Cattive notizie per gli studenti ritardatari, a partire da lunedì 16 gennaio all’Istituto Superiore Enrico Mattei di Recanati, chi arriverà dopo il suono della campanella sarà punito con un compito in classe di Italiano.
La circolare del preside Giri ha subito animato gli studenti che promettono mobilitazione e lo accusano di dittatura, ma la decisione sembra irremovibile soprattutto perché, nonostante il fenomeno non sia così ampio, sono sempre gli stessi a “prendersela comoda la mattina”.
Il test di italiano avrà un peso sugli scrutini di fine anno e quindi agli studenti converrà essere puntuali oppure essere sempre preparati sulla lingua madre e la sua letteratura.
La sezione A.N.P.I. di Corridonia insieme all’A.S.D. Corridonia S.C., con il patrocinio del Comune, hanno organizzato una serata per parlare di un grande campione, ma soprattutto di un grande eroe: Gino Bartali.
Per onorare il giorno della memoria, il 12 gennaio alle 21.15, presso centro di aggregazione giovanile “Pippo.. per gli amici” (ex mercato coperto in via don Bosco 18-20 Corridonia), si terrà un incontro per presentare il libro di Oliviero Beha “Un eroe in fuga” che racconta come il ciclista abbia salvato 800 ebrei dai nazisti, un racconto che non deve essere dimenticato.
All’incontro sarà presente l’autore. Beha è anche giornalista, saggista, conduttore televisivo e radiofonico, “Un eroe in fuga” è stato pubblicato nel 2014 e racconta quella parte della vita di Bartali poco nota, perché spesso il ciclista viene solo etichettato come l’alter ego di Coppi, mentre nel 1943 fece molto di più, pedalò tantissimo, ma non per un premio in palio, pedalò per salvare delle vite.
Nella notte tra domenica e lunedì ignoti hanno preso a sassate delle auto parcheggiate lungo la strada.
È successo a Montecosaro Scalo, intorno alle 4 di mattina: ignoti, lanciando grossi sassi hanno rotto sportello e finestrino su cinque macchine parcheggiate lungo la pubblica via.
Ad indagare i carabinieri di Civitanova che stanno verificando l’accaduto e grazie alle telecamere presenti sulla strada, non è escluso che i vandali possano avere presto un volto e un nome.
Anno nuovo stesso gioco vincente per la Roana Cbf Macerata che ricomincia il campionato, dopo la sosta natalizia, vincendo 3 a 0 al Fontescodella contro la 3M Pallavolo Perugia.
Le maceratesi scendono in campo ben determinate già dai primi punti del primo set. Recine e compagne si costruiscono subito un buon vantaggio che amministrano bene fino alla fine, sbagliando pochissimo e martellando in attacco. Si chiude sul 25 a 14 con le perugine che non riescono a tenere il ritmo.
Nel secondo parziale, la squadra ospite sembra avere un guizzo di orgoglio e parte sull'1 a 5, poi Bellucci e compagne tornano a padroneggiare il campo e a macinare punti come la vera capolista qual è. Senza troppi patemi d'animo il set scorre via veloce e Peretti di seconda intenzione timbra il 25 a 15.
Nell'ultimo parziale Giganti fa entrare Armelli al posto di capitan Giorgi e Grilli sostituisce Tozzo. La 3M cerca il riscatto dopo aver subito tanto nei primi due set, mentre le maceratesi concedono un pò di più tenendo, però, sempre la testa avanti. Si gioca in equilibrio fino al secondo time out tecnico 16 a 15 poi le maceratesi prendono il largo verso la conquista di altri tre punti importanti. L'attacco di Armellini sigla il venticinquesimo punto, Perugia si ferma a quota 20.
Roana Cbf Macerata: Grilli, Lombardi, Armellini, Tozzo, Foglia, Recine, Bellucci, Peretti, Grizzo, Giorgi, Pieristé, Micheletti. Allenatori: Giganti - Santoni
3M Pallavolo Perugia: Mastroforti, Larini, Bertinelli, Mancinelli, Gobbi, Zuccaccia, Diano, Santi, Bernardini, Rossit, Gradassi, Fiorucci, Pero. Allenatori: Marangi - Vinti
Arbitri: Mazzocchetti - Libertati
Parziali: 25-14/ 25-15/ 25-20
Il 6 gennaio 1855 moriva a Filottrano Giacomo Costantino Beltrami, una figura storica che non tutti conoscono e che invece ha molto da raccontare.
Beltrami nacque a Bergamo nel 1779 fu giudice a Macerata dopo l’annessione della Marca al Regno d’Italia, distintosi per il suo operato ricevette la medaglia d’oro istituita da Napoleone, ma indignato per la corruzione di alcuni colleghi maceratesi, nel 1814 diede le dimissioni dalla magistratura e si ritirò a Filottrano in un podere di sua proprietà.
Soltanto pochi mesi più tardi le Marche tornarono allo Stato Pontificio con il Congresso di Vienna e Beltrami fu sottoposto a numerose angherie da parte dell’autorità pontificia per le sue idee liberali, fino ad essere esiliato con l’accusa di aver preso parte alla cospirazione carbonara di Macerata nel 1817.
Ma ciò che rese famoso quest’uomo, che incarna l’ideale di eroe romantico, non furono le sue battaglie politiche o l’ideale di un Italia unita e di giustizia, fu una delle scoperte geografiche più importanti del XIX secolo: le sorgenti del fiume Missisippi, che, nella lingua alconchina, significa Padre de’ fiumi. Però, come vuole la tradizione romantica quella sua scoperta è legata ad una donna, all’amore della sua vita.
