C'è stata inevitabile apprensione, ma anche curiosità per una delle tante scosse di terremoto che si ripetono ormai da mesi. Alle 2.38 di questa notte, infatti, è stata registrata una scossa 3.1 con epicentro a Serrapetrona e una profondità di 9.3 chilometri. La scossa, seppur di piccola entità, ha aperto diversi interrogativi nella popolazione e in tanti si sono rivolti al professor Emanuele Tondi, chiedendo lumi sulla sua pagina Facebook. Il geologo, con la disponibilità che lo contraddistingue, ha risposto alla domanda che chiedeva se si trattasse dell'attivazione di una nuova faglia in questo modo:"In questa zona non ci sono faglie attive e sismogeniche di notevoli dimensioni come nell’area attualmente interessata dagli eventi sismici (zona assiale appenninica). Quindi non sono previsti terremoti di quelle magnitudo e la pericolosità sismica è minore. Dove le faglie non arrivano in superficie (perché sono piccole) non è possibile individuarle e caratterizzarle e dobbiamo affidarci al dato storico. Purtroppo, o per fortuna (perché ci permette di studiarli e prendere le dovute precauzioni, con la prevenzione), i terremoti avvengono sempre nelle stesse aree e quello che si è verificato in passato si può verificare in futuro. Il terremoto di riferimento per questa zona è quello del 1799 http://emidius.mi.ingv.it/CPTI15-DBMI15/eq/17990728_2205_000. La crisi sismica fu caratterizzata da una serie di terremoti di magnitudo media che causarono danni diffusi ma poche vittime. Come potete vedere dal catalogo storico, le intensità della Scala Mercalli (MCS) raggiunte in alcuni comuni sono molto elevate (fino a 9), queste però indicano il danno cumulativo di tutte le scosse verificatesi e quindi, a mio avviso, non sono indicative della pericolosità sismica dell’area e della magnitudo stimata per questo evento. Di seguito una descrizione dell’evento sismico estratto da testi storici. Che questo debba succedere ora o fra 100 anni non c’è dato saperlo. “Tra il 28 e il 29 Luglio 1799, tre furono le scosse più forti percepite dalla popolazione con violenza crescente (le fonti hanno come punto di osservazione Camerino). La scossa principale, che causò le maggiori distruzioni avvenne alle 3 di notte. Gli effetti cumulativi delle tre scosse risultarono particolarmente distruttivi in una vasta area comprendente Camerino, San Severino, Tolentino, San Ginesio e Sarnano. Cessapalombo fu completamente distrutto dalle fondamenta. A San Ginesio gravi danni riportarono le abitazioni e le chiese. A Sarnano furono diffusamente danneggiate le abitazioni. A Camerino, per il quale si ha il maggior numero di informazioni, i danni maggiori riguardarono le abitazioni dei privati cittadini. I morti furono complessivamente 104, di cui 43 a Camerino, che all’epoca aveva circa 6.000 abitanti, 13 a Morico, 9 a Cessapalombo, 6 a Sarnano, 5 a San Ginesio, 3 a Caldarola, 2 a Belforte di Chienti. I feriti furono molti: 453 solo a Camerino. Tuttavia fu rilevato che, rispetto alla gravità dei danni causati, i morti e i feriti furono relativamente poco numerosi, perché gli abitanti erano stati allertati dalle scosse precedenti e si trovavano per lo più all’aperto".
“In 20 anni di governo del Comune il centrosinistra non è riuscito a mettere in piedi una politica seria per l’adeguamento o il rifacimento degli edifici scolastici ed ora sale in cattedra e dà lezioni su come gestire un’emergenza che le precedenti amministrazioni avrebbero potuto e dovuto prevenire”.Questa la replica dell’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Potenza Picena, Luisa Isidori, all’attacco del capogruppo consiliare del Pd, Fausto Cavalieri, che, in una nota, ha tacciato la Giunta Acquaroli di pressapochismo. Ma quello che non è andato giù alla Isidori sono stati i “suggerimenti gestionali” dei piddini: “Abbiamo lavorato incessantemente di concerto con Asur, Vigili del Fuoco, dirigenza scolastica ed ufficio tecnico comunale contemplando tutte le ipotesi praticabili per trovare la soluzione più indolore possibile – ha aggiunto l’Assessore Luisa Isidori – dopo la chiusura dell’elementare Douhet, a causa del basso indice di vulnerabilità sismica, l’unica soluzione immediata è stata quella del doppio turno a Potenza Picena. Vorrei sottolineare che i lavori per la realizzazione di 12 aule presso la Fondazione Santo Stefano - Divina Provvidenza sono già iniziati grazie, soprattutto, alla disponibilità e al senso civico del consigliere comunale Antonello Rosali (che ha costruito e donato alla collettività quella struttura) e del Presidente della Fondazione Mario Ferraresi. Cavalieri ci suggerisce di fare cose che stiamo già facendo. Nel 2003, quando è entrato in vigore l’obbligo per legge dell’indice di vulnerabilità sismica per le scuole, l’attuale capogruppo del Pd era Assessore e fino al 2009 è stato consigliere di maggioranza, ed oggi ci dice come fare quello che le amministrazione di cui faceva parte non hanno fatto. Il disagio del doppio turno è stato attenuato dal senso di responsabilità di genitori ed insegnanti unitamente a quello delle istituzioni. Fra tre settimane si tornerà a Porto Potenza. Dopo l’8 dicembre, infatti, avremo 8 classi alla Fondazione e 6 alla Media con orario mattutino e 4 classi alla Media con orario pomeridiano. Dopo le vacanze di Natale tutti al mattino con 12 classi alla Fondazione e 6 alla Media Sanzio”.
