L’autunno è una stagione pazzerella, con bruschi cambi di temperature. Oggi però il freddo è ufficialmente arrivato e noi dobbiamo fare del nostro meglio per proteggerci e tutelare il resto della nostra famiglia. Il pericolo numero uno? I malanni dovuti ai ritmi diversi. Il numero di raffreddori aumenta velocemente e allo stesso tempo influenza, stanchezza e malanni colpiscono sempre più persone.
Se vogliamo difenderci dai diversi ceppi, i virus e il raffreddore dobbiamo prenderci cura di noi. E per farlo dobbiamo agire sotto più punti di vista.
Devi sapere però che ci sono ottime soluzioni e rimedi per provare a rafforzare le difese immunitarie e quindi difenderci al meglio. Vediamo insieme quali.
Sostegno extra: quando ricorrere agli integratori
Quando ci troviamo ad affrontare periodi particolarmente stressanti o difficili il nostro corpo mostra segni di cedimento e la salute ne risente. Per fortuna abbiamo degli alleati naturali come la gamma di integratori alimentari che ci aiuta a supervisionare cosa accade, rafforzando dall’interno con un complesso multivitaminico mirato.
Vitamina C, D, zinco, echinacea e propoli sono i nostri best friends durante questi mesi. Ognuno ha la sua azione ma insieme lavorano nel rafforzare il sistema immunitario, contrastando lo stress ossidativo e prevenendo i malanni di stagione.
Durante l’autunno, oltre a rinforzare il sistema immunitario, gli integratori ci aiutano nella transizione: ad esempio rafforzando unghie e capelli che spesso tendono a indebolirsi o cadere.
Esistono in formato pastiglia o capsula, solubili o in boccettine da bere concentrate o diluire in acqua: si può scegliere l’opzione più indicata andando incontro ai propri gusti.
Ascolta il tuo corpo
Spesso ci si accorge troppo tardi di essere “fuori fase”. Ti capita mai di svegliarti stanco anche dopo otto ore di sonno? O di avere quel fastidioso senso di spossatezza che non sai spiegarti? Ecco, sono segnali chiari: il tuo corpo ti sta dicendo che ha bisogno di attenzioni.
Concediti pause, rispetta i tuoi ritmi, cerca di dormire bene. Un sonno di qualità è come un balsamo per il sistema immunitario: durante la notte il corpo si rigenera, produce anticorpi e prepara le difese per il giorno successivo. Inizia la giornata con una buona colazione, evita eccessi di zuccheri e concediti ogni tanto un respiro profondo: lo stress, si sa, è uno dei principali nemici delle difese immunitarie.
La cura parte dalla tavola
Quando le temperature scendono, la cucina diventa un alleato potentissimo. Il segreto? Scegli ingredienti di stagione ricchi di vitamine e antiossidanti. Frutta e verdura colorata e di stagione dà un twist al nostro corpo: un vero e proprio booster naturale ricco di vitamina C. Le zuppe e le vellutate calde non solo coccolano, ma idratano e apportano minerali preziosi. Non dimenticare lo zenzero e la curcuma: due spezie d’oro per le difese. Ti basta aggiungerle a un tè caldo o a una tisana per un effetto tonificante e antibatterico.
Limitare cibi grassi, fumo, alcol e preferire un’alimentazione bilanciata è importantissimo: sembra proprio sia questo il primo step per poter raggiungere il benessere. E come accennato, se tutto ciò non bastasse, si può dare un twist con l’aiuto di integratori.
Il potere delle buone abitudini
La nostra quotidianità può fare la differenza, le più piccole buone abitudini ci aiutano a tenerci lontani da microbi e batteri. Una routine importantissima è lavarsi frequentemente e con cura le mani, arieggiare a sufficienza le stanze e provare ad evitare sbalzi di temperatura. La routine equilibrata è altrettanto importante: fare sempre colazione, provare ad avere orari regolari e concedersi del relax, tutte fasi importantissime della nostra giornata.
L’importanza di sport e movimento
L’attività fisica è un potente “attivatore” del sistema immunitario. Non serve correre una maratona: bastano 30 minuti al giorno di camminata veloce, yoga o stretching per migliorare la circolazione e ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
La buona notizia? Non servono ore di palestra o imprese esageratamente intense, possono bastare 30 minuti al giorno praticando camminate veloci, yoga o una bella pedalata in bici che fa bene a corpo o mente. E il freddo? Alcuni studi hanno rivelato che non sono le basse temperature a farci ammalare, basta quindi utilizzare abbigliamento tecnico, farsi una doccia calda subito dopo e asciugarsi con cura i capelli.
Il ruolo del sonno
Dormire bene non può essere visto come un lusso, è infatti un bisogno fisiologico importantissimo che ci aiuta a tenerci in forze e a combattere al meglio ogni giorno. Ecco perché chi ha una scarsa qualità del riposo o riduce le ore notturne a causa di una routine non regolare tende ad ammalarsi con più frequenza.
Focus su bambini, anziani e soggetti fragili
Nella nostra vita dobbiamo essere consapevoli di non essere sempre al top; situazioni di stress o difficoltà ci espongono a contagi più facilmente ma sono soprattutto le fasce più esposte di bambini e anziani a dover avere un occhio di riguardo verso il proprio sistema immunitario.
I bimbi, che spesso non mangiano a sufficienza frutta e verdura, dovrebbero integrare e migliorare l’igiene delle mani. Lo stesso per gli anziani che rischiano anche di ridurre idratazione e attività. Il diretto risultato è una carenza di vitamine quali la D e la B12. Ecco perché, oltre a una buona integrazione, viene consigliato a queste fasce d’età di riguardarsi con vaccinazioni stagionali.
La tutela della vaccinazione stagionale
Tra le strategie più efficaci per proteggere il sistema immunitario durante i cambi di stagione c’è quella di vaccinarsi. Come spiegano i medici in modo semplice, il vaccino si allea con le difese immunitarie così da insegnare al corpo a riconoscere e combattere virus e batteri evitando il rischio di infezione.
Chi è fragile di salute, soffre di patologie o in famiglia ha persone con difficoltà dovrebbe valutare di sottoporsi ai vaccini influenzali, così da provare a schermarsi ulteriormente. C’è chi lo definisce un senso di responsabilità, perché oltre a schermare se’ stessi contribuisce a creare una barriera di comunità, riducendo la circolazione del virus.
Se metterai in atto tutti questi rimedi riuscirai a rafforzare le difese immunitarie e probabilmente riuscirai a schivare la classica influenza stagionale.
Un importante momento di riscoperta storica e spirituale ha coinvolto San Severino Marche che ha riservato un’accoglienza istituzionale all’associazione culturale Civiltà Picena, realtà ascolana impegnata nella promozione territoriale e nella valorizzazione del patrimonio storico-culturale piceno che si è recata in città per approfondire la figura di Guglielmo Divini da Lisciano, meglio conosciuto come Fra Pacifico, fedele compagno di San Francesco d’Assisi.
La visita ha toccato il luogo cruciale per la conversione di Guglielmo: il convento di Colpersito, dove avvenne l’incontro con Francesco d’Assisi. Qui il gruppo è stato accolto da padre Pietro Maranesi che ha illustrato la rilevanza storica e spirituale del luogo di fede.
Nel pomeriggio la comitiva è stata ricevuta nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha portato il saluto dell’Amministrazione e introdotto il tour alla mostra “Rinascimento Marchigiano”, un’esposizione di grande prestigio, ospitata nel piano nobile del Municipio, che mette in luce capolavori del periodo. La mostra, curata da Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi e allestita da Anci Marche e Pio Sodalizio dei Piceni con il patrocinio del Comune, resterà aperta fino all’Epifania 2026 e rappresenta un’occasione imperdibile per ammirare tesori d’arte e documenti storici di eccezionale valore offrendo una panoramica completa sulla fioritura artistica e culturale delle Marche tra il Quattrocento e il Cinquecento.
Successivamente il gruppo si è trasferito al MAREC (Museo dell’Arte Recuperata), un luogo simbolo della resilienza e della ricchezza del patrimonio settempedano, dove sono custoditi i tesori d'arte recuperati dopo gli eventi sismici dai territori dell’intera Arcidiocesi, testimoniando la storia e la fede della comunità.
L'associazione Civiltà Picena, composta da professionisti ascolani uniti dalla volontà di promuovere la storia e la cultura locale, continua con questa iniziativa il suo percorso di conoscenza e valorizzazione, rinsaldando il legame tra i diversi territori marchigiani.
Dopo la due giorni di Biennale Off che ha catalizzato l’attenzione sul mondo artistico della satira e della caricatura, questo il bilancio dell'assessore alla Cultura, Fabio Tiberi
“Ritengo che gli obiettivi che ci eravamo posti siano stati pienamente raggiunti, sia sul piano culturale che su quello della partecipazione e del coinvolgimento. Biennale Off non è stata una vetrina, ma un invito a vivere insieme la città: dalla Passeggiata del Sorriso al confronto sulle Faccine di San Nicola, dal Caricatura Show e il live dei caricaturisti, fino alle visite a Casa Marcorelli e allo spettacolo di Elio, ogni iniziativa ha generato curiosità, incontro e comunità.
