Dopo gli appuntamenti del 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2016, si rinnova l'impegno dell'Amministrazione comunale per una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi dell'inclusione delle persone con difficoltà in ogni ambito della vita.L'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Civitanova Marche, in collaborazione con la rete dei servizi costituita dal Servizio Territoriale della Lega del Filo d'Oro di Osimo, dalla Cittadella del Sole di Porto Sant'Elpidio, dall'Anffas di Potenza Picena, dall'Asp Paolo Ricci di Civitanova Marche, dal Servizio UMEA Asur Area Vasta n. 3 di Civitanova Marche, organizza martedì 6 dicembre, presso il Centro Civico nel quartiere IV Marine di Civitanova Marche, dalle ore 15,30 alle 17,30, un incontro per festeggiare la conclusione del progetto “Conoscere il mondo in tutti i sensi”. Questa sarà l'occasione per raccontare e condividere le attività svolte che testimoniano esperienze di reale inclusione, in contrasto con le situazioni di esclusione sociale che le persone con disabilità vivono quotidianamente. Inclusione è anche intreccio di cittadini e associazioni: in questo caso le organizzazioni che si occupano di disabilità ha felicemente collaborato con le associazioni che svolgono attività con gli immigrati (Anolf, Sprar di Fermo e singoli cittadini) ognuno ha messo a disposizione dell'altro competenze e risorse per creare una comunità accogliente in cui le diversità non fanno più paura ma diventano una ricchezza.Il percorso “Conoscere il mondo in tutti i sensi” è stato articolato in 6 incontri svolti con cadenza mensile, dal mese di aprile 2016 ad ottobre 2016, presso il Centro Civico nel quartiere IV Marine di Civitanova Marche. Ad animare gli incontri sono state persone straniere residenti sul nostro territorio che attraverso i loro racconti hanno portato le persone disabili, i volontari e gli operatori a conoscere da vicino paesi lontani quali il Senegal, il Gambia, l'Argentina, il Benin, il Pakistan, il Giappone per scoprirne le culture, le tradizioni ed i costumi colorati; danzare tra i ritmi e i suoni del mondo; incontrare persone e conoscere lingue nuove; assaporare il gusto di piatti tipici ed il piacere di stare insieme allargando gli orizzonti.“Conoscere il mondo in tutti i sensi” si inserisce all’interno di una serie di progetti avviati a partire dall’anno 2012/2013 con l’intento di offrire ai partecipanti opportunità significative di aggregazione, socializzazione, conoscenza di altre realtà ed inclusione nel proprio territorio attraverso strumenti e modalità espressive adatte alle loro esigenze cognitive, comunicative, sensoriali. Grazie al coinvolgimento attivo e partecipazione del “territorio” con le sue risorse ed attività, l’esperienza è divenuta un momento di incontro importante ed atteso, piacevole e divertente che ha creato una cultura dell’inclusione volta ad offrire una migliore qualità di vita a tutte le persone coinvolte. Vista la soddisfazione di utenti, familiari ed associazioni di tutto il territorio il nostro viaggio proseguirà.
Il derby tra la Corplast e la Roana Cbf non delude le aspettative e si trasforma in un match di pallavolo di buon livello, combattuto dal primo all'ultimo scambio. Le ragazze di Giganti vincono 1 a 3 compattandosi nei momenti difficili e sfruttando le sue bocche da fuoco in attacco.Sin dai primi scambi la battaglia si accende Peretti si appoggia alla sua opposta Grizzo che non tradisce, mentre dall'altra parte della rete Seghetta serve spesso Orazi. Si gioca sempre sul filo della partita, nonostante break di due o tre punti, nessuna delle due squadre riesce a spaccare il set. La Corplast tenta l'allungo più di una volta ma la Roana non cede e recupera sempre fino al 21 pari, poi capitan Giorgi ha dato sfoggio di tutti i suoi colpi di attacco e con ben quattro punti consecutivi chiude il set.Sullo zero a uno, la Corplast torna in campo ancora più grintosa e al primo time out tecnico è avanti di quattro punti. Armellini e compagne si rifanno sotto, ma le locali riescono a mantenere sempre un paio di punti di distacco, fino al 19 a 16 poi le maceratesi tentano il sorpasso sfruttando qualche errore di troppo di mister Luchetti. Il finale di set si accende, prima la Corplast pareggia e sorpassa con Vecchietti e Zamponi, ma la Roana Cbf risponde con due punti di Grizzo. Un'incomprensione tra Seghetta e Agostinelli e un ace di Giorgi portano le maceratesi sul 24 a 21. Giorgi sbaglia il match point e dà la possibilità a Bianchella e compagne di non mollare e di crederci fino alla fine. Chiude proprio un ace di Bianchella 29 a 27 per la Corplast.Nel terzo set le locali partono di nuovo con grinta e determinazione, sul 7 a 4, con un muro di Tozzo e Peretti, la Roana ritorna a macinare punti e a prendere in mano il set senza più perderne la testa, nonostante le difese e i contrattacchi delle locali.Nell'ultimo parziale Micheletti e compagne fanno la voce grossa in attacco e nonostante il carattere coraceo della Corplast si impongono sulle avversarie e chiudono 20 a 25, grazie all'unità di squadra che ha aggiunto il quid in più per affrontare una formazione molto forte in difesa e dal gioco veloce.Corplast Corridonia MC - ROANA CBF HR MACERATA 1-3 (21-25 // 29-27 // 22-25 // 20-25)Corplast Corridonia: Agostinelli, Bartolacci, Bianchella, Crescini, Di Caterino, Fratesi, Mastri, Orazi, Seghetta, Vecchietti, Zamponi, Mattioli, Prosperi. Allenatori: Luchetti - GabrielliRoana Cbf Macerata: Peretti, Pieristè, Tozzo, Lombardi, Grilli, Grizzo, Recine, Giorgi, Armellini, Foglia, Micheletti. Allenatori: Giganti - Santoni
