Ares Safety Maerata Softball torna dalla trasferta contro Inox Team Saronno con due sonori ko, nella tredicesima giornata del campionato di serie A1. Il turno ha evidenziato la superiorità delle squadre più forti del torneo (Bollate, Caronno, Forlì e Saronno, cui si sta aggiungendo Pianoro), segnando con cinque doppiette la differenza di caratura con tutte le altre avversarie. Ben nove delle dieci partite si sono concluse anzitempo.
Le campionesse d'Italia in carica di Saronno dovevano rifarsi della battuta d’arresto dello scorso fine settimana con Bollate. Con determinatezza hanno subito indirizzato le due partite senza lasciare scampo alle marchigiane. Macerata subisce le due peggiori sconfitte di questo campionato, venendo meno al carattere combattivo che l’ha fin qui caratterizzata.
In gara 1 le lombarde si abbattono immediatamente sulle maceratesi. Nel primo inning Saronno segna infatti quattro punti con il singolo di Giulia Longhi e il triplo a basi cariche di Sara Brugnoli. Sfida praticamente segnata e Alice Nicolini in pedana non ha problemi a gestire gli attacchi marchigiani.
Saronno chiude anticipatamente la sfida nella quinta ripresa, con altri tre punti, segnati questa volta tramite gli RBI di Noa Armirotto (singolo) e Arianna Nicolini (doppio). Risultato finale 7-0. Gara 2 è ancora più dirompente, Saronno impone un netto 12-0 in quattro riprese, trascinata da Armirotto (1-3, 3 RBI), Lozada (3-3, 2 RBI), Marrone (1-2, 2 RBI) e Rotondo (2-3).
Macerata si piega in occasione della prima partenza italiana veramente negativa di Chantelle Ladner (10 R, di cui 7 a suo carico, in 2.1 IP). Dopo tre punti nelle prime due riprese, le ragazze di Saronno si scatenano nella terza frazione, segnando nove punti. Stephanie Trzcinski effettua 9 strikeout in quattro inning lanciati. Stop sul 12-0.
Per Ares Macerata un match perso come poteva essere logico e prevedibile, ma non nelle dimensioni in cui è avvenuto. Positivo invece, in base ai risultati, l’aver mantenuto il settimo posto in classifica con ampio margine sull’ultima posizione, che porta alla retrocessione.
I Vigili del fuoco sono intervenuti nel pomeriggio di oggi a Recanati, in Contrada Cirfoglio, per recuperare un’auto che per cause in fase di accertamento era rimasta bloccata in un campo agricolo dalla vegetazione.
La squadra di Macerata intervenuta con un’autobotte ed un mezzo 4x4 ha provveduto a rimettere il mezzo sulla strada in modo che il conducente potesse riprendere la guida senza intoppi.
Si è svolta nella bellissima cornice della Rocca del Borgia a Camerino la cerimonia che ha ufficialmente concluso questi Campionati Nazionali Universitari 2023, un evento che ha portato circa 3000 presenze tra atlete, atleti, personale sportivo e staff tecnico.
La cerimonia si è aperta con i saluti istituzionali del presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli, seguito dal prorettore vicario dell’Università di Camerino Graziano Leoni e poi ancora il presidente della FederCUSI Antonio Dima e il sindaco della città Roberto Lucarelli.
La soddisfazione è totale, non lo nascondo né le autorità cittadine né i responsabili dei CUS che hanno partecipato, un’organizzazione ad altissimi livelli, per servizi offerti e spazi messi a disposizione, ma anche tanta gioia e divertimento grazie all’entusiasmo dei volontari sempre disponibili e sorridenti.
Le parole del presidente Belardinelli: “Camerino è tornata a vivere e l’emozione non si nasconde, ha dimostrato come un territorio ferito può alzare la testa avanti a tutto il paese, grazie alla collaborazione tra CUS Camerino, UNICAM e tutto il territorio”. I maggior ringraziamento a Roberto Cambriani, dirigente sportivo del Cus Camerino che ha gestito l’intera parte tecnico sportiva.
Importante, ha ricordato il presidente Dima, come questi campionati siano i primi dove il CUSI si presenta come federazione dimostrando l’importanza dello sport Universitario a livello internazionale.
Tanti i CUS che hanno partecipato e che si sono distinti nelle varie discipline, sia quelle tradizionali come il calcio, la pallavolo e la pallacanestro, ma anche tanti sport opzionali come il calcio balilla, il calcio a 5 femminile e perfino la bicicletta su strada.
Nel corso della serata sono state consegnate le coppe alle delegazioni dei CUS vincitori di ori, presente anche il Cus Camerino che grazie alla studentessa Elena Tangherini primo posto nel podio al fioretto femminile (scherma) e Marco Cruciani, oro nella corsa in montagna, portano per il CUS di casa due medaglie d’oro.
