È stato rilveato nell'ultimo report stilato dalla Stanford University: Massimo Sartelli, attivo presso l'ospedale di Macerata, è uno dei cinque chirurghi al mondo ad esse più citato, e fra i pochissimi scienziati a ricoprire anche un ruolo puramente ospedaliero oltre a quello di ricercatore. Professionista generale e d'urgenza, nonché esperto di infezioni, Sartelli ha saputo fondere nel corso del tempo medicina locale e globale, costituendo persino una piattaforma di condivisione per ricerche e informazioni in ambito sanitario, utili alla formazione continua sul tema delle infenzioni, e che ad oggi unisce più di 87 Paesi in tutto il mondo.
«Più che di me - ha dichiarato il medico - preferisco continuare a parlare del mio lavoro, legato a infezioni ospedaliere e farmacoresistenza. Siamo appena entrati nella "Settimana della consapevolezza all'uso degli antibiotici", ed è più che mai importante ricordare a tutti che si sta facendo da un po' di tempo a questa parte un uso smodato degli antibiotici anche per la patoloia più innocua. E questo rischia di segnare il nostro sistema immunitario.»
E sulla questione Covid, afferma: «I tre pilastri per combattere la pandemia restano vaccino, mascherine e distanziamento. Come è già successo in precedenza, il virus può mutare ulteriormente, e per questo è necessario sottoporsi alla terza dose. Dobbiamo farlo soprattutto per le persone più fragili, che rischiano sempre di sviluppare i sintomi più gravi della malattia.»
In vista del prossimo Consiglio Comunale, continuano ad aggiungersi sul tavolo le segnalazioni e le proposte che verrano passate all'esame della Giunta Parcaroli. Fra queste, è stata segnalata la mozione da parte del Consigliere del Pd, Alessandro Marcolini, in merito alla sicurezza stradale di Macerata. In particolare, sono stati evidenziati i troppi incidenti sul lungo tratto urbano di viale Idipendenza e sulla strada che conduce alla Bocciofila Maceratese.
«Sono tragicamente aumentati nel corso del tempo - ha commentato Marcolini - gli incidenti che hanno coinvolto pedoni e veicoli, a causa soprattutto della forte transitabilità delle due zone. Serve un'azione decisa di prevenzione e controllo. Viale dell'Indipendenza, ad esempio, neccessita di uno speed check o di qualsivoglia strumento analogo che possa scoraggiare l'alta velocità dei mezzi, e garantisca maggiore sicurezza su strada per i pedoni».
Sulla questione della strada collegata con la Bocciofila Maceratese, l'esponente del Pd ha voluto fare il punto in maniera specifica sulle pessime condizioni del manto stradale, facendo leva sull'importanza socio culturale rivestista dalla Società Bocciofila e dalla struttura stessa. Buche, affossamenti, incurie varie che rendono pericoloso il transito soprattutto dei ciclomotori, e per le quali è stato richiesto un intervento deciso di manutenzione.
La Maceratese manca il match point e non arriva l’aggancio alla testa della classifica. All’Helvia Recina, complice una buona prestazione da parte dell’Atletico Centobuchi, il risultato finale è di 1-1.
Partono subito forte gli ospiti, che sfiorano il vantaggio dopo soli 6 minuti con Rosa. L’attaccante ascolano viene imbeccato bene in area ma spreca calciando alto quello che era un vero e proprio rigore in movimento. Il vantaggio ospite è però solo rimandato perché al 14’ Veccia riceve sull’out di destra e scarica una bella rasoiata sul primo palo che fulmina il portiere biancorosso Santarelli. L’Atletico Centobuchi rischia addirittura di raddoppiare dopo pochi minuti: da calcio d’angolo Odi impatta di testa, provvidenziale il salvataggio sulla linea della difesa maceratese. Dopo un avvio di gara a tinte decisamente biancoazzure esce fuori la squadra di Nocera. Al 33’ Giaccaglia piega la traversa con una gran conclusione dal limite dell’area. Due minuti dopo è Zandri direttamente da calcio di punizione ad impegnare l’estremo difensore avversario in una grande respinta. I padroni di casa continuano a premere sull’acceleratore e al 41’ arriva il gol del pareggio. Punizione dalla trequarti scodellata in area da Pucci con Mastronunzio che è il più lesto di tutti a trovare la deviazione vincente e mettere fuori causa Beni. Un gol che premia gli sforzi della Maceratese e le permette di andare negli spogliatoi sul risultato di 1-1.
Il gol segnato sul finire di primo tempo permette ai biancorossi di rientrare in campo nella seconda frazione di gara con un altro piglio. L’Atletico Centobuchi invece abbassa nettamente il suo baricentro rintanandosi nella propria metà campo. Dopo soli 3 minuti nella ripresa è Perez a impensierire gli ospiti, con un tiro cross insidioso che trova ancora una volta una gran risposta da parte di Beni. Gli uomini di Nocera cercano di dettare il ritmo della gara, mentre gli ospiti attendo per ripartire. Proprio in seguito ad una ripartenza è ancora Veccia a creare grattacapi alla difesa avversaria. Questa volta la sua conclusione però non impensierisce Santarelli. Nocera prova a cambiare la partita con le sostituzioni, inserendo Andreucci e Masei. I due non hanno però un grande impatto sul match. Diverso invcece il discorso per il giovane Niane. Il classe 2001, al suo esordio in campionato, al 73’ prova subito a rendersi pericoloso con una grande discesa sulla sinistra. Dopo aver dribblato agilmente due avversari manca però al momento della conclusione. Poco dopo anche Mastronunzio ha l’occasione per la doppietta, ma dopo essersi liberato bene in area l’attaccante toscano viene chiuso ancora una volta dal muro biancoazzurro. A dieci dalla fine Nocera inserisce anche Tittarelli, ma la fisicità del numero 19 non riesce ad incidere sulla gara. Sul finire è assedio della Maceratese, con la difesa ascolana che però respinge ogni tentativo. Dopo 4 minuti di recupero il signor Belli fischia la fine: è 1-1 all’Helvia Recina.
Un pareggio che di certo non fa sorridere i tifosi maceratesi, frutto però di una grande prova difensiva da parte dell’Atletico Centobuchi. Il punto conquistato non basta agli uomini di Nocera per agganciare il Chiesanuova in vetta alla classifica. La Maceratese rimane al secondo posto solitario con 23 punti.