Fondamentale la collaborazione con Confartigianato, che ha coinvolto ristoranti, bar ed esercizi nella costruzione di una due giorni che, valorizzando la mostra sui 50 anni del Premio Mari, ha restituito a Tolentino uno dei suoi tratti più autentici: l’umorismo come identità e modo di stare insieme. Desidero ringraziare gli artisti, gli uffici comunali e tutte le realtà che hanno creduto in questo percorso. Questa non è una parentesi, ma un inizio che ci dice che la cultura, quando è condivisa, può davvero essere casa per tutti. Concludo ringraziando gli artisti, gli uffici comunali e tutte le realtà che hanno creduto in questo percorso, evidenziando anche i quasi cento visitatori delle mostre allestite al Castello della Rancia, molti dei quali provenienti da fuori regione”.
Del resto Biennale off era una iniziativa che voleva coinvolgere l'intera città e mostrare Tolentino attraverso uno dei suoi pilastri culturali: l’umorismo, un appuntamento della 33a edizione della Biennale Internazionale dell'Umorismo nell'Arte con eventi che ruotavano attorno alla Mostra sui 50 anni del Premio Mari, dedicato dal 1975 alla caricatura. Una manifestazione viva e partecipata che prevedeva l’apertura gratuita del Castello della Rancia e del Miumor a Palazzo Sangallo ma anche incontri, spettacoli, visite guidate e grazie alla preziosa collaborazione con la Confartigianato, una speciale edizione di AperiGusto.
Il programma è stato aperto dalla “Passeggiata del Sorriso”, un viaggio in cinque tappe, dal Ponte del Diavolo a Piazza della Libertà, alla scoperta del lato umoristico della città attraverso l’osservazione curiosa di luoghi e personaggi ed il racconto di storie e leggende. Appuntamento a cura del Circolo culturale Tullio Colsalvatico, in collaborazione con Laboratorio Artistico Bura e la partecipazione di Adriano Marchi.
Sempre nel pomeriggio, a Palazzo Sangallo, al Museo dell’Umorismo, nella Sala Mari, interessante quanto partecipata conversazione a tre voci dedicata ad analizzare da diversi punti di vista le “Faccine” di San Nicola, le particolare decorazioni del ciclo pittorico del Cappellone. Padre Marziano Rondina, già priore della Basilica di San Nicola e di San Giacomo a Bologna, Enrico Maria Davoli, Direttore artistico Biennale Internazionale Umorismo nell’Arte, Lucia Tancredi scrittrice hanno intrecciato argomenti, suggestioni e riflessioni sulla singolarità di questi straordinari elementi pittorici inseriti all’interno del celebre ciclo di affreschi della “camera pinta” di San Nicola, quasi fossero antenati degli emoticon ma che certamente, nelle loro espressioni, riflettono i nostri stati d’animo. Ha moderato Luca Romagnoli.
In serata pubblico delle grandi occasioni al Politeama per “CaricaturaShow”.
Quattro artisti ed un musicista hanno incrociato segni e suoni per celebrare la grande arte della caricatura: Marco Martellini, Marzio Mariani, Federico Cecchin, Angelo Ciaramella hanno raccontato la loro esperienza di artisti caricaturisti, evidenziando come la stessa caricatura sia a torto considerata un’arte minore quando invece è una sorta di “salto nel vuoto” perché unisce introspezione del soggetto da disegnare alla sensibilità del caricaturista. Luca Giarritta al pianoforte ha eseguito magistralmente musiche di Rossini e Campogrande, dimostrando in maniera pratica come anche nella musica si possano scovare accenti umoristici e divertenti. Ha presentato Luca Romagnoli.
Domenica 26 ottobre, le visite guidate a Casa Marcorelli e al MIUMOR, curate dall'associazione Zagreus, hanno raccontato le origini di BIUMOR a Tolentino. La vicenda biografica e artistica di Cesare Marcorelli, pittore e caricaturista a cavallo tra Ottocento e Novecento, e il patrimonio intatto delle sue opere, conservato integro dai suoi eredi tra le pareti che lui stesso ha vissuto, si sono intrecciati con l'esposizione permanente del MIUMOR e con la mostra allestita in occasione della Biennale 2025 a 50 anni dalla nascita del Premio Mari alla caricatura, dedicato nel 1975 a un anno dalla scomparsa del mitico fondatore. Le visite, che hanno visto tutti i turni sold-out, hanno permesso al pubblico di riscoprire i luoghi che hanno fatto e fanno la storia di Tolentino.
Contemporaneamente in Piazza della Libertà tantissime persone si sono divertite con “CaricaturaLive”. Biennale OFF ha regalato un sorriso. quattro caricaturisti sono stati a disposizione dei cittadini e turisti per un curioso e particolare ritratto. Infatti Marco Martellini, Federico Cecchin, Angelo Ciaramella, Marzio Mariani, in via del tutto eccezionale, hanno donato la propria caricatura a chiunque ha avuto il coraggio di sedersi davanti a loro per farsi ritrarre. Per tre ore tantissime persone, di tutte le età, sono rimaste in fila per avere il proprio disegno.
Al Teatro Nicola Vaccaj, lo sguardo ironico, divertito e divertente di Stefano "Elio" Belisari che, a chiusura di Biennale OFF, ha riletto e interpretato, con uno straordinario gruppo di musicisti, il repertorio di Gaber, Fo, Iannacci, Cochi e Renato nello spettacolo “Quando un musicista ride” che è ripartito da Tolentino per il nuovo tour, Un vero e proprio omaggio alla comicità musicale italiana degli anni ’60, reinterpretata con ironia e libertà da Elio che ha richiamato perfettamente il tema della comicità involontaria della Biennale 2025.
Molto visitato il Museo Internazionale dell'Umorismo nell'Arte grazie anche alle visite guidate a cura di Samanta Casali.
Infine molto apprezzato l’appuntamento promosso in occasione di Biennale Off da Confartigianato. APERIGUSTO, che per due giorni ha consentito un viaggio fatto di degustazioni e tipicità ispirate alla Civiltà del Sorriso per coinvolgere gusto e palato con proposte enogastronomiche e non solo molto stuzzicanti.
Biennale Off è un evento che è stato promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Tolentino con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Macerata, con il contributo di Fondazione Carima, sponsor tecnici DesignTerrae e Poltrona Frau, sponsor Systematica.
La pittrice civitanovese Rosanna Ciminari ha recentemente partecipato alla mostra d'arte contemporanea al Carrousel du Louvre di Parigi, un evento che attira oltre 10.000 visitatori e compratori di arte contemporanea.
Soddisfazione e onore per la città di Civitanova Marche che una civitanovese abbia raggiunto un così importante successo, confermando la sua eccellenza artistica a livello internazionale. Selezionata per la seconda volta, Ciminari aveva esposto lo scorso anno in una collettiva, mentre nei giorni scorsi ha potuto presentare i suoi quadri in una esposizione personale, in quella che è considerata una delle più importanti piazze dell'arte europea, piattaforma ideale per artisti affermati e di talento emergente, che mostrano le loro opere a un vasto pubblico e a collezionisti.
L'artista è stata seguita per tutto l'evento dalla amica Paola Ripari che, grazie alla sua dimestichezza con le lingue, ha fatto da interprete.
Per sottolineare l'importanza di questo evento e la vicinanza istituzionale alla concittadina, l'assessore Barbara Capponi è partita appositamente da Civitanova Marche per raggiungere Parigi e portare personalmente il saluto e il sostegno della città a Rosanna Ciminari in questa importante occasione.
"Ho conosciuto Rosanna qualche anno fa alle mostre dell'UCAI, visto che anche lei fa parte dell'Unione degli artisti cattolici Italiani - dichiara Capponi - e ho apprezzato subito, oltre che il suo talento, la sua umanità e sensibilità. Ho accolto con gratitudine la sua proposta di andare a trovarla e, nonostante una logistica da mettere in piedi un po' più complessa di quella necessaria per gli eventi in città, ho fatto in modo di esserci, e ho potuto ammirare sia la sua mostra che il grande entusiasmo e l'emozione che la sua persona e le sue opere suscitano sempre tra pubblico e colleghi artisti. Eravamo inoltre lì il giorno del famigerato furto dei gioielli e abbiamo vissuto la concitazione e il caos dell'imprevisto, che non hanno però minimamente minato il successo dell'expo, visto che il Carrousel è rimasto aperto. Un'avventura nell'avventura che rende ancora più memorabile e unica questa straordinaria esperienza della sua rassegna, di cui l'intera città è certamente orgogliosa. Ringrazio Rosanna per la sua amicizia e per avermi voluta a condividere questa occasione unica".
L'Art Shopping al Carrousel du Louvre, a cui la Ciminari ha preso parte, è un'iniziativa che rende l'arte contemporanea accessibile a tutti, situata all'interno di un edificio storico e culturale unico come il Louvre, visitato da milioni di turisti ogni anno. Conclude emozionata l'artista: "È stato un onore e una gioia immensa partecipare a un grande evento internazionale al Louvre, dove ho avuto l'opportunità di stabilire contatti significativi con gallerie di fama mondiale e un pubblico appassionato proveniente da ogni parte del globo, entusiasta di scoprire le mie opere. Ringrazio la mia famiglia, tutte le mie amiche, Paola, l'assessore Capponi e tutti coloro che mi sono stati vicini in questa incredibile esperienza".
