All’Eurosuole Forum non si passa! La Cucine Lube Civitanova fa suo il “classico” numero 110 nell’8° turno della Regular Season con un successo in tre set (25-11, 25-17, 25-20) contro la Valsa Group Modena. I tre punti conquistati portano i biancorossi a quota 16 in classifica consolidando la quarta posizione e riducendo al minimo la distanza dal terzo gradino del podio, occupato a quota 17 da Piacenza, caduta 3-1 in casa con Trento. La formazione modenese, invece, resta ancorata a 9 punti e termina la sfida con una corsa negli spogliatoi.
Civitanova mette a referto 16 ace e 9 muri vincenti, Modena non trova punti dal servizio e centra 2 block. Questi dati già basterebbero per mettere in archivio le statistiche. I padroni di casa sono più efficaci anche in attacco (52% contro il 41%) e in ricezione. Lagumdzija chiude da MVP e top scorer con 17 punti (62% con 6 ace e 1 muro). In doppia cifra anche Nikolov (15) e Bottolo (11). I migliori realizzatori di Modena sono Sanguinetti e Buchegger con 8 sigilli a testa.
Prima del match riconoscimento da parte di A.S. Volley Lube a Simone Anzani e Luciano De Cecco, tornati per la prima volta da ex. Presenti sugli spalti le stelle dell’Anthropos, società leader del mondo paralimpico: la super campionessa di atletica Assunta Legnante e i fuoriclasse del basket down.
Biancorossi in campo con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov laterali (Loeppky in panchina), Chinenyeze e Podrascanin centrali, Balaso libero. Ospiti schierati con la diagonale De Cecco-Buchegger, Gutierrez e Rinaldi in banda, Anzani e Sanguinetti al centro, Federici libero.
Nel primo set (25-11) la Lube domina al servizio (7 ace a 0), mettendo alle corte i gialli in attacco (65% contro il 44%), a muro (4-1) e in ricezione (70% e con 60% di perfette contro le percentuali deficitarie degli ospiti). In cattedra Lagumdzija con 5 punti e il 100% di positività, ma anche Chinenyeze (5 punti di cui 2 i battuta e 1 a muro).
Nel secondo set (25-17) il leitmotiv non cambia: 3 muri a 0 per Civitanova, più performante in attacco (52% contro il 32%) e a muro (4-1), ma Modena cresce in ricezione. Lagumdzija continua a dare spettacolo (7 punti con il 57% e 3 ace), ma nel finale si fa apprezzare Bottolo, autore di 4 punti come il rivale Davyskiba, entrato nel corso del primo set per Gutierrez e rimasto in campo.
Il terzo set (25-20) è il più combattuto. Civitanova cala in attacco e non mancano le polemiche per un Vido Check contestato dal pubblico di casa, ma sul 19-19 i biancorossi (6 ace nel set) mettono il turbo con i servizi vincenti di Nikolov e la giocata finale di Bottolo.
LE AZIONI
Buon avvio della Lube al servizio (ace del 5-2) e a muro (block in per il 6-2). Il laterale bulgaro tiene il servizio fino all’8-2 siglato da Bottolo. Il pressing dai nove metri arriva anche da Podrascanin (1 ace) per il 10-3. Gli ospiti provano a reagire a muro (11-7), ma la Lube è padrona del gioco e attacca con un ispirato Lagumdzija (14-7). Sul muro di Nikolov sono 8 le lunghezze di distanza (16-8) e Giuliani inserisce Davyskiba per Gutierrez, ma l’ucraino incassa subito i due ace del 18-8. Prepotente il muro a 1 di Podrascanin per 21-10. Nel finale entra Poriya al servizio e Civitanova chiude con i suoi due ace (25-11).
Nel secondo set tra gli emiliani resta in campo Davyskiba. Avvio fulminante dei cucinieri a muro (5-1). Quando gli emiliani provano a reagire Lagumdzija li affonda dai nove metri (2 ace) e in attacco (10-5). I padroni di casa difendono bene e impediscono a una Valsa Group fallosa di riavvicinarsi (16-7). Con l’innesto di Mati Modena cerca di reagire. Sul 18-15 Medei rispolvera Loeppky al servizio e la Lube va a punto a muro con Potke (19-15). Show di un irrefrenabile Bottolo nel finale. Sono proprio i punti in serie dello schiacciatore veneto a stordire i rivali e a condannarli (25-17).
Nel terzo set Lagumdzija continua a martellare al servizio e sigla l’ace del 4-1. Sul servizio vincente di Lagumdzija Civitanova comanda 11-8. Modena prova a riaprire la gara, ma Buchegger spara fuori la palla del possibile pareggio (15-13) e incassa l’ace di Bottolo (16-13). La Valsa Group non molla e si avvicina dopo un Video Check a lungo fischiato dal pubblico (18-17), ma la torcida di Lube nel Cuore sale alle stelle e in campo c’è un settimo uomo per la Lube. Il 19-17 è targato Lagumdzija. Modena non si piega e impatta con Sanguinetti (19-19). Nikolov firma lo strappo in attacco e con due ace (22-19). Bottolo partecipa alla festa (23-19). Bottolo chiude 25-20.
TABELLINO
Cucine Lube Civitanova – Valsa Group Modena 3-1 (25-11, 25-17, 25-20)
Cucine Lube Civitanova: Chinenyeze 6, Gargiulo, Loeppky, Orduna ne, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 1, Poriya 2, Nikolov 15, Lagumdzija 17, Dirlic ne, Podrascanin 6, Bottolo 11, Tenorio ne. All. Medei
Valsa Group Modena: Massari 2, Meijs, Mati, Sanguinetti 8, Stankovic ne, Davyskiba 6, Gollini (L), De Cecco, Anzani 2, Buchegger 8, Federici (L), Rinaldi. All. Giuliani
Arbitro: Carcione (RM) e Simbari (MI)
Note: durata set 21’, 26’, 34’. Totale 1h 21’. Civitanova: errori al servizio 14, ace 16, muri 9, attacco 52%, ricezione 50% (32%). Modena: errori al servizio 12, ace: 0, muri: 2, attacco 41%, ricezione 32% (17%). Spettatori: 2.720. MVP: Lagumdzija
MACERATA – È venuto a mancare Stefano Fontana, storico professore di economia aziendale all'ITC Gentili, dove ha insegnato per 25 anni, guadagnandosi l'affetto e la stima di generazioni di studenti. Dottore commercialista e grande tifoso della Maceratese, aveva 75 anni ed era una persona di grande spessore umano, conosciuta per la sua disponibilità e il suo impegno, sia sul piano professionale che personale.
Fontana ha combattuto con coraggio una grave malattia, trascorrendo le ultime settimane presso l'hospice di San Severino Marche. I funerali si terranno martedì 19 novembre alle ore 10.00 presso la Chiesa dell'Immacolata di Macerata. Lascia la moglie Margherita e il figlio Paolo.