La città di Camerino ha saputo come presentarsi a questo evento, ha vinto la sua missione, in questi 10 giorni di sport sono nate delle vere amicizie in un’ambiente che ha saputo accogliere e far sentire a casa: ogni giornata è stata arricchita da eventi culturali, musicali e sociali. Il ringraziamento finale del sindaco Lucarelli verso il presidente Dima e tutta la FederCUSI sottolineando come il forte legame con la città dimostri attenzione e stima tra i due.
Bambina di 5 anni rischia di annegare: decisivo il tempestivo intervento di un bagnino. È quanto avvenuto intorno alle 11 di questa mattina, nel tratto di spiaggia libera nei pressi dello chalet Lido Cristallo di Civitanova Marche, sul lungomare Piermanni.
La piccola si trovava in acqua quando, probabilmente anche a causa delle condizioni di mare mosso (oggi c'è bandiera rossa), ha iniziato a bere e ha perso conoscenza per qualche attimo, prima che i bagnanti si accorgessero di quanto stava avvenendo e la portassero a riva.
Qui decisivo è stato l'intervento del giovane assistente bagnante Leonardo Crupi, 19enne civitanovese brevettato dalla Società Nazionale di Salvamento, che si è precipitato sul posto appena compresa la gravità della situazione, nonostante presti servizio in un altro tratto di spiaggia, tra gli stabilimenti Croce del Sud e Figaro.
Grazie alle sue competenze come soccorritore della Croce Verde, il giovane ha controllato le condizioni della bambina - accertandosi della presenza del battito - prima che sul posto giungessero i sanitari del 118 che hanno immediatamente trasferito la bimba all'ospedale di Civitanova Marche in codice rosso. Fortunatamente, non si troverebbe in pericolo di vita.
Si tratta del secondo salvataggio in meno di una settimana a Civitanova Marche, dopo l'intervento del 17enne di Pollenza, Alessio Corona, che ha soccorso un papà e la sua bambina lo scorso mercoledì (leggi qui).
Un'auto Volkswagen Golf, con tre giovani a bordo residenti nel Pesarese, si è cappottata in curva, ha sfondato il parapetto ed è finita ruote all'aria in un torrente, in questo momento in secca, dopo un salto di alcuni metri.
L'incidente, avvenuto nella notte in località Cannelle di Fano, direzione Flaminia, non ha causato vittime ma un 31enne di Colli al Metauro è stato trasportato dai sanitari all'ospedale Torrette di Ancona per le cure e gli accertamenti del caso.
Era cosciente al momento dei soccorsi. Due dei giovani che si trovavano nella vettura sono usciti da soli dall'abitacolo e hanno chiesto aiuto. Il terzo è rimasto bloccato sul sedile posteriore e poi è stato estratto dai vigili del fuoco di Fano che hanno anche agganciato e tirato fuori l'auto dal greto del torrente Rio Secco.
Sul posto anche due ambulanze del 118 e la polizia locale di Fano che ha eseguito i rilievi per ricostruire la dinamica dell'incidente.
Dopo il Velox anche il "Nando Cleti" giunge al penultimo atto, le semifinali. E così come avveniva quasi abitualmente pre pandemia, anche questa 37° edizione del torneo di calcio giovanile destinato alla categoria 'Esordienti' vede le ritrovate formazioni del vicino Abruzzo protagoniste fino alla fine.
Tra le quattro semifinaliste infatti c'è il Giulianova, fa parte del poker di squadre migliori insieme a due maceratesi come l'Academy Civitanovese e la Robur, più l'anconetana Marina. Semifinali e finali si disputeranno a Villa Potenza sul sintetico: domani alle 18 Academy Civitanovese-Robur e a seguire alle 21 Marina-Giulianova.
I quarti del Cleti sono stati all'insegna dell'equilibrio, una costante va detto in questa edizione 2023. Già gli ottavi avevano visto infatti due gare determinate dai rigori e quattro concluse di misura, i quarti hanno avuto altri due successi col minimo scarto.
Appunto per 2-1 il Giulianova ha battuto l’Invictus di Grottazzolina e la Robur si è imposta sul Castelfidardo. L'Academy Civitanovese ha superato la Cingolana San Francesco 3-1 dopo i supplementari e addirittura il Marina ha strappato il pass ai calci di rigore dopo il 3-3 con la Nuova Folgore. La finale si terrà giovedì sera alle 21.
Si è concluso con successo il primo percorso di formazione per la qualifica di operatore informatico per 13 studenti dell'indirizzo 'Manutenzione e Assistenza Tecnica' dell'Ipsia "F. Corridoni" di Corridonia.
Dal 5 all’8 giugno, i ragazzi hanno sostenuto e superato con successo gli esami di qualifica alla presenza della commissione composta dalla presidente Emanuela Paci, rappresentante della Regione Marche, e dai professori Sergio Morichetti e Flavio Donati.
Il corso assume particolare rilievo perché è il primo e, attualmente, unico corso di qualifica regionale di operatore informatico promosso dalla Regione Marche e finanziato con i fondi europei.