Impresa in Calabria per la Cucine Lube Civitanova nella 7a giornata di andata della SuperLega Credem Banca. I biancorossi hanno espugnato il PalaMaiata piegando in tre set (17-25, 19-25, 16-25) i padroni di casa della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia nel match delle 15.30. Un risultato importante per esorcizzare i fantasmi della passata stagione (2 sconfitte in campionato con gli uomini di Baldovin nel 2020/21) e che consente ai campioni d’Italia di salire a 22 punti, al comando della classifica, in attesa degli altri incontri del turno.
Focus del match sulle manovre sempre pericolose di Luciano De Cecco (MVP del match), capace di mandare in doppia cifra Gabi Garcia (11 punti con il 44%), Robertlandy Simon (11 con 1 ace e 2 muri) e Ricardo Lucarelli (13 punti con il 50%, 3 muri e 3 ace), top scorer del match insieme al rivale Douglas Correia (13 con il 43%). Sestetto marchigiano performante al servizio (4 ace a 2), più preciso in attacco (53% di positività), solidissimo nel muro-difesa, con 11 block vincenti contro i 4 della Callipo, e affidabile in ricezione. Importanti i cambi di marcia nei momenti più combattuti dei primi due set.
Buon approccio di gara dei biancorossi (17-25), in controllo con una ricezione puntuale (69% col 62% di perfette) e tutti nel vivo del gioco con attacchi ben congegnati (48% di efficacia contro il 33% dei calabresi). Buona l’intensità al servizio (2 ace a 1) e nella correlazione muro-difesa. Più fallosi i rivali (9 errori a 4), ma combattivi fino allo strappo ospite del 14-16. Nel secondo set (19-25), caratterizzato in avvio dall’infortunio alla caviglia di Nishida, poi sostituito da Bisi, e da un lungo punto a punto con Civitanova che si affida a Lucarelli e Simon, una volta sotto 15-14 la Lube sposta l’inerzia del parziale. Decisivi tre punti consecutivi (15-17) con il muro in evidenza (5 a 1 i vincenti), gli attacchi a segno (48% contro il 32%) e 1 ace pulito. Senza storia il terzo parziale, aperto dal servizio pungente di Lucarelli (2-11) e dominato fino al muro conclusivo (16-25).
La Cucine Lube tornerà in campo mercoledì 24 novembre all’Eurosuole Forum di Civitanova (ore 20.30 con Volleyball TV e Radio Arancia) per la sfida dell’8ª giornata di andata contro la Consar RCM Ravenna.
La partita
Chicco Blengini schiera De Cecco al palleggio per l’opposto portoricano Garcia Fernandez, al centro Anzani e Simon, laterali Lucarelli e Kovar, libero Balaso. Sul fronte avversario Valerio Baldovin risponde con la diagonale Saitta-Nishida, al centro Flavio Gualberto e Gargiulo, in banda Basic e Douglas, libero Rizzo.
I biancorossi controllano il gioco dall’inizio e vanno sul +5 dopo l’ace di Simon (2-7). I padroni di casa cercano di rientrare e forzano in battuta rosicchiando punti (10-13), ma il muro della Lube lavora bene e le manovre di De Cecco sono rapidissime, come il primo tempo chiuso da Anzani (12-16). Vibo si rifà sotto grazie al servizio di Flavio Gualberto (14-16). Anche la risposta della Lube arriva dai nove metri con un grande Lucarelli (15-19). Finale in discesa per i campioni d’Italia che, complici anche gli errori avversari, difendono bene e vanno sul +7 con Anzani per poi chiudere con Garcia Fernandez (17-25).
In avvio di secondo set si fa male Nishida ed entra Bisi. La Callipo, con Borges nello starting six al posto di Basic stringe i denti (8-7) per poi trovare il break grazie a Douglas e al muro di Bisi (9-11), ma i cucinieri restano attaccati ai rivali con Garcia (12-12). Sul 15-14 arriva la prima svolta grazie a un muro biancorosso, un errore vibonese e all’attacco vincente di Garcia (15-17). Vantaggio consolidato per un’altra leggerezza della Callipo e dopo il muro di Lucarelli (16-20), che quando i palloni si fanno pesanti lascia il segno. Un’ulteriore prova è il punto del +5 (17-22). Con Yant in campo nel finale Civitanova non molla nulla e vince sull’attacco out di Bisi (19-25).
Nel terzo set accelerata pazzesca dei campioni d’Italia, che come era accaduto nella trasferta a Monza fanno danni a ripetizione con il servizio di Lucarelli per il +9 (2-11). La Callipo, con Bisi e Candellaro dentro dall’inizio, le prova tutte, ma il muro di Civitanova legge bene le manovre e mostra un grande timing (5-14). Gli uomini di Chicco Blengini sono ormai padroni della scena i tutti i fondamentali (8-19). La formazione di Baldovin ha il merito di lottare e regalare qualche fiammata ai propri supporter, ma il muro di Civitanova, a tratti invalicabile, chiude i conti (16-25).
TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Nishida 5, Condorelli (L) ne, U Gargiulo 1, Mauricio Borges 4, Bisi 2, Saitta 2, Candellaro 1, Basic 3, Rizzo L, Flavio Gualberto 6, Douglas 13, Partenio, U Nicotra. All. Baldovin
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez 11, Kovar 5, Sottile, Marchisio, Juantorena ne, Jeroncic (L) ne, Balaso (L), Lucarelli 13, Diamantini 1, Simon 11, De Cecco 1, Anzani 7, Yant 1. All. Blengini
Arbitri: Simbari (MI) e Cappello (SR)
Parziali: 17-25 (26’), 19-25 (29’), 16-25 (28’). Totale: 1h 23’.
Vibo: 11 battute sbagliate, 2 ace, 4 muri vincenti, 35 % in attacco, 44% in ricezione (26 % perfette).
Civitanova: 12 battute sbagliate, 4 ace, 11 muri, 53% in attacco, 58% in ricezione (33% perfette).
Si è svolta all'interno della suggestiva cornice di Palazzo Buonaccorsi la cerimonia di donazione da parte del Lions Club Macerata Host di un defibrillatore semiautomatico in favore della Croce Rossa. Alla presenza dei volontari, delle autorità civili, delle presidentesse Rosaria Del Balzo Ruiti e Gaia Tedesco, è stata sottolineata l'importanza di questa donazione, che permetterà all'associazione di risparmiare su altre risorse, da poter impiegare a loro volta nei servizi più importanti legati, soprattutto negli ultimi due anni, alla pandemia: centri di scolto, assistenza ai cittadini di ogni tipo (sanitaria, psicologica, economica).
Lo strumento consegnato agli operatori della Croce Rossa sarà utilizzato a bordo di un'ambulanza attiva sul territorio maceratase h24, per facilitare gli interventi urgenti, e sarà impiegato anche per i corsi di formazione dei nuovi volontari.
