Da domani, giovedì 7 novembre, con replica venerdì 8 novembre, torna al cinema San Paolo la rassegna di film promossa in collaborazione con i Teatri di San Severino che è gratuita per gli abbonati alla rassegna di prosa e aperta comunque a tutti.
Il primo film in programmazione del nuovo cartellone che prevede sette proiezioni è “Il tempo che ci vuole”, regia di Francesca Comencini con Fabrizio Gifuni, Romana Maggiora Vergano, Luca Donini e Anna Mangiocavallo.
“Il tempo che ci vuole”, presentato fuori concorso a Venezia 81 poche settimane or sono, ricostruisce il rapporto tra la regista Francesca Comencini e il padre, il celebre Luigi, elevandolo a vicenda universale nel rapporto tra padre e figlia.
Un padre entra nel laboratorio di ceramica della figlia e la maestra gli consegna la statuetta di un cane. “L'ha fatto tutto la bambina?”, chiede il padre, sorpreso dalla qualità del manufatto. Quel padre è Comencini e in quel suo dubbio è contenuta l'insicurezza con cui sua figlia Francesca farà i conti per tutta la vita, nel confronto con un genitore gigantesco per talento, fama e personalità. Un genitore che per lei ha avuto tempo, ascolto e attenzione, come l'ha sempre avuto, anche nel suo cinema, per tutti i bambini, ma nel cui cono d'ombra Francesca si è mossa a disagio, contemporaneamente visibile e invisibile ai propri occhi e a quelli di quel padre ingombrante e venerato.
Ci vorrà tanto tempo, e il passaggio attraverso alcuni anni difficili, perché padre e figlia trovino un rapporto meno sbilanciato e conflittuale e perché Francesca diventi a tutti gli effetti "collega" di un artista che ha lasciato il segno nel cinema italiano. La consapevolezza adulta, forse anche la propria esperienza genitoriale, permettono a Francesca di affrontare di petto quella figura paterna che ha adombrato e allo stesso tempo illuminato la sua vita, e nel farlo la regista e sceneggiatrice riesce a raccontare bellezza e complessità del legame fra un padre e una figlia, ma anche il ruolo centrale che il cinema ha avuto per entrambi e nell'immaginario di noi spettatori. E lo spostamento graduale del padre da divinità a creatura fragile è altrettanto commovente sullo schermo di quanto non lo sia stato per ognuno di noi, quando da figli ci siamo resi conto della mortalità dei nostri genitori e non ci è restato che accompagnarli, con tenerezza e amore. Francesca riserva per sé lo sguardo più critico e al padre regala la gratitudine per averle insegnato ad affrontare il comune terrore del fallimento.
La rassegna andrà avanti il 14 e 15 novembre con “Iddu – L’Ultimo Padrino”, il 21 e 22 novembre con “Madame Clicquot”, il 28 e 29 novembre con “Maria Montessori”, il 5 e 6 dicembre con “Il Maestro che promise il mare”, poi il 12 e 13 dicembre con “Juniper – Un Bicchiere di Gin” e si chiuderà il 19 e 20 dicembre con “Vermiglio”.
Il comune di Treia è lieto di dare il benvenuto alla nuova segretaria comunale, Stefania Bolli, che ha preso ufficialmente servizio nei giorni scorsi. Con un solido background amministrativo e un profondo impegno verso la comunità, la dottoressa Bolli porta con sé un’esperienza significativa che contribuirà a supportare e valorizzare l’operato dell'amministrazione comunale.
Stefania Bolli, nota per il suo rigore professionale e la sua dedizione al servizio pubblico, si unisce al team comunale in un momento di importanti progetti per il nostro territorio. "Siamo entusiasti di accogliere la dottoressa Bolli nella nostra squadra - ha detto il sindaco Franco Capponi - la sua esperienza e la sua visione rappresentano una risorsa preziosa per affrontare con determinazione le sfide amministrative e continuare il percorso di crescita e sviluppo della città. La nostra intenzione resta quella di proseguire il cammino verso un’amministrazione sempre più vicina alla cittadinanza e attenta ai bisogni della comunità".
La dottoressa Bolli ha espresso entusiasmo e determinazione nell’intraprendere questa nuova fase professionale a Treia, affermando: "Sono onorata di poter collaborare con una realtà ricca di storia e tradizione come Treia. Intendo lavorare con spirito di squadra e impegno per garantire un’amministrazione trasparente, efficiente e orientata alle esigenze dei cittadini".
In occasione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, insieme al Prefetto di Macerata, Isabella Fusiello, e al comandante provincilae dei carabinieri di Macerata, colonnello Raffaele Ruocco, ha consegnato al maresciallo maggiore Decio Bianchi, settempedano, presidente della sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Carabinieri, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana concessagli dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Nato a Gagliole nel 1944, Bianchi ha dedicato gran parte della sua carriera all'Arma dei Carabinieri, che ha servito dal 1963 al 1989 raggiungendo il grado di maresciallo maggiore. Ha prestato servizio alla Scuola allievi Carabinieri di Torino, al Battaglione Carabinieri di Gorizia, alla Legione Carabinieri di Parma, alla Legione Carabinieri di Bologna.