“Abbiamo lavorato bene in settimana, sono ottimista per la partita di domani”. A parlare è Federico Giunti, allenatore della Maceratese, alla vigilia dello scontro salvezza domani all’Helvia Recina con il Sudtirol (fischio di inizio alle ore 14,30).La Maceratese dovrà sopperire all’assenza dello squalificato Gattari al centro della difesa.“Filippo è un punto di riferimento, ma chi lo andrà a sostituire ha tutto per farlo nel migliore dei modi. Una sola assenza non può spostare gli equilibri di una squadra. Siamo tranquilli sotto questo punto di vista”.Alberto Quadri ha messo in guardia la Maceratese, secondo il capitano il Sudtirol non vale la classifica attuale. “Concordo con le sue parole. E’ una squadra che gioca al calcio, ha delle individualità importanti. Noi dovremo sfruttare le nostre qualità. Bisogna cambiare il ruolino di marcia soprattutto fra le mura amiche, abbiamo necessità di fare risultato davanti ai nostri tifosi. Dovremo portare a casa più punti possibili da qui in avanti”.Gli appuntamenti per la Maceratese si intensificano, mercoledì prossimo c’è la trasferta di Teramo.“Ci aspettano due settimane di fuoco. Dopo il Teramo giocheremo contro il Santarcangelo e mercoledì 14 la partita di recupero con il Lumezzane. Faremo un po’ di turn over”.Che Sudtirol si aspetta?“Loro sono propositivi, hanno una mentalità offensiva. Sarà una partita molto più aperta rispetto a quella con il Forlì. Contro i romagnoli dovevamo gestire diversamente il risultato dopo che siamo passati in vantaggio. Aprendosi gli spazi abbiamo avuto la possibilità per colpire nuovamente”.Quali sono i giocatori del Sudtirol da temere maggiormente?“Tutta la squadra ha un equilibrio importante. Il capitano che gioca da mezzala e i tre davanti sono giocatori di qualità. Sarà comunque il nostro atteggiamento che potrà fare la differenza. Dovremo partire forte, ce lo impone la partita”.
La Roana Cbf infila un'altra vittoria al Fontescodella. Questa volta a farne le spese la Ternedil Acquasperta che prova a far di tutto per ostacolare Giorgi e compagne.Le maceratesi partono con un primo set giocato con buon ritmo e pochi errori diretti, mentre le ragazze di coach Di Leone cercano di prendere le misure ma faticano a scalfire i sistemi dall'altra parte della rete. Al secondo time out tecnico la Roana Cbf Macerata segna 16 a 7. Soltanto sul finale di set qualche errore di troppo e una maggiore attenzione dell'Acquasparta danno spazio ad una rimonta disperata. Chiude capitan Giorgi 25 a 17 dopo un lungo scambio.Altra musica quella del secondo parziale. Le ospiti hanno preso fiducia e sfruttando il gioco al centro fanno pressione sulle maceratesi, soprattutto nella seconda metà del set. Le ragazze di Giganti si fanno agguantare proprio sul 24 a 24, ma un errore in attacco di Catalucci e un bagher di astuzia di Giorgi portano la Roana Cbf sul 2 a 0.Ancora battaglia nel terzo set, Peretti e compagne partono in sordina, mentre la Ternedil sembra difendere tutto, ma, allo stesso tempo disfa il suo vantaggio di tre punti del primo time out tecnico. La Roana Cbf cresce durante il parziale, soprattutto a muro. Sul 21a 15 le ospiti tornano a martellare e le maceratesi incassano il colpo fino a quando tre attacchi, due di Armellini e l'altro di Grizzo, mettono fine alla partita.Si archivia così un'altra vittoria, ma il cammino è ancora troppo lungo per fare i conti. Sabato 3 dicembre derbissimo con la Corplast Corridonia che sta vivendo un momento positivo in questo avvio di campionato. Si gioca a Corridonia alle ore 21Roana Cbf Macerata: Grilli, Lombardi, Armellini, Tozzo, Foglia, Recine, Bellucci, Peretti, Grizzo, Giorgi, Pieristè, Micheletti. Allenatori: Giganti - SantoniTernedil Acquasparta: Guerreschi, Volpi Carboni, Grandi, Catalucci, Morri, Paoletti, Cicogna, Garganese, Schepers, Iacono, Cascianelli. Allenatori: Di Leone-PosatiROANA CBF HR MACERATA - TernEdil Acquasparta (TR) 3-0 25-17 // 26-24 // 25-22
La Roana Cbf espugna il BCC Palas di Gradara con un 3 a 0 sulla squadra Team 80 di coach Giannini.La squadra di Giganti tiene sempre la testa avanti nella partita, già dal primo, approfittando degli errori delle avversarie che soltanto fino al primo time out tecnico (7-8) danno battaglia alle maceratesi. Poi la maggior determinazione di Grizzo e compagne ha tracciato il solco nel set che si chiude 18 a 25.Anche nel secondo parziale la Roana Cbf parte concentrata e determinata soprattutto dalla linea dei nove metri. Le locali soffrono in ricezione e lasciano spazio al gioco delle maceratesi. Soltanto al ritorno dal secondo time out tecnico Foglia è compagne subiscono un parziale di 6 a 0, ma un attacco di Tozzo ridà luce alla squadra che torna macinar punti.Giannini cambia regia ma la Roana si fa trovare pronta e decisa a portare a casa l'intera posta in gioco. Il Team 80 sbaglia molto in attacco e la Roana Cbf ne approfitta tenendo la testa in campo fino al 14 al 25.Si pensa subito alla prossima partita, si torna in campo sabato prossimo al Fontescodella contro Teredil Acquasparta Terni alle 21.15.Team 80 - ROANA CBF HR MACERATA 0-318-25 // 18-25 // 14-25Team 80 Gabicce:Lenzi, Turchetti, Cipollini, Asquini, Parodi, Lunghi, Franchi, Cecco, Franchi, Ricci, Penna, Lunghi, Micheletti, Pelincu. Allenatore: GianniniRoana Cbf Macerata: Grilli, Lombardi, Armellini, Tozzo, Foglia, Recine, Bellucci, Peretti, Grizzo, Giorgi, Pieristè, Micheletti. Allenatori : Giganti - Santoni Arbitri: Mazzarà, Scarpulla
Si è tenuta ieri l'annuale Festa della Rosa dell'associazione Inner Wheel di Civitanova Marche del 209esimo distretto.La festa è stata organizzata per promuovere l'amicizia, scopo dell'associazione, e per raccogliere fondi per opere benefiche. Ogni anno, infatti, la Inner Wheel individua un'associazione o un ente a cui destinare la sua beneficenza. Quest'anno, come quello passato, il beneficiario è stato individuota nell'associazione Croce Verde di Civitanova a cui è stato donato due defibrillatori e alcuni fondi per altre attrezzature di primo soccorso. A ritirare gli importantissimi defibrillatori il residente della Croce Verde Cesare Bartolucci.La Festa della Rosa si è tenuta al Donoma di Civitanova con la presidente dell'associazione Debora Pennesi, la segretaria Roberta Pizzarulli e tutto il consiglio.