Luned' 22 novembre, in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, gli studenti dell’Istituto “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche saranno fra i protagonisti del progetto di educazione e cultura ambientale denominato “Un albero per il Futuro” promosso, in tutta Italia, dal ministero della Transizione Ecologica attraverso i Carabinieri Forestali e di concerto con le istituzioni scolastiche. Le forze dell'ordine consegneranno a insegnanti e alunni alcuni alberi di differenti specie che verranno messi a dimora negli spazi verdi della scuola. Ogni albero sarà georeferenziato e andrà a costituire un elemento di quel “Bosco diffuso” che accomunerà le giovani generazioni all’interno delle scuole di tutta Italia nel progetto www.unalberoperilfuturo.it.
L’iniziativa si pone il fine di rendere studenti e studentesse consapevoli dell’importanza del ruolo degli alberi e della funzione che le foreste esercitano per il contenimento dei cambiamenti climatici e per la conservazione dell’ambiente. In vista della giornata di domani, alcuni alunni dell'Istituto "Venturi" hanno voluto consegnare al sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, un lavoretto dedicato proprio a tema con le tante azioni di sensibilizzazione in materia ambientale che coinvolgono proprio le scuole settempedane.
Nel pomeriggio di sabato, presso la sala Castiglioni della biblioteca Mozzi Borgetti, è stato presentato il nuovo saggio di Valentina Galeotti intitolato "La verità della bellezza. Colloquio sull’arte con Jacques Lacan edito da Quodlibet".
Con il patrocinio della società marchigiana di psicoanalisi e il comune di Macerata, ad introdurre l'incontro è stato l’assessore alle politiche culturali, del turismo e dei grandi eventi Riccardo Sacchi; moderatrice dell‘evento - che ha visto anche la presenza di Lucrezia Ercoli (direttore artistico di Popsophia) e dello psicologo Daniele Luciani (psicoanalista ad Ascoli Piceno) - è stata Sofia Diana, neuropsicologa e psicoterapeuta di Jonas Roma.
Sala gremita alla presentazione del testo. I relatori hanno dato voce alla relazione tra la psicoanalisi e l’arte, nello specifico interrogando la sua declinazione contemporanea e urbana. Dalle sue radici classico filosofiche l’arte è stata posta in tensione grazie al sapere psicoanalitico di Jacques Lacan, sulle tracce di Freud. Partendo dall’ipotesi speculativa secondo cui l’arte stessa può essere un modo possibile di mettere, sotto forma di rappresentazioni, i vissuti di ogni soggetto.
Si apre dunque la possibilità di elaborare un trauma, una perdita, un evento catastrofico che colpisce l’uomo con la pratica artistica. La pratica dell’arte, a detta dell’autrice, si svincola dall’essere semplicemente rappresentativa ma diviene la via regia per circoscrivere l’impossibile da nominare.
Non solo Tolentino (leggi qui), anche a Castelraimondo si accende per il Natale ed è subito grande emozione. Nel tardo pomeriggio di sabato, l’accensione delle luminarie natalizie ha colorato il centro della città, dando una nuova immagine a vie e piazze. Migliaia di led a luce calda per addobbare le frequentate vie, ma anche un vero e proprio giardino luminoso nei pressi della scuola per passeggiare immersi in allestimenti a tema natalizio: una stella cometa gigante che cambia colore, alberi che si accendono, installazioni luminose, insomma un vero e proprio parco in cui passeggiare avvolti dal Natale.
In tanti fin dai primi minuti con il naso all’insù o con il cellulare in mano per scattare foto e fare video, tra stupore e meraviglia. A dare quel tocco in più alla prima accensione delle luminarie ci hanno pensato gli alunni della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “N. Strampelli”. I ragazzi, in formazione tra corso Italia e viale Europa, hanno intonato alcune canzoni natalizie coordinati dal dirigente scolastico Maurizio Cavallaro, dalla prof.ssa Fermanelli e da tutto il corpo docente.
Emozionatissimi i piccoli studenti, altrettanto emozionati i loro genitori insieme ai presenti e all’amministrazione comunale di Castelraimondo, che ha fortemente voluto questa cerimonia pubblica. «Quando si sono accese le luci e i bambini hanno iniziato a cantare mi sono emozionato moltissimo – ha ammesso il sindaco Patrizio Leonelli –. Sono stati bravissimi e composti, merito loro, degli insegnanti e del preside. Li ringrazio per questo momento e sono convinto che questi giovani in futuro saranno degli ottimi cittadini».
Soddisfattissima l’assessore alla Cultura Elisabetta Torregiani, in prima linea da settimane per la preparazione di questo evento e per l’allestimento generale. «È emozionante vedervi tutti qua stasera – ha spiegato l’assessore –. Nei giorni scorsi io e il sindaco siamo venuti a trovarvi a scuola e abbiamo notato che avevate preso molto a cuore questa esibizione. Siete stati veramente bravi, aver iniziato così la cerimonia è stato bellissimo. Noi come amministrazione saremo sempre al vostro fianco, al fianco del vostro dirigente scolastico che è una persona squisita. Spero faremo grandi cose insieme con il vostro aiuto».
Ad amplificare ancora di più l’atmosfera natalizia sarà poi nei prossimi giorni la pista di pattinaggio su ghiaccio in corso di allestimento a piazza Dante. In settimana il ghiaccio sarà pronto e la struttura potrà essere inaugurata dai tanti appassionati che in questi giorni hanno fatto capolino in piazza per controllare lo stato di avanzamento dei lavori.
La cerimonia di sabato pomeriggio è solo il primo evento di una lunga serie di appuntamenti organizzati a Castelraimondo da qui al 6 gennaio. La prima data da segnare sul calendario è quella di domenica 5 dicembre. Il coro “Equi Voci” di Urbisaglia insieme al locale coro polifonico “Santa Cecilia” darà vita a un bellissimo concerto gospel presso il Lanciano Forum alle ore 17.30. Mercoledì 8 dicembre invece ci sarà un incontro natalizio a cura dell’Università della Terza Età dell’Alto Maceratese e nella stessa giornata verranno inaugurati i presepi in piazza della Repubblica e presso l’atrio del Cinema Manzoni.
Giovedì 9 dicembre torna il tradizionale focaraccio a cura del quartiere Feggiani, con l’accensione fissata per le ore 21. Domenica 12 dicembre spazio invece alla terza edizione di “Un Natale da Favola”, a cura dell’associazione Immaginarea. Appuntamento anche con la solidarietà con la vendita dei cuori Telethon; non possono mancare, inoltre, sempre domenica, le castagne e il vin brûlé dell’Associazione Alpini Val Potenza presso i giardini pubblici.
