Il sesto Scudetto della Cucine Lube Civitanova è stato salutato con frasi di stima dai vertici dello sport italiano e della pallavolo nazionale.
Giovanni Malagò, Presidente del CONI, ci ha tenuto a rimarcare sui social network la doppietta biancorossa e a complimentarsi per “questa bellissima impresa”.
Puntuali le congratulazioni di FIPAV e Lega Volley tramite i due presidenti, che ieri erano in tribuna stampa all’Eurosuole Forum e hanno applaudito alle prodezze della Cucine Lube e di Perugia in Gara 4 della Finale Play Off. Il numero uno federale Giuseppe Manfredi ha parlato di “meritato trionfo” e di “ennesimo successo conquistato dalla Lube”, mentre Massimo Righi, condottiero della Lega Volley, ha twittato la sua soddisfazione per lo spettacolo della SuperLega Credem Banca, con tanto di complimenti al Club cuciniero ed elogi alle altre squadre della SuperLega “per questa incredibile e difficilissima stagione portata a compimento”. Una carezza a tutto il movimento la coda del suo cinguettio: “La nostra forza è la nostra passione!”.
Il titolo numero 24 nella storia della Cucine Lube Civitanova ha avuto un grande risalto anche sui media cubani. Titoli e foto-notizie che hanno fatto il giro del web. Un feeling legato alla presenza dei quattro atleti caraibici in maglia biancorossa. Tra i protagonisti della vittoria di Coppa Italia e Scudetto figurano, infatti, il capitano Osmany Juantorena in posto 4, MVP di Gara 1 e Gara 4 di Finale, il centralone Robertlandy Simon, un rullo compressore per tutto il torneo, e lo schiacciatore in partenza Yoandy Leal, che ha salutato la Cucine Lube con una volata di grande intensità nei Play Off e il titolo di MVP di Gara 3 di Finale. In mostra si è messo anche il giovanissimo connazionale Marlon Yant, che ha risposto all’appello con freschezza atletica, entusiasmo e sprazzi di ottimo volley quando è stato chiamato in causa. La vittoria, da attribuire alla compattezza e alla forza del collettivo biancorosso, presenta una fortissima impronta cubana.
A seguito delle recenti misure varate dal DPCM del 26/04/2021 in merito all’emergenza sanitaria in atto, che prevedono la riapertura - nelle regioni classificate Gialle - di musei e altri siti culturali, la città di Recanati si prepara al meglio per accogliere visitatori e turisti nelle strutture del circuito museale “Infinito Recanati”.
Da sabato 1 maggio, l’Ufficio Turistico di via Leopardi e la Torre del Borgo/MUREC apriranno al pubblico nelle giornate di sabato e domenica, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie dettate dall’attuale fase pandemica.
Per accedere alla Torre del Borgo sarà necessaria la prenotazione obbligatoria.
Maggiori dettagli sulle modalità d’accesso saranno forniti sui siti web www.infinitorecanati.it e www.myrecanati.it
Per quanto riguarda invece il Museo Civico di Villa Colloredo Mels e il Museo Beniamino Gigli sarà necessario attendere ancora qualche altro giorno per la riapertura; nel primo sito si stanno infatti realizzando importanti lavori sugli impianti antincendio e altre migliorie, che stanno interessando tutti gli spazi del vasto polo culturale, mentre all’interno del Teatro Persiani, che ospita il Museo Gigli, sono in via di ultimazione i lavori del Museo della Musica.
Nella mattinata di ieri, a Civitanova Marche, nel corso di un servizio mirato, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, diretto dal Commissario Capo Fabio Mazza, nella zona adiacente il parco Cecchetti, hanno intercettato un’autovettura condotta da una 35enne italiana residente in provincia, a bordo della quale vi era un uomo di nazionalità tunisina, conosciuto dalla Polizia quale abituale assuntore di sostanze stupefacenti.
L’autovettura era già nel mirino dei poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche poiché, a seguito di attività investigativa antidroga condotta nelle settimane scorse, era stata notata aggirarsi nei luoghi della città solitamente frequentati da tossicodipendenti. Per questo motivo, sono stati seguiti a distanza al fine di monitorarne i movimenti fino ad arrivare al parcheggio del vecchio Mcdonald in via Carducci, all’interno dell’area di servizio ENI.
Da qui hanno ripreso la marcia in direzione centro città, dopo che alcuni soggetti si erano dapprima avvicinati all’autovettura dalla quale si erano allontanati dopo un breve contatto con i due passeggeri facendo perdere le loro tracce.
Nell’immediatezza l’uomo, un 27enne di origini tunisine, in Italia senza fissa dimora, che era seduto nel lato passeggero, colto di sorpresa, alla vista dei poliziotti, con una manovra repentina ha portato le mani in bocca riuscendo ad ingoiare alcuni involucri che aveva in mano, vincendo la resistenza di un poliziotto che aveva tentato di evitare che lo stesso potesse disfarsi degli involucri che invece riusciva a deglutire. La successiva perquisizione, effettuata all’interno dell’abitazione dei due, ha consentito il rinvenimento di circa 1900 euro in banconote di vario taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio, altro materiale comprovante la medesima attività criminosa posta in essere dai due, nonché materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi.
Nel contempo, l’uomo è stato condotto presso il nosocomio di Civitanova Marche al fine di effettuare gli accertamenti radiografici che hanno evidenziato la presenza di 4 involucri contenenti alcune dosi di eroina e per tali motivi è stato tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed trasferito al carcere di Ancona-Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
La Lega regionale ha incontrato il viceministro Alessandro Morelli per affrontare le priorità in tema di strade e ferrovia che dovranno colmare il cronico ritardo delle Marche in tema di infrastrutture. Al tavolo con il viceministro il deputato Riccardo Augusto Marchetti, commissario della Lega Marche, ed il consigliere regionale Andrea Maria Antonini, presidente della terza commissione regionale Infrastrutture, Trasporti e Viabilità.
“Il Vice Ministro verrà tra breve nelle Marche per visionare direttamente sul territorio le esigenze di intervento con azioni diffuse e di sostanza a partire dalla E78 che da troppo tempo attende di essere sbloccata – riferiscono Marchetti e Antonini – Troverà nel nostro consigliere Antonini tutto il supporto e le competenze necessarie per affrontare il problema in maniera organica e con l’equilibrio necessario tra gli interventi per collegare efficacemente il territorio nel suo complesso”.
