Dopo anni di disagi per gli automobilisti, la strada comunale Squartabue si appresta finalmente a essere sistemata. L'amministrazione comunale di Recanati ha approvato, con delibera di Giunta, un progetto mirato alla messa in sicurezza e riqualificazione dell’importante arteria viaria, che collega la zona industriale di Squartabue alla SP105 in direzione Cerretano, costeggiando l’ex Cava San Biagio.
Una strada spesso al centro di segnalazioni da parte dei cittadini, a causa dei frequenti allagamenti in caso di piogge intense e della pavimentazione fortemente danneggiata, con vere e proprie buche pericolose per la circolazione. A peggiorare la situazione, anche il degrado ambientale legato all’abbandono di rifiuti lungo i margini della carreggiata.
Il progetto, promosso dall’Assessorato ai Lavori Pubblici guidato dal vicesindaco Roberto Bartomeoli, rappresenta una risposta concreta a una criticità sentita da tempo: "I disagi nella circolazione veicolare lungo la strada Squartabue sono da tempo un problema per molti automobilisti, che hanno fatto numerose segnalazioni in merito – ha dichiarato Bartomeoli –. In questo senso è per noi prioritario affrontare la situazione rispondendo con una soluzione concreta. Il progetto di sistemazione che abbiamo approvato ha le caratteristiche necessarie a riconsegnare alla cittadinanza e agli utenti del territorio una strada finalmente sicura e percorribile”.
Con questo intervento, l’obiettivo dell'amministrazione è ripristinare la piena funzionalità della strada, migliorando al tempo stesso sicurezza, viabilità e decoro urbano in un’area strategica per i collegamenti tra Recanati e i comuni limitrofi.
Una casa di riposo più grande, sicura e moderna nel cuore del paese, che restituisce vita a un luogo storico che rischiava di restare chiuso e inabile. È stata inaugurata oggi ad Apiro, nel cratere sismico maceratese, la nuova struttura per anziani realizzata all’interno dell'ex convento di San Francesco, un progetto che coniuga memoria e futuro, servizi alla persona e rigenerazione urbana.
L’intervento, dal valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro, è stato finanziato per più della metà con risorse del Piano Complementare al Pnrr per le aree colpite dal sisma 2009-2016, provenienti dal fondo per il rilancio economico e sociale del cratere gestito dalla struttura commissariale e per la restante parte con fondi comunali, tra cui il lascito della famiglia Rossi alla comunità di Apiro.
Il nuovo complesso non è solo un luogo di cura: oltre agli spazi dedicati alla residenzialità degli anziani, dispone di un chiostro e di un cortile aperti al pubblico, pensati per favorire l’incontro e la socialità. La nuova Casa di Riposo potrà accogliere fino a 34 ospiti, 10 in più rispetto alla precedente struttura, che necessitava comunque di una profonda riqualificazione.
"Con questa inaugurazione – ha dichiarato il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli – consegniamo ad Apiro un’opera che unisce memoria storica e servizi alla persona. I nostri anziani sono la nostra storia e la nostra memoria: oggi possono affacciarsi alle finestre di questa struttura e continuare a vivere il borgo, restando parte integrante della comunità che hanno contribuito a costruire. La buona gestione del denaro pubblico è un imperativo morale per qualsiasi comunità. Qui ad Apiro possiamo dire che questo obiettivo è stato assolutamente centrato: abbiamo una casa di riposo nuova, scuole funzionali e sicure e una comunità che potrà visitare e condividere momenti di vita con i propri anziani, nel rispetto di quello che è il principio stesso delle comunità. Perché non dimentichiamo che siamo tutti figli di una storia".
"Questa è una giornata importantissima per Apiro - ha sottolineato il Sindaco Ubaldo Scuppa - perché diamo una risposta concreta a una popolazione sempre più anziana. I nostri anziani sono la memoria, la cultura e le radici del paese e meritano di essere accuditi in un luogo sicuro e funzionale, dove vivere con serenità questa fase della loro vita. Abbiamo scelto l’ex convento, un edificio del ’600 che era stato anche scuola elementare, proprio perché volevamo mantenerli al centro del tessuto connettivo del borgo: delocalizzare la struttura a chilometri di distanza avrebbe significato isolarli. Ringrazio il Commissario Straordinario e l’Ufficio Speciale Ricostruzione delle Marche per la costante attenzione e il supporto".
Si scaldano i motori della politica in vista delle prossime elezioni regionali nelle Marche. Italia Viva Macerata ha ufficializzato i propri candidati: saranno Ulderico Orazi e Rosita Platinetti a scendere in campo nella lista Progetto Marche Vive, a sostegno di Matteo Ricci Presidente.
