I volontari del gruppo comunale di Protezione Civile di San Severino Marche sono stati impegnati in un’esercitazione che ha simulato un’esondazione del fiume Potenza.
Le prove tecniche, guidate dal coordinatore del gruppo Dino Marinelli e che hanno visto partecipare diversi volontari che in passato hanno prestato la loro opera di aiuto e servizio alle popolazioni colpite da diverse alluvioni in tutta Italia, si sono svolte in località ponte Sant’Antonio.
La Protezione Civile settempedana ogni anno testa le procedure previste in caso di utilizzo di un’idrovora e di alcune pompe, sia di superficie che ad immersione. All’esercitazione sono intervenuti anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’assessore comunale alla Protezione Civile, Jacopo Orlandani.
Caldarola ha voluto ringraziare, durante la Messa della domenica celebrata dal parroco Don Vincenzo, tutti coloro che hanno reso meno sofferente e vuota la vita dei suoi concittadini in questi 5 anni post sisma. Infatti come tutti ricorderanno era il 26 ottobre del 2016 quando è iniziata una lunga scia di violentissime scosse sismiche che hanno cambiato per sempre le vite degli abitanti del centro Italia, e tra questi anche di Caldarola.
Tra il 26 e il 30 ottobre, in modo particolare, le 3 scosse più forti hanno gravemente lesionato circa l’80% delle case di Caldarola, il Castello Pallotta, il Monastero con la Torre del Cassero, la sede del Comune e la bellissima stanza del Paradiso, il Teatro e tutte le 24 chiese presenti nel territorio comunale e frazioni. In pochi secondi centinaia di anni di storia, e migliaia di storie personali, colpiti duramente e in alcuni casi irrimediabilmente.
Con questa funzione religiosa il Sindaco Luca Maria Giuseppetti ha voluto però celebrare ciò di che di buono ne è scaturito, ciò la solidarietà umana. Le centinaia di persone che si sono mobilitate da tutta Italia, in modo particolare dall’Emilia Romagna, per far fronte a tutte le necessità dei caldarolesi, soprattutto i più fragili: bambini e anziani.
Durante la Messa sono stati ringraziati i volontari che da subito si sono mobilitati per far fronte alle esigenze di un popolo sfollato, impaurito, infreddolito e disorientato, prima su tutti la Colonna Mobile della Protezione Civile dell’Emilia Romagna, un ringraziamento è andato anche ai volontari di protezione civile locali che hanno immediatamente risposto alle richieste d’aiuto, così come l’Esercito, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, le Polizie Locali, i Carabinieri in pensione, la Croce Rossa e altri corpi di volontariato.
Tanti, tantissimi gli aiuti arrivati anche dai privati, che hanno permesso ai cittadini di Caldarola di riprendersi dalle difficoltà più velocemente grazie alle donazioni che hanno restituito una scuola, un nuovo Municipio, nuove strutture per le attività sociali sia per i giovani che per gli anziani. Inoltre sono stati rinnovati, con nuovi giochi, i parchi e alcuni impianti sportivi. Diversi i centri ricreativi per gli anziani e numerosi fondi e le attrezzature per accelerare la ripresa sociale. "Con molti di loro è nato un rapporto di stima e profonda amicizia che prosegue ancora oggi" ha evidenziato il primo cittadino caldarolese.
"Questo senso di solidarietà, la volontà di mettersi a disposizione del prossimo con abnegazione, alcune volte trascurando la propria vita e i propri affetti, sempre però con il sorriso e la voglia di trasmettere gioia in un momento difficile di smarrimento, ha fornito un importante insegnamento a tutti i caldarolesi, con l’augurio che a farne tesoro siano proprio le nuove generazioni, spinte magari a fare altrettanto e abbracciare sempre di più la strada del volontariato animati da spirito di servizio" ha concluso Giuseppetti.
Grande impresa dell'ingegnere moglianese Pietro Matricardi che domenica a Bologna, all'età di 75 anni, ha corso, sempre con i colori sociali della Sacen, la cinquantesima maratona (42km, tempo 5.47.48); la prima nel 1997 e poi tutte le altre, comprese alcune delle più famose al mondo: Atene, New York, Parigi, Berlino, Monaco di Baviera, Lisbona, Amsterdam ed Helsinki.
È il primo atleta della società a raggiungere questo importante traguardo; per il piccolo comune di Mogliano (4.500 abitanti) è invece il terzo maratoneta, gli altri due sono stati in passato Luciano Vita e Stefano Tamburrini.
Si ribaltano con l'auto in via Beniamino Gigli, nei pressi della stazione: i due giovani occupanti soccorsi dagli operatori sanitari del 118. È quanto avvenuto nella notte di oggi, attorno alle ore 5:00, a Macerata.
Sono ancora in corso di accertamento, da parte degli agenti della Polizia, le cause che hanno portato al cappottamento. I controlli l'etilometro, per comprendere se il sinistro fosse stato originato da un eventuale stato di alterazione del conducente (un neo patentato), a seguito dei festeggiamenti di Halloween, hanno dato esito positivo.