Venerdì 17 dicembre “Scacco al Sindaco”, con il torneo di scacchi in cui ragazzi dell’Istituto Comprensivo Nazareno Strampelli di Castelraimondo sfideranno il sindaco Leonelli. Domenica 19 dicembre inaugura invece il museo nazionale del Costume Folcloristico, che sarà situato in via della Croce numero 6. Appuntamento alle ore 12 con il Gruppo Folcloristico cittadino. Nel pomeriggio, alle ore 16, decima edizione dei “Babbi Natale in Moto” grazie al Moto Club di Castelraimondo.
Venerdì 24 dicembre, giorno della vigilia, scambio di auguri dopo la Santa Messa di Mezzanotte, a cura dell’amministrazione comunale presso il porticato della Mensa Interscolastica alle ore 1,00. Domenica 26 dicembre Mercatino delle Festività, in Corso Italia dall’alba al tramonto e soprattutto prima giornata dello Street Food Festival, quattro giorni (dal 26 al 30 dicembre) dedicati alla cucina di strada in piazza Dante.
Natale è anche musica: alla chiesa della Sacra Famiglia, sempre domenica, appuntamento con il 34esimo “Natale in Concerto” a cura del coro polifonico Santa Cecilia di Castelraimondo. Per la notte di San Silvestro il Comune sta organizzando anche una festa di fine anno presso il Lanciano Forum. Maggiori dettagli verranno resi noti a breve. Il 2022 si aprirà con il 28esimo Gran Concerto di Capodanno grazie alla musica del Corpo Bandistico “Ugo Bottacchiari” di Castelraimondo. Appuntamento alla Chiesa della Sacra Famiglia alle ore 18.
L’Epifania tutte le feste si porta via e a Castelraimondo il 6 gennaio ci sarà il mercatino delle festività in corso Italia (dalla mattina alla sera) mentre il pomeriggio, alle ore 17 e 30 in piazza Dante, la Befana scenderà in pista, sul ghiaccio, per la felicità dei tanti bambini che saranno presenti.
Nelle Marche sono 381 i casi di contagio al coronavirus registrati nell'ultima giornata con un'incidenza delle infezioni che sale a 132,87 (ieri era al 126,48). In totale sono stati eseguiti oltre 8.400 tra tamponi e test antigenici (3.769 nel percorso diagnostico con il 10,1% di positivi, e 2.431 nel percorso guariti): il 51,6% di contagiati aveva già ricevuto due dosi di vaccino, mentre i non vaccinati sono il 48,4% dei casi.
Lo fa sapere il Servizio Sanità della Regione Marche che dà conto anche del fatto che, dei ricoverati in terapia intensiva, attualmente il 28,6% ha già ricevuto due dosi di vaccino mentre il 71,45% è costituito da non vaccinati; la forbice tra i ricoverati in area medica è meno ampia con il 41,1% di vaccinati e il 58,9% di non vaccinati.
Oltre quota 100 i nuovi positivi in provincia di Pesaro Urbino (108); a livello provinciale seguono Ancona (96), Ascoli Piceno (66), Fermo (52), Macerata (50) e 11 casi da fuori regione. Tra i contagiati sono 84 le persone che presentano sintomi; i casi, inoltre, comprendono 91 contatti stretti di positivi, 115 contatti domestici, 14 in ambiente di scuola/formazione, 5 di lavoro, 3 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito assistenziale e uno sanitario; per 63 casi approfondimenti epidemiologici in corso.
Il numero più alto di infezioni si è rilevato nella fascia d'età 25-44 anni (103) seguita da quella tra i 45 e i 59 anni (88). Aumentano i casi anche tra giovani e giovanissimi: 6 casi tra i 0-2 anni, 8 tra i 3-5 anni, 48 tra i 6-10 anni, 16 tra 11-13 anni, 24 tra 14-18 anni anni, 17 tra 19-24 anni. Inoltre ci sono 31 contagi tra persone tra i 60 e 69 anni, 23 nella fascia 70-79, 13 in quella 80-89 e 4 casi tra over 90.
Purtroppo si sono anche registrati tre decessi correlati al Covid: un 63enne di Porto San Giorgio e un 77enne di Francavilla d'Ete spirati all'ospedale Murri di Fermo; un 77enne di Osimo che ha perso la vita all'ospedale Torrette di Ancona. Tutti presentavano patologie pregresse.
Nata da un’idea del sindaco Luca Maria Giuseppetti con l'appoggio della dirigente scolastica Fabiola Scagnetti, e sulle orme di una precedente iniziativa sviluppata qualche mese prima del terremoto del 2016 da un gruppo di caldarolesi, i ragazzi della terza media della scuola De Magistris di Caldarola sono stati entusiasticamente coinvolti in un progetto di approfondimento delle bellezze del loro paese di residenza, realizzato con la guida delle professoresse Mariella Feliziani e Cristina Mozzicafreddo e con il prezioso supporto dell’esperto Mauro Capenti.
I giovani hanno raccolto foto, cenni storici, aneddoti e curiosità su due illustri personaggi che hanno portato il nome di Caldarola fuori dai confini comunali, si tratta del Cardinale Evangelista Pallotta e il pittore Simone De Magistris a cui è intitolata la scuola che frequentano.
Il Cardinale Pallotta, divenuto prefetto della fabbrica di San Pietro sotto il pontificato di Sisto V, ingrandì ed abbellì il castello di famiglia e trasformò radicalmente il centro urbano abbattendo le porte medioevali e alcuni fabbricati circostanti per creare una spaziosa cittadina rinascimentale, secondo i dettami voluti dall'urbanistica sistina.
Per abbellire le residenze di famiglia il Cardinale Evangelista si avvalse dell’arte del pittore De Magistris, allievo di Lorenzo Lotto, che sin da giovanissimo si fece notare per le spiccate qualità artistiche. Faceva parte di una famiglia di pittori di Caldarola e, insieme ai fratelli Federico e Solerzio, svolse l'attività di pittore andando così a dar corpo alla cosiddetta “Scuola di pittura caldarolese”. A lui sono attribuite moltissime opere di importante rilievo come il “transito di San Martino”.
I ragazzi hanno realizzato delle mini-guide su 4 grandi temi caldarolesi: la storia di Evangelista Pallotta; Simone De Magistris il cui incontro con il Cardinale ha permesso di dare una svolta alla sua carriera; la famosa “stanzetta del Paradiso” custodita nel cuore di Palazzo Pallotta, sede del Comune di Caldarola fino al giorno del terremoto, completamente affrescata con scene di caccia; e la tela del “transito di San Martino”.