La decisione è arrivata al termine di una partecipata Assemblea Provinciale, che ha visto coinvolti iscritti e simpatizzanti da tutta la provincia. L’elezione dei due candidati è stata unanime. "Siamo orgogliosi di poter contare su Rosita e Ulderico – ha dichiarato Fabiola Santini, Presidente Provinciale di Italia Viva Macerata – sono persone autentiche, capaci e concrete, che incarnano i valori del nostro partito. La loro candidatura è un atto di generosità verso la comunità. Ora parte una campagna che vogliamo costruire insieme, territorio per territorio, idea per idea".
Orazi e Platinetti hanno accolto la sfida con entusiasmo: "Rappresentare Italia Viva – hanno affermato – significa portare avanti un progetto riformista, europeo e pragmatico, fatto di ascolto e soluzioni. Ringraziamo l’assemblea per la fiducia: ora è il momento di mettersi in cammino, con tutto il gruppo, verso un progetto condiviso per il futuro delle Marche".
Nella sala Ricci di Palazzo delle Marche, sede del Consiglio regionale, la SO.R.RI Srl di Recanati ha ricevuto un prestigioso attestato di encomio, simbolo di un percorso imprenditoriale lungo cinquant’anni nel settore della ristorazione e dell’organizzazione eventi. L’azienda, nota al grande pubblico come Villa Anton, è stata premiata "per il merito di rappresentare da cinquant'anni una realtà imprenditoriale marchigiana di eccellenza nel settore della ristorazione e realizzazione di eventi, con grande attenzione alla soddisfazione dei clienti".
Il riconoscimento, promosso dal presidente del Consiglio regionale Dino Latini, è stato pensato per valorizzare il contributo delle imprese al tessuto economico e sociale del territorio. La cerimonia, partecipata e sentita, ha visto la presenza del sindaco di Recanati Emanuele Pepa, che ha voluto accompagnare personalmente le aziende premiate, sottolineando come la città sia “una realtà fertile non solo dal punto di vista culturale, ma anche economico”.
Villa Anton è oggi un punto di riferimento per chi cerca eleganza, qualità e professionalità nel settore della ristorazione. Con la sua lunga esperienza, la SO.R.RI Srl è riuscita a coniugare la tradizione con una visione innovativa, mantenendo sempre alta l’attenzione verso la soddisfazione del cliente.
Oltre alla SO.R.RI Srl, sono state premiate altre realtà d’eccellenza legate al territorio di Recanati: Castagnari Srl, produttrice di articoli d’arredo; Cs Plastic Stampi, specializzata in stampi ad alta precisione; Forno Regina di Giacomo, Carla e Enzo Mengoni, che coniuga tradizione e innovazione nella panificazione; Olmet Snc, esperta in lavorazioni meccaniche di precisione; Frenexport, attiva nel commercio internazionale di strumenti musicali, e Fa.pi. di Pierino Amichetti, specializzata nella lavorazione di tubi e lamiere.
Nel mese in cui gran parte del Paese si prende una pausa, il Gruppo Medico Associati Fisiomed conferma il proprio impegno verso i pazienti mantenendo attive tutte le sedi anche durante il mese di agosto. Una scelta coerente con la filosofia che guida l’intera struttura sanitaria sin dal 2017, quando fu deciso per la prima volta di non chiudere nemmeno un giorno in quello che tradizionalmente è il mese delle ferie.
Grazie a una pianificazione accurata e a un grande senso di responsabilità da parte di oltre 300 medici specialisti, le ferie vengono distribuite nel corso dell’anno. Questo consente di garantire continuità assistenziale senza sacrificare la qualità dei servizi offerti, dimostrando come la tutela della salute venga considerata prioritaria rispetto a ogni altra esigenza.
Anche quest’estate Fisiomed sarà pienamente operativa nelle sedi di Tolentino, Corridonia, Civitanova e nei due poli di Sforzacosta. Particolare attenzione è riservata alla sede di via Giovanni XXIII, definita un vero gioiello tecnologico per la presenza di macchinari all’avanguardia e per l’area bar pensata per offrire comfort e ristoro ai pazienti in attesa.
Saranno regolarmente attivi anche i Laboratori Analisi di Tolentino e Civitanova, così come i punti prelievo di Sforzacosta, Morrovalle, Montelupone e Caldarola.
A questo si aggiunge una novità importante: il Centro Fisiomed San Michele, recentemente inaugurato a Casette d’Ete, in Corso Garibaldi 109. Con questa struttura moderna e funzionale, dotata di sei ambulatori e professionisti stimati anche da fuori regione, Fisiomed amplia la sua presenza anche oltre i confini della provincia di Macerata, continuando a crescere nel segno dell’eccellenza.
Fisiomed dimostra così che prendersi cura delle persone non conosce stagioni. Ad agosto, come in ogni altro periodo dell’anno, essere vicini ai pazienti resta la missione più importante.
