Lunedì 14 agosto, dalle ore 17:30 fino alle 20:00, Porto Recanati si colorerà di allegria e divertimento con il grande "Colormob" di Ferragosto.
L’evento, ad ingresso libero, rappresenterà un momento dove adulti e bambini potranno lanciare tutti insieme polveri colorate nell’aria per esprimere la propria libertà e dare "colore" alla routine quotidiana.
L'obiettivo è incoraggiare e promuovere direttamente l’uguaglianza e la tolleranza, avvicinando ancora di più amici, parenti e anche sconosciuti. Ad arricchire l'appuntamento ci sarà l’intrattenimento musicale curato da giovani artisti locali, balli di gruppo e coreografie reggaeton.
Le polveri colorate "Holi" sono acquistabili durante l’evento e sono realizzate con prodotti 100% naturali, ottenuti solo da farina di mais e coloranti alimentari. Per tutti gli interessati e i curiosi l’iniziativa si svolgerà nel Parco Europa di Porto Recanati, sul lungomare Sud.
''Il Santuario di Macereto è una delle maggiori espressioni dell'architettura rinascimentale del '500 nelle Marche, ma che ha origini dal 1359, ed è stato dichiarato monumento nazionale nel 1902 e in occasione del Giubileo del 2025 puo' essere tra i luoghi santi da venerare e visitare. Facciamo appello alla curia per fare in modo che i lavori di consolidamento e restauro arrivino alla fine entro breve tempo''.
Lo scrive, in una nota, Maria Teresa Nori, segretario di Federcontribuenti Marche ricordando che il santuario si trova nel territorio del comune di Visso, colpito nel 2016 da una grave calamita' ''ma che piano piano sta riprendendo vita''.
''Valorizzare ancor di più il Santuario di Macereto in occasione del Giubileo del 2025 - sottolinea l'esponente dei consumatori - può dare modo a tanti pellegrini di conoscere e apprezzare questi territori che, legandosi ai sacri percorsi e cammini, sono una delle espressioni di devozione del magistero della Chiesa come hanno ricordato negli anni tutti i papi che si sono succeduti. Macereto è anche luogo di raduno dei giovani scout da tutta Italia'', ricorda infine la a segretaria di Federcontribuenti Marche.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i rapporti tra la coppia e nello specifico la liceità o meno di condotte a tutela della privacy. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Macerata che chiede: "Controllare il cellulare del proprio coniuge comporta un reato?".
La Costituzione tutela le libertà individuali quali diritti fondamentali e inviolabili di ogni essere umano. In particolare l'articolo 15 tutela la libertà e segretezza della corrispondenza prevedendo che «la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili».
Per corrispondenza deve intendersi non solo la posta epistolare ma tutte le attuali forme di comunicazione come ad esempio sms, email, Whatsapp, Facebook. Nessun rapporto tra persone, nemmeno il rapporto matrimoniale tra i coniugi, quindi, può limitare tale diritto.
Già nel 1974 la Suprema Corte aveva stabilito che gli artt. 143, 144 e 145 c.c., seppure in un contesto ordinamentale in cui la donna non aveva parità di diritti nel rapporto coniugale, non riconoscevano al marito, nè espressamente né implicitamente, un jus corrigendi sulla moglie, né il diritto di controllarne fraudolentemente le telefonate o la corrispondenza, neppure se l'attività fraudolenta fosse stata ispirata dal desiderio di accertare la sospetta infedeltà della moglie, di tentare di ricondurre la donna sulla via dell'onestà e di non far affidare nel giudizio di separazione l'educazione del figlio a madre non degna (Cass. pen., 24 maggio 1974 n. 8198).
Tale principio è stato poi confermato dalla stessa Corte con la sentenza n. 6727/1994 che ha stabilito che i doveri di solidarietà derivanti dal matrimonio non sono incompatibili con il diritto alla riservatezza di ciascuno dei coniugi ma ne presuppongono anzi l'esistenza, dal momento che la solidarietà si realizza solo tra persone che si riconoscono di piena e pari dignità.
Ciò vale anche nel caso di infedeltà del coniuge, poiché la violazione dei doveri di solidarietà coniugale non è sanzionata dalla perdita del diritto alla riservatezza.
Pertanto, quando ci si impadronisce del cellulare del coniuge con l'intento di spiarne il contenuto, bisogna essere consapevoli che tale semplice gesto può avere delle conseguenze più o meno gravi. A tal proposito, bisogna scindere ciò che è illecito in sede penale e ciò che è lecito, a seconda del fine, in sede civile.