L’azienda Tigamaro appartiene alla tradizione del distretto pellettiero di Tolentino fin dal 1982, anno della sua fondazione. In trent’anni di attività si è cercato di sviluppare ricerca della qualità e della tecnologia capace di poter portare avanti progetti dalla scelta della materia prima, alla lavorazione fino al picking del prodotto finito.Proprio attraverso questa filosofia di lavoro, la Tigamaro è diventata leader nel settore della pelletteria di lusso, mettendo a disposizione il proprio il know how alle grandi firme, come Prada e Miu Miu, per produrre i loro prodotti.Dal 2015 la Tigamaro ha un nuovo “capitano di ventura”: Luca Bortolami. Originario del Veneto, fondatore di ICM Immagine Integrata, Concessionaria di pubblicità. Nel 2005 debutta nel panorama della videocomunicazione out of home con la creazione del progetto ANSA Airport TV, network presente nei sei maggiori aeroporti d'Italia di cui all'inizio del 2009 ne acquisisce la totale titolarità denominandolo ICMoving Channel. Luca Bortolami è stato Presidente della sezione Servizi Innovativi e Tecnologici per Confindustria Vicenza.Grazie alla nuova guida la Tigamaro ha rafforzato il suo ruolo nel settore grazie al connubio “amore per ciò che si fa e amore per la propria azienda con l’accettare le nuove sfide che il mercato pone di fronte”.Dopo il terremoto del 30 ottobre, Bortolami ha aperto le porte della sua azienda alle famiglie dei propri lavoratori. Il 95% dei dipendenti è rappresentato da donne e l’imprenditore veneto ha creato un welfare naturale interno all’azienda con asilo e foresteria per i lavoratori e le lavoratrici che non avevano più una casa o la scuola dove portavano i propri figli. Collegare famiglia, lavoro e azienda è il cavallo di battaglia che sta portando avanti Bortolami e il rapporto che costruisce con ciascuno dei suoi collaboratori.https://www.youtube.com/watch?v=A3O45B6YTl0
La Roana CBF Macerata batte la Convergenza Cus Siena per 3 a 0 al Fontescodella con una prova corale che fa ben sperare per il proseguo di stagione.Poteva essere una partita pericolosa ma le maceratesi hanno dimostrato di un ottimo livello di concentrazione e aggressività in attacco, soprattutto nei primi due parziali.Nel primo set la Roana CBF parte con il piede sull’acceleratore e non lascia respiro alle avversarie che non riescono a prendere le misure a muro e in difesa. Al secondo time out tecnico le ragazze di Giganti hanno un vantaggio di 9 punti (16-7). Le cussine non riescono a dar pensiero e non trovano la chiave di volta. Finisce 25 a 10 con un errore in attacco della Costagli.Anche nel secondo parziale la storia non cambia. Equilibrio fino al 4 a 4 poi con Bellucci in battuta le locali fanno un break di 5 punti e iniziano a spingere, con un gioco veloce e con battute ficcanti. Alla fine del set Macerata fa registrare 7 ace di cui 4 di Tozzo. Sarà proprio la stessa centrale a chiudere il set dai nove metri.Più equilibrio nel terzo set, la Convergenza Cus Siena si porta avanti nel primo time out tecnico di una sola lunghezza e tiene testa a Micheletti e compagne fino al 10 pari. Questa volta è il turno in battuta di Lombardi a fare da spartiacque nel parziale. Le maceratesi con un gioco meno pulito dei primi dei due set riesce comunque a mantenere il vantaggio, nonostante dall’altra parte della reta l’atteggiamento soprattutto in difesa e in battuta è diventato più aggressivo, ma la Roana CBF più lucida delle avversarie riesce a chiudere il set.ROANA CBF HR MACERATA: Grilli, Lombardi, Armellini, Tozzo, Foglia, Recine, Bellucci, Peretti, Grizzo, Giorgi, Pieristè, Micheletti. All. Giganti - SantoniCONVERGENZA CUS SIENA: Cencini, Bellafiore, Mazzini, Costagli, Marchi, Giardi, Ciavarella, Pianigiani, Guerrini, Milanesi, Bova, Nencini, Pasqualini, Angiolini. All. Falchi – CapannoliARBITRI: Perotti – GirolamettiParziali: 25-10/ 25-16/ 25 -20
Tra le tante storie di solidarietà in questo periodo di emergenza post terremoto, un grande segnale è arrivato da Cavriglia, in provincia di Arezzo.Martedì mattina i volontari della Misericordia con due furgoni carichi di prodotti alimentari e beni di prima necessità hanno viaggiato per i comuni duramente colpiti dal sisma. La prima tappa a Foligno dove, nel magazzino della Protezione Civile hanno consegnato: vestiario, pasta, acqua e altri cibi non deperibili destinati ai comuni che ne hanno bisogno. Poi si sono spostati a Muccia per la seconda consegna.Infine, ultima tappa, Tolentino dove hanno consegnato al presidio della Protezione Civile altri alimenti e beni necessari per affrontare questo periodo infinito di “status di sfollati”. Tra il materiale donato: 22 stufe e materiale didattico per la scuola dell’infanzia, con disegni fatti dai bambini toscani. Un pensiero molto gradito dagli alunni che quasi commossi hanno incontrato i volontari.I ringraziamenti sono arrivati da tutti e i volontari, accompagnati dal sindaco Leonardo Degl’Innocenti O Sanni e dall’assessore Paola Bonci, hanno visitato le zone terremotate, avvicinandosi il più possibile a questa tragica situazione che il popolo maceratese sta vivendo, una realtà ancor più dura di come viene rappresentata dai media nazionali e che ha colpito al cuori “questi angeli” venuti dalla Toscana.C’è stata una grande risposta da parte dei cittadini di Cavriglia e dei paesini limitrofi, tutto il materiale è stato raccolto nel giro di una settimana e stanno organizzando un altro viaggio, probabilmente nel fine settimana o inizio della prossima, per portare altre necessità richieste dalle popolazioni.A Cavragli è nato un Comitato che si occupa di raccolta fondi e beni per i terremotati e molte associazioni del territorio si stanno impegnando per far fronte all’emergenza.I Comuni terremotati hanno accolto i furgoni carichi con grande emozione, si sono sentiti meno soli e abbandonati, hanno avuto quel calore umano di cui in questo momento hanno tanto bisogno.