Promosso sottufficiale è stato destinato alla stazione Carabinieri di Ravenna, poi trasferito alla Legione Carabinieri di Cagliari con l’incarico di comandante della stazione di Funtana Bona di Orgosolo, poi trasferito alla Legione Carabinieri Toscana, quale capo equipaggio nucleo radiomobile di pronto intervento della Compagnia Carabinieri di Siena ed infine trasferito alla Legione Carabinieri Marche con l’incarico di comandante della stazione di Civitanova Alta fino al suo pensionamento.
Durante il suo percorso ha ricevuto riconoscimenti significativi, tra cui un encomio solenne per la cattura di due evasi pericolosi nel 1978, una Croce d’Oro per anzianità militare e una Medaglia d’Argento per il lungo comando militare.
Dopo il pensionamento, Bianchi è stato sempre molto attivo nel volontariato come presidente della sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di San Severino Marche, fondata anche grazie al suo impegno e oggi composta da circa 120 soci. In questa veste, ha coordinato e partecipato a servizi di vigilanza presso le scuole e sui mezzi di trasporto scolastico, nonché presso il centro vaccinale cittadino durante la pandemia. Nel periodo di lockdown, ha collaborato con la Protezione Civile per distribuire mascherine e fornire supporto agli anziani.
"Il maresciallo Bianchi rappresenta, con il suo impegno e la sua dedizione, l’esempio vivente di quei valori di servizio alla comunità e di fedeltà alla Nazione che rendono così preziosa l’opera delle nostre forze armate. Le sue attività evidenziano, da sempre, un impegno che va oltre l’ordinarietà, rappresentando un modello di dedizione civica e supporto alla comunità", ha voluto sottolineare, a margine della cerimonia ospitata al teatro Lauro Rossi di Macerata, il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
Il maresciallo maggiore Decio Bianchi ha voluto dedicare l'onorificenza concessagli dal Capo dello Stato a sua moglie, Pacifica De Luca, da cui è rimasto vedovo anni fa e dalla quale ha avuto tre figli: Chiara, Daniela e Mario, quest’ultimo luogotenente dei Carabinieri, capo della sezione amministrativa provinciale di Macerata
"L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha pubblicato una serie di decreti tracciando il punto della situazione in materia di edilizia cimiteriale nel cratere marchigiano - spiega il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. L’intervento più importante è sicuramente quello riguardante il cimitero di Visso, dove stanno per partire i lavori di riparazione per un importo di 4,5 milioni sul sito che il terremoto del 2016/2017 ha gravemente danneggiato. L’opera di rilancio di questi territori martoriati passa anche da questi presidi importantissimi soprattutto per le piccole comunità. Ringrazio l’Usr, i Comuni coinvolti e la Regione guidata dal presidente Acquaroli".
Il cimitero di Visso, che incorpora alcune delle superstiti costruzioni dell'antico Castel San Pietro, si fa risalire alla seconda metà del secolo XIX; complesso e delicato l’intervento previsto sulla parte monumentale e sugli ampliamenti successivi.
A Visso, sono poi in corso i lavori sul cimitero della frazione di Villa Sant’Antonio (786.000 euro), che stanno interessando solo la parte più antica del complesso, mentre al cimitero di Mevale c’è appena stato il via libera della Conferenza regionale al progetto di recupero, che ha un importo di 260.000 euro. Sempre nel Maceratese, la Conferenza regionale ha approvato anche i progetti dei cimiteri di Corridonia, dove avverrà il ripristino funzionale del porticato di ingresso (120.000 euro), di San Vittore a Cingoli (450.000 euro) e di Bolognola (678.550 euro).
Nulla di fatto nell'ambito della vertenza Fedrigoni nonostante la moral suasion esercitata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Dopo circa due ore di riunione, l'unica novità degna di nota è rappresentata dalla disponibilità all'apertura di un tavolo tecnico con il Ministero per trovare una soluzione alla vertenza che si è aperta ufficialmente un mese fa, il 4 ottobre scorso, quando da Fedrigoni è stato comunicato ai sindacati di categoria l'intenzione di voler chiudere la società Giano srl, che produce carte per ufficio, il 31 dicembre prossimo, con il conseguente licenziamento collettivo per 195 dipendenti, senza considerare tutto l'indotto.
Le posizioni sono rimaste, dunque, cristallizzate rispetto al faccia a faccia del 24 ottobre scorso, quando l'azienda ha avanzato una proposta attraverso la quale con prepensionamenti, ricollocazioni e creazioni di nuovi posti di lavoro, avrebbe garantito oltre 100 posti di lavoro.
Le parti sociali, però, si erano mostrate "scettiche", giudicando la proposta "insufficiente". Lo stesso dicasi per la regione Marche, tramite l'assessore regionale Stefano Aguzzi, e il comune di Fabriano come ribadito dal sindaco Daniela Ghergo. Rispetto a tutto ciò, non sembrerebbe che si siano registrati passi in avanti.