Analizzando il profilo penalistico della questione, e in risposta, pertanto, alla nostra lettrice, risulta corretto affermare che per la giurisprudenza di legittimità e di merito leggere le email, i messaggi su Facebook e su Whatsapp, gli sms e tutto ciò che può essere contenuto in programmi tecnologici di messaggistica, senza avere ottenuto il preventivo consenso del coniuge, costituisce reato.
Per meglio specificare le varie condotte, se ne riportano alcuni esempi. Per ciò che concerne l'email, la Suprema Corte si è più volte pronunciata sul punto affermando che integra il reato di cui all'art. 615-ter c.p., "Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico", la condotta di colui che accede abusivamente all'altrui casella di posta elettronica trattandosi di una spazio di memoria, protetto da una password personalizzata, di un sistema informatico destinato alla memorizzazione di messaggi, o di informazioni di altra natura, nell'esclusiva disponibilità del suo titolare, identificato da un account registrato presso il provider del servizio (Cass. pen., Sez. V, 28 ottobre 2015, n. 13057).
Alla luce di tale principio, è agevole rilevare che anche leggere la chat altrui violando la password o prenderne visione quando il titolare dell'account sia momentaneamente assente, configura il suddetto reato.
La Corte di appello di Taranto con la Sentenza n. 24/2016 ha ritenuto configurabile il reato previsto dall'art. 616, comma 1 c.p., "Violazione della corrispondenza altrui", quando uno dei coniugi apre la posta elettronica dell'altro attraverso una password di accesso, il cui possesso non è stato frutto di una rivelazione di tale password, ma il risultato di una operazione di memorizzazione eseguita dal computer all'atto dell'utilizzo da parte di chi ne ha diritto ed avvenuta all'insaputa dello stesso.
E ancora, la Suprema Corte ha ritenuto configurabile il reato di rapina ex art. 628 c.p. nel caso di un soggetto, che aveva sottratto mediante violenza alla ex fidanzata il telefono cellulare, al fine di rivelare al padre della donna, la relazione sentimentale che questa aveva instaurato con un altro uomo.
La Corte ha ritenuto sussistente il dolo specifico richiesto quale elemento soggettivo del reato, in quanto il profitto può concretarsi in ogni utilità, anche solo morale, nonché in qualsiasi soddisfazione o godimento che l'agente si riprometta di ritrarre, anche non immediatamente, dalla propria azione, purché questa sia attuata impossessandosi con violenza o minaccia della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene.
Alla luce di ciò, ha statuito il seguente principio di diritto «nel diritto di rapina sussiste l'ingiustizia del profitto quando l'agente, impossessandosi della cosa altrui (nella specie un telefono cellulare), persegua esclusivamente un'utilità morale, consistente nel prendere cognizione dei messaggi che la persona offesa abbia ricevuto da un altro soggetto, trattandosi di finalità antigiuridica in quanto, violando il diritto alla riservatezza, incide sul bene primario dell'autodeterminazione della persona nella sfera delle relazioni umane» (Cass. pen., Sez. II, 10 marzo 2015, n. 11467; Cass. pen., Sez. II, 10 giugno 2016, n. 24297).
Infine, qualora, invece, si proceda a installare apparecchiature atte ad intercettare o impedire comunicazioni o conversazioni telefoniche, si configurerà il reato previsto dall'art. 617-bis c.p., con una pena prevista da 1 a 4 anni di reclusione. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
L'auto prende fuoco durante il viaggio: attimi di paura per gli occupanti. Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di sabato, lungo la strada provinciale 209, nel territorio comunale di Pieve Torina.
L'incendio si è sviluppato mentre il mezzo, alimentato a gasolio, era in marcia. Fortunatamente le persone presenti all'interno dell'abitacolo sono riuscite ad accostare e uscire dall'auto incolumi.
Sul posto è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco che ha provveduto a spegnere le fiamme, utilizzando la schiuma antincendio, e alla messa in sicurezza dell’area dell’intervento.
Sabato di amichevoli per diverse squadre di Eccellenza e Promozione, che dopo aver scoperto i rispettivi calendari, sono all'opera per preparare al meglio la nuova stagione. Amichevole di lusso per il Chiesanuova, che al Pelloni di Porto San Giorgio ha affrontato la Fermana. Due categoria di differenza dunque fra le squadre in campo. Due anche le lunghezze che hanno permesso ai gialloblù di superare la squadra di Mister Mobili. Le reti portano le firme di Curatolo al 31' e di Grassi al 66'.
