Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 4 decessi correlati al Covid-19.
Una vittima è stata registrata in provincia di Macerata: si tratta di un 86enne di Mogliano che si è spento presso l'ospedale di Camerino.
Sono state due i decessi registrati presso le strutture ospedaliere dell'anconetano: un 77enne originario del Capoluogo di Regione a 'Torrette' e un 63enne di Cerreto d'Esi all'ospedale di Jesi mentre un 64enne di Folignano al nosocomio di San Benedetto del Tronto.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2919 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (960), mentre sono 487 quelle totali nella provincia di Macerata.
"Laura Laviano, assessora dello Sviluppo economico di Macerata, esponente di un partito che considera il rispetto un limite alla libertà di espressione, reputa uno smalto ragione sufficiente per l'allontanamento di un ragazzo dall'ambiente familiare".
Lo affermano gli esponenti di Sinistra Italiana Macerata Michele Verolo e Serena Cavalletti nel commentare la risposta dell'assessora sotto un post Facebook in cui si pubblicizzava la nuova linea di smalti elaborata dal rapper, nonchè marito di Chiara Ferragni, Fedez.
Questa la sua risposta integrale ad una notizia pubblicata da Gq Italia: "Se dovessi vedere mio figlio con lo smalto, a parte che penserei subito ad un cambio di persona, ma subito dopo lo spedirei fuori di casa... anni fa il cerchietto, ora lo smalto, ma sti uomini le p***e le hanno perse?".
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"Dopo la recente esperienza dolorosa di Malika, cacciata dalla famiglia perché lesbica, ci sentiamo di considerare le affermazioni di Laviano, a commento di un post su fb, alquanto preoccupanti e gravi. Un'esponente politica non può avallare una condotta che invece di combattere lo stereotipo di genere, che sappiamo essere causa dell'intolleranza generalizzata alla differenza, lo rinforza - aggiungono Verolo e Cavalletti - Le parole sono uno strumento cognitivo, costruiscono il pensiero e la realtà, quando provengono da una persona con incarichi nell'amministrazione della cosa pubblica ci aspettiamo un po' di attenzione e sensibilità, non le solite opinione da salotto, non la ruota libera, il fiato alle trombe, che non è altro che espressione di una leggerezza pericolosa: quel fomentare gli istinti più bassi della popolazione che genera mostri".
"Giusto qualche giorno fa, ci siamo riuniti in un dibattito attorno al ddl Zan per dare voce al rispetto e alla possibilità di ciascuna e ciascuno di autodeterminarsi, esprimere liberamente la propria identità. Molto probabilmente, Laviano non era presente. Queste sue poche parole riassumono pienamente l'urgenza di avere una legge e soprattutto un apporto educativo che combatta le discriminazioni di genere e il sessismo in tutte le sue varie forme" concludono Verolo e Cavalletti.
"Un gesto ripetuto più volte negli anni, ma affrontato con leggerezza senza valutare gli imprevisti, rischiava di trasformarsi in tragedia se non fosse stato per il tempestivo e provvidenziale intervento del comandante della Stazione dei Carabinieri di Caldarola Patrizio Tosti".
A sottolinearlo è il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti dopo il rogo sviluppatosi sulla collina di Valcimarra (leggi qui). La fase di spegnimento si è conclusa solo questa mattina per diversi focolai che si sono riattivati durante la notte e per i quali sono dovuti intervenire nuovamente i Canadair. La zona resta comunque sotto controllo in attesa delle preannunciate piogge delle prossime ore.
"Il Maresciallo Maggiore, impegnato insieme ai colleghi in un ordinario servizio di controllo del territorio, dopo aver preso parte alle cerimonie legate alle celebrazioni del 25 Aprile, ha notato una insolita colonna di fumo provenire dalla collina sopra la frazione di Valcimarra di Caldarola - racconta il sindaco riguardo i fatti di ieri -. Un fumo diverso da quello che normalmente in questo periodo si può notare nelle campagne e causato dai coltivatori che danno fuoco alle sterpaglie. Era sicuramente più esteso e apparentemente senza controllo. E così era in effetti. Un anziano del posto aveva dato fuoco ai rami delle piante che aveva potato, senza rendersi conto che l’improvviso incremento del vento, seppur non forte, non gli permetteva più di domarlo. Si è trovato improvvisamente circondato dal fumo e dalle fiamme. Ne sarebbe stato sicuramente sopraffatto se non fosse stato per il Maresciallo Maggiore Tosti, rimasto a sua volta intossicato".
"La prontezza dell’intervento ha evitato il peggio, Tosti e i suoi colleghi sono riusciti, non senza difficoltà, a mettere in sicurezza l’anziano fino all’arrivo del 118 - aggiunge il primo cittadino -. Anche le fiamme sono state domate solo con l’intervento di diverse autobotti del comando della provincia di Macerata dei vigili del fuoco ma nonostante l’eccellente lavoro e la professionalità impegnata sul rogo è stato necessario, vista la posizione impervia, l’intervento del Canadair da Roma.
"Fondamentale la collaborazione della Protezione Civile locale, in aiuto della quale sono prontamente intervenuti anche i colleghi di Belforte e Camerino, questi ultimi rimasti insieme ai volontari di Caldarola a presidio del territorio durante la notte. Sul posto anche i Carabinieri Forestali" puntualizza Giuseppetti.
In prima linea è stato anche lo stesso sindaco di Caldarola, che ci tiene a ringraziare personalmente il Comandante della locale stazione dei Carabinieri e i suoi collaboratori, I Vigili del Fuoco intervenuti da tutta la provincia, i Carabinieri forestali e la Protezione Civile, i sanitari e i responsabili del servizio Canadair: "Una domenica molto impegnativa che ha tenuto in tensione non solo il primo cittadino di Caldarola ma anche diversi residenti della frazione".
"Sono stato da poco contattato dal capo di gabinetto della giunta Acquaroli, la Regione Marche sta emettendo una nuova ordinanza con cui dispone la limitazione degli spostamenti in alcuni comuni marchigiani tra cui Cerreto d’Esi - a renderlo noto è stato il primo cittadino David Grillini - Questa nuova ordinanza ha validità da mercoledì 28 aprile a martedì 4 maggio compreso"
"A seguito della valutazione dei dati di tutti i Comuni effettuata dalla Regione, Cerreto d’Esi risulta avere nuovamente un’incidenza di 310 avendo avuto nella settimana trascorsa 11 nuovi casi di positività, numeri al di fuori dei criteri decisi dalla Regione Marche per la permanenza in zona gialla - ha spiegato - Questa nuova disposizione regionale ricalca perfettamente l’ordinanza in vigore fino al 25 aprile (leggi l'articolo) compreso, che disponeva la limitazione degli spostamenti all’interno del Comune, da e per Cerreto d’Esi".
