Attualità

Una casa per tutti: iniziativa per mettere in rete alloggi vuoti o sfitti a disposizione degli sfollati

Una casa per tutti: iniziativa per mettere in rete alloggi vuoti o sfitti a disposizione degli sfollati

Venerdì architetti, ingegneri, geometri e geologi si sono incontrati a Tolentino al bar Pistacchi per un confronto sulla ripresa e sulla ricostruzione post terremoto. Dall'iniziativa, partita dall'architetto tolentinate Alessia Scarpeccio, è nata subito una proposta importante, sicuramente utile per chi è ancora alla ricerca di una casa dopo essere stato costretto a lasciare quella dove viveva a causa del sisma."Abbiamo organizzato insieme ad altri colleghi una rete di proprietari di immobili agibili ed agenzie immobiliari sia sulla costa che nell'entroterra" spiega Alessia Scarpeccio "che hanno disponibilità di appartamenti in affitto! Chi fosse interessato può inviare una mail a: casapertutti2016@gmail.com, specificando Comune di residenza, dove si cerca l'immobile e particolari esigenze! Ovviamente l'attività da parte nostra è completamente gratuita.  Possono inviarci le proprie disponibilità anche agenzie e privati che ancora non sono in rete! Sarà nostra cura inviare le numerose richieste arrivate. Speriamo di essere utili in questo momento! casapertutti2016@gmail.com

13/11/2016 21:44
Successo per Riabita: oltre 10mila visitatori in tre giorni

Successo per Riabita: oltre 10mila visitatori in tre giorni

Boom di visitatori al Fermo Forum per la seconda edizione di Riabita che ha chiuso i battenti oggi, domenica 13 novembre. Numeri importanti per presenze: oltre diecimila complessive nei tre giorni, con circa la metà nell’ultima giornata.Soddisfatti gli espositori e gli organizzatori: “Abbiamo raggiunto l’obiettivo di porre questa manifestazione al centro dell’interesse delle persone che hanno necessità di costruire, ristrutturare, mettere in sicurezza i propri luoghi di vita -sottolinea Marco Crescenzi, responsabile della Service Promotion- in particolare quelli abitativi e di lavoro. Questo grazie al fatto di essere riusciti a portare a Riabita aziende che per numero, tipologia produttiva e qualità sono state in grado di fornire informazioni, consigli e soluzioni di alto livello tecnico”.Da qui il ringraziamento alle istituzioni che hanno creduto nella manifestazione, agli ordini professionali e alle organizzazioni di categoria che l’hanno sostenuta con le loro iniziative. Importanti anche i contributi tecnico-scientifici dell’Università di Camerino e della Fondazione ClimAbita. Quest’ultima, oltre ad aver avuto un ruolo di primaria importanza nel coordinamento dell’intera parte convegnistica, e’ stata un punto di riferimento anche a livello espositivo. “Rispetto alla scorsa edizione abbiamo constatato un enorme successo con raddoppio di presenze -dice l’architetto Danilo Colletti, responsabile di ClimAbita per le Marche- e soprattutto abbiamo visto un pubblico interessato e pronto a recepire concretamente i suggerimenti degli esperti, in particolare nei settori del legno, dell’efficientamento energetico e della sicurezza. Qualità è stata la parola d’ordine anche di questa edizione”.Parlando con gli espositori è emerso l’interesse dei visitatori verso progetti concreti e molti hanno sottolineato che Riabita è l’evento che ci voleva per il rilancio del settore e per avere un “salone” di riferimento di alto livello, non solo per gli operatori. “Le giornate di sabato e domenica sono state molte affollate – dicono all’unisono le aziende presenti- e tante persone ci hanno fatto visita con progetti in mano chiedendo costi e soluzioni concrete per realizzare strutture in legno. E’ stata per noi un’importante occasione di confronto e di promozione.”

13/11/2016 20:55
A Trento arriva il primo stop per la Lube

A Trento arriva il primo stop per la Lube

Dopo nove vittorie consecutive la Cucine Lube Civitanova perde la propria imbattibilità in campionato al Pala Trento al cospetto della Diatec allenata da Angelo Lorenzetti, che battendo i biancorossi 3-1 nella 10ª di SuperLega UnipolSai (25-19, 23-25, 25-21, 25-20) si prende anche il primo posto solitario in classifica, con una lunghezza di vantaggio sui biancorossi e una partita ancora da recuperare (mercoledì prossimo a Piacenza).Prestazione costernata da tanti, troppi errori quella della squadra di Blengini (ben 37 totali, di cui 21 al servizio), che a partire dal finale del terzo set ha dovuto purtroppo rinunciare anche a Tsvetan Sokolov, infortunatosi alla caviglia destra dopo uno scontro sottorete con Urnaut.Nel primo set è positivo l’approccio della Cucine Lube, che trova il break sull’8-6 con un ace di Cebulj, titolare in diagonale con Juantorena, e allunga subito sul 10-7 grazie a un muro vincente di Cester, preferito a Candellaro per far coppia con Stankovic al centro. Peccato però che nella metà campo biancorossa si spenga la luce subito dopo: due muri di fila su Sokolov regalano la parità a Trento (10-10), che trova poi il break con un errore in attacco di Juantorena (14-12) e quindi scappa sul 18-14 affidandosi sulla buona vena in attacco di Lanza, Urnaut e Van De Vorde (5 punti, 100% sui primi tempi). La Lube? Gioca la carta Kaliberda al posto di Cebulj, ma continua a faticare troppo per mettere la palla per terra (ben 6 errori diretti, con il solo Cester che chiude con un’efficacia sopra al 50%), soprattutto quando passa dalle bande. Finisce 25-19 per Trento dopo un errore in attacco di Stankovic.Sale decisamente di efficacia il livello delle schiacciate marchigiane nel secondo parziale (70% di squadra), in cui la Lube trova lo strappo con Sokolov (per il bulgaro, autore nel set di 5 punti col 75% di positività in attacco, ace del 17-15 e successivo contrattacco vincente sfruttando una gran difesa di Pesaresi) e grazie ad un cambio palla divenuto fluido grazie anche al ritrovato Juantorena (5 punti, 56% in attacco), riesce ad amministrare fino al definitivo 25-23, tenendo i nervi ben saldi anche quando Trento, affidandosi alle bordate al servizio di Nelli, riesce ad annullare due dei tre set point conquistati dai cucinieri.Il terzo set è senza storia, con Trento a dettare legge affondando le proprie fortune sull’efficacia del servizio e della battuta (8-4 con un ace di Gianelli), al cospetto di una Cucina Lube dal canto suo sbagliona dai nove metri (ben 7 errori) e di nuovo sofferente in attacco (39%, si salva il solo Stankovic), specie sulle ricostruzioni. Blengini utilizza Kovar in seconda linea per Juantorena, poi butta nella mischia ancora Kaliberda per Cebulj. Ma è sempre la formazione di Lorenzetti a tenere il muso davanti. E sul 18-22 arriva anche la beffa, con Sokolov che rimedia una distorsione alla caviglia scontrandosi con Urnaut ed è costretto ad abbandonare il campo definitivamente, lasciando il posto a Casadei. Il parziale si chiude sul 25-21 dopo un errore in battuta di Juantorena.E nel quarto set, che si gioca punto a punto fino a quota 19 (Lube con Kaliberda al posto di Cebulj), sono un attacco in rete di Cester e il successivo muro di Solé su Casadei a regalare alla squadra di Lorenzetti il break decisivo per portare a casa i tre punti. Il match si chiude sul 25-20, dopo un attacco out di Kaliberda.Il tabellinoDIATEC TRENTINO: Nelli 12, Burgsthaler n.e., Antonov, Mazzone T. n.e., Blasi n.e., Chiappa n.e., Giannelli 7, Lanza 11, Solé 8, Van De Voorde 13, Colaci (L), Stokr n.e., Urnaut 10, Mazzone D. n.e.. All. Lorenzetti.CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 15, Candellaro, Pesaresi (L), Kaliberda 2, Juantorena 10, Casadei 4, Stankovic 10, Kovar 1, Christenson 3, Cester 13, Grebennikov, Corvetta, Cebulj 4. All. Blengini.ARBITRI: Puecher (PD) – Boris (PV).PARZIALI: 25-19 (26’), 23-25 (29’), 25-21 (31’), 25-20 (26’).NOTE: Trento bs 18, ace 6, muri 9, ricezione 40% (14% prf), attacco 50%, errori 5. Lube bs 21, ace 4, muri 11, ricezione 43% (15% prf), attacco 47%, errori 12.