La Maceratese, per il suo terzo test pre-campionato, ha fatto visita alla Sangiorgese Monterubbianese, nuova realtà costituitasi dall' unione delle due squadre della provincia di Fermo che si è mossa alla grande sul mercato. La squadra di Mister Lattanzi è riuscita comunque a trovare un successo per 2-0. Ha aperto le marcature Napolano, che ha trasformato un calcio di punizione. Aveva scaldato il proprio destro nell'amichevole contro l'Osimo Stazione ed oggi è riuscito a trovare la parabola vincente. Il secondo gol invece porta la firma del giovane Compagnucci, subentrato nella ripresa.Biancorossi che torneranno ora in campo sabato 19 agosto all'Helvia Recina per affrontare l'Aurora Treia.
Al Comunale di Appignano invece è andato in scena l'allenamento congiunto fra Appignanese e Montefano. Partita che non ha visto però reti segnate, terminata dunque sul risultato di 0-0.
La Settempeda inizierà la preparazione precampionato giovedì 24 agosto e, dopo soli tre giorni di lavoro, arriverà la prima amichevole. Test probante per i ragazzi biancorossi visto che l’avversaria sarà la Maceratese. L’allenamento congiunto si disputerà al Soverchia di San Severino con calcio di inizio alle ore 18.30.
Si ripete dunque un appuntamento che sta diventando un classico dell’estate calcistica ed è molto atteso dalle rispettive tifoserie, dato che fra i due gruppi organizzati del tifo con colori biancorossi c’è oltre che un forte legame di amicizia anche un gemellaggio consolidato e storico.
Sarà un’occasione interessante per farsi già un’idea della nuova Settempeda di mister Ferranti, costruita per un torneo di vertice in Prima Categoria, e per ammirare la formazione di mister Lattanzi, considerata una delle principali favorite del campionato di Eccellenza.
A Cingoli - il “Balcone delle Marche”, Bandiera Arancione TCI e uno dei Borghi più belli d’Italia – il 16 e il 17 agosto la 10^ edizione di “Calici dal Balcone, bevi bene, bevi sano”. La manifestazione, in occasione e per festeggiare la sua decima edizione, raddoppia l’appuntamento e propone due giorni all’insegna del benessere: mercoledì 16 e giovedì 17 agosto 2023.
Il Comune di Cingoli promuove, insieme al Comitato Locale di Croce Rossa e con la collaborazione dell’Associazione Italiana Sommelier e delle Forze dell’ordine, l’appuntamento annuale di Calici dal Balcone per sostenere la campagna di sensibilizzazione sull'uso/abuso delle sostanze alcoliche collegata al progetto Mettiamoci sulla Buona Strada, ideato dai giovani della CRI.
Calici dal Balcone è l’occasione perfetta per chi desidera trascorrere due serate all’insegna del benessere, gustando prodotti enogastronomici di qualità, legati al territorio, godendo di buona musica e di spettacoli di intrattenimento, per grandi e piccoli, che animeranno il centro storico per tutta la durata dell’evento.
Accolti dai sorrisi dei volontari in un paesaggio suggestivo, ricco di arte e bellezza, i visitatori, scopriranno lungo il percorso tutti i punti di interesse: cantine, attrazioni e spettacoli, ristori con prodotti tipici e genuini, degustazioni di vini con esperti AIS, e da quest’anno - in seguito al prestigioso riconoscimento ottenuto di Città dell’Olio - la degustazione di oli con sapienti olivicoltori.
Sarà centrale lo spazio dove i giovani volontari del Comitato di Cingoli organizzeranno prove di abilità atte alla diffusione di una cultura della salute e alla prevenzione dell’abuso di alcool. Altra novità di questa 10^ edizione l’omaggio di bevande analcoliche a chi dovrà mettersi alla guida. Tutto il ricavato della manifestazione sarà destinato a sostenere le attività socio- assistenziali promosse dal Comitato CRI di Cingoli.
Torna a Pieve Torina, per il quarto anno consecutivo, Amici Show: un vero e proprio varietà dal vivo con musica, cabaret, balli, canzoni. "Uno spettacolo in piena regola, trascinante e divertente, da godere con tutta la famiglia - come ha annunciato il sindaco Alessandro Gentilucci - continuiamo a proporre eventi di qualità durante l’estate e non solo, per rendere il nostro territorio attrattivo anche da questo punto di vista”.
“È fondamentale la rigenerazione del tessuto sociale e culturale. Amici show ne è un esempio, per quel moto di meraviglia, coinvolgimento e spensieratezza che riesce a trasmettere agli spettatori”, conclude il primo cittadino. Domenica sera, 13 agosto, a partire dalle ore 21.15, si susseguiranno sul palco del Parco Rodari artisti del calibro di Rocco il gigolò, direttamente da Zelig, e Francesco Capodacqua e Piero Romitelli, tra i protagonisti del talent show “Amici” di Maria de Filippi. E poi ancora musicisti, ballerini, rapper per uno spettacolo ad ingresso libero, condotto da Marco Moscatelli e con la regia di Chiara Nadenic, che si preannuncia, anche stavolta, sold out.
