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San Severino, Decio Bianchi nominato Cavaliere della Repubblica: una vita al servizio dell'Arma

San Severino, Decio Bianchi nominato Cavaliere della Repubblica: una vita al servizio dell'Arma

In occasione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, insieme al Prefetto di Macerata, Isabella Fusiello, e al comandante provincilae dei carabinieri di Macerata, colonnello Raffaele Ruocco, ha consegnato al maresciallo maggiore Decio Bianchi, settempedano, presidente della sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Carabinieri, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana concessagli dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Nato a Gagliole nel 1944, Bianchi ha dedicato gran parte della sua carriera all'Arma dei Carabinieri, che ha servito dal 1963 al 1989 raggiungendo il grado di maresciallo maggiore. Ha prestato servizio alla Scuola allievi Carabinieri di Torino, al Battaglione Carabinieri di Gorizia, alla Legione Carabinieri di Parma, alla Legione Carabinieri di Bologna.

Promosso sottufficiale è stato destinato alla stazione Carabinieri di Ravenna, poi trasferito alla Legione Carabinieri di Cagliari con l’incarico di comandante della stazione di Funtana Bona di Orgosolo, poi trasferito alla Legione Carabinieri Toscana, quale capo equipaggio nucleo radiomobile di pronto intervento della Compagnia Carabinieri di Siena ed infine trasferito alla Legione Carabinieri Marche con l’incarico di comandante della stazione di Civitanova Alta fino al suo pensionamento. 

Durante il suo percorso ha ricevuto riconoscimenti significativi, tra cui un encomio solenne per la cattura di due evasi pericolosi nel 1978, una Croce d’Oro per anzianità militare e una Medaglia d’Argento per il lungo comando militare.

Dopo il pensionamento, Bianchi è stato sempre molto attivo nel volontariato come presidente della sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di San Severino Marche, fondata anche grazie al suo impegno e oggi composta da circa 120 soci. In questa veste, ha coordinato e partecipato a servizi di vigilanza presso le scuole e sui mezzi di trasporto scolastico, nonché presso il centro vaccinale cittadino durante la pandemia. Nel periodo di lockdown, ha collaborato con la Protezione Civile per distribuire mascherine e fornire supporto agli anziani.

"Il maresciallo Bianchi rappresenta, con il suo impegno e la sua dedizione, l’esempio vivente di quei valori di servizio alla comunità e di fedeltà alla Nazione che rendono così preziosa l’opera delle nostre forze armate. Le sue attività evidenziano, da sempre, un impegno che va oltre l’ordinarietà, rappresentando un modello di dedizione civica e supporto alla comunità", ha voluto sottolineare, a margine della cerimonia ospitata al teatro Lauro Rossi di Macerata, il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.

Il maresciallo maggiore Decio Bianchi ha voluto dedicare l'onorificenza concessagli dal Capo dello Stato a sua moglie, Pacifica De Luca, da cui è rimasto vedovo anni fa e dalla quale ha avuto tre figli: Chiara, Daniela e Mario, quest’ultimo luogotenente dei Carabinieri, capo della sezione amministrativa provinciale di Macerata

 

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