A me quello che fa più impressione di quanto sta avvenendo con il terremoto sono i rumori. Per esempio del crollo sordo e cupo del capanno davanti casa che usavo come ripostiglio. Oppure quello forte e acuto delle tegole che cadevano sulla veranda, dal tetto sovrastante. Ma più di tutti, mi rimbomba negli orecchi quello degli scarponi dei Vigili del Fuoco. È un toc toc cadenzato ed ininterrotto.Risuona forte, nel silenzio surreale dei paesi fantasma che ho visitato, assieme al suono acciottolante dei pezzi di tegole che, quegli scarponi scansano davanti ai loro passi. Forte e deciso, quando camminano sui detriti sassosi che schiacciano e, andando avanti, riducono in poltiglia. Sono passi pesanti di una via crucis che parte dalla piazzetta di una valle ancora vivibile, ancorché in tende o container e si inerpica, dritto per dritto, su cocuzzoli spettrali, ormai ridotti in cumuli di pietre dove pure le croci delle chiese, in un immaginario calvario, sono rovinate a terra, dalle loro sommità ove l'uomo le aveva amorevolmente piazzate. E lì giacciono abbandonate, alla mercé di un vento freddo e sacrilego che le percuote in un vortice di fogliame e breccia. Li indossano, questi scarponi, uomini speciali che mai smetterò di ringraziare anche a nome dei tanti concittadini, che la sventura del terremoto, ha unito. Ieri mattina ho sentito il dovere di farlo di persona a Visso, al sottosegretario, presso il Ministero degli Interni Giampiero Bocci, un caro e vecchio amico. L'ho fatto anche a nome di tutto il mondo dell'informazione, per sottolineare e metterlo al corrente della disponibilità, la pazienza, e la squisita cortesia che tutti i Vigili del Fuoco, ma in particolare i funzionari di Macerata, mettono quotidianamente a nostra disposizione. Poi sono tornato alla via crucis degli scarponi che camminavano le strade di Ussita. Stavolta per documentare un sopralluogo finalizzato ad effettuare un eventuale, possibile trasloco.Succede, che sin dal mattino presto, la richiedente si mette in fila davanti al gabbiotto dei Vigili del Fuoco, poi procede alla formale richiesta e, giunto il suo turno viene accompagnata (una volta indossato l'elmetto protettivo), da due agenti in piena zona rossa. In questo caso si trattava di una madre con suo figlio. Di mezza età lei, molto giovane lui. Chiediamo ai vigili, ma soprattutto ai due interessati il permesso di poter documentare. Il villino è a due passi dalla piazzetta, in località Pieve. Proprio nella parte di sopra è venuto giù tutto. La chiesa ha un buco enorme sulla facciata principale. Per accedere al villino occorre fare un centinaio di metri di salita. Si entra in un piccolo giardino recintato da noccioli. C'è pure un agrifoglio. Sul vialetto due alti pini incorniciano il panettone del monte Bove appena innevato. Un panorama mozzafiato adesso, figuriamoci con dappertutto il bianco della neve invernale o col tramonto in arancione di mezza estate. Per terra, solitaria, una margherita dal gambo incerto prova a resistere al vento freddo dell'inverno che soffia infido. Dentro il garage hanno ammassato già degli oggetti. Un alpenstock è uno zaino appesi alla parete attirano la mia attenzione. Fabrizio ed Alessandro sono i Vigili del Fuoco di Livorno incaricati per l'operazione. Fanno una breve riunione con tutti per stabilire le modalità: prima andranno da soli al primo e poi al secondo piano, quindi, a seconda delle condizioni che troveranno, si potrà eventualmente procedere al recupero degli oggetti. I militari salgono ai piani e dopo qualche minuto tornano al piano terra. Fabrizio dice che al primo piano il pavimento presenta rilievi e avvallamenti. Può salire una sola persona ed in tutta fretta recuperare il possibile. Al secondo piano invece non può salire nessuno. Il pavimento è completamente distaccato dalle pareti laterali e c'è pericolo che crolli tutto. Sale la signora assieme a Fabrizio. Noi aspettiamo tutti di sotto. La signora riempie ad ogni viaggio tre o quattro sporte di plastica. Suo figlio ha steso dei lenzuoli per terra per raccogliere ogni cosa. Lampade, vasi, qualche quadro. Oggetti di una quotidianità domestica che adesso mi sembra di non rispettare con la mia curiosità. Mi sento fuori posto e mi viene naturale voltarmi dall'altra parte e mettermi a discutere del più e del meno con l'altro Vigile del Fuoco. Una casa distrutta comporta pure una privacy, una intimità - per quanto domestica - violata. I Vigili del Fuoco ci sono abituati e sanno come comportasi, io non ne sono in grado. I lenzuoli si chiudono con dei nodi alle estremità. Diventano sacchi che vengono caricati in macchina. Uno, due viaggi, poi la porta del garage si chiude come un sipario nel suo ultimo spettacolo. La processione di elmetti variopinti riprende la via del ritorno. Nel silenzio del crepuscolo si distingue solo il rumore degli scarponi che scansano pezzi di coppi e spaccano pietruzze bianche riducendole in polvere.