Un sentiero scosceso, una grotta scavata nell’arenaria e una sorgente che ancora scorre: sono le Fontanelle di San Nicola, uno dei luoghi identitari del borgo che diede i natali, nel 1245, al santo agostiniano. Qui si incontrano devozione popolare e micro-paesaggio: un piccolo sito votivo, legato alla tradizione del Sasso Massaccio, oggi raggiunto da un percorso sistemato e frequentato da fedeli e camminatori. Punto di partenza ideale per raccontare un luogo in cui memoria religiosa e territorio continuano a intrecciarsi e dialogare.
Le Fontanelle sono legate a un episodio leggendario: San Nicola avrebbe fatto sgorgare l’acqua nel punto in cui posò il capo, durante una sosta di penitenza. Il masso su cui amava sedere, nel vicino fosso, è ricordato come “Sasso Massaccio”. È un racconto trasmesso di generazione in generazione e ripreso nella divulgazione locale, che colloca qui uno dei luoghi più intimi della devozione nicolaiana.
La memoria popolare incontra anche le carte. Secondo la rete turistica della Marca Maceratese, una prima edicola devozionale in muratura fu edificata nel 1701, dopo aver scavato la piccola cavità nell’arenaria. Un documento notarile del 1724, citato dagli studiosi locali, registra inoltre episodi “straordinari” legati alla fonte e il nome del devoto Stefano Montanaro, che costruì un riparo per proteggere il luogo. Oggi, nella grotta è stata ricavata una cappellina.
Per arrivarci, si parte dalla Rocca di San Filippo, poco fuori dall’abitato: un camminamento attrezzato scende ripido tra gradoni di terra e legno, attraversa con un ponticello il torrente Salino e risale per pochi metri fino al piazzaletto davanti alla grotta. Il tratto è breve (circa quindici minuti la discesa), ma richiede passo sicuro e terreno asciutto; negli ultimi anni il percorso è stato sistemato grazie a interventi dell’Unione Montana dei Monti Azzurri.
Il richiamo delle Fontanelle è nella loro sobrietà: niente monumenti, solo una sorgente che parla con la roccia e le foglie. È un manifesto naturale del “turismo lento” dell’entroterra maceratese: passi corti, storie secolari, e il rientro a casa con uno sguardo nuovo sul borgo—e su sé stessi. Il sentiero, segnato dalla Rocca di San Filippo, rientra negli itinerari che guidano alla scoperta dei “paesaggi d’acqua”, una rete di oltre 50 km tra natura, storia e architettura che unisce i comuni di Sant’Angelo in Pontano, Penna San Giovanni, e Gualdo.
Una straordinaria dimostrazione di solidarietà ha colorato di rosa le vie della Città di San Severino Marche per la nuova edizione della PittaRosso Pink Parade, la seconda edizione “settempedana” ela dodicesima a livello nazionale, registrando la partecipazione di più di 200 persone e raccogliendo oltre 5mila euro che verranno interamente devoluti alla Fondazione Umberto Veronesi per il finanziamento della ricerca scientifica contro i tumori femminili.
La grande “marea rosa” ha letteralmente invaso piazza del Popolo dove ci si è ritrovati prima di muoversi, unendosi idealmente a migliaia di persone in tutta Italia, verso il giardino storico monumentale “Giuseppe Coletti” e poi fino a Castello al Monte e ritorno.
A tracciare il bilancio entusiasmante dell’evento è Sara Cannillo, anima e organizzatrice dell’iniziativa locale: “Abbiamo preso parte oltre 200 persone, raccogliendo oltre 5mila euro che andranno tutti alla Fondazione Umberto Veronesi. Ho pensato a questa iniziativa perché credo sia fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica e la cittadinanza tutta a fare qualcosa per la ricerca, soprattutto per la ricerca per i tumori femminili. Il nostro è uno degli eventi diffusi che possono nascere anche da una sola persona che ha già una certa sensibilità perché ha dovuto affrontare situazioni difficili o perché ha avuto in casa persona malate, ma anche da un’associazione. Replicheremo questa camminata tutti gli anni”.
La Cannillo ha espresso anche la volontà di valorizzare ulteriormente la città: “Quest’anno abbiamo riproposto lo stesso percorso dello scorso anno che però vorremmo cambiare per far ammirare le tante bellezze di San Severino Marche, soprattutto nella sua parte più storica”.
L’evento, patrocinato dall'Amministrazione Comunale e supportato da Pro Loco e Croce Rossa Italiana, non è stato solo una camminata. Quest’anno il percorso ha previsto nuovamente un coinvolgimento speciale con il bar Garten e una sosta al giardino storico monumentale “Giuseppe Coletti”, dove si sono tenute diverse attività, tra cui una sessione con Letizia Ruggeri e un corso di difesa personale guidato dal maestro Boris Giachetta del J-Etic.
Fondamentale la presenza e l'incoraggiamento dell’oncologa Benedetta Ferretti, che ha raccomandato l’importanza della prevenzione e dell’attenzione all’alimentazione. Durante il tragitto, inoltre, i partecipanti hanno potuto ascoltare due toccanti testimonianze con un passaggio particolarmente emozionante che ha ricordato a tutti il valore della vicinanza umana.
L'Amministrazione Comunale è stata presente in prima linea con la sindaca Rosa Piermattei e gli assessori Michela Pezzanesi e Sara Clorinda Bianchi. Con loro anche la presidente della Pro Loco, Paola Miliani. A dare “voce” a tutte le attività il presentatore Marco Moscatelli.
“Questa manifestazione non è solo un evento sportivo non competitivo; è un potentissimo simbolo di solidarietà, di speranza e, soprattutto, di prevenzione - ha dichiarato il sindaco Piermattei, per poi sottolineare - Ogni passo che viene compiuto dai partecipanti è un contributo fondamentale per finanziare la ricerca scientifica e per salvare vite umane”.
Il primo cittadino settempedano ha inoltre ribadito l’impegno istituzionale di tutta l’Amministrazione locale: “Il mese di ottobre è dedicato alla prevenzione del tumore al seno e noi, come Amministrazione, continueremo a ribadire l'importanza della prevenzione che è la nostra arma più forte. Per questo ho rivolto un pensiero di incoraggiamento e vicinanza a tutte le donne che hanno affrontato o stanno affrontando questa battaglia: la vostra forza è la nostra ispirazione”.
Negli anni precedenti, il progetto Pink Parade in Italia ha già raccolto oltre 8 milioni di euro, un contributo fondamentale per borse di ricerca. L’iniziativa di San Severino Marche rafforza questo impegno, contribuendo al messaggio che la diagnosi precoce,ottenuta anche attraverso stili di vita sani, porta a tassi di sopravvivenza che, per il tumore al seno ad esempio, superano l'88% se diagnosticato nelle fasi iniziali.
Dopo otto giornate, il campionato di Eccellenza Marche si presenta come una fotografia limpida di equilibrio e incertezza. Forse mai come quest’anno la sensazione è che possa davvero succedere di tutto, settimana dopo settimana.
La classifica parla da sola: tredici squadre in appena sei punti, dalla capolista K Sport Montecchio Gallo a quota 16 fino al Tolentino con 10, oggi in zona playout ma tutt’altro che rassegnato. Un margine minimo che racconta meglio di qualsiasi analisi quanto sia livellato verso l’alto questo torneo. Dietro, Civitanovese, Jesina e Chiesanuova chiudono la graduatoria con 4 punti, ma anche lì nulla sembra ancora scritto.
A sintetizzare la sensazione comune ci ha pensato il tecnico del Matelica, Lorenzo Ciattaglia, dopo lo 0-0 con il Trodica: “L’anno scorso c’erano quattro squadre che facevano un po’ fatica, di cui una addirittura si è ritirata. Quest’anno non vedi squadre in difficoltà. Se poteva esserlo la Jesina, basti vedere la rosa di qualità che ha. È un campionato durissimo.” Parole lucide, che descrivono con onestà una realtà sotto gli occhi di tutti: non ci sono più partite scontate, non ci sono più squadre "materasso". Ogni punto va sudato.
In alto, K Sport Montecchio Gallo e Trodica sembrano le più attrezzate per recitare un ruolo da protagoniste fino in fondo, ma la storia recente dell’Eccellenza insegna che i campionati si vincono soprattutto nei dettagli, e nelle fasi centrali della stagione. Chi sorprende, in positivo, è la Fermignanese: la neopromossa ha stupito tutti con il suo approccio coraggioso e la vittoria per 2-1 sul campo della Fermana ne è l’ennesima dimostrazione. Un mix di entusiasmo e spensieratezza che spesso fa la differenza. Nel gruppo delle inseguitrici ci sono nomi importanti: Osimana, Sangiustese, Matelica, e la stessa Fermana, squadre solide, ambiziose e con organici costruiti per stare in alto. Dietro, invece, le difficoltà di Civitanovese, Jesina e Chiesanuova non devono ingannare: i valori tecnici ci sono, e i recenti aggiustamenti in panchina lasciano intuire segnali di ripresa.