"Sapete come pochi nuovi positivi, in un comune come il nostro possano spostare l’ago della bilancia dal giallo all’arancione rinforzato, quindi se vogliamo tornare gialli dobbiamo assolutamente rispettare ogni regola, limitare il contagio che , seppur sotto controllo, sta ancora diffondendosi - ha continuato il Sindaco di Cerreto d'Esi - Da parte dell’amministrazione vi assicuro che i controlli a cui tanto si fa riferimento, vengono costantemente effettuati, tuttavia, come peraltro vi ho sempre detto, è il senso di responsabilità di ognuno di noi che fa la differenza. Chi non rispetta le regole non sta fregando il sindaco o le forze dell’ordine, sta fregando prima di tutto se stesso e la sua comunità, se vogliamo una città più libera dal 5 maggio, è necessario fare un altro sacrificio, altre soluzioni non esistono".
Giovedì 29 aprile dalle 14 l’Università di Macerata organizza l’ultimo dei tre capacity building workshop, incontri formativi proposti all’interno del progetto FAMI “Challenge 2.0”, questa volta incentrato sul tema Strumenti e strategie per lo sviluppo di competenze in chiave interculturale.
Il progetto “Challenge 2.0” a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI), di cui la Prefettura di Macerata è ente capofila, vede il partenariato delle Università di Macerata e Camerino, del Comune di Porto Recanati, dell’Ats di cui è capofila On The road Società Cooperativa Sociale. L’obiettivo principale delle attività fin qui realizzate è stato quello di strutturare modelli di governance del sistema dei servizi più coordinati e funzionali attraverso la costituzione di reti stabili di cooperazione tra istituzioni ed il rafforzamento delle capacità e delle competenze delle amministrazioni pubbliche coinvolte e degli stakeholders del territorio.
Dopo i saluti iniziali del rettore Francesco Adornato, del prefetto Flavio Ferdani, del sindaco di Porto Recanati Roberto Mozzicafreddo e dopo l’introduzione del coordinatore scientifico Emmanuele Pavolini, direttore del dipartimento di Scienze Politiche, comunicazione e relazioni internazionali di Unimc, quest’ultimo incontro si aprirà con una prima sessione dedicata a “Principi e strumenti di intercultura” coordinata da Maria Letizia Zanier, docente Unimc. Interverranno le professoresse Natascia Mattucci, Isabella Crespi, Rosita Deluigi ed Edith Cognigni.
A coordinare la seconda sessione, incentrata su “Pratiche ed esperienze di intercultura”, sarà Marta Scocco di UniMc. Interverranno Giovanna Sturba dei Servizi Sociali del Comune di Porto Recanati; Nicola Pallotto, per l’Ats On The Road Cooperativa sociale; Kaabour Si Mohamed, presidente del Coordinamento Nuove Generazioni Italiane.
L’evento su svolgerà online. Il programma dettagliato è disponibile sul sito www.unimc.it.
Con il DL 22 aprile 2021, n.52 (c.d. decreto riaperture) da oggi sono previsti graduali allentamenti delle misure restrittive. Le novità per il settore food prevedono ristoranti aperti a pranzo e a cena, purché all’esterno. Via libera a verande, dehors, balconate e tavoli fuori. Non di secondaria importanza, la notizia che il coprifuoco rimarrà, a meno di significativi miglioramenti della curva epidemiologica, fermo alle 22 fino al 31 luglio.
Queste novità son state accolte con grande scetticismo dai ristoratori. Coprifuoco, meteo, disparità e spese importanti li soffocano, ancora una volta con la sensazione di esser stati trattati senza rispetto. Sono pochi i ristoranti attrezzati per l’esterno, o comunque il numero dei coperti all’aperto non permette di sostenere i costi dell’apertura. Il personale è appeso ad un filo, il mal tempo non aiuta. Queste e molte altre le criticità emerse.
Vittorio Rastelli, titolare di Officina Bistrot, circoscrive le riaperture ad un segnale più che ad un cambiamento effettivo:”Riapriamo perché vogliamo esserci e mandare un messaggio di speranza ma non ci aspettiamo grossi miglioramenti perché le cose in sospeso sono davvero tante: il cliente ancora non sa cosa si può fare e quindi l’afflusso di gente sarà limitato. Pagare il personale è difficile se la sera magari non lavori a pieno regime e non guadagni. Il discorso cena così non è praticabile. Va bene per i bar che allungano l'aperitivo ma per la ristorazione è inutile. Il coprifuoco alle 22? Non ha senso perché molti arrivano proprio a quell’ora per cenare, possiamo ipotizzare due turni prorogando di un’ora ma così no, chi viene da lontano non prende nemmeno in considerazione l’idea”.
“Stiamo ampliando lo spazio all’esterno con dei lavori. Negli scorsi mesi, la zona rossa ha bloccato anche i tentativi di ristrutturazione quindi non siamo pronti al 100% però intanto iniziamo con gli spazi nel patio e nel giardino. Speriamo migliori il tempo perché ancora fa molto freddo la sera – Sorgono dubbi anche sulla gestione di eventuali peggioramenti atmosferici – poniamo inizi a piovere, non posso spostare i clienti all’interno. Come mi muovo? Dovrei mandar via le persone nel bel mezzo dell’aperitivo-cena. Non li faccio pagare e tutto il lavoro per i coperti svanisce”.
“C’è molta voglia di ricominciare ed euforia per l’arrivo della stagione estiva ma la paura rimane perché la percentuale dei vaccinati non consente di rilassarsi. È frustrante sentire che le persone hanno voglia di tornare alle vecchie abitudini, ad organizzare una cena fuori, e non poter lavorare in questo senso, con le regole in ballo non è fattibile – incalza Rastelli – io all’orario stabilito giro la chiave e chiudo ma pensate che il lungomare sarà vuoto per quell’ora e che ci saranno controlli? Ho seri dubbi a riguardo”.