Al termine della presentazione delle mini-guide, ad opera degli stessi studenti, i ragazzi hanno posto domande al Sindaco Giuseppetti relative, in modo particolare, allo stato di conservazione delle opere che hanno approfondito purtroppo solo attraverso le immagini raccolte on line, poiché non più fruibili dal terremoto.
Il sindaco ha spiegato che è ferma intenzione della Curia, proprietaria di gran parte delle opere citate, ricostruire celermente le Chiese danneggiate da sisma e ricollocare le opere d’arte attualmente custodite nel deposito creato per l’occasione a San Severino. Mentre per quanto riguarda il Palazzo Pallotta e la Stanza del Paradiso, fortunatamente meno danneggiata del resto del palazzo, è già stato individuato lo studio tecnico incaricato di seguire i lavori, con la speranza di non dover attendere troppo per una prossima riapertura.
Va alla Santarelli Cingoli il primo derby delle Marche contro il Chiaravalle della nona giornata di Serie A2 Maschile di pallamano, girone B. I ragazzi di Palazzi hanno sconfitto la squadra di Guidotti per 33-19, ottenendo la nona vittoria consecutiva in nove partite di campionato. Dopo aver sbagliato troppo in attacco e aver sofferto l’intraprendenza ospite nel primo tempo, nella ripresa i cingolani hanno preso il largo, grazie alle parate di Anzaldo e ai 12 gol di Piero D’Benedetto.
LA CRONACA - Nei 30 minuti iniziali, infatti, Chiaravalle vende carissima la pelle, mentre la Santarelli Cingoli fa eccessivi errori in fase offensiva, con un festival di legni colpiti. Ballabio blocca il primo tentativo locale, D’Benedetto colpisce un palo dai 7 metri ed Anzaldo ipnotizza Brutti. Piero D’Benedetto sblocca la partita al secondo minuto, dall’altra parte Solustri pareggia immediatamente i conti sull’1-1. Dopo il botta-risposta Latini-Castillo, il numero 6 della Santarelli colpisce un altro palo, questa volta da azione. Cirilli fa 3-2, Anzaldo è attento su Castillo, mentre Tobaldi va incontro al terzo legno della partita dei cingolani. Castillo riesce comunque a pareggiare i conti, dall’altra parte dai 7 metri questa volta D’Benedetto riporta in avanti la Santarelli sul 4-3.
Qui il Chiaravalle riesce a conquistare il vantaggio: dopo l’ennesimo palo di Cirilli, Castillo pareggia (4-4); un altro legno cingolano, questa volta con Rossetti, e Lucarini segna la rete del 4-5. Gli ospiti vanno addirittura su +2 al 18’ grazie alle due marcature di Castillo (5-7), intervallate dall’ennesimo palo di D’Benedetto.
Nel momento più difficile del parziale, Anzaldo si trasforma in Spiderman: mette freno alla vena realizzativa di Castillo con due interventi fenomenali, poi dice di no a Vichi dopo la parata di Ballabio su Bosca. La Santarelli Cingoli così si ridesta, piazzando il 3-0 che riporta avanti i locali grazie a D’Agostino, Bosca e Cirilli al 23’ (8-7). Chiaravalle non molla e torna in vantaggio, prima pareggiando con Ceresoli e Biondi, poi con la rete di Castillo al 26’ per il 9-10. Sul 10-11, i cingolani trovano un altro break di tre reti consecutive firmate Bosca, D’Benedetto e Mangoni, intervallate dal palo di Castillo: il primo tempo termina così 13-11, con le parate all’ultimo minuto di Anzaldo sul 27 ospite e di Guidotti su D’Benedetto. Sono ben sei i pali dei cingolani in questo parziale.
SECONDO TEMPO - Mister Palazzi negli spogliatoi usa le parole giuste per caricare i suoi ragazzi, che tornano in campo concentrati e motivati. La Santarelli si presenta alla ripresa delle ostilità con un 4-0: D’Benedetto, Tobaldi, Strappini e ancora D’Benedetto portano Cingoli sul 17-11, chiudendo il break positivo a cavallo tra i due tempi con un sonoro 7-0, grazie anche a due parate di Anzaldo su Castillo e Santinelli. Chiaravalle non riesce a reagire, così al 39’ Strappini e Mangoni conquistano il +7 (19-12). Tanfani prova a tenere a galla gli ospiti, dall’altra parte Tobaldi, D’Benedetto e Anzaldo dalla sua porta (mentre mister Guidotti aveva schierato l’extraplayer in inferiorità numerica) trovano il 22-13.
Segue una fase fallosa della gara. Guidotti salva su D’Agostino, mentre poco dopo gli arbitri Ciro e Luciano Cardone estraggono i cartellini rosso e blu per un brutto fallo di Lucarini al limite dell’area su D’Benedetto: dai 7 metri, tuttavia, Guidotti ipnotizza Mangoni. Santinelli colpisce un palo, mentre Gentilozzi para il penalty Castillo.
Chiaravalle si riporta a -7 con Feroce e Biondi, ma tre reti di fila di Piero D’Benedetto ristabiliscono il +9 sul 25-16. Cingoli riesce così a gestire l’ampio vantaggio, non senza colpire una traversa con Bosca, per poi premere l’acceleratore al 55’: il break di 5-0 finale è aperto da due reti di Tobaldi, intervallate da due interventi eccezionali di Anzaldo su Tanfani, quindi D’Agostino segna il 30-19 e i giovani Rossetti (doppietta) e Gigli chiudono il match sul 33-19.
(Foto di Doriano Picirchiani)
Senza mascherina all'interno del bar: multati il titolare, un dipendente e un cliente. Per tutti e tre i carabinieri e gli agenti della polizia locale di San Severino Marche hanno previsto una sanzione di 400 euro. È quanto emerso a seguito dei servizi a largo raggio posti in essere, durante il fine settimana, dalle stazioni e dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Tolentino.
Sempre a San Severino, nella serata di sabato, un giovane è stato controllato alla guida con un tasso alcolemico di 1.1 (oltre due volte superiore al limite di legge), che prevede il ritiro della patente e la denuncia all’Autorità Giudiziaria, ai sensi dell’articolo 186 del codice della strada.
Durante un servizio perlustrativo messo in atto venerdì, i carabinieri della stazione di Loro Piceno hanno fermato un uomo originario della provincia di Caserta che, a seguito di controllo, è risultato destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari. I militari lo hanno tratto in arresto in esecuzione dell’ordinanza dell’Autorità Giudiziaria e tradotto al carcere di Aversa, nel Casertano.