Paura in via Toscana, a Civitanova, per un incendio che ha coinvolto un appartamento nel tardo pomeriggio di oggi.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme evitando il propagarsi del rogo agli appartamenti adiacenti, con i pompieri che hanno messo in sicurezza l'intera area e avviato le operazi Fortunatamente, al momento dell'incendio, non c'erano persone all'interno dell'appartamento.
(Servizio in aggiornamento)
Quattro giorni dopo è sempre il Chiesanuova a far festa. La squadra di Mobili non si ferma più e, fresca dello storico passaggio alla finale di Coppa Italia, centra il terzo successo consecutivo in campionato e allunga a 17 il totale di gare senza sconfitte, imbattuta dall'inizio di questa straordinaria stagione. Ma soprattutto, complice il pareggio del K-Sport Montecchio, si prende la vetta dell'Eccellenza tutta per sé.
La sfida col Monturano viene decisa nella ripresa dopo un primo tempo equilibrato e con il Chiesanuova più in difficoltà del solito nel far gioco, un po' per imprecisione e un po' per la bravura tattica dei fermani. La scivolata di Tanoni e l'inzuccata del neoentrato Pesaresi indirizzano il match in favore dei biancorossi e nel finale gli ospiti di Martinelli rischiano di subire il tris. Dopo 97' dunque termina 2-0 proprio come nell'andata di coppa e il Chiesanuova si porta a 25 punti, +1 sulla Maceratese e +2 sul K-Sport che sarà prossimo rivale in trasferta. Diventano 4 invece i ko di fila per il Monturano che non riesce a mettere fine alla crisi, più di risultati magari che tecnica e resta quart'ultimo con 8 punti, -5 dalla salvezza diretta.
Cronaca. Senza Pasqui, mister Mobili cambia l'assetto dei suoi utilizzando Mongiello e Russo tipo ali e Persiani libero di svariare. Al 10' la prima chance, sarà anche la migliore della frazione, sventola di Mongiello dal vertice dell'area e bravo Monti in angolo. Il Monturano è aggressivo, fa sue le seconde palle e pian piano prende campo e aumenta il possesso. Verso la metà del tempo ci prova prima con Ercoli, destro a lato, poi con una bella rovesciata di Palestini fuori di poco. Il Chiesanuova perde Sopranzetti e con l'ingresso di Trabelsi passa al 4-2-3-1. Al 40' incornata di Sbarbati centrale.
Secondo tempo. Al 49' ancora opportunità per Sbarbati e ancora conclusione debole, stavolta di piede. Dopo 2', da corner, sponda di Altobello e da due passi Muzi si divora lo 0-1. L'errore diventa ancora più grave perchè al 58' Sbarbati anticipa il portiere, lo aggira e mette dentro dove Tanoni è il più lesto e fa 1-0. Martinelli prova a ridare energia ai suoi con un triplo cambio ma sugli sviluppi di un angolo troppa libertà concessa a Pesaresi che di testa, comodamente, fa 2-0 e chiude i giochi. Nel finale si scaldano gli animi e nel recupero Monti vola sul colpo di testa di Persiani evitando la debacle.
Chiesanuova: Ajradinoski, Perini (11'st Ciottilli), Carnevali (29'st Pesaresi), Sopranzetti (37' Trabelsi e 20'st Tempestilli), Canavessio, Monaco, Russo, Tanoni, Sbarbati (39'st Morettini), Mongiello, Persiani. All. Mobili
Monturano Campiglione: Monti, De Carolis (22'st Verini), Fabi (33'st Santarelli), Piras, Adami, Muzi, Morelli, Ercoli (33'st Cisbani), Altobello (33'st Rotondo), Russo, Palestini. All. Martinelli
Arbitro: Uncini di Jesi
Reti: 13'st Tanoni, 36'st Pesaresi
Note: espulso dalla panchina Fatone; ammoniti Persiani e Santarelli; corner 4-1; recupero 2' e 5'
Cronaca di un successo annunciato, così potremmo riassumere l’evento andato in scena ieri al Teatro Velluti di Corridonia. D’altronde gli “ingredienti” per il capolavoro c’erano tutti: una storia perduta nelle nebbie del tempo; un ricercatore appassionato, scrupoloso e minuzioso; due autori e registi di grande talento, fama ed esperienza; una compagnia teatrale rappresentante una vera eccellenza del palcoscenico regionale e nazionale.
Così, la vicenda personale e politica di David Fermani, sindaco ed amministratore integerrimo della Pausula di fine Ottocento, è stata riportata alla luce con un evento interamente dedicato a questo personaggio divenuto ormai quasi sconosciuto alla cittadinanza ma al quale l’Amministrazione comunale di Corridonia ha voluto rendere omaggio in occasione del centotrentesimo anniversario della morte.
L’evento ha preso il via nel pomeriggio con una piacevolissima ed interessantissima conferenza del Dott. Modestino Cacciurri sulla Pausula di fine Ottocento e sulla figura del Fermani, egregiamente moderata dall’Assessore alla Cultura Massimo Cesca, e si è concluso in serata con lo spettacolo teatrale della Compagnia della Marca “David, un dramma ottocentesco”. Lo spettacolo, che ha visto Andrea Caimmi nel ruolo del David Fermani morente, è stato scritto e diretto da Fabiana Vivani e Roberto Rossetti. Il Rossetti si è anche occupato della direzione musicale dello spettacolo, con la collaborazione di Alessia Torresi e Carla Rossetti per l’adattamento dei testi musicali e di Giulia Ciccarelli per i costumi.
Entrambi gli appuntamenti hanno riscosso un grande interesse e richiamato un folto pubblico. In particolare, lo spettacolo teatrale della Compagnia della Marca ha registrato il tutto esaurito, a conferma del valore e dello spessore degli artisti e dei tecnici del nostro territorio.
Il progetto del Comune di Corridonia per ricordare e omaggiare la figura di David Fermani si concluderà ad inizio 2025 quando vedrà la luce una pubblicazione sul Fermani stesso e sulla Pausula del periodo, scritta da Modestino Cacciurri sulla base dell’ingente quantità di materiale emerso nel corso delle approfondite ricerche condotte per la realizzazione dell’iniziativa.
Il 17° Rally delle Marche, organizzato da PRS Group, ha puntato i riflettori sulla consegna del titolo 2024 del Campionato Italiano Rally Terra, di cui era l’ultimo atto, l’unico a coefficiente 1,5. Ha fatto vivere il momento più emozionante della stagione sui territori di Cingoli, Gagliole e San Severino Marche, per le sfide finali di un’annata avvincente, consegnando la vittoria di gara e campionato al vicentino Alberto Battistolli, in coppia con Simone Scattolin, su una Skoda Fabia RS Rally2.