Il tira e molla di direttive non permette una gestione ottimale delle scorte di cibo: “Abbiamo avuto l’ufficialità del passaggio in giallo venerdì, se fossimo rimasti arancioni avrei mandato all’aria ore di preparazione. Noi non avremmo buttato il cibo perché collaboriamo con un’associazione ma sprechi del genere sono all’ordine del giorno con così poco preavviso. Demoralizza esser trattati così”.
“La voce dei ristoratori è unanime – ricorda Roberto Broccolo, titolare de La Lampara - Noi siamo fortunati con una piccola veranda esterna ma dipendiamo dal tempo. Gli orari sono il problema principale: per noi il grosso del lavoro arriva con le cene, impossibili con il coprifuoco. Faremo di tutto per lavorare ma ho ragazzi del personale che stanno con il cuore in mano nella speranza di essere chiamati ma nelle condizioni attuali, con i ricavi che si prospettano più che dimezzati, non posso assumere tutti perché le spese sono davvero tante su un incasso che è ridotto all’osso. Per non parlare del tempo. Ho una veranda a vetri ma come faccio a prendere le prenotazioni? Ho i vetri aperti, inizia a far vento, devo chiudere e vado in multa, dove mando le persone? Noi ci prepariamo, prepariamo il cibo e poi? Non si può lavorare così, appesi a un filo.”
“Senza ristori. Avevo preventivato delle spese che queste riaperture sicuramente non saneranno. Capisco i comportamenti responsabili e la cautela ma ci devono dire secondo che principio scientifico sono i ristoranti a far innalzare i contagi dopo che ci siamo adeguati al 100% ai protocolli. Segnavamo i nomi, le persone erano sedute e distanziate. Per quale motivo siamo gli untori? Abbiamo affrontato grandi spese per metterci a norma. Lo scorso anno non c’è stato mai un controllo! Se non fanno i controlli non trovano chi si comporta male. Non possono fare direttive senza controlli e chi le rispetta rimane fregato – incalza Broccolo – denuncio una situazione in cui molti ristoratori non fanno quello che devono e son disposti a pagare la multa risulta, risulta più conveniente che adeguarsi alle norme. Fanno un discorso di convenienza economica e mettono in pericolo la salute”.
Antonio Priolo, gestore del T-Bone, parla di un altro “Bluff dello Stato: è evidente che il clima ancora non permette di stare all’esterno. Non posso far mangiare le persone con il freddo. Hanno regolamentato una cosa improponibile. Le attività di ristorazione avranno ancora dei grossi problemi, lavorare con la parte esterna non basta. Dal 26 proveremo ad aprire ma non è più tempo per i tentativi”.
“Di solito aprivo la veranda esterna verso la fine di giugno, non prima, perché a cena le temperature si abbassano molto – commenta Priolo – hanno creato solo un altro disagio. Forse sarebbe stato meglio rimanere chiusi e riaprire secondo i giusti criteri il prima possibile. Stanno promuovendo un dispendio di energie e di denaro grave con queste mezze decisioni.”
Ricorre la parola “frustrazione”: "Lavori senza garanzia di risultati, sei frustrato e questa sensazione si ripercuote sul personale e sull’azienda tutta. Il settore richiede una preparazione, c’è una linea da seguire. Con queste misure han cercato di placare gli animi ma non ne uscirà nulla di positivo, solo ulteriori difficoltà".
Da ultimo la questione comunicazione, difficile da programmare: “Io aprivo solo a cena e mi conoscono per questo, non ho mai aperto a pranzo e parto svantaggiato. Mangiare all’esterno non è ancora una soluzione. Come dovrei comportarmi?”.
"Riapertura? Da valutare – così il titolare del Gabbiano sulle prossime settimane. Non sussistono le condizioni. Le riaperture non so per chi sono state previste e in quali termini, per la ristorazione non è un termine accettabile quello che ci concederanno. Parliamo di un forte fattore discriminatorio. Ad oggi si pensa a maggio all’aperto e da giugno si torna al chiuso ma navighiamo a vista. Aprire è poco rispettoso nei confronti del cliente che dovrà pagare il pranzo o una cena e non godersela perché non è periodo per andare a servire fuori. È solo un contentino, sicuramente nulla di risolutivo”.
Dopo mesi di restrizioni e chiusure da domani, martedì 27 aprile, finalmente riapriranno i musei della città, mentre già da oggi è fruibile la Biblioteca Mozzi Borgetti, e sarà così possibile tornare a godere delle bellezze artistiche e culturali della città con ingresso gratuito e in totale sicurezza.
“Siamo pronti con un programma di mostre, laboratori, workshop e incontri fino all’autunno – interviene l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Una piacevole sorpresa ci sarà per un uso diverso del cortile di Palazzo Buonaccorsi, centro di tante e interessanti iniziative. Uno spazio aperto alla città e ora, che siamo più sicuri e soprattutto che speriamo di tenere aperto con continuità, terremo informato il nostro pubblico e, ci auguriamo, i tanti turisti che raggiungeranno la nostra città”.
I Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi riapriranno gratuitamente fino all’11 maggio e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18 con prenotazione obbligatoria, da effettuare almeno un giorno prima, inviando una e - mail a info@maceratamusei.it .
Dal 7 maggio al 30 agosto i Musei ospiteranno un’importante retrospettiva dedicata a Tullio Crali protagonista del Novecento italiano e figura chiave del secondo futurismo, a cura di Barbara Martorelli, organizzata dal Comune di Macerata e da Macerata Musei in collaborazione con l’associazione culturale Futurcrali e il patrocino della Regione Marche.
Da domani riaprirà anche l’Ecomuseo di Villa Ficana, visitabile nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, dalle 16 alle 19, con prenotazione obbligatoria, anche in questo caso almeno un giorno prima, da effettuare telefonando allo 0733/470761 o inviando una email a museovillaficana@gmail.com .
Per garantire la massima sicurezza dei visitatori e del personale saranno adottate tutte le norme anticontagio nel rispetto delle indicazioni ministeriali. I visitatori avranno accesso contingentato negli spazi e dovranno rispettare alcune semplici regole: indossare la mascherina in ogni sede, igienizzare le mani con i prodotti messi a disposizione, rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro con gli altri visitatori.
Da oggi, lunedì 26 aprile, riaperta al pubblico anche la Biblioteca comunale Mozzi Borgetti. La Sala delle Terme, sarà fruibile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30 e dalle 14 alle 18.30. Prevista un’interruzione temporanea dalle 13.30 alle 14 per consentire l’igienizzazione dei tavoli che, per questo motivo, dovranno essere liberi.