13/11/2016 20:52
Fallimento Tombolini, Confindustria Macerata: "Indispensabile garantire continuità dell'esercizio"

Fallimento Tombolini, Confindustria Macerata: "Indispensabile garantire continuità dell'esercizio"

Confindustria Macerata esprime una forte preoccupazione rispetto alle conseguenze economiche, sociali, occupazionali innescate con la dichiarazione di fallimento della Tombolini, azienda storica di Urbisaglia che ha contribuito in modo importante a fare del nostro territorio un polo industriale d’eccellenza, con il suo marchio prestigioso, offrendo lavoro e prospettive a 150 dipendenti e ad oltre 1000 persone dell'indotto. Confindustria Macerata ritiene che sia indispensabile garantire la continuità dell'esercizio anche perché l'impresa vanta un consistente portafoglio ordini. Ci si attende quindi massima disponibilità dagli organismi chiamati ad autorizzare le soluzioni individuate. Quanto è accaduto aumenta la fragilità della situazione attuale dei cittadini Maceratesi, che si trovano a vivere sia sotto il profilo economico che psicologico un’emergenza continua dovuta al sisma.L’Associazione degli Industriali di Macerata manifesta perplessità e infiniti interrogativi per l'origine e l'attivazione del fallimento: l'istanza dell'Inps. E si interroga chiedendosi se sono stati esperiti tutti i tentativi per evitare queste conseguenze oppure ci si è attenuti al solito burocratico formalismo. Una domanda a cui ci si augura si possa dare una risposta chiara e concreta nel più breve tempo possibile nell’interesse ed a difesa del territorio iniziando con la immediata ripresa dell'attività produttiva. 

13/11/2016 20:25
Tardella pronta a riprendere in mano la Maceratese

Tardella pronta a riprendere in mano la Maceratese

Domani mattina Maria Francesca Tardella e Filippo Spalletta, accompagnati dai rispettivi avvocati, si sono dati appuntamento davanti al notaio per formalizzare il passaggio di proprietà della S.S. Maceratese srl. Dopo il compromesso sottoscritto da ambo le parti il 28 ottobre scorso però molto è cambiato. Il botta e risposta degli ultimi giorni a suon di comunicati e conferenze stampa non lascia presagire nulla di buono.“Devono essere rispettati gli impegni presi – ha ribadito l’altra sera la presidente Maria Francesca Tardella – Diversamente la controparte dovrà versare delle penali”. Il numero uno del sodalizio biancorosso prima del match ha spiegato che la ragione del contendere è la fideiussione. Se Spalletta non presenterà le dovute garanzie davanti al notaio, non se ne farà niente.L’imprenditore italo svizzero Filippo Spalletta ed il suo fido, l’avvocato Andrea Bargagna, ha assistito alla partita fra la Maceratese ed il Parma. E tra il primo e il secondo tempo ha scambiato anche qualche battuta con la Tardella.Maria Francesca Tardella avrebbe già fatto girare voce nel suo entourage che è pronta a riprendere in mano le redini della Maceratese e a portarla avanti. Incoraggiata anche dalla bella prestazione offerta contro il Parma. Il cambio di modulo più volte sollecitato dalla presidente e messo in atto da Federico Giunti contro gli emiliani ha ridato vigore al morale ed alla classifica.

13/11/2016 19:03
Sisma, gli uffici comunali di San Severino trasferiti alla scuola "Luzio"

Sisma, gli uffici comunali di San Severino trasferiti alla scuola "Luzio"

A causa del terremoto gli uffici comunali sono inutilizzabili, quindi il Comune sarà trasferito alla scuola “Luzio” al più presto.È in corso il potenziamento della connettività informatica e il trasferimento degli uffici. I moduli cui il Comune ha diritto sono stati chiesti per la scuola, che li utilizzerà nel modo opportuno per alleggerire la nuova organizzazione didattica che prevede il doppio turno. Nel frattempo l’Amministrazione comunale continuerà ad adoperarsi per la costruzione della nuova scuola.