Tredici diocesi coinvolte e oltre novecento giovani pronti all’appello del Giubileo. Questi i numeri diffusi dalla Pastorale Giovanile delle Marche che, dal 28 luglio al 3 agosto 2025, parteciperà al Giubileo dei Giovani a Roma. Due le proposte fatte frutto di un intenso lavoro di squadra e di scelte di comunione: il viaggio e la permanenza a Roma (dal 28.07 al 3.08) e il pellegrinaggio a piedi, percorrendo una parte della Via Lauretana, antica via di collegamento da Loreto a Roma, con arrivo a Roma il 1° agosto.
L’esperienza del Giubileo avrà inizio lunedì 28 luglio, con una messa di inizio nella Basilica della Santa Casa di Loreto, Casa del Sì, Casa dei Giovani. Tutti i giovani saranno presenti, accompagnati dai rispettivi vescovi, per vivere un momento unico di inizio pellegrinaggio. Terminata la messa e fatta la foto di rito, i giovani si divideranno in due gruppi: 334 pellegrini partiranno in pullman alla volta di Roma; 300 pellegrini si metteranno in cammino per raggiungere la prima meta del percorso a piedi.
I giorni successivi, a Roma o lungo il cammino, saranno caratterizzati da momenti di preghiera, confronto, dialogo, catechesi e confessioni, senza differenza di Diocesi, Giovani insieme per l’incontro con Cristo. Chi sarà a Roma vivrà momenti regionali e avrà modo di partecipare alle Catechesi, alle esperienze di prossimità e alla Veglia dei Giovani Italiani “Tu sei Pietro” in piazza San Pietro con Papa Leone XIV, tutte promosse dalla CEI, unite alle tante proposte fatte dal Dicastero di dialogo con la città.
Chi vivrà il pellegrinaggio, avrà modo di vivere una esperienza di essenzialità e di ospitalità lungo questo importante cammino della nostra Regione. Il percorso individuato, in collaborazione con il Tavolo di Concertazione per i “Cammini Lauretani”, prevede quattro tappe per un totale di circa 62 km da Loreto a Tolentino. I Comuni attraversati saranno: Loreto, Recanati, Macerata, Urbisaglia e Tolentino, con passaggio presso luoghi significativi come l’Abbazia di San Firmano e l’Abbadia di Fiastra.
Le tappe sono: 28 luglio: Loreto – Recanati; 29 luglio: Recanati - Abbazia San Firmano – Macerata; 30 luglio: Macerata - Abbadia di Fiastra – Urbisaglia; 31 luglio: Urbisaglia – Tolentino; 1° agosto: Roma.
Emozionante e di profonda comunione sarà il momento pensato per il tardo pomeriggio di venerdì 1 agosto quando i pellegrini “a piedi” arriveranno a Roma e si ritroveranno con gli altri già presenti da giorni nella capitale. Un momento per ritrovarsi, raccontarsi le esperienze, pregare insieme. Il 2 agosto sarà il giorno del cammino verso Tor Vergata, dove si svolgerà la Veglia la sera stessa e la messa col Santo Padre il giorno successivo, alle ore 9. A Tor Vergata confluiranno anche 160 giovani iscritti soltanto per il weekend e 125 giovani partecipanti al Campo Ecumenico.
Mercoledì pomeriggio - intorno alle 17 - nella basilica della Misericordia, in piazza Strambi, nel cuore del centro storico di Macerata, durante la celebrazione della Messa, un uomo residente in provincia è entrato improvvisamente in chiesa urlando e brandendo una bottiglia di vetro vuota, dirigendosi minacciosamente verso il sacerdote.
La funzione religiosa era in corso e una ventina di fedeli erano presenti all’interno della basilica. Mentre il sacerdote stava leggendo un passo del Vangelo, una donna ha sentito urla provenire dall’esterno e, preoccupata per il disturbo, è uscita dalla chiesa per chiedere all’uomo di abbassare la voce. In piazza Strambi, la donna ha assistito alla scena di un uomo visibilmente agitato che inveiva contro passanti, tra cui anche donne anziane.
Nel frattempo, un giovane che si trovava nei paraggi si è avvicinato all'uomo cercando di calmarlo. Ma l’uomo, senza esitazione, si è diretto rapidamente verso la chiesa. Una volta all’interno, davanti agli occhi sbigottiti dei parrocchiani, si è avvicinato all’altare con la bottiglia in mano, continuando a urlare e a proferire insulti.
Dopo pochi minuti, l’uomo è uscito dalla chiesa e qualcuno ha immediatamente chiamato la polizia. In breve tempo, una pattuglia della Volante della Questura è intervenuta sul posto e ha rintracciato l’uomo poco lontano dalla basilica.