Beltrami sbarcò in America nel 1823 e iniziò a viaggiare per le varie città e subito fu attratto dalle missioni che in molti avevano tentato per percorre il grande fiume, il più lungo d’America. Egli risalì il fiume, dapprincipio con alcuni compagni che però lo abbandonarono lungo il percorso perché impauriti. Così decise di continuare da solo e durante questa risalita solitaria conobbe i Sioux che lo accompagnarono fino alla fine e che lo ribattezzarono come “Il Grande Capo che viene da lontano”. La sua conoscenza di questo popolo fu così profonda che Beltrami successivamente scrisse e pubblicò il primo dizionario inglese - Sioux.
Risalito il fiume, incontrò i laghi fino al primo, a quello più a nord, alla reale sorgente del Missisippi. Era il 31 agosto del 1823 e così descrisse il panorama che apparse davanti i suoi occhi: “Il lago ha circa tre miglia di circonferenza: è fatto a forma di cuore e parla all’anima. La mia ne è rimasta commossa”. Lo chiamò Giulia, come la contessa Spada dè Medici, che conobbe nel 1809 e che morì prematuramente spezzando il cuore di Beltrami. La contessa era madre di otto figli tra cui Lavinio Spada dé Medici che fece costruire Villa La Quiete di Treia
Non contento di questa sua epica scoperta continuò con i suoi numerosi viaggi, fino al ritorno a Filottrano nel 1837. Si chiuse in una sorta di isolamento, tanto da avere conquistato il nomignolo di “Fra Giacomo” trascorse gli ultimi anni in una cella costruita nel suo palazzo dove morì.
Ora la sorgente più a nord del Mississippi non si chiama più Julian Lake ma Itasca. In Italia, la storia di quest’uomo è quasi sconosciuta, mentre in America ha una contea del Minnesota che porta il suo nome e secondo alcuni a lui si ispirò Cooper per il famoso romanzo, e poi premiato film, “L’ultimo dei Mohicani”.
A Beltrami va soprattutto il merito di aver composto una magnifica collezione di manufatti indiani, di essere stato in grado di integrarsi con questa popolazione rispettandoli e loro in cambio gli hanno regalato il lascia passare per quelle terre misteriose.
Una storia che tocca tantissime città, sia italiane che straniere, un uomo che ha affrontato da solo il Mississippi, sempre coerente con i suoi principi e ideali e che nel suo girovagare ha portato sempre con sé l’amore per una donna. Ci sono tesi che sostengono che la morte della contessa ha dato la spinta al suo girovagare, scrisse lui stesso che viaggiava per trovar “sollievo alle afflizioni che mi opprimono il cuore” e non riuscendola a dimenticare è tornato dove poterla per sempre ricordare.
Questa mattina la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e alcuni dipendenti della scuola materna di Sarnano sono entrati nell’edificio divenuto inagibile dopo le scosse di ottobre per salvare il salvabile dalla scuola.
Il tempo sembra essersi fermato , nei corridoi ci sono ancora le decorazioni di autunno rimaste appese tra i calcinacci e le crepe. Tante le crepe che corrono nei muri, quei muri che per tanto tempo hanno ospitato i piccoli e li hanno fatti sentire protetti e sicuri. Fortunatamente le scosse che hanno rovinato la scuola sono avvenute fuori dall’orario scolastico evitando così un’immane tragedia.
Triste il lavoro di chi sta salvando quel poco che è rimasto intatto, ma per ricostruire il futuro è necessario ripartire da ciò che è resistito, per avere un futuro più sicuro.
Disagi al Pronto Soccorso di Macerata, dove, quando si è pensato al restyling di alcune aree per l’accoglienza ai malati, evidentemente non si è pensato all'eventualità della pioggia.
Infatti, con la nuova disposizione per le porte di entrata e di uscita, i malati in arrivo con l’ambulanza sono obbligati ad essere trasportati con la barella all’esterno e, in giornate come quella di oggi, sotto la pioggia battente.
Ovviamente e inevitabilmente, numerose sono state le proteste sia dei malati e dei parenti, che di alcuni operatori sanitari che non volevano far bagnare le persone arrivate in ospedale per essere curate.
Il disagio, ovviamente è anche quello degli operatori sanitari che in una giornata uggiosa come quella di oggi, prodigandosi come sempre, si sono trovati a dover fronteggiare, oltre al solito lavoro caotico di emergenza, anche le lamentele delle persone. La speranza è quella che si trovi una soluzione ragionevole nel breve periodo, utile ad evitare un disagio ulteriore a chi viene trasportato in ospedale per essere curato.
In Corso della Repubblica c'è Babbo Natale con la sua slitta per riempire il sacco pieno di solidarietà.Continuano le iniziative dei commercianti di Corso della Repubblica che, in occasione del Natale, dopo il successo di domenica 18, venerdì 23 dicembre faranno tornare la magia di Babbo Natale. I bambini potranno fare un bel giro sulla sua slitta a partire dalle ore 16 fino alle 19. Per chi vorrà salire a bordo del mezzo più magico del mondo dovrà dare un piccolo contributo di 3 euro. L’incasso, raccolto nei due pomeriggi, sarà devoluto ad un paese terremotato.Oltre alla slitta di Babbo Natale domani sarnno presenti anche i cani dei canili di Tolentino e Camerino che ospitano anche cuccioli terremotati. Per chi volesse sarà possibile adottare un cane oppure fare offerte, soldi o cibo, per aiutare le strutture e i lori ospiti a quattro zampeAncora una volta i commercianti di Corso della Repubblica sostengono la volontà di costruire occasioni per vivere il centro storico, la “Rivoluzione” iniziata questa estate sta portando i suoi frutti, l’impegno di queste persone sta dando nuova linfa vitale alle vie di Macerata.