13/11/2016 18:20
Sisma, a Castelraimondo sono 452 le persone sfollate

Sisma, a Castelraimondo sono 452 le persone sfollate

Sono ancora dati non definitivi quelli che emergono a due settimane dalla scossa di domenica 30 ottobre che ha gravemente lesionato strutture pubbliche e private nell'intero territorio comunale di Castelraimondo. Attualmente, sono 1303 le richieste di sopralluogo presentate al Centro Operativo Comunale che, assieme agli uffici amministrativi, si è trasferito nei locali al secondo piano di Piazza Dante n.1. Sono in corso, nel frattempo, i sopralluoghi FAST, le verifiche speditive per definire l’agibilità dei fabbricati composte da tecnici accreditati della Regione Marche.Sono 25 gli edifici pubblici gravemente danneggiati, tra i quali il Palazzo Comunale con la Torre del Cassero ed il Teatro Comunale, in Piazza della Repubblica, il Castello di Lanciano sede del Museo Maria Sofia Giustiniani Bandini, e in particolare tutte le Chiese del Capoluogo e delle frazioni. Sono agibili e perfettamente funzionanti invece gli edifici scolastici, dove da una settimana è ripresa la normale attività scolastica, la Casa di Riposo e gli Impianti Sportivi, che continuano ad ospitare i diversi centri d'accoglienza aperti dopo le scosse.Attualmente sono ancora 389 le persone assistite nei centri d'accoglienza. Sono, invece, 452 le persone sfollate che non possono rientrare nelle proprie abitazioni. Di queste, 40 hanno scelto di alloggiare in una delle strutture convenzionate con la Regione, mentre 371 hanno fatto richiesta per il Contributo di Autonoma Sistemazione. Almeno 20 le attività commerciali danneggiate: nei prossimi giorni è stata convocata una riunione con i titolari per verificare la situazione e le esigenze.Danneggiate e lesionate anche le frazioni del comune: Castel Santa Maria era già stata definita zona rossa e totalmente evacuata, così come anche la frazione di Collina dove quasi la totalità delle abitazioni non è più agibile. Lesionata in parte anche Crispiero: la popolazione, in gran parte anziana, sta ricevendo sostegno presso l'Hotel Panorama di Crispiero, struttura anch'essa convenzionata con la Regione e rimasta perfettamente fruibile a seguito del terremoto.

13/11/2016 18:07
Il grido di dolore dei commercianti di viale Vittorio Veneto: "Qualcuno pensi anche a noi!"

Il grido di dolore dei commercianti di viale Vittorio Veneto: "Qualcuno pensi anche a noi!"

Non è un quartiere di Beirut. Era uno dei quartieri più popolosi e vivi di Tolentino. Oggi sta morendo, perchè non ci sono cadute le bombe, ma il terremoto si è accanito particolarmente su quella zona, facendola diventare un deserto.Stiamo parlando di viale Vittorio Veneto, dove fino al 30 ottobre erano vive e vegete tante attività commerciali. Oggi,  tante sono chiuse e non riapriranno più in quello stesso punto per i danni devastanti subiti dalle strutture. Quelle rimaste aperte boccheggiano, sono allo stremo e rischiano concretamente di non poter sopravvivere. La maggior parte delle case della zona (il 70 per cento) sono state dichiarate inagibili e il viale è chiuso in entrata, all'altezza del passaggio a livello, per alcuni edifici pericolanti. L'appello lanciato dai commercianti ancora aperti è straziante, ma dimostra quanto voglia ci sia di andare avanti magari tutto. Loro sono le vittime cosiddette indirette del terremoto, quelle che non vedranno indennizzato alcun danno per il sisma e non avranno alcun sostegno al reddito ma che ne soffrono maledettamente le conseguenze."Ci sentiamo cittadini di serie B" dicono "perchè abbiamo la sensazione che si stia pensando soltanto al centro storico. Invece ci siamo anche noi. Per carità: è giusto trovare soluzioni per il commercio in centro, ci mancherebbe. Ma qualcuno si accorga che esistiamo anche noi". Parlano con la grande dignità di chi sta facendo da oltre due settimane incassi ridicoli, ma vuole andare avanti: "Vogliamo solo lavorare" dicono in coro i titolari del Veneto Cafè, della panetteria Dolce Forno, del negozio di informatica Esseerre, oltre alla parrucchieria Hair Simpaty, alla rinomata pasticceria La Mimosa. Poco più in là sono spariti un altro negozio di informatica, la Dico, la storica tabaccheria di "Pasquì" e un negozio di pasta all'uovo. Sta provando a ripartire la macelleria di Paolo, ma con grandi difficoltà, le stesse che riscontrano anche le altre attività presenti come una barbieria, un negozio di ortofrutta, uno di alimentari e una merceria."Addirittura, anche i fornitori hanno difficoltà a trovarci per una viabilità che ci esclude completamente dal traffico cittadino, dopo la chiusura del traffico. Soltanto per far mettere i cartelli che indicavano viale Vittorio Veneto ci sono volute settimane. Non ce la facciamo più, siamo allo stremo. Chiediamo aiuto all'amministrazione comunale per cercare di salvare le nostre attività, altrimenti non ce la faremo. Le soluzioni sono due e vanno almeno tentate: o si riapre il traffico mettendo in sicurezza gli edifici pericolanti, oppure si tenti di invertire il senso di marcia rispetto a quello attuale, cosa che consentirebbe anche di decongestionare il traffico in viale Benadduci dove in ogni ora del giorno c'è sempre una lunga fila. Non chiediamo l'impossibile, chiediamo di provare a darci una mano. Fate presto, se non si vuole che questo quartiere di Tolentino muoia per sempre".

13/11/2016 17:44
Sisma, lanciato crowfunding per il comune di Serrapetrona

Sisma, lanciato crowfunding per il comune di Serrapetrona

Ora che i riflettori mediatici si stanno spegnendo circa la tragedia del sisma che ha recentemente colpito il centro Italia, i tantissimi comuni coinvolti richiedono aiuto per ricostruire il proprio futuro. Un futuro che non può e non deve crollare. È proprio da questa idea di speranza che nasce il progetto di raccolta fondi online per il comune di Serrapetrona. Il borgo dell’entroterra maceratese, fortemente colpito dal terremoto, è particolarmente noto per la pregiata Vernaccia d.o.c.g, vino unico in Italia e il Serrapetrona D.o.c.Il progetto è partito proprio dalla proposta di una giovane residente di Serrapetrona, Barbara Rocco, la cui abitazione, sua e della famiglia, risulta notevolmente danneggiata e dichiarata inagibile. La rabbia e il dispiacere sono stati il carburante della ragazza, la quale ha prontamente contattato il Sindaco Silvia Pinzi con cui ha poi discusso i dettagli.La raccolta fondi è già attiva e avviene tramite un sito web inglese, JustGiving.com, leader mondiale delle piattaforme sociali adibite alle donazioni per buone cause. Tramite l’apposita pagina – di cui riportiamo il link diretto www.justgiving.com/crowdfunding/Serrapetrona - creata nel suddetto sito internet, nel quale il Comune di Serrapetrona ha appunto predisposto un conto dedicato, chiunque può donare, da ogni parte del mondo, ed è semplicissimo: è come fare un acquisto online, avendo la possibilità di donare la cifra che si ritiene opportuna per sostenere i terremotati residenti a Serrapetrona e nelle sue relative frazioni, anch’esse piegate dalla forza bruta del sisma di fine Ottobre.L’importanza dei social network si rivela fondamentale nella propagazione di pagine web a scopo benefico: l’utilità di questi strumenti risiede proprio nella velocità di diffusione delle notizie locali. Tramite le condivisioni e il passaparola si possono sensibilizzare amici, conoscenti e tutte le persone che amano la nostra regione e il nostro territorio di inestimabile bellezza e dalle infinite risorse. Sono queste stesse risorse che dobbiamo utilizzare come trampolino di lancio per far ripartire i nostri comuni. Anni e anni di storia, cultura e tradizione albergano nei nostri bellissimi borghi: non dimentichiamolo!In questi giorni poi, in cui la priorità è trovare soluzioni per le persone rimaste senza casa, che fanno ancora affidamento sui punti di accoglienza o in strutture ricettive e si stanno vagliando tutte le ipotesi per le future soluzioni abitative, l’Amministrazione Comunale di Serrapetrona si sta muovendo anche nell’assistenza e nel supporto alle attività produttive del territorio. La difficoltà che ne emerge non è solo nel riavvio della fase della produzione da parte di aziende lesionate dal sisma ma anche e soprattutto nell’affrontare la complessità di un mercato locale nel quale vendere i prodotti, fatto di paesi quasi svuotati e scoraggiati.Il turismo, la cultura dei nostri borghi, la ricettività, l’accoglienza e il commercio sono elementi vitali per i piccoli Comuni che tutt’ora sono fortemente a rischio. In questa quadro, certamente non facile, cerchiamo di promuovere l’iniziativa “SosteniAmo Serrapetrona – Sosteniamo le Aziende del nostro territorio” con la quale si segnalano tutte le aziende ed attività produttive del Comune di Serrapetrona nelle quali poter acquistare direttamente non solo le eccellenze prettamente locali come la Vernaccia di Serrapetrona docg e il Serrapetrona doc, ma anche i prodotti tipici dell’entroterra maceratese.Un invito forte, infine, a tornare nei nostri territori, che ripartiranno più forti di prima, e godere ancora delle eccellenze che da sempre ci contraddistinguono, dalle bellezze naturalistiche all’accoglienza, dalle tipicità enogastronomiche alla cultura di cui sono impregnati tutti i nostri splendidi borghi. 