Giacomo "Jack" Bonaventura, Fabrizio Castori, Alberto Giuliani: tre 'figli' di San Severino Marche, tre grandi uomini di sport capaci di conquistare la ribalta nazionale a suon di risultati.Il centrocampista della Nazionale e del Milan, il tecnico del Carpi e l'allenatore del Piacenza Volley hanno voluto prestare la loro immagine per un breve video che sta facendo il giro degli smartphone tramite Whatsapp. "Facciamo squadra contro il terremoto" è il messaggio lanciato a gran voce da Bonaventura, Castori e Giuliani.[video width="480" height="320" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/11/IMG_5938.mp4"][/video]
Per l'Università di Macerata il ministro Stefania Giannini ha annunciato una dotazione pari a ''5 milioni di euro, da utilizzare immediatamente, e da considerare come già acquisita''. Così il ministro a Macerata, in un incontro con il rettore Francesco Adornato e il Senato Accademico per fare il punto sui danni subiti dall'ateneo dopo il terremoto del 26 e 30 ottobre. ''A consuntivo - ha aggiunto Giannini, reduce da una riunione analoga con i vertici dell'ateneo di Camerino - è prevista anche una compensazione per il mancato introito da nuove iscrizioni degli studenti''. L'Unimc otterrà inoltre ''una quota premiale, derivante del Fondo di finanziamento ordinario''. (Ansa)https://www.youtube.com/watch?v=Dp0ffAtZOAc
I dati statistici sulla situazione a Tolentino a seguito del sisma aggiornati al 14 novembre 2016 Domande dal 24/08 al 25/10: 2.987 Domande dal 26/10 al 29/10: 450 Domande dal 30/10: 3.046 Totale attività interessate: 210 Totale famiglie interessate: 5.155 (63,1%) Totale popolazione interessata: 12.393 (62,09%) Totale sopralluoghi: 1.300 Edifici Agibili Famiglie: 1.360 Popolazione: 3.348 Edifici Agibili con provvedimento Famiglie: 618 Popolazione: 1.420 Edifici Parzialmente Inagibili Famiglie: 113 Popolazione: 286 Edifici Inagibili Famiglie: 756 Popolazione: 1.830 Edificio da Rivedere Famiglie: 134 Popolazione: 300 Presenze Punti di Prima Accoglienza e Ascolto Palasport 168 Chiesa Sacro Cuore Pollenza 30 ex Dico 105 Santa Famiglia 29 Santo Spirito 39 ex Toyota 38 ex Tigotà 125 Le Grazie 23 Foro Boario 28 totale 585Si comunica che la domanda per il Contributo per l’autonoma sistemazione va presentata nell’ufficio dei Servizi Sociali di piazza Peramezza (ex locali Linea Casa, nelle vicinanze dell’Hotel 77).L’Ufficio è aperto al pubblico, ogni giorno, da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 17 alle 19 e il sabato dalle ore 9 alle ore 13.Si ricorda di allegare copia dell’ordinanza di inagibilità della propria abitazione, codice iban e indirizzo della nuova sistemazione.Per ogni informazione o chiarimento si può contattare il numero 0733.1960101.Si avvisa che dal 14 novembre 2016 è possibile presentare la richiesta di contributo per l’autonoma sistemazione.Chi ha diritto al contributo: Hanno diritto al contributo per l’autonoma sistemazione i nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, che autonomamente hanno provveduto al reperimento di una sistemazione alloggiativa alternativa temporanea, non avente carattere di stabilità.Per quanto tempo spetta il contributo: Il contributo è concesso esclusivamente per il periodo in cui si è provveduto autonomamente alla sistemazione (anche non onerosa) del proprio nucleo familiare, per cui non spetta per i periodi nei quali si è usufruito di sistemazioni con oneri a carico della pubblica amministrazione (strutture temporanee di accoglienza, strutture ricettive). Il diritto al contributo cessa nel momento in cui la propria abitazione viene dichiarata agibile oppure la sistemazione autonoma assume il carattere della stabilità.A quanto ammonta il contributo: Il contributo mensile per ogni nucleo familiare è pari a €200,00 a persona fino ad un massimo di €600.00. Per i nuclei familiari composti da una sola persona il contributo mensile è pari a € 300,00. Il contributo per singolo individuo è aumentato di €200,00 mensili quando in capo al medesimo ricorra una delle seguenti ipotesi (persone di età superiore ai 65 anni, portatori di handicap, disabili con percentuale di invalidità non inferiore al 67%). In tal caso si può superare il limite di € 600,00 di contributo massimo.Dove si presenta la domanda: La domanda può essere presentata da lunedì 14 novembre 2016 al Comune di Tolentino, presso l’Ufficio Servizi in piazzale Peramezza (vicino Hotel 77).Il modulo può essere scaricato dal sito del Comune di Tolentino: www.comune.tolentino.mc.it e può essere inviato anche via PEC al seguente indirizzo : comune.tolentino.mc@legalmail.itPer consentire i lavori per la riorganizzazione dell'incrocio di Viale Terme Santa Lucia-V.le B. Buozzi-Via Roma di mediante la realizzazione di rotatorie, si è reso necessario procedere con opere straordinarie tali da richiedere la necessità di disciplinare la circolazione con l'installazione temporanea di impianto semaforico, allo scopo di regolamentare le correnti di traffico. Pertanto il comando di Polizia locale ha emesso una ordinanza con la quale da martedì 15 novembre 2016 fino a giovedì 17 novembre 2016 e comunque fino al termine dei lavori straordinari da effettuare sulla sede stradale e al completo ripristino della sicurezza, la circolazione all'intersezione tra Viale Terme Santa Lucia – Viale B. Buozzi – Via Roma è disciplinata con senso unico alternato con impianto semaforico.Anche se il maltempo rallenta i lavori di messa in sicurezza degli edifici, si continua con gli interventi con lo scopo di ridurre quanto prima le zone rosse e di riaprire le zone ancora interdette al traffico veicolare e pedonale.Queste le tre zone rosse ancora attive:Zona 1: via Ozeri nn. 46-48-50-52-54; vicolo della Carità, da inizio a fine;Via delle Caserme n. 8, da incrocio con via S. Salvatore e fino a incrocio con Largo Fidi;L.go Fidi nn. 1-2-3;Zona 2: Via Filelfo dall'incrocio con Piazza della Libertà fino all'incrocio con Piazza Mauruzi;Zona 3: Via Valporro chiusa nel tratto dei numeri pari dal civico 16 fino al n. 46 