La nota più stonata, finora, è il Tolentino. I cremisi, partiti con ambizioni da primato, si ritrovano inaspettatamente impelagati nella parte bassa della classifica. Ma il campionato è lungo, e la qualità non manca: basterà poco per riaccendere la scintilla e tornare a navigare nelle zone nobili.
Otto giornate sono poche per tirare somme, ma abbastanza per capire che ci attende una stagione senza padroni e senza certezze, dove ogni domenica potrà cambiare il volto della classifica. E forse è proprio questa la bellezza dell’Eccellenza Marche: un campionato autentico, vivo, imprevedibile.
Si è insediata la dodicesima legislatura regionale delle Marche con l’elezione dei componenti dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale. Durante la prima seduta, Gianluca Pasqui è stato eletto presidente, affiancato dai vicepresidenti Giacomo Rossi e Enrico Piergallini, e dai Consiglieri segretari Marco Ausili e Marta Ruggeri.
Pasqui, già vicepresidente nella scorsa legislatura, nonché ex assessore e sindaco di Camerino, è stato eletto consigliere regionale nelle liste di Forza Italia. È il quattordicesimo presidente del Consiglio regionale delle Marche. Nel suo discorso di insediamento, Pasqui ha ringraziato l’Aula per la fiducia e ha sottolineato il valore del dialogo e delle istituzioni:
“Oggi assumo questo incarico con spirito di servizio, umiltà e determinazione. Intendo prestare attenzione all’intero territorio regionale, ricordando in particolare le terre dell’entroterra ferite dal sisma, dove ogni pietra racconta fatica, speranza e dignità della nostra gente”.
I due vicepresidenti rappresentano forze politiche diverse: Giacomo Rossi per Civici Marche ed Enrico Piergallini per il Partito Democratico. Rossi ha parlato di militanza, impegno e sacrificio come guida del proprio ruolo, mentre Piergallini, alla prima esperienza in Consiglio regionale, ha indicato tre priorità: recuperare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, promuovere l’educazione alla Costituzione nelle scuole e comunicare il valore della pace.
Completano l’ufficio di presidenza i Consiglieri segretari Marco Ausili (FdI) e Marta Ruggeri (M5S). Ausili ha espresso la speranza che l’Assemblea diventi luogo di sintesi e collaborazione, mentre Ruggeri ha definito il suo incarico come motivo di grande onore e responsabilità, sottolineando l’impegno a lavorare in modo dinamico e inclusivo.
Con la nomina dell’ufficio di presidenza, la dodicesima legislatura delle Marche prende ufficialmente il via, pronta ad affrontare i temi regionali con un equilibrio tra esperienza, nuove presenze e pluralità politica.
È stata inaugurata oggi la riqualificata area giochi presente all’interno del parco di Villa Cozza realizzata dal Comune di Macerata grazie al supporto e al sostegno di Iginio Straffi, fondatore e CEO di Rainbow, che ha deciso di donare alla comunità le attrezzature ludiche.
Nella rigenerata area giochi sono stati installati un nuovo castello giocattolo che è andato a sostituire quello precedente, un’altalena doppia e un cestone. Il progetto ha riguardato anche la realizzazione della nuova pavimentazione alveolare.
“Vogliamo ringraziare la generosità e la sensibilità di Iginio Straffi che ha dato un grande esempio a tutta la comunità con il suo nobile gesto che permetterà ai più piccoli di godere di un’area riqualificata e quindi più sicura e moderna - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Dotare le aree comunali ludiche di spazi adeguati significa garantire la crescita, la socializzazione e l’integrazione delle nuove generazioni”.
“Questo parco è stato la casa dove siamo cresciuti in tanti ragazzi del quartiere Santa Lucia; qui abbiamo trascorso interi pomeriggi giocando a calcio, a nascondino e a chiacchierare di tutto – ha detto Iginio Straffi -. A Villa Cozza, tra risate e pianti, sono nate grandi amicizie che continuano a esistere anche oggi. In quest’era digitale, ora più che mai, i bambini hanno bisogno di un luogo fisico dove incontrarsi, giocare insieme e crescere in comunità. Nel mio piccolo sono impegnato da tempo per migliorare la formazione e speriamo anche la vita di bambini e ragazzi, pertanto ho raccolto con grande piacere l’invito del Comune di Macerata per costruire un nuovo angolo di divertimento e socialità in questo splendido parco, sperando che continui a essere il luogo dove nascono nuove amicizie mentre si diventa grandi”.
“Il parco di Villa Cozza, luogo del cuore di tanti maceratesi, è un gioiello della città e grazie alla generosità di Iginio Straffi siamo intervenuti anche qui come abbiamo fatto, in questi anni di Amministrazione, anche in tante altre aree ludiche e ricreative fondamentali per il tempo libero e il divertimento delle bambine e dei bambini – ha aggiunto l’assessore con delega ai Parchi Pubblici Paolo Renna -. Ci auguriamo che il gesto del fondatore del Gruppo Rainbow possa essere di esempio per altri che, mossi dall’amore per la propria città, vogliono contribuire a renderla migliore”.
Si è svolto Domenica 26 ottobre, presso gli impianti bocciofili di Passo di Treia, il primo Trofeo Città di Treia, Gara Nazionale riservata agli atleti di Categoria A, dedicato alla memoria di Bruno Leonori, figura storica e colonna portante della ASD Bocciofila Passo di Treia, scomparso lo scorso maggio.
Leonori, conosciuto e stimato nell’ambiente bocciofilo per la sua passione e dedizione, è sempre stato un punto di riferimento per i soci di tutte le generazioni e per la comunità passotreiese. Il suo impegno con la bocciofila è stato sempre costante a partire dai primi anni ‘70 dove entrò a far parte del primo storico direttivo.
La manifestazione, organizzata per onorarne il ricordo, ha visto un’ampia partecipazione ed una sentita commozione tra amici, familiari e sportivi accorsi numerosi per assistere agli incontri e alla premiazione finale.
Alla competizione hanno preso parte 64 atleti di Categoria A, suddivisi in 8 gironi, provenienti da diverse regioni italiane, dando vita a incontri di altissimo livello tecnico e agonistico.
A trionfare è stato Giuliano Di Nicola (Società S.Angelo Montegrillo – PG), cinque volte campione italiano e due volte campione mondiale, che ha superato in una finale avvincente il pluricampione Gaetano Miloro (Società Castelfidardo – AN) con il punteggio di 10-6. Sul podio sono saliti anche Simone Renzi (Bocciofila Morrovalle – MC) e Davide Truzzi (Società Sammartinese – MO), rispettivamente terzo e quarto qualificato.
Le gare sono state dirette dagli arbitri Claudio Foglia, Silvano De Santis e dal direttore di gara internazionale Roberto Lopparelli.
La Federazione Italiana Bocce (FIB) ha fatto sentire il suo apporto e la sua presenza con il presidente regionale Gianluca Simoncini, il consigliere Graziano Gattari, il delegato provinciale Maurizio Ascani e la responsabile femminile Alessia Valenti.
A rappresentare l’amministrazione comunale treiese erano presenti il Sindaco Franco Capponi insieme agli Assessori Sabrina Virgili e Roberto D’Ascanio.
Il Sindaco ha voluto rendere omaggio alla famiglia di Bruno Leonori – la vedova Utilia, il figlio Benito, il fratello Luigi e il genero Tonino Tartarelli – consegnando loro un riconoscimento in segno di gratitudine e memoria.
Il Presidente della ASD Bocciofila Passo di Treia, Giammario Balloriani, ha voluto ringraziare calorosamente tutti i presenti e coloro che hanno contribuito con impegno e passione all’ottima riuscita dell’evento.
Balloriani si è ritenuto entusiasta dichiarando che non poteva esserci modo migliore per ricordare il compianto Bruno trascorrendo una giornata di sport, aggregazione e amicizia. La ASD Bocciofila Passo di Treia si conferma così una vera istituzione nell’organizzazione di competizioni nazionali, guardando al futuro con la speranza di poterle disputare in un bocciodromo rinnovato, moderno e funzionale. Un vero polo sociale dove da sempre ospitalità, aggregazione e comunità sono messi al primo posto.
Le attività non si fermano qui: da Lunedì 27 Ottobre prenderà il via la seconda parte del Memorial Bruno Leonori, con una Gara Regionale SPT riservata alle Categorie B,C e D, che si concluderà il 31 Ottobre con il gran finale.
Nuovo prestigioso riconoscimento per la Scuola Civica di Musica “Stefano Scodanibbio”: il giovanissimo Alessio Properzi, undicenne allievo di pianoforte seguito dal maestro Adamo Angeletti, si è aggiudicato una borsa di studio annuale assegnata dalla Fondazione Lang di Milano.
Il premio rientra nel bando nazionale “La musica che fa bene ai bambini”, promosso dalla Fondazione per sostenere e valorizzare i giovani talenti musicali italiani. Alessio si è distinto tra i partecipanti grazie a un video realizzato lo scorso anno, durante la quinta classe della scuola primaria, in cui eseguiva lo Studio in re minore op. 1 di Franz Liszt.
