Dal 20 al 25 agosto, San Ginesio riaccende le luci sul teatro con la sesta edizione del Ginesio Fest, uno degli appuntamenti più riconoscibili del panorama teatrale italiano. Diretto per il quarto anno da Leonardo Lidi, il festival si conferma laboratorio creativo e cuore pulsante dell’arte scenica contemporanea, tra spettacoli, prime nazionali, incontri, laboratori, mostre e residenze artistiche.
Un riconoscimento importante, nel 2025, consacra il percorso del festival: il Ministero della Cultura ha inserito il Ginesio Fest tra le "prime istanze triennali" nel settore dei festival teatrali, certificandone il valore culturale e progettuale.
San Ginesio, già inserito tra "I Borghi più belli d’Italia", si conferma cornice ideale per una manifestazione che fa della relazione tra teatro e territorio il suo tratto distintivo. Non semplicemente una rassegna ospitata, ma un’esperienza immersiva in cui il borgo stesso diventa scena, intrecciando drammaturgia e geografia. Chiese, chiostri, giardini, piazze e spazi non convenzionali si animano grazie a spettacoli e incontri, in una dimensione di prossimità e partecipazione attiva.
Il Ginesio Fest rinnova così la propria identità di festival-cantiere, dove artisti affermati e giovani compagnie si incontrano per costruire nuove visioni, in dialogo con il pubblico e la comunità locale.
Il filo conduttore dell’edizione 2025 è "Furore": non solo un’emozione, ma una spinta espressiva che attraversa i corpi, le parole e le estetiche della scena. Un invito a esplorare il presente con intensità e urgenza, a rileggere i conflitti e le passioni attraverso le forme del teatro.
Ad aprire il festival, mercoledì 20 agosto, sarà Pinocchio del Teatro del Carretto, diretto da Maria Grazia Cipriani (ore 21:30 al Chiostro di Sant’Agostino), preceduto dalla cerimonia di inaugurazione alle ore 18:00.
Giovedì 21, doppio appuntamento: alle ore 18:00 debutta in prima nazionale Katzelmacher di Rainer Werner Fassbinder, per la regia di Leonardo Lidi e la produzione del Teatro Stabile di Torino; alle 21:30 va in scena Altri libertini, adattamento del testo di Pier Vittorio Tondelli, con regia di Licia Lanera.
Venerdì 22 agosto, il Chiostro di Sant’Agostino ospita Stuporosa (ore 21:30), spettacolo firmato da Francesco Marilungo. Alle 18:00, debutta in prima nazionale Un anno con tredici lune, sempre di Fassbinder, con la regia di Lidi. Nel pomeriggio (ore 16:00), la libreria “Tra le righe” accoglie la presentazione del libro Neurolocig park con l’autore Lorenzo Bartoli.
Sabato 23, giornata densa: SdisOrè di Testori (ore 18:00, Auditorium), la restituzione del laboratorio per bambini (a Colle Ascarano), Primo studio – Io uccido i giganti (ore 19:15, Oratorio San Filippo Neri), e Radici (ore 21:30, Chiostro di Sant’Agostino), di Alba Maria Porto e Giulia Ottaviano.
Domenica 24, focus con Piemonte dal Vivo (ore 11:30), restituzione del laboratorio attori ISLAND 2. Furore (ore 16:30), Bubikopf – Tragedia comica per pupazzi (ore 18:00) e Wonder Woman, scritto da Antonio Latella e Federico Bellini, diretto da Latella (ore 21:30).
Lunedì 25, giornata conclusiva: tripla replica di Arcipelago ai Giardini SS. Tommaso e Barnaba, I’ve loss of attention del Collettivo EFFE (ore 18:00), restituzione del laboratorio per adolescenti Furore (ore 19:00), e infine la cerimonia di premiazione del Premio San Ginesio “All’arte dell’attore” (ore 20:30), seguita dal concerto La buona novella dei Perturbazione.
Tra i momenti più attesi del festival, la serata del 25 agosto accoglie la cerimonia conclusiva del Premio San Ginesio “All’arte dell’attore”, dedicato a interpreti che si siano distinti per rigore, qualità e capacità di raccontare la complessità del nostro tempo.
Presidente della giuria è Remo Girone, affiancato da Lucia Mascino, Rodolfo Di Giammarco, Francesca Merloni e Giampiero Solari. I vincitori saranno annunciati il 3 agosto. Con il Ginesio Fest, San Ginesio rinnova la sua vocazione di crocevia culturale, uno spazio vivo dove il teatro abita il territorio e restituisce senso al presente, attraverso l’incontro tra artisti, cittadini e paesaggi.
Dopo tredici anni di presidenza, Fausto Pigini lascia la guida della società calcistica portorecanatese, segnando la conclusione di un lungo e significativo ciclo. La città, tuttavia, non si ferma: nel segno della continuità e con rinnovato entusiasmo, prende ufficialmente il via il progetto Adriatica Portorecanati ASD, nuova realtà sportiva che raccoglie l’eredità di 106 anni di storia.
L’iniziativa nasce da un processo di scissione societaria, con l’obiettivo di rilanciare e rafforzare l’identità calcistica di Porto Recanati, mantenendo salde le radici nel passato ma con uno sguardo deciso verso il futuro.
"Adriatica" è molto più di un nome: è un simbolo che richiama il legame profondo con il territorio e con il mare, elemento distintivo della città. La nuova società intende porsi come punto di riferimento per tutta la comunità, promuovendo uno sport inclusivo, partecipativo e orientato alla crescita personale e collettiva. I colori sociali restano quelli storici: l’Arancione, simbolo di vitalità, energia e ottimismo, e il Blu, che richiama il mare e trasmette senso di profondità e appartenenza.
La missione della società è in linea con i principi che ne hanno accompagnato il percorso negli anni: utilizzare lo sport come veicolo educativo e aggregativo, capace di unire generazioni diverse attorno a valori condivisi come il rispetto, la passione e lo spirito di squadra.
Nel corso dell’assemblea costitutiva svoltasi in data 1° luglio 2025, è stato ufficializzato il nuovo assetto societario. Alla presidenza è stato designato Domenico Giri. Il ruolo di vicepresidente è stato affidato ad Andrea Tiranti, mentre Luciano Cinquarla, storico volto del calcio locale, è stato nominato presidente onorario. A sostenere il progetto, in qualità di soci fondatori, vi è un gruppo coeso e motivato composto da Roberto Ferraccioni, Franco Guercio, Michele Rossi, Gianluca Guastaferro, Luigi Marconi, Matteo Ciocan, Francesco Boraschi e Paolo Stefanelli. Tutti accomunati da un profondo senso di appartenenza e dalla volontà di contribuire attivamente allo sviluppo della nuova realtà.
Il presidente e il direttivo, nel corso dell’assemblea, hanno ribadito il proprio impegno a operare con trasparenza, responsabilità e spirito di servizio, perseguendo gli obiettivi sportivi e sociali fissati con determinazione e visione a lungo termine.
Con la nascita dell’Adriatica Portorecanati ASD si apre un nuovo capitolo nella lunga storia del calcio cittadino. Un progetto fondato su passione, competenza e senso di comunità, che ambisce a costruire un futuro solido, partecipato e sostenibile.