compreso e nel tratto dei numeri dispari dal civico 27 al n. 75 compreso.Uffici comunali di Tolentino, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine e tanti volontari si prodigano continuamente per rispondere alle più disparate problematiche dei cittadini colpiti dal sisma. Continuano anche i sopralluoghi dei tecnici e gli accessi effettuati dai Vigili del Fuoco per prendere vestiario e medicinali dalle case dichiarate inagibili. Punto di ammassamento di tutti i beni di prima necessità donati a Tolentino nel piazzale della Protezione Civile in zona Sticchi.Questi i punti di prima accoglienza e di ascolto:impianti sportivi di zona Sticchi, di fianco la piscina comunale, accesso da via Weber; palestra della scuola King, piazza Ugo La Malfa; oratorio e locali della chiesa dello Spirito Santo in via Brodolini; Palasport “G. Chierici” viale della Repubblica; ex locali Tigotà nella zona commerciale Oasi, di fronte alla multisala Giometti; locali ex concessionaria Toyota zona commerciale La Rancia nei pressi dello svincolo della superstrada “Tolentino – Zona Industriale”; locali ex Dico in piazza Ugo La Malfa vicino all’asilo comunale Green; parrocchia Santa Famiglia in viale Trento e Trieste; locali “Antonio Cesaroni” in contrada le Grazie. Si consiglia di portare con se coperte e indumenti caldi ed eventualmente brandine e lettini oppure materassini per trascorrere la notte.Gli sfollati sono circa 11.000, più della metà della popolazione.Continua il grande lavoro del personale delle mense della scuole Grandi, Lucatelli e King preparano e servono ogni giorno una media di circa 3000 pasti. In ogni punto di prima accoglienza sono stati anche istituiti dei punti informativi per fornire ogni tipo di ausilio alle persone accolte e ospitate.All’Ufficio della Polizia Locale, in piazza della Libertà possono essere ritirate le ordinanze di inagibilità e di sgombro emesse dai tecnici che stanno effettuando i sopralluoghi. Il Sindaco, data l’espressa richiesta di più cittadini di contribuire con donazioni per gli eventi sismici, ha aperto un conto corrente dedicato “Comune di Tolentino pro sisma” presso la Nuova Banca delle Marche - filiale di Tolentino, Iban: IT55I0605569200000000019300, c/c 19300.Si ricorda che quanti avessero bisogno di segnalare danni o richieste di sopralluoghi possono rivolgersi o al COC il cui ufficio è stato spostato da piazza della Libertà nella nuova sede di piazza Peramezza (ex locali Linea Casa, nelle vicinanze dell’Hotel 77) oppure compilare l’apposita domanda modello IPP scaricabile sul sito del Comune di Tolentino all’indirizzo www.comune.tolentino.mc.it che può essere inviata via mail all’indirizzo info@comune.tolentino.mc.itPer ogni informazione o chiarimento si può contattare il numero 0733.1960101 oppure il numero della Polizia Locale 901263.Si ricorda che per segnalare eventuali problemi, tutte le attività economiche possono rivolgersi al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) ubicato negli uffici comunali di piazzale Europa.Per segnalazioni inerente i servizi sociali è a disposizione l’apposito Ufficio ubicato al piano terra della Palazzina ex caserma dei Carabinieri in via Roma, telefono 0733,901323.
La difficile ripartenza dopo il terremoto. San Ginesio, come tutti i comuni maggiormente colpiti dal sisma di ottobre, si trova ad affrontare una realtà emergenziale molto complessa. Oltre 500 sfollati, danni e crolli di molti edifici pubblici e privati, inagibilità di alcune scuole, la necessità di salvare beni culturali come la Chiesa Collegiata, monumento di rara bellezza che presenta una facciata romanica nella parte inferiore e esempio di gotico fiorito nella parte superiore, e la chiesa di San Francesco, al cui interno è custodito un ciclo di affreschi di scuola giottesco-riminese del Trecento. Lo scorso fine settimana le istituzioni statali hanno dimostrato all'amministrazione e al paese un'attenzione forte. A San Ginesio, infatti, sono arrivati prima l'on. Irene Manzi, segretario della Commissione Cultura alla Camera, poi il commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, invitati dal sindaco Mario Scagnetti, e dagli amministratori Eraldo Riccucci, Simone Tardella e Marco Taccari, ai quali si è unito l’assessore regionale Angelo SCiapichetti.Sono stati accompagnati, scortati da vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri, all’interno del centro storico, ancora zona rossa. Tutti hanno così potuto ammirare la bellezza e, al contempo, le gravi ferite del paese, sia dal punto di vista umano che da quello dei beni architettonici e culturali. Curcio ed Errani hanno poi discusso dei tanti problemi da affrontare, dalle abitazioni alle scuole, alla ricostruzione della vita dia testa comunità in una seduta a porte chiuse nel centro operativo comunale.
Oggi, alla presenza del Direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, del Direttore sanitario della struttura ospedaliera di Macerata Dott.ssa Maria Rita Mazzoccanti e del Responsabile dell'U.O.C. di Ostetrica e Ginecologia Dott. Mauro Pelagalli, è stata inaugurata la terza sala travaglio-parto del presidio maceratese.La nuova postazione, dotata di numerosi ausili come la vasca per il parto in acqua, é stata studiata per assicurare alla gestante un clima di sicurezza e benessere nel rispetto della privacy del nucleo familiare nascente. L'isola neonatale annessa permetterà ai neogenitori di non perdere mai di vista il loro bambino. Questa area è direttamente collegata alla sala operatoria per assicurare l'assistenza immediata di qualsiasi emergenza.
Torna potabile l’acqua a Piediripa. Dopo le analisi batteriologiche effettuate dall’Asur Marche A.V.3 che hanno dato esito positivo, infatti, il Comune di Macerata, non sussistendo più i presupposti di limitazione per le utenze servite dall’acquedotto comunale proveniente dal serbatoio sito in contrada Vergini, ha revocato l’ordinanza del 10 novembre scorso con la quale era stato vietato l’utilizzo dell’acqua per uso domestico nella frazione maceratese.