La sua interpretazione ha conquistato la giuria per sensibilità, padronanza tecnica e maturità musicale, qualità che gli sono valse la borsa di studio e l’ammirazione del pubblico.
La cerimonia di premiazione si è svolta lo scorso 12 ottobre a Milano, in occasione degli Harmony Days, evento dedicato alla musica e alla solidarietà. In quell’occasione il video del giovane pianista maceratese è stato proiettato e applaudito dal pubblico, mentre Alessio ha ricevuto il diploma di merito e il plauso degli organizzatori.
Un risultato che riempie d’orgoglio la comunità di Macerata e testimonia ancora una volta la qualità formativa della Scuola Civica “Stefano Scodanibbio”, da anni punto di riferimento per la crescita artistica dei giovani musicisti del territorio.
Andrea Santori ha rassegnato le proprie dimissioni da presidente della Sviluppo Europa Marche (Svem), la società partecipata della Regione che si occupa della gestione dei fondi europei e del supporto alle imprese.
La decisione è arrivata sabato scorso, in concomitanza con la presentazione della nuova Giunta regionale. Santori ha inviato una lettera ufficiale al presidente della Regione, Francesco Acquaroli, comunicando la volontà di lasciare l’incarico.
Negli ultimi mesi la gestione della Svem da parte di Santori aveva suscitato malumori crescenti tra le associazioni di categoria, in particolare tra gli industriali marchigiani. Lo stesso governatore Acquaroli, durante un incontro con i vertici di Confindustria Marche e delle sezioni provinciali, aveva manifestato disponibilità ad aprire un confronto su un possibile “nuovo corso” per la società regionale, rimandando però ogni decisione al post-elezioni.
A pesare sul clima interno alla partecipata anche alcune polemiche sulla gestione dei fondi europei e su determinati incarichi di consulenza. L’ex sottosegretaria al Mise Alessia Morani (Pd), oggi candidata non eletta al Consiglio regionale, aveva infatti presentato un esposto in Procura su alcuni aspetti dell’attività della Svem.
Con la lettera di dimissioni, Santori ha scelto di giocare d’anticipo, rivendicando però quanto fatto durante il suo mandato.“È noto che il sottoscritto non sia privo di difetti – scrive Santori – ma spero di poter rivendicare anche qualche merito. Tra questi la lealtà verso gli impegni assunti e la determinazione nel portarli a compimento. Ho lasciato una macchina da corsa”.
La Regione dovrà ora procedere alla nomina del nuovo presidente della Svem, chiamato a proseguire la gestione delle politiche di sviluppo e degli investimenti europei nel territorio marchigiano.
Secondo appuntamento e secondo successo per la rassegna Dialettiamoci 14 al teatro comunale di Caldarola. Sabato sera è andata in scena la commedia “Una vita tribbulata” portata sul palco dalla compagnia Filodrammatica Sibilla di Pieve Torina. Il gruppo, per la prima volta ospite della rassegna di teatro dialettale organizzata dalla Compagnia Fabiano Valenti di Treia, si è detta entusiasta dell’accoglienza e ha ringraziato per l’ospitalità in un teatro che gli stessi attori hanno definito «un vero gioiello di cui ci auguriamo di essere stati all’altezza». Nessun dubbio su questo da parte del pubblico che ha partecipato calorosamente con risate e applausi a scena aperta.
La commedia scritta e diretta da Giuseppe Iori - che ha interpretato anche il ruolo di protagonista, circondato da un cast preparato e affiatato, capace di tenere il giusto ritmo imposto dal testo - ha conquistato gli spettatori con una storia dal sapore genuino e ironico: il protagonista Clemente, alle prese con una vita “tribbulata” tra debiti, dinamiche familiari e vicini invadenti, ha fatto ridere ma anche riflettere e commuovere. Sul palco, oltre alla comicità delle situazioni quotidiane, sono emersi temi universali: il peso delle responsabilità del capofamiglia tra gli anni ’60 e ‘70, il desiderio di rendere felici i propri cari nonostante le difficoltà economiche e le sfumature della vita rurale marchigiana in un’epoca di cambiamenti.
Dialettiamoci 14 prosegue con il prossimo appuntamento sabato 1 novembre alle 21.15, quando salirà sul palco del teatro comunale di Caldarola la compagnia I Gira…Soli di Castelfidardo con la commedia “La jella (venerdì 17)” scritta da Stefano Pesaresi e Roberto Perini per la regia di Roberto Perini. La commedia è inserita nel cartellone di Dialettiamoci, quattordicesima edizione del festival nazionale di teatro dialettale, organizzata dalla Compagnia Teatrale Valenti e dall’amministrazione comunale di Caldarola, unitamente ai Comuni di Belforte Del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona.
Ha il patrocinio di: Regione Marche, Unione Montana Monti Azzurri; Uilt Marche, Unpli Pro Loco Marche e Pro Loco Caldarola. Ha il sostegno di: Efi srl, Tec di Luca Pelacani, Assm Tolentino – Terme di Santa Lucia, SImonelli Group, Oro della Terra, Infissi Design, Imperatori Scavi, Rhutten, Valbeton, Mariotti, Fefè Giardinaggio Impresa di pulizie, Nuova Faltur Viaggi, Alimentari Fioretti, Tipografia San Giuseppe, Ricca Associati, Mobilificio Pontoni, Cosci Industria, Porzi Ezio elettricista, Lead Time, Idraulica Mancini, Bcc Banca dei Sibillini, Ing. Antenucci di Cessapalomboo, Erboristeria Il mondo delle erbe, Gatti Michele, Azzurro di Vallepietra Country House.
Ingresso: I° settore: 15 €, II° settore 10 € (Barcaccia e loggione)
Biglietti: È possibile l’acquisto on line su Liveticket ( https://www.liveticket.it/compagniavalentiaps). I biglietti delle prossime serate si potranno acquistare sempre in prevendita con la medesima modalità on line; la sera o il pomeriggio dello spettacolo, invece, direttamente a teatro, alle 19.30 il sabato e alle 15.30 la domenica.
Per Info: 335.7681738.
Porto Recanati – Si avvicina il periodo più magico dell’anno e la città si prepara a celebrarlo unendo arte, creatività e identità locale.In vista del programma natalizio “Insieme è Natale 2025”, il Comune lancia il concorso di idee “Un Natale da illustrare a Porto Recanati”, rivolto a illustratori e creativi di tutte le età.
L’iniziativa mira a valorizzare il talento artistico e la fantasia dei cittadini, invitandoli a realizzare un’illustrazione capace di raccontare Porto Recanati in una suggestiva chiave natalizia.L’opera vincitrice diventerà l’immagine ufficiale della campagna di comunicazione delle festività, comparendo su manifesti, volantini e canali social del Comune: un simbolo condiviso del Natale portorecanatese.
Il tema del concorso invita a rappresentare la città immersa nell’atmosfera delle feste, con i suoi luoghi iconici, come il Castello Svevo e l’albero di Natale, ma lasciando piena libertà espressiva agli artisti per interpretare lo spirito della comunità e della celebrazione.
Il concorso è aperto a tutti e le opere dovranno essere inviate entro il 18 novembre 2025 all’indirizzo e-mail del Comune.Il nome del vincitore sarà svelato domenica 30 novembre alle ore 17.00, durante la cerimonia di scioglimento delle ciurme presso la Chiesa del Suffragio, e successivamente annunciato anche sui canali ufficiali dell’Amministrazione.
Oltre al riconoscimento simbolico, l’autore dell’opera vincitrice vedrà la propria illustrazione diventare protagonista della campagna natalizia cittadina.Sono previste anche menzioni speciali per le creazioni più meritevoli, che saranno pubblicate online come omaggio alla creatività locale.
Un’iniziativa che unisce cultura, partecipazione e spirito natalizio, trasformando il Natale in un’occasione per raccontare, attraverso i colori e la fantasia, l’anima di una città che crede nella bellezza delle idee condivise.
Seguendo il tema dell’undicesima edizione del CFF, Gli incontri necessari, il Civitanova Film Festival e il Civitanova Classica Piano Festival lanciano assieme una serata dedicata al rapporto tra musica, film e poesia.
Mercoledì 29 ottobre l’appuntamento è al Teatro Annibal Caro, dove alle 21.15 andrà in scena lo spettacolo Vi spiego alcune cose - Viaggio tra le parole di Pablo Neruda e Federico Garcia Lorca, curato da Minimo Teatro e da Maurizio Boldrini, attore, regista, docente e ricercatore teatrale, e che avrà come ospite il musicista Héctor Ulises Passarella.
Le voci recitanti – Maurizio Boldrini e Flora Sarrubbo – danno vita ai versi di Neruda e García Lorca, accompagnati dal bandoneón di Héctor Ulises Passarella, dal pianoforte di Cristiana Millevolte e dal violino di Serena Cavalletti, in un dialogo costante tra parola e suono. Si alterneranno alcuni brani strumentali che portano il marchio ritmico e melanconico del Rio de la Plata, regione del Sud America tanto amata e anche frequentata dai due grandi poeti e amici.