Sotto la sapiente guida dei docenti dell'Ipsia e di qualificati e affermati esperti provenienti dal mondo del lavoro, gli allievi hanno acquisito conoscenze e competenze di tipo laboratoriale, riguardanti settori come l’assemblaggio, la configurazione e la manutenzione dei computer, la manutenzione e riparazione di smartphone, tablet e console, la configurazione e gestione delle reti informatiche, la realizzazione di impianti domotici, la programmazione con sistemi a microprocessore Arduino, la circuiteria elettronica.
Con l’occasione, l'Ipsia "F.Corridoni" di Corridonia si è dotato di un laboratorio fornito di tutta la strumentazione all’avanguardia per sviluppare al meglio i contenuti del corso.
Oltre alla frequenza delle lezioni a scuola, gli allievi hanno anche svolto stage di 160 ore in azienda che sono risultati ampiamente formativi ed essenziali per l’apprendimento delle cosiddette "soft skills", quali flessibilità e adattabilità, autonomia, problem solving, resistenza allo stress, team working, competenze trasversali che sono sempre più rilevanti per il mondo del lavoro.
Giornata di festa a Treia dove il presidente della Figc Gabriele Gravina, nonché vicepresidente della Uefa, e stato l’ospite d’onore per l’inaugurazione del rinnovato campo sportivo che è stato intitolato a Leonardo Capponi, ragazzo di Treia tragicamente scomparso 18 anni fa a causa di un incidente a soli 13 anni.
"Un ragazzo che amava il calcio, amava la vita, un ragazzo buono che potrà continuare a vivere nella memoria di tutti, anche grazie all’intitolazione dell’impianto sportivo" hanno ricordato i familiari commossi. Proprio il presidente Gravina ha consegnato alla famiglia una maglia della Nazionale italiana realizzata per l’occasione col nome 'Leonardo' e il numero 23 (l’anno in corso).
Il numero 1 della Federazione italiana Gioco calcio ha presenziato alla cerimonia del taglio del nastro (organizzato dall’amministrazione comunale) insieme alle autorità sportive regionali e provinciali, alle squadre del settore giovanile dell’Aurora Treia, la dirigenza e coloro che hanno contribuito alla realizzazione dei lavori all’impianto sul quale sono stati effettuati importanti interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico nonché nuovi spogliatoi per un progetto complessivo di 680mila euro.
"Gli anni della pandemia ci hanno portato a stare lontano e tanti ragazzi si sono chiusi in loro stessi - ha detto Gravina - giornate come quella di oggi per me sono una festa e la vera essenza del calcio perché si inaugurano impianti e strutture a disposizione dei giovani: la funzione sociale del calcio e dello sport sono il risultato più importante. Non ci rendiamo conto di quanto sia fondamentale avere società che investono e s’impegnano per i nostri giovani".
A lui il sindaco Capponi ha poi regalato una palla del gioco del bracciale, simbolo di Treia, così come un dono è stato consegnato da Stefano Cegna, presidente dell’Aurora Treia.
"Inauguriamo un impianto sportivo realizzato grazie all’insieme di diverse forze che hanno collaborato affinchè potesse essere migliorato, più sicuro e al passo con le esigenze di oggi e le sfide del futuro - ha spiegato il sindaco Franco Capponi - I lavori effettuati sono stati possibili attraverso il fondo statale “Sport e Periferie” gestito da Sport e Salute s.p.a., attraverso un fondo regionale e per oltre la metà dell’importo da fondi del bilancio comunale che abbiamo voluto destinare a un’opera di cui godono in particolare bambini, giovani di Treia e le famiglie".
"Mi preme sottolineare anche il contribuito all’opera da parte del Rotary Club di Tolentino; dell’Associazione nazionale Comuni italiani, in virtù del protocollo d’intesa ANCI - Istituto credito sportivo. Un grazie alle ditte imprese Virgili S.A.S. e Termotecnica", ha concluso Capponi.
L’immobile ha una superficie di circa 300 mq e consta di quattro ambienti spogliatoio (oltre a due ambienti spogliatoio destinati ai direttori di gara) capaci di ospitare contemporaneamente circa 70 atleti. Include altresì un locale infermeria, ufficio custode, centrale termica e vasca esterna di laminazione delle acque meteoriche che, con l’installazione di pompa sommersa, potranno contribuire all’approvvigionamento idrico per l’impianto di irrorazione del manto in erba sintetica.
Un impianto nel quale diminuiranno i consumi e le emissioni di CO2 quindi rispettoso dell’ambiente. Il sistema energetico installato, infatti, rappresenta il sistema tecnologicamente più evoluto in ottica di efficienza energetica e riduzione delle emissioni di Co2 nell’ambito del riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria.
Sono intervenuti anche il presidente del Coni Fabio Luna e il presidente Figc Marche Ivo Panichi i quali hanno sottolineato l’importanza di avere infrastrutture adatte, del lavoro svolto dai settori giovanili e dell’attività svolta dalle società su tutto il territorio regionale: le Marche sono la regione col numero più alto di società di calcio in rapporto agli abitanti.
Il vice sindaco David Buschittari ha quindi consegnato una pergamena ricordo in omaggio alla Juniores dell’Aurora Treia che ai è aggiudicata il titolo provinciale mentre Infissi Design ha regalato una t-shirt a tutto il settore giovanile.