Sabato 26 luglio torna l’atteso appuntamento estivo con la Stra-Civitanova che da quest’anno si chiamerà “Stra-Civitanova all’alba”, la corsa non competitiva organizzata da Atletica Civitanova con il patrocinio del Comune di Civitanova Marche.
Il ritrovo è fissato per le ore 5:30 nella zona dello Stadio Comunale. Dopo una sessione di risveglio muscolare, la partenza è prevista alle ore 6:00. Il percorso, di circa 8 chilometri, si snoderà tra centro città, lungomare e battigia, reso ancora più coinvolgente dalla presenza degli artisti del circo Takimiri, che accompagneranno i partecipanti lungo il tragitto con performance itineranti.
Al termine della corsa, i partecipanti potranno gustare una ricca colazione a base di pancakes e caffè, offerta da Pan del Re. Il costo dell’iscrizione è di 10 euro e comprende la colazione, la canotta ufficiale dell’evento e la sacca Asics, disponibile fino a un massimo di 500 iscritti.
Le iscrizioni possono essere effettuate presso la sede di Atletica Civitanova in Corso Garibaldi 334 (dal lunedì al venerdì, dalle 17:00 alle 20:00), presso Solaris in via Silvio Pellico 32, via email scrivendo a stracivitanovaiscrizioni@gmail.com, oppure direttamente la mattina stessa dell’evento. Al momento dell’iscrizione è necessario indicare la taglia della canotta.
"L’appuntamento estivo con la Stra-Civitanova unisce sport, socialità e bellezza - afferma l’assessore allo Sport Claudio Morresi –. Ringrazio Atletica Civitanova per la passione e la dedizione con cui ogni anno rende possibile questa splendida iniziativa e invito tutti a partecipare: sarà un’alba diversa, piena di energia e di emozioni da condividere insieme, passo dopo passo". Dall’organizzazione arriva un invito chiaro e pieno di entusiasmo: "Vestiamoci di colore e inondiamo Civitanova di energia".
Dopo il travolgente successo di Vedova Allegra e Rigoletto, torna dal 24 luglio con l’Anteprima Under30 ad ispirazione Blu, il Macbeth che nel 2019 segnò il debutto della pluripremiata regista Emma Dante allo Sferisterio di Macerata, un luogo che amò subito e che ha contribuito a trasformare il ripensamento della produzione palermitana in uno spettacolo ancora più potente ed incisivo della sua declinazione al chiuso. Sul podio della FORM il direttore Fabrizio Maria Carminati e sul palco un cast eccellente, pur nella sua fresca giovinezza, perfettamente in linea con il DNA del Macerata Opera Festival, da sempre fucina di nuovi talenti per l’opera di domani.
Un altro ritorno eccellente dunque per la sessantunesima stagione del Macerata Opera Festival con il Macbeth di Emma Dante del 2019, dal 26 luglio al 1, 7 e 10 agosto, spettacolo lodatissimo anche per l’innesto dell’aria di Macbeth “Mal per me” dal più raro finale del 1847, a cui peraltro partecipò alla Pergola di Firenze il pollentino Nicola Benedetti nel ruolo di primo Banco della storia, di cui quest’anno si ricordano i 150 anni dalla morte. Oggi Macbeth rinasce dunque con la direzione musicale dell’esperto Fabrizio Maria Carminati ed un eccellente cast impreziosito da voci del calibro di Marta Torbidoni, soprano marchigiano in grande ascesa che debutterà nel ruolo di Lady Macbeth a pochi giorni dal successo personale nella Norma scaligera; per il protagonista il solido baritono Franco Vassallo in alternanza al giovane coreano in rapida carriera Leon Kim, quindi l’ottimo giovane tenore Antonio Poli, anch’egli in Sferisterio direttamente dalla Scala e il Banco dello spagnolo Simón Orfila, voce assai stimati nei migliori teatri internazionali.
"Allo Sferisterio ho trovato finalmente il castello di Macbeth, che col suo muro invalicabile appare come una fortezza e racconta l'impenetrabilità dei personaggi" così chiosava Emma Dante il suo incontro con lo spazio irrituale dello Sferisterio per il quale ha disegnato una produzione, oggi ripresa dal suo stretto collaboratore Federico Gagliardi, fedele al dramma scespiriano e verdiano, benchè contesta di soluzioni originali e di grande impatto visivo ed emotivo: dalle streghe sempre gravide che paiono contrappasso alla sterilità della coppia protagonista, al sonnambulismo di Lady Macbeth braccata da letti d’ospedali, ai continui richiami all’estetica mediterranea con la pungente selva di fichi d’India fino alle ripetute citazioni dell’iconografia del martirio religioso in arte.
Uno spettacolo che ha già incontrato il plauso di pubblico e critica e che dopo Rigoletto, riporta al repertorio di tradizione il palco dello Sferisterio, ancora sorpreso dalla danzante allegria di Vedova Allegra al suo debutto e in attesa della grande danza con Carmen Flamenco.
Il primo agosto poi il Macbeth ospiterà l’ormai consueta serata dedicata dal Macerata Opera Festival a “Territorio e Comunità”, ospitando tutti i 55 sindaci e i loro delegati, provenienti dai comuni della Provincia: lo Sferisterio si vestirà dunque delle fasce tricolore di tutta la provincia e prima dell’inizio dello spettacolo risuonerà dell’inno di Mameli, come da recente tradizione inaugurata nel 2016 per sigillare il patto di coesione territoriale dopo il terremoto.
L’Associazione Polisportiva Aurora Treia inizia a scoprire le carte in vista della stagione sportiva 2025-2026. La squadra biancorossa, punto fermo del progetto Lube Academy, si prepara ad affrontare il suo quindicesimo campionato consecutivo in Promozione, con ambizioni rinnovate e un entusiasmo palpabile.
Alla guida tecnica ci sarà Simone Ricci, allenatore esperto e vincente, autore di ben quattro promozioni negli ultimi dieci anni. Ricci potrà contare su una rosa ben equilibrata, composta da giocatori d’esperienza e giovani promettenti, costruita per competere ad alti livelli.
Tra i pilastri confermati spiccano il portiere Andrea Testa, i difensori Diego Ballanti, Luca Bartolini e il terzino Nicolas Dominino. A centrocampo saranno ancora della partita Facundo Garcia e Alessio Bonifazi, mentre in attacco si punterà sulla fantasia di Davide Borrelli e sulla grinta dell’argentino Alexis Arias. Confermati anche i giovani Nicola Asteroidi, Nizar Lamri, Tobia Cacciamani e Ameth Seye, pronti a ritagliarsi un ruolo da protagonisti.
Sul fronte del mercato, il Direttore Sportivo Andrea Ballini, insieme alla dirigenza e con il pieno supporto del Gruppo Lube, ha portato a Treia una serie di innesti di qualità, mirati a rafforzare ogni reparto.
In difesa arriva Riccardo Calamita, terzino classe 1998 con un curriculum importante tra Serie D, Eccellenza e Promozione, avendo vestito le maglie di Montefano, Sangiustese, Montegiorgio, P.S. Elpidio e Maceratese. Una pedina d’esperienza che garantirà solidità e affidabilità.
