancari hanno permesso di ricostruire la dinamica: l’uomo, entrato in possesso della carta, avrebbe eseguito 9 pagamenti di piccolo importo, così da evitare la digitazione del Pin, in diversi esercizi commerciali della zona.
Decisive le indagini telematiche e la visione delle telecamere di sorveglianza, che hanno consentito ai militari di risalire al 68enne e raccogliere elementi probatori a suo carico. L'uomo è stato quindi denunciato a piede libero per i reati contestati.
MACERATA - Fine settimana di controlli straordinari da parte dei carabinieri della Compagnia di Macerata, impegnati insieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro e al Nas di Ancona in un servizio a largo raggio sul territorio provinciale. L'operazione, finalizzata alla prevenzione dei reati, al contrasto dello spaccio di stupefacenti e della mala movida, ha riguardato anche esercizi pubblici e attività commerciali.
A Pollenza, i militari della locale stazione e il personale dell'Ispettorato del Lavoro hanno denunciato all'autorità giudiziaria la titolare di un bar, dove sono emerse gravi irregolarità: assenza del documento di valutazione dei rischi (Dvr), obbligatorio per legge, e impianto di videosorveglianza installato senza autorizzazione. Per la titolare sono scattate ammende per 10.660 euro e sanzioni amministrative per 2.500 euro, con l'immediata sospensione dell’attività.
Nel capoluogo, i carabinieri del Nas, con il supporto della Stazione di Montefano, hanno controllato un altro bar. Qui è stata riscontrata la mancata esposizione dell'elenco degli ingredienti e delle sostanze allergeniche, come previsto dalla normativa sulla sicurezza alimentare. La titolare è stata sanzionata con una multa da 2.000 euro ed è stata segnalata all'azienda sanitaria territoriale (Ast) di Macerata per ulteriori provvedimenti a seguito di criticità igienico-sanitarie rilevate.
Complessivamente, durante il servizio sono state impiegate 6 pattuglie, controllati 30 veicoli e identificate 57 persone, di cui 15 stranieri e 32 con precedenti.
Poco dopo le 13 di oggi, lungo la strada provinciale 34 Corridoniana, una Fiat 500 d'epoca è stata improvvisamente avvolta dalle fiamme. Sul posto è intervenuta prontamente una squadra di vigili del fuoco dal Comando di Macerata, che ha provveduto a spegnere l’incendio e a mettere in sicurezza l’area interessata, evitando che il rogo si propagasse alla vegetazione circostante.
Per consentire le operazioni di spegnimento e bonifica, la SP 34 è rimasta chiusa al traffico per tutta la durata dell’intervento. La gestione della viabilità è stata affidata ai carabinieri, giunti anch’essi sul posto. Non si registrano feriti. Le cause dell’incendio sono in corso di accertamento, ma non si esclude un guasto di natura meccanica, considerata l’età del veicolo.
Lo scorso 19 settembre, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Macerata sono intervenuti presso le sale della Motorizzazione Civile di Macerata dedicate agli esami teorici per la patente di guida, su segnalazione di una Funzionaria insospettita dal comportamento di una candidata.
La donna, quasi cinquantenne di origine bengalese e residente fuori provincia, durante la prova aveva tenuto lo sguardo quasi sempre rivolto verso il basso, probabilmente per consultare uno smartphone nascosto sotto gli indumenti, anziché seguire le domande sul computer.
All’arrivo della polizia, la candidata ha spontaneamente consegnato un sofisticato apparecchio elettronico utilizzato per ricevere da remoto le risposte corrette da un’altra persona. Nel corso della perquisizione personale, gli agenti hanno trovato un ulteriore dispositivo elettronico e 3.000 euro in contanti, presumibilmente destinati a pagare i fornitori del servizio illecito.
La donna, che aveva risposto correttamente a tutte le domande ma non era in grado di leggere gli stessi quesiti senza l’ausilio dei dispositivi, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Macerata per aver utilizzato mezzi fraudolenti idonei a compromettere la regolarità di un esame pubblico. Al termine degli accertamenti, è stata rilasciata.
Matelica sul tetto d’Italia, medaglia d’oro ai Campionati Italiani di bocce per Walter e Danilo Buldorini insieme a Moreno Savoretti, atleti dell’ASD Bocciofila Matelica, hanno conquistato brillantemente il titolo di terna categoria B nei Campionati Italiani B-C che si sono tenuti nel fine settimana nelle città metropolitana di Milano, con finali a Lainate.