Mattinata speciale al Comune di Camerino. L'Amministrazione comunale con il sindaco Roberto Lucarelli e la giunta al completo, il Segretario generale Paolo Cristiano e tutti i colleghi degli uffici hanno salutato Maurizio Francucci, dipendente dell’Ufficio economato e servizi cimiteriali, che oggi ha preso servizio per il suo ultimo giorno di lavoro. A salutarlo anche il sindaco di Bolognola, Cristina Gentili.
“Ringrazio Maurizio Francucci, che è un amico oltre che un ottimo dipendente, per il lavoro svolto in tanti anni di servizio – dichiara il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli – Ha sicuramente dato un contributo fondamentale per le attività degli uffici comunali. A Maurizio va l’augurio dell’Amministrazione comunale per il raggiungimento di questo traguardo e per la sua vita futura”.
Un altro importante tassello si aggiunge alla ricostruzione post-sisma nel cuore del centro storico della Città di San Severino Marche: sono stati infatti completati i lavori di recupero di Palazzo Crivelli, storico edificio risalente al XIV-XV secolo, che in passato ha ospitato l'asilo nido delle Suore Convittrici del Bambin Gesù.
L'immobile, gravemente danneggiato dal terremoto, è stato interessato da un complesso intervento di riparazione del danno sismico con rafforzamento localizzato della struttura. Un lavoro meticoloso che ha permesso di coniugare la necessità di messa in sicurezza con la salvaguardia delle preziose caratteristiche architettoniche originali dell'edificio.
Il progetto di recupero ha potuto contare su un contributo fondamentale da parte dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, per un importo complessivo di circa 1 milione di euro. Questo finanziamento ha permesso di restituire un bene di grande valore storico e culturale.
Palazzo Crivelli non è solo un edificio ma è parte integrante della identità settempedana, custode di secoli di storia e di ricordi. L’edificio, oltre che per la sua bellezza, si distingue per le sue peculiarità architettoniche tra cui spiccano gli originali stemmi gentilizi ornati da festoni vegetali che campeggiano sulle trabeazioni delle finestre poste alle estremità. Questi elementi, scrupolosamente restaurati, sono un esempio prezioso dell'arte e della storia che il palazzo racchiude.
Con la riconsegna di Palazzo Crivelli, prosegue con determinazione l'opera di ricostruzione del patrimonio edilizio e culturale di San Severino Marche, ridando vita e vitalità al centro storico della città.
In tanti questa mattina hanno partecipato all'evento “Bandiera Blu: al mare in sicurezza”, organizzato dall’amministrazione comunale in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione dell'Annegamento (World Drowning Prevention Day). L'iniziativa, promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dalla Foundation for Environmental Education (FEE), ha visto il lungomare del centro di Civitanova e tutte le 246 località Bandiera Blu, protagonisti di un'importante giornata di sensibilizzazione, informazione e prevenzione sulla sicurezza in mare.
All'evento erano presenti il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, la Comandante della Capitaneria di Porto, il tenente di vascello Chiara Boncompagni, i responsabili della Croce Verde, le cooperative di salvataggio 539 Rescu, Gv Costruzioni e il team di salvataggio Sgt, che hanno contribuito, anche con la consegna di materiale informativo, a rendere questa giornata un'occasione di educazione e consapevolezza per tutti.
"La prevenzione degli annegamenti è un tema fondamentale per la sicurezza di tutti – ha dichiarato il sindaco Ciarapica – È nostro dovere sensibilizzare la cittadinanza, in particolare i genitori, affinché vengano adottate tutte le precauzioni necessarie per garantire la sicurezza dei bambini. La Bandiera Blu, che ci è stata conferita, è il risultato dell'impegno costante nel rispettare parametri di qualità, tra cui la sicurezza delle nostre spiagge".
"La prevenzione degli annegamenti è un tema fondamentale per la sicurezza di tutti – ha dichiarato il sindaco Ciarapica – È nostro dovere sensibilizzare la cittadinanza, in particolare i genitori, affinché vengano adottate tutte le precauzioni necessarie per garantire la sicurezza dei bambini. La Bandiera Blu, che ci è stata conferita, è il risultato dell'impegno costante nel rispettare parametri di qualità, tra cui la sicurezza delle nostre spiagge".
Prestigioso riconoscimento internazionale per Diego Della Valle, imprenditore marchigiano e fondatore del gruppo Tod’s. A conferirglielo è stato il Governo francese, che lo ha nominato Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres, una delle più alte onorificenze culturali della République Française.
A renderlo noto è un comunicato ufficiale del gruppo Tod’s, in cui si ricorda che questo titolo viene attribuito a personalità che hanno offerto un contributo eccezionale alla promozione dell’arte e della cultura, sia in Francia che a livello internazionale.
“Questa onorificenza – sottolinea la nota – riconosce l’impegno di Diego Della Valle a sostegno dell’arte, della moda e del patrimonio culturale”.