A centrocampo si aggiungono giocatori giovani ma già rodati: Vittorio Guzzini, classe 2002, proviene dai Portuali Dorica (Eccellenza) dopo esperienze significative a Montefano, Sangiustese e Tolentino. Con lui ci saranno il 2007 Alex Gabrielli, cresciuto tra Tolentino e Matelica, e il 2008 Tommaso Giuliodori, prodotto del vivaio della Recanatese.
In regia ecco Ernest Alla, classe 2002, centrocampista dalle spiccate doti tecniche e offensive, già protagonista con Montefano e con diverse presenze in Serie D con la Vigor Senigallia.
Per l’attacco, il club ha puntato anche su Edoardo Zeqiri, classe 2006, rivelazione dell’ultima stagione con il Borgo Mogliano Madal, trascinato alla vittoria dei playoff di Prima Categoria.
Ma il vero colpo dell’estate porta il nome di Federico Melchiorri. Il "Cigno di Treia", classe 1987, vestirà per la prima volta la maglia della squadra della sua città natale. Un ritorno alle origini che sa di favola e che promette di infiammare l’intera piazza.
Melchiorri porta con sé un bagaglio di esperienza straordinario: 11 presenze in Serie A, dove ha segnato anche una memorabile doppietta a San Siro con il Cagliari contro l’Inter, oltre 220 in Serie B con le maglie di Padova, Pescara, Cagliari (con cui ha conquistato la promozione), Carpi, Spal e Perugia. Già protagonista a Macerata, nelle ultime due stagioni ha militato con la Recanatese, lasciando un segno anche lì.
La sua scelta di sposare il progetto Aurora Treia rappresenta un segnale forte: non solo per il valore tecnico, ma per l’impatto emotivo e simbolico che avrà su tutto l’ambiente. Un’operazione che incarna perfettamente lo spirito del Gruppo Lube, da sempre sinonimo di eccellenza, visione e legame con il territorio.
La dirigenza è ancora al lavoro per completare la rosa: nei prossimi giorni sono attese ulteriori ufficializzazioni. La presentazione ufficiale della squadra si terrà giovedì 31 luglio alle ore 20:00, nel piazzale antistante la sede aziendale Lube di Passo Treia. Un’occasione speciale per conoscere da vicino i protagonisti della nuova stagione, con il sogno di vivere un’annata da ricordare.
Un passo decisivo per lo sviluppo turistico e sociale di Fiastra: con la firma del contratto con i partner privati, l’amministrazione comunale ha sbloccato ufficialmente il progetto "I Lake", un piano strategico da oltre 5 milioni di euro che punta a trasformare l’area del lago in un polo attrattivo all’insegna della sostenibilità, dell’innovazione e della cultura.
"Grazie a una nuova analisi economica curata da professionisti esperti, è stato possibile ridefinire le condizioni della concessione - sottolinea in una nota l'amministrazione -: il canone annuo è passato da 3.500 euro a circa 40.000 euro, mentre la durata della concessione è stata ridotta da 25 a 9 anni, assicurando maggiore controllo pubblico sul progetto".
Protagonista della svolta è la società "La Catasta" di Michele Serafini, già noto per il Montelago Celtic Festival, "che ha creduto fortemente nel rilancio del progetto, confermando un cofinanziamento privato di circa 40.000 euro - prosegue la nota -. A Serafini spetterà anche l’organizzazione, per almeno cinque anni, di un grande evento culturale sul lago, contribuendo alla valorizzazione dell’are"a.
Con la firma del contratto, si apre ora la fase operativa, che prevede una serie di interventi strutturali di grande impatto. Sarà realizzato un bar ristorante panoramico, ricavato nel sottosuolo della strada e affacciato direttamente sulla spiaggia. La nuova struttura ospiterà anche un locale infermeria, un rimessaggio e servizi igienici per turisti, per un totale di circa 500 mq.
Si procederà inoltre alla ricostruzione del ponticello che conduce al “Sentiero per tutti”, che costeggia il lago, e all’ampliamento del parcheggio della piazza del mercato, dove saranno installati nuovi servizi igienici autopulenti.
Il progetto “I Lake” non si limita alle opere edilizie: punta a un rinnovamento complessivo dell’identità turistica di Fiastra, grazie anche all’integrazione di fondi Pnrr e regionali. È prevista la realizzazione di un nuovo sito web turistico e di una webapp interattiva, per migliorare l’esperienza dei visitatori. Saranno finanziati anche gli studi per un piano di sviluppo turistico e per la creazione di un locale per il noleggio di e-bike, già in fase di completamento presso i giardini di San Lorenzo al Lago.
È inoltre previsto un intervento per la nuova segnaletica turistica, per rendere l’area più fruibile e attrattiva, e la redazione di un piano di sviluppo economico e sociale, volto a individuare i settori strategici su cui concentrare gli investimenti futuri.
L’amministrazione comunale esprime soddisfazione per il risultato raggiunto e ringrazia tutti i soggetti coinvolti: la società La Catasta, la Struttura Commissariale, Unioncamere, i dipendenti comunali e i consulenti esterni: "Questo progetto rappresenta una visione di sviluppo sostenibile, inclusivo e orientato al futuro - si legge nella nota - che valorizza le risorse naturali e culturali di Fiastra, creando nuove opportunità per residenti, turisti e imprese locali".
Il Centro Commerciale Val di Chienti di Piediripa ha acceso i riflettori sulla prima edizione del Valdichienti Buskers Festival, un nuovo evento che unisce la magia del circo contemporaneo alle suggestioni delle arti di strada. Un’iniziativa inedita, pensata per stupire e coinvolgere il pubblico di tutte le età, trasformando gli spazi del centro commerciale in un teatro a cielo aperto.
Il titolo del festival richiama l’anima più genuina dei buskers, artisti itineranti che fanno dell’incontro diretto col pubblico, dell’improvvisazione e dell’accessibilità i tratti distintivi delle loro performance. Proprio a questo spirito si ispira il Valdichienti Buskers Festival: un progetto che porta le arti performative nei luoghi del quotidiano, rendendoli sorprendenti e culturalmente vivi.
Clown, acrobati, giocolieri, illusionisti e artisti di teatro di figura – provenienti da tutta Italia e dall’estero – hanno già incantato il pubblico durante il primo weekend del festival, suscitando entusiasmo e meraviglia tra i visitatori del centro, che hanno potuto assistere gratuitamente a spettacoli di alto livello artistico.
Dopo l’ottimo riscontro del debutto, il festival torna sabato 26 e domenica 27 luglio con tre spettacoli diversi ogni giorno, ospitati in tre aree differenti del centro commerciale. Ogni performance sarà replicata due volte, per permettere al pubblico di seguirle tutte.
Nel pomeriggio, dalle 16:00 alle 20:00, si alterneranno momenti di circo contemporaneo, magia comica e visuale, clownerie e teatro comico, in un mix di stili e linguaggi pensato per emozionare e divertire grandi e piccoli.
Il Valdichienti Buskers Festival non è solo intrattenimento: è anche una visione culturale. L’obiettivo è quello di rendere accessibile l’arte e farla uscire dai suoi contesti tradizionali, per entrare nei luoghi della vita quotidiana e riconnettersi con le persone, trasformando un centro commerciale in uno spazio di bellezza condivisa, esperienza e comunità.
L’evento è a ingresso gratuito e si inserisce in un progetto più ampio che vede il Centro Commerciale Val di Chienti sempre più attivo nella promozione culturale e nell’apertura alla creatività contemporanea.