Immediatamente assistiti dai sanitari, i due ragazzi sono stati trasferiti per accertamenti al pronto soccorso di Macerata: entrambi non si trovano in gravi condizioni. Nessun altro veicolo è stato coinvolto nel sinistro.
"Una delle principali virtù che dovrebbero connotare chi si occupa di politica e – per ciò stesso – si mette al servizio di una comunità è l’umiltà", a dirlo è l'esponente di Articolo Uno Alessandro Savi in una nota, "duole notare tuttavia come tale virtù sia oggi inversamente proporzionale all’esperienza: aggressività, sopraffazione, quando non addirittura dileggio pubblico, sono divenute, in questi tempi di “bassa” politica, caratteristiche precipue proprio di coloro che si trovano ad occupare posizioni apicali più per caso che per meriti ed esperienza riconosciuti".
"Anni fa, quando la politica era cosa ben diversa dall’oggi - continua Savi - prima di arrivare ai vertici delle istituzioni si era chiamati ad una lunga gavetta, ad anni di studio, di lavoro e sacrifici: oggi, in nome di un “nuovismo” esasperato, l’assenza di un benché minimo di conoscenza dei “fondamentali” sembra assurgere a suprema virtù. Se un curriculum è povero o inesistente, lo si mostra alla collettività al pari di una fedina penale immacolata".
Poi entrando nel merito della questione Savi ha spiegato come "l’assessore all’ambiente del Comune di Macerata, dott.ssa Laura Laviano, di fronte ad una mozione di alto profilo come quella presentata dal consigliere Cicarè sul tema del cambiamento climatico, ha raggiunto il culmine della superficialità di fatto squalificando un tema così importante con argomentazioni della stesso tenore di un torneo di bocce rionale.
Dopodiché la stessa mozione è stata stravolta fino al punto da risultare invotabile dallo stesso consigliere che l’aveva proposta (quando non si è d’accordo con gli atti proposti dall’opposizione è più corretto rigettarli piuttosto che snaturarli a colpi di maggioranza e poi votarli come fossero atti propri: anche questo è l’abc della politica umile, cara maggioranza).
Il delirio dell’assessore Laviano non ha risparmiato nessuno: i “gretini” (definizione tipica di chi taglia le gambe altrui per sentirsi più alto), gli ambientalisti, i giovani viziati che abusano dei cellulari, tanto da trasformare la scorsa seduta del Consiglio Comunale nella celebrazione del trionfo del “benaltrismo”, dell’ipocrisia e della superficialità: tutto ciò dopo la vicenda dello smalto di Fedez che ha portato Macerata alla ribalta della cronaca nazionale per l’ennesimo caso di bigottissima intolleranza.
Parafrasando Diogene, questa città ha bisogno di “arrossire” perché questo “è il colore della virtù”, non per l’arroganza dei politicamente sprovveduti. Ha bisogno di “ritrovare, passando, l’infinito nell’umiltà (Umberto Saba). Quella stessa umiltà che alcuni colleghi di giunta, più esperti dell’assessore all’ambiente, cercano di perseguire - conclude la nota.
Il Chiesanuova ritorna alla vittoria al comunale “Sandro Ultimi” di Chiesanuova, batte 3-1 un ottimo Montecosaro sceso in campo senza timore, contro la capolista. La formazione del Presidente Luciano Bonvecchi conquista su 8 incontri disputati ben 7 vittorie ed 1 pareggio, un ruolino di marcia impeccabile. E’ stata una vittoria fortemente voluta, quella dei ragazzi di Mr. Luca Travaglini, perché di fronte c’era una formazione molto giovane e valida, quella allenata dal bravo tecnico Fabio Roscioli.
CRONACA: Parte forte la formazione biancorossa che va in gol già al 2’ con una bellissima azione, scambio Morettini – Bonifazi, che dentro l’area di rigore serve sul secondo palo Mongiello Alessandro che da posizione favorevole batte l’incolpevole Mari. Sulle ali dell’entusiasmo i biancorossi al 5’ hanno la palla del raddoppio con Morettini, che solo davanti a Mari manca il gol. Al 10’ ancora Chiesanuova avanti con una pregevole azione Iommi serviva Mongiello Alessandro che serviva il fratello Carlo, gran tiro ma la palla sorvolava di poco la traversa. Al 23’ ci provava lo scatenato Bonifazi ad impegnare con un gran tiro il portiere Mari in due tempi, al 25’ il Montecosaro perveniva al pareggio, su una punizione sulla destra, palla in area dove il giovane Ruggeri (migliore in campo) con un colpo di testa batteva l’incolpevole Carnevali. Al 43’ i biancorossi si riportavano in vantaggio con Bonifazi, con un delizioso tocco che non ha dato scampo a Mari, per il 2-1.