L’uomo, già sottoposto all’obbligo di dimora, per i reati di estorsione, minaccia e danneggiamento, aveva il permesso di lavorare nelle Marche come muratore, impiegato nella ricostruzione post-sisma; è stato però destinatario di un aggravamento della misura per aver violato le prescrizioni che gli erano state imposte.
"Torneremo a San Martino per tenere viva la sua memoria". La promessa della figlia Gabriella Turchetti durante i funerali di 'nonna Peppina', al secolo Giuseppa Fattori divenuta simbolo di resilienza delle popolazioni terremotate del Maceratese.
L'anziana, che rifiutò di lasciare una casetta di legno (dichiarata abusiva e poi 'sanata' dalla legge 'Salva Peppina') realizzata nei pressi della propria abitazione distrutta dal sisma del 2016 a Borgo Moreggini di San Martino di Fiastra (Macerata): è morta pochi giorni prima di compiere 99 anni. Il piccolo santuario del Beato Ugolino a Fiegni di Fiastra non è bastato contenere, nel pomeriggio di sabato, tutte le persone giunte per stringersi intorno alla famiglia di nonna Peppina: in molti sono rimasti fuori ad ascoltare la funzione celebrata da don Oreste Campagna e don Giancarlo Pesciotti.
"Di grandi donne come lei non ne nasceranno più", le parole della figlia Gabriella che ha ricordato come la madre, anziana ma piena di vita, era voluta fortemente tornare nel borgo e ricordava sempre le persone che non avevano avuto la possibilità di farlo. In chiesa, in prima fila i nipoti di Peppina, le figlie Agata e Gabriella, il genero Maurizio Borghetti. Tra gli altri c'erano il deputato Tullio Patassini, il sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia e Venanzo Rocchetti, ex sindaco di Serravalle.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente tematiche riferibili alla condotta di quei ragazzi che pongono in essere atteggiamenti aggressivi nei confronti dei propri compagni di scuola. Di seguito la risposta alla domanda posta da una lettrice di Morrovalle, che chiede: "a quali responsabilità può andare incontro un ragazzino che maltratta ed umilia un proprio compagno di classe, in modo sistematico, isolandolo dagli altri e procurandogli serie conseguenze psicologiche e fisiche?"
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una tematica estremamente attuale, e purtroppo sempre più diffusa al giorno d’oggi, ossia il bullismo, che si configura quando vengono posti in essere, intenzionalmente e ripetutamente, comportamenti prevaricatori nei confronti di una persona con cui si condivide il medesimo contesto sociale, quale potrebbe essere quello scolastico, condotte a seguito delle quali la vittima, spesso percepita come “anello debole” della catena, diviene del tutto isolata ed incapace di difendersi.
E’ importante rilevare, innanzitutto, come, nonostante nel nostro ordinamento non sia ancora stata tipizzata un’apposita fattispecie di reato per il bullismo, vengano certamente puniti i singoli atti attraverso i quali tale fenomeno si manifesta; infatti, le aggressioni fisiche ai danni di un compagno di classe possono sicuramente integrare i reati di molestie, percosse e lesioni personali, nelle aggressioni psichiche possono ravvisarsi i reati di minaccia e diffamazione, così come, nei casi di aggressioni al patrimonio, possono configurarsi il furto, l’estorsione ed il danneggiamento.
Qualora le aggressioni, reiterate nel tempo, generino poi nel soggetto un perdurante stato di ansia e di timore, tanto da costringerlo, ad esempio, a non frequentare più la stessa scuola, si può addirittura arrivare a configurare il delitto di atti persecutori, ex art.612 bis c.p., così come stabilito dalla Corte di Cassazione con una recente sentenza, la n. 26595/2018, con cui si è affermata la responsabilità penale di due studenti per stalking scolastico.
Difatti, con specifico riferimento a due ragazzi che avevano posto in essere condotte vessatorie e moleste ai danni di un loro compagno di classe, nel corso dell’intero anno scolastico, tanto da comportare il suo trasferimento presso un differente istituto, la Suprema Corte ha stabilito quanto segue: “Del tutto condivisibile appare il percorso argomentativo seguito dal giudice di secondo grado, sottolineando, con particolare riguardo al delitto di cui all'art. 612 bis c.p., la pluralità delle condotte vessatorie poste in essere dai due imputati per tutto il periodo dell'anno scolastico in cui egli frequentò la scuola, costringendolo, prima, ad interrompere la frequenza scolastica e, alla fine, ad abbandonare la scuola, eventi che, avendo determinato un'evidente alterazione delle condizione di vita del minore, integrano, come correttamente ritenuto dal giudice di appello, la fattispecie incriminatrice, di cui all'art. 612 bis c.p., unitamente all'accertato stato di ansia e di paura per la propria incolumità fisica, insorto nel minore”(Cassazione penale, sez. V, 28/02/2018, n. 26595).
Pertanto, in risposta della nostra lettrice, alla luce di tali considerazioni, e in adesione all’unanime orientamento della Suprema Corte, risulta dunque corretto affermare che, chiunque maltratti ed umili un proprio compagno di classe, in modo ripetuto e sistematico, isolandolo dagli altri e procurandogli serie conseguenze psicologiche e fisiche tali da comportare addirittura una modifica delle proprie abitudini di vita, potrà essere punito, ai sensi dell’ art. 612 bis c.p., per il grave delitto di “stalking”, fatta salva comunque l’integrazione di altri reati che frequentemente si accompagnano alla condotta del bullo. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Montefano si accende di eventi per il weekend.
Si inizia stasera alle ore 21 in Piazza Bracaccini: la Diocesi di Macerata Unità Pastorale 15 presenta il restauro della Collegiata di San Donato, splendida chiesa eretta nel 1768, costruita in cotto a due ordini. L’interno, in stile tardo Barocco a navata unica con volta a botte, è ricco di decori a stucco, bellissimi affreschi e molte tele importanti. Fra esse spicca “San Donato e San Giovanni Nepomuceno a fianco dell’Assunta”. Due sono le importanti e Sante Spoglie sepolte sotto i suoi Altari: sotto l’Altare Maggiore riposa Sant’Onorio, mentre sotto quello del SS. Sacramento vi è San Severio, Martire di origine inglese. Di grande valore storico è l’antico organo, posto sulla bella Cantoria, costruito artigianalmente nel 1722 da Giuseppe Fedeli di Rocchetta. La Chiesa è stata restaurata grazie al sapiente lavoro dell’Ufficio Tecnico della Diocesi maceratese e verrà restituita in tutto il suo splendore ai montefanesi in questa occasione. In contemporanea verrà inaugurata la nuova illuminazione della facciata della Collegiata, dono dell’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Montefano.