Un grosso ramo si stacca da un albero e finisce sopra un’auto in movimento. Il fatto è avvenuto, intorno alle 12 di oggi, lungo la statale Adriatica, all’incrocio con via Marconi nel territorio comunale di Civitanova Marche. Sotto choc il conducente della vettura, che fortunatamente non è rimasto ferito in modo grave.
Un ramo di una grossa pianta è finita sopra ad una Lancia Ypsilon che passava in quel momento. Lanciato l’allarme sono intervenuti sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco. Il conducente dell’auto è stato accompagnato all'ospedale di Civitanova accertamenti.
"Vai Filippo, vai!" Filippo Guidobaldi firma il contratto con la prestigiosa squadra della Fiorentina e saluta i leopardiani. "Per la Recanatese è una grande emozione - si legge in nota stampa - un ragazzo cresciuto con noi, che si è messo in evidenza a suon di gol con la Primavera, il debutto in serie D a 17 anni, in serie C a 18, il primo gol con i professionisti contro l'Ancona".
Ora arriva la maglia viola e, con lei, un sogno che riempie di orgoglio. "Il lavoro con i giovani e per i giovani, la vocazione della Recanatese che continua a produrre risultati. In bocca al lupo Filippo!", conlude la nota.
Parassiti sugli alberi dell’Abbadia di Fiastra: l’ingresso ai parcheggi diventa off limits. A seguito di verifiche dell'Agenzia Marche Agricoltura Pesca (AMAP) è stata accertata la presenza dell’insetto nocivo Anoplophora glabripennis Motschulsky in alcune piante all'interno dell’Abbadia di Fiastra.
“In attesa di ulteriori elementi conoscitivi derivanti dalle analisi di conferma effettuate dal laboratorio di riferimento nazionale CREA-DC – si legge in una nota della Fondazione Giustiniani Bandini - è stata invitata dalla suddetta Agenzia ad inibire la fruizione dei parcheggi da parte di tutti i veicoli per la presenza di alberi interessati dall’aggressione di tali parassiti”.
“Per continuare a favorire l’accesso nell’area da parte dei visitatori, è stato predisposto uno spazio alternativo appena fuori l’ingresso dell’Abbadia”.
Il potentino Andrea Stefanelli, portacolori del Gruppo Ciclistico Avis Sassoferrato, si è aggiudicato il titolo marchigiano di ciclismo a cronometro nella categoria Master. Nei giorni scorsi il Comune di Rubianello, nel Fermano, ha ospitato il campionato regionale a cronometro individuale di ciclismo su strada in cui Andrea Stefanelli ha percorso i circa 9 chilometri del tracciato in 13 minuti e 8 secondi, ad una media di oltre 41 km orari.
Tempo che gli è valso il primo posto lasciando indietro di 12 secondi Mario Viozzi del G.S. Pupilli di Grottazzolina e di ben 33 secondi il terzo classificato Andrea Giglietti del Pedale Fermano. “Un ringraziamento speciale va a mio fratello Luca (ndr. già azzurro di ciclismo su pista) – ha riferito il neo campione delle Marche – che mi ha preparato nei giorni precedenti alla gara in maniera perfetta, al patron Roberto Baldoni per il supporto tecnico e, ovviamente, alla storica società Avis Sassoferrato che mi ha sempre sostenuto”.
Ultima settimana di attività per il Macerata Opera Festival 2023 e si guarda già avanti. Infatti, a ridosso del debutto della terza produzione operistica – Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti pronta a trascinare il pubblico con le sue melodie immortali e i virtuosismi del belcanto – il sovrintendente Flavio Cavalli e il direttore artistico Paolo Pinamonti rendono noti alcuni dei progetti per la prossima edizione.
Il 60° Macerata Opera Festival 2024 sarà dedicato principalmente al compositore Giacomo Puccini nel centenario della morte, con l’esecuzione, per la prima volta allo Sferisterio, della Fanciulla del West, cui seguiranno altre due opere molto celebri come Turandot e La bohème.
È in cantiere inoltre un progetto dedicato ancora a Puccini con il Trittico (Il tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi) che sarà l’occasione per conoscere i legami del compositore di Lucca con l’Europa musicale di inizio Novecento, attraverso un percorso parallelo con i lavori di altri tre compositori pressoché coevi.
Con questi titoli si desidera tratteggiare in dettaglio il profilo artistico di Puccini: da un capolavoro della prima maturità – da sempre simbolo della capacità dell’opera d’interpretare il presente – come La bohème (Torino 1896), al successo planetario sancito anche da un titolo americano, La fanciulla del West (New York 1910), all’inconsueto Trittico (ancora New York 1918), all’estremo contributo all’esotismo orientale con l’incompiuta Turandot (Milano 1926).
