di Picchio News

"5G, discarica e inceneritori": l'allarme del consigliere Consalvi sui rischi ambientali per Cingoli

"5G, discarica e inceneritori": l'allarme del consigliere Consalvi sui rischi ambientali per Cingoli

La recente notizia dell'installazione di un'antenna 5G nella frazione di Grottaccia ha riacceso i riflettori su una questione che, secondo Raffaele Consalvi, consigliere comunale di Per Cingoli, rischia di diventare una vera e propria emergenza per territorio. L’esponente del Pd non ha dubbi: quello che inizialmente potrebbe sembrare un singolo, banale progetto di infrastruttura, è in realtà la punta dell’iceberg di un problema più ampio e preoccupante, che coinvolge la salute e il benessere di tutti i cittadini. "Parliamo di inquinamento ambientale – esordisce Consalvi – un 'mostro subdolo' che non si vede, ma che, nel tempo, mina la salute delle persone. Un fenomeno che fino a pochi anni fa Cingoli nemmeno si immaginava, ma che oggi sta diventando sempre più evidente". Il consigliere de fa notare che nella zona di Grottaccia, dove è prevista l’installazione dell’antenna 5G, ci sono già altre fonti di inquinamento, come un elettrodotto ad alta tensione che passa a pochi centinaia di metri dalle abitazioni e dalle attività commerciali, e che emette onde elettromagnetiche. A pochi chilometri di distanza, poi, c’è la discarica provinciale, il cui ampliamento è già previsto dai progetti del Cosmari. "Siamo di fronte a un'accumulazione di fattori di rischio che, nel lungo periodo, potrebbero avere un impatto negativo sulla salute di chi vive in queste zone", sottolinea Consalvi. Ma non è tutto. Consalvi allarga la sua analisi a questioni altrettanto rilevanti per la comunità. "Il piano di ampliamento della discarica prevede altri cinque o sei anni di attività, ma la vera preoccupazione arriva da ciò che potrebbe succedere dopo. La Regione Marche sta pensando di bandire le discariche e sostituirle con impianti di incenerimento. E il sito più probabile per un inceneritore potrebbe essere proprio quello di Botontano, che servirebbe l’intera regione", afferma i, mettendo in evidenza i possibili rischi legati a questa prospettiva. Aggiungendo un altro capitolo alla lista delle criticità, l'esponente del Pd menziona anche le problematiche derivanti dall'allevamento intensivo nella zona di Rangole, che da tempo sta sollevando proteste tra i residenti e gli operatori economici locali. "Le difficoltà sono evidenti – prosegue Consalvi – e continuano a crescere, con una situazione che non sembra destinata a migliorare senza un intervento concreto da parte delle istituzioni". Infine, c’è la questione del lago, una risorsa fondamentale per l’irrigazione e per l'approvvigionamento idropotabile. "Da anni il lago è soggetto alla proliferazione di un'alga rossa che rilascia tossine Inoltre, quest'estate abbiamo assistito a un episodio di contaminazione da pesticidi, che, pur non compromettendo i parametri di potabilità, ha comunque influito sulla qualità dell’acqua. Questo è un altro campanello d’allarme", spiega Consalvi, che non nasconde la sua preoccupazione. Di fronte a questo scenario, Consalvi chiede un cambio di passo. "Cingoli ha bisogno di un'amministrazione che riconosca la gravità di questi problemi e che non si limiti a minimizzare o a nascondere sotto il tappeto le difficoltà. È il momento di unire le forze e affrontare queste sfide con coraggio e trasparenza, per la salute e la sicurezza dei cittadini", conclude il consigliere comunale. 

15/11/2024 10:00
Challenge Cup, la Lube parte col piede giusto: vittoria in tre set sul campo del VK Karlovarsko

Challenge Cup, la Lube parte col piede giusto: vittoria in tre set sul campo del VK Karlovarsko

La campagna europea dei biancorossi si apre con il piede giusto in Repubblica Ceca. Al debutto stagionale in Challenge Cup, la Cucine Lube Civitanova lascia subito il segno espugnando in tre set (16-25, 18-25, 14-25) il campo del VK Karlovarsko. Padroni del gioco per quasi tutto l’incontro, gli uomini di Giampaolo Medei possono guardare con ottimismo alla gara di ritorno per il passaggio del turno, in programma mercoledì 20 novembre (ore 20.30), tra le mura amiche dell’Eurosuole Forum. Prima, però, a tenere banco sarà la grande sfida casalinga di Regular Season contro la Valsa Group Modena, in calendario domenica 17 novembre (ore 18).  All’Hala Micovych Sportu i cucinieri fanno sembrare fin troppo facile un match che alla vigila presentava più di un’insidia. Buona la concentrazione del gruppo, ottima risposta di Giovanni Gargiulo, titolare a sorpresa al posto di Marko Podrascanin ed esordiente nelle competizioni europee. Adis Lagumdzija chiude da top scorer con 14 punti (69% con 4 ace e 1 muro), ma il premio di MVP va a Mattia Bottolo (12 punti con il 75% in attacco e 3 ace).  Lube schierata con Boninfante in cabina di regia e Lagumdzija terminale offensivo, Bottolo e Nikolov laterali, Gargiulo e Chinenyeze centrali, Balaso libero. Padroni di casa in campo con Chirivino al palleggio e Janson opposto, Sestan e Bajandic laterali, Balaz e Spulak al centro, Pfeffer libero.  LA GARA  Il primo set è deciso da una Lube performante al servizio (3-0 gli ace) e precisa in attacco (54% contro il 50% dei padroni di casa). Il team marchigiano parte contratto (7-5), ma cresce fino a trovare il sorpasso targato Nikolov e l’immediato +3 grazie al mani out di Lagumdzija seguito da un errore dei cechi (8-11). Civitanova mette il turbo e allunga fino al +7 sul muro di Lagumdzija e l’ace di Bottolo (13-20). I biancorossi dominano la scena (14-22). Lagumdzija va a segno dai nove metri (7 punti personali con 62% di positività, 1 ace e un block), poi il muro biancorosso chiude i giochi (25-16).  Nel secondo set la Lube è un diesel, poi domina il gioco in attacco (65% contro il 42%), timbra 5 ace contro i 3 dei cechi, riceve meglio e vince 2-1 il duello dei muri. Nikolov non trova subito il ritmo (8-4), ma i biancorossi arginano il primo strappo dei rivali centrando il pari a quota 9 con Lagumdzija. Civitanova alza il livello a muro (13-14) e, come nel set precedente, mette alle corde il Karlovarsko con il servizio. Di Nikolov il block del +4 (14-18), di Gargiulo l’ace del +5 (16-21). La Lube termina il set con gli innesti Orduna e Dirlic, ma la gloria finale è per Bottolo, autore dell’ace decisivo (18-25). Tutti gli attaccanti biancorossi si esprimono con percentuali tra il 60% e l’80% nelle offensive.  Nel terzo parziale c’è solo la Lube in campo. Avvio fulminante della Lube con Lagumdzija che batte forte (1-9). Sul muro e il primo tempo di Gargiulo, intervallati dall’attacco di Bottolo, il divario è incolmabile (2-13). Medei rivoluziona la formazione dando spazio Orduna in diagonale con Dirlic, al giovanissimo centrale brasiliano Tenorio e allo schiacciatore iraniano Poriya, autore di un diagonale imprendibile (8-17). I padroni di casa cercano di riscattarsi nel finale rosicchiando punti (12-19). Il punto finale lo mette a terra Tenorio (14-25).  TABELLIINO  VK Karlovarsko – Cucine Lube Civitanova 0-3 (16-25, 18-25, 14-25)  VK Karlovarsko: Fiser 2, Manoogian (L) ne, Pfeffer (L), Bajandic 8, Seidl 4, Balaz, Chromec, Chirivino, Sestan 6, Pastrnak 1, Janson 6, Spulak 6. All. Mascia  Cucine Lube Civitanova: Chinenyeze 4, Gargiulo 6, Loeppky (L) ne, Orduna, Bisotto, Balaso (L), Boninfante 1, Poriya 5, Nikolov 13, Lagumdzija 14, Dirlic 3, Podrascanin ne, Bottolo 12, Tenorio 1. All. Medei  Arbitri: Jakisa (BIH) e Thomsen (DEN)  Note: durata set 21’, 24’, 22’. Totale 1h 7’. Karlovarsko: errori al servizio 10, ace 5, muri 3, attacco 45%, ricezione 39% (18%). Civitanova: errori al servizio 12, ace 11, muri 7, attacco 65%, ricezione 45% (22%). Spettatori: 1.000. MVP Bottolo.      