“Al viceministro Morelli abbiamo fatto un primo quadro delle criticità e delle proposte elaborate con i colleghi del gruppo consiliare regionale Marinelli, Menghi, Marinageli, Biondi, Bilò, Cancellieri e Serfilippi – aggiungono Marchetti e Antonini – Le infrastrutture viarie non sono solo una priorità regionale, ma anche l’indispensabile collante tra entroterra e reti di scorrimento per consentire alle zone più interne di rinascere dopo il sisma. Il prossimo sopralluogo di Morelli sarà fondamentale per dare impulso ai lavori. Per i collegamenti su rotaia puntiamo su Ferrovia dei due Mari, Orte- Falconara e Fano-Urbino per. Per la rete stradale oltre alla terza corsia dell'A14 da Porto S.Elpidio a San Benedetto del Tronto, fari puntati sulla Mezzina per il tratto mancante di Campiglione di Fermo-Offida, sull'Ascoli-Teramo e la Salaria oltre ad altri progetti di collegamento funzionale: Fano-Grosseto e galleria della “Guinza”, collegamento Fabriano-Fossombrone e San Severino-Castelraimondo, Pedemontana Sarnano/Amandola/Comunanza/Roccafluvione, i ponti del casello di Porto S. Elpidio e di Rotella, la “MareMonti” Amandola-P.to S.Giorgio ed il potenziamento del Lungotenna”.
La Santarelli Cingoli è retrocessa in Serie A2 Femminile. La sconfitta delle ragazze di Analla in casa dell’Ac Life Style Erice per 38-27 nella 26^ giornata di Serie A Beretta di pallamano e la vittoria di Leno contro il Nuoro sono state decisive per la matematica certezza della retrocessione.
Il primo tempo è dominato dalle siciliane. Sul 2-2, il break di 3-0 firmato Coppola, Barreiro e Ponce de Leon vale il 5-2 al sesto minuto. Torelli accorcia, ma Lenardon si fa parare un 7 metri da Modernell. Erice scappa con quattro reti di fila grazie a Bizzotto, doppio Barreiro e Ponce de Leon, parziale sul 9-3. Yudica e Cipolloni strappano il -5, però le “Arpie” sono implacabili e trovano il +8 al 17’ con la rete di Ravasz (13-5). Il massimo vantaggio delle locali arriva al 25’ sul 19-7 di Tisato dopo un altro break di 4-0 in collaborazione con Barreiro, Coppola e Perazic. Brunella Yudica ristabilisce il -10 sul 20-10. Benincasa e Chiara Bartolucci chiudono le marcature del primo tempo sul 22-12, con una bella parata finale di Ylenia Battenti.
Nella ripresa la Santarelli parte con il piede giusto, decisa a rimontare lo svantaggio. Una ritrovata Chiara Ciattaglia mette a segno le reti del 24-14 al 35’ in risposta a Ravasz. Sul 26-16, Yudica e Torelli trascinano Cingoli sul -7 al 41’ (26-19). Due minuti dopo, Yudica, Velieri e Cipolloni firmano il -5 sul 27-22. Ponce de Leon prova a dare la carica alle compagne, ma Sara Bartolucci e Sofia Cipolloni continuano la rimonta ospite ribadendo il 29-24. A questo punto Erice torna a schierare la formazione tipo e scappa definitivamente con un break di 3-0 firmato Ponce de Leon sul 32-24, nonostante le parate di Margherita Danti su Perazic e Barreiro. Yudica e Velieri tengono la Santarelli sul -8, ma tre reti di Coppola ed una di Ponce de Leon portano le locali sul 37-26. Sara Bartolucci dai 7 metri segna il -10, prima del definitivo 38-27 di Marino.
Erice batte Cingoli e ottiene la certezza di disputare i play-off scudetto. Nonostante i due punti non è stata la miglior partita della squadra di mister Gonzalez Gutierrez, soprattutto nel secondo tempo. Le ragazze di Analla, dopo un primo tempo negativo, sono entrate con un altro piglio nella ripresa, avvicinandosi fino al -5. Ponce de Leon e Brunella Yudica si dividono la palma di top scorer con 10 reti, seguite a 8 da Antonella Coppola.
La vittoria di Leno contro Nuoro ha sancito la matematica retrocessione della Santarelli in Serie A2 Femminile, dato che le bresciane, prime salve, sono volate a 11 punti, mentre le cingolane sono ultime a 4 punti con tre partite da disputare e 6 punti a disposizione, quindi la rimonta è aritmeticamente impossibile.
Le ragazze di Analla, comunque, devono onorare il campionato fino alla fine, cercando di evitare l’ultimo posto. Mercoledì prossimo 28 aprile Cappelli e compagne saranno impegnate nel recupero interno contro il Brixen quarto e già sicuro di disputare i play-off.
Ac Life Style Erice 38-27 Santarelli Cingoli (22-12)
Ac Life Style Erice: Modernell, Barreiro Guerra 7, Benincasa 1, Coppola 8, La Comarie 2, Marino 2, Martinez Bizzotto 1, Molito, Nangano, Natail, Perazic 4, Podariu, Ponce de Leon 10, Ravasz 3, Terenziani, Tisato 2. All. Gonzalez Gutierrez
Santarelli Cingoli: Battenti, Danti, Bartolucci S. 2, Bartolucci C. 1, Ciattaglia 2, Cipolloni 4, Giambartolomei, Lenardon, Mariniello, Torelli 3, Velieri 4, Yudica 10. All. Analla
Arbitri: De Marco – Carcea
Civitanova Marche ha celebrato in forma ristretta, ai fini del contenimento del contagio da Covid 19, il 25 Aprile Festa della Liberazione, con un programma ridotto cui ha aderito l’ANPI. Assente il presidente Claudio Gaetani, figlio della storica presidente Annita Pantanetti scomparsa lo scorso settembre, che ha fatto essere presente una delegazione femminile dell’Associazione.
La celebrazione è stata scandita dalla consueto programma: la deposizione di una prima corona d’alloro a Palazzo Sforza, poi ritrovo è proseguita nella Città Alta in Piazzale Italia, con la seconda corona, per terminare, infine, alle ore 11 nei giardini di Piazza Gramsci dove è stata depositata la terza corona d’alloro ai piedi del monumento in ricordo dei Caduti della Resistenza, dell’artista Wladimiro Tulli.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica è intervenuto con un breve discorso dedicato alla memoria di Annita Pantanetti e ha evidenziato l’importanza della figura femminile all’interno della guerra di Resistenza.