"Marciapiedi sconnessi, transenne che ostacolano l'accesso ai Lidi della Polizia e del Carabiniere, tombini aperti con conseguente pericolo per i pedoni: una situazione insostenibile considerando che siamo al 25 di giugno, in piena stagione estiva". È quanto ci segnalano diversi bagnanti riguardo l'attuale stato delle cose sul lungomare nord di Civitanova Marche, in prossimità del "Lido della Polizia" e del "Lido del Carabiniere".
Disagi che mal si conciliano con una città che fa dell'attrattività turistica nei mesi della bella stagione il suo punto di forza: "I lavori, connessi al completamento della Ciclovia Adriatica, sono fermi non si sa da quanti mesi - aggiungono i vacanzieri -. La fine, come si evince anche dal cartello posto sulle transenne, era prevista per il 13 febbraio ma qua è ancora tutto un cantiere". "È una vergogna civitanovese, avete mai notato cose simili in Romagna? Sarebbe inconcepibile per loro", concludono amareggiati i bagnanti.
È il cortometraggio indiano "The Silent Echo" il vincitore della nona edizione del Civitanova Film Festival, aggiudicandosi così il premio Stelvio Massi. "The Silent Echo" ha ottenuto anche il premio per la miglior regia per Suman Sen e un ex aequo al premio del pubblico, assieme a Joy e Old Tricks.
Continuando a parlare delle premiazioni, miglior attrice della nona edizione della rassegna dei corti è Chiara Ferrara (Reginetta) mentre il premio del migliore attore, dedicato da quest’anno all’amico del festival Claudio Gaetani, se l’è aggiudicato Taki Pernishki (Old Tricks). Miglior corto di animazione, all’interno del progetto Corti Young con le scuole, è andato a Canary, mentre il premio Fangoassami degli organizzatori è stato assegnato ad A guerra finita.
Tra gli ospiti delle premiazioni, il presidente della Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini: "Sono onorato di partecipare all’atto finale del Civitanova Film Festival - le sue parole -, che ha saputo caratterizzarsi grazie ad una proposta originale e ad un format in continua evoluzione. Un festival cinematografico che è anche una festa dell’intelligenza e della creatività".
"Oggi condividiamo il momento centrale, con la premiazione dei corti, che vede in concorso opere italiane ed internazionali. Qui si fa cultura a 360 gradi, sono stati ospitati grandi protagonisti del cinema, si è data voce ad autori esordienti, si sono promossi dibattiti competenti ed appassionati. Congratulazioni agli organizzatori, sono certo che continuerete a promuovere bellezza come avete fatto in questi anni", ha concluso.
La Presidente dell’Azienda Teatri Maria Luce Centioni ha poi sottolineato come il CFF sia ormai un "festival non più solo civitanovese ma una rassegna di caratura internazionale, visto il gran numero di produzioni che fanno dialogare la città con il mondo. Ma peculiarità del CFF è quella di toccare diversi ambiti e sfere, portando il cinema anche nelle scuole e gli studenti al cinema".
A ritirare i premi per The Silent Echo, Cristiano Anania della distribuzione Associak: "Il cortometraggio è un genere che ormai si sta distinguendo per la qualità. È un momento storico per i corti perché, se in passato si potevano vedere solo nei festival oggi iniziano ad essere proiettati anche in sala".
La serata si è aperta con un pensiero a Luigi Ciucci, amatissimo attore civitanovese, con il figlio Marco che ha realizzato un significativo contributo video in onore del papà. Toccante è stato quindi il momento del premio dedicato a Gaetani, con la famiglia dell’attore che ha consegnato il riconoscimento.
"Il grazie più sentito - il saluto conclusivo dei direttori artistici Michele Fofi e Peppe Barbera - è sempre rivolto al nostro pubblico, che ci ha accompagnati in questi dodici giorni di programmazione facendoci sempre sentire il suo sostegno".
Ma il CFF non si ferma qui: Appendice del festival, infatti, c’è la rassegna "L’inimitabile bionda", che per i quattro lunedì di luglio accompagnerà il pubblico del Cecchetti alla visione di quattro capolavori con protagonista Marilyn Monroe. Il via è con A qualcuno piace caldo, lunedì 3 luglio (ore 21.30).
Da segnalare, inoltre, la mostra che per tutto il mese di luglio si terrà al Magma con tema Monroe, organizzata da Mario Capozucca (Sam Vaccario) e l’associazione Nuova Carta Canta.
È di cinque grossi sacchi neri pieni di rifiuti il "bottino" dei soci del May Fly Club Sibilla, associazione maceratese di pescatori con la mosca artificiale, realizzato nel corso di una giornata dedicata, anziché a canne, lenze e pesci, alla bonifica di un tratto del fiume Potenza.
L’iniziativa, patrocinata dal comune di Pioraco, si è svolta nella mattinata di sabato 24 giugno in località Paradiso e ha riguardato cica un chilometro di fiume.