RIPRESA: Nella ripresa stesso copione del primo tempo, con il Chiesanuova subito in avanti e al 50’ capitan Mongiello Carlo impegnava Mari in due tempi su calcio di punizione. La formazione ospite pur non creando grandi occasioni da gol creava scompiglio in contropiede con i vari Bartolini, Pantanetti e Tramannoni. Al 78’ il Montecosaro si faceva pericoloso su calcio di punizione di Baiocco, la palla coglieva la barriera e Carnevali con una prodezza salvava aiutato dalla traversa. Nel finale Mr. Luca Travaglini gioca la carta D’Amico che sarà determinante con i suoi guizzi e velocità mettendo in difficoltà la retroguardia del Montecosaro. Nel finale al 88’ con un delizioso tocco proprio D’Amico batte l’incolpevole Mari, per il definitivo 3-1.
Grande giornata dello sport ieri mattina a Pieve Torina, con la partecipazione di atleti, medaglie d’oro olimpiche e campioni del mondo nel nuovo Palazzetto dello Sport. A organizzare l’evento il Comune di Pieve Torina e l’associazione AMOVA che riunisce le medaglie d’oro al valore atletico.
“Dare contenuto a questo spazio è il nostro impegno prioritario, e avere oggi qui, a Pieve Torina, tanti campioni in diverse discipline, è un onore e un vanto per un paese che vuol trovare anche nello sport, una motivazione ed una spinta per la ripartenza”. È soddisfatto il sindaco, Alessandro Gentilucci, atleta lui stesso e campione di canottaggio che ha potuto confrontarsi con Daniele Scarpa, medaglia d’oro olimpica ad Atlanta 1996, che ha tenuto una dimostrazione pratica di allenamento a secco con il vogatore. Particolare emozione ha suscitato l’esibizione della squadra di ginnastica ritmica di Fabriano, campione d’Italia 2017 e tra le società più titolate non solo a livello nazionale. Si sono susseguite poi dimostrazioni con il tiro dell’arco con la società Arcieri medio Chienti e la campionessa paralimpica Sandra Truccolo, prove di arrampicata sulla parete attrezzata del palazzetto, la presentazione del progetto Amova Kleos per riavvicinare gli over 65 all’attività fisica. A chiudere un tour in bicicletta con la campionessa olimpica Antonella Bellutti e i ciclisti della società ciclistica Marinelli Cantarini. “Rigenerarsi fisicamente può essere un buon viatico anche per una rigenerazione morale, una attenzione che dobbiamo continuare a mantenere alta per coltivare lo spirito combattivo e di resilienza della nostra comunità, finché la ricostruzione non diverrà realtà per tutti” ha concluso Gentilucci.
Incidente nel pomeriggio di oggi, intorno alle ore 16:30, al crossodromo Tittoni di Cingoli.
Un pilota di moto da cross, durante la seconda manche del campionato regionale per la categoria Challenge 125, mentre percorreva il circuito ha perso il controllo della due ruote ed è caduto rovinosamente a terra.
Immediato è scattato l'allarme ai sanitari del 118, intervenuti sul posto con un'auto medica e un'ambulanza. Dopo le prime cure del caso, il motociclista è stato trasportato a Torrette in codice rosso, a causa dei traumi riportati nell'incidente: non si trova, in ogni caso, in pericolo di vita.
Un'altra prestazione super per l'arbitro Juan Luca Sacchi. Dopo aver diretto senza sbavature la sconfitta della Juventus contro il Sassuolo a Torino, l'arbitro marchigiano non sbaglia neanche a San Siro nella sfida vinta dall'Inter per 2 reti a 0 contro l'Udinese.
Da segnalare, più che la doppietta dell'argentino Correa, è l'ottima direzione di gara. Sacchi ha tendenzialmente lasciato correre, garantendo un buon ritmo al match, non sbagliando però negli episodi cruciali. Come quello che è accaduto nel finale del match quando ha deciso correttamente di annullare un gol all'attaccante della squadra friulana Deulofeu per un fuorigioco ad inizio azione. Altro episodio il contatto in area fra Stryger Larsen e Dumfries, anche in questo caso giusto non assegnare rigore ai nerazzurri. Equa pure la distribuzione dei cartellini sventolati.
Insomma una gara di personalità per l'arbitro della sezione di Macerata che sembra non temere i grandi palcoscenici. Ora non può far altro che attendere con fiducia le prossime designazioni.
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come, nel corso delle ultime 24 ore, siano stati testati 3972 tamponi: 2574 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1865 nello screening con percorso antigenico, con 38 positivi rilevati) e 1398 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 4,6%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 47,42 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (lo stesso di due giorni fa).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 118, di cui 16 nella provincia di Macerata, 40 nella provincia di Ancona, 23 nella provincia di Pesaro-Urbino, 18 in provincia di Fermo, 9 in provincia di Ascoli Piceno e 12 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (26 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (28 casi rilevati), contatti in ambito domestico (39 casi rilevati), contatti extra regione (3), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (13), ambito scolastico-formativo (2), contatti in ambito assistenziale (1), contatti in ambito lavorativo (2), contatti in ambiente di vita/socialità (3) e contatti in ambito sanitario (1).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 4,6% oggi, contro il 6,9% registrato ieri.