Nella programmazione artistica del Festival 2024 non mancherà la danza con una nuova creazione dal titolo Notte Morricone in collaborazione con la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto e il coreografo spagnolo Marcos Morau.
Il calendario completo sarà presentato in autunno, a ridosso delle principali fiere del turismo internazionale, dove il Macerata Opera Festival sarà presente insieme alla Regione Marche (IFTM Top Resa a Parigi, TTG Rimini, VTM a Londra).
«L’anteprima dei titoli operistici del Macerata Opera Festival 2024 – sottolinea il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata e presidente della Provincia – testimonia la coesione della governance e funge da base solida per la 60a edizione della più importante attività culturale cittadina. Ci allineiamo così alla consuetudine dei più celebri festival del mondo che anticipano al proprio pubblico le linee programmatiche future, con l’obiettivo di intercettare sempre più gli interessi degli appassionati. I successi collezionati finora con la programmazione artistica 2023 e la visione sul prossimo anno sono il miglior incoraggiamento per l’ultima settimana di attività che abbiamo davanti».
Continua la serie di risultati positivi dell’edizione 2023 con un nuovo sold out questa volta per l’ultima recita della Traviata in programma domenica 13 agosto nella produzione storica firmata da Svoboda: le quattro recite e l’anteprima under30 in programma hanno portato allo Sferisterio oltre 9.500 persone. Il traguardo dei cinquanta allestimenti nel mondo della produzione maceratese della Traviata è stato celebrato con un video di Alia Simoncini e Alessandro Quartararo disponibile sul canale YouTube del Festival https://youtu.be/h8r_-pgTLk0
Anteprima Macerata Opera Festival 2024
La fanciulla del West
Opera in tre atti su libretto di Guelfo Civinini e Carlo Zangarini, dal dramma The Girl of the Golden West di David Belasco. Prima rappresentazione: New York, Metropolitan Opera House, 10 dicembre 1910. Ambientata originariamente in California durante la “febbre dell’oro”, vede protagonista Minnie (unica interprete femminile del cast), giovane donna disposta a fare di tutto per amore di Dick, col quale riuscirà a conquistare la libertà.
Turandot
Dramma lirico in tre atti su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, dalla fiaba teatrale omonima di Carlo Gozzi. A causa della morte di Giacomo Puccini (1924), l’opera fu completata da Franco Alfano. Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 26 aprile 1926. Ispirata a un oriente fantastico, racconta la sfida sensuale tra l’ostinato Calaf e la “principessa di gelo” Turandot cui si contrappone la purezza dell’amore di Liù.
La bohème
Quattro quadri su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, dal romanzo Scènes de la vie de bohème di Henri Murger. Prima rappresentazione: Torino, Teatro Regio, 1 febbraio 1896. Un gruppo di amici trascorre la giovinezza a Parigi destreggiandosi tra sogni d’amore e cruda realtà. Rodolfo e Mimì vedono infrangere il loro amore dinanzi alla povertà e alla malattia.
Si è spento all'età di 67 anni Paolo Luciani, per gli amici "il doc". Storico frequentatore del Circolo "Pro Cairoli Casba", dove non disdegnava mai una sfida a freccette, una partita a biliardino o a boccette. Lavorava alla Casa di Cura Marchetti di Macerata. Sempre pronto a regalare un sorriso. Era malato da circa un anno. I funerali si terranno lunedì 16 Agosto alle ore 9.00 nella Chiesa del Sacro Cuore.
Il sentito cordoglio del circolo espresso attraverso un post su Facebook: "Non ci sono parole, oggi, per descrivere come ci sentiamo. Non ci sono parole, perché tanto una era poca, due ne erano troppe. Quello che so è che oggi abbiamo perso un po’ di luce. Abbiamo perso un amico".
"Un familiare. Un consulente. Un insegnante. Abbiamo perso quella scintilla che poteva illuminare il biliardo, un attimo dopo il biliardino, fino alle tue preferite freccette. Abbiamo perso quella luce seduta lì, in solitaria, nell’ombra pronta ad ascoltare ognuno di noi come un figlio proprio. Oggi se ne va quella luce capace di coinvolgere i giovani, giovanissimi e perché no, anche anziani in ogni attività".
Taglio del nastro, nell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia in piazza Del Popolo, per la “Mostra San Severino” collettiva di pittura e scultura che, nell’edizione di quest’anno, vede la partecipazione di una trentina di artisti tra cui due giovanissimi: Densil di 12 anni e David di 10 anni.