"Ringrazio il Ministro Urso e tutte le parti sociali intervenute. Confermiamo la nostra disponibilità ad aprire un tavolo tecnico con il Ministero per valutare possibili scenari volti a mitigare l'impatto sociale sulle persone coinvolte dalla decisione di chiudere Giano, fermo restando che Fedrigoni cesserà ogni attività commerciale e produttiva legata al business delle carte da ufficio con la fine del 2024", le chiare parole dell'amministratore delegato di Fedrigoni, Marco Nespolo, che ha poi confermato il piano di mitigazione dell'impatto occupazionale presentato ai sindacati lo scorso 24 ottobre. Pur ribadendo, "la tutela delle persone" che è "per noi una priorità assoluta", si è confermata la linea.
Ma anche un piano di investimenti per i prossimi 4 anni (2025-2028) per l'Italia e per le Marche in particolare. Su oltre 272 milioni di euro a livello globale, "destineremo 117 milioni per rendere ancora più efficienti, sicuri e sostenibili i nostri siti produttivi in Italia e quasi la metà di questi fondi (56 milioni) andranno agli stabilimenti delle Marche dove realizziamo, tra l'altro, i prodotti a brand Fabriano", ha concluso Nespolo.
All'indomani della fragorosa sconfitta casalinga nella sfida di bassa classifica contro il Castelfidardo, arrivata con il pesante punteggio di 0-3, la Recanatese ha annunciato l'esonero del tecnico Giacomo Filippi.
Il club ha annunciato la separazione con l'allenatore siciliano con una stringata nota condivisa sui propri canali social, nella quale si legge: "L'U.S. Recanatese comunica di avere sollevato dall'incarico l'allenatore Giacomo Filippi. Da domani la squadra verrà affidata momentaneamente al tecnico della Juniores Nazionale Lorenzo Bilo'. La società ringrazia Filippi per il lavoro svolto".
Filippi era subentrato sulla panchina giallorossa nel febbraio dello scorso anno, prendendo il posto di Giovanni Pagliari, con l'obiettivo, poi non riuscito, di condurre la formazione leopardiana alla permanenza nel campionato di Serie C. Come annunciato dalla società, in attesa della nomina del nuovo allenatore, la squadra è stata affidata momentaneamente al tecnico della Juniores Nazionale Lorenzo Bilo'.
Quella di Filippi è la seconda panchina saltata dopo l'ultima giornata nel girone F di Serie D. Nella giornata di domenica infatti, per una strana coincidenza, sono arrivate anche le dimissioni da allenatore de L'Aquila dello stesso Giovanni Pagliari. Tra i tifosi giallorossi c'è già chi auspica un clamoroso ritorno.
(Credit foto: Us Recanatese)
La stagione 2024/25 del campionato provinciale di calcio a 5, organizzato dal comitato locale della UISP, è alle porte. Saranno il Bayer Cappuccini, nuovo prestigioso innesto nel novero delle società partecipanti, ed il Q.P.R. Futsal, nato dalle ceneri della già affermata Älbanet e perciò alla sua terza apparizione, a dare vita al match d’esordio presso il campo sportivo del s.s. Sacramento, a Macerata.
Si ripropone la struttura a girone unico, in cui dieci squadre si daranno battaglia durante la regular season per determinare i piazzamenti che definiranno le prime sei squadre che prenderanno parte ai playoff per contendersi la Coppa UISP, e le ultime quattro che si contenderanno la Wild Cup, trofeo che garantisce alla squadra vincitrice dieci tesseramenti gratuiti per la stagione seguente.
Il Perù F.C. proverà a difendere il titolo di campione, pur avendo ceduto alle squadre rivali alcuni tra i protagonisti della cavalcata della passata stagione. Tra queste, le neonate Furia Chalaca e l’F.C. Defensor Victoria, entrambe a tinte decisamente sudamericane. Il Borussia Cappuccini, il Collebronx, il Jaguars Futsal Club ed il già citato Q.P.R. Futsal si confermano colonne portanti del torneo, avendo preso parte a tutte le edizioni fin qui disputate. L’A.C. Picchia, una tra le più storiche e longeve società sportive maceratesi, ed il Lions FC, nuova promettente realtà locale, completano il tabellone.
Saranno queste le squadre che si contenderanno l’ambita Coppa UISP e tra i talenti in campo verranno scelti i migliori per i premi individuali. Per la stagione 2024/25 il Comitato Provinciale ha annunciato che verranno assegnati dei riconoscimenti al miglior marcatore, al miglior portiere, al miglior giocatore under 30, al miglior giocatore over 30 ed al miglior giocatore dei Playoff.
Il Comitato augura a tutti coloro coinvolti in questo progetto una felice annata sportiva costantemente all’insegna dei valori cardine di questa associazione: l’inclusione incondizionata e lo spirito della sana competizione agonistica.
Questa mattina, presso il teatro Lauro Rossi di Macerata, alla presenza del prefetto Isabella Fusiello, l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci ha consegnato diverse onorificenze a tanti cittadini che hanno subito la deportazione nei lager nazisti.