Nel corso della sua carriera, Della Valle si è distinto non solo per l’espansione globale del marchio Tod’s, simbolo di eleganza e artigianalità italiana, ma anche per l’impegno nel rilanciare storiche maison francesi come Schiaparelli e Roger Vivier, oggi tornate a nuova vita grazie all’investimento e alla visione imprenditoriale del gruppo.
Un tributo che non premia soltanto un uomo d’impresa, ma anche un ambasciatore della bellezza, del gusto e del legame tra industria creativa e cultura.Un onore che suggella, ancora una volta, il ruolo centrale dell’eccellenza marchigiana nel panorama internazionale della moda e dell’arte.
Ultima settimana di luglio per Fuori dal Guscio – Traiettorie musicali e di gusto, la rassegna che ogni martedì e giovedì anima Otto Seaside tra concerti in riva al mare, cucina dal vivo e atmosfere che uniscono eleganza e convivialità.
Martedì 29 luglio riflettori sul Carlo Atti Quartet, formazione guidata dal sassofonista Carlo Atti, con Alfonso Santimone al pianoforte, Stefano Dallporta al contrabbasso e Andrea Grillini alla batteria. Un progetto che attraversa scrittura originale e improvvisazione, reinventando standard e interpretando il jazz con un linguaggio moderno e personale.
Giovedì 31 luglio torna a Civitanova la band più festosa della rassegna: Terapia Latina, con il suo mix trascinante di rumba, salsa, ska e sonorità sudamericane. Una vera e propria festa collettiva, tra ritmo, ballo ed energia contagiosa.
Come sempre, ogni serata prende il via con la Ofyr Session a cura di Mescola, cucina live intorno al fuoco dello chef Massimo Garofoli, seguita dalla cena firmata Otto Seaside. La selezione musicale prima e dopo i concerti è affidata al dj resident Francesco Campetella.
Concerti alle ore 21. Ingresso gratuito. Info e prenotazioni: 376 253 9353 – ottoseaside@gmail.com
Nel fine settimana, Otto Seaside continua a offrire momenti speciali con dj set, mixology d’autore e un’atmosfera unica tra mare e bordo piscina. Fuori dal Guscio è anche questo: un’esperienza da vivere con tutti i sensi.
Nel weekend del 26 e 27 luglio, Mogliano celebra un importante traguardo musicale: la 30ª edizione di "Mogliano Canta", storica manifestazione canora che da tre decenni dà voce ai talenti del paese e del territorio circostante. L’evento, organizzato dalla Pro Loco di Mogliano con il patrocinio del Comune, accoglierà oltre 40 cantanti, tra giovani promesse e interpreti esperti, pronti a esibirsi sul palco allestito nel cuore del paese. L'ingresso è libero.
Quella di Mogliano Canta è una storia lunga e appassionata che affonda le sue radici nel 1988, quando al Parco comunale prese vita la "Zucca d’Oro", rassegna musicale pensata esclusivamente per i bambini del posto. L’idea, nata dalla creatività e dalla dedizione di Esildo Barboni e Nelly Luchetti, non puntava alla competizione, ma all’educazione musicale e all’esperienza dell’esibizione pubblica.
Nel 1994, forte del successo dell’iniziativa per i più piccoli, nacque "Mogliano Canta", mantenendo la stessa impostazione amatoriale e formativa, ma allargando la partecipazione anche agli adulti. In questi trent’anni, la manifestazione è cresciuta insieme alla comunità, diventando un appuntamento fisso dell’estate moglianese, capace di unire generazioni, famiglie e pubblico.
La “Zucca d’Oro”, nel frattempo, ha raggiunto le 18 edizioni, confermandosi una fucina di entusiasmo e talento tra i più giovani. Insieme, le due rassegne rappresentano un esempio concreto di cultura popolare viva, inclusiva e radicata nel territorio.
Tra palco, musica e memoria collettiva, Mogliano Canta si conferma molto più di una semplice serata di spettacolo: è una tradizione che resiste al tempo e continua a far cantare un'intera comunità.
(Foto di una delle prime edizioni)
I Carabinieri della Stazione di Treia hanno denunciato a piede libero una donna di 53 anni e suo figlio di 30, entrambi residenti in provincia di Napoli, ritenuti responsabili di una truffa aggravata ai danni di un giovane treiese e dei suoi familiari.
I fatti risalgono allo scorso marzo, quando un 30enne di Treia ha ricevuto una telefonata da due persone che si sono spacciate per operatori antifrode del suo istituto di credito. Con toni allarmanti e facendo leva sulla necessità di bloccare un’operazione bancaria sospetta, i due truffatori sono riusciti a carpire la fiducia del giovane, inducendolo a effettuare un primo bonifico di 1.300 euro su un conto a loro riconducibile.