All’inaugurazione hanno preso parte il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’ideatrice dell’iniziativa, Serenella Eugeni, insieme a quasi tutti gli autori delle opere esposte. Tra questi ultimi figurano i settempedani Adriana Antonini, Eliana Della Mora, Alba Frezzini Crognali, Luciano Padella, Tiziana Cameli, Angelo Tonnarelli, Alessandro Di Tofano, Maria Teresa Cristini, Mario Gobbi, Inge Bathelt, Maria Paola Marconi, Gianfranco Pizzi, Nunzia Lorenzini, Martina Cochi, Milvia Catena, Simone Veroli, Anna Maria Valenti, Giovanni Tartabini, Giulia Bellini, Palma Conforti, Giovanni Florio, Adriano Crocenzi, Genny Iachetta e Fabrizio Savi insieme a Silvana Rossi di Fano, Monica Conforti e Gabriella Gattari di Tolentino.
Inoltre le sale espositive dell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia accolgono anche i quadri del defunto sacerdote Giovanni Piantoni.
La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta tutto il mese di agosto nelle giornate di venerdì, sabato e domenica dalle ore 17 alle ore 19,30. Per informazioni e aperture straordinarie si può contattare il numero di telefono 3890727641.
Allo staff medico della Cucine Lube Civitanova arrivano le prime notizie incoraggianti sulla situazione del centrale biancorosso Simone Anzani, ma il suo futuro in campo sarà legato soprattutto all’ultima prova clinica da sforzo, in programma tra dieci giorni nella Capitale. Il risultato dell’esame sulla genetica è arrivato a tempo record. Il responsabile sanitario cuciniero, Mariano Avio, ha espresso cauto ottimismo.
“Il risultato negativo del test scongiura la presenza di alterazioni genetiche predisponenti aritmie pericolose e ci indica, quindi, l’assenza di potenziali trasmissioni ereditarie di tale problematica", afferma Avio.
"Un fattore importante che ci rasserena, ma che non può ancora farci cantare vittoria. Per la conferma dell’idoneità agonistica di Simone sarà fondamentale la prova da sforzo fissata per martedì 22 agosto a Roma al Coni. Considerando che a volte servono diversi mesi per l’esito della genetica, dobbiamo ringraziare il professor Antonio Dello Russo per il suo prezioso contributo”.
I bambini, ospiti dei nidi d'infanzia che saranno chiusi per lavori di ristrutturazione, potranno iniziare l'attività didattica a partire dal mese di settembre. A dare l'annuncio il sindaco Fabrizio Ciarapica al termine di una riunione insieme agli assessori Ermanno Carassai e Barbara Capponi, al presidente del Paolo Ricci Alfredo Perugini e alla direttrice Patrizia Zallocco, ai dirigenti Marco Orioli e Antonella Castellucci.
"Promessa mantenuta - commenta il sindaco -. Grazie al confronto tra Amministrazione e Uffici ed alla serrata attività degli stessi sarà possibile, dal prossimo mese di settembre, riorganizzare i servizi Nido Comunali in funzione dei lavori di ristrutturazione dei due Nidi "Il Grillo Parlante", nel quartiere Fontespina, e "Cavalluccio Marino", nel quartiere Centro, non solo conservando tutti i posti disponibili, ma addirittura ampliandone il numero".
In particolare, dal 4 settembre sarà avviato il servizio educativo presso il Nido "La Lumachina" di via Quasimodo con ampliamento dei posti da 23 a 40. Stessa cosa per il Nido "Grillo Parlante" di via Saragat con successivo trasferimento, prevedibilmente a fine settembre, presso l'ala sud del piano terra del plesso scolastico "San Giovanni Bosco" di via Saragat (25 posti).
Sempre il 4 settembre sarà operativo il Nido "Pesciolino d'oro" di Santa Maria Apparente (22 posti). Quanto al trasferimento del Nido "Cavalluccio Marino" nell'immobile di proprietà comunale di via Mandela, il servizio sarà operativo a partire dall'11 settembre (23 posti).
"L'apertura dei cantieri - continua Ciarapica - ha richiesto veramente un grande sforzo per l'Ufficio Tecnico Comunale che, sotto la direzione dell'Ingegner Marco Orioli, nonostante il periodo feriale e la necessità di seguire molti altri progetti, è riuscito a garantire la riattivazione a pieno regime dei servizi per i più piccoli membri della nostra comunità e per le loro famiglie. Con questi lavori siamo riusciti ad avere subito 12 posti in più che diventeranno 110 al termine degli interventi di ristrutturazione. Un grande risultato insieme a quello di aver ottenuto fondi del Pnrr per finanziare nuovi nidi e riqualificare gli esistenti".