E’ Il Presidente dell’A.D.U.S. Caldarola Volley Simone Cataldi, piccola associazione sportiva dell’entroterra maceratese, a lasciare questa dichiarazione a tre settimane dal sisma che ha colpito duramente la cittadina Caldarolese: “Sono 6 anni che faccio parte di questo splendido movimento sportivo e al quinto come Presidente. La mia associazione nonostante sia situata in un piccolo borgo come Caldarola, conta all’incirca 100 tesserati tra atleti e dirigenza; in questi 6 anni abbiamo sempre incrementato il nostro numero di iscritti, allargando le nostre attività giovanili nei comuni limitrofi, promuovendo il progetto “PlaySportVolley” nelle scuole dei 4 comuni vicini tra cui Belforte del Chienti,Cessapalombo,Serrapetrona e Camporotondo di Fiastrone, ed organizzando manifestazioni all’insegna del divertimento e dell’aggregazione sociale come “Pizza & Boccali” e la famosa “Sagra della Polenta” dai quali ricavi accingiamo un importante aiuto per portare avanti il tutto. Grazie alle prime squadre che hanno disputato Campionati Regionali, negli ultimi anni abbiamo portato il nome della nostra piccola cittadina in tutta la Regione Marche togliendoci anche qualche soddisfazione contro realtà ben più grandi e di questo sono grato a tutti i ragazzi e le ragazze che hanno e fanno parte della nostra grande famiglia. Il solo pensiero che tutto questo possa finire mi rattristisce ma non è una cosa da escludere anche se faremo del tutto perché questo non accada. Quest’anno, abbiamo passato l’estate a trovare un modo su come poterci organizzare con le nostre attività visto che dopo anni di attesa sarebbero iniziati i lavori di ristrutturazione al nostro impianto sportivo e dei quali ringrazio immensamente l’amministrazione Comunale per l’impegno, ma il terremoto di Ottobre ci ha dato il colpo di grazia. La struttura Comunale di Camporotondo di Fiastrone dove si allenavano temporaneamente le prime squadre è parzialmente crollata, quella di Belforte del Chienti, nella quale si allenava tutto il settore giovanile e avremmo disputato parte delle gare dei vari campionati è stata giustamente adibita a centro di accoglienza temporaneo per gli sfollati quindi, dal 26 Ottobre siamo stati costretti a stoppare tutte le nostre attività. Giustamente i vari Sindaci non sanno ancora come evolverà la drammatica situazione in cui ci vive la popolazione dei nostri territori anche per quanto riguarda l’impianto di Caldarola dove i lavori in teoria sarebbero quasi terminati. Se per qualsiasi tipo di necessità non dovessimo disporre dell’impianto di Caldarola (appena pronto), con tutto il rispetto per quello che sta facendo il Comune di Caldarola per la sua popolazione in questo delicato momento, il nostro movimento sarebbe messo malissimo, perché, anche allontanandoci 20 km dal paese troveremmo negli altri comuni le stesse situazioni e per i più fortunati comunque, impianti sportivi strapieni di attività oltre al fatto che sarebbe una soluzione che crea tutta una serie di problemi per il settore giovanile tra spostamenti ecc… Per quanto rigurada i rapporti con la FIPAV Regionale e Provinciale, fino ad ora hanno compreso la situazione sospendendo le gare dei vari campionati ma non so quanto possa andare avanti questa situazione. Spero vivamente che la situazione vada presto via via migliorando, che si stabilizzi e che l’amministrazione comunale consideri il riavvio della nostra attività a Caldarola, come una delle tante prospettive di ripresa, di ricostruzione e di permanenza nel nostro fantastico borgo.” Forza Caldarola….Forza Marche!
Filippo Spalletta è il nuovo presidente della Maceratese. Dopo quasi sette ore passate davanti al notaio Claudio Alessandrini Calisti, l’imprenditore italo svizzero ha sottoscritto l'accordo per rilevare il novantacinque per cento delle quote della Maceratese. Finisce dunque l’era di Maria Francesca Tardella, la prima presidente donna del sodalizio biancorosso, costellata di successi.Le schermaglie degli ultimi giorni avevano fatto temere il peggio per il buon esito della trattativa. Questa mattina alle ore 10,30 Maria Francesca Tardella insieme a Gianni Piangiarelli e agli avvocati Giancarlo e Massimo Nascimbeni si sono incontrati con Filippo Spalletta e l’avvocato Andrea Bargagna. Il notaio Claudio Alessandrini Calisti ha stipulato un atto preliminare con la previsione della stesura del definitivo per martedì 22 novembre. Sono stati definiti una volta di più tutti gli aspetti in discussione, c’è una penale per il caso di rifiuto di firmare l’atto definitivo entro il termine prestabilito. L’imprenditore di origini siciliane, impegnato nel settore del legno, titolare della Defoirs Ag con sede in Svizzera ma con filiali in Bosnia, avrà ora il compito di rinforzare la squadra per raggiungere la salvezza nel campionato di Lega Pro.“Abbiamo definito il tutto, abbiamo chiuso. Meno male” dice Filippo Spalletta comprensibilmente soddisfatto.E’ giusto dire che Filippo Spalletta è il nuovo presidente della Maceratese?“Abbiamo firmato il preliminare davanti al notaio, siamo d’accordo su tutto, ci sono delle penali. Il passaggio definitivo ci sarà il 22 novembre. Se volete aspettare un'altra settimana, fate voi. Adesso si può cominciare a lavorare”.La sede della Maceratese è stata già individuata?“Per il momento resta dove è. Stiamo aspettando l’ok perché c’è stato qualche problema in seguito al terremoto”.L’obiettivo della nuova proprietà è la salvezza.“Al duecento per cento. Noi puntiamo assolutamente alla salvezza. Dovremo fare punti. Penso che la decisione presa oggi davanti al notaio porterà serenità anche all’interno della squadra”.
Questa mattina il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha fatto visita all’ateneo di Camerino.
Di fronte al Senato Accademico ha annunciato che entro il 30 novembre saranno erogati dieci milioni di euro destinati a fronteggiare le emergenze che l’università camerte si trova a dover affrontare a seguito del sisma del 30 ottobre 2016.
Tra queste in primis 7 milioni per l'esenzione delle tasse universitarie per l'intero anno accademico e altri 5 milioni di euro saranno necessari per il ripristino dei laboratori e delle aule danneggiate dal terremoto.
"I 10 milioni potrebbero non essere sufficienti, vedremo in futuro se ci sarà la possibilità di una integrazione", ha precisato poi la Giannini.