Per il rispetto delle norme anticontagio il numero di posti è stato limitato a 23 per garantire la distanza tra gli utenti e l’accesso sarà consentito fino ad esaurimento della disponibilità. All’ingresso gli utenti sottoporsi alla misurazione della temperatura e dovranno provvedere all'igienizzazione delle mani. Durante la permanenza nella sala di lettura e per ogni spostamento all'interno della biblioteca è obbligatorio l'uso della mascherina. Naturalmente sono vietati gli assembramenti.
Per quanto riguarda i prestiti non è più necessaria la prenotazione per prendere o restituire libri durante gli orari di apertura della biblioteca.
Rimane invece necessaria la prenotazione, tramite e - mail da inviare all’indirizzo biblioteca@comune.macerata.it, per la consultazione dei fondi speciali e dei libri nella sala
Da domani (martedì 27 aprile) i musei settempedani tornano a riaprire le porte al pubblico e ai visitatori. Il Comune di San Severino Marche informa che, a seguito dell’Ordinanza del ministro della Salute del 23 aprile scorso, il ritorno delle Marche in zona gialla farà ripartire le principali raccolte d’arte secondo i seguenti orari:
- PINACOTECA CIVICA "P.TACCHI VENTURI"
dal martedì al venerdì dalle ore 9,30 alle ore 13
sabato, domenica e festivi dalle ore 9,30 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19
- MUSEO ARCHEOLOGICO “G. MORETTI”
venerdì dalle ore 15 alle ore 19
sabato, domenica e festivi dalle ore 9,30 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19
- MUSEI DI BORGO CONCE
venerdì dalle ore 15 alle ore 19
sabato, domenica e festivi dalle ore 9,30 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19
(solo su prenotazione al n. 0733638414 entro il giorno precedente alla visita)
Le procedure di McDonald’s Italia dedicate alla prevenzione dal Covid-19 nei ristoranti, implementate al fine di tutelare la salute e la sicurezza di dipendenti e clienti, sono state validate dalla Direzione dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" - IRCCS, che le ha giudicate coerenti con le indicazioni delle autorità sanitarie nazionali e le attuali conoscenze scientifiche.
Si tratta di un unicum nel settore: McDonald’s è infatti la prima catena di ristorazione con questa validazione.
Sviluppate nella loro prima stesura un anno fa, e costantemente aggiornate secondo le normative, tali procedure sono state messe in atto allo scopo di assicurare ai 25.000 dipendenti di McDonald’s in tutta Italia la massima tutela e la massima sicurezza in termini di accesso ai luoghi di lavoro, disponibilità e utilizzo di strumenti di misurazione e dispositivi di protezione individuale.
Per tutelare i consumatori sono anche state riorganizzate le modalità di servizio in tutti i canali (sala, Take Away, McDelivery e McDrive), mentre l’accesso e la permanenza nei ristoranti sono stati modificati in termini di capienza e rispetto delle distanze.
(Foto di Archivio)
Furto con spaccata nella notte al negozio 'Prada' situato all'interno dell'ara commerciale 'Il Castagno' a Sant'Elpidio a Mare in contrada Brancadoro.
Intorno alle 3 del mattino, alcuni malviventi, dopo aver divelto, con l'ausilio di un trattore, il cancello del brand village, si sono introdotti al suo interno dirigendosi verso il negozio della nota marca di abbigliamento alla guida di un'auto che hanno poi usato come ariete per sfondare la vetrina.
In pochi istanti, i ladri hanno fatto razzia di 70 borse griffate, per un valore complessivo di decine di migliaia euro.
Su quanto accaduto, indagano i Carabinieri della stazione di Fermo che stanno vagliando le immagini del sistema di videosorveglianza.
Una donazione green ai giovani ospiti della Pars onlus. La cooperativa sociale Pars ha ringraziato Rinaldelli Immobiliare di Civitanova Marche e Seriprince di Corridonia per aver regalato 320 termos ai ragazzi e ragazze delle Comunità terapeutiche e educative.
“Siamo fornitori da tantissimo tempo e c’è una grande collaborazione con Pars, nel momento in cui ci hanno chiesto di dare un aiuto, abbiamo teso la nostra mano volentieri, insieme a Rinaldelli Immobiliare - spiega Francesco Animento, amministratore di Seriprince -. Ci abbiamo messo solo la buona volontà. La motivazione che ci ha spinto? Il desiderio di aiutare il prossimo”.
“Hanno voluto regalare qualcosa di utile ai nostri giovani ospiti, un gesto di solidarietà sentito - ringraziano i referenti Pars -. I termos sono utili ai nostri ragazzi che svolgono giornalmente attività laboratoriali all’esterno, ma anche ai bambini e ai ragazzi delle Comunità educative perché così potranno portare con sé la bevanda calda o fredda a scuola o durante le attività quotidiane di studio e di svago all’aperto”.
“Sono state regalate borracce termiche anche a noi della Comunità La Ginestra, alle nostre ospiti. Grazie a chi ha donato - commenta l’operatrice Pars Erica Forti della Comunità femminile La Ginestra -. Da noi verranno usate prevalentemente da chi segue il laboratorio formativo all’aperto, l’orto, la vigna, la trasformazione dei frutti. Questo è un beneficio enorme per l’ambiente con l’adozione di buone pratiche in materia di diminuzione del consumo di plastica per la tutela della nostra salute e dell’ambiente”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1617 tamponi: 732 nel percorso nuove diagnosi (di cui 207 nello screening con percorso Antigenico) e 885 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 16,8%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 123 (33 in provincia di Macerata, 49 in provincia di Ancona, 32 in provincia di Pesaro-Urbino, 3 in provincia di Fermo e 6 in provincia di Ascoli Piceno).
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (37 casi rilevati), contatti in setting domestico (25 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (34 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (1 caso rilevato), contatti in ambiente di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (3 casi rilevati). Per altri 22 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 207 test e sono stati riscontrati 12 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 16,8% oggi, rispetto al 12,9% di ieri.
In aumento di una unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 546, di cui 68 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 9 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 130 pazienti: 51 all'ospedale di Macerata, 50 al Covid Hospital e 29 a Camerino. Altre 7 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata
Ubriaco aggredisce genitori e carabinieri: in manette 30enne
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata, nella tarda serata di ieri, hanno arrestato un trentenne italiano residente a Montefano per i reati di resistenza, violenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale.