15/11/2024 09:39
Segreti per superare il blocco dello studente universitario

Segreti per superare il blocco dello studente universitario

Fra gli universitari, anche i più brillanti, è molto diffuso il blocco dello studente. Il blocco dello studente universitario si manifesta in molte forme. Solitamente, non si riesce a ricordare ciò che si è studiato, ci si sente stanchi e demotivati. Per alcuni compaiono degli stati di ansia accompagnati da insonnia e nervosismo. L’idea di dover affrontare un esame appare molto complicata e si tende a procrastinare. Alla lunga, il blocco dello studente universitario può divenire un problema molto gravoso. Le sue conseguenze riguardano, soprattutto, il non riuscire a completare il piano di studi e quindi a laurearsi. Il blocco dello studente universitario, come riconoscerlo Il blocco dello studente universitario si presenta in vari modi. E’ possibile non riuscire a mantenere la concentrazione e finire per trascorrere la giornata sui social o ad ascoltare musica. Per altri si accompagna ad uno stato di stanchezza fisica e mentale che rende impossibile affrontare gli impegni. Invece, alcuni studenti si sentono impauriti dalla corposità del materiale da conoscere. Quando si attua il blocco dello studente universitario si cade in un circolo vizioso fatto procrastinazione e sensi di colpa. Si tende a tralasciare gli studi per attività più piacevoli ma poi ci si ritrova a dover fare i conti con i rimorsi di coscienza. Spezzare questa catena è possibile. Allontanare ansia e paura Per molti studenti universitari il principale ostacolo alla laurea è la paura. Si manifesta con il timore di deludere i familiari e sé stessi e con la sensazione di stare perdendo tempo. Inoltre, può capitare di sentirsi sotto pressione, a causa delle domande di amici e parenti, e di sentirsi incapaci di affrontare le varie prove. Alcuni accorgimenti sono utili per contrastare la paura e ritrovare il coraggio di andare avanti. Uno dei grandi nemici degli studenti è il perfezionismo. Aver studiato bene ed essere preparati è fondamentale ma ciò non deve portare ad un accentuato perfezionismo. Conoscere tutto lo scibile è impossibile così come lo è possedere in maniera compiuta una materia d’esame. Per allontanare la paura bisogna imparare a non indugiare sui pensieri negativi. Il consiglio è quello di fissare l’attenzione sul percorso fatto, cercando di focalizzare l’obiettivo. Non bisogna poi mai dimenticare che si può sbagliare anche se si è stati diligenti. Se si dovesse ricevere un voto non eccellente o essere rimandati la parola d’ordine è reagire positivamente, cercando di capire quali siano i motivi del fallimento. Si tratta soltanto di un esame universitario che si può ripetere a breve termine. Per vincere l’ansia e lo stress è importante prevedere dei momenti di riposo, da trascorrere preferibilmente all’aria aperta. Una passeggiata nel verde, una lettura rilassante o due chiacchiere con gli amici di sempre sono rimedi infallibili per sentirsi subito meglio. Infine, un aspetto essenziale ma spesso trascurato riguarda la cura del proprio benessere psicofisico. Il corpo ha bisogno di un’alimentazione variata, ricca di cibi di stagione. Invece, bisogna limitare gli alcolici ed i superalcolici, la caffeina e la teina. La sonnolenza postprandiale può rappresentare un ostacolo allo studio. Le pietanze che causano sonnolenza sono quelle più ricche di grassi, zuccheri e calorie. Le paste molto condite, le fritture ed i panini molto elaborati sono da destinare alle giornate in cui non si deve studiare. Altrettanto importante è avere un buon sonno; generalmente, si consiglia di riposare fra le sette e le otto ore per notte. Per facilitare il riposo notturno è importante che la stanza da letto sia buia e non troppo riscaldata. Nei momenti antecedenti il sonno è meglio non utilizzare pc e telefonino. E’ consigliato conciliare il sonno con la lettura, oppure sorseggiando una tazza di latte caldo. Insomma il riposo è un aspetto da non trascurare, anche perchè è ormai risaputo quanto possa giovare al nostro sistema immunitario. I segreti per superare il blocco dello studente universitario Il primo segreto per superare il blocco dello studente universitario è ammettere di avere un problema. Eludere la questione è deleterio perché si perde ulteriormente tempo prezioso. Invece, la strategia ottimale è accettare di essere bloccati. Successivamente si possono mettere in atto dei comportamenti per riprendere gli studi. La prima regola è concedersi un buon arco di tempo per preparare la prova. Avere del tempo necessario per studiare e ripassare permette sia di non dover fare le notti sui libri sia di arrivare all’esame meno stressati. In base ai giorni a disposizione si può stabilire una tabella di marcia ben bilanciata. I giorni a ridosso della prova non dovrebbero essere troppo faticosi. Il giorno prima dell’esame si dovrebbe dedicare qualche ora soltanto a ripassare e a rinfrescare qualche nozione. Vietato trascorrere l’intera giornata e tutta la notte sui libri perché si rischia di arrivare agli esami innervositi e stanchi. Per affrontare meglio le ore di studio ci si può affiancare ad un collega. Studiare in coppia permette di affrontare al meglio la sfida riducendo la noia. Le metodologie di studio sono molteplici ma ci sono dei punti fissi da non dimenticare. Dopo aver letto a voce alta e con calma il capitolo da studiare si sottolineano i concetti essenziali. I dati principali possono essere trascritti creando una mappa concettuale. Successivamente si ripete a voce alta ciò che si ricorda, valutando se si sono toccati tutte le nozioni importanti. Periodicamente, ciò che si è imparato andrà ripetuto così da cristallizzare le informazioni. Una volta che si è studiato tutto il materiale è bene simulare la prova d’esame con un collega. Domande e quiz sono uno strumento valido per migliorare la dialettica, superare la timidezza e capire se sia necessario ripassare alcuni argomenti. Un consiglio sempre valido riguarda il piano di studi. Gli esami più complicati non devono essere tutti vicini alla tesi. E’ meglio distribuirli durante il percorso, così che non si vada incontro a periodi di grande fatica ed ansia. Un segreto per superare il blocco dello studente universitario è confrontarsi con i colleghi che hanno già affrontato quella determinata prova. E’ un modo pratico per capire quali siano le aspettative dei docenti e quindi prepararsi adeguatamente. Inoltre, è bene assistere alle interrogazioni così da poter osservare realmente l’andamento della prova.      