Convinti di trovarsi di fronte a una reale emergenza bancaria, madre e figlio truffatori hanno poi insistito, sostenendo che fosse necessario un ulteriore versamento per scongiurare la perdita dell'intero saldo del conto. In preda al panico, il giovane ha coinvolto la compagna, che ha effettuato un altro bonifico di 390 euro, e successivamente il padre, che ha trasferito ulteriori 5.500 euro.
Soltanto dopo aver completato l’ultima operazione, il 30enne ha iniziato ad avere dubbi e si è rivolto immediatamente ai Carabinieri di Treia per sporgere denuncia.
Grazie a rapide indagini telematiche e bancarie, i militari sono riusciti a risalire agli intestatari di tre carte prepagate su cui erano stati accreditati i tre bonifici. Le carte risultavano intestate proprio ai due truffatori, che sono stati così identificati e denunciati all’autorità giudiziaria.
L’episodio rientra nella tecnica del cosiddetto “vishing” – una truffa telefonica che sfrutta l’inganno verbale e la manipolazione emotiva per estorcere denaro, fingendosi operatori di istituti bancari o aziende di sicurezza informatica.
Le forze dell’ordine invitano i cittadini "a diffidare di chiamate sospette e a non fornire mai dati sensibili o bancari per telefono, anche se il tono appare credibile o urgente".
Dopo le intense giornate iniziali di IncantoMarche, il festival musicale nato dall’esperienza di RisorgiMarche, il weekend del 26 e 27 luglio propone un doppio appuntamento che unisce talento, originalità e bellezza paesaggistica in due luoghi simbolo della nostra Regione. Sabato 26 luglio, ore 18 – Forca di Presta, Arquata del Tronto (AP)
Simone Zanchini – Tra Romagna e Jazz
Fisarmonicista eclettico e instancabile sperimentatore, Simone Zanchini ci condurrà in un viaggio musicale che spazia dal jazz contemporaneo alle sonorità popolari della sua terra. Una performance di grande virtuosismo tecnico e libertà creativa, capace di fondere ironia, improvvisazione e radici. Uno spettacolo sorprendente, incastonato nel paesaggio straordinario dei Monti Sibillini. In caso di condizioni climatiche avverse il concerto si terrà presso la sala polivalente Don Francesco Armandi di Pretare di Arquata del Tronto sempre con inizio alle ore 18:00. Seguite le informazioni in tempo reale sui social!
Domenica 27 luglio, ore 18 – Parco Fluviale Santa Croce, Mogliano (MC). Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo – Il dominio della luce
Un raffinato concerto acustico per chitarra, violino e voci, che mette al centro la complicità musicale tra due protagonisti della scena italiana. “Il dominio della luce” è un progetto sospeso tra canzone d’autore, musica da camera e atmosfere cinematiche, capace di evocare paesaggi interiori, sogni lucidi e visioni notturne. Angelini e D’Erasmo intrecciano con maestria linguaggi sonori diversi, costruendo un racconto musicale che attraversa mondi sonori e poetici, tra delicate armonie, improvvisazioni vibranti e sussurri emotivi. Un’esperienza artistica profonda e immersiva, nel cuore verde delle vallate marchigiane, che invita il pubblico ad abbandonarsi al flusso della musica e della luce, in uno spazio fuori dal tempo.
Entrambi i concerti si inseriscono nel format unico di IncantoMarche: esperienze immersive, a piedi, nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali. Non palchi, ma spazi naturali. I biglietti sono disponibili https://www.ciaotickets.com/it/incantomarche con possibilità di acquistarli anche presso la biglietteria dell’area concerto.
«IncantoMarche rappresenta un’evoluzione naturale del percorso avviato con RisorgiMarche. Un festival che oggi è molto più di una proposta culturale: è un laboratorio collettivo di bellezza, inclusione e sostenibilità. Grazie al legame profondo con realtà come Anffas Sibillini, Frolla e Birracca, stiamo costruendo – concerto dopo concerto – una rete di relazioni solidali che dà voce a chi lavora ogni giorno per costruire comunità», affermano gli organizzatori Neri Marcorè e Giambattista Tofoni.
La sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha ufficializzato, con Decreto Sindacale n. 2 del 5 giugno 2025, la nomina del nuovo vicesindaco e l’assegnazione all’assessore Bianconi, in aggiunta a quelle preesistenti, delle deleghe in materia di pari opportunità. “Con la nomina del vicesindaco nella persona dell’assessore Jacopo Orlandani - sottolinea la sindaca Rosa Piermattei - ho voluto dare spazio a un giovane che, con dedizione e competenza, si è impegnato a portare avanti le deleghe a lui assegnate relative alla polizia locale, Sicurezza e Legalità, Segnaletica e Viabilità, Urbanistica, Trasporti Pubblici e Sanità".
