Attualità

Crollo ponte A14, Nencini: "Ministero non guarderà in faccia a nessuno"

Crollo ponte A14, Nencini: "Ministero non guarderà in faccia a nessuno"

Sul crollo del ponte in A14, il ministero delle Infrastrutture "non guarderà in faccia a nessuno". Lo ha detto parlando a Fano il viceministro Riccardo Nencini, esprimendo il suo cordoglio alla famiglia dei due coniugi rimasti uccisi. "Abbiamo nominato tempestivamente una commissione d'inchiesta del ministero - ha ricordato - che la prossima settimana entrerà nel pieno delle sue funzioni, muovendosi con l'urgenza dovuta". "Per evitare equivoci e letture sbagliate - ha aggiunto Nencini - ricordo che sull'A14 erano in corso lavori di adeguamento del cavalcavia dovuti all'allargamento dell'autostrada a tre corsie. Quel cavalcavia non è crollato per usura o per mancanza di manutenzione, a differenza di molti altri casi ricordati in queste ultime ore dai media. Ma tutto questo sarà materia di indagine approfondita" (ANSA).

11/03/2017 14:16
Monte San Giusto, consigliere Salvatori: "Attendiamo ancora risposte sull'iniziativa di controllo del vicinato"

Monte San Giusto, consigliere Salvatori: "Attendiamo ancora risposte sull'iniziativa di controllo del vicinato"

Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere di opposizione del Comune di Monte San Giusto Andrea Salvatori. "Nonostante quello che è accaduto quel venerdì, dove il giovane albanese ci ha lasciato la  vita ancora non si placano i furti dentro le case. È ora di dire basta e partire con azioni concrete. La gente attende risposte. Da mercoledì 1 marzo dopo essere stati convocati dal sindaco ancora nessuna parola da lui nonostante si era detto disponibile a collaborare nell'iniziativa che gli avevo proposto il "controllo del vicinato". Questo serviva una volta per tutte a superare i campanilismi perché vedeva  maggioranza e opposizione lavorare per un unico obiettivo: La sicurezza. Mi sarei aspettato una telefonata per incontrarci e ragionare sul da farsi e invece il nulla. Non si può più aspettare, non possiamo più subire e rimanere immobili davanti a questi continui attacchi. Se il sindaco rimarrà ancora nel suo silenzio mi vedrò costretto a chiedere all' Associazione Nazionale Il Controllo del Vicinato e alle forze dell'ordine di unirsi per sensibilizzare la cittadinanza affinché diano vita ad una coesione sociale che guardi alla sicurezza del nostro paese. La gente è stanca e deve essere protetta, deve poter vivere con la serenità che il nostro piccolo paese aveva".  

11/03/2017 13:10
Per Castelsantangelo sul Nera un container magazzino da "Aiutiamo e non Crolliamo"

Per Castelsantangelo sul Nera un container magazzino da "Aiutiamo e non Crolliamo"

"Aiutiamo e non Crolliamo ", la pagina facebook capitanata da Alessandro Tinti  insieme a Salvatore Pelella , Luana Torsani e Paolo Scarselletta, ha messo a disposizione per tutto il tempo necessario, con la formula del comodato d'uso gratuito, un container ad uso cucina /magazzino per i ragazzi dell'Associazione "Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera". Questa mattina il container è stato consegnato e posizionato alla presenza di alcuni dei componenti dell'associazione stessa . In realtà è dal mese di dicembre 2016 che il container è disponibile e avrebbe potuto essere consegnato e dunque utilizzato. Purtroppo però Castelsantangelo ha problemi idrogeologici importanti derivanti all'ingrossamento del Fiume Nera. A ciò si aggiunge la circostanza che il territorio comunale è stato dichiarato quasi completamente zona rossa.   Per questi motivi la consegna è slittata di qualche mese. Un altro bel gesto di autentica solidarietà emiliana/marchigiana.                          

10/03/2017 20:13
Pasqui: "7.000 euro dal comune di Magnano in Riviera in sostegno dei bambini delle nostre scuole primarie"

Pasqui: "7.000 euro dal comune di Magnano in Riviera in sostegno dei bambini delle nostre scuole primarie"

Gianluca Pasqui, sindaco della città di Camerino, torna a ringraziare chi in questi mesi ha espresso solidarietà con gesti concreti verso chi ha subito i danni del sisma. "Sono tanti i gesti di solidarietà - dice Gianluca Pasqui -  indirizzati al nostro Comune da ogni parte del Paese. Gesti che sono il segno di quanto l’Italia sia straordinaria e che ci dimostrano che, nonostante le tante difficoltà, c’è sempre una speranza. L’ultimo in ordine di tempo è una donazione ricevuta dalla comunità di Magnano in Riviera. Una cifra consistente, raccolta dal sindaco Andrea Venchiarutti in sostegno delle popolazioni terremotate, con la scelta che è ricaduta su Camerino grazie all’amicizia del primo cittadino con l’avvocato camerte, Biagio Marucci. Una comunità, quella di Magnano in Riviera, che ben conosce il dramma che stiamo passando, per aver vissuto il sisma che colpì il Friuli Venezia Giulia, e che ha quindi voluto abbracciare simbolicamente i camerti. La somma, che ammonta a circa 7000 Euro, sarà spesa in sostegno dei bambini delle nostre scuole primarie. Ma non è tutto: il sindaco Venchiarutti, infatti, attraverso una lettera ha proposto iniziative da portare avanti insieme alla comunità camerte e per Camerino".  “Abbiamo anche raccolto – scrive Venchiarutti - la disponibilità del nostro Coro (il Coro Musicanova) e del nostro Gruppo Folkloristico (Balarins de Riviere) per eventuali esibizioni nel Vostro Comune, qualora vi sia il desiderio, un tanto per far sentire che altre Comunità Vi sono vicine anche moralmente, oltre che materialmente. Le esperienze ed i racconti di chi ha vissuto il terremoto nel nostro amato Friuli sono unanimi nel ricordare l’importanza anche di questa vicinanza morale, che funge da linfa vitale per trovare l’energia per andare avanti e non lasciarsi abbattere dagli eventi”. "Come primo cittadino di Camerino - conclude Pasqui - non posso che esprimere il mio più sincero ringraziamento per la partecipazione morale al nostro dramma e per la raccolta fondi proposta a nostro favore, così come ringrazio l’avvocato Marucci che ha avuto la sensibilità di segnalare la sua città di origine".  