15/11/2024 09:30
Classe di resistenza viti e bulloni: cosa bisogna sapere

Classe di resistenza viti e bulloni: cosa bisogna sapere

Quando si tratta di scegliere i giusti elementi di fissaggio per un progetto, la conoscenza delle classi di resistenza di vita e bulloni è di prioritaria importanza per garantire la sicurezza e l’efficacia di una struttura. Indipendentemente dal fatto di lavorare ad un progetto di ingegneria civile o alla costruzione di macchinari, la loro conoscenza aiuta a comprendere la capacità di carico e le caratteristiche meccaniche delle viti che utilizzerai. Inoltre, è necessario comprendere quando e come utilizzare correttamente viti specializzate: scopri le viti autofilettanti come queste, adatte a garantire la massima tenuta in materiali e ambienti diversi. Cosa si intende per “classi di resistenza” e come scegliere correttamente le viti in base a questo indicatore Per “classe di resistenza viti”, s’intende un indicatore utile a fornire la capacità di sopportare carichi senza deformarsi o rompersi. Il valore fornito, di conseguenza, determina l’idoneità di una vita per un’applicazione specifica, che viene indicata da due numeri separati da un punto (ad esempio, 10.9): il primo numero identifica la resistenza alla trazione della vita espressa in centinaia di MPa (megapascal), il secondo, invece, è il rapporto percentuale tra la resistenza alla trazione e il limite di snervamento. In termini pratici, una classe pari a 8.8 vanta una resistenza alla trazione di 800 MPa e un limite di snervamento pari all’80% di detta resistenza, ossia 640 MPa. Questa classificazione agevola il compito nella scelta nella scelta di viti effettivamente adeguate alle esigenze del progetto, garantendo che le stesse siano in grado di sopportare le sollecitazioni alle quali verranno sottoposte. Scegliere la vita con la giusta classe di resistenza viti, di conseguenza, è una questione in primis di sicurezza, ma riguarda, secondariamente, anche l’efficienza economica. L’utilizzo di viti con classe di resistenza troppo bassa potrebbe potenzialmente causare guasti di grave entità alla struttura, mentre quelle con resistenza troppa alta - nel caso in cui non fossero effettivamente necessarie - potrebbe risultare inutile e dispendioso dal punto di vista economico. All’atto concreto, l’utilizzo di viti con classe di resistenza decisamente elevate (ad esempio, 10.9 o 12,9) è necessario in applicazioni industriali pesanti, come la costruzione di ponti, perché sono in grado di sopportare carichi decisamente elevati senza subire deformazioni, mentre in applicazioni meno critiche, ad esempio costruzioni di strutture leggere, si può ricorrere all’utilizzo di viti con classi di resistenza decisamente più basse (ad esempio, 4.6 o 5.8). Correlazione tra classi di resistenza e trattamenti termici La determinazione della classe di resistenza viti è direttamente collegata ai trattamenti termici a cui essa è sottoposta; quest’ultimi, infatti, sono in grado di modificare le proprietà meccaniche dell’acciaio, migliorando resistenza e durezza del medesimo e garantendo che la vite sia in grado di sopportare le sollecitazioni previste. Le viti temprate, ad esempio, ampliano durezza e resistenza alla trazione delle viti, rendendole adatte per applicazioni che richiedono una grande capacità di carico. Quando sono trattate tramite rinvenimento, invece, le viti aumentano la loro duttilità e resistenza alla rottura. Per indurire la superficie della vita, invece, si opta per la cementificazione, in grado di migliorare la resistenza all’usura. La giusta combinazione di questa serie di trattamenti termici è a dir poco fondamentale per produrre viti con le giuste proprietà meccaniche richieste dalle diverse applicazioni in ambito industriale, dove, come già scritto precedentemente, è fondamentale garantire la massima sicurezza. L’importanza delle certificazioni Il rispetto della normativa, come si evince da questo nostro articolo riguardante l’urbanistica cittadina, è di fondamentale importanza in qualsiasi ambito della nostra società. Anche la costruzione di viti e bulloni, di conseguenza, devono rispettare rigorosamente quanto previsto dalle leggi, risultando conformi agli standard internazionali come ISO, DIN o ANSI. Le viti utilizzate nel mondo delle costruzioni, ad esempio, sono sottoposte a obbligo di certificazione per garantire il soddisfacimento dei requisiti di resistenza e durabilità. Oltre a questi aspetti, la certificazione permette anche la tracciabilità in caso di verifiche o richiami. Per approfondire questa importante tematica, è consigliato consultare fonti autorevoli come l’American Society for Testing and Materials (ASTM), che fornisce standard dettagliati per le viti e i bulloni al fine di garantire che i componenti utilizzati siano adeguati all’applicazione prevista. Come scegliere e utilizzare viti e bulloni Nella scelta, devono essere considerati altri fattori al di là della classe di resistenza viti. E’ importante, infatti, prestare attenzione a materiale, lunghezza e diametro della vite, analizzando, in primis, le specifiche del progetto. Grazie a esse si possono identificare i carichi previsti e le condizioni ambientali utili per selezionare la classe di resistenza e il tipo di vite più adatto. A titolo esemplificativo, applicazioni esterne o ambienti umidi richiedono l’utilizzo di viti con rivestimenti anticorrosivi. Infine, come descritto nel precedente paragrafo, è necessario assicurarsi che le viti siano certificate e conformi agli standard internazionali per garantire la sicurezza e la qualità del progetto. D’altro canto, esistono delle viti innovative e certificate che offrono massima sicurezza. Basti pensare, ad esempio, alle precedentemente citate viti autofilettanti, progettate per tagliare la propria filettatura nel materiale, evitando la necessità di perforare un foro filettato. Un’altra innovazione è rappresentata dalle viti rivestite che, grazie a materiali come zinco e nichel, proteggono l’acciaio sottostante dalla ruggine.  

15/11/2024 09:10
Strumentazione innovativa per il master Unicam in “Ortopedia e Traumatologia ortopedica dei piccoli animali”

Strumentazione innovativa per il master Unicam in “Ortopedia e Traumatologia ortopedica dei piccoli animali”

Si è conclusa con successo nei giorni scorsi l’attività didattica teorico-pratica del Master di secondo livello in “Ortopedia e Traumatologia Ortopedica dei piccoli animali”, tenutosi presso l’Ospedale Veterinario Universitario Didattico di Unicam a Matelica e diretto dalla prof.ssa Angela Palumbo Piccionello, docente della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria e direttrice anche dell’OVUD. Obiettivo del master è quello di fornire competenze specialistiche per la diagnosi e il trattamento delle principali patologie ortopediche del cane e del gatto, nonché fornire al medico veterinario le conoscenze indispensabili per la giusta indicazione alle varie indagini strumentali e l’interpretazione dei risultati, nonché all’uso corretto dei dispositivi medici e attrezzature chirurgiche utili al trattamento del paziente. Oltre ai docenti Unicam, sono intervenuti anche docenti di fama internazionale che hanno relazionato e guidato nelle sessioni pratiche i venti medici veterinari frequentanti il master e provenienti da tutta Italia. “Nell’ultima sessione dedicata alla chirurgia ortopedica mini invasiva – ha sottolineato la prof.ssa Palumbo Piccionello – uno dei sostenitori del master, l’azienda americana Arthrex, leader mondiale in strumenti chirurgici per medicina umana e veterinaria, ci ha inviato otto colonne di artroscopia super accessoriate ed ad altissima risoluzione. E’ la prima volta che in Italia viene inviata strumentazione di così alta qualità per un corso in medicina veterinaria. Sono le colonne artroscopiche più performanti al mondo ed è per noi motivo di grande orgoglio aver potuto offrire questa opportunità ai corsisti”. 

14/11/2024 19:58
Macerata, "Non sono quello che sono": dibattito sul nuovo film di Edoardo Leo al cinema Multiplex

Macerata, "Non sono quello che sono": dibattito sul nuovo film di Edoardo Leo al cinema Multiplex

In occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, la consigliera comunale di Macerata, Sabrina De Padova, organizza un evento di grande rilevanza per sensibilizzare la comunità sul tema della violenza di genere, un problema sociale che purtroppo non accenna a diminuire. Da anni impegnata nella lotta contro le discriminazioni di genere, sia come presidentessa del Consiglio delle Donne che come consigliera comunale, Sabrina De Padova ha sempre posto l’accento sull’importanza di educare fin dalle scuole alla parità di genere e al rispetto reciproco. Quest'anno, per dare ulteriore forza al messaggio, l'evento si concentrerà sulla proiezione del film "Non sono quello che sono", diretto e interpretato dall'attore, sceneggiatore e regista Edoardo Leo, che esce nei cinema oggi,14 novembre. La pellicola è una traduzione in chiave moderna dell’Otello di Shakespeare, riscritta in dialetto romano e napoletano, e affronta temi universali e ancora drammaticamente attuali, come la violenza domestica, la gelosia patologica, il razzismo, il maschilismo e il patriarcato. In un’epoca in cui i notiziari quotidianamente riportano notizie di femminicidi, il film offre uno spunto di riflessione sulla natura tossica di molte relazioni e sul pericolo che queste possano sfociare in tragedie fatali. Un film che riflette sul maschilismo inconsapevole "Non sono quello che sono" non si limita a raccontare una storia di violenza, ma cerca di indagare a fondo anche sulle dinamiche psicologiche che portano un uomo a compiere atti violenti. Edoardo Leo, attraverso una visione originale del classico shakespeariano, induce lo spettatore a riflettere sul maschilismo inconsapevole e sui comportamenti patriarcali che spesso sono interiorizzati, ma che non vengono riconosciuti come tali. La tragica vicenda di Otello e Desdemona, infatti, trova paradossalmente un parallelo con le violenze quotidiane che molte donne subiscono nelle relazioni moderne, e mostra come la gelosia, la possessività e la disuguaglianza possano trasformarsi in atti di violenza. Sabrina De Padova ha voluto sottolineare l'importanza che sia un uomo, come Edoardo Leo, a prendere la parola su un tema così delicato, in quanto la riflessione deve coinvolgere tutta la società, e non solo le donne. "Ogni individuo, uomo o donna che sia, ha una responsabilità nel riconoscere e contrastare il problema della violenza di genere," ha dichiarato la consigliera. "Questo film ci invita a guardare dentro di noi, a comprendere come spesso siamo inconsapevoli dei meccanismi di oppressione che perpetuiamo." Un incontro per riflettere insieme L’evento, organizzato in collaborazione con Monica Perugini, titolare del Cinema Multiplex di Piediripa, avrà luogo il 18 novembre e offrirà un'occasione di riflessione collettiva sulla violenza di genere. La serata si aprirà alle ore 20.00 con un incontro che vedrà la partecipazione della psicologa Luciana Del Grosso, che affronterà la tematica della violenza di genere, analizzando le sue radici psicologiche e sociali. A seguire, alle ore 20.30, ci sarà l'intervento da remoto di Edoardo Leo, che dialogherà con il pubblico per approfondire il messaggio del film e le problematiche legate alla violenza sulle donne. Alle 21.10, infine, verrà proiettato il film "Non sono quello che sono". Un’occasione per riflettere insieme su una problematica che, purtroppo, non è ancora stata adeguatamente superata, e che continua a colpire quotidianamente donne in tutto il mondo.  

14/11/2024 19:28
Torna la Colletta alimentare: nel Maceratese 83 punti vendita e oltre 1000 volontari coinvolti

Torna la Colletta alimentare: nel Maceratese 83 punti vendita e oltre 1000 volontari coinvolti

Il mese di novembre, con le sue giornate più corte e fredde, porta con sé anche un appuntamento che scalda i cuori di molti: la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Sabato 16 novembre, si rinnova un evento che è diventato, negli anni, un simbolo di solidarietà concreta e necessaria, soprattutto in un periodo in cui le difficoltà economiche si fanno sentire sempre di più. Nelle Marche, la povertà ha ormai assunto un volto familiare. I dati parlano chiaro: l'11% dei cittadini vive al di sotto della soglia di povertà, e dal 2019 al 2021 le persone senza fissa dimora sono aumentate del 13,6%. Dietro queste cifre ci sono volti, storie di famiglie che lottano per arrivare a fine mese, di anziani soli, di giovani che si confrontano con la precarietà. Per tanti di loro, il Banco Alimentare rappresenta un punto di riferimento, un aiuto concreto che porta un po’ di sollievo nelle loro vite.  "Grazie alla rete costruita da Banco Alimentare Marche con oltre 290 enti caritativi, ogni anno si riescono a sostenere più di 43.000 persone. Tuttavia, le necessità continuano a crescere e le scorte non sono mai sufficienti a coprire tutti i bisogni", si legge in una nota del Banco Alimentare. È qui che entra in gioco la Colletta Alimentare: un’occasione fondamentale per rifornire i nostri magazzini e offrire un aiuto tangibile a chi si trova in difficoltà. Giunta alla sua 28ª edizione, questa iniziativa non è solo un gesto di donazione, ma un’esperienza di comunità che arricchisce tutti, coinvolgendoci in un autentico spirito di gratuità". "L'entusiasmo dei giovani è uno dei segnali più positivi. In molte città marchigiane, scuole e istituti superiori collaborano con noi per sensibilizzare gli studenti al valore del dono e alla lotta contro lo spreco alimentare. Per questi ragazzi, partecipare alla Colletta significa non solo donare, ma anche comprendere più a fondo le sfide sociali che ci circondano. - spiega ancora il Banco alimentare - Quest'anno, oltre 5.000 volontari saranno presenti in 390 supermercati delle Marche. A loro va il nostro più sincero ringraziamento: sono loro a invitare i clienti ad acquistare alimenti non deperibili — olio, legumi, conserve di pomodoro, tonno, carne in scatola, alimenti per l’infanzia — da donare a chi vive nell'incertezza del prossimo pasto. In un contesto segnato dall’inflazione, che ha ridotto il potere d’acquisto di molte famiglie, ogni confezione di cibo raccolta rappresenta un atto di speranza e di resistenza". "Nella provincia di Maacerata, abbiamo coinvolto 93 punti vendita, che vedranno l’entusiasta partecipazione di circa 1000 volontari. Questi ultimi saranno presenti per accogliere i clienti e raccogliere le donazioni, dimostrando ancora una volta come il nostro territorio risponde con generosità e spirito di solidarietà. Un grande impegno collettivo che trasformerà una semplice spesa in un gesto concreto di aiuto verso chi è in difficoltà". "Vorrei sottolineare che questa grande mobilitazione non sarebbe possibile senza il supporto di tante realtà locali: l’Esercito, l’Aeronautica Militare, Poste Italiane, la Croce Rossa, i Lions Club, il Rotary, protezioni civili comunali e molte associazioni territoriali sono unite a noi in questo sforzo collettivo. tra queste l’azienda Ciccioli  HR di Corridonia  che, come è ormai tradizione da alcuni anni, mette a disposizione tutto il proprio magazzino  per lo stoccaggio provvisorio degli alimenti proveniente dai  supermercati che avvalendosi di molti volontari tra i quali spiccano numerosi dipendente della ditta Ciccioli HR stessa che gratuitamente donano il proprio alla sistemazione nei pallet che poi in tarda serata con due TIR anche questi offerti gratuitamente trasporteranno gli alimenti al magazzino del Banco alimentare di San Benedetto del  Tronto". "È la prova che, unendo le forze, possiamo fare davvero la differenza per chi è più vulnerabile".  "Grazie al sostegno di aziende e volontari, solo nell’ultimo anno siamo riusciti a distribuire oltre 3.600 tonnellate di alimenti nella nostra regione, sostenendo mense per i poveri, case-famiglia, e centri di accoglienza. Questo dimostra che la Colletta non è solo una risposta immediata alle emergenze, ma parte di un impegno costante per combattere lo spreco alimentare e trasformare eccedenze in risorse per chi non ha nulla." "Quest’anno, aderiamo anche alla Giornata Mondiale dei Poveri, un’iniziativa lanciata da Papa Francesco per ricordarci che la solidarietà non ha confini e deve partire da ciascuno di noi per raggiungere una dimensione più ampia e universale". "In chiusura, vorrei rivolgervi un invito speciale: sabato 16 novembre, prendiamoci un momento per fermarci e fare un gesto di solidarietà. Che si tratti di una confezione di tonno, di un barattolo di legumi, o del vostro tempo come volontari, ogni contributo conta. Se non potete partecipare di persona, ricordate che fino al 30 novembre sarà possibile fare donazioni online. La generosità non ha bisogno di grandi gesti, ma di semplici scelte fatte con il cuore".  