“Si è trattato di un incontro estremamente positivo ed operativo – ha dichiarato il Rettore Corradini – Il Ministro ha avuto l’opportunità di prendere atto di persona delle priorità del nostro Ateneo. Stamattina nel corso del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico abbiamo formalmente stabilito il documento che poi ho consegnato al Ministro Giannini. Con il finanziamento che il Ministro ci ha confermato contiamo di proseguire ed implementare le azioni già messe in campo per poter proseguire tutte le nostre attività e per tornare quanto prima alla normalità, in particolare per quanto riguarda la didattica”.
Al ministro è stata consegnata la maglietta rossa con scritto “Il futuro non crolla” dallo studente Giuseppe Finocchiaro, 24 anni di Catania, presidente del Consiglio degli studenti di Unicam.
Gli studenti vogliono restare e ripartire da Camerino.
Questo è il messaggio forte che è stato dato oggi in Ateneo.
Camerino ricomincia da Unicam dunque.
Il Ministro ha anche incontrato il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione di Unicam riuniti in seduta comune insieme alle autorità civili e militari; erano presenti tra gli altri il Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mastrovincenzo, l’Assessore Regionale Loretta Bravi, il Prefetto di Macerata Roberta Preziotti, l’Arcivescovo di Camerino-San Severino Marche mons. Francesco Giovanni Brugnaro, l’on.le Irene Manzi. Il ministro ha poi avuto modo di visitare gli edifici universitari nel centro della città in zona rossa.
https://www.youtube.com/watch?v=QsNemNdcIxo
Il Vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, in piena sintonia con i sindaci e i parroci di Colmurano e Urbisaglia, si unisce convintamente a quanti auspicano una positiva accoglienza della istanza presentata al Tribunale di Macerata dalla proprietà della ditta Tombolini di Urbisaglia."E’ necessario compiere ogni sforzo per garantire i 150 posti di lavoro diretti e il migliaio nell’indotto" dice il vescovo Marconi "anche perché sembrerebbe miope e privo di qualsiasi ragionevole convenienza impedire la prosecuzione almeno temporanea della produzione a fronte di “un consistente portafoglio di ordini”, e di “un impegno della proprietà di prendere in carico a titolo oneroso dipendenti e beni strumentali” come attesta la Confindustria locale. Nel difficile momento determinato dal terremoto, con tante altre realtà produttive, soprattutto nel turismo ed agricoltura, che potrebbero entrare in seria crisi, appare particolarmente preziosa la collaborazione di tutti per cercare di salvare questi posti di lavoro e un marchio storico affermato, patrimonio per l’intero territorio".
Il MoVimento 5 Stelle di Civitanova ospiterà mercoledì 16 novembre alle ore 17 in piazza XX Settembre, la seconda delle due tappe marchigiane del TreNO Tour IODICONO organizzato a livello nazionale dal MoVimento per spiegare le ragioni del NO al Referendum Costituzionale del 4 dicembre."Un momento significativo nella battaglia per il NO a questa riforma" dice il M5S di Civitanova "ed un gradito riconoscimento dell’impegno messo in campo in questi anni dal M5S civitanovese". All’evento parteciperà un nutrito gruppo di parlamentari nazionali capitanati da Alessandro Di Battista e Roberto Fico, l’elenco completo è disponibile sull’evento facebook creato per l’occasione. https://www.facebook.com/events/1238848089517528/?active_tab=about
"La buona notizia è che il Teatro Lauro Rossi sta bene e non ha subito danni: dal 1770 i maceratesi si ritrovano qui per le stagioni di prosa, le stagioni musicali e per gli eventi della vita cittadina e il bene culturale è salvo, - afferma l'assessore alla cultura Stefania Monteverde. - La cattiva notizia, però, è che il sisma ha danneggiato la sala Gigli, la bella sala al secondo piano, e ora ha bisogno di interventi di messa in sicurezza. Purtroppo questo obbliga alla chiusura del teatro e della Galleria Antichi Forni. Con dolore debbo fare questo annuncio, perché noi maceratesi siamo abituati ad abitare questi posti ogni giorno. Faremo i lavori con celerità, in qualche settimana, ci auguriamo."L’esito del sopralluogo effettuato dalla squadra di tecnici della Protezione civile della Regione Marche insieme agli ingegneri del Comune sul complesso dell’edificio che ospita il teatro cittadino ha, infatti, rilevato l'inagibilità della sala Beniamino Gigli, posta all’ultimo piano, a causa delle lesioni alla parete esterna. Di conseguenza si rende necessaria la chiusura dell'accesso al teatro e alla Galleria Antichi Forni sottostante per garantire la sicurezza . Sarà quindi necessario procedere con i lavori di consolidamento e di messa in sicurezza della struttura."Nel frattempo non cediamo alla paura: tutti gli eventi programmati li faremo in altri posti, anche la nostra amata stagione teatrale. La cultura ricostruisce, non perdiamo la fiducia, - continua l'assessore Monteverde -. Grazie alla collaborazione della città di Recanati e dell'Amat lo spettacolo della nostra stagione di prosa in programma in questa settimana lo faremo al Teatro Persiani di Recanati. Nelle difficoltà scatta subito la solidarietà e la rete dei meravigliosi teatri della nostra marca maceratese ci aiuta a resistere. Grazie di cuore all'assessore alla cultura di Recanati, Rita Soccio, al sindaco di Recanati e al direttore dell'Amat, Gilberto Santini, per la disponibilità con cui in queste ore stiamo collaborando, tutti con tanta determinazione e fiducia. Siamo certi che i maceratesi, abbonati e non, non perderanno la grande passione culturale che li contraddistingue, pazienti per i disagi che potrebbero esserci".Lo spettacolo Un’ora di tranquillità, previsto nel cartellone della Stagione di prosa del Teatro Lauro Rossi nei giorni 18 e 19 novembre, sarà spostato al Teatro Persiani di Recanati con orario d’inizio ore 21,30. Gli abbonamenti e i biglietti acquistati rimangono validi. Per agevolare il pubblico è previsto un servizio gratuito di navetta da Macerata al Teatro Persiani di Recanati per gli abbonati e per quanti hanno acquistato i biglietti dello spettacolo entro il giorno 13 novembre. Per ogni ulteriore informazione: AMAT 071 2072439 – 2075880. Nei prossimi giorni saranno comunicate le successive variazioni del cartellone del Teatro Lauro Rossi.