Domani, domenica, alle ore 12.15, al Teatro La Rondinella “UTopia Festival – Un abbraccio chiamato Canto”, Aperitivo Concerto dell’Associazione Corale “UT Insieme Vocale-Consonante”, gruppo vocale “modulare” il cui repertorio spazia dall’ensemble madrigalistico al coro da camera, diretto dal maestro Lorenzo Donati. L'ensemble collabora con alcuni tra i più conosciuti direttori e compositori a livello internazionale, ha al suo attivo numerosi concerti, l'organizzazione di UTopia Festival e di "Scritto e...cantato!", progetto per la promozione della musica corale contemporanea. Ingresso libero.
Nel pomeriggio, alle ore 17.00, sempre in Teatro, Silvia Illuminati – ricercatrice dell’Università Politecnica delle Marche partecipante a nove spedizioni antartiche e montefanese DOC – presenta “Un tuffo in un mare…Gelato!”. La conferenza-spettacolo è un racconto aperto a tutti, grandi e piccini, accompagnato dalle note magiche e “gelate” del Coro “Oddo Marconi” di Montefano. L’ingresso è gratuito previa prenotazione al numero 335-364528.
Si conclude in bellezza con una visita alle bellissime mostre fotografiche curate dall’Associazione “Effetto Ghergo”. Il museo che raccoglie opere e strumenti di lavoro di Arturo Ghergo, il mirabile ritrattista delle dive del cinema negli anni della Dolce Vita Romana, il lavoro di Marco Gatta (vincitore del Premio “Giovane Talento 2021” del Festival Ghergo) e quella di Maria Victoria Backhaus, la Pasionaria del Reportage e vincitrice dell’ambito “Riconoscimento alla Carriera” 2021. Completano il panorama le opere di alcuni dei più grandi fotografi a livello mondiale: Ferdinando Scianna, Piero Gemelli, Toni Thorimbert, Maurizio Galimberti e l’indimenticabile Giovanni Gastel.
Presso le Ex scuole elementari sono visitabili le mostre di Monia Marchionni, “Fermo. Visioni Extra-Ordinarie” e “La Liquidità del Movimento” di Lorenzo Cicconi Massi. Tutte le mostre sono visitabili previa prenotazione al numero dell’Associazione 347 142 2378 o al numero della Pro Loco 0733 851169/331 2013313.
Domenica 7 novembre – sempre a cura dell’Associazione “Effetto Ghergo” è iniziato anche Ghergo Giovani, Corso di Fotografia per i ragazzi delle Scuole Medie, molto partecipato e che alla sua conclusione vedrà una Mostra dei lavori fatti dai ragazzi. Con il nuovo anno arriverà anche il corso di fotografia per gli adulti (iscrizioni al numero 347 142 2378).
Pneumatico vagante in superstrada: il traffico va in tilt.
L’incidente è accaduto nel pomeriggio, intorno alle 17, lungo la SS77 della Val di Chienti, all’altezza dello svincolo per Morrovalle direzione mare. Un’auto procedeva verso Civitanova, quando una ruota si è staccata dal mezzo ed è andata a centrare due vetture che provenivano dalla direzione opposta.
I danni sono stati lievi proprio perché il tratto stradale in questione è interessato da lavori che hanno comportato il restringimento della carreggiata, perciò le due vetture transitavano a velocità moderata . In superstrada si sono verificate code chilometriche con notevoli disagi alla circolazione. Sul posto per regolare il traffico la Polizia Stradale. Non si sono registrati feriti.
Il Congresso regionale del Partito Democratico delle Marche slitterà al prossimo 15 febbraio (era previsto il 19 dicembre).
Condivisione sul rinvio e nel frattempo il segretario nazionale Enrico Letta "affiderà a una figura autorevole di dirigente di partito il compito di coordinare il Pd in questa fase congressuale, in raccordo costante con il partito marchigiano, a partire da Augusto Curti e Antonio Mastrovincenzo", che avevano espresso volontà di candidarsi. Lo fa sapere in una nota la segreteria nazionale.
"Nelle ultime settimane la segreteria nazionale del Pd - ricorda - ha attivato una serie di incontri e consultazioni con i principali esponenti politici e istituzionali dem delle Marche, rivolta a individuare un percorso condiviso per fare del prossimo congresso regionale il primo atto di un nuovo e forte impegno, espresso direttamente dallo stesso segretario Enrico Letta, per riconquistare un consenso maggioritario alle forze democratiche e progressiste nella regione".
"Per farlo, condizione essenziale è ritrovare un'unità di intenti e costruire, attraverso il dialogo all'interno del partito e con la società marchigiana, un progetto condiviso per il futuro. - spiega la segreteria - L'obiettivo è rafforzare la proposta politica del Pd e affiancare all'opposizione nettissima alla destra che governa la regione la costruzione di uno schieramento politico e sociale che possa sconfiggerla elettoralmente, a partire dalle elezioni amministrative del prossimo anno".
Questi obiettivi - rileva - possono realizzarsi al meglio attraverso una fase di decantazione e di riattivazione del dialogo all'interno del partito. La richiesta di attivare questo processo, avanzata dalla segreteria nazionale, è stata accolta da Curti e Mastrovincenzo, i quali hanno finora espresso la volontà di candidarsi alla segreteria regionale aggregando importanti sostegni attorno alle loro candidature. Pertanto, si è condivisa l'idea di rinviare di qualche tempo la celebrazione del congresso regionale, prevedendo che si terrà comunque entro il 15 febbraio 2022".
(Fonte Ansa)
Sala slot a Civitanova, l’amministrazione non si costituirà in giudizio nel ricorso presentato contro Ministero dell’Interno e Questura di Macerata e nei confronti del Comune riverasco, da società che hanno chiesto l’autorizzazione ad aprirne una in via Pellico. Apertura che è stata negata appunto dalla questura, in base alla legge regionale, da qui il ricorso presentato dalla stessa società verso Ministero e Comune.
“Un comportamento da Ponzio Pilato – dichiara il capogruppo Pd Giulio Silenzi - che dice quali siano le priorità di questa giunta: tra queste sicuramente non la lotta alla ludopatia, in una città che le statistiche tratteggiano tra le prime in regione per giocate pro capite. Numeri da allarme sociale che dovrebbero indurre la politica almeno a dotarsi di un Regolamento comunale che disciplini (e contrasti) la diffusione delle sale slot, ma la giunta lo tiene da tre anni nei cassetti.