“Carissimi tutti, Sabato 12 novembre, ore 17:00, ritroviamoci tutti alla scuola media Padre Tacchi Venturi di San Severino Marche. Ci sarà un incontro tecnico tra istituzioni e delegazione senatoriale, tra cui l'ex ministro dell'istruzione Gelmini; tema centrale Terremoto e Scuole. Noi studenti abbiamo il dovere di partecipare e far partecipare, tanto che redigeremo delle richieste e avanzeremo problemi e soluzioni”.Questo il post scritto e tanto condiviso da Marco Lipari, uno dei motori trainanti e rappresentante degli alunni dell' ITIS E. Divini di San Severino Marche. Il plesso risultato inagibile lascia sfollati 1000 persone tra giovani e personale.Riprendendo le parole dell'ex presidente degli studenti Andrea Lombardini "prima di essere studenti siamo cittadin, ci siamo sentiti in dovere di collaborare con tutti per far fronte a quest'enorme ferita e siamo sicuri che sia assolutamente importante essere presenti nelle scelte e nel fare visto che i diretti interessati siamo noi - continua lo stesso - subito ci siamo trovati uniti dalla paura e dalla voglia di risolvere tanto da organizzarci in un gruppo operativo di 50 ragazzi e ad ora stiamo facendo sentire la nostra voce che sempre di più sta crescendo grazie alle stampe e ai media ( che invito a sostenerci ) e siamo anche presenti come gruppo pubblico su Facebook denominato "salviamo il nostro futuro (Itis)”.
Iginio Straffi è il fondatore e il presidente della Rainbow, il più grande studio di animazione d'Europa notissimo grazie al cartone Winx Club. Straffi, originario di Gualdo, ha iniziato la sua carriera grazie alla Sergio Bonelli Editore che ha riconosciuto il suo talento all'Università di Milano e lo ha subito assunto come direttore artistico.Dopo aver girato il vecchio continente seguendo progetti di animazione, è tornato nelle sue Marche e ha fondato la Rainbow nel 1995 e, in pochissimo tempo, è riuscito a costruire un impero con dieci aziende tra le quali, uno studio di animazione per le produzioni TV, uno studio che si dedica interamente alle produzioni cinematografiche, un’accademia per la formazione di nuovi talenti, una casa editrice, una digital house per lo sviluppo di giochi online, parchi tematici ed eventi. "Lavorare nelle Marche è molto piacevole dal punto di vista paesaggistico, dei rapporti umani e della qualità della vita" dichiara Straffi "ma ci sono difficoltà nelle infrastrutture, per i collegamenti con l'unico aeroporto di Ancona - Falconara e la mancanza della banda larga in gran parte del territorio. Al di là di questi limiti, però, qui c'è il vantaggio di vivere in una provincia sana".Non solo Winxs Club. Dall'instancabile matita di Iginio sono nate e continuano a nascere tante idee di successo, tra le ultime Regal Accademy, in onda su Rai Yoyo che, dopo il successo in Italia e Europa, è uscito anche in America registrando ottimi ascolti.Oltre all'animazione la Rainbow sta puntando su un nuovo target con i cosiddetti live action, o più semplicemente telefilm, che guardano ad un target di adolescenti e giovani, come Maggie e Bianca Fashion Friends, coprodotto con Rai Fiction e in onda su Rai Gulp. A gennaio la serie sbarcherà in Francia, Germania, Russia e altri Paesi fiducioso sulla riuscita data l'ottima partenza in Italia."Stiamo cercando di aprirci a nuovi mercati" spiega Straffi "come ad esempio la Cina. Inoltre, nel futuro cercheremo di puntare sui live action per accaparrarci una nuova fetta di mercato, oltre a rafforzare con nuove idee e progetti il mondo dell'animazione. Stiamo anche girando il film Tiro libero, del regista Alessandro Valori mio compagno di liceo, proprio in nei comuni maceratesi. Non ci fermiamo mai, siamo in continua evoluzione".Nel suo sito scrive: "Sono cresciuto in una terra meravigliosa in prossimità dei Monti Sibillini, dove un bambino ha spazi illimitati per liberare l’immaginazione. Se ripenso alla mia infanzia, posso ancora sentire l’emozione dell’avventura, il piacere di ascoltare storie e raccontare storie, il mio desiderio di fermare il tempo attraverso la scrittura e il disegno. Ho avuto la fortuna di vedere i miei sogni dell’infanzia realizzarsi e spero che la mia storia possa ispirare tutti i bambini a non smettere mai di sognare".Ora la sua terra natia è stata devastata dal terremoto e Straffi non si è tirato indietro per aiutare amici e parenti in difficoltà e tutta la popolazione con iniziative per dare una mano ai terremotati."Sono preoccupato e dispiaciuto, è una tragedia immane che ha colpito i nostri centri che già faticano nel riuscire a portare avanti piccole imprese locali, cercando di far sì che non tutti i giovani lascino queste terre." Parla con un filo di emozione il fondatore della Rainbow "Sono la nostra storia, la nostra tradizione, oltre che i luoghi dove ho vissuto la mia infanzia (Straffi ha lasciato Gualdo in seconda elementare). Credo che il nostro territorio debba risorgere, il problema è che lo Stato deve riuscire a dare quel sostegno che serve per aiutare a far rinascere l'entroterra maceratese e la gente deve dimostrare, come fece il Friuli a suo tempo, che vuole riprendersi il suo futuro. Io sostengo lo spirito lavorativo dei marchigiani, grandi lavoratori, persone che non si piangono addosso. Ovviamente la macchina amministrativa del Governo deve fare la sua parte, altrimenti, le persone si scoraggiano e potrebbero aumentare i tempi di ripresa. Nella migliore delle ipotesi, credo che servano quattro o cinque anni per riavere un territorio florido come quello che è stato spazzato via dal sisma".