13/11/2016 16:56
Sisma, nelle zone colpite arrivano gli aiuti dal Veneto

Sisma, nelle zone colpite arrivano gli aiuti dal Veneto

La macchina della solidarietà a favore delle popolazioni colpite dal sisma non si ferma e gli aiuti arrivano anche da fuori regione."Bisogna farsi forza che è l'unica cosa che ci resta"si legge sul profilo Facebook di Carlo Vedovetto, di Agna, in Veneto, che racconta, come da direttore sportivo della Virtus Agna 2005, insieme alla Pro loco di Agna, Circolo Tre Piume e Pro loco di Tribano si siano tutti resi disponibili per portare un contributo prezioso nelle zone terremotate, aiutando chi ha perso tutto.

13/11/2016 16:22
Sisma, è all'aperto la chiusura del Giubileo

Sisma, è all'aperto la chiusura del Giubileo

Nelle Marche terremotate il Giubileo della Misericordia si chiude all'aperto, come a Fabriano davanti alla Cattedrale di San Venanzio, o in un tendone degli Alpini, come a San Severino.Scelte dettate a volte dalla necessità o dalla paura della gente, che potrebbe fuggire in modo disordinato in caso di nuove scosse. ''La lettura del Vangelo di oggi - osserva mons. Stefano Russo, vescovo di Fabriano - è del tempo ordinario ma sembra scelta apposta, nel suo disegnare scenari apocalittici''. Il brano di Luca 21 infatti dice: "Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta", ''Ma noi - aggiunge il presule - sappiamo che non è così, che la vita vera non muore, e non dobbiamo aver paura''.''Celebreremo davanti alla porta santa, guardandola dall'esterno. Un segno di quello che Dio vuole da noi: 'state per strada, nel mondo'. Un invito a prendere coraggio e a vincere l'angoscia portando la buona notizia che lui ci ha dato'' (ANSA).

13/11/2016 15:12
Sisma, lettera aperta del sindaco di Treia, uno del borghi più belli d'Italia

Sisma, lettera aperta del sindaco di Treia, uno del borghi più belli d'Italia

Riceviamo e pubblichiamo una lettera scritta da Franco Capponi, sindaco di Treia."A distanza di alcuni giorni dagli ultimi devastanti fenomeni sismici, la paura, o meglio, il terrore che ha attanagliato la popolazione per giorni e giorni, sta lasciando spazio ad un senso di disorientamento e di sconforto.Dopo i primissimi giorni, in cui l’attenzione mediatica si era concentrata sulla notizia “sisma” e sul dramma umano, sembra che ora vi sia quasi disinteresse da parte degli organi di stampa.E’ invece questo il momento in cui, spenti i riflettori mediatici e superata la primissima fase di emergenza, i problemi si definiscono in tutta la loro complessità.Centinaia di case dichiarate inagibili, quantità interminabili di segnalazioni; la quasi totalità degli edifici pubblici e delle chiese dichiarate inagibili, con danni talmente gravi da lasciar presagire un pieno recupero in un futuro tutt’altro che prossimo.Come Sindaco e come uomo ho la sensazione, insieme a molti altri, e lo dico con grande dolore, che molte persone, incluso qualche concittadino, non colpite direttamente da questi “4 Terremoti”, non abbiano la percezione esatta delle dimensioni del dramma che si sta consumando nelle nostre zone terremotate, magari proprio vicino casa.Ho anch’io l’impressione che gli stessi racconti televisivi (solo in alcuni casi, per fortuna) siano più improntati a un affannato sensazionalismo di routine che non all’interpretazione corretta della sciagura umana, economica, psicologica, culturale, morale che certamente riguarda prima di tutto le persone e i luoghi coinvolti, i territori e la geografia di un Sisma che magari ha toccato alcuni meno direttamente, ma che alla fin fine coinvolge tutta la comunità e dovrebbe riguardare tutti coloro che pensano, sbagliando sul piano umano, di “cavarsela” con una sbirciata ai video e agli articoli di stampa o con un sms di solidarietà, che non si nega a nessuno.Probabilmente, l’amore per la nostra Italia e per la nostra terra e’ sempre più flebile, indebolito da chiusure egoistiche e atteggiamenti non solidali.Molti, essendo lontani dalle zone più duramente colpite, pensano che il problema “terremoto” non li riguardi; altri confidano nel fatto che “a loro non toccherà mai”.Questo approccio egoistico non tiene conto del fatto che la paura, il terrore e il senso d’impotenza generati da un terremoto (anzi da 4 Terremoti!) e le relative conseguenze lasciano tracce indelebili, segnano profondamente la vita di una persona, lasciando ferite difficili da rimarginare. Vorrei ricordare a tutti che questa non è una tragedia marchigiana, o umbra, o laziale, o abruzzese, ma è una “TRAGEDIA ITALIANA.Nessuno può e deve sentirsi estraneo a questa tragedia, una tragedia che potremmo definire epocale, destinata a restare impressa nella storia.Tutti gli Italiani dovrebbero, ciascuno nel proprio ruolo, in primis la classe politica ed il Governo, FARE QUALCOSA DI PIU’, TUTTI DOVREMMO! Per il bene di tutti.Il grido di dolore, che non deve restare inascoltato è: NON LASCIATECI SOLI!Franco Capponi – Sindaco di Treia

13/11/2016 12:14
"Nel cratere sismico 130 comuni". Lo ha annunciato Errani

"Nel cratere sismico 130 comuni". Lo ha annunciato Errani

Sono 130 in totale i Comuni di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo che figurano nel cratere sismico: il commissario per la ricostruzione Vasco Errani firmerà la nuova ordinanza lunedì 14 novembre.Lo ha annunciato lo stesso Errani negli incontri avuti con il presidente delle Marche Luca Ceriscioli e i sindaci del Fermano, dell'Ascolano e della provincia di Ancona. Oltre ai 62 Comuni già inseriti nell'ordinanza emessa dopo il sisma del 24 agosto, ce ne sono altri 68 che hanno subito danni con le scosse di ottobre.