"Ovviamente si tratta solo di un piccolo contributo al mantenimento in buona salute dei nostri corsi d’acqua - spiegano il presidente del May Fly Club Sibilla, Sauro Broglia e il segretario Eugenio Poloni - ma anche una dimostrazione di come il volontariato possa contribuire con azioni positive al risanamento e alla conservazione delle risorse naturali e, per di più, a costo zero per la collettività".
Il grosso della "pesca" è stato costituito da plastiche delle più svariate provenienze che, presto o tardi, disfacendosi, sarebbero andate a incrementare il triste fenomeno delle "microprastiche" in mare.
Il May Fly club Sibilla, che ora ha sede legale a Petriolo e la sede operativa a Tolentino, del resto, non è nuovo a iniziative di questo tipo che, periodicamente, vengono ripetute lungo i corsi d’acqua della provincia.
Un'iniziativa umile e silenziosa, insomma, svolta da sinceri appassionati dei corsi d’acqua che, anziché effettuare azioni eclatanti a difesa della natura come sembra andare di moda ai nostri giorni, hanno preferito calzare gli stivali e risalire con fatica le veloci correnti del Potenza con i pesanti sacchi in spalla.
Sono state ben 11 le partite di calcio che si sono svolte presso lo stadio Giovanni Paolo II di Matelica in occasione dei Campionati Nazionali Universitari organizzati quest’anno dal Cus Camerino. L’impianto sportivo matelicese è stato scelto come sede della disciplina del calcio a 11, con le prime partite, valide come quarti di finale, che si sono tenute lo scorso martedì (20 giugno). Mercoledì (21 giugno) si sono svolte invece le semifinali, con la giornata di ieri (venerdì 23 giugno) in cui si sono giocate le finali.
A spuntarla è stato il Cus Lecce, secondo posto per il Cus Cosenza e terzo posto per il Cus Brescia ad ex aequo con il Cus Parma. Presente in tribuna e poi in campo per le premiazioni, l’assessore allo Sport Graziano Falzetti. "Tre giorni di sfide e di emozioni che abbiamo seguito con grande passione – ha commentato Falzetti – siamo grati al Cus Camerino per aver scelto il nostro impianto sportivo come sede per il calcio, a conferma della grande qualità della struttura e della collaborazione che c’è da sempre tra Comune di Matelica, Cus Camerino e Università di Camerino".
Nessun agente chimico, niente diserbanti o fitofarmaci di alcun genere. L’amministrazione comunale ha scelto una strada a impatto zero per la disinfestazione dagli afidi dei tigli del Pincio, affidando a un’impresa specializzata il compito di combattere i parassiti utilizzando le larve di coccinella.
Il principio è molto semplice: gli “insetti portafortuna” allo stato larvale sono molto golosi di afidi, i tipici pidocchi che compaiono sulla corteccia degli alberi e che nutrendosi di essa producono lamelata, la secrezione appiccicosa che molto spesso troviamo depositata sopra le auto in sosta o su pavimentazioni e recinzioni.
Sfruttando questa “voracità”, si procederà al lancio su una settantina di piante di un totale di circa 2 mila larve di coccinella, che pian piano inizieranno il loro lungo banchetto. Un trattamento che, a differenza di quello a base di prodotti chimici, non produce risultati immediati, ma che nell’arco di alcuni giorni porta comunque a eccellenti risultati, con un importantissimo effetto benefico: si evita la diffusione nell’ambiente di materiali non salutari. Le larve, poi, nel giro di qualche settimana, diventano adulte e riproducendosi continuano la loro opera di nutrizione a base di parassiti.
La scelta della coccinella come “arma” da utilizzare è dovuta al fatto che si tratta di un insetto comune nel nostro ecosistema: l’alternativa sarebbe stata quella di usarne di altri non endemiche, col rischio però di introdurre specie “aliene” che avrebbero potuto creare altri tipi di problematiche.
Il trattamento prenderà il via nelle prossime settimane e pone Morrovalle tra i primissimi nelle Marche a sperimentarlo. «La ratio di questa tipologia di intervento è quella di limitare al massimo le emissioni di agenti inquinanti – spiega il sindaco Andrea Staffolani – teniamo molto alla cura del verde e dell’ambiente, è importante che si trovino soluzioni che non alterino l’equilibrio naturale come questa: stiamo accettando la sfida della conversione green anche in questo ambito».
La città di San Severino Marche ha festeggiato il ritorno, dopo un quarto di secolo, della locale società di volley, che oggi veste la maglia della Sios Novavetro, in serie B. Un traguardo già salutato sul campo, dopo la vittoria della finale play off del campionato maschile nella sfida disputata a San Benedetto del Tronto, ma che l’Amministrazione comunale settempedana ha voluto celebrare con una cerimonia di consegna di targhe e pergamene a dirigenti, tecnici e membri del team.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, insieme all’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, hanno così deciso di incorniciare, facendosi portavoce del sentimento comune di tutti i settempedani, il magico momento.