Nelle ultime 24 ore si registra anche un incremento del numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 72 (+3 rispetto a ieri), tra i quali 18 in Terapia intensiva (stesso numero rispetto a ieri), 35 in reparti non intensivi e 19 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione. Fortunatamente, nessun decesso correlato al Covid oggi.
Vi sono, infine, 46 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e 5 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: due a Fermo, due a Senigallia e uno a Jesi.
Un'anziana di 92 anni è deceduta stamattina a seguito di un incendio divampato e del conseguente fumo sprigionato nella sua camera da letto, forse scaturiti da un corto circuito della coperta elettrica che utilizzava per riscaldarsi.
La tragedia si è consumata verso le 8 in Viale della Vittoria a Santa Vittoria in Matenano, in provincia di Fermo, dove la donna abitava con la figlia e il genero al secondo piano di una palazzina.
Dopo la segnalazione dell'incendio al 118, immediato l'intervento dei vigili del fuoco, dei sanitari e dei carabinieri del Norm della Compagnia di Montegiorgio: i tentativi di salvare l'anziana, però, sono stati vani. Lievemente intossicati i famigliari della 92enne. Le cause e la dinamica del rogo sono comunque ancora in fase di accertamento.
Nelle prime ore della mattinata di venerdì 29 ottobre, i poliziotti delle Squadre Mobili di Macerata e di Ancona, hanno arrestato due uomini, padre e figlio, responsabili di detenzione ai fini di spaccio di un grosso quantitativo di hashish, marijuana e droghe sintetiche.
Dopo aver accertato che i due indagati erano molto attivi nell’approvvigionamento di droga a pusher anconetani che, successivamente, la spacciavano nella piazza dorica, gli investigatori hanno predisposto una perquisizione in un casolare nelle campagne di Recanati, luogo di domicilio degli spacciatori.
All’atto dell’irruzione i poliziotti hanno rivenuto e sottoposto a sequestro 5 barattoli in vetro nascosti in una legnaia contenenti complessivamente quasi un chilogrammo di marijuana e 24 panetti di hashish per un peso complessivo di quasi 3 chili. Di questi, un panetto veniva rinvenuto all’interno di un camino, mentre gli altri 23 all’interno di un frigorifero in funzione, collocato nel garage.
Sono stati, inoltre, rivenuti una decina di grammi di droga sintetica tra Mdma ed exstasy. Gli agenti, durante l’operazione hanno sequestrato anche la somma di 4730 euro, ritenuto provento della fiorente attività di spaccio intrapresa da padre e figlio, nonché 3 bilancini di precisione, buste di cellophane e rotoli di nastro adesivo, coltelli e cutter: tutto materiale utilizzato per tagliare e confezionare lo stupefacente da destinare allo spaccio.
Visti i gravi indizi probatori riscontrati dalla polizia durante l’attività di indagine, padre e figlio sono stati arrestati e, su disposizione della Procura della Repubblica di Macerata, collocati in carcere a Montacuto – Ancona, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
Primo scivolone stagionale per il Basket Macerata che esce acciaccato dal Palazzetto dello sport di Pedaso in quello che si presentava come il big match della terza giornata del girone B di serie D. Il finale 71-67 premia l’intensità e l’aggressività dei padroni di casa che per 40 minuti hanno assillato e asfissiato i maceratesi non permettendo loro di esprimere la propria pallacanestro con la consueta tranquillità.
Per gli ospiti una prestazione in chiaroscuro con larghi passaggi a vuoto che hanno costretto gli uomini di Brachetti a un dispendioso inseguimento e, una volta riacciuffato il pari a un minuto dalla sirena conclusiva, è poi mancata la lucidità per piazzare la zampata finale.
Una gara dalle molteplici sfaccettature con rimbombanti scintille sotto le plance e sfolgoranti virtuosismi offerti dai pacchetti di esterni. Parte meglio il Basket Macerata trascinato con ordine e pulizia dalle giocate di capitan Severini, nella metà campo opposta Pacioni si fa largo senza troppi fronzoli e tiene a contatto i padroni di casa.
Nel secondo periodo l’ingresso di Monterubbianesi sposta inesorabilmente l’inerzia a favore dei pedasini e in coppia con Pacioni ricuciono il gap e scavano un solco importante sul quale prova a mettere una toppa Cardinali a fil di sirena, mandando le squadre a riposo sul 38-34. Il terzo quarto è un continuo botta e risposta molto spigoloso, Pedaso fa fruttare al meglio le seconde opportunità a disposizione e conserva un buon margine di vantaggio.
Gli ultimi dieci minuti si aprono con un assolo della formazione di coach Saccoccia che, con uno strappo impressionante, sembra voler chiudere i discorsi portandosi a distanza con un rassicurante vantaggio di 11 lunghezze. I maceratesi con le spalle al muro si scuotono e infilano un gran parziale di 10-0 per riportarsi a contatto.