Poi ha aggiunto: "La riorganizzazione del servizio, con la preziosa collaborazione di assessori, Uffici e dell’asp Paolo Ricci, che offre una gestione di altissima qualità, ha richiesto tempo e valutazioni ponderate, ma alla fine abbiamo trovato la migliore soluzione e soprattutto siamo riusciti a garantire l'inizio dell'attività a settembre".
Cane precipita nel torrente: intervengono i vigili del fuoco. I pompieri sono intervenuti, alle ore 17 circa dell’11 agosto, per soccorrere l’animale caduto al di sotto di un ponte in prossimità della località Casacagnano (AP).
Il cane era precipitato accidentalmente ed era finito nelle acque del torrente Fluvione rifugiandosi su di un lembo di terra. La squadra dei vigili del fuco ha raggiunto il quadrupede mediante utilizzo di specifici dpi per ambiente acquatico, lo ha recuperato e restituito ai proprietari per le cure del caso.
Da oggi è possibile diventare “cittadino onorario di Frasassi” grazie all'iniziativa turistica messa in atto dal Comune di Genga e dal Consorzio Grotte di Frasassi con il “Passaporto del turista”.
Un vero e proprio passaporto che propone un itinerario di cinque imperdibili tappe dell’area tra arte, cultura e ambiente verrà consegnato ad ogni visitatore delle Grotte di Frasassi.
Il timbro in ogni sito permetterà di ricevere l’attestato di cittadinanza onoraria di Frasassi presso l’info point ubicato nel parcheggio delle Grotte in località la Cuna, esibendo il passaporto.
Insieme al passaporto, ogni visitatore, riceverà anche una mappa turistica dettagliata dell’area, con l’ubicazione e tutte le informazioni sui siti presenti nell’immenso patrimonio storico naturalistico e artistico di Frasassi.
“Il passaporto del turista nasce per promuovere l’arte e la cultura del territorio e coordinare in un unico progetto condiviso che ruota intorno alle Grotte di Frasassi i più prestigiosi siti attrattivi di Genga – ha dichiarato il sindaco di Genga Marco Filipponi – . L’idea di creare dei cittadini onorari di Frasassi con dei veri e propri attestati di cittadinanza e passaporti ci permette di coinvolgere in prima persona i visitatori e di farli sentire parte del nostro territorio”.
L’attestato di cittadino onorario di Frasassi verrà firmato personalmente dal sindaco di Genga Marco Filipponi e verrà consegnato ai visitatori all’interno di un pregiato cofanetto in carta artigianale della Cartiera Manualis di Fabriano, insieme ad una preziosissima filigrana rappresentante il Tempio del Valadier, un prodotto di alta oreficeria simbolo del territorio. È prevista inoltre la consegna di una piccola sorpresa a tutti i bambini. Vediamo ora quali sono le tappe inserite nel passaporto del turista.
Le Grotte di Frasassi
Con un percorso di 1 chilometro e mezzo aperto al pubblico e accessibile a tutti, il sito carsico delle Grotte di Frasassi, attrattore strategico e straordinario di visitatori e turisti per l’intera Regione Marche, è uno degli itinerari sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo, dove è possibile viaggiare lungo i milioni di anni del passato e scoprire la storia dell’evoluzione della vita sul pianeta.
L’eremo di Santa Maria Infra Saxa e il Santuario Madonna di Frasassi
L’eremo-oratorio di Santa Maria Infra Saxa è un piccolo edificio addossato alla parete rocciosa per metà sospeso sul dirupo a strapiombo. Accanto a Santa Maria infra Saxa, al centro della grotta, sorge il Santuario Madonna di Frasassi, denominato anche Tempio del Valadier in quanto attribuito all’architetto Giuseppe Valadier. In stile neoclassico, fu commissionato nel 1819 dal Cardinale Annibale della Genga, il futuro papa Leone XII, e inaugurato nel 1828.
Abbazia di San Vittore delle Chiuse
Proprio all’entrata della Gola di Frasassi si trova l’Abbazia di San Vittore delle Chiuse, uno dei monasteri benedettini più importanti del centro Italia, fondata nel XI secolo e costruita in blocchi di pietra calcarea. Di fronte all’Abbazia troviamo il Ponte Romano sul fiume Sentino, dove in epoca romana sorgeva una stazione termale, la cui fonte è tutt’ora utilizzata nell’attuale moderno centro termale. Museo Speleo-Paleontologico e Archeologico di San Vittore.
A fianco all’Abbazia è situato il suggestivo museo Speleo-Paleontologico e Archeologico di San Vittore che è stato appositamente istituito per custodire un fossile di ittiosauro ritrovato nel 1976 nel Comune di Genga. Al suo interno è inoltre possibile apprezzare dei plastici che illustrano il fenomeno del carsismo, i sedimenti fossili ritrovati nel territorio circostante e i reperti archeologici, tra cui alcune urne cinerarie, databili al bronzo finale.