Si è svolto di recente l’appuntamento tanto atteso a Villa Emaldi, una location eccezionale e suggestiva, nel cuore della campagna faentina.Si sono alternate in passerella tra le sale della villa le collezioni della stagione Autunno/Inverno 2016/2017 proposte dalle Boutique Molinella, I Cuccioli, Bruno Liverani donna, Lunablu, la gioielleria Borgo d’oro, il sensuale intimo di Intima di Sabrina, Pellicceria Magnani con i suoi capi pregiati, Le Logge calzature di Lugo, gli occhiali di Ottica Inn e i simpaticissimi bambini di Baby Blu.La serata carica di fascino e bellezza oltre ad incantevoli modelle ha portato in passerella gli ospiti d’eccezione, i giocatori della Rekico Raggisolaris Faenza, squadra che milita nel campionato di serie B di pallacanestro.L’evento ideato da Carlotta & Tatiana event planner è stato presentato da Daniele Gattelli con il supporto musicale del dj Antonio Belcastro.Si ringraziano i parrucchieri Revolution per le acconciature e Alice Cavina make up artist per il look delle modelle.
L’emergenza terremoto a Macerata è sinonimo soprattutto di scuole. Dopo la scossa di agosto con la chiusura degli stabili del Convitto e della Mestica con lo spostamento, rispettivamente al plesso Pannaggi e ai Salesiani, ora è arrivato il momento di trovare una sistemazione agli studenti della Dante Alighieri.L’Istituto Comprensivo è uno dei più frequentati in città, soprattutto per quanto riguarda le classi delle medie inferiori, il cui plesso è però inagibile e le lezioni delle ventuno classi sono ferme dopo la scossa di mercoledì 26 ottobre. Tra le soluzioni per far riprendere l’attività didattica c’è quella di mandare a scuola i ragazzi e le ragazze il pomeriggio nelle aule della Enrico Fermi, finché non saranno pronti i moduli scolastici da installare presso l'ex aeronautica in via Roma, per forse almeno tre mesi, ma in realtà non si sanno i tempi reali.Tale decisione, seppur in una situazione di emergenza, sembra la peggiore che potevano ideare sia per i genitori che per il mondo dell’associazionismo, ma anche gli educatori. Perché tale opposizione alla scelta del sindaco Carancini di spedire gli adolescenti a scuola il pomeriggio?Secondo i genitori "frequentare le lezioni pomeridiani porta con sé difficoltà oggettive: in primis gli alunni saranno a casa la mattina, spesso lasciati soli a fare i compiti, inoltre le capacità attentive e i livelli di concentrazione diminuiscono nell’arco della giornata e i ragazzi; quindi, si troverebbero a fare lezioni quando sono stanchi e fare i compiti quando sono riposati. Se tale decisione sarà presa gli alunni della Dante Alighieri verranno esclusi da qualsiasi attività extra scolastica, con un danno per le associazioni sportive e culturali ma, soprattutto, per i ragazzi stessi che si troveranno impossibilitati a partecipare alla vita delle agenzie educative e di socializzazione, in un periodo storico in cui i ragazzi hanno enorme difficoltà nei rapporti interpersonali faccia a faccia".I genitori degli alunni della scuola media sono indignati e pretendono "di prender parte alla decisione riguardo al futuro dei propri figli". Si sentono lasciati da parte mentre hanno delle idee per risolvere la situazione, come ad esempio portare gli alunni nelle aule del plesso universitario di Vallebona, la mattina farebbero lezione le scuole medie e la sera gli universitari. Oppure, ritengono sia più giusto condividere la scelta della scuola pomeridiana con il Convitto e la Mestica che sono nella loro stessa situazione, creando una sorta di rotazione in modo che tutti possano fare lezione al mattino e al pomeriggio nella stessa misura.Altra opzione potrebbe essere quella di aprire la strada del dialogo tra Provincia e Comune. Gli istituti superiori, in linea di massima, hanno resistito meglio al terremoto e forse nelle loro aule potrebbero trovare spazio anche gli alunni della Dante, come è stato a settembre per quelli del Convitto che sono ospiti ora delle aule del Pannaggi mentre i suoi ragazzi sono stato trasferiti all’Istituto Bramante.Alla riunione di giovedì sera, oltre ai genitori, ai professori, al dirigente scolastico e al sindaco sarebbe dunque opportuno avere anche il presidente della provincia Pettinari per una reale possibilità di collaborazione che abbia come fine il bene degli alunni. In questo momento di emergenza e “fuori dall’ordinario”, forse ai ragazzi servirebbe soltanto un po’ di normalità.