14/11/2024 19:00
Civitanovese, ecco Edoardo Tassi: nuovo innesto per dare slancio all'attacco

Civitanovese, ecco Edoardo Tassi: nuovo innesto per dare slancio all'attacco

La Civitanovese annuncia un nuovo rinforzo per l'attacco: si tratta di Edoardo Tassi, attaccante classe 1998, che vanta un'esperienza significativa tra Lega Pro e Serie D, con un bottino di 43 reti complessive. Tassi ha iniziato la stagione con l'Alma Juventus Fano, in Eccellenza, mentre nella scorsa annata ha militato nella Rotonda (Basilicata) e nel Portogruaro, dopo un'esperienza con il Monte Prodeco in Veneto.  L’arrivo di Tassi rappresenta una nuova risorsa per l'attacco della Civitanovese, che finora ha segnato solo 8 reti in campionato. Grazie al recente pareggio a Teramo, condito da due gol, i rossoblù hanno superato la Fermana (ferma a 7 marcature) nella classifica delle squadre meno prolifiche del girone, raggiungendo l'Ancona. Il club ha dato il benvenuto a Tassi sui social con un messaggio di incoraggiamento: "Benvenuto a Civitanova, Edoardo!". La prossima sfida vedrà la Civitanovese affrontare il Chieti, attuale quarta forza del Girone F di Serie D, con l'obiettivo di dare continuità al risultato positivo ottenuto a Teramo. La partita si terrà domenica alle 14:30 al Polisportivo, ei biglietti sono già disponibili in prevendita sul circuito CiaoTickets.  

14/11/2024 18:45
Il viaggio di Padre Matteo Ricci raccontato in un docu-film prodotto in Cina. L'anteprima a Roma

Il viaggio di Padre Matteo Ricci raccontato in un docu-film prodotto in Cina. L'anteprima a Roma

Il docu-film Un confuciano occidentale in Oriente, dedicato alla figura di Matteo Ricci, gesuita italiano che visse in Cina nel periodo della dinastia Ming, ha riscosso grande successo nello stesso stato dell'Asia orientale e in altri Paesi. Prodotto dal Kuangchi Program Service (Kps) in collaborazione con China Central TV (CCTV), il documentario ripercorre la vita e l'opera di Ricci, che si distinse per il suo approccio rispettoso verso la cultura cinese, integrando i valori locali con l'annuncio del Vangelo, un esempio di "inculturazione" ante litteram. Dopo il successo dell’opera in lingua cinese prodotta nel 2020, la versione italiana del documentario televisivo in quattro parti, dedicato al gesuita nato a Macerata il 6 ottobre 1552 e morto a Pechino l’11 maggio 1610, verrà presentata nella serata di oggi, 14 novembre, al Teatro Quirino di Roma.  Ricci è noto per aver studiato la lingua cinese, pubblicato opere in cinese, e creato il primo mappamondo che poneva la Cina al centro. La sua opera ha aperto ponti tra Oriente e Occidente, contribuendo alla diffusione della cultura scientifica e religiosa in Cina. Nonostante il successo, le sue metodologie furono inizialmente criticate all'interno della Chiesa, ma successivamente rivalutate, anche grazie agli sviluppi del Concilio Vaticano II. Il documentario, che include riprese in vari Paesi, racconta anche il contesto storico e culturale del tempo e l'importanza di figure come Paolo Xu Guangqi, amico di Ricci. Il progetto ha lo scopo di valorizzare l'eredità dei gesuiti che hanno contribuito al progresso culturale e scientifico in Cina, offrendo oggi un esempio di dialogo tra culture.

14/11/2024 18:26
Prima nevicata sui monti Sibillini: da Bolognola a Sassotetto, ma il freddo non durerà

Prima nevicata sui monti Sibillini: da Bolognola a Sassotetto, ma il freddo non durerà

La prima nevicata della stagione ha fatto il suo ingresso sull'Appennino marchigiano, coprendo di bianco le vette di Sassotetto, frazione di Sarnano. Oggi, verso le 16, la webcam di Santa Maria Maddalena ha immortalato il fenomeno, con la perturbazione che ha portato neve al sito sciistico, aprendo ufficialmente la stagione invernale nella zona. Imbiancato anche il versante di Pintura di Bolognola, il Monte Prata e Castelsantangelo sul Nera. Questa ondata di freddo, causata da una sciabolata artica, continuerà a colpire la regione anche domani, portando un abbassamento delle temperature e possibilità di nuove nevicate. Tuttavia, gli esperti meteo prevedono che già nel fine settimana le temperature inizieranno a risalire, dando una pausa momentanea al freddo intenso. Con l'arrivo della neve, le stazioni sciistiche dell'Appennino marchigiano sono pronte ad accogliere gli amanti degli sport invernali, ma chi si aspetta un inverno rigido dovrà attendere ancora: la breve ondata di freddo si esaurirà rapidamente, lasciando spazio a condizioni più miti.

14/11/2024 17:50
Pasta, olio e pane tra i prodotti più aumentati di prezzo negli ultimi 10 anni: il report di Federconsumatori

Pasta, olio e pane tra i prodotti più aumentati di prezzo negli ultimi 10 anni: il report di Federconsumatori

Tra i banchi del mercato o tra gli scaffali dei supermercati e dei negozi specializzati la crescita dei prezzi è una costante a cui, da diversi anni a questa parte, non si sfugge. Le famiglie hanno imparato a sfruttare a proprio vantaggio tutte le strategie utili a risparmiare, ma sempre più spesso sono costrette ad operare tagli e rinunce, persino a tavola, per arrivare a fine mese. L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rilevato, da tempo, una progressiva riduzione del consumo di carne e pesce (-16,9%, con uno spostamento anche verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati); una ricerca sempre più assidua di offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 49% dei cittadini); un aumento degli acquisti presso i discount (+11,9%). A questo si aggiunge la rinuncia alle cure: secondo un recente rapporto dalla Fondazione Gimbe, sono 4,5 milioni gli italiani costretti a tale rinuncia, dei quali circa 2,5 milioni rinunciano per motivi economici. Un quadro desolante che ben rappresenta la situazione di difficoltà in cui si trovano le famiglie, per la quale non si intravedono risposte adeguate sull’orizzonte della manovra economica, quali la rimodulazione delle aliquote IVA sui generi di largo consumo, la creazione di adeguati fondi di contrasto alla povertà energetica e alla povertà alimentare, l’avvio di misure per riequilibrare le disuguaglianze esistenti. Ma quali sono i prodotti che hanno registrato i maggiori aumenti? Il nostro Osservatorio, che ogni anno monitora i prezzi di un paniere di 100 prodotti di prima necessità, ha confrontato i prezzi attuali con quelli di 10 anni fa, stilando la “top ten” dei maggiori rincari. In cima alla classifica spiccano gli elementi fondamentali della dieta mediterranea: pasta e olio. Seguono fette biscottate, riso, farina e tonno in scatola. Prodotti i cui prezzi sono notevolmente cresciuti, ma la percezione di tali aumenti è spesso alterata a causa della shrinkflation e della riduzione di formati delle confezioni. Fortunatamente esistono anche alcuni prodotti (pochi) in controtendenza rispetto al 2014, i cui prezzi hanno registrato una discesa: i cereali da colazione, i biscotti senza lattosio e il pane in cassetta. È interessante notare come la dinamica dei prezzi di tutti questi prodotti, negli anni, segni un’accelerata decisamente più marcata rispetto all’andamento dell’indice di inflazione per l’intera collettività, nonché a quello relativo ai prodotti ad alta frequenza di acquisto. Questo dà perfettamente la misura di come l’impatto della crescita dei prezzi, specialmente negli ultimi 3 anni, sia stato determinante e deleterio specialmente per le famiglie con redditi medi e bassi, aumentando così, significativamente, le disuguaglianze nel nostro Paese.