"Con l'assunzione del ruolo di vicesindaco da parte di Jacopo Orlandani, la Giunta si arricchisce di nuove energie e prospettive, garantendo, al contempo, continuità e innovazione. Tengo a ringraziare pubblicamente – sottolinea infine il sindaco - Vanna Bianconi per il grande lavoro svolto finora come vicesindaco. Vanna, oltre a rappresentare egregiamente l'ente in diverse situazioni, ha continuato e continuerà a seguire tanti settori cruciali a lei affidati, dalla cultura all’istruzione, dai rapporti con le scuole alle pari opportunità, fino all'attuazione del programma. Tutta la Giunta, come sempre compatta, continuerà a lavorare con determinazione per il bene comune della nostra città" .
Da oggetti tabù a strumenti di benessere: l’evoluzione del mercato dei sex toy racconta un cambiamento culturale profondo. Dati, analisi e la testimonianza di un imprenditore marchigiano attivo nel settore dal 1988.
Dallo stigma alla normalità: i numeri di un settore in crescita
Fino a qualche anno fa, parlare apertamente di sex toy era ancora considerato un tabù. Nascosti lontano da occhi indiscreti, nelle vetrine oscurate dei sexy shop, erano visti soprattutto come prodotti per un pubblico maschile e legati a un consumo di natura pornografica. Oggi, invece, questi oggetti sono entrati a far parte del lessico quotidiano sul tema del benessere e delle relazioni di coppia.
Secondo i dati raccolti dal Sole 24 Ore nella seconda puntata del podcast “Sex & the Economy”, intitolata Il gioco è la miglior medicina, il mercato globale dei sex toy è quadruplicato in pochi anni: da 10 miliardi di dollari nel 2016 a oltre 40,6 miliardi nel 2023. Non si tratta più di una nicchia, ma di un’industria in piena espansione: come riporta il podcast sopra citato, nel mondo almeno 3 persone su 10 comprano vibratori e altri attrezzi erotici.
Un cambiamento che non riguarda solo i numeri, ma anche le motivazioni. Il sex toy oggi non è più percepito come un oggetto da usare in solitudine o per trasgredire, ma sempre più come uno strumento per esplorare il proprio corpo, migliorare la complicità di coppia, coltivare la sfera intima con consapevolezza.
La svolta culturale (e locale): la testimonianza di chi lavora nel settore
Lo conferma anche Armando Sparapani, titolare del Sexy Shop Number One, un'attività nata ad Ancona nel 1988 e che da poco si è espansa anche online, entrando con successo nel mondo dell'e-commerce. «All’inizio vendevamo quasi esclusivamente a uomini, e i prodotti più richiesti erano i DVD o comunque articoli legati alle fantasie maschili», racconta. «Negli ultimi anni, invece, abbiamo assistito a una svolta: sempre più clienti cercano oggetti pensati per il piacere femminile, come ovetti vibranti, stimolatori per il punto G e succhia clitoride. La pandemia ha segnato un passaggio fondamentale: trascorrere più tempo in casa ha spinto le coppie a riscoprire la propria sessualità e a viverla come parte del benessere personale. Oggi il sex toy è visto come uno strumento di self-care, non come qualcosa da nascondere.». Chi vuole approfondire può trovare il sito internet dell’azienda a questo link.
Consapevolezza, informazione e desiderio: come cambiano le abitudini di consumo
A sostenere questa trasformazione ci sono anche i dati italiani. La Stampa, in un articolo pubblicato nel 2021, ha riportato un aumento del 148% nelle vendite di sex toy nel nostro Paese durante il primo anno della pandemia, citando dati raccolti dall'azienda Lelo, uno tra i leader internazionali del settore (fonte).
Il profilo dei consumatori è cambiato insieme al mercato: sempre più donne, spesso in coppia, acquistano questi prodotti senza imbarazzo, sia online che offline. Crescono l’attenzione alla qualità e sicurezza dei materiali, e la domanda di funzioni hi-tech, come il controllo delle vibrazioni tramite smartphone. E cresce anche l’informazione: blog, podcast e social network affrontano il tema con un linguaggio nuovo, più aperto, meno giudicante.
Oggi il piacere fa parte della quotidianità ed è sempre più riconosciuto come un aspetto naturale della cura di sé e del proprio benessere. In questo contesto, l’industria dei giocattoli erotici non è solo un settore in espansione, ma anche lo specchio di un cambiamento culturale profondo, che riguarda tutti.
Un accordo per promuovere la biodiversità nei boschi, con la consapevolezza che si tratta di infrastrutture naturali fondamentali per la qualità dell'ambiente e per il contrasto al cambiamento climatico. Con queste intenzioni, la giunta regionale ha approvato il protocollo firmato da Regione Marche, Unione Montana Potenza Esino Musone e Snam Rete Gas.