Con la vittoria in Sardegna, la prima della stagione Battistolli con la Skoda Fabia RS, aveva accorciato le distanze con soli due punti dal leader Tommaso Ciuffi, il toscano di Firenze anche lui su una Skoda, affiancato da Cigni e dopo una prima parte di gara con Battistolli leader e Ciuffi poco lontano, la pratica si è poi risolta dopo quattro prove, con l’uscita di strada del pilota fiorentino. Da quel momento in poi, la situazione per Battistolli si è fatta di certo meno intricata ma ha pur dovuto controllare la situazione con fermezza, visto che dietro a lui c’era fermento.
Alla fine, il figlio del grande “Lucky” ce l’ha fatta, a cucirsi lo scudetto tricolore sulla tuta, precedendo sotto la bandiera a scacchi, in modo quasi inaspettato, il finlandese Jaakko Lavio, in coppia con Temonen (Skoda Fabia), il quale con vero e proprio colpo di reni sull’ultima prova speciale ha avuto ragione del veronese Umberto Scandola, un altro dei grandi favoriti alla vittoria sia di gara e rimasto anche in corsa, seppur con meno possibilità per il titolo.
Di certo, l’assenza al precedente impegno in Sardegna del mese scorso ha pesato molto sulla classifica di campionato dello scaligero, pur se sulla terra marchigiana, che riesce sempre a ispirarlo, aveva saputo leggere bene la gara e dimostrato di poter aspirare ad un secondo posto di pregio, al volante della Fabia condivisa con il friulano Cargnelutti, ma nulla ha potuto contro il vero e proprio assalto all’arma bianca finale di Lavio.
A sua volta Scandola aveva arginato con calma i ripetuti attacchi che arrivavano da ogni dove, soprattutto ad opera dello stesso Lavio e del bergamasco Enrico Oldrati (Skoda), in lotta sfrenata per le posizioni al sole dell’assoluta di campionato. Lavio ha saputo mantenere la calma specie nel giro di prove finali, quando Oldrati, con alle note il lucchese Ciucci era diventato una vera e propria spina nel fianco, sempre vicino e pericoloso quanto deciso.
Alla fine il nordico l’ha spuntata per 4”3 firmando il miglior tempo assoluto sulla prova di chiusura di Gagliole dove invece Scandola ha perso 12”8, scendendo al gradino più basso del podio, mentre la quarta piazza è andata poi a Oldrati, il quale ha saputo tenere un confortante margine di sicurezza per tenersi dietro Angelo Pucci Grossi. Il figlio dell’indimenticato “Pucci”, in coppia con l’aretino Cardinali, anche lui su una Skoda ha finito quinto, correndo bene per finire alla grande una stagione di forte crescita per il riminese.
Sesta piazza, meritevole, per il due valtellinese Marco Gianesini e l’omonimo Bergonzi, che hanno anche messo le mani sul titolo “over 55” davanti al pistoiese Bizzarri, con Lanera, sulla Citroen C3 Rally2. Tra le due ruote motrici il primato è stato per Fabio Farina e Daniel Pozzi, entro i venti dell’assoluta, con una Peugeot 208 Rally4.
In termini di campionato, con Battistolli “scudettato” (71,5 punti), la giornata nera di Ciuffi è stata indorata dall’aver comunque acquisito il secondo posto finale di campionato (rimasto a 51 punti), con Scandola cui seppur il coefficiente 1,5 di punteggio poteva dargli quel poco di punti per portarlo alle spalle di Battistolli, ha poi finito terzo dietro al driver gigliato di un solo punto. Oldrati ha terminato la serie al quarto posto con 46 punti, il finlandese Lavio con il suo finale stellare finisce quinto, davanti al connazionale Heikkila (vincitore a Foligno e San Marino), qui assente e rimasto a quota 36.
Nel match valido per la dodicesima giornata del Campionato di Serie D, la Civitanovese cede 2-3 al Chieti dopo una partita ricca di emozioni e colpi di scena, dove i teatini ribaltano il risultato nel finale.
La Civitanovese getta al vento una preziosa opportunità, dopo aver dominato per i primi venticinque minuti, passando in vantaggio di due reti. La squadra di Sante Alfonsi, però, non riesce a capitalizzare il predominio iniziale e finisce per subire la rimonta e il sorpasso del Chieti, che al termine della partita vince 3-2 al Polisportivo.
I rossoblu partono fortissimo, creando numerose occasioni da gol, ma fallendo più volte l’opportunità di chiudere il match. Buonavoglia apre le marcature, mentre Bevilacqua firma il raddoppio. Durante il primo tempo, però, Padovani colpisce una traversa clamorosa e il Chieti, pur soffrendo, non molla e accorcia le distanze con il gol di Fall. Nel frattempo, il portiere Petrucci compie alcuni interventi decisivi, evitando il 3-0.
La ripresa vede una partita più equilibrata, ma la Civitanovese non riesce a mantenere il vantaggio. Il Chieti pareggia con un gol spettacolare di Ceccarelli, per poi completare la rimonta grazie alla rete di Tourè. La sconfitta lascia un grande rammarico per l’incapacità di sfruttare le tante occasioni e per il calo di rendimento della squadra.
Con questa battuta d'arresto, la situazione in classifica si complica ulteriormente per i rossoblu, che rimangono penultimi insieme al Notaresco. La lotta per la salvezza si fa sempre più dura e l'imminente prossimo incontro diventa decisivo per evitare un distacco troppo ampio dalla zona sicura.
Campionato Serie D, Xll giornata
CIVITANOVESE - CHIETI 2-3
CIVITANOVESE (4-4-2): Petrucci; Cosignani, Diop, Passalacqua, Franco (22’ st Rizzo) ; Visciano, Capece, Macarof (35’ st Ruggeri), Buonavoglia (19’ st Domizi); Padovani (1’ st Spagna), Bevilacqua (26’ st Brunet). A disposizione: Massenz, Giandomenico, Tassi, Esposito. All. Sante Alfonsi.