Già dalla scossa del 24 agosto la Cna è scesa in campo a sostegno delle piccole imprese e artigiani. La situazione è poi drasticamente peggiorata per la provincia di Macerata dopo le terribili scosse di ottobre e nonostante il tempo si è ancora in una situazione di emergenza, sia a livello di comunità sociale e a livello economico. Particolare attenzione, nella conferenza stampa di questa mattina, sull'argomento dei beni culturali patrimonio fondamentale per l'economia e la bellezza della provincia. Purtroppo molte opere dopo le scosse sono state portate fuori dal territorio e c'è la proposta della sovrintendenza a portare le opere alla Mole Vanvitelliana di Ancona per conservarle e restaurare. Tutto ciò, come sostenuto da tutti i presenti, impoverisce il nostro territorio e non aiuta la ripresa dell'economia maceratese. Grazie al lavoro e all'impegno di Milko Morichetti, porta voce dei restauratori, l'attenzione sui beni culturali maceratesi è diventata di dominio pubblico a livello nazionale: "siamo ancora in emergenza e non si sta facendo abbastanza - dichiara Morichetti - l'economia di questo territorio che si basa sui beni culturali non serve ad Ancona, serve al nostro territorio. Bisogna creare dei magazzini visitabili dai cittadini in ciascun comune, possibilmente, dove poter mantenere vivo l'interesse grazie a piccolo eventi che rispecchiano le anche comunità locali. Il terremoto ha creato danni anche a opere restaurate dopo il '97 quindi ci siamo resi conto che le tecniche utilizzate nel ricreare lo stesso materiale non sono valide. Se ricostruiamo di nuovo siamo sicuri che non verrà nuovamente lesinato con un altro sisma? Il terremoto ha aperto enormi problematiche e bisogna fare delle scelte condivise e consapevoli". "La tempistica è l'altro grande problema - interviene Federica Carosi di Cna - c'è bisogno di avere risposte precise, capiamo la burocrazia ma ci sono persone le persone fuori di casa e i beni da recuperare. Purtroppo ancora non ci sono le reali risposte di cui questo territorio ha bisogno". Presente al tavolo dei relatori anche l'assessora Stefania Monteverde per ringraziare la Cna e appoggiare il lavoro che stanno portando avanti, ma soprattutto per sostenere questa battaglia del territorio: "Il nostro territorio è stato ferito qui, si soffre qui e qui bisogna ripartire. Ogni comune vuole ripartire e cercare di avere un futuro, la cultura è fondamentale per la nostra economia. Per questo abbiamo sottoscritto il Manifesto della Marca Maceratese, per difendere i beni culturali, gli artigiani e i tecnici che possono ridare loro una nuova vita, una nuova casa. Dobbiamo ripartire da questo, siamo vivi e operativi nonostante tutto e vogliamo avere i nostri tesori sul nostro territorio". Anche il presidente della Cna Ligliani e il direttore Ramadori hanno sostenuto l'importanza di sviluppare un piano strategico che possa salvaguardare il futuro economico e culturali di un territorio fortemente ferito e che avrà bisogno di tempo per ripartire, ma che soprattutto ha bisogno di normative chiare e semplici che diano il giusto impulso alla ripartenza.
#schiacciamolapaura!!! E’ questo l’hashtag, il motto che orna ed impreziosisce la T-shirt, ideata dall’Adus Caldarola Volley, per sostenere ed aiutare la piccola cittadina maceratese di Caldarola, pesantemente colpita dagli eventi sismici che si sono susseguiti da agosto fino ad oggi. Con il castello Pallotta, simbolo indiscusso di Caldarola disegnato sul davanti, la T-shirt è a disposizione di chiunque desiderasse acquistarla chiamando o inviando un messaggio al numero 348.3622203 oppure contattando la società all’indirizzo mail caldarola_volley@libero.it.Il ricavato di questa iniziativa benefica andrà a sostenere l’Istituto Comprensivo “ Simone De Magistris ”; il plesso di Caldarola in particolare, è stato gravemente danneggiato dai vari terremoti e messo definitivamente “Ko” dal sisma del 30 ottobre scorso, tanto che si prevede il completo abbattimento della struttura.Nello specifico questi soldi saranno utilizzati per acquistare materiale didattico, attrezzatura sportiva e comunque, qualsiasi cosa sia necessaria per ottenere una buona scuola. Sin dalle prime ore nelle quali le T-shirts sono state disponibili, tantissime richieste sono pervenute e, dal momento che la società Caldarola Volley ne è stata promotrice, numerose società dell’ambiente pallavolistico si sono dimostrate sensibili all’iniziativa; si ringrazia a tal proposito, in particolare, l’ASD Montecassiano Volley, la Corplast Corridonia, la San Severino Volley e la Valfiastra Volley. Inoltre un ringraziamento particolare va alla commuovente sensibilità della regione Emilia Romagna ed alla sua protezione civile che, con i loro rappresentanti, sono stati sin da subito presenti a Caldarola per portare aiuti e ben felici di sostenere questa iniziativa benefica, acquistando in massa le T-shirts.