13/11/2016 11:33
Nulla di fatto per la Maceratese: è 0 - 0 con il Parma

Nulla di fatto per la Maceratese: è 0 - 0 con il Parma

Termina sul nulla di fatto la partitissima dell’Helvia Recina fra la Maceratese e il Parma. 0 a 0 il risultato finale di un match dove la squadra allenata da Federico Giunti ha ben figurato, sfiorando anche il gol vittoria. Il punto fa morale e serve a muovere la classifica.Sulle maglie del Parma compare la scritta "Crociati per Macerata". Il capitano degli emiliani Lucarelli indossa la fascia dedicata "Insieme per Macerata". Le casacche da gioco e la fascia di Lucarelli saranno battute all'asta per reperire fondi a favore delle zone del maceratese colpite dal terremoto. Dopo la partita sono stati consegnati alla Protezione Civile tramite gli ultras della Curva Just i beni di prima necessità raccolti a Parma. Gli ultras emiliani nel settore loro riservato espongono lo striscione “Centro Italia non mollare”. In tribuna all’Helvia Recina sono presenti Filippo Spalletta e l’avvocato Andrea Bargagna. Lunedì mattino alle 10,30 è stato fissato l’incontro dal notaio per il passaggio di quote dalla presidente Maria Francesca Tardella, ma le parti sono lontanissime dopo le schermaglie degli ultimi due giorni.Le due squadre sono schierate in maniera speculare sul terreno di gioco. Nella Maceratese è assente il capitano Quadri, il centrocampista non è al meglio va in panchina.Parte meglio la Maceratese. All’8’ un calcio di punizione di Petrilli dai trenta metri viene deviato in calcio d’angolo da Zommers. Il Parma si fa vivo al 21’ con una ripartenza di Nocciolini, il sinistro dal limite dell’area è alto sulla traversaAlla mezzora la partita si accende. Inizia la Maceratese con un destro di Ventola, forte ma centrale. Un minuto dopo grande occasione da rete per i padroni di casa: cross di Petrilli dalla destra, a centro area Palmieri impatta la sfera a botta sicura, Canini salva sulla linea. Sul capovolgimento di fronte al 32’ un calcio di punizione dalla trequarti viene girato in rete da Calaiò, ma l’arbitro annulla la rete per fuorigioco.Nel secondo tempo non succede praticamente niente, se si eccettua un calcio di punizione di Petrilli al 66’ respinto da Zommers e un rinvio di Marchetti al 91’ deviato in corner dal portiere emiliano.MACERATESE (3-5-2): Forte 6; Marchetti 6 Gattari 6 Perna 6; Petrilli 6 Mestre 6 (28’ st Franchini sv) Malaccari 6 De Grazia 6 Ventola 6 (44’ st Broli sv); Colombi 5,5 Palmieri 5,5 (28’ st Allegretti sv). A disp. Moscatelli, Gremizzi, Bondioli, Quadri, Turchetta, Cantarini, Amedeo Massei, Bangoura. All. GiuntiPARMA (3-5-2): Zommers 6; Canini 6 Lucarelli 6 Saporetti 6; Mazzocchi 6 (11’ st Baraye sv) Corapi 6 Giorgino 6 Scavone 6 Nunzella 6; Nocciolini 5,5 (36’ st Evacuo sv) Calaiò 5,5. A disp. Coric, Benassi, Miglietta, Melandri, Guazzo, Ricci, Simonetti, Messina, Fall. All. ApolloniArbitro: Volpi di ArezzoGuardalinee: Li Volsi e BertiAmmoniti: Giorgino (P), Malaccari (M), Petrilli (M), Mestre (M), Saporetti (P), Canini (P), Calaiò (P), De Grazia.          

12/11/2016 23:24
Santuario SS. Crocifisso, iniziati i lavori di messa in sicurezza del campanile

Santuario SS. Crocifisso, iniziati i lavori di messa in sicurezza del campanile

Il Santuario del SS. Crocifisso, uno dei luoghi sacri più cari ai treiesi e non solo, autentico punto di riferimento della spiritualità francescana, è una delle “vittime” più illustri degli eventi sismici iniziati la scorsa estate.Fin dalle prime scosse del 24 agosto l’intera struttura ha subìto danni tanto gravi da renderlo inagibile; parziale distacco della facciata, gravi lesioni alla cupola (la grande fessurazione ad X, visibile sia all’interno che dall’esterno, è uno dei segni più tangibili della gravità delle lesioni), danneggiamento del campanile, crollo degli intonaci. Le scosse del 30 ottobre hanno poi aggravato ulteriormente la situazione.Un elenco interminabile di ferite, che suscitano una tristezza infinita nell’animo dei tanti amici del Santuario.Dopo i primissimi interventi di messa in sicurezza, sono già iniziati alcuni lavori; il primo ad essere coinvolto è il campanile del Santuario con un intervento di ingabbiamento con orditura metallica del cono di copertura del campanile, per evitare il pericolo di crollo della cuspide e della croce sovrastante.Le parole di padre Luciano Genga testimoniano tutta la drammaticità della situazione e quanto sia preziosa la collaborazione di tutti per far tornare a rivivere il Santuario.“Desidero ringraziare, prima di ogni altra cosa, il Sindaco e l’Amministrazione comunale di Treia per l’immediato interessamento per la messa in sicurezza ed il recupero della struttura e per la fornitura della tensostruttura, oggi posizionata nell’orto del Santuario, in cui vengono officiate le funzioni religiose. Un ringraziamento va anche a tutti coloro che hanno dato una mano dal punto di vista logistico, in questi circa tre mesi, per mantenere l’ordinaria vita del Santuario. Non posso, poi, dimenticare tutti coloro che, con il loro prezioso sostegno economico, stanno contribuendo alle spese immediate (e sono tante !) per garantire lo svolgimento delle funzioni religiose. Anche i locali del Convento, dopo le ultime forti scosse di ottobre, sono divenuti parzialmente inagibili, aggiungendosi ulteriori criticità ai già gravi disagi iniziali. Tuttavia noi Frati abbiamo deciso di  mantenere, con forza e fermezza,  la nostra presenza nel Santuario, auspicando in breve una collocazione più sicura e adeguata”.Dal canto suo, il Sindaco Franco Capponi ricorda quanto stia a cuore di tutti  i treiesi la vita del Santuario, che da secoli è un punto di riferimento solido per la spiritualità e per le tante attività organizzate a favore dei giovani e dell’intera comunità treiese e marchigiana in genere.L’impegno dell’Amministrazione è quello di far si che questa struttura, come tante altre che hanno subito danni ingentissimi, mantenga la propria vitalità e riesca a trovare la forza di superare ostacoli e difficoltà. 