In questi giorni sono stati registrati in Italia nuovi casi di infezione da virus West Nile, una malattia virale trasmessa dalla zanzara comune (Culex). A fare chiarezza e a rassicurare la popolazione è Guido Favia, professore di Parassitologia all’Università di Camerino, tra i massimi esperti nel settore: “La situazione è in linea con gli ultimi anni. Nessun allarme, ma serve attenzione”.
Il West Nile virus (WNV) è una zoonosi che non si trasmette da persona a persona: “Il contagio – spiega il professor Favia – avviene esclusivamente attraverso la puntura di una zanzara infetta. I serbatoi naturali del virus sono gli uccelli, mentre esseri umani e cavalli sono ospiti ‘a fondo cieco’, ovvero non in grado di trasmettere il virus ad altri”.
Sul piano clinico, nella stragrande maggioranza dei casi l’infezione è asintomatica, oppure si manifesta con sintomi lievi simili all’influenza. Solo una piccola percentuale sviluppa forme più serie, e i casi gravi si verificano prevalentemente tra anziani o soggetti con fragilità pregresse. “Non esiste un vaccino né una cura specifica, ma i trattamenti sintomatici sono in genere sufficienti”, rassicura Favia.
Il professore evidenzia come la prevenzione sia fondamentale: evitare la puntura delle zanzare riduce notevolmente il rischio di infezione. Le misure consigliate includono:
Utilizzo di zanzariere alle finestre; Indossare indumenti lunghi e chiari, specialmente al tramonto; applicare repellenti cutanei con attenzione; eliminare i ristagni d’acqua dove le zanzare possono deporre le uova.
“In Italia – prosegue Favia – è attiva una rete di monitoraggio efficiente, sia per le popolazioni di zanzare sia per l’eventuale circolazione del virus. Nelle Marche, ad esempio, l’Università di Camerino ha avviato già da marzo un’intensa attività di controllo larvale in collaborazione con diversi comuni del territorio”.
Il messaggio finale è chiaro: “Non siamo di fronte a una nuova emergenza sanitaria. Il West Nile è una realtà con cui conviviamo da anni. L’informazione corretta e la collaborazione dei cittadini possono fare la differenza per contenere e prevenire i rischi”.
È stato senza dubbio il colpo di mercato più atteso e rilevante dell’estate biancorossa. L’arrivo di Samuele Neglia, attaccante classe 1991 con una carriera importante tra Serie C e D, ha scaldato la piazza e alzato l’asticella delle ambizioni per la nuova stagione. Ieri, insieme al resto del gruppo, ha preso parte al raduno di Belforte del Chienti, primo atto ufficiale del precampionato della Maceratese.
Fin dalle prime parole, Neglia ha confermato lo spessore e la maturità che lo contraddistinguono: “Sono molto contento ed entusiasta di essere qui. Mi hanno parlato molto bene del progetto e della società, che ho avuto modo di conoscere nel corso della trattativa. Ora c’è solo da comunicare, siamo qui apposta per metterci al lavoro e farci trovare pronti per l’inizio del campionato”.
Un approccio già da leader, quello dell’esperto attaccante, pronto a mettersi al servizio della squadra e a diventare un punto di riferimento per i più giovani: “Non vedo l’ora di conoscere la piazza, di vederci allo stadio e di gioire insieme. Quello che posso promettere è il sacrificio, l’umiltà, la dedizione e il lavoro, che sono componenti che dipendono da noi stessi e non da aspetti esterni. Per il resto, spero di essere una pedina che possa aiutare tanti giovani e collocarmi nel miglior modo possibile nei problemi che riguardano la Maceratese, sia in campo che fuori”.
Neglia arriva con il compito di fare la differenza, ma anche con la consapevolezza che il successo passa prima di tutto dall’impegno quotidiano e dalla costruzione di un gruppo unito. La Maceratese riparte anche da lui, da un giocatore che ha scelto la maglia biancorossa con convinzione e che ora vuole dimostrare tutto il suo valore.
Nella giornata di mercoledì ha firmato in biancorosso e preso parte al primo allenamento del pre-season anche Alessandro De Angelis, centrocampista classe 1998 provenitne dalla Vigor Senigallia.
Nato ad Ascoli Piceno, cresciuto nel vivaio dell’Ascoli Calcio fino a diventarne capitano della Primavera, De Angelis è un playmaker puro, capace di dettare i tempi e guidare la manovra con visione e personalità. Dopo l’esperienza in bianconero, ha maturato solidissima esperienza in Serie D con le maglie di Avezzano, Seregno, Vastese, Casatese, Montegiorgio, Sant’Angelo e Vigor Senigallia. Queste le sue prime parole in biancorosso: “Essendo di qui vicino conosco il valore di questa piazza e del suo tifo, che è uno dei motivi che mi ha spinto a venire, oltre alle idee del mister, di cui mi hanno parlato molto bene. Non vedo l’ora di iniziare e applicarle in campo!”.
Nel frattempo, il club ha ufficializzato anche una nuova importante partnership commerciale: sarà Acerbis il nuovo sponsor tecnico della Maceratese. Il brand vestirà tutte le formazioni del club, dalla prima squadra al settore giovanile. “Un progetto pensato per rafforzare l’identità del Club e sostenere la passione sportiva di Macerata. Siamo pronti a partire insieme verso nuovi traguardi” — così hanno commentato congiuntamente la società biancorossa e il marchio Acerbis, siglando un’intesa che punta a unire qualità tecnica e senso di appartenenza.
(Foto S.S. Maceratese)
Prosegue a ritmo sostenuto il cantiere di rigenerazione urbana del Comparto Trieste, uno dei più significativi interventi strutturali inseriti nel vasto piano di trasformazione della città. A oggi, è stato completato circa un terzo dei lavori, confermando la tabella di marcia che prevede la conclusione dell’opera nel 2026. Il sindaco Fabrizio Ciarapica, insieme ai tecnici del Comune e ai rappresentanti dell’impresa esecutrice, ha effettuato un sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento dell’intervento, finanziato anche grazie a fondi statali e risorse comunali. Il progetto rientra nell’ambito della Missione 5 - Componente 2 - Investimento 2.1 del Pnrr (Rigenerazione Urbana), seppur fuoriuscito formalmente dal piano, e ora sostenuto da fondi ministeriali, mutuo dell’Ente e Fondo Opere Indifferibili 2023, per un importo complessivo di oltre 8,9 milioni di euro.
“Una città in movimento - ha dichiarato il sindaco - con molti cantieri aperti. Qualche giorno fa ho visitato quello nella ex area Micheletti dove sorgerà un nuovo asilo oltre alla strada, con annessa pista ciclabile, che collegherà via Zavatti e via Nelson Mandela. Oggi sono al Comparto Trieste, uno straordinario intervento di recupero, ma anche un tassello strategico della più ampia visione di rigenerazione urbana che stiamo portando avanti. Restituiremo questo spazio storico alla cittadinanza, in chiave moderna, sicura e accessibile, che accoglierà, nel cuore della città, servizi pubblici”.