“La Questura nella vicenda in questione – ricorda Silenzi - si è costituita in giudizio e affronterà in tribunale, insieme al Ministero dell’Interno, i ricorsi presentati dai privati. Il Comune no e la scelta l’ha fatta il plenipotenziario segretario generale, il quale ha escluso l’interesse della giunta a costituirsi contro la ditta che vuole aprire una mega sala slot. Un atteggiamento che non contrasta e quindi favorisce la diffusione del gioco con le videolottery e le macchinette, attraverso cui tanta gente si sta rovinando. Una realtà preoccupante ma di scarso interesse per Ciarapica e il suo entourage, riusciti a portare perfino Antonio Tajani ad inaugurare i locali, oggi attrezzati a bar, nei quali i privati vorrebbero aprire la mega sala slot”.
“Un europarlamentare e coordinatore nazionale di FI, partito di Governo, che inaugura un locale a cui si voleva dare una destinazione che ha generato una causa contro il Ministro dell’Interno”. “È capace di tutto Ciarapica – attacca il capogruppo Pd - perfino di sconfessare l’ex questore Antonio Pignataro. Fu lui a dire il primo no all’apertura della sala slot in via Pellico e a seppellire quindi la delibera della giunta sui criteri interpretativi della distanza minima e prima di lasciare Macerata fece capire di tenere molto alla approvazione del nuovo regolamento cittadino sul gioco d’azzardo. Ma Ciarapica ha fatto orecchie da mercante. Pignataro andava bene per mandare via gli zingari, ma nella lotta alla ludopatia il suo impegno e le sue richieste sono stati ampiamente traditi”.
L’Ancona Matelica si arrende in casa alla vice capolista Modena che inanella la settima vittoria consecutiva.
I biancorossi reduci dall’1-1 sul campo della Carrarese, punto importantissimo ottenuto in rimonta gol di rigore di Sereni e segnali di ripresa per la truppa di mister Colavitto. Il tecnico rinnovava la fiducia agli stessi uomini di sabato con unica variazione Di Renzo sull’out mancino in luogo di Maurizii. Out Del Sole, Ruani e Farabegoli. Canarini alla riscossa con mister Tesser alla ricerca del record personale dei sette successi. Dopo aver rivoluzionato l’organico in estate con una imponente campagna acquisti, nell’ultimo periodo i gialloblù hanno inanellato sei vittorie consecutive, di cui l’ultima domenica scorsa con la Vis Pesaro. L’ex Catania Silvestri e il figlio d’arte Baroni (il padre è Marco, ora tecnico del Lecce), confermati al centro della difesa, tornava il regista Gerli con Armellino e Scarsella in mediana, l’uomo-gol Minesso ad agire in avanti con alle spalle la coppia di fantasisti Mosti e Tremolada.
Nuovo fantastico colpo d’occhio per i supporters biancorossi: presenti sugli spalti del Del Conero anche gli atleti del settore giovanile biancorosso e delle società affiliate invitati dalla Società. Nutrita anche la rappresentanza ospite con circa 250 tifosi provenienti da Modena. Inizio a spron battuto dei padroni di casa che nei primi cinque minuti si conquistavano con Moretti una punizione dalla sinistra che D’Eramo alza sulla traversa. Subito dopo altra ghiotta occasione per i biancorossi con Rolfini che provava ad approfittare di un errore della retroguardia gialloblù e con Gagno fuori dai pali centrava un palo clamoroso nel boato dello stadio. La risposta modenese era sui piedi di Scarsella e Tremolada, che facevano la barba al palo. Sul fronte opposto molto attivo Moretti, che intorno alla mezz’ora provava a sbloccare il match con un colpo di testa e Gasperi, il cui coast to coast al 36’ meritava miglior fortuna. Doccia gelata sul finale di tempo con Scarsella sul filo del fuorigioco che con una zampata portava in vantaggio un Modena guardingo e quanto mai cinico per un 1-0 assolutamente bugiardo per quanto visto in campo.
Nella ripresa passavano appena 10’ e Sereni sfiorava il possibile pari, ma Gagno riusciva nuovamente a mantenere inviolata la sua porta. Triplo cambio intorno al 23’ st per mister Colavitto che provava a rinverdire il fosforo del centrocampo con Delcarro e Papa ed il dinamismo del reparto avanzato con Faggioli e Vrioni. Vibranti le proteste per la gestione della gara da parte dell’arbitro, che a 10’ del termine sorvolava su un paio di episodi discutibili in area gialloblù. Il Modena addomesticava match e risultato e portava a casa il successo.
Domenica alle 14:30 i biancorossi saranno di scena al “Pietro Barbetti” di Gubbio contro gli eugubini di mister Vincenzo Torrente.
ANCONA MATELICA (4-3-3): 22 Avella; 14 Tofanari (40’ st 20 Vrioni), 25 Masetti, 6 Iotti, 3 Di Renzo; 23 D’Eramo (23’ st 8 Delcarro), 7 Gasperi (23’ st 27 Papa), 4 Iannoni; 9 Rolfini, 17 Moretti, 10 Sereni (23’ st 18 Faggioli). A disposizione: 1 Canullo, 12 Vitali, 5 Bianconi, 15 Sabattini, 28 Maurizii, 33 Noce. Allenatore: Gianluca Colavitto.
MODENA (4-3-2-1): 26 Gagno; 13 Ciofani, 15 Silvestri, 30 Baroni, 27 Azzi (43’ st 14 Maggioni); 17 Scarsella (43’ st 9 Bonfanti), 16 Gerli, 7 Armellino; 8 Mosti (26’ st 20 Duca), 32 Tremolada (39’ st 23 Di Paola); 18 Minesso (26’ st 3 Renzetti) A disposizione: 1 Narciso, 2 Ponsi, 6 Rabiu, 24 Castiglia. Allenatore Attilio Tesser.
ARBITRO: Sig. Daniele Virgilio della sezione di Trapani.ASSISTENTI: Sig.ri Massimo Salvalaglio della sezione di Legnano e Khaled Bahri della sezione di Sassari.QUARTO UOMO: Sig. Valerio Pezzopane della sezione di L’Aquila.RETE: 47’ pt Scarsella.NOTE: prima del fischio d’inizio osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime della strada; spettatori totali 3007 per un incasso totale di €25.150,06; locali in divisa rossa pantaloncini e calzettoni rossi e portiere bianco; ospiti in divisa gialla, pantaloncini e calzettoni blu e portiere verde; ammoniti Papa, Delcarro, Baroni, Azzi, Tofanari e Rolfini; corner 2-5; recupero 3’ pt, 4’ st.