Castello di Genga
Genga è un piccolo borgo medievale, accuratamente ristrutturato, paese natale di Papa Leone XII dei Conti della Genga. Del castello medioevale si conservano ancora oggi le solide mura difensive, al cui interno è possibile apprezzare un piccolo gruppo di abitazioni costruite direttamente sulla roccia. Il castello si apre su un meraviglioso belvedere che dà sulla vallata.
Museo Arte Storia Territorio
Nel bel mezzo del castello di Genga, è situato il Museo «Arte Storia Territorio », che racconta la straordinaria storia di questo paese. Al suo interno si possono ammirare, nell’area preistorica, la copia della famosa Venere di Frasassi e, nell’area storico-artistica, opere e manufatti che vanno dal XV al XIX secolo. Tra queste, spiccano le preziose opere su tavola del pittore quattrocentesco Antonio da Fabriano, influenzato da Piero dalla Francesca. Per concludere, la splendida statua neoclassica della Madonna con il Bambino, madre amorevole e protettrice, originariamente collocata nella chiesa voluta dal Papa Leone XII all’interno della Grotta della Beata Vergine di Frasassi.
Pierosara
Pierosara è una rocca medioevale, Castrum Petrosum o Castel Petroso, che sorge in una posizione strategica su di un colle a ridosso di due gole, quella di Frasassi e della Rossa, fondata prima del 1000 d.C. Inizialmente dipendente dall’Abbazia di San Vittore, nel 1212 fu assoggettata a Fabriano, mantenendo comunque grande autonomia e sovranità su una vasta zona del territorio circostante, fino al 1809 con la formazione del Regno d’Italia.
La leggenda di Piero e Sara
Si narra che il Conte di Rovellone, feudatario del Castello di Rotorscio, s’innamorò di una fanciulla di nome Sara di Castel Petroso promessa ad un altro castellano di nome Piero.
Il Conte di Rovellone rapì la ragazza e durante una cruenta battaglia tra i seguaci del Conte e gli abitanti del luogo che insieme a Piero cercavano di proteggere la ragazza, il Conte vistosi alle strette uccise sia la bella Sara che il suo amato Piero. Per ricordare questo triste avvenimento, Castel Petroso, da quel giorno, assunse il nome di Pierosara.
Avevamo raccontato nel settembre del 2020 dell'angosciosa convivenza fra gli abitanti di via Urbino-rione Marche e il terzo binario della stazione di Macerata (leggi qui). A quasi 3 anni di distanza, numerosi articoli pubblicati e diversi appelli ad istituzioni ed uffici competenti, la situazione è rimasta praticamente invariata, con i condomini costretti a vivere con le finestre chiuse per via del frastuono e delle polveri.
Il disagio maggiore è causato dal fatto che i treni che stazionano nel terzo binario, quello appunto adiacente alle abitazioni, rimangono in sosta per ore con il motore acceso, emettendo un rumore non affatto piacevole. A ciò si aggiunge la polvere che i treni, con il loro transito, alzano da terra.
Come detto, negli ultimi anni gli abitanti di via Urbino hanno esposto il problema ad alcuni consiglieri comunali, che a loro volta l’hanno portato in sede di discussione. Non rilevando alcun miglioramento, la questione è stata sottoposta ad altri uffici, sia regionali che ministeriali. Il risultato? La completa indifferenza. Gli stessi macchinisti dei treni sono stati interpellati sul motivo per il quale i motori dei treni debbano rimanere accesi. “Direttive delle Ferrovie”, la loro risposta.
Siamo andati a verificare sul luogo, raccogliendo anche alcune testimonianze dei vari condomini. In molti si sono detti increduli di fronte a tanto disinteresse, nonostante le ripetute battaglie portate avanti nel tempo. “Crediamo sia necessario innanzitutto l’installazione di barriere antirumore perché la situazione da anni è invivibile. Siamo costretti a tenere le finestre chiuse, anche con questo caldo. Qui vivono anche parecchi studenti che non riescono a concentrarsi. Non si può guardare nemmeno la tv”.
A preoccuparli non è solo la mancata presa di provvedimenti per risolvere il problema dei treni, ma in generale la poca cura e l’abbandono a cui il quartiere è stato lasciato. Buche nel parcheggio, erbacce e sterpaglie sono ben visibili passeggiando in via Urbino.
I cittadini vivono ormai una condizione a metà fra rassegnazione e disperazione, con qualcuno che minaccia addirittura di legarsi sui binari. Partito come un appello, quello degli abitanti di via Urbino è ormai un vero e proprio SOS.