“La rappresentanza al femminile di oggi dell’ANPI è un segnale di rilievo per tutti noi, non solo per ricordare la professoressa Pantanetti, ma anche per ricordare quanto furono essenziali le donne nella liberazione dell’Italia: decine di migliaia di donne, insieme agli uomini, fecero la Resistenza contro l’oppressione di un regime totalitario nazifascista che aveva trascinato la nostra nazione in una guerra mondiale deflagrante, a leggi razziali atroci, a milioni di morti, alla povertà per tutta la nostra popolazione”. Così il Sindaco Fabrizio Ciarapica, intervenendo alla celebrazione.
“Le donne che fecero la Resistenza perlopiù sono sempre state un passo indietro nei ricordi, nelle celebrazioni, ma esse hanno avuto un ruolo importante soprattutto in quello che fu chiamato delle ‘staffette’. Donne – ha proseguito il Sindaco - che avevano il compito di garantire i collegamenti tra le varie brigate di mantenere i contatti fra i partigiani e le loro famiglie o occuparsi spesso del trasporto degli alimenti. Il loro ruolo non fu mai evidenziato perché in quegli anni la narrazione è stata scritta dai maschi. Quindi sono ben lieto di poter condividere questa festa con tutte voi”.
Questo incontro di oggi, vuole anche essere un segnale di rafforzamento, di unione per rinsaldare i principi della nostra libertà, della nostra patria, della nostra Repubblica, in un difficile momento in cui c’è bisogno, come allora, di rivivere la speranza in un futuro migliore, senza dimenticare quei pilastri valoriali che hanno unito tante donne e uomini in un ideale comune che era e resta quello della libertà”.
“Ricordare i passaggi della storia che portarono 76 anni fa alla liberazione del nostro Paese è un dovere affinché si possa trasferire questi principi ai nostri figli in modo molto chiaro, netto, inequivocabile, poiché la libertà è un bene che deve essere tutelato sempre”.
“Le istituzioni, in questo 25 Aprile 2021, sono chiamate ad assolvere a un compito di grande responsabilità. Dobbiamo diventare tutti insieme, in modo trasversale, portatori di solidarietà e umanità affinché nessuno possa essere mai più calpestato e possa rimanere indietro. I valori – ha concluso il primo cittadino - della festa sono contenuti anche nella realtà che stiamo vivendo in questi giorni difficili, affinché l’unione e lo sforzo collettivo possa far ritornare la nostra Nazione alla rinascita che merita, come fu dopo il 1945”.
Dopo l’intervento del Sindaco, ha preso la parola in rappresentanza delle donne dell’ANPI, Anna Donati, che è anche presidente dell’Associazione Arte, che ha evidenziato come “la Festa del 25 Aprile deve essere un punto di ripartenza e di riconciliazione per chi ha a cuore la democrazia e la libertà”. Infine ha ricordato la figura della partigiana staffetta Nunzia Cavarischia, stella Rossa, staffetta del Gruppo 201 Volante, che prese parte alla guerra di Liberazione a soli 14 anni. La Cavarischia ha oggi 92 anni e attualmente si trova in provincia di Alessandria presso la figlia ma con il cuore è sempre nella sua Acquacanina.
Presenti alla piccola cerimonia, oltre al Sindaco Fabrizio Ciarapica, Claudio Morresi, Presidente del Consiglio Comunale, Amedeo Regini dell’ANPI Civitanova, Giorgia Belforte, responsabile del Circolo Sibilla Aleramo, la consigliera Mirella Franco, il consigliere Pier Paolo Rossi e Francesco Micucci, ex consigliere regionale.
(foto: Ciro Lazzarini)
Si è svolta questa mattina, presso il monumento alla Resistenza in via Cioci, la cerimonia di deposizione della corona d’alloro per ricordare il 76° anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Alla celebrazione, promossa dalla Prefettura, dal Comune di Macerata, dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Macerata (Isrec) e dall’Anpi Comitato Provinciale di Macerata, hanno preso parte il prefetto Flavio Ferdani, il sindaco Sandro Parcaroli, il presidente Anpi Comitato Provinciale di Macerata Lorenzo Marconi e i rappresentanti della associazioni combattentistiche e d’arma. Assente, per motivi personali, la direttrice dell’Isrec Annalisa Cegna che ha portato i suoi saluti tramite il presidente Marconi.
«Il 25 aprile, con l'anniversario della Liberazione d'Italia dall'occupazione nazista e dal regime fascista, ricordiamo una pagina fondamentale della nostra storia nella quale i valori di libertà, democrazia, giustizia e coesione trovano la loro espressione naturale nella costituzione della Repubblica e della Costituzione – ha detto il sindaco Parcaroli -. Oggi più che mai dobbiamo ritrovare questo sentimento di rinascita e trasmettere ai giovani, soprattutto come istituzioni, il valore del nostro passato, della memoria e della nostra storia. Come allora, anche oggi, siamo chiamati, insieme, a riprendere in mano il nostro futuro e tracciare la strada della rinascita seguendo, come sempre, i nostri valori morali e civili».
Il presidente dell’Anpi Comitato Provinciale di Macerata Marconi, dopo aver salutato le autorità presenti, ha rivolto «un pensiero commosso alle famiglie delle migliaia di persone, innocenti, colpite dal Coronavirus. Viviamo una situazione in cui si incomincia ad intravedere l’uscita “dall’incubo della pandemia” ma al tempo stesso constatiamo una perdurante lentezza nelle vaccinazioni che genera stanchezza e rabbia. La pandemia sta evidenziando come gran parte delle politiche economiche e sociali adottate fino ad oggi abbiano aggravato i suoi effetti. In un simile contesto ripensare ai 76 anni che ci separano dal 25 aprile 1945 ci aiuta a ricordare che pur tra grandi contraddizioni (stragi fasciste e mafiose, terrorismo, criminalità e malaffare) l’Italia ha potuto difendere, e in alcuni casi sviluppare, ciò che era stato conquistato a caro prezzo dagli antifascisti e dai partigiani con la Resistenza».