E' arrivato il momento dell'esordio casalingo in Europa per la Cucine Lube Civitanova: martedì (ore 20.30, diretta Sky Sport 3) all'Eurosuole Forum arriva la formazione ceca del Dukla Liberec per la seconda giornata di League Round della 2017 CEV Volleyball Champions League, la massima competizione europea a cui i biancorossi partecipano per l'undicesima volta. Dopo il ko a Berlino nella prima gara del girone giocata due settimane fa, gli uomini di Blengini cercano la prima vittoria in un match già molto importante in chiave qualificazione al turno successivo. Dall'altra parte della rete il Dukla già incontrato nel girone europeo della scorsa stagione, formazione sicuramente non di fascia alta ma capace nella prima gara di costringere al tie break la quotata Asseco Resovia. Dunque massima attenzione e determinazione per conquistare i primi tre punti in Europa, a sole 48 ore di distanza dal fondamentale successo ottenuto a Piacenza in campionato. Stasera e domani mattina doppia seduta di allenamento per Stankovic e compagni. Biglietti ancora disponibili Acquisto online, collegandovi al sito www.liveticket.it/lubevolley, oppure recandovi nei punti vendita Liveticket in Italia. Chi acquista il biglietto online, inoltre, potrà stamparlo o visualizzarlo sul proprio smartphone e recarsi direttamente ai varchi di ingresso senza dover passare dal botteghino. Biglietti in vendita anche all'Eurosuole Forum di Civitanova lunedì 15.30-19.30 e martedì (10-13 e 16.30-inizio gara). Per informazioni telefonare allo 0733-1999422 negli orari suddetti. Alla scoperta dell'avversario Dukla Liberec Lo storico club Dukla della Repubblica Ceca, è stato fondato nel 1948 e gioca a Liberec dal 1969. Ha fatto la storia del volley ceco, è la squadra più vincente con 17 titoli nazionali, 6 Coppe nazionali, e anche una Coppa dei Campioni nel lontano 1976. La formazione allenata da Michal Nekola è composta da quasi tutti atleti della Repubblica Ceca, tranne i due principali terminali offensivi, ovvero la coppia polacca Patucha (opposto) e Stolc (schiacciatore). L'altro martello è Spravka, al centro ci saranno Leikep e il veterano Stanek, la regia è affidata a Janouch, chiude la formazione il libero Kopacek. Parla Dragan Stankovic: "Dopo aver perso la prima gara in Germania, sappiamo che il nostro obiettivo tassativo è la vittoria in questo match di esordio europeo davanti al nostro pubblico. Tutta la pressione sarà dalla nostra parte, ma questo non ci spaventa perché sappiamo di poter contare su un roster molto ampio, che ci permette di trovare la miglior soluzione al momento giusto. Dovremo scendere in campo determinati, contro un avversario certamente alla nostra portata ma mai da sottovalutare. Arriviamo dalla bella vittoria a Piacenza, un'iniezione di fiducia in vista del delicato match di domani". La seconda giornata di League Round della 2017 CEV Volleyball Champions League sarà arbitrata dal belga Arturo Di Giacomo e dallo slovacco Juraj Mokry. Quinta volta con i cechi, l'ultimo precedente proprio nella scorsa stagione. Cucine Lube Civitanova e Dukla Liberec si sono incrociate nella scorsa stagione e sempre nel League Round della massima competizione europea: doppia vittoria per 3-0 per gli uomini di Blengini. Non è l'unico caso, c'è un doppio precedente risalente alla stagione 2003/04 in Champions League, le due squadre erano inserite nelle stesso girone (Pool C) della Main Phase. In entrambe le occasioni successo per i cucinieri, 3-0 in casa e 1-3 in trasferta.
Chiude nel migliore dei modi la squadra di coach Giganti, la Roana Cbf Macerata vince 1 a 3 contro la Pieralisi Jesi in una pala Carbonari riscaldato come sempre dagli Ubriachi di Helvia.Le maceratesi vincono grazie soprattutto ad una buonissima ricezione e ad un sistema muro difesa che si fa sentire, la squadra, prima delle individualità è quello che emerge dopo questo scontro al vertice, contro una formazione sicuramente con tutte le carte in regola per giocarsi il primo posto in classifica.La posta in palio è alta e nei primi scambi si vede qualche errore di troppo da entrambe le formazioni che non brillano nel gioco. Si gioca punto a punto fino al 18 pari, poi un turno in battuta del capitano Giorgi separa le due formazioni, Jesi sbaglia, Macerata non sbaglia più e Grizzo chiude a muro su Da Col per firmare il 18 a 25.Anche nel secondo parziale è battaglia fin dai primissimi scambi, Micheletti e compagne tentano subito un allungo ma la squadra di Sabbatini su 2 a 5 riprende ritmo e si riporta in vantaggio 6 a 5. Le padrone di casa prendono fiducia soprattutto con Ciccolini, mentre le ospite sbagliano un paio di attacchi di troppo, ma nonostante