CHIETI (4-3-3): Servalli; Della Quercia, Schiavino (14’ st Caiazza), Sini, Guerriero; Casciano (20’ st Cordova), Forgione (26’ st Di Dio), Di Paolantonio (14’ st Donsah) ; Toure’, Fall, Ceccarelli (41’ st Balic). A disposizione: Manzari, Di Matteo, Oddo, Balic, Valentini. All.: Giovanni B. Ignoffo
Arbitro: Daniele Aronne della sezione di Roma 1
Assistenti Matteo Lauri della sezione di Modena e Jonas Blondon Nkenkeu Teulem della sezione di Parma
NOTE ammoniti Bevilacqua,Franco, Passalacqua e Forgione ; corner 2-5; recupero 1’ pt, 5’ st
RETI: 1’ pt Buonavoglia, 23’ pt Bevilacqua, 30’ pt Fall, 36’ st Ceccarelli, 38’ st Toure
CRONACA
PRIMO TEMPO
1’ pt Gol! Si intreccia la difesa del Chieti ne approfitta Buonavoglia che gonfia la rete
5’ pt traversa piena di Padovani
13’ pt Padovani approfitta di un errore della difesa e a tu per tu con Servalli lo costringe a salvarsi in corner
23’ pt Gol! Palo interno e gol per il raddoppio dei padroni di casa a firma Bevilacqua
30’ pt Gol! Accorcia Fall lesto in area di rigore
35’ pt si allunga Petrucci a deviare sul palo la conclusione Casciano
37’ pt grande salvataggio di Passalacqua sulla linea in rovesciata
41’ pt altro grande intervento di Petrucci a tu per tu con Ceccarelli
43’ pt ancora strepitoso Petrucci sul primo palo
44’ pt annullato per offside un gol a Bevilacqua
46’ pt Padovani diagonale out
SECONDO TEMPO
9’ st prova a farsi vedere Spagna
18’ st palo del Chieti
36’ st Gol! Conclusione chirurgica di Ceccarelli dal limite
38’ st Gol! Toure la ribalta in favore degli ospiti
43’ st diagonale di Spagna dal limite blocca Servalli
47’ st pericoloso contropiede Chieti
In ambito lavorativo, qualunque esso sia, sono gli strumenti giusti a fare la differenza. Il fatto che tu sia un professionista non si vede solo dalle tecniche che utilizzi, ma anche dall’attrezzatura di cui ti servi per realizzarle e mettere in pratica ciò che sai fare. Sono soprattutto i settori manuali a richiedere maggiore precisione e gli strumenti professionali non possono che fungere da biglietto da visita per la tua attività. Un professionista diventa tale quando riesce a fidelizzare quanti più clienti possibili. E, visto il modo in cui le persone sono sempre più pretenziose, occorre che tu inizi a ingegnarti, per trovare quello che fa al caso e passare da un lavoro mediocre a un lavoro ben svolto.
Il successo è nelle tue mani
Nel mondo in cui viviamo oggi, in cui predomina la tecnologia e i servizi svolti dall’intelligenza artificiale, pensare a un universo di lavori manuali si fa un po’ fatica. Fortunatamente, però, esistono ancora mestieri che sanno apprezzare il talento e la manualità di chi li svolge, come l’edilizia, l’arte e tutto ciò che ha a che fare con la creatività. Di recente, si parla addirittura che alcuni giovani stanno mettendo da parte l’università per vivere il ritorno ai mestieri di una volta, come testimonia questo articolo. Per soddisfare le esigenze del cliente, però, non basta essere bravi, ma occorre selezionare con cura gli strumenti da utilizzare per il proprio lavoro. Parlando del settore edilizio, ad esempio, la qualità dell’attrezzatura è di fondamentale importanza, in quanto influisce sulla sicurezza del lavoratore stesso e sull’integrità delle strutture realizzate. Utilizzare materiale scadente e mezzi poco consoni, potrebbe mettere tutti a rischio. Meno catastrofico, ma pur sempre importante, è il ruolo degli strumenti nel mondo dell’arte. Artisti, scultori e pittori non possono esprimere la propria creatività senza servirsi di attrezzi che glielo permettano in toto. Il pennello, per esempio, è il prolungamento del braccio del pittore. Immagina, dunque, che questo ne utilizzi uno di bassa qualità, che lascia segni indesiderati sulla tela, perdendo le setole qua e là. Ovviamente, tutto il lavoro sarebbe rovinato e il pittore avrebbe sprecato tempo e colori. Per risolvere questo problema, occorre solamente puntare tutto sul massimo della serietà e della qualità. È proprio in queste cose che si nota l’attenzione con un professionista mette nella cura di ogni minimo dettaglio.
Il mondo dell’hair styling
Ovviamente, il settore della bellezza e, più nello specifico, dell’hair styling, non poteva essere assolutamente escluso dal discorso. che tu sia parrucchiere o barbiere, sappi che la concorrenza sul mercato è davvero tanto e che ogni giorno avrai a che fare con clienti che cercano il meglio. Gli strumenti, quindi, oltre la tecnica, sono di fondamentale importanza per la riuscita di un buon taglio, di un’ottima piega, di un colore perfetto. Senza di essi, non potresti mai offrire un’esperienza piacevole al cliente, che si aspetta di trovare un ambiente pronto a rispondere a qualunque sua esigenza. Dai rasoi, a mano o elettrici, fino alle spazzole, alle poltrone e alle forbici, ogni elemento si fonde per garantire un servizio preciso, dall’inizio alla fine. Anche se il cliente potrebbe essere poco esperto in materia, è il risultato stesso a parlare e a rivelare se hai utilizzato forbici da barbiere professionista per il taglio dei capelli o se hai ripiegato con un attrezzo di bassa qualità, magari poco affilato e dalle lame poco efficienti. Questo, non solo rende più difficile il lavoro, facendoti perdere anche più tempo, ma danneggia il capello del cliente.
Un barbiere professionista, che ha voglia di puntare tutto sulla sua attività, investe denaro nell’acquisto di strumenti di qualità, perché sa bene quanto essi siano indispensabili per andare avanti e avere successo. Un buon taglio, effettuato con buoni attrezzi è ciò che rende il cliente soddisfatto e che, la prossima volta, lo spingerà a tornare da te. Inutile, poi, nascondere che è anche la manutenzione a fare una grossa differenza. Anche se dovessi acquistare lo strumento più costoso e di qualità che c’è sul mercato, ma poi lo lasci in balia di se stesso, la spesa sarà stata inutile. Tutto ciò che è all’interno del tuo salone di bellezza va pulito e disinfettato per bene, prima di essere utilizzato di nuovo.
Come scegliere gli strumenti giusti
Una volta che hai compreso quanto sia indispensabile avere gli strumenti giusti sempre con sé, a seconda del tipo di mestiere che svolgi, vediamo come fare per sceglierli. Indipendentemente dal settore, questo procedimento richiede attenzione e una vasta conoscenza del mercato. Non dovrai andare alla cieca, acquistando la prima cosa che ti trovi davanti o che ti suggeriscono, ma dovrai scegliere con cura quello che fa per te. Se vuoi risparmiare, non puoi puntare sulla qualità, ma questa, con il tempo, si rivelerà una decisione sbagliata. Ciò che devi fare è mettere da parte, per un attimo, la questione denaro e pensare a come vuoi che la tua attività venga vista dagli altri. Se credi nel tuo talento e in ciò che fai, devi investire in marchi di qualità e prodotti certificati. Il barbiere, ad esempio, che è un mestiere che sta resistendo nel tempo, può anche trovare il giusto compromesso tra innovazione e tradizione, portando nel suo salone degli utensili che ripercorrono epoche antiche ed epoche moderne, come sottolinea anche questo testo. Inoltre, impara sempre a valutare il supporto e i servizi di manutenzione che un produttore di offre, perché potresti avere un piccolo problema e non sapere a chi rivolgerti se questi trattamenti non vengono praticati dal brand stesso.