Hector Ulises Passarella è considerato uno dei più grandi bandoneonisti, nonché uno dei più interessanti compositori di tango moderno. L’inconfondibile suono e la particolare espressività̀ del fraseggio gli hanno valso l’ammirazione del pubblico, della critica e di grandi musicisti come Ionesco Galati, Leo Brouwer, Luis Bacalov, Donati Renzetti, Placido Domingo, Yuri Bashmet; cineasti quali, Emidio Greco, Michael Radford e Robert Duvall. Memorabile la collaborazione con Luis Bacalov, per l’interpretazione di tante colonne sonore del maestro, a partire da quella famosissima, premiata con l’Oscar nel 1996, del film “Il Postino” con Massimo Troisi, fino a “Frontera Sur” con Federico Lupi, “Milonga” con Giancarlo Giannini, “Panni Sporchi” con Ornella Muti e Michele Placido, “The Love Letter” con Kate Capshaw e Tom Selleck, “Assassination Tango” con Robert Duvall.
“Sono entusiasta di questa collaborazione con il Civitanova Film Festival - dice il direttore artistico Lorenzo Di Bella - un incontro tra due realtà culturali della città che condividono la stessa visione: quella di un’arte in grado di dialogare, contaminarsi e arrivare al cuore del pubblico. La fusione tra colonna sonora e poesia rappresenta un terreno fertile per nuove esperienze artistiche e questo appuntamento ne è una splendida testimonianza”
Si è chiusa con una pedalata simbolica e partecipata la terza edizione di Primavera in Bici, il festival civitanovese dedicato alla mobilità sostenibile e al piacere di vivere la città su due ruote.Domenica 26 ottobre, l’evento conclusivo – la Pedalata dei Santi – ha visto famiglie, appassionati e cittadini condividere un percorso verso il Santuario di Santa Maria Apparente, dove si è tenuta la tradizionale Santa Messa dedicata ai ciclisti.
Organizzata dall’Assessorato alla Mobilità Sostenibile, in collaborazione con il Gruppo Sportivo Fontespina 2000 e l’associazione Civitanova Green Life, la giornata ha rappresentato l’ultimo appuntamento di un’edizione ricca di sport, aggregazione e riflessione sul futuro della mobilità cittadina.
«Concludiamo un’edizione partecipata, viva, costruita insieme a tante persone che hanno deciso di esserci – ha dichiarato l’assessore Roberta Belletti –. Primavera in Bici è un progetto che unisce sport, cittadinanza attiva e attenzione alla qualità della vita. Ogni tappa è stata un’occasione per condividere valori, idee e un modo diverso di vivere la città. Ringrazio di cuore chi ha collaborato e chi ha pedalato con noi: la mobilità sostenibile non è solo una scelta ecologica, ma anche sociale, culturale e profondamente civica».
Con le sue quattro tappe – Esploriamo il mondo in bici, Bimbimbici, il Giubileo del Ciclista sulla Ciclovia delle Abbazie e infine la Pedalata dei Santi – Primavera in Bici ha coinvolto centinaia di persone, portando al centro dell’attenzione pubblica il valore della mobilità dolce come occasione per prendersi cura della città e della comunità.
Un festival che non si limita a promuovere la bicicletta, ma che racconta un’idea di Civitanova più vivibile, dinamica e umana.Una città che si muove davvero.
Ancora una volta, come domenica scorsa contro Gualdo. La Halley Matelica va in apnea per tre quarti abbondanti, poi rimonta nel finale contro un Bramante Pesaro a lungo dominante e si prende la quarta vittoria su quattro partite, buona per mantenere l’imbattibilità e agganciare in vetta Civitanova, che in questo weekend osservava il turno di riposo.Partita vietata ai deboli di cuore, con la Vigor (ancora priva di Dell’Anna, Eliantonio e Mentonelli) più volte sotto anche in doppia cifra, ma ancora una volta bravissima a riemergere e dare il colpo di reni decisivo nel finale.
L’avvio è da incubo per la Halley, che dopo il 2-0 iniziale firmato Mariani inizia la sua lunga e sfiancante rincorsa. Lo 0-10 firmato dal duo Cornis-Nicolini accende il motore del Bramante, più aggressivo e concentrato nella costruzione offensiva: il risultato è eloquente, con una Vigor irretita a precipitare fino al -14 (9-23 al 9’).La Vigor batte un colpo a inizio secondo periodo con un break di 11-0 che vale il -3 (23-26 al 13’, chiuso da un canestro di Mattarelli), ma gli ospiti tornano a stringere le maglie in difesa, pur soffrendo tremendamente sotto canestro la mobilità e i centimetri di Mozzi (15 punti nella prima metà di gara). A metà partita il tabellone dice 34-42.
Il canovaccio non cambia al ritorno sul parquet, con il punteggio che fa sostanzialmente l’elastico tra una Vigor che alterna troppi errori a giocate positive per poter colmare il gap.I matelicesi si riaffacciano a -3 sul finire del terzo periodo (56-59 al 28’ con due liberi di Mariani), ma ancora una volta il Bramante ricaccia indietro una Vigor che non sembra riuscire a fare quell’ultimo step per tornare davvero in partita.Servirebbe un rush finale come quello di sette giorni fa. Basta chiedere: Mazzotti diventa una piovra in difesa, Panzini trova le sue solite triple “ignoranti” nei momenti più caldi e la Halley mette il naso avanti per la prima volta dall’inizio del match con il 74-72 a 3’ scarsi dalla sirena.
Ma se Gualdo si era sfaldata dopo aver subito la rimonta, il Bramante è fatto di ben altra pasta e resta attaccato senza mollare un centimetro fino all’ultimo giro di lancette, cui la Halley arriva avanti di 4 (76-72 firmato da due liberi di Mozzi).Un libero di Marrucci a 40” dalla sirena sembra dare la spinta decisiva alla Halley (77-72), la replica di Cornis riavvicina i biancoblù a -3 (77-74 a 28” dalla fine).La Vigor ha la palla per chiudere i conti, ma non concretizza, e allora il Bramante ha ancora la carta del pareggio da potersi giocare.Mariani ferma saggiamente Cornis prima che possa tentare il canestro dalla lunga, lasciandogli due liberi con 1,5” da giocare. Il classe 2007 realizza il primo e, nonostante le indicazioni della panchina, segna anche il secondo, riportando i suoi a -1 (77-76) ma ridando la palla alla Halley. Timeout per coach Trullo, rimessa in zona d’attacco biancorossa: Mariani riceve, Panichi prova a fare fallo ma l’arbitro non fischia.La Vigor l’ha fatto di nuovo.
Così coach Trullo a fine partita:
«Abbiamo avuto grande carattere anche oggi. Nei primi due quarti non siamo andati bene, così abbiamo cambiato alcune cose in corsa e nel secondo tempo ci siamo sistemati soprattutto difensivamente. È chiaro però che paghiamo settimane di poco allenamento: non riusciamo a essere fluidi in attacco come in preseason e nella prima contro Valdiceppo».
«Devo anche fare i complimenti al Bramante, squadra che conosciamo bene, con 4-5 giocatori insieme da anni e un paio di giovani molto interessanti: qualcuno potrebbe anche arrivare in Serie A. Non era una partita facile contro una squadra organizzata e tosta come la loro, quindi sono molto contento della vittoria».
«Riusciamo sempre a metterci qualcosa nel finale, continuiamo ad avere fiducia nei tiri giusti e questo ti paga. Non è una cosa da poco, e questa squadra ce l’ha».
«Le quattro vittorie su quattro? Parlare di primato dopo quattro giornate è prematuro, ma di positivo c’è che ci siamo e che abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. Ora arriveranno le squadre più forti del girone: vedremo cosa sapremo fare contro di loro. Ci aspettano due trasferte impegnative — sabato a Jesi, che ha appena vinto a Termoli, e poi a Recanati, che ha battuto Porto Recanati e conferma di essere una delle candidate al successo nel girone. Intanto pensiamo a sabato, sperando di recuperare al più presto almeno uno dei giocatori che abbiamo fuori».
La prima trasferta stagionale dei vicecampioni d’Italia coincide con un punto conquistato nella tana dei Block Devils davanti a 5.000 tifosi. Al Pala Barton Energy di Pian di Massiano, nel posticipo del 2° turno di Regular Season, la Cucine Lube Civitanova alza il livello al servizio e rimonta per due volte i padroni di casa della Sir Susa Scai Perugia grazie anche all’innesto di un buon Poriya, ma cade al tie-break (25-15, 22-25, 25-20, 23-25, 15-11).
Capitan Fabio Balaso, alla sua gara numero 300 nelle stagioni regolari, non riesce a impedire la sconfitta, ma muovere la classifica sul campo più duro del campionato non è da disprezzare. I cucinieri avranno una prima chance di riscatto mercoledì 29 ottobre, alle 20.30, nel match interno della 3ª giornata di andata contro l’Itas Trentino.