L’intervento ha l’obiettivo di recuperare e rifunzionalizzare un bene tutelato ai sensi della L.42/2004, salvaguardandone il valore storico e culturale, ma dotandolo delle caratteristiche tecniche e funzionali necessarie per un riutilizzo pubblico sicuro ed efficiente. I lavori prevedono infatti il miglioramento sismico delle strutture, il massimo efficientamento energetico compatibile con la storicità del sito, e l’adeguamento a tutte le normative di sicurezza, comprese le vie di esodo, la prevenzione incendi e il superamento delle barriere architettoniche.
Il Comparto si estende su oltre 4.200 mq distribuiti su quattro livelli, con una corte interna di circa 250 mq e un volume complessivo di 18.000 mc. L’intervento è seguito dal Responsabile Unico del Procedimento, ingegner Marco Orioli. L’impresa appaltatrice è la A.D. Restauri & Costruzioni S.r.l. La direzione dei lavori è affidata al raggruppamento temporaneo di professionisti formato dalla società S.P.M. S.r.l. e dalla restauratrice Silvia Ulizio. Il ruolo di direttore dell’esecuzione del contratto è ricoperto dall’ingegner Simone Salciccia, mentre il collaudo tecnico-amministrativo è a cura della società Acale S.r.l.
Hai mai sentito parlare del decreto dignità? Magari hai già sentito questo nome ma non sai esattamente di che cosa si tratta. In questo articolo vogliamo parlare del decreto e cercare di capire quali conseguenze e quali effetti ha avuto nel settore del gioco d’azzardo, e in modo particolare sulle strategie di marketing portate avanti dai casinò e dai siti online come verde casino italia.
Per certi versi questa scelta è stata abbastanza drastica e sul momento ha destato un grande dibattito. Le critiche continuano ancora oggi ma senza dubbio questo tema ha un valore molto importante a livello sociale. Il gioco d’azzardo e le scommesse si sono espanse in maniera rapidissima grazie alle nuove tecnologie, destando preoccupazioni e creando anche problemi concreti. Il gioco d'azzardo può creare dipendenza e in alcuni casi nuoce gravemente alla salute fisica e mentale delle persone, con ricadute anche sulla società intera. Iniziamo però dando un po’ di contesto.
Le premesse
Il decreto dignità risale al luglio del 2018. Per capire il suo significato dobbiamo accennare alla situazione di quegli anni e in particolare degli ultimi anni precedenti al 2018. In quel periodo c’è stata una diffusione esponenziale del gioco d’azzardo ma soprattutto un aumento preoccupante di casi di ludopatia. Il gruppo politico italiano chiamato movimento 5 stelle ha preso la lotta alla ludopatia come uno dei suoi pilastri di riferimento e ha quindi lottato tenacemente per far passare il decreto.
Lo Stato Italiano si trovava in una situazione molto particolare. Da un lato le entrate generate con le tasse sul gioco d'azzardo arricchivano molto le casse dello stato e costituivano quindi una fonte di guadagno importante. Dall’altro lato però i casi di dipendenza patologica richiedevano attenzione e cure e quindi spese da parte dello stato, con numerose proteste da parte dei cittadini.
Le novità
Che cosa è cambiato con il decreto dignità? Il decreto impone un divieto assoluto molto chiaro e molto netto per qualsiasi tipo di pubblicità sia diretta che indiretta, su qualsiasi mezzo. Che si tratti di TV, radio, stampa o social media, qualsiasi tipo di pubblicità o sponsorizzazione è assolutamente vietato. Prima era comune vedere dei loghi dei siti di scommesse, oppure leggere anche sui social le pubblicità dei casinò e dei giochi d’azzardo.
Dal 2018 qualunque persona o istituzione che compie una pubblicizzazione del genere va incontro a severe sanzioni, che partono da un minimo di 50 mila euro per il committente della pubblicità. L’agenzia delle dogane e dei monopoli è incaricata di controllare l’applicazione e il rispetto delle norme del decreto. Le sanzioni poi possono anche essere di gran lunga superiori quando la pubblicità è rivolta ai minori, protetti maggiormente dalla legge in questo ambito. I soldi ricavati da queste sanzioni sono spesso indirizzati a iniziative per combattere la ludopatia.
Alcune critiche
Il decreto è stato criticato da alcuni non tanto perché contrari all’obiettivo in sé, ma perché considerato inefficace. Perché? In effetti il decreto ha favorito la diffusione di piattaforme e siti illegali oppure esteri, che non sono sotto la giurisdizione dell’ADM e non possono essere facilmente controllati. Molti giocatori italiani hanno infatti spostato i loro fondi su altri casinò che purtroppo sono facilmente accessibili online. In questo modo il settore italiano ne risulta molto danneggiato e allo stesso tempo il problema non viene eradicato alla base. Così abbiamo assistito negli ultimi anni alla diffusione del mercato nero del gioco d’azzardo con tantissime persone che si iscrivono a siti illegali e che non hanno le licenze approvate dall’ADM e dallo stato italiano.
Anche i giocatori ne risentono in quanto a volte questi siti illegali non sono sicuri e possono essere fraudolenti. Inoltre tanti siti e piattaforme hanno cercato metodi alternativi per sponsorizzarsi e pubblicizzarsi. Non potendo farlo sui canali più famosi utilizzano dei metodi per aggirare le norme, come ad esempio la creazione di siti informativi che fungono da “maschera”.
Il decreto verrà cambiato?
Viste le critiche ricevute e gli effetti sortiti non è da escludere che il decreto venga rivisto nel prossimo futuro. Ci sono già state tante proposte alternative che non vogliono abolire del tutto la legge o cambiare completamente approccio, ma cercano di tenere conto di tutti gli aspetti che abbiamo menzionato per trovare un approccio efficace ed equilibrato.
La sfida per oggi e domani
Dobbiamo parlare non solo di sfida per il futuro, ma anche di sfida per oggi stesso. Il problema della dipendenza da gioco d’azzardo richiede un’azione immediata. Forse misure drastiche come quella del decreto dignità possano avere ricadute e aspetti negativi, ma senza dubbio è importantissimo fare qualcosa per regolamentare il gioco e le scommesse, che stanno dilagando. Bisogna trovare un equilibrio tra tutela e crescita. I cittadini e la società hanno bisogno di una tutela e il divieto della pubblicità è un buon metodo per evitare che troppe persone cadano nel gioco. Però il solo divieto di sponsorizzazione non può fare sì che le scommesse scompaiano del tutto.
Inoltre è nell’interesse dello stato continuare a guadagnare dalla tassazione sul gioco. Lo stato italiano deve riuscire con l’aiuto delle istituzioni a limitare l’espansione del mercato nero e deve investire tanto sull’educazione e sulla sensibilizzazione dei cittadini. Esistono già tante organizzazioni destinate all’educazione dei giocatori e alla sensibilizzazione riguardo al gioco responsabile che vanno potenziate aiutate nel loro compito.
Scattano modifiche alla viabilità per consentire l’esecuzione di lavori legati al progetto del nuovo sottovia ferroviario in via Roma, a Macerata. La polizia locale ha emanato una nuova ordinanza che dispone la chiusura temporanea del tratto di via Roma compreso tra via Bartolini e via Pirandello, in direzione periferia (verso Sforzacosta), dal 28 al 31 luglio.