Il progetto pilota, fa sapere la Regione, prenderà il via sul Monte San Vicino, in una faggeta di circa 40 ettari, parte della Rete Natura 2000 e della Riserva naturale regionale Monte San Vicino e Canfaito.
L'obiettivo " migliorare la biodiversità vegetale e faunistica, l'ecosistema dal punto di vista ecologico, e verificare i crediti di sostenibilità, cioè i benefici concreti generati da interventi specifici.
“Con questo progetto facciamo qualcosa di molto concreto: ci prendiamo cura dei nostri boschi in modo attivo e intelligente – ha affermato l’assessore all’Ambiente, Stefano Aguzzi –. La biodiversità non è una parola vuota: significa più vita nei nostri ecosistemi, più resistenza ai cambiamenti climatici, più valore per il territorio. Trasformiamo un'area forestale poco diversificata in un laboratorio a cielo aperto per la sostenibilità. E lo facciamo con metodo scientifico, misurando i risultati e capendo quanta anidride carbonica viene assorbita e quanta biodiversità viene recuperata. È un investimento sul futuro delle Marche, fatto insieme e con responsabilità".
Il Chiesanuova ha ufficializzato il terzo acquisto del mercato estivo 2025: si tratta di Mattia Cappelletti, attaccante classe 2001, che torna a vestire la maglia biancorossa dopo alcune stagioni lontano da casa.
Non si tratta di un volto nuovo per la società: Cappelletti è infatti cresciuto nel vivaio del Chiesanuova, lasciando il club nel 2021 per maturare esperienza in altri campionati marchigiani. Le sue ultime due stagioni le ha trascorse alla Settempeda, dove ha messo a segno 13 reti complessive in campionato e ha contribuito alla promozione della squadra in categoria superiore.
Dopo questo percorso di crescita, per il giovane attaccante è arrivato il momento di rientrare alla base, pronto a mettersi nuovamente a disposizione del tecnico Mobili, che potrà contare su un giocatore dalle caratteristiche fisiche e tattiche da centravanti puro: fisicità, predisposizione al duello e capacità di proteggere palla.
Cappelletti va così ad aggiungersi ai recenti innesti di Papa e Mosquera, rafforzando ulteriormente il reparto offensivo in vista della nuova stagione. Con il ritorno dell’ex Settempeda, il Chiesanuova conferma la volontà di puntare su profili giovani ma già rodati, legati al territorio e al progetto tecnico della società.
Ha riaperto al traffico il ponte di Passatempo, infrastruttura situata al km 14+240 della Strada Regionale 361 "Septempedana", nel territorio del comune di Osimo. L’intervento, parte di un più ampio piano regionale di manutenzione straordinaria, ha riguardato l’adeguamento statico del ponte e ha comportato un investimento complessivo di circa 2,33 milioni di euro.
Il completamento dei lavori è stato verificato nel pomeriggio di oggi alla presenza del presidente della regione Marche Francesco Acquaroli, accompagnato dal sindaco di Osimo Michela Glorio, dalla sindaca di Montefano Angela Barbieri, dal presidente del Consiglio Regionale Dino Latini e dai tecnici del Settore Infrastrutture e Viabilità della Regione.
Il ponte, realizzato in muratura con sei archi (di cui uno parzialmente coperto), era stato oggetto di un sopralluogo da parte dei tecnici regionali nel febbraio 2022, a seguito di una segnalazione dell’Anas. L’ispezione aveva evidenziato un generale stato di degrado strutturale, ritenuto tale da classificare il rischio come "medio-alto" e rendere necessario un intervento di messa in sicurezza.
Il progetto esecutivo è stato approvato a luglio 2023 e, nello stesso mese, è stata avviata la procedura per l’affidamento dei lavori, che sono stati consegnati a novembre 2023. Gli interventi hanno previsto il recupero delle strutture murarie nel rispetto dell’architettura originale, il rinforzo delle travi in calcestruzzo, il ripristino delle pile e la sostituzione di ferri ammalorati. Inoltre, è stata realizzata una nuova soletta per l’impermeabilizzazione, installati giunti strutturali, rifatto il piano viabile, costruito un nuovo marciapiede e installate nuove barriere di sicurezza.
Durante la visita al cantiere, il presidente Acquaroli ha sottolineato l’importanza dell’infrastruttura per la viabilità locale, trattandosi di un collegamento strategico tra il territorio di Osimo e la provincia di Macerata. "Restituire funzionalità e sicurezza a quest’opera – ha dichiarato – rappresenta un passo importante per il miglioramento della rete infrastrutturale regionale".
Con la riapertura del ponte di Passatempo, dopo quelli di Muccia e Serravalle del Chienti, prosegue dunque l’attuazione del piano regionale per la messa in sicurezza delle infrastrutture viarie, che comprende oltre 1.300 opere pubbliche tra cantieri in corso e interventi di prossima partenza.