“Siamo fieri di voi – ha esordito il sindaco Piermattei, portando il proprio saluto alla squadra - Siete stati dei guerrieri perché avete combattuto fino all’ultimo e, se possibile, siete andati anche oltre tenendo sempre alti i valori dello sport, dello stare insieme e della socialità. Questo vi fa ancora più onore al di là dei meriti raggiunti. Da settempedani abbiamo fatto il tifo per voi e continueremo a farlo perché quello che abbiamo vissuto come un sogno poi realizzatosi continuerà a darci gioie e soddisfazioni” - è stato poi l’auspicio espresso dal sindaco.
Alle sue parole si è unito l’assessore allo Sport della città di San Severino Marche, Paolo Paoloni: “Questo traguardo è tutto vostro perché viene da lontano, premia i vostri sacrifici e i vostri sforzi rispecchiando i valori di una società straordinaria”.
Poi la consegna di due targhe. La prima al presidente dell’Ad San Severino Volley, Cesare Martini, per “la splendida promozione nel campionato nazionale di serie B e per il ritorno nella categoria che compete alla grande tradizione pallavolistica settempedana”. La seconda al direttore sportivo, Giovanni Soverchia, per “l’impegno, la dedizione, la capacità e la conoscenza messe a disposizione della squadra per il raggiungimento della promozione del campionato nazionale di serie B di pallavolo”.
Riconoscimenti sono poi stati assegnati al primo allenatore, Adrian Pablo Pasquali, al secondo allenatore, Fabio Broglietti, e al capitano, Lorenzo Muscolini, che da 23 anni veste la maglia della società di volley cittadina.
Pergamene di ringraziamento “per la prestigiosa promozione” sono state consegnate, dal sindaco Piermattei e dall’assessore Paoloni, a tutti gli altri componenti del team Sios Novavetro: Mattia Belardinelli, Diego Boldrini, Fabiano Calisti, Matteo Di Felice, Ludovico Ferrara, Daniele Giorgi, Gabriele Marinozzi Osamudiame, Tommy Palombarini, Andra Petrocchi, Lorenzo Giuliano Plesca, Gaetano Rizzuto, Diego Romitelli, Kevin Vita.
L’Amministrazione comunale ha infine ringraziato i membri del direttivo societario: insieme al presidente, Cesare Martini, e al direttore sportivo, Giovanni Soverchia, il segretario, Sandro Casoni, l’economo, Stefania Caciorgna, il vice presidente, Veruska Marini, e il consigliere e storico componente del gruppo, Sergio Manuale.
A distanza di un anno e quattro mesi dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte dell'esercito russo, il comandante della milizia privata “Wagner”, Yevgheny Prigozhin, si è rivoltato contro i vertici militari del Cremlino, dichiarando guerra e marciando verso Mosca. Prigozhin nel tempo si era spesso dimostrato duro e aspro nei confronti di Vladimir Putin e degli oligarchi a lui vicini, muovendo loro critiche e attacchi diretti sui social a più riprese.
Finora le sfuriate di Prigozhin erano rimaste impunite dal dittatore russo, che aveva soprasseduto date le importanti conquiste militari della Wagner in Ucraina, soprattutto laddove l’esercito regolare si era dimostrato insufficiente nel gestire l’offensiva.
Il rapporto fra Prigozhin e Sergei Shoigu, ministro della difesa russo, aveva già mostrato evidenti segni di rottura lo scorso 5 maggio, quando il leader della Wagner aveva attaccato i vertici militari russi dopo la carneficina di Bakhmut, dovuta alla mancata consegna del 70% delle munizioni necessarie: “Voi feccia state seduti nei vostri club costosi. I vostri figli continuano a vivere, pubblicando i loro videini su youtube. Pensate di essere i padroni di questa vita. Pensate di averne il diritto dato che avete riserve di munizioni”, diceva in un video.
La rottura definitiva si è però verificata nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 23 giugno, quando sul canale Telegram della Wagner è stata diffusa l’accusa di Prigozhin ai vertici russi, in particolare al ministro Shoigu, di aver attaccato i suoi uomini, decidendo di marciare verso Mosca: "Non è un colpo di Stato, ma una marcia della giustizia", "e andremo fino in fondo" assicura, ignorando gli appelli a fermarsi.
Immediata la risposta del Comitato nazionale antiterrorismo russo, che ha chiesto a Prigozhin di cessare le azioni illegali: "Le accuse diffuse per conto di Yevgeny Prigozhin non hanno fondamento. In relazione a queste dichiarazioni, l'intelligence russa dell'Ffb ha aperto un procedimento penale per incitamento a rivolta armata. Chiediamo l'immediata cessazione delle azioni illegali".
L'avanzata oltre il confine è proseguita fino alle 6:30 (ora italiana) di questa mattina, quando Prigozhin ha annunciato di trovarsi al quartiere generale di Rostov, sul fiume Don, e di avere il controllo dei siti militari della città (importante da un punto di vista strategico per la guerra in Ucraina), tra cui l'aeroporto. Da lì è iniziata l’escalation ancora in corso.