Una tripla di Core cancella i precedenti 39 minuti di gioco, assestando le due squadre sul 67-67. Spariglia le carte Monteriù con una gran giocata in un'area decisamente intasata, aggiustano il punteggio Morresi e Pacioni dalla lunetta, portando Pedaso a distanza di sicurezza, inchiodando il risultato sul 71-67 finale.
TABELLINI:
PALL.PEDASO: Canaletti ne, Cervellini, Poletti 5, Morresi 14, Monteriù 7, Del Buono 8, Pacioni 21, Andrenacci 3, Moriconi ne, Monterubbianesi 13, Raccosta ne. All.Saccoccia
BASKET MACERATA: Cardinali 3, Formentini ne, Spina, Nardi 15, Tiberi 5, Alfonsi 2, Mogetta, Grande, Core 13, Severini 16, Illuminati 10, Centioni 3. All.Brachetti
Parziali: 17-20, 21-14, 17-18, 16-15
Fuori dall'orario di servizio non ci pensa due volte a mettere al sicuro una donna in pericolo. L'eroe della porta accanto è un pompiere, intervenuto per domare un incendio che ha interessato, nella mattinata di oggi, un appartamento nel comune di Aquasanta Terme, in località Pozza.
Le fiamme sono divampate all'improvviso nell'abitazione, dopo essere scaturite da una bombola di Gpl. Il vigile del fuoco, residente nella zona, non ha esitato un secondo a prestare soccorso alla proprietaria dell'immobile che aveva lanciato l'allarme, portandola in salvo e poi sedando le fiamme provenienti dalla bombola.
Nel frattempo i suoi colleghi del presidio di Arquata del Tronto, in collaborazione con la squadra di Ascoli Piceno, hanno provveduto a spegnere il rogo che ha avvolto una parte dell'appartamento e a mettere in sicurezza l'area dell'intervento.
"Pur nel massimo rispetto di ogni forma di mobilitazione pacificamente organizzata, nel caso delle problematiche dei lavoratori del gruppo Santo Stefano, da tempo oggetto di mobilitazioni confederali, non potrà essere il sindacalismo autonomo a risolvere nulla". È questa la dura presa di posizione del segretario generale Fp Cisl Marche, Luca Talevi, a seguito del sit-in organizzato ieri dal sindacato di base Cobas – Santo Stefano (leggi qui), davanti ai cancelli d'ingresso della struttura di Porto Potenza Picena.
"Non essendo infatti firmatario di alcun contratto nazionale di lavoro il sindacalismo autonomo che "cavalca" strumentalmente il disagio dei lavoratori non potrà giungere a nessuna definizione dei tanti problemi aperti e legittimamente posti (mancato rinnovo CCNL, orario di lavoro, carichi di lavoro , assunzioni ecc..) perchè assente da ogni tavolo" punge Talevi.
"Pur tra mille difficoltà Cgil/Cisl/Uil hanno, invece, nei giorni scorsi avviato confronti su tre tavoli - spiega il segretario generale Fp Cisl Marche -: Tavolo nazionale per il rinnovo del CCNL scaduto; Tavolo con Regione Marche ed associazioni datoriali Marche Aris ed Aiop e Tavolo con il gruppo Kos Care".
"Il sindacato confederale, al contrario di quello autonomo meramente protestatario, unisce alla protesta e alla mobilitazione proposte concrete ed azioni di confronto serie e costruttive. Per quanto sopra le proteste e le istanze dei lavoratori del Santo Stefano, compresi coloro in piazza il 30 ottobre, troveranno risposta grazie all'azione congiunta e unitaria dei sindacati confederali" conclude Luca Talevi.
Giovedì 18 novembre alle ore 16, nell'aula Magna di Filosofia (Via Garibaldi, 20), la sezione di Macerata della Società Filosofica Italiana festeggerà la giornata Mondiale della Filosofia con un ospite d'eccezione.
Si tratta del prof. Filippo Mignini, professore emerito di Storia della Filosofia nell’Università di Macerata, recentemente ammesso come socio per la classe delle Scienze Morali, Storiche e Filologiche all'Accademia dei Lincei, una delle istituzioni scientifiche più antiche d'Europa, che dal 1611 contò tra i suoi soci anche Galileo Galilei. La cerimonia di ingresso dei nuovi soci si terrà a Roma il prossimo 11 novembre.
Il Prof. Mignini, studioso di fama mondiale e uno dei massimi esperti di Spinoza, nonché grande promotore della figura di padre Matteo Ricci, terrà una lectio magistralis dal titolo: Hegel l'europeo e il "cinese" Spinoza. L'iniziativa, gratuita, è aperta a tutta la cittadinanza (previa esibizione di Green Pass), e sarà fruibile anche on line.