L’intervento riguarda lo spostamento dell’infrastruttura dei sottoservizi, propedeutico alla realizzazione del sottovia. Durante i quattro giorni di cantiere, il tratto interessato sarà chiuso al traffico con sbarramento fisico e sarà istituito un senso vietato, con direzione obbligatoria a destra per i veicoli provenienti da via Roma, ad eccezione dei mezzi da cantiere.
La nuova viabilità coinvolgerà anche via Ungaretti, che sarà a senso unico da via Cardarelli fino alla biforcazione all’altezza dei civici 70-72, lato zona commerciale. I veicoli in uscita da quest’area avranno l’obbligo di svolta a destra verso via Verga.
Per chi si dirige verso la periferia (Sforzacosta, Tolentino, Foligno e zone limitrofe), la deviazione consigliata sarà la seguente: via Bartolini – via Cardarelli – via Ungaretti – via Verga – via Montale – via Pirandello – via Roma.
L’ordinanza comporterà anche una rimodulazione delle linee del trasporto pubblico urbano gestito da APM, che dovranno essere adeguate temporaneamente alle modifiche stradali previste. L’azienda provvederà a comunicare eventuali variazioni e fermate alternative.
Dieci titoli per 17 rappresentazioni animano il viaggio teatrale del Lauro Rossi per la stagione 2025-26 realizzata dal Comune di Macerata con l’AMAT e il contributo di Regione Marche e MiC.
Oltre agli spettacoli, la stagione – che si compone delle due tradizionali sezioni della Prosa e di Finalmente Domenica!, rassegna per tutta la famiglia - offre anche importanti occasioni di approfondimento e condivisione dell’esperienza teatrale con Gente di Teatro, ciclo di incontri con gli artisti protagonisti delle rappresentazioni e Scuola di platea collaudato e prezioso progetto che coinvolge i ragazzi delle scuole medie superiori.
“Presentiamo oggi il cartellone della stagione di prosa 2025/2026 del Teatro Lauro Rossi – afferma l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Il programma è frutto di un attento lavoro di selezione e progettazione, con l'intento di offrire al nostro pubblico un'esperienza artistica d'eccezione che unisce qualità e varietà. La stagione si distingue per la sua capacità di fondere comicità e tragedia, proponendo opere che sanno dialogare non solo con le grandi tematiche classiche, ma anche con le questioni più attuali che ci riguardano da vicino. Vogliamo infatti che il teatro sia uno specchio della nostra società, capace di stimolare riflessioni profonde attraverso l’arte".
"Ogni spettacolo sarà un invito a esplorare emozioni e situazioni che, seppur diverse, risuonano nell’esperienza quotidiana di ognuno di noi. Non mancherà, come di consueto, uno speciale spazio dedicato al balletto, che arricchirà ulteriormente il nostro palinsesto. Inoltre riconfermiamo “Gente di teatro”, la nostra tradizionale iniziativa di formazione, che offre l'opportunità agli spettatori di incontrare le compagnie protagoniste della stagione. Questo progetto non solo avvicina il pubblico all’arte teatrale, ma permette anche un confronto diretto e significativo tra artisti e spettatori, rendendo il teatro un luogo di incontro e condivisione. In questo senso il valore del Teatro Lauro Rossi, è indiscutibile: con la sua storia e la sua architettura, rappresenta un patrimonio culturale inestimabile, un punto di riferimento che ci arricchisce come cittadini e contribuisce a creare una comunità più coesa, più consapevole e più viva. Ultimo, ma non meno importante, è il nostro impegno per il teatro per tutta la famiglia con gli appuntamenti di “Finalmente domenica!”. Vogliamo che il nostro teatro sia un luogo accogliente dove i più piccoli possano scoprire la magia del palcoscenico, accompagnati dalle loro famiglie in un viaggio tra storie incantevoli e esperienze artistiche indimenticabili”.
Il sipario della Prosa si apre il 14 e 15 ottobre su Coppia aperta quasi spalancata, uno degli spettacoli più popolari in Italia che, grazie al testo di Dario Fo e Franca Rame e all’interpretazione spumeggiante di Chiara Francini e Alessandro Federico, diretti da Alessandro Tedeschi, racconta la vita di coppia descrivendo in modo perfetto con toni divertenti ma anche drammatici le differenze tra psicologia maschile e femminile. Il 30 e 31 ottobre spazio alla danza energica di Kataklò con l’anteprima nazionale di Aliena di Giulia Staccioli.
Lo spettacolo è un invito a celebrare la diversità in tutte le sue forme. I corpi dei 6 danzatori Kataklò caratterizzati da muscolature estreme e movimenti fluidi ma inconsueti si plasmano e si rimodellano continuamente diventando opere d’arte transitorie che esplorano i confini tra forma e contenuto. L’anatra all’arancia è un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. L’11 e 12 novembre il Lauro Rossi ospita l’allestimento diretto da Claudio Greg Gregori con Emilio Solfrizzi e Irene Ferri, una commedia divertente con battute sagaci dove tutto è architettato come una partita a scacchi.
Due straordinari artisti come Alessandro Gassmann e Giorgio Pasotti si misurano con le parole di Franz Kafka, in Racconti disumani il 2 e 3 dicembre per parlare, Pasotti interpretando e Gassmann dirigendo, agli uomini degli uomini. Lo spettacolo attraversa i testi dell’autore boemo Una relazione per un’Accademia e La tana, storie di animali che mettono a nudo la superficialità di un modo di essere attraverso comportamenti stereotipati e raccontano quel bisogno di costruirsi il riparo perfetto per mettersi al sicuro da ogni esterno.
Il 10 e 11 gennaio la stagione prosegue con La vittoria è la balia dei vinti scritto e diretto da Marco Bonini con Cristiana Capotondi. Tra l'evocazione fiabesca e la ricostruzione storica, una madre racconta alla figlia piccola che sotto le bombe non ci sono né vincitori né vinti, rievocando i drammatici momenti che vissero Firenze e i fiorentini sotto le bombe del 25 settembre 1943. Autore, regista e interprete Mario Perrotta il 10 e 11 febbraio dedica il suo nuovo progetto Nel blu alla “felicità” ispirandosi alle parole, alla musica e alla vita del celebre cantautore Domenico Modugno, che, secondo l’artista, incarna a pieno questo sentimento.
La stagione teatrale si avvia alla conclusione il 22 e 23 aprile con la bravissima Milena Vutokic che in A spasso con Daisydà vita all’anziana del titolo in una storia delicata e divertente capace di raccontare con umorismo un tema complesso come quello del razzismo nell’America del dopoguerra. Lo spettacolo, diretto da Guglielmo Ferro, vede in scena anche Salvatore Marino e Maximilian Nisi dare vita a una storia di un’amicizia profonda nata nonostante i pregiudizi e le classi sociali.
Finalmente domenica!, rassegna di teatro per tutta la famiglia, torna al Teatro Lauro Rossi con tre appuntamenti: il 7 dicembre La bottega dei giocattoli di Crest teatro, il 22 febbraio PerAria di Sosta Palmizi e il 22 marzo Il contrario di me. Il cavallo bianco e il cavallo nero di Fondazione teatro ragazzi e giovani.
Vendita nuovi abbonamenti dal 1 ottobre presso biglietteria dei Teatri 0733 230735 e online su www.vivaticket.com. Informazioni AMAT 071 2072439, www.amatmarche.net.
Inizio spettacoli ore 21, domenica ore 17.