La Roana Cbf esce con tre punti dal match contro Ponte Valleceppi mostrando passi avanti sul sistema di gioco ancora da rodare. Primo set giocato bene dalla formazione maceratese che sembra scesa in campo con la testa giusta. Bene gli attacchi di Grizzo e Tozzo a cui si affida spesso Peretti. Nel secondo set la Roana Cbf riparte con lo sprint ma le padrone di casa sul 6 a 2 cambiano ritmo e si rifanno sotto e piano piano, grazie ad una grande tenacia in difesa, riagganciano le ospiti e le supera sul finale di set. Lombardi e compagne tentano di riprendersi il set ma la lucidità del Ponte Valle Ceppi ha la meglio e finisce ai vantaggi 26 a 24. Nel terzo parziale sono le padrone di casa ad azzeccare la partenza, ma questa volta la Roana Cbf, sotto di 4 punti al time out tecnico, si unisce e con una prova di carattere si unisce recuperando un po' alla volta. Dal 20 14 per il Ponte le maceratesi raggiungono la parità sul 22, poi sul punto punto sbaglia meno delle avversarie è guadagnano il set 25 a 27. Il quarto ed ultimo parziale è una corale della Roana Cbf, questa volta non riesce nella rimonta. Soltanto sul finale di set Macerata sbaglia qualche palla di troppo, ma il grande vantaggio ha permesso a Giorgi e compagne di portare comunque a casa set e partita. ROANA CBF HR MACERATA Grilli, Lombardi, Armellini, Tozzo, Foglia, Recine, Bellucci, Peretti, Grizzo, Giorgi, Pieristè, Micheletti PONTE VALLE CEPPI OMR GALLETTI Tenerini, Spacci, Cristofani, Meschini, Molinari, Radi, Bazzucchi, Di Matteo, Pani, Bigini, Ponti Arbitri: Audinese B., Chierichetti S. Parziali 18-25/26-24/27-25/19-25 Migliori sei: Grizzo, Tozzo, Micheletti, Pani, Rodi, Meschini
Maceratese bella solo nella prima metà della frazione d’avvio, ma è troppo poco per poter uscire con almeno un punto dal Lino Turina di Salò.Autori di un secondo tempo più incisivo e precisi in zona gol, i bresciani si impongono per 2-0 e Forte deve superarsi in diverse occasioni per evitare un passivo più pesante. Resta il rammarico per non aver sfruttato a dovere una bella azione corale al 16’, con Colombi in leggero ritardo sul tentativo di deviazione a rete e per le palle gol di Petrilli e Palmieri nella ripresa che la difesa dei padroni di casa è stata brava a disinnescare e che avrebbero potuto sancire rispettivamente il vantaggio dei biancorossi o il pareggio nelle battute finali. “Stiamo verificando il tipo di campionato che ci aspettavamo, duro, difficile, in cui si deve lottare, partita dopo partita contro formazioni quadrate – l’analisi del diesse Gianluca Stambazzi è oggettiva – ma dato che dopo 11 giornate effettive abbiamo collezionato solo 10 punti e che incorriamo in errori simili di partita in partita, è necessario cambiare qualcosa. Ciò significa che a volte in match come quello contro il Feralpi, formazione tecnicamente dotata, potremmo essere più equilibrati e puntare a muovere la classifica, senza sbilanciarci eccessivamente alla caccia di vittorie che spesso non arrivano e che anzi si tramutano in sconfitte. Non parlo di un reparto in particolare ma di tutti, in generale. Se incassiamo troppi gol e non ne realizziamo molti, vuol dire che bisogna studiare soluzioni alternative con i giocatori che abbiamo a disposizione. Con mister e giocatori nel corso della settimana parleremo del da farsi”. Insomma, una verifica tecnico-tattica in settimana che proporrà il recupero del secondo turno della fase finale di coppa Italia con la Casertana (mercoledì 9 alle 14.30). Gli allenamenti riprenderanno lunedì pomeriggio. Domenica libera e seduta di training del martedì da pianificare a livello orario. Sarà una settimana di approfondimento per la Maceratese che non può più concedersi ulteriori passi falsi. Note: prima del match gradito intervento di don Gianluca che ha intonato una preghiera in particolare per tutti coloro che hanno subìto danni dal terremoto; ammoniti Perna, Allievi, Forte, Settembrini; angoli 9-7, rec. 0’+3’. Nel pre gara la pres. Maria Francesca Tardella è stata omaggiata dal pres. della Feralpi Pasini e dal sindaco di Salò di un mazzo di fiori.Ha riscosso successo l’iniziativa benefica dei bresciani che ha consentito di collezionare un gran numero di giocattoli che verranno recapitati ai bambini di Macerata per distrarli dalla difficile situazione post sisma.FERALPISALÒ-MACERATESE 2-0FERALPISALÒ: 12 Livieri, 2 Aquilanti, 4 Staiti, 7 Settembrini, 8 Maracchi (38’ st 5 Davì), 10 Bracaletti (Cap), 13 Allievi, 17 Guerra (25’ st 19 Codromaz), 20 Gerardi (33’ st 9 Romero), 23 Parodi, 26 Gambaretti (A disp. 22 Romeda, 3 Ruffini, 11 Bizzotto, 15 Turano, 16 Boldini, 18 Luche)All. Antonino AstaMACERATESE: 22 Forte; 14 Ventola, 26 Gattari, 24 Perna, 3 Broli; 19 Malaccari, 8 Quadri (Cap), 7 De Grazia; 10 Turchetta (35’ st Allegretti), 9 Colombi, 11 Petrilli (20’ st Palmieri) (A disp. 1 Moscatelli, 2 Gremizzi, 4 Bondioli, 5 Marchetti, 12 Cantarini, 17 Amedeo Massei, 18 Quadrini, 20 Mestre, 21 Bangoura, 23 Franchini)All. Federico GiuntiArbitro: Alessandro Pietropaolo di Modena (Salvatore Buonocore di Marsala-Alex Cavallina di Parma)Reti: 8’ st Gerardi, 40’ st Bracaletti
Monte Cavallo è il secondo comune più piccolo delle Marche e il più piccolo borgo della provincia di Macerata deve il suo nome al monte che lo svosvrasta e che dopo il sima è diventato il pericolo più grande per questo paese.Il terremoto del '97 aveva raso quasi al suo l'intero comune e, successivamente, furono ricostruite il 99% delle abitazioni. Le nuove scosse hanno recato danni contenuti e le case hannoo retto, ma il problema viene dalla montagna da cui si staccano pezzi e cadono massi. Vista la pericolisità della situazione tutti gli abitanti, circa 150, sono stati evacuati e portati ad Alba Adriatica. Monte Cavallo è diventato un paese fantasma in cui 5 allevatori fanno da pendolari per non perdere il loro bestiame e cercare di limitare i danni economici.Le continue scosse non permettono alle persone di tornare e gli stessi allevatori vivono in una situazione precaria, soprattutto quando portano al pascolo le loro mandrie, proprio in quei versanti che cedono ad ogni scossa. C'è anche il cuoco dell'unico ristorante del paese, il Nido dell'Acquila, che fa da pendolare dalla costa al borgo per preparare un pasto caldo agli allevatori e insieme mangiano nel piazzale antistante al ristorante perchè il locale è inagibile, si è salvata solo la cucina. L'ufficio comunale è stato trasferito all'interno di una casetta di legno ed è rimasto a lavorare l'unico dipendente comunaleSi dovrà aspettare che finiscano le scosse per poter superare l'emergenza e mettere in sicurezza il versante della montagna che perde pezzi. Nel frattempo le persone sono obbligate ad un soggiorno nella città abruzzese, ma la mente è rivolta altrove, tutti vorrebbero tornare nella loro Piè di Sasso (il nome originario di Monte Cavallo) e rientrare nelle loro case ora abbandonate e stare con il loro bestiame.