Nella tarda mattinata di oggi, uno dei canali legati al Gruppo Wagner scrive su Telegram che "la guerra civile è ufficialmente iniziata", e diffonde le immagini di un elicottero russo abbattuto a Voronezh dai mercenari di Prigozhin dopo che quest'ultimo li aveva attaccati: "Uno dei convogli del Gruppo Wagner è stato attaccato nella regione di Voronezh. Anche l'aviazione sta lavorando. La guerra civile è ufficialmente iniziata", si legge su Telegram.
Mosca dichiara dunque lo stato antiterrorismo e si blinda preparandosi all’assedio. Check point di militari e polizia spuntano a ogni incrocio e il fiume Moscova viene chiuso al traffico. Da qui in poi le informazioni circolanti diventano sempre più difficili da verificare, con sospette fughe in aero del presidente Putin smentite a stretto giro dal portavoce Peskov. L’allerta dei Paesi di tutto il mondo sale alle stelle e l’incertezza dilaga.
Dopo il blocco dei canali social della Wagner imposto dall’Autorità russa di controllo delle telecomunicazioni - atto ad impedire la diffusione di appelli di reclutamento che possano aumentare la portata di quello che ormai sta assumendo i tratti di un golpe a tutti gli effetti -, il governatore Igor Artamonov ha reso noto che il gruppo paramilitare di Prigozhin è arrivato fino a Lipetsk, a sud di Mosca, dove è iniziata l’evacuazione di massa dagli edifici pubblici.
Putin, dal canto suo, ha parlato di "tradimento" e "pugnalata alle spalle": "Mi rivolgo a coloro che con inganno e minacce sono stati coinvolti nell'avventura criminale della rivolta armata". Come hanno fatto i vertici militari russi, Vladimir Putin si rivolge direttamente ai mercenari di Wagner chiedendo loro di "mettere fine alla loro partecipazione a queste azioni militari". "Tutti quelli che hanno preso le armi contro le forze armate sono dei traditori" - conclude - Noi stiamo fronteggiando un tradimento, i responsabili saranno condotti davanti alla giustizia".
Per debellare la rivolta il presidente russo Putin vorrebbe "eliminare" Yevgeny Prigozhin e offrire un'amnistia ai combattenti della Wagner, riferisce una fonte vicina allo stato maggiore russo, citata dall'outlet russo IStories, in una notizia rilanciata da Meduza. Secondo la fonte, i militari russi non hanno sufficienti risorse per impedire a Prigozhin di raggiungere Mosca e stanno raccogliendo truppe da tutte le unità al fronte in Ucraina.
Domenica 25 giugno, alle 19, nell'Abbazia Chiaravalle di Fiastra si terrà il tradizionale concerto commemorativo dell’onorevole Roberto Massi Gentiloni Silveri, ex tesoriere della Fondazione Giustiniani Bandini.
In programma musiche di Vivaldi, che saranno eseguite dalla Chamber Orchestra diretta dal maestro Licio Cernetti. Il violino solista sarà Pavel Berman, grande virtuoso della scena internazionale.
Durante l'evento si potranno ascoltare le “Quattro stagioni” (da il cimento dell'armonia e dell'inventione) opus 8. Ciascun concerto delle Quattro stagioni si divide in tre movimenti, dei quali due, il primo e il terzo, sono in tempo di Allegro o Presto, mentre quello intermedio è caratterizzato da un tempo di Adagio o Largo, secondo uno schema che Vivaldi ha adottato per la maggior parte dei suoi concerti.
L'organico di tutte le partiture consta di: violino solista, quartetto d'archi (violino primo e secondo, viola, violoncello) e basso continuo (clavicembalo, positivo, arciliuto).
Da ricordare come l'onorevole Roberto Massi Silveri fosse un appassionato violinista e amico del maestro Gino Brandi (quest'ultimo maestro del Cernetti). L'ingresso all'evento è gratuito.
Nel pomeriggio di ieri, al ristorante “Il Veneziano” sul lungomare di Civitanova Marche, si è tenuta la presentazione del libro "La mia irreversibile zerofollia, storia di un sorcino che ce l'ha fatta" alla presenza dell'autore Giulio Spadoni.
La serata è stata organizzata dal promotore culturale Aldo Caporaletti. All'incontro ha partecipato un numeroso e attento pubblico che ha interagito con l'autore sui contenuti del libro e sulla storia sensazionale della carriera di Renato Zero.
Una serata piacevole con il racconto di aneddoti vissuti da Spadoni nei suoi 45 anni di zerofollia, i suoi incontri privati e di lavoro con il suo mito, compresa la volta in cui gli ha fatto da controfigura indossando un suo abito di scena. Ricordi e foto legati alle origini marchigiane di Renato Fiacchini, in arte Zero, il cui papà Domenico nacque a Villa d'Aria di Serrapetrona.
Revocati i domiciliari a un 27enne italiano, gravato di oltre quattro condanne passate in giudicato per contro il patrimonio, quali furti, furti in abitazione, truffe.