«Nei momenti più bui della nostra storia postbellica la grande maggioranza degli italiani si è riconosciuta in quell’esperienza fondativa e lo ha fatto recuperando lo spirito della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della nostra Carta Costituzionale che aveva contraddistinto in particolare in Europa la ricostruzione nel dopoguerra – ha aggiunto Marconi -. Un insegnamento e una pratica preziosa che ogni 25 aprile si rinnova a proseguire nell’attuazione della Costituzione che ha sempre dimostrato di saper orientare un Paese in rapido cambiamento. Un dovere patriottico in quanto antifascista e quindi egualitario socialmente, libertario culturalmente, istituzionalmente pluralista e rappresentativo. Come sempre ci saranno d’aiuto l’esempio e le voci delle partigiane e dei partigiani che ci chiamano all’impegno con le loro testimonianze raccolte nel “Memoriale della Resistenza italiana” che da qualche giorno è accessibile a tutti. Buon 25 aprile. Viva la Resistenza, viva la lotta di Liberazione, viva le partigiane e i partigiani».
Vasto incendio in un’area boschiva in località Valcimarra nel territorio comunale di Caldarola.
I Vigili del fuoco stanno intervenendo, dalle ore 12 circa, per un incendio di bosco e sottobosco sviluppatosi in una zona impervia. Sul posto attualmente squadre da Camerino, Tolentino, Macerata e il Dos (Direttore delle Operazioni di Spegnimento).
In arrivo anche un mezzo aereo per coadiuvare le squadre al lavoro.
Sul posto anche i carabinieri che hanno tratto in salvo una anziano che si trovava vicino al fronte di fuoco. Nell'operazione di recupero sono rimasti intossicati due militari dell'Arma, prontamente soccorsi dai sanitari del118.
- AGGIORNAMENTO ore 15:45 -
Intorno alle ore 12 della mattinata odierna una pattuglia dei Carabinieri di Caldarola, durante un’operazione di controllo e monitoraggio del territorio, hanno notato una densa colonna di fumo proveniente dalla collina in località Valcimarra, ricca di vegetazione spontanea ed uliveti.
I militari si sono avvicinati alla sorgente del fumo e vedendo che una vasta zona boschiva era già avviluppata dalle fiamme hanno prontamente avvertito i Vigili del Fuoco. I due Carabinieri in servizio dopo essersi accorti della sagoma di una persona in mezzo alle fiamme, si sono subito lanciati per salvare l'uomo che era riverso a terra privo di sensi.
Dopo aver superato una cortina di fuoco e fumo, i militari dell'Arma sono risuciti a recuperare l'anziano e trasportarlo in una zona sicura verso valle. L'uomo è stato trasferito all'ospedale di Tolentino, così come i due Carabinieri, per via della forte intossicazione da fumo e non risultata in pericolo di vita.
Il rogo è scaturito per via delle fiamme appiccate dal proprietario dell'uliveto a delle sterpaglie che, a causa del vento, si sono poi propagate su gran parte della collina. Sul posto sono intervenuti, oltre al personale sanitario del 118, anche le squadre dei Vigili del Fuoco delle stazioni di Tolentino, Macerata e Civitanova Marche, oltre al canadair che si stanno tutt'ora occupando delle operazioni di spegnimento.
Da evidenziare l'eroica azione dei Carabinieri di Caldarola che dopo aver visto l'anziano privo di sensi e circondato da delle linee di fuoco si sono subito attivati per portarlo in salvo scongiurando quindi delle conseguenze ben peggiori.
La Città di Tolentino, decorata con la medaglia d’argento sia al Valor Civile per l’Eccidio di Montalto che al Valor Militare per il contributo dato durante la Resistenza, rispettando la normativa anti contagio da covid, in forma ridotta senza la partecipazione dei cittadini, ha celebrato il 76° anniversario della Festa della Liberazione.
Il 25 aprile, alle ore 11.00 il vicesindaco Silvia Luconi in rappresentanza di tutta la Città, il Presidente del Consiglio Comunale Carmelo Ceselli in rappresentanza del Consiglio comunale e il Presidente della locale sezione dell’Anpi Lanfranco Minnozzi insieme ad alcuni rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, hanno deposto, in maniera simbolica, una corona di alloro in corso Garibaldi, proprio sotto il graffito che ricorda i Martiri di Montalto. Anche se il palazzo dove si trova il graffito è attualmente interessato da lavori di ristrutturazione, grazie alla collaborazione dei proprietari e del direttore dei lavori, è stata aperta una finestra sulle tavole dell’impalcatura che consente di vedere lo storico graffito dedicato ai Martiri di Montalto.
Inoltre una corona è stata posta in via Filelfo, nei pressi della piazza Martiri di Montalto sotto la lapide che ricorda la motivazione con la quale, nel 1991, Tolentino fu insignita della seconda medaglia d’argento, al valor Militare, per il tributo dato nel periodo della Resistenza.
La Vicesindaco Silvia Luconi ha sottolineato l’importanza di celebrare il 25 Aprile, Festa della Liberazione che "seppur celebrato in forma minore per via della pandemia, l’Amministrazione comunale ha deciso di celebrare questo importante momento affinchè non venga disperso il seme delle Memoria per non disperdere quanto fatto in passato e per non ripetere gli stessi errori e soprattutto per tramandare nei giovani il significato di Libertà di ogni singolo individuo. La Libertà è un concetto fondamentale per chiunque e quindi è giusto che sia tramandata e rispettata per tutto quello che rappresenta".
“Nel mio primo 25 aprile da presidente ho colto l'invito della mia città per celebrare la Festa della Liberazione. È necessario ricordare e riaffermare, oggi più che mai, il valore intramontabile dei principi di libertà sanciti nella nostra Costituzione, con il sacrificio di tanti caduti, e custodire il senso profondo della memoria come strumento per conservare e rinnovare sempre i valori che ci sono stati trasmessi”.
Queste le parole del presidente Francesco Acquaroli, in un post Facebook, il quale ha celebrato il 25 aprile nella “sua” Potenza Picena.
"Il 25 aprile ricorre la liberazione dell'Italia, dei nostri popoli, dal giogo nazifascista. Il 'mai dimenticare' che ci ha accompagnato in questi lunghi 76 anni oggi deve essere un monito ancora più alto".Ê il messaggio, invece, del presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini.