In questa giornata speciale, dove tra l’altro si festeggiano anche le forze armate e l’Unità d’Italia, è stato consegnato un riconoscimento anche al matelicese Fiore Ciccolini, deportato e internato in Austria nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
A ricevere il riconoscimento, consegnato dal sindaco di Matelica Denis Cingolani, è stato il figlio Roberto. "A Fiore Ciccolini l’onore e memoria da parte di tutta la città di Matelica", ha commentato il primo cittadino.
Nella mattinata di oggi si è svolta, davanti al Gip del Tribunale di Macerata, l’udienza di convalida dell’arresto dei tre uomini che nella serata di giovedì 31 ottobre erano stati arrestati dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Macerata e del commissariato di polizia di Civitanova Marche, nel corso di un'operazione antidroga nel comune di Montecosaro (leggi qui).
Dopo il vano tentativo di eludere il controllo con un inseguimento, due dei tre soggetti sono stati bloccati e, in seguito a una perquisizione domiciliare svolta nell'appartamento di proprietà di un terzo soggetto, sono stati rinvenuti e sequestrati circa 70,46 grammi di cocaina, oltre che materiale atto al confezionamento.
All’esito dell'udienza di convalida, per i tre soggetti, sono state disposte rispettivamente le misure cautelari della custodia in carcere, dell’obbligo di dimora e dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Dopo nove giornate dall'inizio del campionato di Promozione, l'Appignanese e Mister Francesco Cantatore hanno deciso di separarsi. La decisione è stata presa di comune accordo, dopo la sconfitta subita sul campo del Gabicce Gradara, la quarta in questa stagione. Un avvio complicato per la squadra biancoazzurra, che con soli 7 punti conquistati si trova sul fondo della classifica del girone A, insieme alla Polisportiva Lunano.
La società ha diffuso un comunicato ufficiale per annunciare l'interruzione del rapporto con l'allenatore, esprimendo parole di gratitudine per il lavoro svolto: “In data odierna, dopo un'attenta riflessione con il mister Cantatore Francesco, è stata presa la decisione di interrompere la collaborazione tecnica. Il presidente Camilletti Claudio ed il direttore sportivo Buldorini Matteo ci tengono a precisare: 'Ringraziamo in primis mister Cantatore per il percorso svolto fino ad ora e per la straordinaria salvezza dello scorso anno".
Nonostante la separazione sia stata descritta come necessaria per dare una scossa alla stagione, la società non ha mancato di sottolineare la responsabilità che grava anche sui giocatori: “Sono i giocatori a scendere in campo il sabato indipendentemente da chi è stato o sarà il nuovo allenatore e dovranno dimostrare un maggior attaccamento alla maglia. Ci aspettiamo di più dai nostri ragazzi.”
L'Appignanese, che l'anno scorso aveva raggiunto una salvezza insperata sotto la guida di Cantatore, ora si trova ad affrontare un'altra sfida complessa: risolvere le sorti di un campionato in salita. La dirigenza sarà al lavoro nei prossimi giorni per individuare il sostituto del mister, con l'obiettivo di ridare fiducia e compattezza al gruppo, e iniziare a risalire la classifica.
(Foto U.S. Appignanese)
Aggredisce poliziotti e personale sanitario: arrestata una ragazza. È quanto avvenuto nella mattinata di sabato scorso quando gli agenti delle Volanti del commissariato della polizia di Stato e della polizia locale di Civitanova Marche sono intervenuti nella zona centrale della città rivierasca per una lite fra due ventenni, italiane e residenti fuori provincia, iniziata nelle adiacenze di un bar.
Le due ragazze, in evidente stato di alterazione alcolica - davanti agli agenti - hanno pronunciato frasi sconnesse e inveito contro il personale in divisa alla richiesta di presentare le proprie generalità, cercando anche di sfuggire al controllo.
L’azione di una delle giovani si è tradotta in un'aggressione fisica: ha cominciato a spintonare violentemente con calci e pugni gli agenti fino a sputar loro in volto, mentre questi tentavano invano di calmarla.
Con non poca fatica, gli operatori sono riusciti a contenere l’azione violenta della ragazza. Entrambe le donne sono state condotte presso il locale Commissariato per gli accertamenti di rito. Qui, una delle due ha continuato ad essere poco collaborativa scalciando contro i mezzi di polizia e aggredendo nuovamente gli agenti con schiaffi e spintoni. È stato, quindi, richiesto l'ausilio di un'ambulanza che ha trasportato la giovane in ospedale.
Non paga, la donna ha tentato nuovamente di darsi alla fuga anche in pronto soccorso, colpendo i sanitari con pugni e calci oltre a danneggiare dei mobili contenenti farmaci. Ha persino morso uno dei medici. La sua condotta ha provocato lesioni sia al personale di polizia che a quello sanitario, con prognosi dai 3 ai 10 giorni a carico delle persone offese.
Viste l'aggressività e pericolosità della giovane ragazza, sono scattate le manette. L'altra contendente, invece, è stata denunciata per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale mentre entrambe - già con precedenti per reati della stessa specie - sono state sanzionate amministrativamente per ubriachezza.
