Allo scoperta di Caldarola con le mini-guide realizzate dagli studenti di terza media
Nata da un’idea del sindaco Luca Maria Giuseppetti con l'appoggio della dirigente scolastica Fabiola Scagnetti, e sulle orme di una precedente iniziativa sviluppata qualche mese prima del terremoto del 2016 da un gruppo di caldarolesi, i ragazzi della terza media della scuola De Magistris di Caldarola sono stati entusiasticamente coinvolti in un progetto di approfondimento delle bellezze del loro paese di residenza, realizzato con la guida delle professoresse Mariella Feliziani e Cristina Mozzicafreddo e con il prezioso supporto dell’esperto Mauro Capenti.
I giovani hanno raccolto foto, cenni storici, aneddoti e curiosità su due illustri personaggi che hanno portato il nome di Caldarola fuori dai confini comunali, si tratta del Cardinale Evangelista Pallotta e il pittore Simone De Magistris a cui è intitolata la scuola che frequentano.
Il Cardinale Pallotta, divenuto prefetto della fabbrica di San Pietro sotto il pontificato di Sisto V, ingrandì ed abbellì il castello di famiglia e trasformò radicalmente il centro urbano abbattendo le porte medioevali e alcuni fabbricati circostanti per creare una spaziosa cittadina rinascimentale, secondo i dettami voluti dall'urbanistica sistina.
Per abbellire le residenze di famiglia il Cardinale Evangelista si avvalse dell’arte del pittore De Magistris, allievo di Lorenzo Lotto, che sin da giovanissimo si fece notare per le spiccate qualità artistiche. Faceva parte di una famiglia di pittori di Caldarola e, insieme ai fratelli Federico e Solerzio, svolse l'attività di pittore andando così a dar corpo alla cosiddetta “Scuola di pittura caldarolese”. A lui sono attribuite moltissime opere di importante rilievo come il “transito di San Martino”.
I ragazzi hanno realizzato delle mini-guide su 4 grandi temi caldarolesi: la storia di Evangelista Pallotta; Simone De Magistris il cui incontro con il Cardinale ha permesso di dare una svolta alla sua carriera; la famosa “stanzetta del Paradiso” custodita nel cuore di Palazzo Pallotta, sede del Comune di Caldarola fino al giorno del terremoto, completamente affrescata con scene di caccia; e la tela del “transito di San Martino”.
Al termine della presentazione delle mini-guide, ad opera degli stessi studenti, i ragazzi hanno posto domande al Sindaco Giuseppetti relative, in modo particolare, allo stato di conservazione delle opere che hanno approfondito purtroppo solo attraverso le immagini raccolte on line, poiché non più fruibili dal terremoto.
Il sindaco ha spiegato che è ferma intenzione della Curia, proprietaria di gran parte delle opere citate, ricostruire celermente le Chiese danneggiate da sisma e ricollocare le opere d’arte attualmente custodite nel deposito creato per l’occasione a San Severino. Mentre per quanto riguarda il Palazzo Pallotta e la Stanza del Paradiso, fortunatamente meno danneggiata del resto del palazzo, è già stato individuato lo studio tecnico incaricato di seguire i lavori, con la speranza di non dover attendere troppo per una prossima riapertura.
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