12/11/2016 20:43
Paoloni, i primi tre punti che danno morale

Paoloni, i primi tre punti che danno morale

Discreta cornice di pubblico sale Palas Fontescodella di Macerata. La Paoloni vuole subito dimenticare la brutta prestazione di sabato a Falconara ma soprattutto è alla ricerca della prima vittoria stagionale. Partono subito forte i ragazzi di Rosichini che subito si fanno sentire grazie agli attacchi incisivi di Di Silvestre andando al primo break tecnico sul 8-3. Il team di Pineto prova a reagire ma i loro attacchi si infrangono spesso sul buon muro piazzato da Cantagalli e compagni. Secondo break 16-10. Si torna in campo, i locali continuano a giocare mantenendo la giusta concentrazione mentre gli ospiti,non riescono a cambiare le sorti del set che la Paoloni si aggiudica per 25-17. Il secondo set sembra iniziare con un po' più di equilibrio tra le due formazioni che se la giocano punto a punto. Sul 15-14 da segnalare l'infortunio del regista del Team di Pineto Matricardi, costretto ad uscire dal campo in barella per un problema alla schiena. Il set poi procede con grande equilibrio ma alla fine la Paoloni più determinata riesce a spuntarla aggiudicandoselo con il punteggio di 25-22 e portarsi sul 2-0. Rosichini ai suoi chiede di tornare in campo con la massima concentrazione; Cantagalli e compagni aver afferrato la richiesta del mister e per gli avversari non c'è stata storia 25-14. Prima vittoria per la Paoloni, tre punti che sicuramente daranno morale al team che veniva da tre sconfitte ( 2 al Tie-break e dal 3-0 di Sabato ).

12/11/2016 20:39
"A Camerino la mia casa da demolire simbolo del terremoto"

"A Camerino la mia casa da demolire simbolo del terremoto"

"Vedere la propria casa come icona del terremoto che ha colpito la nostra Camerino è veramente lancinante". Stefano Mancini affida al suo profilo Facebook parole cariche di dolore, ma anche di gratitudine verso un'amministrazione comunale che si è mostrata sensibile e vicina ai problemi della popolazione.Il caso riguarda il sisma che, il 26 ottobre, ha seriamente danneggiato il palazzo della famiglia di Stefano, sito a Camerino, appena fuori dalle mura della città, adiacente al collegio universitario DAVAC. All'interno del condominio tante famiglie, tra le quali quella di Stefano, e altrettanti studenti che, dopo la prima scossa sono scesi in strada evitando così una tragedia.Dopo le prime scosse, è stato fondamentale - racconta Stefano Mancini - l'intervento dell'architetto Andrea Gianfelici e dello staff dello studio Harcome di Camerino che già in un primo sopralluogo del 36 ottobre, avevano individuato la gravità della situazione, spingendoci a mettere quanto prima in sicurezza la struttura, isolando il palazzo e probabilmente questo tempestivo intervento ha evitato situazioni ben più spiacevoli che avrebbero potuto verificarsi durante la scossa del 30 ottobre".L'edificio, dichiarato inagibile, verrà abbattutto per ritornare quanto prima all'apertura delle strutture Unicam adiacenti e per ridare vita a quella zona."Mi sento di dover ringraziare - continua Stefano - l'amministrazione comunale, in  prima persona l'assessore Roberto Lucarelli, la Protezione Civile e il corpo dei Vigili del Fuoco per il modo in cui hanno gestito questa drammatica vicenda. Si è infatti deciso per una demolizione controllata della struttura in modo da tentare di recuperare degli oggetti in quegli appartamenti non completamente distrutti".Per il futuro ci si augura di tornare presto alla normalità."Sappiamo che i tempi saranno lunghi - conclude Stefano Mancini - ma ci piace sperare che la strutturà verrà ricostruita, magari non su 4 ma su 2 piani, in maniera totalmente antisismica e in armonia con il paesaggio circostante che è quello di una città ducale".

12/11/2016 19:27
Ospedale di Tolentino, servizi riorganizzati e mantenuti sul territorio