Il centro storico di Pieve Torina ormai è chiuso da mercoledì 26 ottobre, dopo la forte scossa della sera. Il piccolo paesino, situato tra Muccia e, Camerino, si è così disperso tra la costa e i paesi limitrofi visto che il 90 % delle abitazioni sono inagibili.Chi è rimasto ha trovato riparo al Sos Sporting Village, complesso turistico e sportivo che da circa sette anni è tornato in funzione, grazie all’impegno e la perseveranza dei titolari che lo hanno reso un luogo di attrazione e di ritrovo. Subito dopo il sisma i titolari delle strutture hanno aperto le porte ai cittadini, dando la possibilità di un riparo a tutti coloro che non potevano più rientrare in casa. La tensostruttura, interna del centro sportivo ha dato ospitalità dapprima agli anziani della casa di riposo, adesso sistemati in altre strutture, e continua ad oggi ad essere luogo di riparo per il resto della popolazione. Un gesto dettato solo da un obbligo morale e civico, sapendo che il paese aveva bisogno di aiuto, dando solo ciò che gli altri non potevano più avere: un posto sicuro.Contemporaneamente hanno attivato l’ospitalità del piccolo villaggio turistico composto da otto cottage prefabbricati, riconvertiti dal terremoto del '97, rispondendo alle richieste delle famiglie che ormai senza una casa avevano comunque necessità di rimanere a Pieve Torina. A supporto di tale operazione si spera che presto venga attivata la convenzione attraverso la Regione (come per le strutture della costa).Da ieri mattina il villaggio è senza acqua a causa di una rottura dell’acquedotto. Si spera che gli interventi di oggi siano risolutivi per far tornare l’approvvigionamento idrico. Grazie alla disponibilità e spontaneità dei titolari le persone hanno trovato riparo e un posto caldo dove passare le notti precedenti e future. A gestire l'emergenza, sul posto, oltre Vigili del Fuoco e forze dell’ordine, la Protezione Civile locale, quella di Reggio Emilia, Montefiascone e nazionale. La Protezione civile si è stanziata stabilmente all’interno del centro sportivo allestendo una tenda per questa emergenza che sembra non aver fine. Chi deve recuperare beni dalle abitazione viene scortato e può entrare solo con il permesso dei vigili, si parla solo di emergenza, non si sa quando tornerà un barlume di normalità, nessuno sa nulla, per ora si cerca solo di andare avanti.
Il piccolo borgo dell'entroterra noto a tutti per il suo caratteristico vino, la Vernaccia, è in stato di emergenza.Soltanto il centro storico, forse perché protetto dalla montagna nella quale è arroccato, risulta essersi, in linea di massima, salvato dalla furia delle scosse di terremoto che si sono susseguite in questi giorni, per il resto, fuori dalle mura cittadine, nella periferia e nella campagna si registrano crolli e cedimenti. Molte persone hanno dovuto lasciare la propria abitazione, una trentina dormono alla bocciofila, altri nella tensostruttura a Caccamo costruita dalla Protezione civile, una decina nella frazione di Villa d'Aria si sono rifugiati nella casetta di leggo solitamente utilizzato come ritrovo sociale, alcuni dormono in camper o macchina e circa settanta persone se ne sono andati verso la costa. Borgiano è stato evacuato, la vice sindaco Maria Beatrice Amici Abbati, racconta che è rimasto un solo anziano che non vuole andarsene, perché non vuol lasciare la sua casa " Non è facile convincere le persone a lasciare la propria casa, i propri averi, molti hanno i fucili nelle abitazioni e hanno paura che nella notte qualche malvivente entri e si porti via tutto e possa prendere anche le armi" racconta "Per fortuna non ci sono state vittime e la temperatura non è scesa troppo, ma la situazione è critica. I bambini sono terrorizzati, non possono andare a scuola e cerchiamo di tenerli occupati grazie ai volontari, ma non è semplice. Stiamo utilizzando la cucina della bocciofila per offrire il cibo ma non abbiamo ancora un cuoco che si occupi di tutti gli abitanti. Ci arrangiamo come possiamo, stiamo cercando di fare il massimo e speriamo solo che non ci siano altre scosse".Serrapetrona è ferita, anche la aziende vinicole stanno cercando di fare la conta dei danni, in un momento così particolare per la produzione della Vernaccia. Ma non è solo una questione di danni strutturali, ciò che più spaventa è il futuro.Cancellato l'evento Appassimenti Aperti, in programma dal 13 al 20 novembre, per motivi di sicurezza e per il rispetto della situazione che si sta vivendo in questo territorio. La paura non è solo riguardo alla ricostruzione fisica del paese, ma anche del futuro economico. Serrapetrona era riuscita a costruire la sua economia intorno ai suoi prodotti e quindi al turismo, alla valorizzazione di ciò che la terra gli aveva donato e della bellezza architettonica sviluppata dall'uomo nel tempo. "Ci vorranno anni per tornare all'indotto economico che eravamo riusciti a garantirci e su cui tutta Serrapetrona viveva" ci spiega Mauro Quacquarini proprietario dell'azienda vinicola che porta il suo nome "L'entroterra non esiste più, Serrapetrona e tutti gli altri paesi colpiti dal sisma vivevano dello sviluppo del turismo e dei suoi prodotti. Ora queste terre sono state abbandonate e, nella peggiore delle ipotesi, rase al suolo. Sarà difficile riprendersi, potremmo farlo solo progettando un turismo collettivo, dobbiamo unirci e dare la spinta giusta per il rilancio di questa zona".Chi volesse aiutare la popolazione di Serrapetrona può portare beni al bocciodromo sito in località Collina, hanno bisogno soprattutto di coperte perché sono rimasti molti anziani negli accampamenti e il freddo della notte per loro è difficile da sopportare.