In definitiva, la scelta degli strumenti giusti non è solo una questione di qualità, ma rappresenta una dimostrazione di professionalità e attenzione verso il proprio lavoro. Gli strumenti non sono solo accessori, ma sono una parte integrante della buona riuscita della tua attività. Essere un professionista significa anche prendere consapevolezza che l’impegno verso i propri clienti si vede anche dal tipo di attrezzatura che si utilizza e da come questa viene trattata, nel corso del tempo.
Per Tommaso Cingolani il 2024 è un anno veramente da incorniciare: campione italiano di ciclocross, un altro titolo di campione italiano nella prova a cronometro individuale e non si è lasciato sfuggire una luccicante medaglia d’oro ottenuta ai Campionati Europei Youth sotto l’egida dell’Unione Europea del Ciclismo in programma a Samorin, in Slovacchia, sulle sponde del Danubio.
Un altro ambitissimo riconoscimento per Tommaso Cingolani, in forza al Team Cingolani e con indosso la maglia di campione italiano, in cui ha avuto modo di sbaragliare il campo, al culmine di una gara tatticamente perfetta, staccando lo slovacco Milan Husenica e il pugliese Francesco Dell’Olio. Al via anche il fratello gemello Filippo che ha terminato al sesto posto dopo una gara in rimonta per essere rimasto incastrato in un groviglio di atleti caduti subito dopo la partenza.
A conferma delle sue spiccate doti multidisciplinari, di sicuro Tommaso Cingolani darà il massimo per togliersi altre belle soddisfazioni in questa stagione di ciclocross che lo vede al comando del Giro delle Regioni Ciclocross.
L’oro europeo di Cingolani è motivo d’orgoglio per l’intero movimento ciclistico marchigiano facente capo al comitato regionale FCI Marche del presidente Lino Secchi che si è congratulato con i due fratelli e con tutto lo staff tecnico del Team Cingolani, sempre competitivi e all’altezza nel raggiungimento di traguardi prestigiosi sia a livello nazionale che internazionale.
“Alle Vittime del Dovere vanno intitolate strade, piazze e monumenti: le Marche devono nobilitare la loro memoria”: lo ha detto il vicepresidente e assessore alle Politiche Integrate di Sicurezza Filippo Saltamartini prendendo parte alla prima Giornata Regionale in onore delle Vittime del Dovere. Una cerimonia solenne e commovente, ospitata dalla città di Fermo, istituita nel 2022 per rendere omaggio a chi ha sacrificato la vita in servizio per la sicurezza e la giustizia del Paese. L'evento, organizzato dalla Regione Marche, dalla Prefettura e dal Comune di Fermo, ha visto la partecipazione del Prefetto Edoardo D'Alascio, del Questore Luigi Di Clemente e di rappresentanti istituzionali, associazioni e familiari delle vittime.
La commemorazione ha avuto inizio presso la Questura di Fermo con la deposizione di una corona d'alloro al Monumento ai Caduti della Polizia di Stato, accompagnata dalla resa degli onori e dalla benedizione, per onorare la memoria di chi ha perso la vita in servizio. La cerimonia è poi proseguita presso l'Auditorium San Filippo Neri, dove autorità e familiari delle vittime hanno condiviso testimonianze intense e toccanti, ricordando il valore e il sacrificio di chi ha dato la vita per il proprio dovere.
La scelta di Fermo come sede dell'evento è altamente simbolica: Giovanni Ripani, Vice Brigadiere del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, era originaria di Altidona e perse eroicamente la vita il 17 novembre 1976 durante uno scontro a fuoco con la banda del noto criminale Renato Vallanzasca a Milano. La comunità fermana celebra ogni anno la memoria di Ripani, e alla cerimonia odierna era presente il sindaco di Altidona, Giuliana Porrà.
La Giornata ha reso omaggio anche ad altre figure emblematiche delle Marche, come l'Appuntato Alfredo Beni di Fiuminata, medaglia d'oro al valor militare, caduto il 18 maggio 1977 durante un conflitto a fuoco con il "clan dei catanesi"; e Domenico Ricci, di Staffolo, autista della scorta di Aldo Moro assassinato nell'attentato di via Fani a Roma, il cui sacrificio resta un simbolo di difesa dei valori democratici.
“Le Marche vogliono onorare gli esempi di coraggio civile e dedizione alla democrazia di chi ha sacrificato la propria vita nella lotta per la libertà, contro il terrorismo di ogni colore e contro la criminalità organizzata – ha sottolineato Saltamartini -. Si tratta di una vera e propria guerra civile silenziosa: migliaia di uomini e donne tra forze dell'ordine, magistratura, giornalisti, vigili del fuoco, e semplici cittadini, si sono immolati per proteggere i valori fondanti della nostra società. Oggi, con questa Legge, la Regione Marche desidera riconoscere questo impegno e ringraziare le associazioni delle vittime e i familiari presenti. Troppo spesso ad esempio i media hanno dato risalto alle figure dei criminali, come nel caso di Vallanzasca, ribattezzato 'il bel René' lasciando in secondo piano gli eroi che li hanno combattuti e sono stati loro vittime e questo non è giusto. Una questione quanto mai attuale se si pensa agli scontri di piazza avvenuti in Italia in questi giorni: non possiamo pensare di avallare condotte violente nelle manifestazioni. Esiste la libertà di manifestare certo, ma senza violenza, né fisica né verbale”.
Allo stesso modo il Prefetto ha ribadito come “dobbiamo raccogliere il testimone delle Vittime del Dovere, ed esserne quotidiani successori, trasmettendo il loro messaggio alle nuove generazioni. Si tratta di eroi, testimoni, martiri, punti di riferimento per il nostro agire quotidiano”.
La Legge Regionale n.12 del 2022, che ha istituito la Giornata delle Vittime del Dovere, prevede anche agevolazioni sanitarie e borse di studio per i familiari delle vittime, con un bando per le borse di studio che giunge quest'anno alla sua terza edizione. La recente approvazione della Delibera di Giunta Regionale sui criteri di assegnazione garantirà sostegno economico e accesso gratuito alle cure per i familiari delle vittime del dovere.
Alla cerimonia hanno preso parte Emanuela Piantadosi, presidente dell’Associazione Nazionale Vittime del Dovere e Paolo Petracca segretario della FERVICREDO (Vittime della Criminalità e del Dovere) da sempre in prima linea per il riconoscimento dei diritti delle vittime.
Presenti la Senatrice Elena Leonardi e i consiglieri regionali Marco Ausili, Jessica Marcozzi, Andrea Putzu e Marco Marinangeli, attivi promotori della Legge Regionale. Toccante la testimonianza di familiari e colleghi che hanno restituito una immagina vera e quotidiana di questi “eroi inconsapevoli”. A loro è stato consegnato un crest della Regione Marche in ricordo della giornata. La cerimonia si è conclusa con un rinnovato impegno a preservare la memoria di queste figure emblematiche, il cui sacrificio è stato ed è tuttora un baluardo dei valori democratici e della sicurezza per tutti i cittadini.