Dell'attività è stato informato il pm di turno della Procura della Repubblica di Macerata, che ha disposto il trattenimento dell'arrestata presso le camere di sicurezza, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Nei confronti delle donne sono in corso ulteriori accertamenti in virtù delle condotte poste in essere, considerato che non sarebbero nuove a questo genere di episodi, e per questo già note alle forze dell'ordine.
Questa mattina, presso il Tribunale di Macerata, si è tenuta l'udienza di convalida dell'arresto: la ventenne è stata condannata a un anno e dieci mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena. Inoltre, le è stato notificato il provvedimento del Dacur emesso dal Questore con divieto di frequentare tutti i locali pubblici della provincia di Macerata per un anno. Denuncia anche per la seconda ragazza che è stata rimpatriata con foglio di via obbligatorio e divieto di reintrare nel comune di Civitanova Marche per tre anni.
La Civitanovese, ancora scossa dal beffardo pareggio subito al 90' contro l'Isernia nell'ultima gara di campionato, si prepara a tornare in campo per i trentaduesimi di finale di Coppa Italia Serie D. L'appuntamento è fissato per mercoledì 6 novembre alle ore 14:30, quando i rossoblù affronteranno il Castelfidardo al “Mancini”.
La trasferta sarà vietata ai tifosi della Civitanovese. A causa della rivalità tra le due tifoserie, che lo scorso anno, nel campionato di Eccellenza, aveva portato a scontri nel post-partita, la Questura di Ancona ha deciso di vietare la vendita dei biglietti ai residenti del Comune di Macerata. Il provvedimento, volto a garantire l'ordine pubblico, ribadisce le restrizioni già imposte ai tifosi fidardensi il 23 ottobre scorso, in occasione della sfida di campionato al Polisportivo di Civitanova.
Minuto 73' di Tolentino-Urbania. Gli ospiti conducono per 1-0 grazie al gol di Nunez, e la partita sembra complicarsi per i cremisi. Ma ecco che si accende la magia: Badiali scodella un pallone preciso in area verso Lovotti. L'attaccante argentino, con il pubblico in sospeso, controlla con il petto e, senza pensarci due volte, esegue una rovesciata spettacolare. La sfera si insacca in rete, lasciando il portiere di Urbania senza possibilità di intervento. Il gol dell'1-1 è una perla rara, che fa esplodere di gioia il pubblico del 'Della Vittoria'.
Sospinto dall'entusiasmo del suo pubblico, il Tolentino continua a premere sull'acceleratore. Solo quattro minuti più tardi, Badiali si presenta sul dischetto e con freddezza realizza il rigore del 2-1, completando la rimonta e regalando ai cremisi il primo successo interno della stagione.
La firma più prestigiosa della giornata è proprio quella di Fabricio Lovotti, il nuovo beniamino del Tolentino. Arrivato in estate dalla Cingolana San Francesco, squadra di Prima Categoria, l'attaccante argentino sta vivendo un momento magico. Quello contro l'Urbania è il suo secondo gol consecutivo in campionato, dopo la rete realizzata contro il Monturano Campiglione, che anche in quell'occasione aveva dato il via alla rimonta dei suoi.
"Un gol incredibile - ha commentato Lovotti nel post-partita -. Non me lo immaginavo neanche io. Per fortuna la palla è entrata e ho aiutato la squadra a vincere". L'attaccante ha poi sottolineato la forza mentale della formazione guidata da mister Passarini: “Siamo sempre umili, ma abbiamo tanta fiducia in noi stessi. Siamo una squadra che ci crede sempre fino alla fine. Sono molto contento per questa vittoria. Mi sto trovando sempre meglio: all'inizio è stato un po' complicato, ma ora con i gol sto prendendo sempre più fiducia".
(Foto di U.S. Tolentino)
I carabinieri della Stazione di Serravalle di Chienti, a Muccia, hanno arrestato un 56enne di origini polacche, perché nel corso di perquisizione domiciliare è stata rinvenuta nella sua abitazione una pistola automatica, calibro 7,65, completa di munizioni e detenuta illegalmente.
L’arma è stata sequestrata e l’indagato è stato posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria di Macerata, in attesa di giudizio direttissimo.
Hanno suscitato clamore sui social le dichiarazioni fatte dalla concorrente Shaila Gatta durante la diretta televisiva del "Grande Fratello". L'ex velina di "Striscia la Notizia", che ha partecipato come ballerina anche alla trasmissione "Amici", nel confidarsi con la modella Helena Prestes, nel day time andato in onda sulle piattaforme Mediaset, in riferimento al suo rapporto travagliato con il pallavolista Javier Martinez, che vanta una lunga esperienza come giocatore nelle Marche a partire dall'esperienza nelle giovanili della Lube Banca Macerata, ha sottolineato "lui mi diceva, ti voglio portare in mezzo alle pecore a Macerata".