"Viviamo una guerra non dichiarata, la guerra di un virus che provoca morti, paura, che ci ha costretto a rimanere rinchiusi nelle case e a cambiare le nostre vite. Proprio questa situazione - sottolinea - ci deve spingere a essere coscienti di quanto la libertà sia fragile e di quanto dobbiamo difenderla e tutelarla in ogni istante della nostra giornata, della nostra vita, in ogni azione che mettiamo in campo. Questa guerra, come quella del secolo scorso, la vinceremo a costo di sacrifici enormi. Pensiamo a tutte le persone che ci hanno lasciato, ai tanti anziani che non ci sono più. Sarà una guerra lunga, non si vincerà in tempi brevi, ma dobbiamo lottare . conclude - avendo forti dentro di noi, come settantasei anni fa, i principi della libertà e della democrazia. W la libertà, W il 25 aprile".
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall'avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili alle varie condotte truffaldine e nello specifico la “truffa dello specchietto” oggi molto utilizzata.
Di seguito la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Monte San Giusto che chiede: “A quali responsabilità va incontro chi attua la cosiddetta truffa dello specchietto dell’auto?”
La nota "truffa dello specchietto rotto" è un reato che viene messo in atto fingendo che lo specchietto della propria auto sia stato danneggiato da un'auto in marcia, al fine di farsi dare nell'immediatezza dei fatti del denaro per ripararlo senza coinvolgere l'assicurazione o le forze dell'ordine. Alcuni truffatori poi si spingono oltre, addebitando al malcapitato automobilista anche la responsabilità di piccole ammaccature della carrozzeria, presenti sullo stesso lato dell'automobile in cui si trova lo specchietto. In genere per far credere alla vittima predestinata che la sua auto ha colpito lo specchietto dell'auto del truffatore, i truffatori lanciano sassi o piccoli oggetti vicino per simulare un rumore simile a quello dell'urto tra due auto. In seguito l'autore del reato, a bordo della sua auto, si affianca all'auto della potenziale vittima, facendole credere che è stato proprio lui/lei il responsabile del danno arrecato al suo specchietto. Una volta che il truffatore è riuscito a convincere la vittima di avergli provocato un danno, gli fa credere di voler risolvere bonariamente la questione, chiedendo per la riparazione dello specchietto somme in genere modeste, che si aggirano attorno ai 100/150 euro.
In genere chi mette in atto questa truffa è piuttosto abile e convincente, soprattutto se la vittima predestinata è un giovane neo patentato o una persona anziana. E' necessario però mantenere la calma e non mostrare insicurezza o paura, perché è proprio questo l'obiettivo che vuole ottenere il truffatore. La prima cosa da fare quindi è non ammettere subito la propria responsabilità o fare le proprie scuse per il danno, ma chiedere l'intervento dei vigili o di un parente e che venga compilato il Cid, visto che il veicolo è assicurato. In genere questa richiesta è sufficiente a far desistere il truffatore dai propri propositi e a farlo ritirare di buon ordine, tenuto conto comunque che lo stesso andrebbe denunciato.
Ora però analizzando dal punto di vista giuridico tale condotta penalmente rilevante, la stessa è punita ai sensi dell'art. 640 c.p. quale reato di "truffa" che viene commesso da "Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno."
Dalla lettera della norma si evince che la truffa consiste in una simulazione o dissimulazione finalizzata a indurre in errore la vittima, al fine di provocare un danno alla persona offesa con conseguente vantaggio del responsabile o di un terzo, vantaggio o profitto che nel caso della truffa dello specchietto si identifica con una somma di denaro. Inoltre, ai truffatori dello specchietto può essere anche contestata l’aggravante della minorata difesa, o per la particolare vulnerabilità del soggetto passivo dalla quale l'agente trae consapevolmente vantaggi, o, come chiarito dalla Cassazione n. 40268/2017, che ha ritenuto legittima la contestazione dell’aggravante della minorata difesa, in quanto "le truffe dello specchietto risultavano consumate in strade strette e densamente trafficate, il che rendeva maggiorente credibile il tamponamento abbattendo, per la verosimiglianza dell'evento correlata all'ambiente, le capacità critiche e reattive delle vittime.
Alla luce di tali considerazioni, ed in risposta alla nostra lettrice, risulta corretto affermare che, “Commette il reato di truffa aggravata dalla minorata difesa colui che simula la rottura del proprio specchietto per percepire una somma di denaro dalla persona raggirata notandone la debole personalità e la sua manipolabilità” (Cass. Pen., Sez. II, sentenza n. 12801/21).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4274 tamponi: 2323 nel percorso nuove diagnosi (di cui 624 nello screening con percorso Antigenico) e 1951 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 12,9%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 299 (48 in provincia di Macerata, 88 in provincia di Ancona, 59 in provincia di Pesaro-Urbino, 46 in provincia di Fermo, 49 in provincia di Ascoli Piceno e 9 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (49 casi rilevati), contatti in setting domestico (93 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (81 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (11 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (7 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 54 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 624 test e sono stati riscontrati 37 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
In diminuzione di 5 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 545, di cui 68 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Sono, invece, 30 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 130 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 50 al Covid Hospital e 30 a Camerino. Altre 9 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una certa stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 12,9% oggi, rispetto al 12,5% di ieri.
La Feba Civitanova Marche torna da Bolzano a mani vuote. Le momò, dopo un match equilibrato, cedono per 73-56 contro le altoatesine. Le biancoblu hanno avuto un passaggio a vuoto nel terzo quarto, con le padrone di casa che hanno scavato il solco vincente. Si chiude così con una sconfitta la regular season delle momò in attesa di conoscere la griglia play-out, in vista anche dei recuperi delle altre squadre impegnate per la lotta salvezza.
La Feba si presenta con il rientro di Binci e con Rosellini e Bolognini in campo ma senza Trobbiani, precauzionalmente a riposo. Primo quarto in perfetto equilibrio tra le due squadre, con la Feba che tenta l’allungo in alcune situazioni ma le locali rimangono sempre in scia per poi chiudere con il canestro di Assentato sul 15-15. Nel secondo periodo parte meglio Bolzano che tocca il 28-20, a metà frazione, ma le momò rientrano con tanta determinazione e concentrazione, con il canestro di Binci a fissare il punteggio sul 33-31 con cui si va al riposo lungo.