Mentre stava espiando ai domiciliari nella sua abitazione di Ancona una pena di 6 mesi per una sentenza del giugno 2018 del Tribunale di Palermo per furto aggravato, nei mesi di gennaio, marzo e maggio di quest'anno, il condannato è stato denunciato alle Procure di Cremona, Reggio Emilia e Reggio Calabria in ordine ai reati di truffa e insolvenza fraudolenta perpetrati on line attraverso social network.
La segnalazione da parte della Questura e il magistrato di sorveglianza di Ancona ha revocato la misura alternativa della detenzione domiciliare a carico dell'uomo, disponendo il suo accompagnamento in carcere.
I poliziotti della Questura hanno raggiunto il soggetto presso la propria abitazione di Ancona e l'hanno condotto presso la Casa Circondariale di Ancona-Montacuto.
Lunga la lista dei precedenti e delle condanne a carico del 27enne. La prima, divenuta definitiva nel marzo del 2017, risultava emessa dal Tribunale di Palermo (pena 10 mesi e 20 giorni di reclusione) per tentato furto in abitazione. Quindi, altre tre condanne per reati commessi in Sicilia.
Fino a maggio 2022, quando è stato condannato a 6 mesi di carcere dopo una sentenza del giugno 2018. Poi il nuovo deferimento e le condanne da espiare a Montacuto.
A.S. Volley Lube comunica che il libero Francesco D’Amico non farà parte del roster biancorosso nella stagione 2023/24. Il giovane talento di Ostuni, tornato nel Club cuciniero nella passata stagione dopo la già proficua esperienza di qualche anno fa nella seconda squadra e nelle giovanili, si prepara a una nuova avventura. La volontà manifestata da “Ciccio” di aumentare il minutaggio per sfruttare il proprio talento e crescere il più possibile ha spinto la società a fare una scelta, ma come dice D’Amico “è un arrivederci".
Il saluto di Francesco D’Amico: “Sono onorato di aver disputato una stagione intensa con la Lube. Avere occasioni importanti di scendere in campo in un Club così prestigioso e disputare i match di Finale Scudetto mi hanno dato tante motivazioni, ringrazio tutti. Detto questo, ora per me è importante giocare titolare, non solo avere un buono spazio. Questo mi spinge verso nuove esperienze, ma chiarendo prima che il percorso in biancorosso è stato fantastico e lo rifarei mille volte, anzi il mio è un arrivederci".
"Non dipende solo da me, ma l’intenzione è quella di tornare e ripresentarmi con un bagaglio di esperienza ancora maggiore se la società vorrà - conclude - Pensare alla mia maturazione in campo ora è la priorità, ma sul lato umano sono dispiaciuto di lasciare la Lube e dei tifosi così passionali come i Predators, con cui ho un rapporto speciale”.
La Lube Volley ringrazia l’atleta per la dedizione e la professionalità durante la permanenza in biancorosso. A Francesco vanno un grande in bocca al lupo e un arrivederci!
Sul podio il vescovo di Camerino, monsignor Francesco Massara, in coppia con il sindaco, Alessandro Gentilucci, all’evento tenutosi ieri a Pieve Torina per lanciare i Campionati Nazionali Universitari di calcio balilla.
Il palazzetto dello Sport ha fatto da splendida cornice alle gare sportive che stanno animando questa settimana l’alto maceratese, ospitando scherma e calcio balilla, discipline differenti ma che attraggono entrambe migliaia di appassionati.
A Pieve Torina il CUS Camerino si è aggiudicato la medaglia d’oro per la scherma. Il sipario si è poi alzato sui campionati di biliardino dove a contendersi il titolo c’erano sindaci, il presidente del CUS, amministratori locali e regionali, i presidenti nazionale e regionale FIGEST, il presidente nazionale CUSI, rappresentanti dell’AVIS e tanti altri.
«Ringrazio Sua Eccellenza il vescovo per aver accolto l’invito a partecipare, interpretando appieno lo spirito dell’iniziativa, ovvero il rilancio e l’attenzione a tutto il territorio» ha commentato Gentilucci. «La ricostruzione non può essere soltanto strutturale ma deve passare per una via etica e di rigenerazione. Da Pieve Torina parte l’idea di un progetto che, tramite il calcio balilla, coinvolga tanti giovani a livello nazionale per creare un circuito a favore dell’inclusione».
Soddisfatto Nicola Colacicco, presidente della Lega Nazionale Calcio Balilla che ha voluto presenziare al torneo: «il calcio balilla è uno sport, ma soprattutto un gioco che ha accompagnato generazioni di ragazzi e che consente a tutti di potersi cimentare in una gara, grandi e piccini, maschi e femmine. Questa sua modalità generalista e di facile approccio è la chiave che spiega come ancora continui ad attrarre appassionati da tutto il mondo».
Infine, i ringraziamenti di Gentilucci a Enzo Casadidio e Matteo Capeccia, rispettivamente presidente nazionale e regionale della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali (FIGEST) «per testimoniare la vicinanza di CONI, Figest e Lega ai nostri territori che, con grande determinazione, stanno cercando di rialzarsi, grazie anche a iniziative come queste».