Un commento, pronunciato con irrisoria cadenza, che ha scatenato un'ondata di indignazione social con tanto di meme creati ad hoc, non soltanto da utenti maceratesi. Shaila e Javier sono al centro di un triangolo amoroso che vede coinvolto anche il modello milanese Lorenzo Spolverato. Una "querelle sentimentale" che sta appassionando il pubblico del reality show da numerose settimane.
Di seguito alcuni dei tweet comparsi negli ultimi minuti su "X":
Sono stati i ragazzi delle scuole cittadine i protagonisti delle celebrazioni organizzate questa mattina dal comune di Civitanova Marche per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, istituita per commemorare la fine della ‘Grande Guerra’ e ricordare coloro che hanno sacrificato la propria vita per la Patria e l’Unità nazionale.
Il presidente del Consiglio comunale Fausto Troiani e il vicesindaco Claudio Morresi, insieme agli assessori Roberta Belletti, Barbara Capponi e Giuseppe Cognigni e ai consiglieri comunali Roberto Pantella, Silvia Squadroni, Francesco Micucci, hanno accolto la ricca rappresentanza delle scolaresche raccolte davanti a Palazzo Sforza alla presenza delle autorità militari, delle associazioni Combattentistiche e d’Arma e della banda della città di Civitanova Marche.
Cerimoniere per l’occasione, il colonnello Nicola Ciccarelli, consigliere regionale dell'Associazione Bersaglieri, che ha introdotto gli interventi da parte dei ragazzi, coordinati dai loro insegnanti.
I rappresentanti degli alunni hanno proposto riflessioni e letture in onore alle Forze Armate, alla Patria unificata e al Milite Ignoto, proponendo anche canti e testi di canzoni, come nel caso dell’Ipsia Corridoni e dell’istituto di istruzione superiore Leonardo Da Vinci, classe I B del Liceo Classico, che hanno offerto bellissime performance e canti con la chitarra acustica.
Presenti anche la classe 3 I del plesso Ungaretti dell'istituto comprensivo Sant'Agostino; l’Istituto Superiore Bonifazi; l'istituto comprensivo Via Regina Elena, scuola Pirandello; l'istituto comprensivo Via Tacito, classi 3 B e D del plesso Mestica; l'istituto comprensivo Via U. Bassi, scuola Annibal Caro con un intervento a più voci.
"Il 4 novembre è il giorno della commemorazione dei tanti giovani soldati morti per la Patria e di tutte le guerre - ha detto il presidente Troiani nel suo saluto di apertura - ma anche il giorno di riconoscenza ai militari in servizio e di chi è morto nell’adempimento del loro dovere e di quelli che ogni giorno operano contro il terrorismo e la malavita. Un pensiero va anche agli uomini dei vigili del fuoco e alla protezione civile che ogni giorno rischiano la vita per salvarne altre tra le devastazioni di terremoti e alluvioni. La ricorrenza odierna deve essere oggetto di studio e riflessione, perché le conquiste del passato si consolidino ogni giorno nelle nostre famiglie e nella società tutta. Non disperdiamo la lezione della storia e la saggezza degli anziani, impegniamoci tutti personalmente perché il Paese ha bisogno di ognuno di noi".
L'assessore Barbara Capponi ha sottolineato l’importanza di apprendere la storia, ma anche il valore di conoscere da vicino le persone che concretamente ogni giorno lavorano per garantirci la sicurezza, che vigilano in varie situazioni nella nostra quotidianità. "Un altro aspetto su cui mi voglio soffermare è il concetto di Unità – ha spiegato l’assessore all’Istruzione ringraziando anche i dirigenti e i docenti per aver organizzato la partecipazione in questa giornata – Pensate ad esempio a quanto è importante per voi la comunità scolastica, a quanto sia importante sentirsi uniti in classe o nelle vostre famiglie".
Il vicesindaco Morresi ha poi concluso gli interventi istituzionali, illustrando la legge 1 marzo 2024, n.27 che ha sancito l'istituzione della “Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate” quale festa nazionale, riconoscendo tangibilmente la fiducia e il rispetto che i cittadini e le istituzioni attribuiscono alle proprie Forze Armate e ricordando ai ragazzi la cerimonia organizzata in città nel 2021 per il 100esimo anniversario del Milite Ignoto, dello storico viaggio della salma del soldato sconosciuto divenuto simbolo dei tanti caduti durante la Prima Guerra Mondiale.
"Riflettiamo oggi - ha detto Morresi - non solo sulla storia ma sul ruolo dell’Italia in un contesto più ampio, con profonda riconoscenza per gli uomini e le donne che difendono la nostra libertà e la nostra incolumità in Italia e nei contingenti di pace nel mondo presenti nei luoghi teatro di guerre. Questa occasione rappresenta anche un’occasione preziosa per riflettere sulle guerre, una riflessione che serve per rafforzare la chiara determinazione nel perseguire la pace, un compito che voi giovani dovrete portare avanti con forza e convinzione. L’Italia ha bisogno delle vostre idee e dei vostri sogni, ma anche del vostro impegno. Viva le nostre Forze armate e Viva l’Italia".