Alla ripresa delle ostilità le ragazze di coach Donatella Melappioni e Gabriele Carmenati partono a rallentatore e le locali ne approfittano, La compagine di coach Alessandro Pezzi mette il break decisivo chiudendo sul 58-41 il periodo. Nell’ultima frazione la Feba non riesce a ricucire lo strappo e si deve arrendere per 73-56.
“Siamo reduci da una settimana in cui non ci siamo allenate al completo visto che alcune ragazze sono reduci dalle terapie – commenta coach Donatella Melappioni – e da problemi fisici, quindi siamo riuscite ad allenarci a pieno organico solo ieri. Oggi mancava Jessica Trobbiani, che è una giocatrice importante nella nostra economia del gioco, e la sua assenza si è fatta sentire. Detto questo purtroppo ancora una volta siamo incappate in un terzo quarto non all’altezza delle aspettative ed abbiamo perso lì la partita. Sul -17 nell’ultimo quarto abbiamo avuto tre attacchi per cercare di accorciare e ribaltare la differenza canestri ma senza successo. A questo punto non ci resta che attendere il risultato delle avversarie, ovvero Bolzano e Livorno, nei loro recuperi per capire la nostra griglia play-out”.
ACCIAIERIE VALBRUNA BOLZANO – FEBA CIVITANOVA MARCHE 73-56 (15-15; 18-16; 25-10; 15-15)
ACCIAIERIE VALBRUNA BOLZANO: Kujit 20, Chiabotto 5, Fabbricini 8, Assentato 13, Hafner D. 9, Luppi, Garaffoni 1, Bonvecchio 13, Marcello 4, Hafner M., Villarini All. Pezzi
FEBA CIVITANOVA MARCHE: Rosellini 5, Paoletti 16, Dzinic, Castellani 6, Bolognini 9, Angeloni 2, Bocola 13, Severini ne, Binci 5, Pelliccetti ne All. Carmenati
Arbitri: Andrea Andreatta ed Alessandro Frigo
Schianto in via Nazionale : i 4 occupanti dei mezzi finiscono all’ospedale
I Vigili del fuoco e gli operatori del 118 sono intervenuti ieri sera, poco dopo le ore 20:30 a Tolentino in via Nazionale, per un incidente stradale tra due auto.
La squadra dei Vigili del Fuoco sul posto ha messo i veicoli in sicurezza in quanto le quattro persone coinvolte erano già fuori dalle loro auto e trasportate tutte all'ospedale di Macerata dal 118.
I rilievi del caso sono spettati ai carabinieri della Compagnia di Tolentino.
Andreani che si lascia scivolare a terra sfinito dopo l’errore di Giulio Casagrande sul tiro da tre del potenziale pareggio nei supplementari è l’immagine del sofferto ma fondamentale successo della Rossella Civitanova sul campo della Pontoni Monfalcone. Una vittoria, la prima dopo sei ko in fila, che i biancoblù si sono guadagnati dopo 45’ di autentica battaglia, nei quali nessuna delle squadre ha mai avuto più di due possessi di vantaggio sull’altra e che la Virtus ha fatto sua solo grazie alla maggiore lucidità nei secondi finali tanto dei tempi regolamentari quanto dell’overtime.
Coach Foglietti recupera in extremis Riccardo Casagrande, subito lanciato in quintetto da 4 al posto di Vallasciani (in tribuna finisce stavolta Felicioni), e che sarà una battaglia lo si capisce sin dai primi minuti. La Rossella inizia la gara con le polveri bagnate al tiro dalla lunga distanza, ma i guizzi di Milani e dello stesso Casagrande suonano la carica per i biancoblu, che provano a dare un primo strappetto (11-16 al 7’) e tengono il naso avanti praticamente per tutto il primo quarto. La Pontoni però reagisce e il secondo quarto è tutto sul filo dell’equilibrio: l’intervallo lungo dice 37-39.
Nella ripresa Monfalcone prova ad alzare i giri e prende il volante del match salendo anche a +5 (54-49 al 27’ con bomba di Scutiero), ma la Rossella, a differenza delle ultime uscite, stavolta è viva, trascinata da un ottimo Milani, e tiene la scia dei padroni di casa. Un’amnesia difensiva su un taglio back door di Bacchin costa il massimo vantaggio Falconstar in apertura di quarto periodo (60-54 a 9’ dalla sirena), ma Civitanova risponde colpo su colpo e all’ultimo giro di lancette la gara è ancora tutta da decidere, con Monfalcone sì avanti, ma solo di 3 lunghezze (69-66). Rocchi sbaglia dall’arco per il pareggio con 55” da giocare, ma la Pontoni spreca in attacco e poi fa un disastro in difesa: invece di spendere il fallo per evitare la tripla del pareggio, la Pontoni commette fallo sulla avventurosa tripla di Andreani con 10” da giocare. Il play biancoblu lucra così tre liberi e li manda tutti a bersaglio per il pareggio a quota 69. La palla della serata, però, ce l’avrebbero comunque i friulani: ma Matteo Schina non punisce, tutto rinviato all’overtime.
Il supplementare è di autentica guerriglia, con tanta intensità e altrettanti errori. Il solito prezioso Vallasciani porta avanti la Rossella all’imbocco dell’ultimo minuto (72-73), la Pontoni perde palla sul ribaltamento di fronte e Andreani azzanna la preda guadagnandosi un paio di liberi per il +3 a 33” dalla fine (72-75). L’errore del Casagrande monfalconese da 3 con 20” sul cronometro è di fatto la condanna per i friulani, perché Fabi arpiona il rimbalzo, subisce il fallo e dalla lunetta manda i titoli di coda.
È un successo dal peso specifico enorme per la Rossella, che complice il ko interno della Guerriero Padova contro Roseto abbandona proprio i veneti solitari all’ultimo posto. La strada che porta verso la salvezza è ancora lunga e passerà dal tirare fuori qualche punto dalla doppietta casalinga con la quale si chiuderà la regular season (mercoledì sere alle 20.30 contro la Antenore Energia Padova, domenica alle 18 contro la Gesteco Cividale): la brutta china presa nell’ultimo mese e mezzo, però, è stata cancellata.