"Siamo molto felici e onorati di ospitare il Prof Mignini in occasione della Giornata Mondiale della Filosofia - dichiara la Prof.ssa Arianna Fermani, Presidente della SFI di Macerata, associazione che, da anni, è attivissima a livello nazionale nella promozione della filosofia nelle Università, nelle Scuole superiori e sul territorio-Ripartire in presenza -, per di più nella nostra Aula Magna, per anni rimasta chiusa dopo il sisma del 2016, rappresenta un ulteriore motivo di soddisfazione. Come SFI di Macerata stiamo già programmando altre iniziativa in modalità mista per il nuovo anno, che coinvolgeranno docenti e studenti del nostro territorio».
Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana “Chiedilo all'Avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa ai rapporti di coppia anche in occasione della loro fine.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Monte San Giusto che chiede: “In caso di rottura del fidanzamento è possibile riprendersi l’immobile donato alla propria futura sposa? “
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione estremamente sensibile, su cui ha avuto modo recentemente di pronunciarsi la Suprema Corte, in una causa in cui il pomo della discordia è un appartamento, oggetto di prima di un contratto preliminare, come donazione fatta da un uomo alla fidanzata in vista del loro matrimonio, e poi di una compravendita definitiva portata a termine dalla donna, i quali Giudici, richiamando alcuni precedenti pronunciamenti, ribadiscono che «i doni tra fidanzati non sono equiparabili né alle liberalità in occasione di servizi, né alle donazioni fatte in segno tangibile di speciale riconoscenza per i servizi resi in precedenza dal donatario, né alle liberalità d'uso, ma costituiscono vere e proprie donazioni, come tali soggette ai requisiti di sostanza e di forma previsti dal Codice».
A tal proposito risulta utile ricordare quanto previsto dall’art. 80 c.c. secondo il quale, “Il promittente può domandare la restituzione dei doni fatti a causa della promessa di matrimonio, se questo non è stato contratto. La domanda non è proponibile dopo un anno dal giorno in cui si è avuto il rifiuto di celebrare il matrimonio o dal giorno della morte di uno dei promittenti". Dunque, ciò che conta, ai fini dell'azione restitutoria, è, in casi simili, «sempre e soltanto che i doni siano stati fatti a causa della promessa di matrimonio, e che si giustifichino per il sol fatto che tra le parti è intercorsa una promessa in tal senso, al punto da non trovare altra plausibile giustificazione».
In questa prospettiva, poi, «la sorte della donazione indiretta – seppur collegabile a un accordo trilaterale –», come in questo caso giuridico, «non coinvolge altri che le parti direttamente interessate dalla donazione».
Per quanto concerne, in particolare, il tema del preliminare di vendita immobiliare in previsione di un futuro matrimonio poi non celebrato, «è stato affermato che qualora in esso la qualità di promissario acquirente e di possessore in via anticipata del bene da trasferire venga assunta da persona diversa» – la donna, in questo caso –, «da quella» – l'uomo, in questo caso – «che provvede al versamento del corrispettivo, e qualora il patto sia ricollegabile a un accordo trilaterale rivolto a conseguire, con la partecipazione del promittente venditore, una donazione indiretta in favore di detto promissario da parte di chi esegue il pagamento, il sopravvenuto venir meno della causa donandi (tipica della donazione fatta in previsione di un futuro matrimonio poi non celebrato) determina la caducazione della suddetta attribuzione patrimoniale, e quindi anche del diritto di godere il bene in vista della stipulanda compravendita definitiva, ma non incide sull'efficacia del rapporto fra il promittente venditore ed il donante, il quale viene a porsi nella qualità di effettivo promissario».
Traslato nell'ambito della compravendita definitiva, l'insegnamento sta a indicare che «il venir meno della causa donandi comporta l'inefficacia solo nel rapporto interno che lega il donante al donatario, non anche invece in quello tra il venditore e l'acquirente sostanziale del bene». Di conseguenza, «la restituzione di cui parla l'art. 80 c.c. dovrà essere attuata, in questa prospettiva, mediante retrocessione dell'immobile in capo al donante, da identificare quale parte acquirente in senso sostanziale».
Pertanto, in risposta alla domanda del nostro lettore e in adesione con il più autorevole orientamento della Suprema Corte, si può affermare che: “Se salta la celebrazione delle nozze – nonostante la data già fissata – e, soprattutto, salta il fidanzamento tra i due – ex – futuri sposi, allora va messa in discussione anche la donazione immobiliare fatta, in questo caso, dall'uomo alla donna in connessione alla promessa di matrimonio. Di conseguenza, se viene meno la causa donandi, ossia il futuro matrimonio, allora, la persona che ha fatto la donazione ha tutto il diritto di rientrare in possesso del bene immobile (Cass. civ., sez. I, ord., 25 ottobre 2021, n. 29980).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Nel corso di un incontro pubblico, in presenza e in streaming, l’Amministrazione Comunale di Caldarola e l’Università politecnica delle Marche hanno presentato i PUA, Piani Urbanistici Attuativi di ricostruzione che, di pari passo con il Programma straordinario di ricostruzione si pongono l’obiettivo di ridisegnare gli edifici privati e pubblici di Caldarola danneggiati dal sisma rispettando l’identità e la celebre architettura classica del paese, nota come “architettura sistina”.