È Chiara Ciaramellano la vincitrice del premio per la miglior tesi magistrale in “Metodologie di Filosofia Teoretica” assegnato dall’Università di Macerata – Dipartimento di Studi Umanistici - e finanziato dalla Banca di credito cooperativo di Recanati e Colmurano per mille euro. La collaborazione tra le due realtà proseguirà nel nuovo anno accademico, per sostenere lo studio, la riflessione filosofica e il futuro delle giovani generazioni.
Ad ufficializzare il riconoscimento sono stati il rettore John McCourt, il presidente dell'Istituto di credito territoriale Gerardo Pizzirusso e il direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Roberto Mancini, che hanno ricevuto la laureata Unimc, originaria di Pescara. Il lavoro di Ciaramellano è stato scelto per le sue caratteristiche di eccellenza, in particolare per la capacità di coniugare con profondità la riflessione teorica con il vissuto personale.
“La sua tesi riesce a tenere insieme teoria e pratica in modo autentico e coinvolgente”, ha sottolineato il rettore McCourt. “Per il nostro istituto è stato un piacere di lavorare a stretto contatto con l’Università, centro importante per il sapere e la crescita delle nuove generazioni”, ha commentato il presidente Pizzirusso. Visibilmente emozionata, Chiara Ciaramellano ha ringraziato l’Ateneo per l’opportunità. “Per me non era affatto scontato poter vivere un percorso come quello che ho fatto all’Università di Macerata. È stato un cammino trasformativo, dove ho incontrato docenti di altissima levatura, sempre disponibili e aperti, che mi hanno fatta sentire accolta e sostenuta. Spesso, da studenti, si ha timore a credere nei propri sogni, nelle proprie aspettative. Io invece ho trovato ascolto, fiducia, e questo mi dà oggi la forza di dire a tutti: abbiate il coraggio di credere nelle vostre emozioni. Oggi si parla tanto, ma sono le azioni concrete a fare la differenza: questo premio è una di quelle azioni, che aprono possibilità e aiutano ciascuno a seguire ciò per cui si sente portato. Sono profondamente felice di aver trovato tutto questo qui”.
La tesi premiata, “Il teatro come filosofia della trasformazione. Dall’esperienza all’autenticità”, ha ricevuto il plauso unanime della Commissione, che ne ha riconosciuto l’originalità nell’intrecciare l’esperienza teatrale – approfondita alla luce dell’opera del maestro Jurij Alschitz – con il pensiero di Etty Hillesum e la filosofia di María Zambrano. La candidata ha saputo costruire un lavoro ben articolato, rigorosamente argomentato e adeguatamente documentato, in cui dimostra come l’esperienza teatrale possa aprire uno spazio di autenticità e generare una dinamica collettiva dalle forti implicazioni etico-ontologiche. Particolarmente apprezzata anche la capacità di armonizzare la riflessione teoretica con l’esperienza personale e professionale di attrice.
Non poteva iniziare in modo peggiore la stagione per la CBF Balducci HR Macerata. La formazione arancionera deve infatti fare i conti con una pesantissima assenza ancor prima del via ufficiale: la centrale argentina Bianca Farriol, arrivata in estate con grandi aspettative, ha subito un grave infortunio al ginocchio.
A dare la notizia è stato ieri un post ufficiale della Federvolley Argentina, che ha comunicato la diagnosi: rottura del legamento crociato e del menisco. Un responso durissimo che costringerà l’atleta classe 2001 a un lungo stop e, con ogni probabilità, a saltare l’intera stagione.
Il club maceratese ha confermato l’infortunio con una nota ufficiale: "La CBF Balducci HR Macerata rende noto che la centrale classe 2001 Bianca Farriol, come comunicato ieri sera in un post dalla Federvolley Argentina, nei giorni scorsi ha subito un infortunio al ginocchio, riportando la rottura del legamento crociato e del menisco".
Una notizia che colpisce duramente non solo la squadra, ma anche il progetto tecnico che puntava forte sulle qualità della giovane centrale sudamericana. Arrivata in Italia dopo importanti esperienze internazionali, Farriol era attesa al salto di qualità in Serie A1, dove avrebbe dovuto rappresentare una pedina fondamentale nello scacchiere di coach Lionetti. A Bianca, l'augurio di una pronta guarigione da parte della società: "A Bianca Farriol va un grande in bocca al lupo per un pronto recupero da parte di tutto il club arancionero".
Un cantiere incompiuto nel cuore della città, da anni in stato di abbandono, degrado e potenziale rischio ambientale. A denunciarlo pubblicamente è Morena Tiberi, esercente maceratese, che ha segnalato la situazione di piazza Pizzarello alle autorità competenti e al curatore fallimentare della società responsabile dell’area, il il dott. Capozzucca.
Tiberi parla di una condizione insostenibile, sia dal punto di vista igienico-sanitario sia per il decoro urbano: «Da anni viviamo accanto a un ecomostro pericoloso. La salute pubblica non può essere ignorata da chi ha responsabilità».
La risposta del curatore, inizialmente informale, avrebbe confermato le criticità presenti nel sito. Tuttavia, invece di assumersi la responsabilità di un confronto diretto con la cittadina o con la comunità locale, Capozzucca ha fatto intervenire un legale, che – secondo quanto riferisce Tiberi – non avrebbe specificato il proprio mandato né la propria qualifica, proponendo un incontro "informale" presso un bar.
Una modalità che la cittadina ha rifiutato con fermezza: «Non sono parte di alcuna procedura legale, non ho un avvocato. Sono solo una cittadina che segnala un rischio reale. Trovo grave che un curatore si nasconda dietro un legale senza chiarire chi rappresenti. Ancora più grave è dichiarare che non ci sono fondi per mettere in sicurezza l’area, ma trovare risorse per consulenze legali».
Tiberi chiede un confronto trasparente e istituzionale e avverte: in assenza di risposte concrete, inoltrerà tutta la documentazione alle autorità competenti.
«Il decoro urbano e la sicurezza collettiva non possono essere subordinati a dinamiche procedurali o a incarichi fiduciari. Chi ha un ruolo pubblico, risponda pubblicamente».
La vicenda solleva interrogativi non solo sulla gestione del cantiere fallito, ma anche sulle responsabilità istituzionali e sui tempi, sempre più lunghi, con cui le aree urbane in abbandono vengono affrontate.
I Giovani Democratici di Macerata si oppongono con forza al progetto dell’università privata Link Campus a Villa Cola.
Attraverso una nota stampa il gruppo politico giovanile interroga l'amministrazione cittadina e regionale sulla nascita della Link Campus: "Non possiamo accettare che la Regione guidata da Francesco Acquaroli e il Comune di Macerata con Sandro Parcaroli spalanchino le porte ad un Ateneo privato i cui proprietari sono stati condannati, invece di investire sull’università pubblica, che garantisce istruzione di qualità e accessibile a tutti. Mentre la destra regionale e comunale ha scelto di stare con i privati condannati, noi scegliamo l’università pubblica.