Primi in Italia. Macerata al primo posto guida la classifica nazionale della XXIII edizione di Ecosistema Urbano, il rapporto annuale di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani, realizzato con la collaborazione scientifica di Ambiente Italia e il contributo editoriale de Il Sole 24 Ore. E rispetto al già lusinghiero risultato dello scorso anno quando si era attestata al 5° posto Macerata guadagna ben 4 posizioni salendo sul gradino più alto del podio.Il sindaco Romano Carancini e l’assessore all’Ambiente, Mario Iesari, presenti questa mattina a Bari alla presentazione nazionale dell’indagine patrocinata dal Coordinamento Agende 21 Locali Italiane commentano entusiasti e orgogliosi il risultato ottenuto.“Siamo primi in Italia e questo è motivo di grande orgoglio. Anche se il risultato ottenuto riguarda i capoluoghi di provincia, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, voglio condividerlo con tutti i comuni del territorio. Ho sempre creduto che il tempo avrebbe restituito dignità al profondo lavoro che è stato svolto negli ultimi anni – commenta la notizia il sindaco Romano Carancini - per qualificare il sistema ambiente nella nostra città. Oggi i dati pubblicati dal Sole 24 Ore sul rapporto Ecosistema Urbano, che posizionano Macerata al 1° posto assoluto fra tutti i capoluoghi di provincia italiani con un indice pari a 76,48% dimostrano il forte indirizzo verso la qualità della vita voluto negli ultimi anni che, lo ricordo, vedevano Macerata nel 2010 al 46° posto con un indice del 51,49%. Non posso non essere grato per il passato, in particolare a Enzo Valentini e per l’oggi all’assessore all’Ambiente Mario Iesari, figure decisive per l’exploit raggiunto, insieme al lavoro dell’intero apparto tecnico. Ma oggi ciò che prevale sull’orgoglio del risultato è l’impegno ancor più determinato a migliorare questo dato nelle parti che riguardano la mobilità - e non posso non pensare al progetto dell’Amministrazione legato all’acquisizione del ParkSì - anche in termini di bici e ciclisti e al rafforzamento del progetto Pedibus. Il risultato ottenuto è frutto di vari fattori che hanno concorso tra loro a consolidare e migliorare la qualità della vita come il sistema pubblico e, per quanto riguarda la raccolta differenziata, al gioco di squadra e all’investimento che è stato fatto sul personale. Il risultato ottenuto da Macerata vuole anche essere una risposta forte e chiara alla previsione di dotare la regione Marche di un inceneritore”.I dati della statistica, riferiti al 2015, sono stati raccolti, come ormai è tradizione, in base a questionari e interviste sottoposti ai 104 Comuni capoluogo di provincia e ad altre fonti statistiche e si basano su 17 indicatori. L’insieme degli indicatori selezionati per la graduatoria copre cinque principali componenti ambientali presenti in una città: aria, acque, rifiuti, mobilità, energia. Gli indicatori hanno consentito di valutare tanto i fattori di pressione e la qualità delle componenti ambientali, quanto la capacità di risposta e di gestione ambientale.Macerata è dunque prima in Italia con il 76,48% del punteggio e scalza Verbania dalla vetta. La nostra città ci riesce centrando ottimi piazzamenti in alcuni dei settori chiave della ricerca. In particolare c’è il primo posto assoluto per l’indicatore relativo alla dispersione nella rete idrica: appena l’8,6% e l’ottimo dato relativo alla raccolta differenziata dei rifiuti dove Macerata è settima con il 73,5% di rifiuti raccolti in maniera differenziata. Buono anche il dato relativo all’No2 dove Macerata si piazza ottava assoluta con una media di 17,9 mg/mc, così come ottimo il dato relativo alle polveri sottili dove il capoluogo marchigiano con una media di 17,0 mg/mc, è quarto. Buone anche le posizioni relative all’utilizzo delle energie rinnovabili.
"Dov'è il ministero dell'Istruzione, dove sono le istituzioni? La scuola dobbiamo costruirla noi con le nostre forze, e se le istituzioni non interverranno velocemente ricostruiremo anche le case. Sono passati giorni e giorni, abbiamo ascoltato promesse e parole. E' ora di vedere anche i fatti". Così il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei, che oggi, alla riapertura delle scuole della città dopo il terremoto di ottobre, ha visitato l'Istituto comprensivo 'Padre Tacchi Venturi'. San Severino, uno dei centri marchigiani più colpiti dal sisma, si è organizzato per ridistribuire gli studenti che non possono rientrare nelle loro scuole inagibili in altri istituti, anche con il ricorso ai doppi turni. Ma il sindaco lamenta scarsa attenzione da parte del Governo, un messaggio lanciato a distanza al ministro Stefania Giannini, oggi in visita a Camerino e Macerata. "Vogliamo una scuola nuova e ora dobbiamo muoverci e lottare per averla. Siamo già in ritardo". (Ansa)
“A due settimane dal terremoto il palazzetto dello sport di Tolentino è pieno di persone che di notte dormono su dei lettini da spiaggia”.L’indignazione arriva dalla pagina Facebook Lungo Mare Sud Civitanova. Alcuni volontari del gruppo avevano consegnato i lettini da spiaggia il pomeriggio del 30 ottobre per tamponare la prima emergenza post sisma. Ieri, le stesse persone si sono recate in visita a Tolentino, presso il palazzetto dello sport e hanno trovato un centinaio tra uomini e donne, di ogni età, che ancora potevano contare di passar la notte sul lettino da spiaggia. Niente materasso per loro. Quella che doveva essere una situazione temporanea è divenuta consuetudine.I lettini dovevano servire per le prime notti nell’attesa di una situazione più consona. A tale riflessione i donatori vogliono far sentire la loro voce per dare l’opportunità a queste persone di avere una situazione più comoda. Purtroppo non è una questione semplice e non vi è un capro espiatorio da poter indicare. La situazione a Tolentino è ancora in uno stato di criticità e c’è bisogno di un grande aiuto esterno per poter riavere un minimo di normalità.Sono molte le persone, a Tolentino e non, che in queste ultime settimane si sono arrangiate a dormire un po’ ovunque, ospitati da amici o da persone con il cuore grande. In tanti dormono in macchina, chi è fortunato in camper. Poi ci sono anche quelli che dormono nei lettini in palestra. Ma, forse, il grido di indignazione più forte dovrebbe venire contro quelle persone che speculano per un affitto o per la vendita di una roulotte.