Il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti ha ripercorso la serie di incontri che hanno anticipato questa presentazione del Piano come "un percorso necessario per cercare di ottimizzare al meglio le risorse per favorire una ricostruzione il più organica possibile".
"I tempi sono dettati dalla legislazione nazionale e dalla disponibilità economica - ha aggiunto il primo cittadino -. L'obiettivo è non fermarsi, con progetti chiari, ben delineati e senza sorprese".
Il Piano adottato sarà votato in consiglio comunale a fine novembre, fino a quella data il Comune e i tecnici dell’Università Politecnica sono comunque aperti a richieste, suggerimenti ed integrazioni.
Anche il Vice sindaco e Assessore alla ricostruzione Giorgio Di Tomassi ha confermato che gli incontri con i tecnici incaricati sono proseguiti, seppur in videoconferenza, anche durante la pandemia, al fine di raggiungere scelte condivise con tutti i cittadini. Gli obiettivi della ricostruzione sono: sicurezza, uniformità e fruibilità senza stravolgere l’aspetto originario del paese cinquecentesco.
Prima di passare alla presentazione delle tabelle tecniche, il vice sindaco Di Tomassi ha fatto anche il punto delle opere pubbliche in corso d’opera.
I lavori post sisma che hanno interessato il Teatro sono stati completati, mancano ora alcuni interventi complementari, tra i quali l’ammodernamento degli impianti, che saranno di ultima generazione, e l’ampliamento dei camerini, opere per le quali si è avuta pochi giorni fa la conferma della copertura finanziaria, dall’Assessore Regionale Castelli e dal Presidente Acquaroli.
Per il Palazzo Comunale la gara di progettazione è conclusa, mancano alcune verifiche dall’Anac, mentre l’Università La Sapienza di Roma sta eseguendo un rilievo storico e una mappatura totale dell'edificio, che permetteranno di ricostruire la cronologia e tipologia dei lavori eseguiti fin dal 1800 sull’edificio.
Rilievi che saranno preziosi anche ai fini della progettazione. Nell’ambito del PNRR, infine, è confermato il finanziamento di 36 milioni di euro per il primo stralcio della Pedemontana, che partirà proprio da Caldarola.
Il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune Andrea Spinaci ha anticipato ai cittadini presenti che il piano prevede l'acquisizione a patrimonio pubblico di alcune aree ed immobili privati e che, quindi, l’Amministrazione invita gli interessati a contattarli nei prossimi giorni per ogni approfondimento e/o proposta del caso.
E’ seguita la presentazione dei PUA da parte dell’Architetto Marinelli dell’Università Politecnica delle Marche. L’Architetto ha sottolineato che questa modalità di confronto, fortemente voluta dall’Amministrazione caldarolese, non era imposta dalla legge, ma ha permesso di avere un quadro di interventi condiviso e quindi maggiormente performante alle necessità dei singoli, grazie al coinvolgimento sin da subito di tecnici e cittadini.
"Nonostante l'evoluzione normativa abbia creato spesso incertezze, con ordinanze che lasciano spazi interpretativi, si è riusciti a delineare un Programma Straordinario di ricostruzione e un Piano Attuativo che lavorano in parallelo, per raggiungere gli obiettivi pubblici e privati, sia per il centro cittadino di Caldarola che per le frazioni" ha chiosato il sindaco Luca Maria Giuseppetti.
L’Università Loreto sbarca a Dubai. La Delegazione italiana, costituita dai professori Emanuel Vecchioli e Roberto Acquaroli, reduce dalla visita culturale e formativa negli Emirati Arabi Uniti, dove è in corso l’Expo 2020 Dubai, è pronta ad avviare, a Dubai appunto, una serie di Master Formativi legati alle eccellenze italiane.
Eccellenze enogastronomiche, estetiche e della moda molto apprezzate e ricercate in tutto il mondo. Lo Sceicco Sultano di Dubai Bin Rachid Al Noaimi, che ha incontrato personalmente la Delegazione Italiana all’Hotel Meriot, si è detto felice e onorato di avviare una lunga e proficua collaborazione con l’Università Loreto e di poter dare alla città di Dubai la possibilità di addentrarsi a fondo nella conoscenza dei segreti e delle particolarità delle eccellenze italiane.
A tal proposito, già dai primi mesi del 2022 avrà inizio il primo Master sulla cucina. Precisamente il corso, tenuto dalla professoressa Rosalba Marte, appena nominata ‘Lady Chef Italiana’, sarà incentrato su come fare la pasta. Ma, come preannunciato, non sarà l’unico. Dall’interessante e cordiale incontro tra la delegazione italiana dell’Università Loreto, che ha descritto allo Sheikh Sultan Bin Rachid Al Noaimi tutte le attività e i corsi di Alta Formazione attivi presso il polo di Corso Boccalini 73, e quella araba è emerso l’interesse degli Emirati Arabi Uniti per collaborazioni formative continue e durature.