Un match avvincente fino all’ultimo punto, con gli atleti matelicesi che hanno vinto 12-10 nella finale tutta maceratese contro la formazione di Sambucheto ma… medaglia d’oro per Matelica! Partenza fulminea della formazione del Matelica, poi la rimonta di quella di Sambucheto (per una finale tutta maceratese) la quale ha avuto anche la chance di chiudere la partita a proprio favore, poi super Matelica, avversari che hanno ceduto nell'ultima giocata.
I complimenti per lo straordinario risultato raggiunto sono arrivati anche dall’assessore allo Sport della Città di Matelica Filippo Maria Conti: “Desidero rivolgere le mie più sincere congratulazioni alla nostra straordinaria squadra di bocce, agli atleti ed al presidente, che con impegno, determinazione e spirito di squadra hanno conquistato il titolo italiano.
Un traguardo prestigioso, frutto di mesi di lavoro, passione e dedizione, che rende onore non solo alla società sportiva, ma all’intera nostra comunità. Questo successo dimostra ancora una volta quanto lo sport sia un veicolo di valori positivi e uno strumento di crescita individuale e collettiva. Le bocce sono una disciplina che unisce tradizione, tecnica e spirito di squadra, e che rappresenta una parte importante del nostro patrimonio sportivo e culturale. A nome dell’Amministrazione comunale e mio personale, vi ringrazio per aver portato in alto il nome della nostra città e vi auguro nuovi e ancora più importanti traguardi nel futuro. Bravi ragazzi, avanti così!”.
L’Università di Camerino Unicam fa parte di un’alleanza internazionale che la sta rendendo protagonista sulla formazione e la ricerca in Europa. Si chiama KreativEU, l’Università Europea che unisce 11 prestigiosi Atenei di altrettanti Paesi con l’obiettivo di costruire un grande campus europeo senza confini, dove studenti, ricercatori e docenti potranno collaborare e crescere insieme.KreativEU ha preso ufficialmente il via a gennaio 2025, con un finanziamento di 15 milioni di euro stanziato dalla Commissione Europea. Coordinata dall’Università Politecnica di Tomar (Portogallo) e sostenuta dalle università di Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania, Olanda, Polonia, Romania, Slovacchia, Svezia e Turchia, vede Unicam come unico partner italiano di questa ambiziosa iniziativa.“KreativEU – ha dichiarato il rettore Unicam, Graziano Leoni – rappresenta un’opportunità straordinaria. L’alleanza ci consentirà di ampliare i partenariati strategici, creare nuovi progetti europei e offrire ai nostri giovani ricercatori l’accesso a una rete di laboratori e competenze di altissimo livello”.
Il cuore del progetto si articola in sette grandi aree di lavoro che vanno dalla governance alla didattica, dalla ricerca alla mobilità internazionale e al trasferimento di conoscenze. Unicam guida l’area di lavoro dedicata alla creazione del Campus Universitario Europeo KreativEU, che diventerà il fulcro dell’alleanza.“Sarà un lavoro complesso – spiega Renato De Leone, coordinatore per Unicam – che porteremo a termine nei prossimi quattro anni. Un campus digitale e fisico, con uno statuto comune e infrastrutture innovative, pronto ad accogliere studenti e docenti provenienti da tutta Europa”.Grazie a KreativEU, chi sceglie Unicam potrà accedere a corsi di laurea europei, doppie lauree, master interuniversitari e programmi di mobilità in un contesto multiculturale e interdisciplinare. “Una vera Università Europea, dove i nostri studenti avranno tutte le opportunità per crescere e confrontarsi a livello internazionale”, sottolinea Giulia Bonacucina, prorettrice alla didattica di Unicam.“KreativEU nasce dal patrimonio culturale dei Paesi coinvolti – ricorda il prorettore vicario all’internazionalizzazione, Emanuele Tondi – e metterà in campo soluzioni innovative per affrontare le sfide globali, promuovendo una società sostenibile e armoniosa”.Con KreativEU, Unicam conferma la propria vocazione internazionale e il ruolo di protagonista nella costruzione di un futuro europeo più aperto, creativo e competitivo.