di Monica MogettaUna delegazione di studenti e alcuni genitori hanno visitato il plesso scolastico Luzio di San Severino. A fare da cicerone nella scuola c’è era il vicesindaco Giovanni Meschini accompagnato dall’ing. Tallei (che di recente aveva seguito personalmente i lavori di messa in sicurezza nella stessa scuola).Inoltre erano presenti anche due professori dell’Itis tra cui il professor Corona e la vicepreside Angeloni. Meschini ha guidato la visita del Luzio mostrando a ragazzi, docenti e genitori le varie aule al 1° e 2° piano, il 3° piano verrà, ha detto, sistemato e ci andranno messi alcuni uffici comunali, tra alunni genitori e professori è stata fatta circolare la perizia di agibilità redatta dal professor Camillo Nuti (uno dei più grandi esperti in materia), Meschini ha anche dichiarato che anche il suo stesso ufficio si trasferirà al Luzio. Io da mamma ho fatto una domanda secca a Meschini: “Signor Vicesindaco, lei manderebbe i suoi figli qui dica la verità?” e la risposta è stata “Assolutamente sì, tanto che ci verrò anche io con il mio ufficio”. Dopo la visita alla scuola ci siamo trasferiti presso le scuole medie dove c’è stato l’ incontro con la ministra Gelmini e altri due senatori i quali hanno detto tutti in sostanza che ora non è il momento di guardare il colore politico ma è il momento di aiutare la popolazione. Hanno poi preso la parola gli studenti dell’Itis e il loro rappresentante ha letto un loro comunicato: hanno ricevuto i complimenti anche dalla ministra Gelmini, meritati perché hanno dimostrato di avere coraggio voglia di fare e di non essere dei bamboccioni (parole mie queste non della ministra). Ha poi parlato la sindaca Piermattei la quale ha dichiarato di sentirsi abbandonata dalle istituzioni e di aver poco prima dovuto visitare le 5 zone rosse di San Severino Marche da sola perché non c’è personale addetto che lo faccia (una grande donna!), alla fine della conferenza sono stati consegnata dei fiori alla sindaca Piermattei, alla ministra Gelmini e ad un’altra signora presente nella delegazione.
“In attesa che arrivi l'Esercito a presidiare le Zone Rosse, non so ormai da quanti giorni continuo a sollecitare l'invio dei militari, ci siamo organizzati come abbiamo potuto. Il mio grazie di cuore va a chi, giorno e notte, garantisce controlli su tutto il territorio contro fenomeni di sciacallaggio già registratisi in altre realtà terremotate”.Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, si rivolge alle istituzioni ma anche a chi sta offrendo il proprio servizio di volontariato in supporto alle forze dell’ordine. “Coordinati dall’Associazione Nazionale Carabinieri settempedana da giorni stanno svolgendo egregiamente un lavoro unico le associazioni di Controllo del Vicinato, PitBull SoftAir Club, Black Scorpions biker group e Prima Ridotta. Ogni associazione copre un vasto territorio sia di rioni cittadini che frazioni, mettendo in campo propri mezzi e proprie persone, in maniera del tutto gratuita, a favore della comunità locale. Sono facilmente riconoscibili poiché indossano sia uniformi sociali della propria associazione che pettorine catarifrangenti”.I gruppi sono costituiti da 3-5 persone ed alcuni automezzi sono dotati di lampeggiante giallo/arancione. I turni di sorveglianza, sia con auto che a piedi, si svolgono per tutta la notte. "Uno dei motti dell'Arma è “tra la gente, con la gente e per la gente” - ricorda il referente dall'Associazione Nazionale Carabinieri, Francesco Cicconi, che sottolinea - Il nostro gruppo di volontari di San Severino Marche lo ha fatto proprio fin dalla nascita, avvenuta nel 2009. In occasione dei recenti eventi sismici i nostri soci volontari sono stati chiamati a svolgere servizi di viabilità, e anche di sorveglianza, nei vari Centri di accoglienza. Successivamente, sia al comando della Polizia Municipale sia allo stesso comando stazione Carabinieri, sono giunte offerte di supporto da parte di altre associazioni cittadine, soprattutto per la sorveglianza notturna. I comandanti Capaldi e Lupo hanno quindi invitato la nostra associazione a coordinare tutti questi volontari. I referenti Valter Bianchi, Giampaolo Abosinetti, Luciano Roccetti e Alessio Aringolo non ci hanno pensato due volte ad offrire il loro supporto. Ogni giorno viene inviata una e-mail alle forze dell'ordine indicante sia i dati dei volontari partecipanti, le zone coperte nonché le targhe degli automezzi, in modo che siano ben identificabili durante il loro servizio. Tutti i volontari sono persone impagabili - conclude Francsco Cicconi - ed è un vero piacere collaborare insieme con loro”. Anche a tutti questi volontari va il grazie dell'Amministrazione comunale di San Severino Marche che si fa portavoce dell'intera città. Le forze dell'ordine ricordano ai cittadini di avvisare sempre il “112” in caso di necessità.