14/11/2024 17:17
Macerata, "Cammina che ti passa": il Convitto Leopardi promuove la crescita e la scoperta attraverso il cammino

Macerata, "Cammina che ti passa": il Convitto Leopardi promuove la crescita e la scoperta attraverso il cammino

Chiamatelo Wanderlust, desiderio di scoperta o passione per il mondo: è quella forza che spinge l’essere umano a uscire dai confini della quotidianità, a camminare, ad abbracciare nuove esperienze e a imparare dal cambiamento. È un impulso potente, che alimenta creatività, innovazione e crescita, favorendo la scoperta di sé attraverso la curiosità e l’incontro con gli altri. Proprio verso questo orizzonte, il Convitto Leopardi di Macerata cammina da oltre 160 anni, promuovendo a ritmo incessante iniziative educative che accompagnano i suoi studenti nel viaggio della conoscenza e della condivisione, dentro e fuori dalle aule, in tutto l’arco della giornata. Tra le più recenti spicca l’evento “Cammina che ti passa!”, giunto alla sua seconda edizione e molto atteso da tutta la comunità scolastica. Il 7 novembre, duecento alunni semiconvittori dai 6 ai 14 anni hanno colorato le vie storiche di Macerata, guidati dall’educatrice Romina Diletti, ideatrice del progetto, e accompagnati dai volontari dell’associazione podistica A.S.D. Valtenna, che sostiene anche la partecipazione dell’istituto alle “Convittiadi”, le prestigiose Olimpiadi dei Convitti italiani. A sostenere i giovani partecipanti, inoltre, erano presenti educatori, docenti, ex docenti, personale della scuola, familiari e la polizia locale, che ha garantito la sicurezza lungo il tragitto. Con grande cura e passione, l’educatrice Diletti ha curato ogni dettaglio, dai gadget per i bambini della primaria, realizzati con l’aiuto dell’educatore Marco Cetraro, ai cartoncini “metacognitivi” su cui, al ritorno, ogni classe ha potuto riflettere sull’esperienza. Insieme, questi pensieri hanno dato vita a uno striscione simbolico esposto nell’atrio della scuola, a testimoniare il valore del cammino condiviso. “Camminare è un gesto semplice e naturale”, ha dichiarato Romina Diletti, “ma quando lo si fa insieme, diventa un’esperienza di crescita, condivisione e scoperta. In un’epoca in cui bambini e ragazzi trascorrono molto tempo davanti agli schermi, mettersi in cammino è una preziosa occasione per riscoprire la natura e il piacere delle relazioni umane. Percorrendo insieme il tragitto, i nostri alunni hanno l’opportunità di conoscersi davvero, al di là dei ruoli scolastici, e di trovare nel gruppo un supporto importante”. L’evento si è ispirato a un principio fondamentale: “Non camminare davanti a me, potrei non seguirti. Non camminare dietro di me, potrei non guidarti. Cammina al mio fianco e saremo sempre amici”. Un detto antico e carico di significato, che racchiude l’essenza della mission educativa del Convitto Leopardi: camminare insieme, senza competizione, in un clima di amicizia e collaborazione. “Iniziative come questa - ha dichiarato il dirigente Scolastico Roberta Ciampechini - permettono ai ragazzi di vivere l’esperienza della comunità e scoprire la bellezza del mondo che li circonda. Perché si va lontano solo se si viaggia insieme agli altri. Un grazie speciale va all’educatrice Romina Diletti e a tutto il team educativo, che con dedizione e originalità rendono davvero unica questa realtà scolastica”. Il percorso di circa quattromila passi, da via Capuzi fino a piazza della Libertà e ritorno, ha attraversato piazza Marconi per l’immancabile saluto alla sede del Convitto storico. Un tragitto ricco di significato, un’occasione per alunni e alunne di sentirsi parte della comunità maceratese e di interiorizzare valori civici fondamentali come il rispetto, la solidarietà e il senso di appartenenza. “Abbiamo accolto l’iniziativa con entusiasmo, perché ci rappresenta”, precisa la vicerettrice Moira Marconi che ha coordinato la manifestazione con l’educatrice Diletti. “Camminare con gli altri insegna il valore della responsabilità e del rispetto. Quando si cammina in gruppo, è importante mantenere il ritmo, rispettare i tempi altrui, aiutare chi è in difficoltà. È un modo per imparare che ogni persona ha il suo passo, ma che, camminando insieme, si può trovare un’armonia comune”. “Cammina che ti passa!” non è dunque solo un momento di condivisione, ma il simbolo di un percorso di crescita e scoperta che il Convitto “Leopardi” di Macerata traccia ogni giorno, come comunità educante, per i suoi studenti, da oltre un secolo. Passo dopo passo, si costruiscono legami, si valorizzano talenti e si alimenta il desiderio di esplorare il mondo, sicuri che insieme ogni cammino diventi possibile.    

14/11/2024 16:38
San Severino, nuovo ponte dell'Intagliata: ok al progetto da 1,6 milioni di euro

San Severino, nuovo ponte dell'Intagliata: ok al progetto da 1,6 milioni di euro

La Conferenza regionale ha dato l’ok al progetto di fattibilità tecnico-economica relativo al ponte dell’Intagliata, nel comune di San Severino Marche, in provincia di Macerata. Si tratta di un intervento da 1,6 milioni di euro che mira alla risoluzione delle criticità connesse al danno prodotto dal terremoto del 2016/2017 con lo scopo di assicurare il proseguimento e l'accelerazione del processo di ricostruzione. Nelle vesti di soggetto attuatore c’è l’Ufficio Speciale Ricostruzione. «Andiamo a migliorare la viabilità di un punto fondamentale per il traffico veicolare di queste zone - spiega il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli -. Non esiste un cratere ricostruito senza infrastrutture adeguate, sappiamo di dover insistere anche su questo punto e i fondi che continuiamo a mettere a disposizione per raggiungere l’obiettivo lo testimoniano. Ringrazio per la forte collaborazione Anas, Usr, Comune e la Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli». «Siamo davvero soddisfatti per l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico -economica del nuovo ponte dell’Intagliata, un’opera tanto attesa dalla nostra comunità e fondamentale per la sicurezza e la qualità della viabilità non solo locale ma provinciale e regionale. Quest’opera segna un passo concreto e significativo verso il recupero e l’ammodernamento delle infrastrutture e rappresenta una risposta concreta ai bisogni dei nostri cittadini, migliorando la mobilità e alleggerendo il traffico di un punto strategico lungo la SS. 361, arteria che dal mare unisce l’entroterra – sottolinea la sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che aggiunge -. Ringrazio il commissario alla Ricostruzione, senatore Guido Castelli, l’Ufficio Speciale Ricostruzione, l’Anas e la Regione Marche per il loro sostegno e la sempre preziosa collaborazione e attenzione verso le realtà del cratere. Con questo intervento, San Severino Marche si avvicina a un futuro più sicuro e accessibile, nella direzione di una ricostruzione attenta e completa, che restituisce alla nostra comunità importanti infrastrutture, finalmente moderne e funzionali». Il progetto scompone l’intervento in due stralci funzionali. Il primo lotto, vale a dire quello finanziato per un importo di 1.250.000 euro (inserito nell’allegato C dell’ordinanza 137/2023 “Interventi per il recupero del tessuto socio-economico delle aree colpite dal sisma della regione Marche”), prevede la realizzazione della bretella per il solo flusso veicolare direzione est-ovest. Al fine di garantire la più vantaggiosa opera infrastrutturale e nell’ottica dell’ottimizzazione delle risorse pubbliche, il nuovo manufatto di attraversamento sarà già adeguato al futuro transito di entrambe le corsie. La soluzione progettuale consentirà la funzionalità di una corsia a senso unico in direzione Castelraimondo e permetterà fin da subito, di decongestionare il flusso di traffico attualmente in carico al tratto in transito sul ponte dell’Intagliata. Il secondo lotto, una volta finanziato, prevede invece il completamento e la realizzazione della seconda corsia, direzione ovest-est, della rampa di immissione della viabilità proveniente dal centro città, al fine di destinare l’attuale ponte al traffico ciclopedonale.      

14/11/2024 16:20
Recanatese, il pareggio a Senigallia vale la conferma: Lorenzo Bilò resta sulla panchina giallorossa

Recanatese, il pareggio a Senigallia vale la conferma: Lorenzo Bilò resta sulla panchina giallorossa

Avanti con Lorenzo Bilò. Il direttivo dell'Us Recanatese, all'unanimità, ha deciso di proseguire la stagione in serie D con in panchina il giovane tecnico che allenava la Juniores Nazionale. Al suo esordio come capo allenatore tra i professionisti, infatti, Bilò ha ottenuto un convincente pareggio su uno dei campi più difficili dell'intero girone F, quello della Vigor Senigallia, facendo anche fronte alle molteplici assenze che hanno falcidiato il roster giallorosso nella trasferta al "Bianchelli".  "È stato molto apprezzato l'impatto positivo che il suo arrivo ha prodotto sul gruppo, che è determinato nel sostenere il nuovo percorso con Bilò, con l'obiettivo di dare continuità a prestazioni e risultati", si legge nella nota della società. 