La cerimonia si è aperta come tradizione a Civitanova Alta, con il raduno delle delegazioni delle autorità civili e militari, il Gonfalone civico, i labari e le bandiere. Dopo la deposizione della prima corona d’alloro presso la lapide in memoria dei Caduti di tutte le Guerre in viale della Rimembranza, il corteo ha raggiunto il Monumento ai Caduti in Piazzale Italia, per l’alzabandiera e la deposizione di un’altra corona d’alloro e la lettura della Preghiera per la Patria.
La città di San Severino Marche ha commemorato il 4 Novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, con una cerimonia ufficiale che ha riunito, alla presenza delle scolaresche, le autorità civili, militari e la comunità locale.
Il corteo da piazza del Popolo ha raggiunto il Monumento ai Caduti di via Roma dove è stata deposta una corona d’alloro per ricordare e onorare chi ha servito il nostro Paese, proteggendo i valori di libertà, unità e democrazia.
Il 4 novembre è una data speciale per l’Italia: si celebra, infatti, il compimento del processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale ricordando l’Armistizio di Villa Giusti che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste e si ricorda la fine della Prima Guerra Mondiale rendendo anche il dovuto omaggio al sacrificio di chi ha combattuto per costruire un futuro di pace e solidarietà. Anche a San Severino Marche la celebrazione è stata un momento di riflessione profonda aperto dal discorso ufficiale tenuto dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi: “L’Italia ha pagato un prezzo altissimo, con la perdita di 651.000 soldati e 589.000 civili, uccisi dai combattimenti, dalle malattie o da incidenti bellici - ha sottolineato il vice sindaco che ha poi citato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, definendo la pace un “bene incommensurabile che spesso si dà per scontato, pur essendo, oggi più che mai, minacciata in molte parti del mondo”.
Richiamando all’importanza dell’unità e del senso di appartenenza alla comunità, Bianconi, ha poi aggiunto: “Ritrovarci insieme, oggi, è fondamentale per riscoprire quel legame che ci unisce, come figli di una storia comune e di una Nazione che ci accomuna”.
Poi il saluto ai più giovani, con l’appello a ricordare quanto sia importante comprendere e valorizzare le proprie radici: “Solo riconoscendo il valore della nostra storia possiamo guardare al futuro con responsabilità e consapevolezza”.
Nel suo discorso, vice il sindaco della città di San Severino Marche ha inoltre posto l’accento sull’attuale impegno delle forze armate italiane, attive con oltre dodicimila militari in circa cinquanta missioni internazionali, in tre continenti: “A tutti gli uomini e le donne in divisa, impegnati per la sicurezza e la pace, va il nostro sincero ringraziamento e l’abbraccio della comunità,”ha affermato, riconoscendo il loro operato con rispetto e gratitudine. Infine, un ringraziamento ed un pensiero anche alle forze dell’ordine presenti nel territorio comunale e a tutti i settempedani in servizio nei vari corpi: “A loro, e alle loro famiglie, va lo sguardo sorridente, la stretta di mano calda e calorosa l’abbraccio simbolico di questa nostra comunità, fiera e orgogliosa dei suoi figli”.
La celebrazione si è poi chiusa con la lettura di alcuni brani da parte degli alunni dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi” alla presenza del dirigente scolastico, professoressa Catia Scattolini.
Alla cerimonia erano presenti i rappresentanti dell’Associazione Combattenti e Reduci, dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria sezione “Ludovico Censi”, dell’Associazione nazionale Granatieri, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, i volontari del locale Comitato della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile.
Tra le autorità presenti il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, l’assessore Michela Pezzanesi, il consigliere Alberto Capradossi, il vice sindaco di Cingoli, Monaldo Vignati, il comandante della locale stazione dei Carabinieri, luogotenente carica speciale Massimiliano Lucarelli, il comandante della polizia locale, sostituto commissario Adriano Bizzarri, il vice presidente dell’Associazione nazionale Carabinieri, luogotenente carica speciale Francesco Losurdo, il coordinatore del gruppo comunale di Protezione Civile, Dino Marinelli.
A prestare servizio anche il Corpo filarmonico bandistico “Francesco Adriani” diretto dal maestro Vanni Belfiore.
Successo per l'Asd Gagliole C5 che si impone al Palascherma di Ancona per 4-3 sul Pietralacroce. Un successo di carattere e fortemente voluto da parte dei ragazzi di mister Mirko Rossini, capaci di lottare e anche soffrire quando è stato necessario. Una squadra in crescita, che anche in questo match ha confermato il suo ottimo trend dell'ultimo periodo. I "galletti" hanno sfoderato un primo tempo quasi perfetto, in cui hanno annichilito i padroni di casa. Tre gol, arrivati per mano di Lo Giudice, Ferjani, al rientro dalla squalifica, e Ocharan hanno indirizzato la gara a favore dei rossoblù che hanno sfiorato anche il poker. I dorici sono sembrati in difficoltà e il player - managee Giordano ha schierato Ferrucci come extra player.