Il giovane, recatosi presso l’abitazione dei genitori in stato di manifesta ubriachezza, ha iniziato un’accesa discussione con i familiari i quali si sono visti costretti a richiedere l’intervento dei Carabinieri.
I militari, appena giunti sul posto, sono stati pesantemente ingiuriati dal giovane, prima di essere anche aggrediti subendo lievi contusioni.
Il 30enne, subito bloccato, è stato pertanto arrestato e condotto in caserma in attesa dell’udienza di convalida fissata per le ore 13.00 odierne presso il Tribunale di Macerata.
Beccato al parco con 26 dosi di hashish: nei guai un 20enne
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche, nell’ambito di specifici servizi di prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti hanno tratto in arresto L.P., insospettabile ventenne civitanovese ritenuto responsabile dell’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio.
I fatti risalgono a qualche giorno fa quando gli investigatori, a seguito di insoliti movimenti nei pressi dei giardini e parchi della città rivierasca, si erano messi sulle sue tracce del giovane.
Proprio lo scorso venerdì insospettiti dall’atteggiamento, hanno deciso di effettuare un accurato controllo che ha permesso di recuperare addosso al giovane un involucro contenente ben 26 dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish confezionate con cellophane per un peso utile di 26 grammi, evidentemente destinate alla popolazione giovanile.
I militari dell’Aliquota Operativa hanno quindi deciso di estendere la perquisizione alla sua abitazione dove, in effetti, sono stati trovati nella sua camera da letto ulteriori tre panetti dello stesso stupefacente per un peso complessivo di 327 grammi, insieme ad un bilancino di precisione ed altro materiale utile al confezionamento.
Il giovane, in ossequio alle disposizioni impartite dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Macerata dott. Enrico Barbieri, è stato dichiarato in arresto e trasferito presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida prevista questa mattina alle 10.00 dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Macerata.
Quaranta giovani sono stati sorpresi dai carabinieri all’alba di ieri (25 aprile) durante un rave party sulle colline delle Cesane, a Urbino. I ragazzi provenivano da varie parti d'Italia, e c'erano pure dei minorenni.
Alle 3 di notte, hanno iniziato a diffondere luci e musica a più non posso, dando inizio al party. I carabinieri, che hanno diffuso la notizia in serata, sono stati chiamati all'alba e sono piombati nella "festa" con tutti i partecipanti ancora sul posto. Chiamati i rinforzi, i militari hanno identificato tutti i presenti: saranno denunciati per invasione in concorso di terreni ed edifici, oltre a ricevere una multa per la violazione delle norme anti Covid e per lo spostamento tra regioni. I proprietari del terreno non ne sapevano nulla, hanno fatto sapere i carabinieri in serata.. Luci e musica erano stati prodotti da generatori di corrente portati dagli organizzatori.
(Fonte Ansa)
Le cartucce per stampanti sono dei consumabili estremamente diffusi: praticamente tutti, ormai, abbiamo una stampante in casa, stesso dicasi per aziende, uffici, studi professionali, in cui fare delle stampe è un’azione pressoché quotidiana.
Procurarsi questi prodotti non è affatto complicato: è sufficiente visitare un sito Internet specializzato in vendita cartucce stampanti come LaMiaStampante, ordinare con un click e ricevere quanto acquistato, ma quando le cartucce sono ormai esaurite, come devono essere smaltite?
Le cartucce per stampanti esauste sono dei rifiuti speciali
Rispondere a questo quesito è molto interessante dal punto di vista ecologico, non esitiamo, dunque, e scopriamo come vanno smaltite le cartucce esauste.
Bisogna premettere anzitutto che le cartucce per stampanti esauste non possono essere conferite nella differenziata: esse, infatti, rientrano nella categoria dei rifiuti speciali, ovvero rifiuti che, per via della loro particolare natura, vanno smaltiti in modalità specifiche per evitare che possano avere effetti negativi nei confronti dell’ambiente.
A questo punto è utile fare una distinzione, ovvero quella tra rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi: nella grande maggioranza dei casi le cartucce per stampanti rientrano in quest’ultima categoria, tuttavia può accadere che alcune tipologie, come ad esempio cartucce destinate a un uso industriale, siano dei rifiuti speciali pericolosi.
Riconoscere l’una e l’altra tipologia è molto semplice, ed è sufficiente visionare il codice CER: il codice 08 03 18 riguarda i rifiuti non pericolosi, mentre il codice 08 03 17 quelli pericolosi.
Chiarito quest’interessante aspetto, come possono essere smaltite le cartucce per stampante a Macerata per quel che riguarda l’una e l’altra categoria?
Lo smaltimento delle cartucce rientranti nella categoria dei rifiuti speciali pericolosi
Se quelle che devono essere smaltite sono cartucce rientrante nella categoria dei rifiuti speciali pericolosi si deve eseguire un’iscrizione a SISTRI (sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) e deve essere adibito un deposito specifico, relativamente al quale tutte le movimentazioni dovranno essere annotate nell’apposito registro, tecnicamente denominato “registro di carico e scarico”.
In tali casi, inoltre, devono essere prodotti due specifici documenti: il MUD, Modello Unico di Dichiarazione Ambientale, e il FIR, Formulario Identificativo del Rifiuto; quest’ultimo dev’essere opportunamente compilato dal soggetto trasportatore, mentre il MUD va presentato tutti gli anni alla Camera di Commercio di riferimento.
Come detto in precedenza, le cartucce per stampanti che si utilizzano in casa o in ufficio appartengono di norma alla categoria dei rifiuti speciali non pericolosi, di conseguenza le relative modalità di smaltimento interessano un bacino di utenti decisamente più ampio.
Come smaltire le cartucce per stampante comuni, ovvero rifiuti speciali non pericolosi
Le cartucce esauste di tale categoria devono essere smaltite nelle cosiddette isole ecologiche, e in provincia di Macerata ne sono disponibili due, ovvero l’Aera Ecologica Fontescordella e il Centro di Raccolta di Piediripa; per avere informazioni dettagliate sugli orari di apertura e su quant’altro riguardi queste due strutture, si rimanda a questo link del sito Internet ufficiale del Comune di Macerata.