Ospedale di Tolentino, servizi riorganizzati e mantenuti sul territorio

Sabato 12 novembre si è tenuta una conferenza stampa convocata dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi e dal Direttore dell’Area Vasta n. 3 Alessandro Maccioni per illustrare la riorganizzazione dei servizi sanitari di Tolentino a seguito dell’inagibilità dell’ospedale tolentinate fortemente colpito dalle diverse scosse sismiche.In apertura il Sindaco ha ricordato il grande lavoro che tantissime persone, con grande abnegazione e professionalità, a più livelli per quanto di propria competenza, stanno svolgendo, ogni giorno, per superare tutte le criticità date dal terremoto. Sul fronte della sanità Pezzanesi, da un lato guardando al futuro, ha confermato la candidatura di Tolentino per la realizzazione dell'ospedale unico provinciale mentre per il presente invece ha confermato la piena funzionalità del pronto soccorso h24 ospitato nel modulo messo a disposizione dalla Protezione Civile della valle d'Aosta e ha confermato la piena collaborazione con il Direttore Maccioni per una completa e funzionale riorganizzazione dei vari servizi sanitari a favore della popolazione di tutto il territorio, confermando di fatto l’importanza del nosocomio tolentinate quale punto di riferimento per le città vicine, tutte colpite dal terremoto.Alla conferenza stampa, oltre alla Giunta e a diversi consiglieri comunali, ha partecipato anche Francesco Comi che ha confermato di essere al fianco del Sindaco condividendo la gestione dell'emergenza e mettendo da parte ogni divergenza politica. Condividiamo un nuovo metodo di lavoro – ha detto - per mettere in sicurezza i servizi sanitari e lavoreremo per mantenerli sul territorio e per pensare al futuro con una nuova struttura. Sia il Sindaco che Comi hanno rivolto un plauso alla Direzione aziendale dell’Area Vasta 3 che fin dai primi momenti dell’emergenza, si è subito attivata per individuare soluzioni in un ambiente più adeguato a tutti i servizi normalmente garantiti alla popolazione. Ragioneremo tutti insieme, in un momento successivo, se mettere in sicurezza la vecchia struttura o se pensarne una nuova. Questa emergenza – è stato sottolineato - ci deve anche far ragionare su misure derogatorie dei servizi di sanità, come ad esempio avvenuto per il punto di primo soccorso, finché venga garantito un ritorno alla normalità.Il Direttore Alessandro Maccioni, accompagnato da Loredana Riccio , ha ribadito che il suo compito è stato facilitato dal metodo adottato a Tolentino, basato per operare insieme con collaborazione e lealtà, condividendo, anche nell'emergenza, un preciso percorso partendo da proposte che poi sono divenute scelte pienamente partecipate. Senza polemiche. Abbiamo operato – ha ribadito - nell'interesse dei cittadini. Fin dalla prima scossa ci siamo adoperati per risolvere tutte le problematiche date dall’inagibilità dei locali cercando sempre di mantenere i servizi sul territorio, dando anche una risposta certa alla popolazione già duramente colpita dal sisma.Ora sono previsti, in tempi brevi, lavori per la sistemazione degli stabili che ospitano il distretto e gli ambulatori e interventi di ristrutturazione che riguarderanno la palazzina del’ex farmacia.Sempre grazie all’ottima collaborazione con l’Amministrazione comunale e con il Presidente e Amministratore delegato dell’Assm spa gli ambulatori di cardiologia, diabetologia, dermatologia e ortopedia sono stati ospitati presso i locali delle Terme di Santa Lucia che sono raggiungibili anche grazie alla navetta assicurata dal servizio trasporti dell’Assm.Un ringraziamento è stato rivolto a Massimo Nerpiti e all'impresa Edil Vitali che con tre squadre stanno operando per risolvere in tempi brevi tutte le emergenze strutturali che si sono verificate a seguito delle varie scosse del terremoto. Entro una settimana verrà trovata una nuova sede anche all'AVIS tolentinate e le attività del Consultorio, svolte in stretta collaborazione con l’Ufficio Servizi Sociali del Comune, continuano nei container messi a disposizione dalla Protezione Civile della Valle d’Aosta, in piazza Ugo La Malfa, propprio davanti alla scuola King e all’asilo nido comunale Green.Questi nello specifico gli interventi programmati dalla Direzione dell’Area Vasta n. 3 in accordo con il Sindaco Pezzanesi.Sopralluogo da parte dei tecnici della Protezione Civile Venerdì 4 Novembre 2016 che verificano:La inagibilità della parte più “vecchia” della struttura (del corpo centrale contrassegnato con le parti A, B e C, compreso Atrio), che comprende l’atrio, il blocco centrale (Radiologia compresa), e le due “ali”;L’agibilità della Dialisi (parte E), fatta eccezione per la stanza grande con i 13 letti. Sin da Mercoledì 9 Novembre saranno utilizzati i 4 letti già pronti nella parte agibile per garantire la dialisi a n.16 Pazienti che potranno così evitare di andare a Macerata ed effettuare il trattamento in orario notturno. Nel giro di un mese (nei primi giorni di Dicembre), necessario a porre in essere i lavori per l’impianto di osmosi dell’acqua, altri letti potranno essere allocati nella parte agibile e si potranno così avere a disposizione n.12 letti che garantiranno il trattamento dialitico a tutti i Pazienti già seguiti a Tolentino. Tutto questo sarà probabilmente realizzato entro fine novembre così da avere a disposizione 12 posti letto che garantirà òa dialisi ai circa 45 pazienti del territorio.L’agibilità della parte che ospita il Distretto e diversi Ambulatori (parte D). I Tecnici hanno prescritto alcuni lavori che sono iniziati il giorno successivo al sopralluogo, partendo dalla zona del “Punto Prelievi” che è stata completata Sabato 5 Novembre. L’attività dei prelievi è ripresa Martedì 8 Novembre.I lavori della parte Distretto/Ambulatori vedono impegnate ben n.3 squadre, a garanzia di un veloce ripristino dell’attività, e proseguiranno secondo l’ordine e con la tempistica di seguito riportati:Piano Terra - Punto Prelievi e Ufficio Accettazione/Cassa: lavori terminati il 5/11/16, attività di prelievo sangue e accettazione analisi di laboratorio ripresa dall’8/11/16.Piano Terra – Uffici e Attività Varie Distretto – Servizio Veterinario: lavori in essere con termine previsto per il 12/11/16. Si prevede la riapertura dell’ingresso del Distretto e la ripresa di tutte le attività ivi espletate sin da Lunedì14/11/16.Scale di collegamento dal Piano Terra al 3° Piano (con entrata dalla parte di “San Padre Pio” interdetta): lavori in essere con termine previsto per il 22/11/16.3° Piano (Cardiologia, Centro Diabetico, ORL): termine dei lavori previsto per il 22/11/16, ripresa attività prevista per il 23/11/16.1° Piano (Ambulatorio Chirurgia, Urologia, Oculistica): termine dei lavori previsto per il 1/12/16, ripresa attività prevista per il 2/12/16.2° Piano (odontoiatria, Dermatologia, Vulnologia): termine dei lavori previsto per il 12/12/16, ripresa attività prevista per il 13/12/16.Punto di Primo Intervento: subito dopo il sisma si è provveduto ad ubicare il PPI presso un “modulo” che ospita anche la Continuità Assistenziale (Guardia Medica). Di fronte al modulo è stata montata una tenda a servizio del PPI e nelle immediate adiacenze è stato posizionato un bagno chimico.Palazzina ex Farmacia Comunale (accesso da Viale della Repubblica): al 1° Piano resteranno attivi i servizi di Vaccinazione e Uffici SIAN-ISP. Fino al 13.11.16 vi hanno trovato ospitalità gli Operatori dell’ADI e l’Ufficio/Ambulatorio per Medici del Distretto e della Medicina Legale. Utilizzo Ambulatori presso Terme di Santa Lucia: il Sindaco del Comune di Tolentino ha messo a disposizione gratuitamente diversi ambulatori presso le Terme di Santa Lucia. La locale ASSM garantisce, inoltre, un servizio di “navetta” da/per Ospedale/Terme S.Lucia anch’esso gratuito per gli Utenti dei servizi sanitari. A decorrere dall’8/11/16 sono stati spostati in tale sede gli ambulatori di Cardiologia, Diabetologia, Dermatologia e Ortopedia già attivi a Tolentino. L’utilizzo degli ambulatori terminerà una volta conclusi i lavori di ripristino delle relative sedi. Presso le Terme di S.Lucia è già operativo uno sportello di Accettazione/Cassa.  