Dopo un primo tempo chiuso sul 3-0, nella ripresa i ragazzi di mister Rossini hanno arginato i padroni di casa, ma il gol al 15' di Frezzotti ha dato nuova linfa ai dorici, che hanno accorciato sul 3-2 con il dubbio penalty siglato da Lombardi. Negli ultimi quattro minuti palpitanti, ci ha pensato Occhiuzzo a porta sguarnita a chiudere i conti, con il gol di Lombardi quasi allo scadere utile solo a fini statistici. Si chiude sul 4-3 per l'Asd Gagliole C5.
PIETRALACROCE - ASD GAGLIOLE C5 3-4 (0-3 pt)
PIETRALACROCE: Ferrucci, Gasparroni, Pinto, Giordano, Storari, Rahali, Frezzotti, Lorenzini, Deruva, Zampa, Lombardi. All. Giordano
ASD GAGLIOLE C5: Tamburrino, Di Ronza, Occhiuzzo, Ocharan, Pupilli, Boutimah, Lo Giudice, Schiavoni, Casoli, Ferjani, Panella, Martin. All. Rossini
Arbitri: Paoloni e Nicastro di Ascoli Piceno
Reti: 4' Lo Giudice, 8' Ferjani, 11' Ocharan // 14' st Frezzotti, 15' st Lombardi (rig.), 19' st Occhiuzzo, 19' st Lombardi.
Un connubio tra la lunga tradizione jazzistica nordamericana e influenze coltraniane e afro-latine in un progetto jazz esclusivo dedicato al Politeama. Sabato 9 novembre alle ore 21,15 salirà sul palco del Politeama di Tolentino il Benito Gonzalez Trio più la partecipazione di Roberto Gatti e Massimo Morganti. Il concerto, organizzato in collaborazione con l’Associazione Tolentino Jazz, vedrà protagonista il pianista venezuelano Benito Gonzalez, reduce da un recente tour in Asia con Kenny Garrett, in trio con Mario Rodriguez alla batteria e Gabriele Pesaresi al contrabbasso, accompagnato da due special guest come Roberto Gatti alle percussioni e Massimo Morganti al trombone.
Nominato per due Grammy Awards e vincitore del Great American Jazz Piano Competition, nel corso della sua carriera Benito Gonzalez si è esibito con grandi del jazz come Bobby Hutcherson, Dave Liebman, Gary Bartz, Curtis Fuller, Al Foster, Lenny White, Billy Hart, Ignacio Berroa, Buster Williams, Rene McLean, Steve Turre, Delfeayo Marsalis, Hamiet Bluiett, Ron Blake, Antonio Sanchez, Mark Gross e T.K. Blu. Ha fatto parte della band di Jackie McLean, del quartetto di Kenny Garrett per sette anni e nel 2019 si è unito alla leggenda del sassofono Pharoah Sanders come pianista e direttore musicale. Il suo ultimo album, “Sing to the World”, è stato registrato insieme a musicisti del calibro di Christian McBride, Jeff Watts e Nicholas Payton. Dal 2020 è artista dei pianoforti “Steinway & Sons”.
Un musicista ricco di talento, Benito Gonzalez si è saputo imporre non solo in virtù di una strepitosa padronanza tecnica, ma anche e soprattutto per una filosofia espressiva in grado di coniugare la tradizione jazzistica nordamericana con i ritmi afro-latini del proprio retaggio culturale. Nel suo stile incorpora Herbie Hancock, McCoy Tyner, Chick Corea, Keith Jarrett, dei quali ha sì assorbito le prerogative, ma rilanciandole in un mondo del tutto personale.
La rassegna Jazz continua giovedì 26 dicembre con l’attesissimo concerto di Santo Stefano dedicato al Gospel che vedrà protagonista il Sisters and Brothers Gospel Choir Ensemble con la partecipazione straordinaria di Ginger Brew, artista ghanese di fama internazionale, conosciuta in Italia come corista e voce solista di Paolo Conte.
La stagione 2024-2025 del Politeama è sostenuta dalla Regione Marche e organizzata con il contributo di Simonelli Group, Estra Prometeo, BCC Recanati e Colmurano e Gruppo Medico Fisiomed.
A Palazzo delle Marche la consegna dell’encomio del Consiglio regionale al ristorante “Pippo e Gabriella”. Il riconoscimento, condiviso dal presidente Dino Latini e dall’Ufficio di presidenza, è stato proposto dal consigliere regionale Simone Livi che ha consegnato l’attestato alla titolare Gabriella Bompadre, accompagnata dai figli Fabio e Marco.
“Oggi – ha detto Livi – premiamo un’eccellenza della ristorazione che ha fatto conoscere il territorio, un punto di riferimento per residenti e turisti, gestito dalla stessa famiglia con passione e competenza”. Dopo quarantasei anni di attività, per la signora Gabriella i capisaldi restano “i piatti della tradizione marchigiana e i prodotti locali”. Nella motivazione dell’encomio al ristorante fondato nel 1978 dal marito Giuseppe Domizi, “Pippo”, scomparso nel 2022, “il merito di rappresentare una realtà marchigiana di eccellenza nel settore della ristorazione, con grande attenzione al cliente e alla qualità del servizio”.