Dal momento che, ovviamente, recarsi presso questi centri ogniqualvolta si esaurisce una cartuccia è decisamente scomodo, può essere un ottimo accorgimento quello di raccogliere le cartucce esauste in un apposito contenitore, trasportando poi tali materiali presso l’isola ecologica più vicina solo quando se n’è accumulata una quantità rilevante.
Alcune aziende, peraltro, prevedono nei loro uffici appositi contenitori in cartone di grandi dimensioni, in cui possono essere conferite le cartucce esauste; imprese specializzate provvedono periodicamente alla presa in carico di tali rifiuti, portandoli nelle isole ecologiche per uno smaltimento a norma di legge.
La capolista Perugia fa valere anche con il Matelica la legge del Renato Curi: nel proprio fortino i Grifoni incamerano l’undicesimo risultato utile consecutivo (di cui dieci vittorie), mantenendo la vetta della classifica e battendo i marchigiani per 2-0 grazie alla doppietta di Minesso a cavallo tra i due tempi.
Mister Caserta, sempre fiducioso nella sua squadra e nella possibilità di tornare subito in cadetteria, dopo la netta vittoria di sette giorni fa contro il Ravenna, seppure dopo un primo tempo difficile, per affrontare i marchigiani riproponeva la difesa a quattro con capitan Angella inizialmente in panchina e poi costretto ad entrare al 42’ pt per l’infortunio occorso a Negro. Assenti Moscati e Konate, il tecnico ex Juve Stabia schierava Vanbaleghem a centrocampo insieme a Sounas e Kouan ed in avanti Minesso dietro le due mobili punte Elia e Murano. Mister Colavitto, invece, fedele al suo 4-3-3, spostava un po’ a sorpresa Tofanari in mediana, insieme a Calcagni e Balestrero, in difesa tornava dalla squalifica Zigrossi, dirottato sulla corsia esterna. Per vie centrali confermava la coppia Magri - De Santis, in attacco dava piena fiducia alle tre ‘fionde’ Moretti, Leonetti e Volpicelli.
Il Matelica non sfigurava affatto nei primi 45’, nonostante chiudesse sotto 1-0 per via del sinistro da fuori di Minesso al 27’ pt su cui nulla poteva Cardinali. Gli umbri sin dai primi minuti cercavano di fare la partita e mettere pressione agli ospiti, spingendo forte sulle fasce e mettendo al centro palloni invitanti. Leonetti e compagni, invece, senza timori reverenziali pur peccando qualche volta in precisione, in un paio di occasioni riuscivano a penetrare minacciosi in area avversaria, senza far male. L’occasione per il pari capitava al 40’ pt a Moretti, innescato da Volpicelli, ma nell’occasione Minelli si faceva trovare pronto e sventava con sicurezza.
Nella ripresa dopo pochi minuti il Perugia trovava il gol del raddoppio grazie al penalty realizzato ancora da Minesso (nono centro stagionale) per un fallo commesso da capitan De Santis e sfiorava il tris con il colpo di testa alto di Kouan e il tiro a giro di Murano. Il Matelica provava ad accorciare le distanze, ma sulla conclusione di Di Renzo faceva ancora buona guardia Minelli, mentre la punizione di Volpicelli veniva ribattuta in corner dalla barriera. Diversi i cambi su entrambe le sponde nell’ultimo scorcio di gara: da segnalare per i locali l’ingresso del marchigiano Melchiorri che provava subito il tiro finito sull’esterno della rete senza impensierire troppo Cardinali.
Nel finale il subentrato ex Barbarossa dalla sinistra sfiorava il gol della bandiera, poi era Moretti a provare per vie centrali. Domenica prossima il Matelica si congederà dalla regular season ricevendo all’Helvia Recina la visita dell’Imolese per l’ultimo impegno tra le mura amiche prima di affrontare i playoff, già matematicamente agguantati sette giorni fa.
PERUGIA - MATELICA 2-0
MATELICA (4-3-3): 1 Cardinali; 9 Zigrossi (29’ st 5 Bordo), 4 De Santis, 18 Magri, 3 Di Renzo; 14 Tofanari (29’ st 2 Fracassini), 19 Calcagni (41’ st 6 Barbarossa), 11 Balestrero (29’ st 8 Pizzutelli); 7 Volpicelli, 17 Moretti, 10 Leonetti (13’ st 23 Franchi). A disposizione: 22 Martorel, 28 Vitali, 16 Baraboglia, 21 Peroni, 24 Seminara, 29 Alberti, 30 Mbaye. Allenatore Gianluca Colavitto.
PERUGIA (4-3-1-2): 25 Minelli; 2 Rosi, 24 Negro (42’ pt 5 Angella), 6 Monaco, 14 Crialese; 28 Kouan (15’ st 8 Burrai), 19 Vanbaleghem, 13 Sounas; 18 Minesso (31’ st 23 Falzerano); 7 Elia, 11 Murano (31’ st 9 Melchiorri). A disposizione: 1 Fulignati, 12 Bocci, 3 Favalli, 4 Sgarbi, 10 Di Noia, 20 Bianchimano, 27 Cancellotti, 32 Vano. Allenatore Fabio Caserta.
ARBITRO: Sig. Federico Longo della sezione di Paola.ASSISTENTI: Sig. ri Andrea Micaroni della sezione di Chieti e Davide Stringini della sezione di Avezzano.QUARTO UOMO: Sig. Marco Ricci della sezione di Firenze.RETI: 27’ pt e 4’ st (rig) Minesso.NOTE: gara a porte chiuse; ospiti in divisa verde, pantaloncini e calzettoni verdi e portiere in maglia gialla, pantaloncini e calzettoni neri; locali in divisa rossa, pantaloncini bianchi e calzettoni rossi e portiere celeste; corner 1-2; ammoniti Di Renzo, Sounas, Zigrossi, Balestrero e Negro; recupero 2’ pt, 3’ st.
Ancora tie-break a Roma tra Acqua&Sapone e CBF Balducci HR Macerata. Stavolta ad avere la meglio è però la formazione capitolina al termine di un incontro che ha visto le due formazioni alternarsi nel comandare le operazioni. La CBF Balducci torna comunque a Macerata con un punto che dà la matematica certezza di un posto nelle prime quattro (da giocarsi la terza piazza con la Megabox Vallefoglia che viaggia a pari merito a quota 53 dovrà recuperare una partita in più rispetto alle ragazze di coach Paniconi).