Il Santo Stefano Kos Group di Porto Potenza Picena vince anche contro l’insidioso Dinamo Lab Sassari e resta solitario, con cinque vittorie su cinque partite, in vetta alla classifica del campionato nazionale di Serie A di basket in carrozzina. Il finale al PalaPrincipi è di 59 a 49 a favore dei marchigiani dopo una gara dai toni agonistici elevati ed entusiasmante dal punto di vista dello spettacolo.
I sardi erano scesi in riva all’Adriatico coscienti di affrontare la capolista e ben determinati a riscattare la sconfitta casalinga di settimana scorsa contro il Cantù. La partenza fulminea del Sassari mette in difficoltà il team di coach Roberto Ceriscioli a cui basta pochi minuti per prendere le misure e ristabilire un sostanziale equilibrio, mantenendo il vantaggio ad ogni parziale. La Dinamo Lab non regala nulla e capitan Sabri Bedzeti e soci devono spingere sull’acceleratore nell’ultimo quarto di gioco per maturare un vantaggio che alla sirena di fine partita faceva registrare un più 10 punti.
Cantù e Firenze vincono, rispettivamente contro Padova e Bergamo, e restano all’inseguimento del Santo Stefano staccando di due lunghezze il Reggio Calabria sconfitto a Treviso. Il Giulianova, una delle potenziali protagoniste di questo campionato, perde anche a Porto Torres inanellando così tre sconfitte di fila e restando ferma a 4 punti. Sabato prossimo i portopotentini saliranno a Bergamo con la chiara intenzione di non interrompere il ruolino di marcia positivo. I tabellini del Santo Stefano: Vigoda 12, Giaretti 12, Becker, Bedzeti 25, Raimondini, La Terra 7, Henriot, Balsamo 2, Scandolaro, Bassoli, Watson, Cini 1. All. Ceriscioli.
Le città, per essere un centro di continua attrazione per i loro abitanti e per chi decide di trasferirvici, dovrebbero essere un fulcro di cambiamenti e trasformazioni. Nel corso dei secoli, le metropoli sono state il terreno fertile su cui si sono innestate le più grandi innovazioni. Ovviamente, con lo sviluppo delle tecnologie e delle risorse, sono aumentate anche le richieste e le aspettative dei cittadini, che si aspettano di avere soluzioni sempre a portata di mano. Ed è per questo che, di seguito, ti parleremo delle risposte rapide per esigenze immediate, in uno scenario urbano sviluppato.
Le necessità dei cittadini
Le città, negli ultimi anni, hanno subito un incremento di popolazione importante. Sempre più persone decidono di spostarsi verso centri attivi e innovativi, in previsione di un futuro con maggiori possibilità di crescita, personale e professionale. Ma, questo è solo un lato della medaglia, perché dall’altra parte si deve fare i conti con traffico congestionato, inquinamento atmosferico e acustico, sicurezza spesso vacillante, servizi pubblici inefficienti e una crescente domanda di energia. Dal momento in cui queste sono solo alcune delle sfide a cui le metropoli moderne devono far fronte, occorre trovare una soluzione all’instante, purché sia una soluzione duratura, mirata a migliorare ed evolversi nel tempo. Proprio per questo, dovrebbero essere sviluppate tecnologie e soluzioni smart, che permettano di rispondere velocemente alle esigenze dei cittadini, garantendo loro una buona qualità della vita e maggiore sicurezza. A iniziare dalla cura degli spazi comuni e dal perfezionamento dei servizi pubblici, la città deve trasformarsi in un luogo in cui sia piacevole abitare e non deve essere relegata solo alla meta che si sceglie, sotto costrizione, per avere un lavoro migliore.
Ultimamente, il concetto di “smart city” ha preso sempre più piede, perché parla degli aspetti della vita urbana che vengono ottimizzati grazie alla tecnologia e alla condivisione di dati, come il monitoraggio della qualità dell’acqua o dell’aria, ma anche l’introduzione di semafori intelligenti, che sappiano gestire il traffico in tempo reale.
Le innovazioni cittadine a Milano
Milano è considerata una delle città più all’avanguardia, in Italia. Ad oggi, può essere anche definito un esempio di quello che è un centro urbano che investe nelle innovazioni. Negli ultimi anni, la città ha avviato numerosi progetti volti a migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini e a rispondere rapidamente alle esigenze emergenti. In tal caso, parliamo del potenziamento del trasporto pubblico, con l’introduzione di linee di tram e autobus elettrici, volti alla sostenibilità e favorevoli al benessere del pianeta. Milano, inoltre, è anche uno dei primi centri urbani ad aver abbracciato il fenomeno del bike-sharing e del car-sharing, incoraggiando l’utilizzo di mezzi alternativi e riducendo la dipendenza dai veicoli privati. Tramite una semplice applicazione, gestita da smartphone, potrai pianificare i tuoi spostamenti in maniera efficiente.
Un altro settore preso di punta dalla città di Milano, per rendere le sue strade più decorose, è la gestione dei rifiuti. Grazie all’introduzione di cassonetti smart, che comunicano il livello di riempimento in tempo reale alle autorità comunali, i percorsi di raccolta vengono ottimizzati. Ma, un altro grande servizio che può rientrare nelle innovazioni cittadine e che riguarda proprio questa città, è il servizio di sgombero rapido Milano. In una città dinamica e in costante evoluzione, la necessità di liberare rapidamente edifici o case, per dare spazio a nuovi abitanti, è fondamentale. Qui, infatti, potrai trovare squadre specializzate, che sapranno garantire interventi tempestivi ed efficaci. Tutte queste innovazioni cittadine e tutte quelle che arriveranno in seguito, sono la testimonianza di come la tecnologia e l’organizzazione possono essere messe al servizio del cittadino, ai fini di migliorare la qualità della sua vita e quella dell’intera comunità.
Non essere sordi, ma aperti alle esigenze della società. È questa una delle priorità emerse nell’ambito dell'Assemblea sinodale delle Chiese in Italia e che si sta svolgendo a Roma presso la Basilica di San Paolo fuori le Mura. Emergenze e prospettive condivise anche dalla delegazione della Diocesi di Macerata guidata dal vescovo, monsignor Nazzareno Marconi. Con il presule di Macerata anche don Filippo Gobbi, Paolo Cotognini e Stefania Sagripanti.
Il Sinodo ha rappresentato in questi giorni non un mandato, ma un processo di consultazione continuo. Con un presupposto: che cominci dal basso, dai “molti”, che sono i fedeli, per arrivare ai “pochi”, che sono i pastori. E non più il contrario.
Conversione comunitaria, conversione personale, conversione strutturale, sono pertanto queste le tre direttive emerse nel percorso del Cammino sinodale, ovvero le condizioni per comunità più evangeliche e missionarie.
"Prima ed indispensabile è la conversione comunitaria - spiega in tal senso monsignor Marconi -, che chiede a tutta la Chiesa lo sforzo di entrare in un dialogo costruttivo con il mondo, dopo aver attuato un ascolto attento per l’individuazione dei punti di contatto tra il Vangelo e la vita di oggi da cui partire".
La prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia rappresenta delle tappe della "fase profetica", ultimo tratto del Cammino sinodale nazionale. Oltre mille delegati e vescovi si sono ritrovati a Roma per confrontarsi sui "Lineamenti" (il testo che raccoglie i risultati finora raggiunti e propone alcune traiettorie pratiche) per poi giungere allo Strumento di lavoro, in vista della Seconda Assemblea sinodale in programma, sempre a Roma dal 31 marzo al 4 aprile 2025.
"Da diversi contribuenti giungono segnalazioni di accertamenti tributari del Comune di Ussita sull'Imu. Per tali attività il Comune si è avvalso di una società esterna senza che nelle lettere sia indicata la ragione sociale e/o la persona giuridica della ditta incaricata dell'elaborazione dati, ma soltanto un anonimo numero telefonico e sicuramente senza aver vagliato le notifiche prima del loro inoltro ai destinatari". A segnalarlo è il consigliere di minoranza Guido Rossi, capogruppo di 'Insieme per la ricostruzione e l futuro'.
"Sembrerebbe addirittura che le notifiche abbiano presentato palesi errori formali e sostanziali con conseguenti procedure di annullamento e che l'agenzia del Territorio abbia operato d'ufficio la revisione catastale delle unità immobiliari dopo gli interventi ricostruttivi, senza che ne sia stata data comunicazione ai proprietari che, di conseguenza, non hanno potuto salvaguardare i propri diritti attraverso l'istituto del ricorso così come previsto dalle norme tributarie", prosegue il consigliere Rossi in una nota.
Lo stesso Rossi ha presentato un'interrogazione alla sindaca Bernardini "per conoscere tutto il procedimento e i risultati dell'ennesima discutibile iniziativa verso i proprietari delle seconde case che sono gravate, ancora, con una aliquota IMU al 10,60. Un'aliquota che è in evidente contraddizione con la volontà auspicata di ripopolamento delle aree interne dell'Appennino colpite dal sisma".
"Il paese dovrebbe essere un gioiello e, invece, sconta errori di programmazione che ritardano tutte le fasi della ricostruzione con gravi responsabilità dei sostenitori del cosiddetto 'Progetto Ussita' - conclude Guido Rossi -. Un esempio significativo è la sede del Comune che avrebbe dovuto essere il simbolo della casa comunale ricostruita a dimostrazione di una ritrovata efficienza e funzionalità e invece si è preferito a oltre otto anni dal sisma, ancora albergare gli uffici comunali negli alloggi container".
Il mondo del calcio maceratese piange la scomparsa di Angelo Francioni. L’uomo è deceduto questa notte, all’età di 54 anni, a causa di un malore che non gli ha lasciato scampo.
Francioni, che ricopriva il ruolo di preparatore dei portieri nella società del Montecassiano Calcio, è stato per anni un grandissimo portiere ed ha militato, oltre che nella squadra montecassianese, anche nell'Helvia Recina.
Persona molto stimata per la sua umanità e la sua capacità professionale, Francioni lascia la compagna Gloria, la mamma Maria ed il fratello Michele. Numerosi i messaggi di cordoglio, apparsi via social, da parte delle società con cui aveva collaborato.
La salma è composta presso la sala di commiato Bracalente, nella zona industriale di Montecassiano. Il rito funebre è previsto per lunedì 18 novembre, alle ore 15, a Montecassiano.
Vittoria roboante per la Halley Matelica, che soffre per un tempo poi si abbatte come un uragano sulla Logimatic Ozzano, confermandosi in vetta alla classifica. Basta un secondo tempo fantascientifico ai biancorossi, privi pure di Eliantonio (fermato alla vigilia del match da un problema muscolare) oltre che dei lungodegenti Musci e Mazzotti per mandare una Ozzano sì senza Ranuzzi e Balducci, ma che nella ripresa ha completamente mollato la presa.
L’enorme talento delle due squadre ha la meglio sulle difese sin dalle prime battute, ma è Ozzano a prendere il controllo dell’inerzia. Gli emiliani salgono anche a +6 (14-20 al 5’ firmato da un sorprendente Zani), ma la Vigor ha uno Zanzottera imprendibile (19 punti già all’intervallo lungo) e allora l’equilibrio, in sostanza, non si spezza, anche quando le due squadre si schierano a zona per spezzare le percentuali altissime dei dirimpettai.
I ragazzi di coach Trullo mettono per la prima volta il naso avanti a inizio secondo periodo (32-31 al 12’) e ci riprovano poco dopo con una fiammata di Riccio (43-41 al 18’ con due triple in un amen della guardia vigorina), ma è l’ex di turno Ranitovic a spezzare i sogni matelicesi: all’intervallo lungo è 49-48 Halley.
La musica cambia completamente al rientro dagli spogliatoi. Prende fuoco capitan Mentonelli, che suona la carica con tre triple in rapida successione (64-55 al 25’), lo seguono Riccio e Zanzottera ma soprattutto una difesa decisamente più efficace e quando Arnaldo trova il canestro in reverse a pochi secondi dalla penultima sirena il tabellone luminoso dice 72-59 Halley.
La Logimatic è un pugile suonato e i colpi del ko li danno ancora Riccio e Mentonelli, che producono il parziale di 11-0 che apre il quarto periodo mandando gli ospiti in tilt (83-59 a 5’ dalla sirena). Coach Trullo dà spazio ai giovani, ma si gioca per davvero fino in fondo perché lo scarto può essere importante in ottica scontro diretto e pure i giovani Pali e Mazzolini portano i loro mattoncini: la festa è totale, d’altronde lo squillo è di quelli roboanti.
Ora per la Halley pochissimo riposo, la settimana di fuoco è appena iniziata: mercoledì c’è la trasferta sul campo di una Goldengas Senigallia ferita per provare a continuare a correre.
HALLEY MATELICA-LOGIMATIC OZZANO 92-63
MATELICA: Arnaldo 12, Rolli 2, Panzini 4, Pali 2, Mentonelli 13, Mazzolini 3, Dieng 2, Morgillo 5, Zanzottera 25, Riccio 23, Gaeta ne, Musci ne. All.: Trullo.
OZZANO: Myers 5, Torreggiani, Zani 8, Ranitovic 14, Domenichelli 1, Ranuzzi ne, Tibs 2, Cortese 12, Piazza 8, Baggi 13. All.: Lolli.
ARBITRI: Antonelli, Pompei.
PARZIALI: 26-27, 23-21, 23-11, 20-4.
La Macagi Cingoli soffre più del previsto con un Secchia Rubiera mai domo e vince allo sprint finale. I ragazzi di coach Palazzi (oggi 33enne), infatti, hanno battuto 27-26 gli emiliani ultimi in classifica nell’11^ giornata di Serie A Gold di pallamano.