Pertanto l’incontro, tenutosi durante l’Expo 2020 Dubai, dove i professori italiani Emanuel Vecchioli e Roberto Acquaroli, accompagnati dall’interprete, hanno potuto passeggiare ammirando l’architettura mozzafiato dei padiglioni espositivi, ha creato le basi per una lunga e proficua collaborazione culturale e formativa tra la città di Dubai e l’Università Loreto.
Partecipazione resa ancora più forte dall’invito accolto dallo Sheikh Sultan Bin Rachid Al Noaimi a visitare Loreto e la Regione Marche nei primi mesi dell’anno, in concomitanza con l’avvio del primo Master formativo targato Università Loreto a Dubai.
La Med Store Tunit si impone a Savigliano per tre set a zero. I biancorossi controllano la partita e portano a casa la quarta vittoria consecutiva contro un avversario che si è battuto con coraggio. Primo set combattuto, con Macerata che parte lenta, poi decide di prendere in mano l’incontro e trascinata da uno straripante Dennis va avanti 1-0.
Il secondo set è il più combattuto e solo nel finale la Med Store riesce ad allungare, poi Savigliano si gioca tutto nel terzo set ma i biancorossi sono bravi a non farsi sorprendere e a controllare con esperienza.
LA CRONACA – Med Store Tunit con Dennis Capitano, Ferri e Lazzaretto, al centro Robbiati e Pasquali, Longo, Gabbanelli libero. Per Savigliano Garelli, Galaverna e Ghibaudo, Dutto e Ghio centrali, Vittone e come libero Rabbia. Va avanti Macerata che prova a far valere la proprio qualità 3-6, i padroni di casa sono però efficaci in battuta quindi rispondono con Ghio che mura Dennis e poi va a punto di forza per il 7-7.
Fase equilibrata, le squadre giocano punto a punto, Macerata viaggia sul buon momento di Ferri, 14-14; bene Savigliano che per ora ribatte con coraggio ai biancorossi. Si accende Dennis e porta avanti i suoi 16-20 a suon di ace, devastante lo schiacciatore cubano: finale comunque serrato, salvataggio di Gabbanelli e ancora Dennis supera la difesa avversaria, 19-23, gran servizio di Longo per Robbiati 20-24 e poi muro ancora di Robbiati e set per Macerata.
Partono aggressivi ora i padroni di casa, sfortunato Lazzaretto in ricezione e 3-5 per Savigliano; muro di Dutto poi errore in difesa, 9-5, coach Di Pinto chiama il time-out per scuotere i suoi. Lo stop sveglia Macerata, i biancorossi macinano punti e col muro ancora decisivo di Robbiati trovano il 10-10; dopo una fase combattuta la Med Store Tunit si scuote e torna avanti 14-17 con il diagonale di Dennis.
In difficoltà i padroni di casa, troppi errori e il coach Bonifetto chiama il time-out sul 16-21. Due giocate furbe di Ferri e Longo portano Macerata sul 18-23, il muro e il tocco sotto rete di Robbiati valgono il secondo set. Servizio perfetto di Longo per Dennis che in diagonale mette a terra il 2-3 per la Med Store Tunit, decisa a chiudere i conti con Savigliano; si scuotono i padroni di casa, l'ace di Ghio vale il 5-5, non ci stanno gli uomini di Bonifetto.
Macerata allunga di nuovo e prova a mantenere il vantaggio, sbaglia stavolta Ghio e il suo diagonale esce, 11-15; Savigliano accorcia ancora con coraggio, i biancorossi difendono bene e con Pasquali al centro e l'ace di Dennis trovano il 14-19. Grande recupero quasi sugli spalti di Macerata, Dennis però stavolta trova l'opposizione del muro, 16-21, poi il 7 biancorosso si riscatta e mette a terra il 18-24; chiude set e partita Lazzaretto.
TABELLINO MONGE-GERBAUDO SAVIGLIANO 0 - MED STORE TUNIT MACERATA 3
PARZIALI: 20-25, 18-25, 18-25.
Durata set: 24’, 25’, 23’. Totale: 72’.
MONGE-GERBAUDO SAVIGLIANO: Ghibaudo 12, Bossolasco 5, Garelli 2, Gallo, Bosio, Ghio 7, Galaverna 5, Rabbia, Bergesio, Vittone, Testa, Dutto 5. NE: Cravero, Manca. Allenatore: Bonifetto.
MED STORE TUNIT MACERATA: Pasquali 4, Longo 5, Dennis 19, Margutti, Ferri 10, Scrollavezza, Lazzaretto 7, Gabbanelli, Robbiati 7. NE: Scita, Paolucci, Sanfilippo, Ravellino. Allenatore: Di Pinto.
ARBITRI: Cavicchi e Lentini.