Entrambi gli allenatori confermano i sestetti delle ultime uscite: diagonale Guiducci-Decortes, Arciprete e Papa, Cogliandro e Rebora centrali per il sestetto di Roma completato dal libero Spirito; in casa Macerata la diagonale è composta da Peretti e Renieri, con Lipska e Pomili in banda, Mancini e Martinelli al centro e Bisconti libero.
Il primo set è tutto di marca maceratese. Sul 5 pari Roma sbatte due volte sul muro di Macerata (prima Mancini e poi Peretti su Decortes e Arciperete) per il 5-8 che mette in discesa il primo set per la CBF Balducci, ma è sul successivo turno al servizio di Pomili che il solco diventa incolmabile: Mancini mura ancora su Decortes prima di trovare la fast vincente, l'attacco di Lipska e l'ace della schiacciatrice ospite trascinano Macerata al 6-14. Il muro, più dell'attacco, è l'arma vincente dell'inizio di gara della CBF Balducci ed una scatenata Martinelli con due stampate consecutive su Papa e Rebora porta ad un clamoroso 7-17. Roma cambia la diagonale inserendo Purashaj e Diop non riesce quasi mai a sfruttare il cambio palla ed è Pomili a trovare il punto del 12-24. Quando Diop annulla il primo set ball il suo turno al servizio mette pressione alla ricezione maceratese. Tre set ball annullati, ma la pipe di Lipska chiude su un incredibile 16-25.
Immediata reazione di Roma che cambia al centro inserendo Consoli per Cogliandro agli albori di un secondo set tutto sul filo dell'equilibrio, tra sorpassi e controsorpassi e squadre che non vanno mai oltre il +2 fino al 20-20, quando il turno al servizio di Arciprete dà all'Acqua&Sapone il colpo di acceleratore che lascia al palo la CBF Balducci: Rebora approfitta di una ricezione lunga per mettere a terra, Papa mura la fast di Martinelli e Lipska va out per il 23-20. L'errore della stessa Arciprete dai 9 metri rimette in corsa Macerata, ma Papa e proprio Consoli trovano i punti che chiudono il parziale sul 25-21.
Terzo set sulla falsariga del secondo, stavolta però sono le ospiti a trovare un break importante con gli attacchi di Renieri e Pomili (11-14). Roma fatica a mettere palloni a terra (grazie anche alle difese di Bisconti e compagne) ma risponde con il muro di Rebora, che con tre monster blocks consecutivi trova il controsorpasso (17-16). La CBF Balducci risponde immediatamente con Lipska, protagonista assoluta del finale del set, con 6 punti che portano Macerata al 20-22. Il coach romano Cristofani cambia ancora la diagonale ma Diop si infrange sul muro di Martinelli e Pomili trova l'attacco vincente che vale il 20-24. Il primo set ball è sufficiente grazie all'ace di Lipska.
CBF Balducci di nuovo avanti ma la verve dell'Acqua&Sapone è intatta. Il primo break corrisponde al turno al servizio di Cogliandro, che trova anche due aces consecutivi con il servizio insidioso a cercare sempre il corridoio tra Lipska e Pomili, il secondo è sulla successiva battuta di Guiducci, con Arciprete scatenata in attacco e a muro per il 13-7 che mette il set in discesa per le padrone di casa. Paniconi cambia in regia inserendo Galletti per far respirare Peretti ma anche Cristofani pesca dalla panchina facendo rientrare Diop che impatta molto bene il set con 2 punti consecutivi che valgono il 17-9. Il tecnico della CBF Balducci prova ad inserire anche forze fresche in banda (Maruotti per Lipska) e al centro (Rita per Mancini) ma Roma non rallenta (anche per l'ottima prestazione in difesa di Spirito), inibendo la fase break di Macerata fino al 21-16 e trovando un altro break con Arciprete e due mani-out di Papa. Ancora una volta a Roma è tie-break.
La CBF Balducci parte bene con l'out di Papa che poi non supera il muro di Renieri. Macerata resta avanti fino al 5-6 prima di un altro turno al servizio di Cogliandro che mette ancora in difficoltà le ospiti, con 2 punti consecutivi di Rebora per il cambio di campo sull'8-6. Lipska (top scorer) prova a terere Macerata agganciata all'avversario ma il pallonetto di Decortes dà il via ad un altro break, con l'attacco di Arciprete ed il muro di Rebora su Lipska. Ancora Arciprete in attacco e Decortes a muro avvicinano Roma alla vittoria (14-8). Pomili annulla la prima palla match, ma la seconda è finalizzata da Papa che porta a Roma i 2 punti, importanti per tenere dietro Mondovì nella lotta a 2 per la promozione diretta in A1.
ACQUA & SAPONE ROMA VOLLEY CLUB – CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-2
ACQUA & SAPONE ROMA VOLLEY CLUB: Arciprete 16, Rebora 10, Decortes 11, Papa 22, Cogliandro 6, Guiducci 1, Spirito (L), Diop 5, Consoli 5, Purashaj, Bucci. Non entrate: Giugovaz, Nuzzo (L), Adelusi. All. Cristofani.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mancini 6, Peretti 5, Lipska 23, Martinelli 9, Renieri 14, Pomili 16, Bisconti (L), Maruotti 2, Galletti 1, Giubilato, Pirro, Rita. Non entrate: Sopranzetti (L). All. Paniconi.
ARBITRI: Dell'Orso, Capolongo.
PARZIALI: 16-25 (23'), 25-21 (24'), 20-25 (26'), 25-16 (20'), 15-9 (14').
NOTE: Acqua&Sapone 10 errori in battuta, 5 aces, 13 muri vincenti, 53% ricezione positiva (22% perfetta), 37% in attacco; CBF Balducci 10 errori in battuta, 6 aces, 15 muri vincenti, 43% ricezione positiva (10% perfetta), 34% in attacco.
Vittoria sofferta ma meritata dei biancorossi, in una partita dai due volti: fino al finale del secondo set non c'è quasi partita per Lecce, con Macerata che comanda, si prende il primo set e nel secondo scappa con un buon vanataggio. Gli ospiti però crescono nel corso della gara, danno battaglia e dal terzo set diventa un'altra partita. Macerata deve lottare su ogni pallone ma dopo aver ceduto un set agli avversari riesce a chiudere la gara nel quarto con grande determinazione.