tutto rimangono attaccate alla Pieralisi a cui non riesce mai completamente la fuga, neanche sul 20 a 17 le jesine possono star tranquille perché Giorgi torna in battuta e riporta la squadra in vantaggio. Jesi non ci sta, Diaz e Ciccolini non mollano e grazie ai loro attacchi chiudono il set 25 a 23.Sull’uno pari la Roana Cbf torna in campo in versione macchina da guerra. Al primo time out tecnico Jesi è avanti 8 a 5, ma poi Macerata inizia la scalata Lombardi sbarra la strada alla avversarie e in attacco, insieme a Grizzo, lasciano il segno con un break di otto punto, sul 20 a 15 la strada è in discesa e come il primo parziale si chiude con un muro, questa volta di Peretti ai danni della Diaz.Nel quarto ed ultimo parziale non ci sono cali di concentrazione, scambi lunghi e belle giocate da entrambe le parti ma sicuramente emerge una maggiore incisività di Macerata dai nove metri e un ottimo livello di ricezione grazie alla linea Micheletti, Bellucci, Giorgi. Jesi cerca di limitare i danni, ma Diaz e compagne non riescono ad arrestare il gioco maceratese. La Roana Cbf rimane concentrata fino alla fine, cede pochissimo, e con giocate di grande livello, degna di nota una fast di Tozzo alzata da Peretti dalla linea dei tre metri tra posto 4 e posto 3. La Roana chiude set e partita 25 a 17 e si fa il più bel regalo di Natale: nove vittorie consecutive e la vetta in solitaria.Pieralisi Volley Jesi: Diaz, Bara, Romagnoli, Bassotti, Ciccolini, Perelli, Cerini, Coppari, Da Col, Duruchika, Pettinari, Marcelloni, Cecconi, Galuppi. Allenatori: Sabbatini – BonciRoana Cbf Macerata: Peretti, Pieristè, Grilli, Lombardi, Tozzo, Bellucci, Giorgi, Foglia, Armellini, Grizzo, Recine, Micheletti. Allenatori: Giganti - Santoni
Bellissima cornice di pubblico per il campionato nazionale a squadre di specialità organizzato dalla Confsport il 10 e 11 dicembre ad Arezzo.Novanta squadre per un totale di 450 atlete si sono confrontate sulla pedana a corpo libero e con i piccoli attrezzi nelle varie fasce di età e nelle diverse categorie. In questo periodo difficile per gli eventi sismici che hanno interessato il Maceratese, le allenatrici della società Pink Ribbon, Nadia Alexeeva e Lora, sono comunque riuscite a preparare e motivare al meglio le sue giovani atlete, malgrado il periodo di chiusura delle palestre e le difficoltà di chi va a scuola nel pomeriggio: sacrifici e che hanno potuto così ottenere grandi risultati anche per chi era alla prime esperienze con le competizioni nazionali confrontandosi con ginnaste provenienti da tutta Italia.Per la categoria Giovanissime la squadra formata da Helena Achilli, Sara Annessi, Martina Massanelli, Aurora Ortenzi e Sofia Scarponi ha presentato un esercizio a corpo libero che le ha portate sul secondo gradino del podio. Per la categoria Allieve, la Pink Ribbon si presentava con una squadra a 5 con cerchi e palla formata da Giulia Cacciamani, Antonietta Chiarella, Alessia Ortenzi, Giulia Quaranta e Sofia Simoncini che si è piazzata sul primo gradino del podio. Per la specialità palla, la squadra formata da Federica Carcia, Giorgia Dignani, Elisa Menotti e Giorgia Tiburzi ha ottenuto la medaglia di bronzo nella I categoria. Nella II categoria junior le atlete Linda Biaggi, Sofia Dignani, Camilla Morresi e Manuela Kistha si sono confrontate con le altre 25 squadre presenti nella specialità squadra con il cerchio piazzandosi bene malgrado qualche incertezza di troppo e mancanza di esperienza.Nella II fascia junior, grandissima prova per la squadra Serena Cantenne, Sofia Fattori, Lucrezia Fattori, Caterina Mosciatti e Deborah Vecchi che si sono esibite con il cerchio e le clavette con un esercizio impegnativo che è valso il primo posto nazionale.Un’altra occasione importante per vivere insieme allenatrici atlete e famiglie una esperienza bella e un’ occasione di crescita a tutto tondo. Ma le allenatrici non concedono molto riposo alle loro ginnaste perché tutto deve essere pronto per domenica 18 dicembre quando le oltre 100 iscritte della società Pink Ribbon si esibiranno al Palasport Fontescodella di Macerata alle ore 18.30 interpretando i personaggi di “Notre Dame de Paris” di Victor Hugo portandoci con luci e musica nella magica città di Parigi.
E' partito ieri l'appello per ritrovare la bici "speciale" di Bruno, disabile di Civitanova.Sempre tramite Facebook, si apprendono altri dettagli della vicenda. La bici, infatti, è stata già rubata altre volte e gli autori del furto, ancora ignoti, dalla stessa veranda dov'era custodita la bici hanno prelevato anche altri oggetti e prima di andarsene hanno lasciato lì i loro escrementi, compiendo un atto di vera inciviltà.