I giocatori di casa si fanno apprezzare in attacco e a muro. Giannelli manda cinque compagni in doppia cifra, a partire da Ben Tara (19), Loser (15), Semeniuk (13), votato MVP per le sue giocate nei momenti topici, Russo (11) e Ishikawa (10). La Lube viene applaudita soprattutto per i 10 ace, un servizio sempre insidioso e la capacità di ricucire gli strappi nelle situazioni di difficoltà. Oltre al top scorer Nikolov (21), si segnalano Bottolo (13) e Poriya (12), entrato in corsa e fondamentale nelle fasi di rimonta.
La cronaca della partita
Cucinieri in campo con Boninfante al palleggio, pronto a servire i tre schiacciatori Bottolo, Loeppky e Nikolov, i centrali D’Heer e Gargiulo. Nel ruolo di libero, capitan Balaso. Padroni di casa disposti con Giannelli in cabina di regia e Ben Tara finalizzatore, Plotnytskyi e Semeniuk in banda, Loser e Russo al centro, Colaci libero.
Pochi minuti prima del fischio d’inizio, consegna del premio della Lega Volley alla tifoseria di casa come pubblico più corretto d’Italia e omaggio ai cinque campioni del mondo in campo.
Avvio punto a punto, ma l’ace di Giannelli e il mani-out di Loser propiziano il primo strappo (11-8), che aumenta a muro (14-10). La Lube accusa il colpo ed entra in un loop negativo ritrovandosi sotto 22-12. La Sir sbaglia poco o niente e chiude 25-15 grazie ai 7 punti di Russo e a una buona prova corale al servizio e a muro. Nikolov (4 punti) ci prova, ma non basta.
Anche nel secondo set è la Sir ad accelerare (11-8). Medei anticipa l’ingresso di Poriya per Loeppky, dopo aver già concesso una vetrina all’iraniano nel primo parziale. La Lube reagisce e impatta sull’ace di Bottolo (12-12). I cucinieri vanno sul +2 con l’ace di Poriya (14-16), uomo del set con 3 su 3 in attacco, un ace e un muro. L’allungo arriva con Bottolo in attacco (16-19). Civitanova regge e l’errore del nuovo entrato Dzavoronok rimette la gara in parità (22-25).
Nel terzo parziale resta in campo Poriya, mentre nella Sir entra Ishikawa. I Block Devils partono con slancio e dilagano con il primo tempo di Russo (13-9). I biancorossi calano in precisione (16-11). Servono due ace di Nikolov e un errore di Ishikawa per tornare nel set (16-15), ma Perugia riprende la marcia con Russo (19-16). Nel finale i marchigiani sono traditi da qualche errore di troppo (25-20).
Nel quarto set la Sir continua a macinare punti (11-7). Medei rimodella la Lube con l’innesto dell’opposto di ruolo Kukartsev e una formazione molto giovane grazie alla presenza di Tenorio e dell’emergente Duflos-Rossi. Distanze dimezzate (15-13) e Lube in partita. Civitanova torna a tre schiacciatori. Si va sulle montagne russe (19-15), ma Nikolov e Boninfante tengono a galla la squadra fino al muro del pari siglato dal bulgaro (19-19 con 6 punti personali) e all’ace di Poriya (19-20). L’ace di Tenorio vale il +2 (21-23). Lo sbaglio di Giannelli porta le squadre al tie-break (23-25).
Il tie-break è giocato sul filo della tensione. Al cambio campo la Lube è avanti dopo l’attacco out di Semeniuk (6-8). La mano calda di Ben Tara ristabilisce la parità (9-9); le battute potenti di Semeniuk e altrettante chiusure in pipe del polacco firmano il break (11-9). Fatale nel rush conclusivo la conclusione out di Boninfante (14-11). Il nuovo entrato Dzavoronok forza al servizio sorprendendo la Lube e Giannelli chiude con un attacco diretto (15-11).
Sir Susa Scai Perugia – Cucine Lube Civitanova 3-2(25-15, 22-25, 25-20, 23-25, 15-11)
PERUGIA: Argilagos ne, Dzavoronok, Cvanciger ne, Giannelli 5, Loser 15, Ben Tara 19, Solé 1, Colaci (L), Ishikawa 10, Semeniuk 13, Plotnytskyi 4, Russo 11; Gaggini (L) ne, Crosato ne. All. Lorenzetti.
CIVITANOVA: D’Heer 3, Gargiulo 6, Loeppky 2, Orduna, Bisotto (L), Balaso (L), Boninfante 6, Poriya 12, Nikolov 21, Kukartsev, Podrascanin ne, Bottolo 13, Duflos-Rossi 1, Tenorio 2. All. Medei.
Arbitri: Cerra e Zanussi.
Note: durata set: 26’, 28’, 26’, 29’, 20’. Totale: 2h 09’.Sir: errori al servizio 21, ace 3, muri 13, attacco 55%, ricezione 36% (17%).Lube: errori al servizio 26, ace 10, muri 7, attacco 43%, ricezione 44% (23%).Spettatori: 4.929.MVP: Semeniuk.
Una partita spettacolare e molto equilibrata ha aperto la stagione del Banca Macerata Forum nel match valido per la seconda giornata della Serie A2 Credem Banca. 3-2 il risultato finale in un’autentica battaglia della durata di più di due ore.
Macerata parte ottimamente nel primo set, ma Ravenna rientra perentoriamente nel secondo parziale grazie a un muro granitico associato a una precisione chirurgica dai nove metri (5 aces nel set). Il terzo, come spesso succede, potrebbe essere lo spartiacque ed è l’equilibrio a regnare sovrano: lo portano a casa gli ospiti che intuiscono l’attacco di Ambrose al primo vantaggio, portandosi avanti nel match. Macerata rimane in partita, lotta e si aggiudica il tiebreak. L’ultimo set è quello che si gioca sui dettagli, se lo prendono i padroni di casa che alzano i giri del motore quando nessuno poteva pronosticarlo. MVP è il laterale Karyagin, sono 27 i punti per lui.
La Banca Macerata Fisiomed si presenta in campo all’esordio casalingo con Pedron in regia opposto a Novello, Zhelev e Karyagin sono gli schiacciatori-ricevitori, Fall e Ambrose i centrali, Gabbanelli in seconda linea.
Risponde la Consar Ravenna con Russo opposto a Dimitrov, Zlatanov e l’ex di turno Valchinov sono gli schiacciatori, Canella-Bartolucci al centro, Goi libero.
Primo set. È buona la partenza dei biancorossi che legittimano un vantaggio iniziale grazie al pallonetto spinto in rete di Valchinov e alla magia di Pedron (5-3). Tantissime difese in campo con i registi che provano spesso a sfruttare il centro della rete in fase break: Novello fissa il +4 sul 10-6. È ancora l’opposto biancorosso che prova l’allungo, subito dopo però è Dimitrov a rimettere in linea i suoi (13-9). Macerata è padrona del campo, Karyagin a muro obbliga il primo time-out ospite sul +5 (16-11). Sul venti arriva prima la Banca Macerata Fisiomed con l’errore dai nove metri di Zlatanov che consolida il +5 e avvicina i biancorossi alla conquista del primo set. Chiude Karyagin dopo un fine set a prevalenza romagnola (25-23).
Secondo set. Il primo doppio vantaggio è ospite ed è a seguito del pallonetto in rete di Zhelev (2-4). Macerata fatica a superare il muro Consar, Giannini decide di usare il suo primo time-out discrezionale sul -4 (5-9). I biancorossi provano a riavvicinarsi, ma sono tre aces dell’ottimo battitore Russo (8 aces per lui nel primo match) a riaprire la forbice (10-15). È anche il videocheck a non aiutare Macerata con Ravenna che, con un’altra ottima serie dai nove metri di Valchinov, si avvicina a mettere in parità il conto dei set. Fall suona la carica, ma non basta: riapre la partita Dimitrov (15-25).
Terzo set. Serve una reazione dai biancorossi che provano a ripartire dalla difesa per rientrare in partita. Gabbanelli aiuta Novello prima e Karyagin poi per il sorpasso: 5-3. In campo maceratese, potrebbe essere la ricezione a essere l’ago della bilancia in questa partita: serve precisione per essere molto imprevedibili. Resiste la parità intanto fino a quota 14, Giannini prova col cambio della diagonale principale a sparigliare le carte. Zlatanov prova a regalare la fuga ospite sul 15-17 da posto 1. L’errore di Dimitrov porta la contesa sul 20-20 con Fabi che entra per il servizio. Finale punto a punto, lo conquistano gli ospiti (24-26)
Quarto set. Novello porta continuità all’inizio del parziale ed è il suo attacco dalla seconda linea a spingere i suoi (3-1). Zhelev consolida il vantaggio col muro del 6-4. L’asse bulgara continua a fruttare punti da posto 4, ma Bartolucci risponde presente e regala con l’ace il primo vantaggio ospite del parziale (13-14). Subito dopo, Diaferia “spegne” l’allarme ricezione non perfetta di Gabbanelli permettendo a Macerata di rimanere nel set con un pallonetto spinto intelligente. Zlatanov si prende sulle spalle Ravenna, ma Dolcini è in versione aspirapolvere: 20-18 Macerata con un muro di Fall dopo un’azione piena di difese spettacolari e molto concitata. Karyagin regala il +3 ai suoi sul 23 che arrivano al tiebreak sempre grazie al fuoriclasse bulgaro )25-22)
Quinto set. Macerata mette subito il turbo in avvio e costringe al timeout ospite sul 5-2. Monologo maceratese nella prima metà di set, si gira con Karyagin in battuta sul +6 (8-2). Il resto è tutto in discesa, i biancorossi amministrano il vantaggio senza troppi patemi e chiudono con l’MVP Karyagin.