“Insieme per amicizia”, si chiama così la manifestazione svoltasi ieri alla parrocchia San Rocco di Pedemonte di Verona. Un pranzo sociale per raccogliere fondi per le nostre zone colpite dal sisma, un gesto di solidarietà di persone semplici ma con il cuore grande. Hanno raccolto più di 100 euro che si devono aggiungere alle altre offerte durante le liturgie di questi giorni.Un post su Facebook sottolinea qualcosa di molto importante “non è solo una questione di soldi” e continua con “il nostro pensiero rivolto a Tolentino ci fa sentire più vicine queste persone che non conosciamo direttamente, ma che hanno preso posto nel nostro cuore. Basta sentire "Tolentino" ai telegiornali e subito si desta un'attenzione più viva ... A presto, amici di Tolentino!”
Si è tenuto ieri il convegno “ Digital Way – Fashion edition”, convegno della Federmoda-CNA Marche Sud, a Porto Sant’Elpidio, un incontro per gli imprenditori del settore che da sempre contraddistingue il nostro Paese nel mondo. Tra gli argomenti trattati: le regole halal nel settore moda con l’intervento del professor Stefano Testa Bappenheim , professore della Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino.Abbiamo voluto approfondire l’argomento con il professor Testa Bappenhaim, per fare chiarezza tra stereotipi e la realtà del diritto mussulmano.Nell'immaginario collettivo la moda e la religione islamica sono mondi lontanissimi e che non hanno nulla in comune. Quanto quest'affermazione è vera?Beh, no, la realtà è un po’ più complessa, come spiega il mio corso di Diritto musulmano e dei Paesi islamici presso la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino. Il Sole24ore del 14 marzo scorso titolava: dalla Francia agli Emirati il boom della cosmetica halal, il Sole24ore del 3 maggio diceva: Emirati Arabi, la nuova frontiera del Made in Italy. L’anno scorso Donna Karan ha disegnato alcuni abiti specificamente pensati per la clientela islamica, quest’anno sono arrivati Dolce e Gabbana con la loro linea Abaya, poi H&M, ed altri: la sola moda islamica, detta modest fashion, è stimata intorno ai 500 miliardi di dollari l’anno: è un mercato promettente ed immenso, e, più in generale, secondo l’ultimo rapporto del Centro studî di Confindustria, l’export di tutto il Made in Italy del “bello e ben fatto” (ovvero alimentare, arredo, moda ed accessori di fascia alta, destinati alla borghesia globale top-spender) nei 30 principali nuovi mercati aumenterà del 43% nei prossimi 6 anni. Fra questi nuovi mercati troviamo molti Paesi islamici o con alte percentuali di popolazione musulmana, come gli Emirati Arabi, l’Arabia Saudita, l’Iran, l’Indonesia, la Turchia, etc., senza contare i milioni di Musulmani che vivono in Europa e nelle Americhe, e che possono essere egualmente raggiunti da prodotti halal.Cosa è realmente prescritto dalla sharia per l'abbigliamento femminile? Cosa è lecito e cosa no?La moda islamica è chiamata modest fashion, e suo fenotipo è un abbigliamento sì sobrio, ma anche alla moda e colorato. Se n’è parlato a Torino l’anno scorso, prendendo in esame un mercato, quello della moda islamica, che è quantitativamente enorme e qualitativamente interessante, e che dev’essere maggiormente preso in considerazione dalle griffes occidentali, anche perché sono pochissimi i brand espressamente dedicati a questo target di consumatori, che mostra trend di domanda in continua ascesa.Nel mondo della globalizzazione quanto la cultura occidentale ha influito su quella occidentale e viceversa riguardo alle donne?Sa, c’è una notevole trasversalità: quest’estate s’è parlato tanto di burqini come d’un paradigma dell’abbigliamento islamico, ma, senza entrare nel merito della questione, il burqini è stato ideato in Australia e viene prodotto in Australia, sicché direi che la globalizzazione ha fatto cadere, anche in questo contesto, molte barriere.Come è vista la moda occidentale nel modo islamico? Ci sono naturalmente molte sfumature, ma direi sostanzialmente bene, come provano alcuni fatti precisi: a febbraio, come ha riportato anche l’ANSA, sono state aperte a Teheran le boutiques monomarca di due nomi nell’empireo della moda italiana: Cavalli e Versace, ed altri grandi nomi stanno per seguirli. Una delle principali riviste statunitensi, il New Yorker, ha dedicato uno degli ultimi numeri alla moda islamica, e all’ultima settimana della moda di New York, poche settimane fa, per la prima volta c’è stata una sfilata di modelle con lo hijab.