Queste le parole a caldo di coach Stefano Foglietti: «Siamo scesi in campo con l’atteggiamento giusto, siamo sempre rimasti attaccati alla partita e alla fine con una difesa molto aggressiva siamo riusciti a portarla a casa. Abbiamo finito la gara praticamente con cinque piccoli, con Casagrande e Vallasciani come finti lunghi, e cambiando su tutti i blocchi siamo riusciti a mantenere alta l’intensità. La scelta ci ha pagato, ma al di là della tattica abbiamo avuto qualcosa in più a livello mentale. Nelle partite scorse c’era sempre un momento in cui la squadra aveva una sbandata clamorosa che comprometteva il risultato. In queste mie prime due partite qui, a parte quel brutto primo quarto e mezzo contro Vicenza, siamo sempre stati sul pezzo. Abbiamo cambiato registro sia in difesa che in attacco e questo mi fa piacere e mi fa ben sperare per le prossime partite».
PONTONI MONFALCONE-ROSSELLA CIVITANOVA 72-79 D.T.S.
MONFALCONE: Murabito 3, Bacchin 3, Casagrande 13, Arnaldo, Scutiero 8, A. Schina 7, Bonetta 3, M. Schina 9, Milisavljevic 7, Macaro ne, Gobbato 2, Medizza 17. All.: Praticò.
CIVITANOVA: Montanari ne, Fabi 7, Cognigni, Andreani 14, Vallasciani 6, Amoroso 7, Lusvarghi 5, Casagrande 13, Rocchi 9, Milani 18. All.: Foglietti.
ARBITRI: Suriano, De Bernardi.
PARZIALI: 20-21, 17-18, 19-13, 13-17, 3-10.
Dal 3 maggio le canzoni dei finalisti in onda su Rai Radio 1 e al via la gara su Facebook per eleggere 2 vincitori
Presentati in concerto in anteprima nazionale i 16 finalisti della XXXII edizione di Musicultura, dal Teatro Persiani di Recanati, in diretta su Rai Radio 1, la radio ufficiale dell'evento.
Una grande serata di musica d’autore live condotta da John Vignola con la partecipazione di Marcella Sullo e Duccio Pasqua in collegamento dagli studi di Roma di Saxa Rubra di Rai Radio 1. Ospite della serata il poeta e scrittore Guido Catalano tra i membri del Comitato di Garanzia di Musicultura. “Non avrei mai pensato di essere nell’ importante Comitato insieme a Vasco Rossi e a tanti altri grandi musicisti – ha detto Catalano - Io amo la musica, è stato bellissimo poter leggere le mie poesie accompagnato dai musicisti a Musicultura. Sono sopravvissuto alla pandemia scrivendo fiabe, leggendo libri e ascoltando musica".
Dalla Regione Marche il saluto dell’Assessore alla Cultura Giorgia Latini “E’ un grande piacere portare il mio saluto a Musicultura simbolo e eccellenza culturale delle Marche capace di valorizzare la nostra identità e di trasmettere a livello nazionale e nel mondo l’immagine della nostra straordinaria regione. Oggi più che mai, dopo la chiusura prolungata per la crisi sanitaria che ha creato danni non solo economici ma anche psicologici e sociali, sostenere e promuovere eventi culturali significa porre le basi per il benessere della comunità, il rilancio e la rinascita delle Marche. Grazie a Musicultura riparte quindi lo spettacolo, le emozioni e il territorio. Mi congratulo per questa manifestazione che dal 1990 contribuisce all’evoluzione stilistica e al ricambio generazionale della canzone italiana aprendo al dialogo intergenerazionale dove nuovi linguaggi espressivi si confrontano con la tradizione".
Il Sindaco di Recanati Antonio Bravi nel dare il benvenuto ai giovani finalisti ha sottolinato il legame culturale che c’è tra Recanati Musicultura e la poesia ricordando la figura dello storico fondatore e direttore artistico del Festival Piero Cesanellli: “Qui a Recanati abbiamo tutti amato Piero Cesanelli, la città lo vuole ricordare intitolando a suo nome il largo dove è ubicato il nostro storico Teatro Persiani.”
“E’ veramento bello ritrovarsi insieme ad ascoltare la musica dal vivo nel Teatro della città – ha aggiunto l’Assessora alla Cultura del Comune di Recanati Rita Soccio- Recanati non si è mai fermata, la cultura è il motore che ci ha spinto a realizzare sempre nuove idee e progetti per vivere meglio.” Presente alla serata, la seconda città del Festival, Macerata, con l’ Assessore ai grandi eventi del Comune Riccardo Sacchi “Macerata e Recanati oggi in Italia sono le città per cantare. Ci avviciniamo con grande impazienza ed entusiasmo a vivere la settimana delle serate finali di Musicultura di giugno a Macerata".
Presentatori d’eccezione, per una notte, anche i giovani studenti delle Università di Camerino e Macerata nei lanci dei 16 artisti finalisti sul palcoscenico del Persiani.
Ad aprire la carrellata delle esibizioni Henna con Au revoir una canzone che scopre un amore destinato a finire, eseguita dalla cantautrice Valtellinese con verve espressiva ed originalità di pensieri.
Con un brano dagli orizzonti sonori nitidi e un approccio interpretativo tagliente, il produttore e artista triestino Sesto si e sibito con Sbalzi una canzone con un equilibrio suggestivo tra densità e rarefazione.
Valanghe è la canzone proposta da Elasi, una galassia di spunti stilistici condensati in un sound personale; un bell’invito a tuffarsi nel ballo della vita.
Ciao sono Vale, un nome d’arte che è gia una presentazione e una canzone che parla di un amore corrisposto che trova nel fuoco di un rapporto a due il rifugio dal freddo del mondo: Tutto ciò che vuoi eseguita con una voce intensa e un arrangiamento calibrato.
Caravaggio, da Latina, con una vocalità moderna e personale, ha presentato la canzone Le cose che abbiamo amato davvero, il pathos di una verità amara, figlia della vita vissuta.
Come tirarsi fuori da una relazione tossica, Elvira Caobelli lo racconta con forza e passione nel brano Grazie a Dio ne sono fuori, una canzone minimale nella forma e potente nella sostanza.
I The Jab si sono esibiti con ritmo, melodia e fluidità nel brano Giovani favolosi, una prova matura, figlia della volontà di rispondere artisticamente a sé stessi.
Lune storte è la canzone di Luk di Napoli un evocativo flusso di coscienza, tra sonorità dilatate e avvolgenti aperture melodiche.