CRONACA – Sestetto tipo per il coa,ch Di Pinto Dennis, Ferri e Margutti, al centro Calonico e Pizzichini, Monopoli, quindi Gabbanelli libero. Aurispa Libellula Lecce risponde con Stabrawa, Disabato e Capelli, centrali Agrusti e Rau, Longo, libero Bisci. Primo punto di Margutti, propiziato dalla difesa di Monopoli, e buon inizio Med Store che prova a scappare con l'ace di Dennis, 5-1. Sul 7-2 arriva il primo time out chiamato dall'Aurispa Libellula, lo stop non spezza il buon momento dei biancorossi che controllano e allungano 10-5. Non c'è partita per la squadra ospite, Monopoli confeziona palle d'oro per i compagni, Ferri e Dennis sono inarrestabili ma tutta la Med Store difende e contrattacca ad alti ritmi. L'ace di Margutti vale il 21-8, Macerata in controllo: dopo un breve break ospite, Dennis chiude il set con due diagonali vincenti, 25-11.
Riparte da dove ha aveva concluso il primo set la Med Store, prendendosi il vantaggio, 6-3; stavolta gli ospiti sono in partita e accorciano con Stabrawa che trova il buco nel muro biancorosso. Allunga di nuovo Macerata con l'ace di Ferri per il 9-4 ma con pazienza Lecce si riavvicina e sull'11-9 è Di Pinto a chiamare il time out. Spavento al Banca Macerata Forum Monopoli cade male dopo un'azione concitata sotto rete; il Capitano si rialza tra gli applausi e riprende il suo posto in campo servendo a Dennis la palla del 15-9. Ancora Monopoli: con una finta inganna il muro avversario regalando il punto a Calonico, poi in anticipo su tutti mette a terra sotto rete il 18-11. Margutti fa volare Macerata sul 22-14, poi break Lecce con Disabato che prima mette in difficoltà la difesa di casa, poi rova l'ace. Buon momento ospite, due muri su Dennis e il tocco di Rau accorciano 23-20; Di Pinto chiama il time out per un finale d'improvviso aperto: Stabrawa spaventa la Med Store, prima buca il muro poi trova l'ace del 24-22 ma la sua battuta a rete chiude il secondo set in favore dei padroni di casa. La gara riparte con un lunghissimo scambio, grande difesa dell'Aurispa Libellula ma alla fine Dennis trova il modo; le squadre ora giocano a punto a punto e Lecce trova anche il primo vantaggio trascinata da Stabrawa. L'errore di Ferri vale il +2 per gli ospiti, che ora controllano mentre Macerata prova a ritrovarsi, 8-10 intanto. Ci pensa Margutti a riportare il risultato in parità con due punti consecutivi, poi Calonico al centro manda la Med Store di nuovo avanti.
Fase di grande equilibrio, torna avanti Lecce intanto e Di Pinto chiama un nuovo time out, 13-15. Insegue Macerata, Margutti vola e mette a terra una palla difficile, 18-20, risponde però subito Disabato e ancora il coach di casa richiama i suoi nel tentativo di invertire la rotta in questo difficile terzo set. Lecce trova il 21-23 ma subito Ferri accorcia, quindi Pizzichini trova il muro del pareggio ma il video check cambia tutto e il punto passa agli avversari, 22-14. L'ace di Capelli regala il set all'Aurispa Libellula. Stabrawa risponde a Dennis, il copione non cambia, grande equilibrio e squadre che giocano punto a punto. Va avanti Macerata e con un gran salvataggio di Valenti trovi il contrattacco giusto firmato Dennis, 9-6, ma non molla Lecce che subito accorcia. Si giocano tutto le due squadre e lottando su ogni pallone regalano spettacolo al Banca Macerata Forum, intanto i biancorossi provano a tenere il +2. Sale in cattedra Dennis, prima in diagonale fulmina la difesa ospite, poi blocca due volte a muro, 18-14. Break Lecce poi Ferri con l'aiuto di Monopoli fa 20-17, finale tirato: Calonico trova l'ace del 23-18, poi due errori di Capelli e la gara 1 è di Macerata.
MED STORE MACERATA 3 - AURISPA LIBELLULA LECCE 1
PARZIALI: 25-11, 25-22, 22-25. 25-19.
Durata set: 18’, 27’, 26’, 23’. Totale: 94’.
MED STORE MACERATA: Pasquali, Calonico 9, Cordano, Dennis 25, Margutti 8, Ferri 12, Monopoli 2, Princi, Pizzichini 8, Gabbanelli, Valenti. NE: Snippe, Pahor, Risina. Allenatore: Di Pinto.
AURISPA LIBELLULA LECCE: Longo, Ciardo 1, Stabrawa 26, Disabato 15, Rau 8, Capelli 8, Agrusti 4, Bisci. NE. Morciano, Poli, Lisi, Laganà. Allenatore: Grezio,
ARBITRI: .Toni e Merli
Lo scorso venerdì si è concluso l’ultimo ciclo di incontri tecnici per definire la fase attuativa per gli interventi di ricostruzione nei nuclei frazionali e nel centro storico di Caldarola.
Nel rispetto della normativa sulla prevenzione della diffusione del Covid 19, gli appuntamenti si sono tenuti in videoconferenza, con il supporto dell’Università politecnica delle Marche, diretta dall’Architetto Giovanni Marinelli.
"Questi ultimi confronti hanno permesso di tracciare in modo approfondito il livello di danno presente negli immobili compresi nell’area perimetrata, nonché di coordinare gli interventi proposti dai tecnici designati dai proprietari - spiega l'Amministrazione Comunale - L’importante screening preliminare svolto, consentirà entro il prossimo mese di Giugno di poter definire i piani attuativi, la cui redazione era stata già affidata per il capoluogo allo studio Foa di Milano e per le frazioni allo studio R4 di Bari".
"I progetti di piano saranno concertati con gli Enti competenti (Sovrintendenza, Provincia, U.S.R. e Struttura commissariale), nuovamente presentati ai tecnici in via preliminare per poi addivenire alla fase di attuazione entro il mese di Luglio 2021 - specifica la nota - Il grande vantaggio che l’importante lavoro fin qui svolto col costante confronto con i tecnici localmente interessati, sarà quello di poter presentare un piano redatto secondo le specifiche esigenze del territorio, così che in fase di approvazione dei progetti,si potrà procedere in modo molto spedito, dovendo solo verificare la loro corrispondenza rispetto alle previsioni dei piani attuativi, già previamente concertate".