“La viabilità è la priorità delle priorità” è questo il messaggio del presidente della Provincia Antonio Pettinari, che, nella conferenza stampa di questa mattina, ha illustrato la conclusione di alcuni lavori per la riapertura di strade fondamentali per l’entroterra maceratese devastato dal sisma.Dopo il susseguirsi di scosse, iniziate il 24 agosto, la viabilità ha subito gravi danni, che sono poi peggiorati nel tempo con il terremoto del 26 e del 30 ottobre, alcune zone sono rimaste isolate soprattutto a causa dei massi caduti lungo la carreggiata.La situazione peggiore è quella della zona che comprende Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nero e la Valnerina, quest’ultima ancora chiusa, e la zona tra Fiastra, Bolognola, Acquacanina e Sarnano. In queste due aree gli stessi interventi di soccorso sono stati difficoltosi a causa della pericolosità di ponti, strade e pareti rocciosi. La Provincia ha subito deciso di intervenire per dare la possibilità di raggiungere le cittadine terremotate nel breve tempo e con sicurezza. Un lavoro difficile e costoso che però, doveva essere fatto: “Senza una viabilità è impossibile poter, non solo ripartire ma soprattutto per gestire l’emergenza, per portare i moduli con i mezzi pesanti dove richiesti” aggiunge Pettinari.La strada provinciale Polverina-Fiastra è sempre stata, dopo il sisma, l’unico collegamento attraverso il ponte di Fiastra che però poteva essere percorso solo da mezzi leggeri, in quanto la struttura portante ha subito gravi danni. Così, il 29 novembre la Provincia ha approvato 30 mila euro per consolidare il ponte e permettere il passaggio dei mezzi pesanti.La strada Pian di Pieca - Fiastra era interrotta su una serie di punti a causa dei massi, anche di grandi dimensioni, caduti sulla carreggiata. Sono stati tre gli interventi principali: il primo riguarda la rottura di un grande masso, trasformato in macerie e poi portate via dalla strada, per un costo di 52 mila euro. Poi sono stati rimossi altri massi pericolanti lungo la parete per un costo di 26 mila euro; infine, sono state sistemate le lesioni e gli abbassamenti stradali lungo la carreggiata, con una spesa di 16 mila euro. Tre ditte hanno lavorato contemporaneamente per portare a termine il lavoro, di un costo complessivo di 96 mila euro. La strada è stata riaperta l’8 dicembre scorso.L’altro importante intervento è quello fatto lungo la Sarnano Sassotetto, che verrà ultimato per Natale e che era chiusa a causa di 8 abitazioni disposte lungo la strada e che lunedì verranno demolite proprio per la loro pericolosità. Inoltre i lavori servono per la messa in sicurezza della parete rocciosa, per una spesa di 40 mila euro. Anche la strada che da Monte San Martino conduce ad Amandola ha il problema della pericolosità della montagna che sovrasta la strada e anche in questo caso la Provincia è intervenuta; un progetto di 140 mila euro i cui lavori sono iniziati oggi.L’ufficio tecnico della Provincia lavora senza sosta, riaperte queste vie fondamentali si pensa a tutte le altre strade ancora da sistemare e mettere in sicurezza: “Questa è una corsa contro il tempo, ma stiamo facendo il possibile per ripristinare i collegamenti per agevolare la ricostruzione e la ripresa dei nostri territori. Ci sono situazioni difficili che stiamo valutando insieme alla Protezione Civile, il nostro impegno è costante e vogliamo che i lavori siano portati a termine nel minor tempo possibile ma anche nel miglior modo” conclude Pettinari.La Valnerina, in cui erano stati fatti dei lavori prima del 24 agosto con un impegno economico di 130 mila euro, è ancora una strada chiusa e non è dato sapere quando sarà possibile riaprire il collegamento, date le pessime e pericolose condizioni.
In Corso della Repubblica arriva Babbo Natale con la sua slitta per riempire il sacco pieno di solidarietà.Continuano le iniziative dei commercianti di Corso della Repubblica che, per l’occasione del Natale, hanno organizzato due pomeriggi, domenica 18 e venerdì 23 dicembre, dedicato alla magia di Babbo Natale. I bambini potranno fare un bel giro sulla sua slitta a partire dalle ore 16 fino alle 19. Per chi vorrà salire a bordo del mezzo più magico del mondo dovrà dare un piccolo contributo di 3 euro.L’incasso, raccolto nei due pomeriggi, sarà devoluto ad un paese terremotato.Ancora una volta i commercianti di Corso della Repubblica sostengono la volontà di costruire occasioni per vivere il centro storico, la “Rivoluzione” iniziata questa estate sta portando i suoi frutti, l’impegno di queste persone sta dando nuova linfa vitale alle vie di Macerata.
Ogni anno l’ordine degli Architetti de L’Aquila organizza un’asta benefica nel periodo natalizio per essere vicino a chi ne ha bisogno. Quest’anno i beneficiari della solidarietà aquilana sono gli ospiti della casa famiglia di Tolentino “Nostra Signora della Pace”.Dopo le forti scosse di ottobre gli inquilini della casa sono stati fatti evacuare e sono ora ospiti della curia di Macerata, la loro struttura, che ha retto al sisma, è in pericolo a causa del campanile pericolante della chiesa di Sant’Andrea che potrebbe crollare proprio sul loro tetto. Così Valentino e Roberta insieme a tutti gli ospiti hanno lasciato le loro care mura e sono alla ricerca di una nuova strutturaA proporre l’idea di aiutare a trovare una nuova casa per “Nostra Signora Pace” agli architetti è stato Gianluca Bocci, organizzatore dell’evento e colui che è riuscito a portare così tanti artisti alla mostra che si tiene nelle stanze della sede dell’Ordine degli Architetti della Provincia de L’Aquila. Il 15 dicembre ci sarà poi l’asta il cui ricavato sarà interamente devoluto alla casa famiglia.Hanno aderito all’iniziativa artisti di calibro nazionale come Gianni Berengo Gardin, Maurizio Galimberti, Luca Bracali. Con loro hanno aderito all'iniziativa benefica anche: Luca Benedetti, Alberto Buzzanca, Claudio Cerasoli, Elvira Cerratti & Antonio Amendola, Fabrizio Colagrande, Marco Crupi, Pino De Angelis, Enrico De Luigi, Luca Del Monaco, Antonio Di Cecco, Gianpiero Duronio, Angelo Ferrillo, Assunta Gaetani, Francesco Gaseprini, Roberto Grillo, Gregory Macera, Marco Maiolini, Nino Marcanio, Sergio Maritato, Mauro Mattia, Marco Onofri, Stefano Pettine, Marcello Pezzutti, Samuele Piccoli, Salvatore Piermarini, Paolo Ranzani, Simone Raso, Gabriele Rigon, Andrea Rotili, Gianluca Sambo, Andrea Sarti.La mostra, intitolata Positiva, è stata già un successo tra gli artisti che hanno aderito all’iniziativa e l’Ordine degli Architetti che si è fatto porta bandiera di una speranza di futuro per chi in questo momento ha un grande bisogno di normalità.https://www.youtube.com/watch?v=0_CvPRP1Kdw