Diego Dolcini, libero: “Sono contento, sono entrato in un momento difficile, abbiamo difeso molto e siamo soddisfatti per risultato e prestazione." "Siamo stati molti attenti in difesa, era fondamentale per questa partita. Questo ci ha tenuto in gara: siamo soddisfatti anche perché abbiamo approfondito molto questo aspetto in settimana."
BANCA MACERATA FISIOMED – CONSAR RAVENNA (25-23, 15-25, 24-26, 25-21, 15-8 )
Macerata: Fabi, Novello 8, Pedron 1, Garello 1, Fall 16, Diaferia 6, Ambrose 5, Zhelev 8, Karyagin 27, Becchio, Gabbanelli (L1), Dolcini (L2). NE: Talevi. All: Giannini, Ass: Leoni
Ravenna: Dimitrov 18, Gottardo, Ciccolella, Canella 6, Bartolucci 13, Russo 9, Zlatanov 24, Bertoncello, Goi (L1). NE: Gottardo, Iurlaro, Giacomini, Gabellini. All. Valentini, Ass. Di Lascio
Arbitri: Michele Marotta e Riccardo FaiaMVP: KaryaginNote: Durata set: 28’, 24’, 32’, 30’, 15’ per 2 ore e 9 minuti
La CBF Balducci HR lotta a Monza contro la Numia Vero Volley Milano, fresca vincitrice della Supercoppa italiana, ma cade in tre set nella quinta giornata di andata di Serie A1 Tigotà, nonostante i primi due parziali molto equilibrati e le tre palle set conquistate nel secondo. Le lombarde spingono sull’acceleratore con 8 muri, i 19 punti di Egonu e i 10 della MVP Kurtagic, centrale serba che chiude con 10 punti, l’87% in attacco e 3 muri vincenti. Per le arancionere Decortes in doppia cifra con 15 centri.
La formazione maceratese bene sul match nel primo set: Decortes sugli scudi (7 punti con quasi il 60%) in attacco porta le maceratesi sul 9-12, poi Milano cresce in attacco (chiuderà al 62%) con Lanier (7) ed Egonu (4) ribaltando il parziale fino al 25-21 conclusivo. Nel secondo set le arancionere tengono alto il livello di gioco ancora più a lungo (Kokkonen 6 punti e un servizio più efficace), arrivando fino al set ball (23-24) e conquistando altri due, prima di cedere ai colpi di Egonu (11 nel set con il 61%) e sull’ultima palla di Decortes vicinissima alla riga ma giudicata out dal video check (29-27). Kurtagic è la protagonista del terzo set (2 muri e 70% in attacco), stavolta a partire forte è Milano capace di scavare subito il break e tenerlo fino in fondo con 5 muri vincenti e il 50% in attacco (25-16).
LA CRONACA
Coach Lionetti schiera Bonelli-Decortes, Clothier-Mazzon, Kokkonen-Kockarevic, Bresciani libero (Caforio non a disposizione per un piccolo risentimento muscolare). Coach Lavarini sceglie Bosio-Egonu, Kurtagic-Sartori, Pietrini-Lanier, Fersino libero.
Mazzon e Decortes tengono la CBF Balducci HR avanti sul 4-5 con i colpi in attacco, il muro di Kurtagic porta avanti Milano (6-5), Kokkonen firma il mani out del 7-7, ancora Decortes a segno (8-8). C’è l’invasione Egonu (8-9), Kokkonen vincente (9-10), Kockarevic contrattacca (9-11), Decortes allunga (9-12) e mette il 10-13. Pietrini in diagonale (12-13), poi sbaglia il servizio (13-15), Lanier inventa il colpo del pareggio (15-15), Decortes errore, 16-15. Clothier in fast (16-16), Lanier ferma Mazzon (18-16), arriva il 19-18 arancionero, Decortes in rete, 21-18. Bosio sfrutta di seconda l’occasione dopo il servizio incisivo di Egonu (23-19), Clothier vincente (23-20), entra Ornoch al servizio, Decortes a segno (24-21), l’errore al servizio arancionero chiude il set 25-21.
Secondo set con protagonista subito il servizio di Bosio, Lanier firma il 3-0, Kokkonen pallonetto doppio del 3-3, Sartori sbaglia (4-5), ancora Kokkonen vincente, 5-6. C’è l’ace della finlandese (5-7), Egonu contrattacca (7-7), Decortes a segno (7-8), c’è il fallo seconda linea Lanier, 7-9. Bonelli a filo rete (9-11), Lanier non trova il campo (10-12), Mazzon in fast (11-13), Kockarevic errore (12-13) poi va a segno (13-15), toccato l’attacco Decortes, 14-16. Egonu contrattacca (16-16), Clothier primo tempo (16-17), Decortes gran colpo (16-18), entra Piva per Lanier, Kokkonen tocco vincente, 17-19. Decortes mani out (19-21), Egonu sbaglia il servizio (20-22), Kockarevic passa (21-23), Piva contrattacca (23-23), Kockarevic a segno (23-24), Piva annulla, 24-24. Clothier in fast (24-25), Egonu vincente (25-25), Piva sbaglia (25-26), ancora Egonu (26-26), c’è anche il suo contrattacco (27-26), Kokkonen annulla (27-27). Kurtargic primo tempo (28-27), l’attacco di Decortes viene giudicato out dal video check (29-27).
Nel terzo set partenza falsa arancionera (4-0 con due errori), Mazzon in fast (5-2), Decortes pallonetto (6-4), Kurtagic primo tempo (8-4) poi muro (9-4), Egonu contrattacca, 10-4. Kurtagic mura (12-5), Egonu la segue su Kokkonen (15-7), entrano Piomboni per Kockarevic e Ornoch per Kokkonen e ferma Egonu a muro (15-8), c’è l’ace di Clothier (15-9), Egonu sbaglia, 15-10. Decortes contrattacca (16-12), entra Pietrini per Piva, Ornoch non trova la riga (18-12), c’è il muro di Pietrini (20-13), Mazzon tocco vincente, 20-14. Kurtagic ferma Piombonii (22-14), Decortes a segno (22-15), anche Lanier (23-15), Sartori primo tempo (24-15), chiude Pietrini 25-16.
IL TABELLINO
NUMIA VERO VOLLEY MILANO - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-0 (25-21 29-27 25-16)
NUMIA VERO VOLLEY MILANO: Kurtagic 10, Bosio 4, Lanier 10, Sartori 9, Egonu 19, Pietrini 6, Fersino (L), Piva 2, Gelin, Cagnin, Miner, Plak. Non entrate: Danesi, Modesti (L). Allenatore Lavarini.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Clothier 8, Bonelli 2, Kokkonen 7, Mazzon 6, Decortes 15, Kockarevic 5, Bresciani (L), Ornoch 1, Piomboni 1. Non entrate: Caforio (L), Batte, Crawford, Sismondi. Allenatore Lionetti.
Arbitri: Clemente, Cesare.
Note - Spettatori: 3510, Durata set: 27', 32', 22'; Totale: 81'. MVP: Kurtagic.
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Durante la settimana abbiamo lavorato con l’obiettivo di migliorare alcuni aspetti specifici, in particolare muro, battuta e scelte d’attacco, consapevoli del fatto che Milano è una squadra con individualità molto forti proprio a muro. Per certi versi siamo riusciti a mettere in campo ciò che avevamo preparato. Faccio i complimenti alle ragazze perché sono state coraggiose, hanno provato a rischiare e in diversi momenti le cose sono anche venute bene. Si comincia a vedere il frutto del lavoro che stiamo portando avanti, anche se siamo ancora all’inizio. L’importante è continuare su questa strada, con fiducia e determinazione, perché i risultati arriveranno.”.
Giulia Bresciani (libero CBF Balducci HR Macerata): “Sapevamo che venire qui sarebbe stato difficile. Abbiamo cercato di imporre il nostro gioco, battendo con decisione e provando a rischiare qualcosa in più. Nei primi due set abbiamo espresso una buona pallavolo; il secondo si è deciso ai vantaggi, dove spesso basta una sola palla per fare la differenza. Nel terzo set, probabilmente, abbiamo pagato un po’ le energie spese nei precedenti e l’attenzione è calata. Nonostante il risultato, portiamo a casa diversi segnali positivi su cui continuare a lavorare”.
Isidora Kockarevic (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Abbiamo mostrato oggi che sappiamo lottare e che sappiamo anche divertirci nel momento giusto. Posso promettere che continueremo a lottare con la stessa intensità anche nelle prossime partite. È un grande passo per noi, una lezione importante che ci aiuterà a crescere. Sono fiduciosa che, col tempo, miglioreremo ancora”.