Sotto di tre reti a 15 minuti dalla fine con un De La Santa in serata di grazia per gli ospiti, i cingolani, trascinati dall’ex D’Benedetto, sono riusciti a rimontare nonostante l’infortunio occorso a Makhlouf e il dubbio due minuti comminato proprio a quest’ultimo a 49 secondi dalla fine.
Decidono la rete di Strappini e la parata di Albanesi su Kasa a evitare il pari. Con questo successo, la Macagi sale a 5 punti all’11° posto, a -1 dall’Eppan, anche se sfuma aritmeticamente la possibilità di partecipare alla Coppa Italia.
PRIMO TEMPO - Non è stato un bellissimo match dal punto di vista tecnico, ma le due squadre si sono affrtontate a viso aperto, senza risparmiarsi. D’Benedetto porta subito Cingoli sul 2-0, ma De La Santa agguanta il pareggio sul 4-4. Mangoni ristabilisce il +1, mentre Gonzalez è decisivo tre volte su Ciattaglia, Vojinovic e Strappini, con il tiro di Mazzilli che si stampa sul palo. Si procede punto su punto: De La Santa replica per tre volte a D’Agostino e D’Benedetto, parziale sul 7-7.
Qui Cingoli riesce a conquistare il +2 con Naghavialhosseini e D’Agostino, portandosi sul 9-7 al 20’. Albanesi ipnotizza Bonassi per ben due volte, D’Agostino colpisce una traversa. In questi frangenti Makhlouf è costretto a uscire dal campo per un colpo rimediato alla gamba destra.
I locali riescono a gestire il vantaggio, per poi conquistare il +3 sull’11-8 con Emanuele D’Agostino. Due perle di D’Benedetto valgono il 13-10 in replica ai gol di Strada e De La Santa. Anche i nuovi arrivi Kasa e Vojinovic si aggiungono al tabellino dei marcatori: sul 14-11 la Macagi ha anche l’opportunità di andare sul +4, ma sbaglia alcuni attacchi e il primo tempo si conclude 14-12 con l’acuto di Errico. Poco prima Kasa aveva colpito la traversa, mentre Albanesi aveva compiuto un intervento provvidenziale su Strada.
SECONDO TEMPO - La ripresa è al cardiopalma e alla fine a spuntarla sono i padroni di casa, nonostante un arbitraggio discutibile che poteva penalizzarla. Strada e De La Santa firmano subito il pari sul 14-14. D’Benedetto e Naghavialhosseini mantengono il +1 locale fino al 17-16, con Albanesi attento su De La Santa e Strada. Qui, infatti, Rubiera ribalta il parziale con un break di 0-3 firmato doppio De La Santa e Kasa, con la complicità di Gonzalez Parra attento su Naghavialhosseini. Al 39’ il parziale vede gli ospiti in vantaggio 17-19.
Inizia un’altra partita, con la Macagi Cingoli a inseguire gli ospiti. Naghavial e D’Agostino pareggiano subito i conti (19-19), Vojinovic colpisce un palo e dall’altra parte un altro 0-3 con i gol di Strada, Kasa e Bartoli porta a +3 gli ospiti sul 19-22 al 45’. I cingolani pareggiano ancora, questa volta mettendo in fila tre reti in fila: due volte segna Vojinovic, poi Makhlouf rientra in campo e segna dai 7 metri. Al 49’ il parziale è di 22-22. Rubiera riconquista il +2 con De La Santa e Bortolotti e al 51’ siamo sul 22-24.
I locali non ci stanno e serve un super D’Benedetto per ribaltare nuovamente l’inerzia del match: questa volta il 3-0 con due reti del numero 6 e la terza di Makhlouf vale il 25-24 al 57’. Kasa pareggia, Naghavial con uno splendido sottomano fa 26-25. La dodicesima rete di De La Santa fa 26-26, ma dall’altra parte Diego Strappini segna il 27-26.
All’inizio dell’ultimo minuto, Makhlouf viene sospeso per due minuti per un discutibile fallo sui 9 metri. Coach Gallucci chiama il timeout per cercare di gestire la palla del pareggio: alla ripresa Albanesi dice di no a Kasa, poi Strada controlla male il pallone. A 5 secondi dalla sirena i locali riconquistano palla e fanno esplodere di gioia il PalaQuaresima.
Tabellino
Macagi Cingoli 27-26 Secchia Rubiera (14-12)
Macagi Cingoli: Albanesi, Coppola, Gharbi, Jaziri, D’Agostino 4, D’Benedetto 9, Ciattaglia 1, Naghavialhosseini 4, Mangoni 1, Latini, Strappini 1, Compagnucci, Gigli, Vojinovic 3, Makhlouf 4. All. Palazzi
Secchia Rubiera: Gonzalez Parra, Rivi, Benci, Bortolotti 2, Gualtieri, Errico 2, Oleari, Kasa 4, Bartoli 2, Hila, Giovanardi, De La Santa 12, Strada 4, Bonassi, Mazzilli, Boni. All. Galluccio
Arbitri: Fato – Guarini
(Credit foto: Francesco Cardarelli)
Camion adibito al trasporto di bestiame si ribalta, interviene un veterinario per soccorrere pecore e capre. L'incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato, poco prima delle ore 18:00, in via Rosi, a Visso.
Il conducente del mezzo pesante è rimasto intrappolato nell'abitacolo, dal quale è stato estratto grazie all'intervento dei vigili del fuoco di Visso. L'uomo è stato poi affidato alle cure dei sanitari. Fortunatamente non ha riportato gravi traumi tanto che non è stato necessario il trasporto in ospedale.
Sul posto per gestire gli animali che erano all'interno del camion è stato fatto intervenire medico veterinario. Per i rilievi e le cause dell'incidente sono intervenuti i carabinieri. L'area è stata messa in sicurezza così come gli animali alcuni dei quali feriti nell'impatto. Il mezzo è stato rimosso con un'autogru.
Nel tardo pomeriggio di oggi, intorno alle 17:15, la squadra dei vigili del fuoco di Tolentino è intervenuta per soccorrere due escursionisti in difficoltà nella zona del lago di Fiastra, diretti verso il fiume Fiastrone. I soccorritori, sono riusciti a raggiungere i malcapitati intorno alle 18:30, conducendoli in sicurezza fino alla loro auto. Un intervento tempestivo che ha garantito il lieto fine di una passeggiata che poteva trasformarsi in un'avventura pericolosa.
Durante la partita dell'Urbanitas Apiro, al campo sportivo di Poggio San Marcello, nello jesino, un tifoso di 35 anni è caduto dalla tribuna mentre esultava per un gol. L’uomo è precipitato da un’altezza di circa 4 metri.
La partita è stata immediatamente sospesa. Il personale medico presente sul posto ha prestato i primi soccorsi, stabilizzando le condizioni del tifoso. È stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza, che è decollata dalla piazzola di Torrette.
Il tifoso, cosciente, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale regionale in codice rosso. Le sue condizioni, al momento, risultano stabili.