Una splendida giornata di sole per la 12^ Staffetta 100 x 400 ha contribuito al successo di questa particolare manifestazione dove i valori dello sport, lo spirito di squadra, di appartenenza, il piacere di esserci per passare il bastoncino al compagno, sono stati sempre presenti. Nella fascia orario centrale la tribuna si è riempita e ogni concorrente, in particolare i più piccoli, ha avuto applausi di incoraggiamento e di apprezzamento.Sono stati 118 alla fine gli staffettisti e la frazione più veloce è stata anche quest’anno dell’azzurro Nicola Cesca che si è migliorato con il tempo di 52”9. Fra le ragazze il miglior crono è stato di Valentina Gallucci, specialista dei 400 piani, che ha corso la distanza in 1’02”4.Alle 9.15 lo starter Mario Mozzoni ha dato il via alla giovanissima Ludovica Lombi del Centro di avviamento allo sport di via Panfilo.In grande forma il Sindaco Romano Carancini, sempre presente a questo appuntamento dell’8 dicembre, che ha portato il saluto del Comune e che ha corso, con il pettorale n. 26, la sua frazione in 1’43”4, pochi decimi in più dello scorso anno (1’42”8).Ma i 100 numeri non sono state sufficienti per soddisfare tutte le richieste così che l’ultimo concorrente Maurizio Iesari, vice Presidente della società, che ha preso il testimone da Fabio Romagnoli, neo Consigliere Regionale della FIDAL, è partito con il pettorale n. 118. I loro tempi nell’ordine: 1’17”0 e 1’14”4.Il tempo totale della staffetta, al passaggio del centesimo concorrente, è stato di 2 ore 39’06”2, un tempo più alto dello scorso anno, ma questo perché i più veloci sono partiti nell’ultimo tratto di staffetta, dopo la centesima frazione, per lasciare spazio ai più giovani del Centro Olimpia. Per la statistica, durante la frazione n. 106 di Giulia Antonelli (1’’02”8), è stato rilevato il passaggio sulla distanza di maratona, 42 km 195 m., con il tempo di 2 ore 47”54 , che sarà il tempo da battere il prossimo anno.Prima volta per Ilaria Sabbatini, la forte mezzofondista pesarese 6^ ai Campionati Italiani assoluti, che ha corso i 1’09”6.Battesimo di fuoco per il nuovo gruppo del Nordic Walking dell’Atletica AVIS Macerata che ha voluto onorare la manifestazione, presente senza bastoncini ma con lo spirito giusto, insieme agli istruttori Simonetta Barucca e Marco Capponi.L’evento è stato anche l’occasione per la società bianco-rossa per presentare ad atleti, famiglie e autorità i programmi del 2017, perché la nuova stagione agonistica è alle porte e prenderà il via già a gennaio con le prime gare indoor e le corse campestri, con importantissimi appuntamenti in calendario.Tornando alla staffetta, è stata una bella giornata di sport che ha creato grande entusiasmo; una festa dove tutti sono stati protagonisti.Presente come sempre alla manifestazione avisina anche l’Assessore allo Sport Alferio Canesin, un gesto di vicinanza da parte di un uomo delle istituzioni ma soprattutto di uno sportivo.
Sembra impossibile ciò che è successo a Marina Romoli, ciclista nata a Recanati nel 1988, che nel pieno della sua attività sportiva, mentre percorreva la strada che porta ai grandi sogni, poco più che ventenne ha avuto un incidente in allenamento: un’auto le ha tagliato la strada e l'ha travolta. Marina ha subito una lesione al midollo spinale, la perforazione di un polmone e ferite al volto per cui sono stati necessari 500 punti di sutura.Dalla luce al buio, dal sogno all’incubo, il passaggio è stato breve e Marina si è ritrovata su una sedie a rotelle con le gambe paralizzate. La vice-campionessa mondiale in linea tra le juniores del 2006 si è risvegliata bloccata in un futuro che non sembrava più il suo. Ma chi è abituato a pedalare per chilometri e chilometri, chi sa affrontare la montagna in solitaria, utilizzando solo la forza fisica e quella mentale, non è sicuramente una persona abituata ad arrendersi, così la giovane ciclista ha iniziato a lavorare per un nuovo obiettivo. Da quella tragica mattina non c’è più la ricerca di arrivare per prima a quella striscia bianca orizzontale che ti dice “ce l’hai fatta!”, ora si lavora per tornare a camminare.