La provincia di Macerata ha due eccellenze: l’Università degli Studi di Macerata (Unimc) e l’Università degli Studi di Camerino (Unicam), che meritano risorse, sostegno e potenziamento, non concorrenza sleale da chi vede l’istruzione come un business. Chiediamo a Unimc e Unicam di prendere parola. È inaccettabile che su una scelta così grave per il futuro del nostro territorio si resti in silenzio. Le università pubbliche sono il cuore della formazione e della ricerca, e devono essere difese. Le Marche non hanno bisogno di università d’élite, ma di più borse di studio, più alloggi, più investimenti nel diritto allo studio. Noi Giovani Democratici continueremo a mobilitarci, come già fatto durante il sit-in in Regione, contro questa scelta calata dall’alto. L’università deve essere un bene comune, non un affare per pochi – e meno che mai per chi è stato condannato".
A un mese esatto dall’ultimo saluto a Giorgio Biagioli, la voce poliedrica che ha animato palcoscenici e tv, il suo ricordo resta vivissimo. Sabato scorso, Canale 5 ha riproposto in replica il talent show dove Biagioli militava nei neo-melodici capitanati da Sal Da Vinci, opposti ai trapper guidati da Grido: uno scorcio del carisma e dell’ironia che lo hanno reso celebre.
Lo rivedremo presto anche al cinema: Biagioli è nel cast di “Illusione” di Francesca Archibugi, con Jasmine Trinca, Michele Riondino e Angelina Andrei, in uscita prossimamente nei cinema italiani. È inoltre atteso nella commedia d’azione televisiva “Alex Bravo – Poliziotto a modo suo”, ora in post-produzione.
I familiari, commossi, "ringraziano di cuore per l’affetto e i numerosissimi messaggi di cordoglio ricevuti in queste settimane", prova concreta di quanto Giorgio fosse amato da colleghi, amici e pubblico. Dai set imminenti ai ricordi condivisi, l’arte di Biagioli continua a parlare e a illuminare il panorama dello spettacolo italiano.
Nel 50° anniversario della conquista del titolo italiano di pugilato dei pesi piuma, Civitanova Marche rende omaggio a uno dei suoi sportivi più rappresentativi: il pugile Sergio Emili. Sabato 26 luglio 2025, alle ore 21.15, il Parco del Teatro E. Cecchetti ospiterà l’evento celebrativo “Tributo al pugile Sergio Emili”, promosso dall’Assessorato allo Sport in collaborazione con l’ASD Cluana Boxe, in cui Emili insegna tuttora.
Era il 26 luglio 1975 quando, sul ring dello Stadio Polisportivo cittadino, Emili sconfisse Pasqualino Morbidelli, conquistando il tricolore. Una carriera professionistica (1972–1980) lunga otto anni con 43 incontri disputati, conquistando per quattro volte il titolo italiano e portando alto il nome di Civitanova nel mondo del pugilato.
All’iniziativa parteciperanno alcune delle più autorevoli figure del panorama pugilistico nazionale: Gabriele Fradeani, giornalista sportivo e storico cronista delle imprese di Emili, Natale Vezzoli, già pugile professionista, detentore del titolo Europeo, Lucio Vailati, ex pugile professionista e Maestro di pugilato, Nicola Menchi, anche lui ex pugile professionista che sfidò Emili per il titolo italiano dei Medi.
L’apertura sarà affidata ai saluti istituzionali del sindaco Fabrizio Ciarapica, dell’assessore allo Sport Claudio Morresi e del presidente dell’ASD Cluana Boxe Massimiliano Bruni, con la conduzione a cura di Aldo Caporaletti e di Massimo Emili, figlio del popolare “Avvocato Sgarbossa”, già organizzatore di eventi legati al mondo della boxe.
“Sergio Emili non è soltanto un campione di pugilato, ma un esempio di impegno, passione e attaccamento alla città - dichiara l’assessore Claudio Morresi - Questo evento rappresenta un doveroso omaggio a una figura che ha fatto la storia dello sport civitanovese e che continua ancora oggi a trasmettere valori e conoscenze alle nuove generazioni. Lo sport è memoria, identità e comunità, e Sergio incarna perfettamente tutto questo".
L’appuntamento è aperto al pubblico.
È un'estate incandescente per la Civitanovese, e non solo per le temperature. Dopo giorni di voci, trattative e dichiarazioni incrociate, la situazione in casa rossoblù è tutt’altro che serena. Andiamo per ordine.
È ufficialmente saltata la trattativa con il dottor Ciaccia, che sembrava poter dare un nuovo corso alla società. Secondo quanto emerso, il presidente Profili avrebbe deciso di interrompere il dialogo perché non riteneva che l’interlocutore potesse offrire le giuste garanzie per il futuro del club. Un epilogo inatteso che ha lasciato sul tavolo l’ennesimo punto interrogativo.
Nel frattempo, Profili ha comunque proceduto all’iscrizione della squadra al prossimo campionato di Eccellenza, annunciando però l’intenzione di voler riconsegnare le chiavi della società al sindaco. Una dichiarazione che ha colto di sorpresa lo stesso primo cittadino, il quale ha affermato pubblicamente di non essere stato informato. Di contro, il presidente rossoblù ha mostrato una foto del telegramma inviato al Comune per richiedere un incontro, che ad oggi non c’è mai stato.
Mentre la dirigenza naviga in acque agitate, la tifoseria organizza la propria risposta. Il gruppo "Piazza Conchiglia", cuore pulsante del tifo civitanovese, ha diffuso un comunicato durissimo in cui annuncia lo sciopero del tifo e la diserzione totale delle partite casalinghe: “Diserteremo tutte le partite casalinghe! Chiediamo esplicitamente a tutti quelli che hanno a cuore questi colori e questa città di unirsi a noi in questa battaglia: lasciamo lo stadio vuoto. Chiunque supporterà economicamente o fungerà da prestanome per questa proprietà sarà visto come un nemico di Civitanova. Lotteremo per la maglia in ogni trasferta e per la nostra città ogni giorno perché siamo civitanovesi e non ci fermeremo mai!”.
Una presa di posizione forte, seguita anche dal Club Rossoblù Umberto Traini, che ha ufficializzato la propria adesione alla protesta: “Auspichiamo un passo indietro da parte degli attuali vertici. Permanendo immutata la situazione, il Club comunica la convinta adesione allo sciopero del tifo proclamato da Piazza Conchiglia. I suoi iscritti, a malincuore, ma privi di qualunque altra possibilità di scelta, diserteranno tutte le partite casalinghe della Civitanovese”.
Eppure, nonostante l’instabilità societaria, la Civitanovese prova a gettare le basi della nuova stagione sotto l’aspetto tecnico. La panchina è stata affidata ad Andrea Mercanti, mentre a guidare l’area dirigenziale saranno Paolo Pochetti come direttore generale e Moreno Sacchetti nel ruolo di direttore sportivo.
Nel frattempo arrivano anche i primi movimenti di mercato. La società ha annunciato l’ingaggio del difensore centrale Filippo Romanelli, classe 1999, giocatore affidabile con oltre 100 presenze in Serie D. Insieme a lui, a difendere i pali rossoblù, ci sarà Francesco Maggi, portiere di grande esperienza che ha vestito le maglie di numerosi club tra Serie D ed Eccellenza, tra cui Manfredonia, Campobasso, Isernia, Vastogirardi, Olympia Agnonese, Igea Virtus, Gallipoli, Manduria e Ugento.
Il pallone, forse, tornerà a rotolare. Ma senza il calore della curva, senza il cuore della sua gente, la Civitanovese sarà davvero in campo?