14/11/2024 16:00
Tolentino, al "Ciommei" torna fruibile il campo al coperto: c'è la data per la riconsegna alla città

Tolentino, al "Ciommei" torna fruibile il campo al coperto: c'è la data per la riconsegna alla città

C'è attesa per la cerimonia di riconsegna alla città, e in particolare alle associazioni sportive e agli studenti degli istituti superiori cittadini, dell'impianto al coperto "Francesco Ciommei", in zona Sticchi, a Tolentino. Sabato 16 novembre, alle ore 16:00, avrà luogo l’inaugurazione della struttura che è stata riqualificata grazie ai fondi messi a disposizione dalla regione Marche. Interverranno il sindaco Mauro Sclavi e il vicesindaco e assessore allo sport Alessia Pupo. Inoltre sarà presente quale ospite d'onore l'assessore allo sport della regione Marche Chiara Biondi. Hanno assicurato la loro presenza anche diverse autorità sportive tra cui il presidente regionale del Coni Fabio Luna, il presidente provinciale del Coni Fabio Romagnoli, la rappresentante del Cip Comitato Paraolimpico Luisa Pocognoli e il vicepresidente della Lega regionale dilettanti Marco Capretto.  Al taglio del nastro, alla benedizione e ai saluti istituzionali seguiranno alcune dimostrazioni delle scuole dei settori giovanili di calcio, calcio a 5, basket e pallavolo. Con l’occasione sarà consegnato alle associazioni sportive tolentinati un mini van nove posti da utilizzare per il trasporto e le trasferte degli atleti con disabilità, finanziato tramite fondo statale.

14/11/2024 15:53
Recanati in lutto per la scomparsa di Matilde Brualdi, fondò la Clementoni insieme al marito Mario

Recanati in lutto per la scomparsa di Matilde Brualdi, fondò la Clementoni insieme al marito Mario

Matilde Brualdi, moglie di Mario Clementoni, è scomparsa oggi all'età di 93 anni, circondata dall'affetto dei suoi quattro figli, Stefano, Pier Paolo, Patrizia e Giovanni, e dei numerosi nipoti. Nel 1963, insieme al marito, fondò la Clementoni, azienda di giocattoli nata in un garage a Recanati, oggi un importante gruppo industriale con un fatturato di 206 milioni di euro. La filosofia della famiglia, secondo cui "Il gioco è una cosa seria", continua a guidare l'azienda, ora presente in 83 Paesi e con oltre 600 dipendenti. Anche il sindaco della città leopardiana, Emanuele Pepa, ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa dell'imprenditrice.  "Con il marito Mario, Matilde ha contribuito a creare un’impresa che ha fatto giocare generazioni di bambini, sempre con amore, attenzione e con la convinzione che 'il gioco è una cosa seria'. Oggi il suo impegno e i suoi valori continuano nei suoi quattro figli e in un’azienda che è simbolo di eccellenza e dedizione. Ci uniamo al dolore della famiglia Clementoni e di tutta la comunità recanatese". I funerali si terranno sabato mattina, alle ore 10, nel Duomo a Recanati. La camera ardente è stata allestita alla casa funeraria “Bamo” di Recanati. In segno di lutto l'azienda Clementoni resterà chiusa fino lunedì.

14/11/2024 15:33
Recanati, nozze di diamante con la fede per padre Giulio Criminesi: 60 anni da sacerdote

Recanati, nozze di diamante con la fede per padre Giulio Criminesi: 60 anni da sacerdote

Padre Giulio Criminesi, 86 anni, festeggerà con una doppia cerimonia i 60 anni dell'ordinazione sacerdotale. Venerdì 15 novembre, alle ore 11:00, alla Basilica della Santa Casa della Madonna di Loreto con i suoi confratelli e domenica 17 novembre, alle ore 11:30, alla Chiesa dell'Addolorata a Recanati con amici, familiari, confratelli ed autorità.    Era il 15 Novembre 1964 quando ricevette il sacramento sacerdotale, ad appena 26 anni. Amatissimo dalle comunità di Camerino, Cingoli, Corinaldo e Recanati dove ha svolto la sua missione, ha contribuito in modo determinante alla riapertura del Convento dei Frati Cappuccini di Recanati dopo anni di chiusura, ed unitamente agli altri confratelli ha svolto e svolge attualmente, nonostante la sua veneranda età, un ruolo fondamentale nel rappresentare il convento come punto di riferimento, un luogo di accoglienza e di fede attraverso lo svolgimento della grande animazione e delle varie iniziative insieme al Segretariato delle Missioni Estere.    

14/11/2024 15:19
Civitanova, cerimonia emozionante in memoria di Calogero Zucchetto: poliziotto vittima della Mafia

Civitanova, cerimonia emozionante in memoria di Calogero Zucchetto: poliziotto vittima della Mafia

Questa mattina, alle ore 9:00, a Civitanova Marche, alla presenza delle più alte cariche civili e militari della Provincia, nonché di numerosi cittadini, presso l'omonimo parco comunale sito nella zona sud della città, si è tenuta la cerimonia di commemorazione di Calogero Zucchetto, vittima della mafia, barbaramente ucciso ad appena soli 27 anni il 14 novembre 1982. L’evento commemorativo è stato organizzato dalla Questura di Macerata e dal Comune di Civitanova Marche in memoria di "Lillo", medaglia d’oro al valor civile, che immolò la propria vita per servire fedelmente lo Stato e sconfiggere il cancro della mafia che, all’epoca dei fatti, insanguinava le strade di Palermo. In memoria di "Lillo" Zucchetto, all’interno del parco a lui intitolato il 6 novembre 2018 alla presenza del Capo della Polizia, è stata posta una scultura che al termine della cerimonia è stata benedetta dal Cappellano della Polizia di Stato don Adam Baranski. Alla cerimonia di stamattina hanno partecipato il questore Gianpaolo Patruno, il prefetto Isabella Fusiello, il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Raffaele Ruocco, il vice comandante provinciale della Guardia di Finanza Francesco Mirarchi, il comandante della Capitaneria di Porto di Civitanova Marche Chiara Boncompagni, il comandante della Polizia Stradale di Macerata Alberto Valentini oltre a rappresentanti delle forze dell'ordine locali, dei vigili del fuoco, dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato e dall’Associazione Nazionale Carabinieri.  La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione di una corona di alloro presso il monumento dedicato a Calogero Zucchetto in servizio negli anni Ottanta presso la Squadra Mobile di Palermo e stretto collaboratore  del vice questore Ninni Cassarà, dirigente della sezione investigativa. Parole di profonda gratitudine per la giornata commemorativa sono state espresse dal questore Gianpaolo Paturno il quale, in una giornata piovosa che ha reso ancora più suggestiva la cerimonia, con il suo intervento ha ringraziato tutti i presenti ed in particolare il sindaco della città Fabrizio Ciarapica per la fattiva collaborazione nell'organizzazione dell'evento. Il questore di Macerata ha voluto sottolineare che "Calogero Zucchettto rappresenta un esempio di alta fedeltà allo Stato e ai valori che esso incarna come la Giustizia, la Democrazia e la Libertà, per tutti coloro che vengono chiamati ogni giorno a svolgere il proprio dovere vigilando sulla corretta osservanza delle leggi e sulla sicurezza dei cittadini". Il monumento, realizzato da Paola Tassetti, così come interpretato dall'artista, è costituito da due tronchi di faggio che fuoriescono dal manto erboso, a ricordare le salde radici di Calogero verso la propria terra. "Lillo" saluta la sua Sicilia, che si espone colorata, lasciando l’Italia nello sfondo, per rafforzare il suo grande impegno per la sua terra Madre, ma soprattutto per l’Italia intera. La Silhouette di Calogero Zucchetto sulla sinistra (nella sua posizione più conosciuta di saluto e cordialità) si pone in stretta relazione alla sua terra. Ambedue i tronchi sono direzionati verso il Mare e ruotati l’uno verso l’altro, come a cercarsi, guardarsi e ricordarsi della loro profonda unione.  