“Di notte sogno un traguardo, di giorno faccio di tutto per raggiungerlo” ecco la motivazione di Marina, della campionessa che lavora per tornare a sognare. Non è facile ritrovarsi di punto in bianco, dal gareggiare per vincere, a lavorare per riacquisire l’uso delle gambe. Ci vuole tanta forza di volontà, tanto amore per la vita e per se stessi e per chi vive una situazione simile alla propria, così la recanatese ha deciso di fondare una onlus, Marina Romoli Onlus We can do it, together!, per sensibilizzare e raccogliere fondi a supporto della ricerca di una Cura per la paralisi causata da lesione spinale cronica ma anche per dare un concreto aiuto a giovani atleti diventati disabili scientifica “Io so che prima o poi tornerò a camminare – afferma decisa Marina – E desidero che tutti quelli che hanno vissuto drammi come il mio la pensino così. Ce la farò, ce la faremo. La medicina, al riguardo, corre per noi. Ogni giorno fa una scoperta, fa un passo avanti nell’individuare soluzioni. Ma per progredire sempre di più la medicina ha bisogno della ricerca. La ricerca può ridarci quello che il destino ci ha tolto”.Il 5 dicembre in rete arriva il video di un grande risultato: Marina che torna a pedalare. Sono passati più di sei anni da quel tragico incidente del primo giugno del 2010, la caparbietà della ciclista è arrivata fino a qui, ma non è ancora abbastanza e lei lo sa: “è un risultato straordinario per me ma che comunque sono e rimango con una lesione spinale grave e quindi la mia vita rimane legata ad una carrozzina e ad altri problemi connessi alla paralisi. Per questo continuo a credere nella ricerca perché lei sola può dare una vera cura alla paralisi/lesione spinale. Ma sono fiduciosa che prima o poi insieme ce la faremo! We Can Do It!”. La pedalata magari non è fluida come un tempo, ma le gambe girano e questa emozione è indescrivibile, è un pò come vincere quei tapponi di montagna, in molti prima si sono arresi, pochi hanno avuto la forza di continuare a soffrire per raggiungere la vetta.La sua lotta è diventata un esempio, una bandiera, una gara in cui Marina ha tanti gregari, così la salita fa meno paura, così la cadenza di pedalata è meno dura, la strada sale sempre un po’ di più ma l’obiettivo è troppo importante per arrendersi: "Non c'è nessun miracolo: riesco a pedalare da un pò di tempo, ma ci lavoro da anni con la mia fisioterapista. Ho solo reso la cosa nota ieri perché volevo regalare una speranza a chi come me vive cn lesione spinale e ringraziare chi da sempre sostiene me e la mia battaglia. La lesione spinale ad oggi non è curabile e ho postato il video per far capire che sì, con tenacia dopo anni sono riuscita a pedalare un pò, ma comunque rimango paralizzata e vivo in sedia a rotelle. Per questo da anni la Marina Romoli Onlus lavora per finanziare progetti di ricerca scientifica che possano curare la paralisi. Quindi rimaniamo con i piedi per terra, continuiamo a lavorare e a sostenere la ricerca, perché l'unico miracolo per tutti lo può fare la scienza". [video width="400" height="400" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/12/marina-romoli.mp4"][/video]
Nella sala consiliare della Provincia, questa mattina, c’è stata l’ufficialità del progetto che collega la superstrada al capoluogo di Provincia, tramite una bretella in via Mattei - La Pieve.A darne la notizia e a fare gli onori di casa il Presidente della Provincia Antonio Pettinari, con il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il sindaco di Macerata Romano Carancini e l’amministratore unico della Quadrilatero Guido Perosino.Il progetto tanto atteso a cui mancava il sostegno finanziario. Dal 2014 i quattro soggetti istituzionali si erano impegnati a dividersi le spese per il collegamento tra la città e l’arteria principale che percorre l’intero territorio della provincia, ma mancava l’approvazione dei fondi della Quadrilatero da parte del Ministero delle Infrastrutture, avvenuta il primo dicembre.“Insieme abbiamo pensato questo percorso” dichiara Pettinari “insieme lo realizzeremo con un cofinanziamento. Era impensabile tenere Macerata lontana dalla statale 77, soprattutto in un momento di emergenza come questo in cui tutto il territorio deve essere unito. È bello essere insieme per trovare soluzioni e rilanciare un territorio ferito, basti pensare che l’unico collegamento della Valnerina al resto del Paese è proprio la superstrada, inaugurata, fortunatamente, un mese prima del sisma di agosto”.Oltre alla bretella maceratese, sarà possibile, con i fondi della Quadrilatero e della Regione finire lo svincolo tra Muccia e Fabriano e completare il collegamento tra la 77 e la statale 16 a Civitanova attraverso una rotatoria e un sottopassaggio. Lavori fondamentali per lo sviluppo e la crescita del territorio che fornisce un’immagine di provincia funzionante e pronta a ripartire dopo la tragedia del terremoto.“La superstrada ha delle potenzialità che devono essere sviluppate” esordisce Ceriscioli “e la compartecipazione è l’unico mezzo per portare avanti questo impegno di crescita. Era necessario completare l’idea della SS 77 con i vari collegamenti, soprattutto con Macerata. Viste le vicissitudini politiche nazionali, siamo stati fortunati che la firma sia avvenuta prima del referendum. La speranza è che, chiunque sia a formare il nuovo Governo sia almeno presente come quello uscente, perché il nostro territorio, in questo momento ha bisogno di aiuto”.La parola poi è passata al sindaco di Macerata, Romano Carancini, che ha ringraziato quanti si sono impegnati per porre fine al problema del collegamento tra la città e la superstrada, con la speranza che chi tutti i giorni si trova in fila, presto possa usufruire di una infrastruttura efficiente: “I lavori non inizieranno domani” continua Carancini “ma sicuramente siamo in discesa, il primo dicembre abbiamo raggiunto la vetta di un tappone di montagna, ora insieme collaboriamo ancora, come una squadra, per la discesa”.Perosino ha voluto ribadire l’importanza delle istituzioni, sia locali che nazionali, nel completamento di questo progetto, spiegando inoltre che il reperimento di denaro è stato possibile grazie all’abbandono dell’idea di “Area Vasta”, quindi, 17 milioni di euro destinati all’esproprio sono invece finiti per finanziare le strade che dal 1 dicembre sono meno disegni e più reali. “Le strade creano ricchezze, portano sviluppo economico”, questo l’auspicio che l’amministratore unico di Quadrilatero ha portato oggi in sala, “ci sono buone notizie per questo territorio e ce ne saranno altre se continueremo a lavorare nella condivisione delle spese e delle forze da mettere in campo”.https://www.youtube.com/watch?v=43mRrovI-NA