12/11/2016 19:20
Helvia Recina, arriva la prima vittoria casalinga

Helvia Recina, arriva la prima vittoria casalinga

L'Helvia Recina si prende i tre punti nello scontro diretto con l'Urbania e trova la prima sospirata vittoria casalinga della stagione. Una doppietta di Crescenzo e il colpo di testa di Ballini firmano il 3-1 finale, rendendo vano il gol ospite di Bracioni del momentaneo 2-1.Senza Tacconi e Pietrella, squalificati, mister Lattanzi schiera Mengoni al centro della difesa con Argalia sulla destra e Midei a centrocampo dietro il trio d'attacco Romanski, Di Crescenzo, Di Stefano con Alessio Francioni capitano per l'occasione.Sin dall'avvio le due squadre si affrontano su buoni ritmi, l'Helvia prova a imporre il suo gioco ma non trova sbocchi davanti e sono gli ospiti a sfiorare il gol in almeno tre occasioni. A ridosso del 20' è prima Hoxa a mettere a lato di testa un cross da sinistra da buona posizione e poi Pagliardini a concludere fuori una rapida azione di contropiede. L'Helvia fatica a trovare spazi e rischia ancora su una ripartenza veloce con Argalia che all'ultimo anticipa Pagliardini davanti a Rocchi evitando il peggio. Al 39' però la svolta arriva con Midei che dalla trequarti mette un cross a girare a centro area e Di Crescenzo che sale in cielo e impatta di testa per l'1-0. Un gol bellissimo che ricorda nella dinamica un monumentale Pelè ai Mondiali del 1970. L'Urbania prova a reagire ma il primo tempo arride all'Helvia. Ad inizio ripresa, senza cambi da ambo le parti, la partita si accende al 2' minuto. Punizione di Midei e Ballini gira di testa sul palo lontano per il 2-0. Partita in mano agli arancio neri ma dopo un solo minuto Rocchi sbaglia un rinvio, palla sui piedi di Bracioni che dalla trequarti batte il portiere con un pallonetto forte e preciso. Tutto riaperto ed è l'Helvia a sbandare sulla spinta degli ospiti. In cinque minuti prima Rocchi si riscatta con una grande parata su Hoxa e poi mette in angolo un tiro da fuori di Bracioni. L'Urbania preme ma al 54' concede l'occasione d'oro all'Helvia e Di Crescenzo non perdona. Palla centrale del solito Midei, Rossi manca l'intervento e alle sue spalle il bomber ha il tempo di controllare e battere Ottavi.L'Urbania non demorde e sfiora il 3-2 in due occasioni, prima con il subentrato Mazzanti che in mischia colpisce la traversa a Rocchi battuto e nel finale con una rovesciata di Pagliardini alta di poco. L'Helvia ha in contropiede l'occasione buona con Di Stefano che davanti a Ottavi manca il controllo decisivo pa la battuta a rete.Finisce 3-1, una vittoria preziosa per i ragazzi di mister Lattanzi, che ha avuto l'opportunità anche oggi di dare spazio ad un altro giovane, Tartari, classe '99 nel finale di gara.“E' una vittoria pesante contro una diretta concorrente – ha commentato a fine gara mister Lattanzi – che abbiamo fortemente voluto perchè la prima in casa. Sapevamo che l'Urbania ci avrebbe messo in difficoltà con il pressing alto e costante ma siamo stati bravi e lucidi a sfruttare le occasioni e sono molto soddisfatto della prova di tutti. Sono felice di allenare questi ragazzi perchè si mettono a disposizione durante la settimana e in campo danno tutto. Oggi hanno giocato Argalia e Midei e hanno fatto bene e Di Crescenzo ha dimostrato anche oggi quanto un giocatore come lui ci sia mancato finora”.

12/11/2016 19:05
Sfollati a Scossicci: "I nostri figli hanno bisogno di tornare alla normalità"

Sfollati a Scossicci: "I nostri figli hanno bisogno di tornare alla normalità"

Sono tante le storie del sisma ascoltate in questi giorni. Storie di sofferenza, di angoscia, paura e voglia di tornare alla normalità. Una normalità che passa da tante piccole cose, dall'andare a scuola per i bambini, dal sapere quale sarà il proprio futuro per gli adulti.Al Casolare del Conero, in via Scossicci a Porto Recanati, alloggiano dai primi di novembre 26 famiglie sfollate, alcune di San Severino e altre di Tolentino.Marcella Valenza, portavoce delle famiglie di Tolentino ci racconta come, nonostante l'alloggio sia molto confortevole e l'ospitalità davvero a prova di solidarietà, ci siano disagi per tutti, dovuti soprattutto alla posizione dell'edificio, sito in aperta campagna."In tutto qua da noi ci sono sei bambini - racconta Marcella - in età scolare, di cui due, di 10 e 11 anni, che dovrebbero essere accompagnati. Qua non arriva nessun pullman e l'unica soluzione sarebbe prendere il treno, dato che passa una navetta che arriva fino alla stazione. Per arrivare fino a Tolentino i bimbi dovrebbero fare un cambio a Civitanova, magari accompagnati da un adulto e quindi svegliarsi tutte le mattine alle 5.30"."L'ospitalità da parte dei proprietari del casolare - continua Marcella - è stata ineccepibile, ci hanno fornito tutto quello di cui avevamo bisogno e le sistemazioni qua sono confortevoli. Ci sentiamo però un po' abbandonati dal nostro comune, quello di Tolentino che non riesce a fornirci risposte. Tutto quello che sappiamo è che possiamo restare qua fino a fine aprile. Poi si vedrà".Valutate anche le alternative che, però, non sono prive di problematiche."Per avvicinarci alle scuole dei nostri figli - continua - e ai nostri posti di lavoro, ci è stato detto di trovarci una casa cosa che racchiude diverse difficoltà dato che i prezzi d'affitto, nel comune di Toelntino, sono raddoppiati. Ci è stato tolrto tutto ma nessuno di noi vuole accontentarsi di una casa che non sia una casa, e per trovare una sistemazione decente ci vuole tempo. Nel frattempo i nostri figli, ancora sotto shock, hanno bisogno di un ritorno alla loro normalità, ma da qua è difficile".L'arrivo al casolare non è stato semplice, ma gli aiuti molteplici."Siamo arrivati qua senza cibo che la Protezione Civile non poteva fornirci, ci sono arrivati abiti, tra cui intimo usato, e a darci una grossa mano è stato il comune di Porto Recanati, i proprietari della struttura dove abitiamo ora e alcune associzioni di volontariato con le quali sono in contatto personalmente. Grazie all'amministrazione locale abbiamo avuto anche la pediatra per un bimbo di 20 giorni che è qua con la sua famiglia. Vorremmo, però - conclude- un coinvolgimento maggiore dal nostro comune di provenienza, magari per avere anche un'assistenza psicologica per i nostri figli e per trovare insieme una soluzione ai trasporti".  

12/11/2016 19:02
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