14/11/2024 14:00
Civitanova, al via il nuovo corso di "Scrittura Creativa, Improvvisazione e Racconto per Immagini"

Civitanova, al via il nuovo corso di "Scrittura Creativa, Improvvisazione e Racconto per Immagini"

È in partenza un percorso innovativo e multidisciplinare rivolto ai ragazzi e alle ragazze tra 11 e 16 anni che desiderino esplorare la scrittura creativa, l’improvvisazione teatrale e il racconto per immagini. Il corso è organizzato all’interno del progetto "Civitanova Città con l’Infanzia" dall’Assessorato ai Servizi Sociali, Educativi e Formativi in collaborazione con Dibbuk Produzioni e si propone di accompagnare i partecipanti in un viaggio espressivo per sviluppare abilità relazionali, emotive e creative. Il progetto, che intende promuovere una partecipazione attiva e consapevole alla cultura dell’immagine, rappresenta un’occasione unica per i giovani di esprimere il proprio vissuto e condividere emozioni in modo originale, contrastando l'uso passivo e spesso superficiale dei social media. "È fondamentale rendere concreta la valorizzazione di ciascun giovane con iniziative che davvero ne esaltino il talento e l'unicità – ha sottolineato l’assessore ai Servizi Sociali, Educativi e Formativi, Barbara Capponi. È per questo che proseguiamo anche con questa bellissima iniziativa di creatività e crescita personale ed emotiva, che al contempo diviene veicolo di socializzazione, fornendo una risposta vera al bisogno dei nostri ragazzi di essere ascoltati e di creare qualcosa di proprio. Lo strumento del teatro è un mezzo potente e la gratuità di tutte le iniziative dell'Assessorato perseguono la direzione di arrivare a tutti, creando quella comunità sempre più attenta a fare sì che nessuno resti escluso. Ringrazio Leonardo Accattoli e Laura Marziali per la loro professionalità e soprattutto per la passione e la cura che da anni dimostrano nei confronti dei nostri ragazzi, per cui sono diventati importanti figure di riferimento educative, e per aver saputo creare con loro relazioni positive importanti per tutti i partecipanti e le loro famiglie". Sotto la guida di Leonardo Accattoli e Laura Marziali, il gruppo sarà invitato a utilizzare dispositivi comuni, come smartphone e una telecamera dedicata, per esplorare il proprio mondo e raccontarlo da diverse prospettive, scoprendo l’espressione visiva come veicolo di comunicazione autentica. In un contesto dinamico e partecipativo, i ragazzi sperimenteranno la realizzazione di scene, inquadrature e brevi racconti visivi che confluiranno in un progetto finale: un film/documentario collettivo che sarà proiettato in un evento pubblico di presentazione. Il corso, si terrà nel periodo dicembre 2024 - aprile 2025 ed offrirà laboratori di scrittura, esercizi di improvvisazione e un’introduzione all’educazione all’immagine, guidando i ragazzi nel trasformare le loro esperienze e visioni in un racconto audiovisivo. É possibile chiedere informazioni e iscriversi al corso, inviando una mail a dibbuk.produzioni@gmail.com o via WhatsApp al 3392016560.

14/11/2024 13:30
(Sempre) Verde Caffè, anche d'autunno: successo per la serata dedicata alle tradizioni marchigiane (FOTO e VIDEO)

(Sempre) Verde Caffè, anche d'autunno: successo per la serata dedicata alle tradizioni marchigiane (FOTO e VIDEO)

È stata una serata di grande partecipazione quella di mercoledì 13 novembre al Verde Caffè di Macerata, che ha inaugurato un nuovo ciclo di eventi convivali dedicati ai sapori stagionali, con "Le tradizioni d'autunno". L'iniziativa, guidata dallo Chef Felice Prosperi e dal Sommelier Dott. Gabriele Cardinali, ha offerto agli ospiti un'esperienza culinaria volta a celebrare i piatti tipici della tradizione marchigiana, perfettamente in sintonia con l'atmosfera autunnale. La serata ha proposto un ricco menù che ha saputo esaltare i prodotti tipici del territorio. Si è iniziato con pane bruschettato con Olio Nuovo, affiancato da un'insalatina di ceci e olive taggiasche, seguito da uno sformatino di zucca arricchito da crema di taleggio, nocciole e pancetta croccante. Il piatto forte sono state la pinciarelle , un primo piatto tipico delle Marche, preparato con l'impasto avanzato del pane. Una tradizione quasi dimenticata che lo Chef Prosperi ha voluto riscoprire e valorizzare: "Abbiamo riportato alla luce un piatto che in molti non conoscono o hanno dimenticato. La sua particolarità sta nell'impasto a base di pane, che gli conferisce un sapore unico. Trattarlo in modo adeguato è fondamentale per esaltarne il gusto, rispettando la delicatezza del lievito presente", ha spiegato lo Chef durante la serata, aggiungendo dettagli sui metodi di preparazione e sulla storia del piatto.  A seguire, una gustosa strapazzata d'uovo con cipollotto, mentuccia e salsiccia, e infine una selezione di formaggi accompagnata da crudité di verdure. Per concludere in dolcezza, la crema della nonna servita con vino cotto, un classico che ha saputo conquistare i presenti. La serata si è chiusa con una degustazione di caffè in moka, tra cui spiccava un caffè arabico della torrefazione Perfero Caffè di Marina di Altidona. Il Sommelier Gabriele Cardinali ha curato con attenzione la selezione dei vini, proponendo un Onirocep dell'azienda Pantaleone e un Merlot dell'azienda Gagliardi. “Abbiamo scelto l'Onirocep per la sua capacità di esaltare i sapori autunnali dei piatti proposti, mentre il Merlot, giovane ma strutturato, si sposa perfettamente con la pinciarella”, ha commentato il Sommelier. “Per finire, abbiamo servito la crema della nonna con un vino cotto di alta qualità, un abbinamento che ha reso omaggio alla tradizione”. Gabriele Micarelli, titolare del Verde Caffè, ha espresso soddisfazione per il successo della serata: “È stata la prima di una serie di iniziative che intendiamo proporre per la città di Macerata, specialmente durante le serate infrasettimanali d'inverno. Vogliamo offrire un'occasione piacevole per ritrovarsi tra amici e assaporare piatti della nostra tradizione”. Verde Caffè si sta confermando come uno dei locali più attivi di Macerata, con proposte diversificate a seconda delle varie occasioni. A tal proposito, Micarelli ha parlato anche della sfida di gestire un locale con diverse anime: “Il nostro obiettivo è quello di adattarci alle esigenze dei clienti, offrendo un pranzo a base di piatti leggeri e veloci per chi lavora, mentre la sera ci immergiamo nella movida maceratese con i giovedì firmati Klorophilla. E, con l'arrivo del weekend, ci dedichiamo al pesce, una specialità che ormai ci contraddistingue. Ci stiamo aprendo anche al mondo dell’università con delle convenzioni speciali e speriamo che tutte queste proposte vengano assorbite dal mercato".  Tutto ciò, in perfetta continuità con il nome del locale, che come ci spiega il titolare: “Per noi, 'Verde' non è solo un riferimento al Green come politica di sostenibilità, ma rappresenta anche il legame con le nostre radici, la montagna e l'entroterra. Vogliamo trasmettere questo senso di autenticità e di rispetto per la tradizione attraverso ogni piatto che proponiamo". La serata si è rivelata un successo, lasciando soddisfatti i partecipanti e ponendo solide basi per le prossime iniziative che il Verde Caffè ha in serbo per i mesi invernali. Una formula che promette di diventare un appuntamento fisso per gli amanti della buona cucina marchigiana, desiderosi di riscoprire i sapori genuini di una volta in un contesto conviviale e accogliente.

14/11/2024 13:20
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