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Appello della Cna per salvaguardare i nostri beni culturali dei comuni colpiti dal territorio
Già dalla scossa del 24 agosto la Cna è scesa in campo a sostegno delle piccole imprese e artigiani. La situazione è poi drasticamente peggiorata per la provincia di Macerata dopo le terribili scosse di ottobre e nonostante il tempo si è ancora in una situazione di emergenza, sia a livello di comunità sociale e a livello economico.
Particolare attenzione, nella conferenza stampa di questa mattina, sull'argomento dei beni culturali patrimonio fondamentale per l'economia e la bellezza della provincia.
Purtroppo molte opere dopo le scosse sono state portate fuori dal territorio e c'è la proposta della sovrintendenza a portare le opere alla Mole Vanvitelliana di Ancona per conservarle e restaurare.
Tutto ciò, come sostenuto da tutti i presenti, impoverisce il nostro territorio e non aiuta la ripresa dell'economia maceratese. Grazie al lavoro e all'impegno di Milko Morichetti, porta voce dei restauratori, l'attenzione sui beni culturali maceratesi è diventata di dominio pubblico a livello nazionale: "siamo ancora in emergenza e non si sta facendo abbastanza - dichiara Morichetti - l'economia di questo territorio che si basa sui beni culturali non serve ad Ancona, serve al nostro territorio. Bisogna creare dei magazzini visitabili dai cittadini in ciascun comune, possibilmente, dove poter mantenere vivo l'interesse grazie a piccolo eventi che rispecchiano le anche comunità locali. Il terremoto ha creato danni anche a opere restaurate dopo il '97 quindi ci siamo resi conto che le tecniche utilizzate nel ricreare lo stesso materiale non sono valide. Se ricostruiamo di nuovo siamo sicuri che non verrà nuovamente lesinato con un altro sisma? Il terremoto ha aperto enormi problematiche e bisogna fare delle scelte condivise e consapevoli".
"La tempistica è l'altro grande problema - interviene Federica Carosi di Cna - c'è bisogno di avere risposte precise, capiamo la burocrazia ma ci sono persone le persone fuori di casa e i beni da recuperare. Purtroppo ancora non ci sono le reali risposte di cui questo territorio ha bisogno".
Presente al tavolo dei relatori anche l'assessora Stefania Monteverde per ringraziare la Cna e appoggiare il lavoro che stanno portando avanti, ma soprattutto per sostenere questa battaglia del territorio: "Il nostro territorio è stato ferito qui, si soffre qui e qui bisogna ripartire. Ogni comune vuole ripartire e cercare di avere un futuro, la cultura è fondamentale per la nostra economia. Per questo abbiamo sottoscritto il Manifesto della Marca Maceratese, per difendere i beni culturali, gli artigiani e i tecnici che possono ridare loro una nuova vita, una nuova casa. Dobbiamo ripartire da questo, siamo vivi e operativi nonostante tutto e vogliamo avere i nostri tesori sul nostro territorio".
Anche il presidente della Cna Ligliani e il direttore Ramadori hanno sostenuto l'importanza di sviluppare un piano strategico che possa salvaguardare il futuro economico e culturali di un territorio fortemente ferito e che avrà bisogno di tempo per ripartire, ma che soprattutto ha bisogno di normative chiare e semplici che diano il giusto impulso alla ripartenza.
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