La gioia della passionalità e lo stupore dell’amore vissuti e cantati senza rete, sono i temi di Miglio nella canzone Pornomania, una freccia che va diritta al centro.
I Sudestrada con un elettro-pop ispirato e un testo levigato hanno presentato Bazar, la descrizione di un romantico altrove in bilico tra sogno e realtà.
Una canzone di sentimento e solitudine quella presentata dai fratelli Brugnano in Canzoni da mangiare insieme, la poetica sincerità del pensare l’amore in presa diretta.
La radio è la canzone sbarazzina, felicemente vestita in abito rétro di Mille che ha espresso con voce frizzante, ritmo in battere e ritornello trascinante.
Sara Rados con parole giuste, cercate con cuore e fatica ha presentato Carapace un brano spiazzante, onirico e al tempo stesso concreto.
La sincerità di un ventenne che si interroga sul proprio futuro in una ballad dai toni delicati e struggenti è la canzone presentata da Lorenzo Lepore: Futuro.
I The Pax Side Of The Moon si sono esibiti con la canzone-inno Lombardia (dicon tutti che sei mia…) la Lombardia e le sue genti stilizzate con ironia, autoironia e tenerezza.
Francesca Romana Perrotta ha chiuso il concerto dei 16 artisti finalisti con la canzone d’amore Dentro a un bar: entrare in un bar e riconoscere lui, seduto di spalle, in un attimo sentirsi riavvolgere dalle spire di una storia d’amore.
Da lunedì 3 maggio Rai Radio 1 prenderà in consegna le canzoni finaliste per accompagnarle nelle case degli italiani nelle trasmissioni di Radio 1 Music Club e Stereonotte condotte rispettivamente da John Vignola e Duccio Pasqua. Lo stesso giorno si aprirà la gara sulla pagina Facebook di Musicultura per l’elezione del pubblico, a suon di like, di due degli otto vincitori finali del Festival. Gli altri sei vincitori saranno decretati dal prestigioso Comitato di Garanzia di Musicultura composto da Claudio Baglioni, Brunori Sas, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Luca Carboni, Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Alessandro Carrera, Guido Catalano, EnnioCavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Frankie hi-nrg mc, Giorgia, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Antonio Rezza, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Riccardo Zanotti.
In otto saliranno sul palcoscenico dello Sferisterio di Macerata, insieme ai grandi ospiti delle serate finali, nella settimana del Festival tra il 14 e il 19 giugno, dove si contenderanno il titolo di vincitore assoluto e l’ambito Premio Banca Macerata di 20 mila euro.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 5 decessi correlati al Covid-19.
Due vittima sono state registrate in provincia di Macerata: si tratta di una 78enne di Treia che ha perso la vita al Covid Hospital e un 76enne di Penna San Giovanni che si è spento presso la Residenza Valdaso.
Sono state due anche le vittime all'ospedale di Torrrette: si tratta di una 62enne di Falconara Marittima e una 79enne di Ancona.
Una 71enne di Piandimeleto ha perso la vita all'ospedale di Pesaro.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2909 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (958), mentre sono 486 quelle totali nella provincia di Macerata.
Sessantenne azzannato dal proprio cane: finisce in ospedale.
L'episodio è avvenuto nel pomeriggio odierno, intorno alle 18, in contrada Cimarella nel territorio comunale di Montecassiano.
Un uomo - per cause da appurare - è stato morso dal proprio cane, un pastore maremmano, agli arti superiori.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto gli operatori sanitari della Croce Verde che hanno trasportato il ferito all'ospedale di Macerata. Al 60enne, che presentava profonde ferite alle braccia, saranno applicati dei punti di sutura.
„
Spaventoso incidente quest'oggi per Paolo Andreucci e il suo equipaggio al 28esimo Rally Adriatico, round d’apertura della stagione 2021 del Campionato Italiano Rally Terra.
L’undici volte campione nazionale e secondo nel CIRT 2020, durante la Colognola 1 nel territorio comunale di Cingoli, stava affrontando una stretta curva a sinistra quando la vettura si è sbilanciata sul lato destro, cappottandosi da una parte ed impattando su un terrapieno, che ha avuto un effetto di rimbalzo sulla Fabia ulteriormente ribaltatasi. Una dinamica che a vederla è stata spaventosa, ma fortunatamente l’equipaggio – composto da Andreucci e Francesco Pinelli - è uscito incolume.
Il 28esimo Rally Adriatico è stato poi vinto Umberto Scandola. Il pilota veronese, in gara per prepararsi in vista dell’impegno 2021 nel FIA European Rally Championship con la Hyundai i20 R5 di Hyundai Rally Team Italia navigato da Guido d’Amore, ha conquistato una vittoria netta mai veramente in discussione.
Di seguito il link con il videocon le immagini dell'incidente occorso ad Andreucci e Pinelli, che fortunatamente non ha avuto gravi conseguenze per i ploti:
Ecco il Video
Grande soddisfazione da parte dei vertici ASSM e Terme Santa Lucia di Tolentino per i risultati raggiunti in poco più di una settimana sul fronte vaccini.
In modo particolare il Presidente Stefano Gobbi e l’Amministratore Delegato Graziano Natali hanno ringraziato la Regione Marche, l’Assessorato alla Salute e l’Associazione Terme delle Marche "per aver permesso di organizzare, presso le Terme Santa Lucia di Tolentino, un Hub di vaccinazione in grado di supportare la sanità maceratese in questo particolare momento storico, con sforzi e spese a totale carico di Assm SpA".
"In poco più di una settimana, dal martedì al venerdì, sono stati somministrati più di 500 dosi di vaccino ad aventi diritto attraverso le liste fornite direttamente dall’Asur3. In tutto in una sede più che idonea e con personale sanitario, infermieristico e amministrativo precedentemente formato, al fine di accogliere i pazienti in piena sicurezza e senza assembramenti", spiegano.
Particolarmente soddisfatto il Presidente ASSM SpA Stefano Gobbi anche nella veste di Medico di Medicina Generale e ancor più come responsabile delle Politiche Sanitarie Regionali in Forza Italia, il quale auspica di poter proseguire con le vaccinazioni presso le Terme anche nei prossimi mesi, a supporto della sanità provinciale e a sostegno dei programmi regionali che l’Assessore alla Salute Filippo Saltamartini sta predisponendo.