10/03/2017 18:10
Salgono a 5200 i posti letto per i terremotati nelle Marche

Salgono a 5200 i posti letto per i terremotati nelle Marche

Dall'incontro di oggi svoltosi  in Regione con 22 giunti sindaci e assessori, convocati dall'assessore regionale al Turismo e Cultura Moreno Pieroni è emerso che la disponibilità posti letto per i terremotati nelle strutture ricettive delle Marche è pari a 5.200 garantiti fino al 31 dicembre 2017.  C'è stato duqnue un incremento di 336 posti rispetto ai 4.864 sfollati ad oggi ospitati negli hotel e nei campeggi della regione. "Con la riserva di posti in più - ha spiegato Pieroni - abbiamo anche margini di sicurezza per una flessibilità che si potrebbe presentare nel corso dell'anno tra entrate in strutture a causa delle nuove ordinanze di sgombero delle abitazioni e uscite dei nuclei familiari per sistemazioni alternative o agibilità delle abitazioni o per l'assegnazione delle casette di legno''. Presente anche l'Anci, con il presidente Maurizio Mangialardi. L'incontro è servito per individuare un percorso comune in vista di eventuali trasferimenti dagli alberghi delle zone marittime che non hanno rinnovato i contratti per l'accoglienza. (FONTE ANSA) 

10/03/2017 17:35
Ricostruzione (stavolta pesante): Marche discriminate rispetto al sisma del 2012 in Emilia Romagna?

Ricostruzione (stavolta pesante): Marche discriminate rispetto al sisma del 2012 in Emilia Romagna?

La bozza di ordinanza per la ricostruzione cosiddetta pesante (vale a dire per gli edifici gravemente danneggiati) consegnata ai sindaci del cratere dal Commissario Errani e anticipata da Sibilla on line (qui), segna di nuovo un distinguo tra il trattamento riservato ai territori del Centro Italia colpiti dal recente sisma e quello invece previsto ed applicato nel 2012 nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna. Infatti i costi parametrici degli interventi di ricostruzione sono molto più bassi oggi di quelli previsti ben cinque anni fa in Emilia fino ad arrivare a un rapporto pari quasi alla metà. Risultano poi maggiormente penalizzati gli interventi di rafforzamento locale dove si scende addirittura al di sotto della metà concessa nel 2012.  Ridotto rispetto all’Emilia è anche il contributo per gli edifici di valore storico e culturale. Complessivamente si tratta di costi datati e fuori mercato che non corrispondono alle reali esigenze ricostruttive locali e che potrebbero scoraggiare gli interventi con il rischio di un ulteriore abbandono dei territori. Sia per il tempo trascorso, che per l’estensione notevole dell’area colpita dal sisma che infine per la cattiva gestione con gli enormi ritardi che ha portato ad uno spopolamento dei paesi terremotati, ci saremmo aspettati una virata consistente del Commissario nella direzione non di tagli ma di incrementi significativi del costi parametrici ai fini di una vera e propria partenza di una ricostruzione che ad oggi ancora è un fantasma. Si ricorda che nel 1997 la gestione della fase post sisma è avvenuta completamente a livello locale tra Regione Marche, provincia e amministrazioni locali. E dall’esito positivo di quella esperienza se ne deduce che il Commissario per la Ricostruzione deve essere il Presidente della Regione colpita dal terremoto: su questo ormai non dovrebbero più esserci dubbi. Oltre alla conoscenza del territorio e delle sue esigenze ciò che fa la differenza è infatti l’amore per una terra dilaniata ma ricca che deve ripartire. Ci spieghi ora Errani i motivi di un tale discrimine rispetto a un sisma di molto più piccolo quanto a danni ed estensione. 

10/03/2017 17:17
A Civitanova presentato un logo per l'accessibilità ai disabili

A Civitanova presentato un logo per l'accessibilità ai disabili

Un logo per identificare luoghi ed eventi improntati all'accessibilità dei diversamente abili. E' questa la nuova iniziativa promossa nell'ambito dell'ampio progetto “Abbattere le barriere: insieme si può”, protagonista negli ultimi anni di diversi passi avanti per il superamento di vari ostacoli, sia comunicativi che culturali. L'Amministrazione comunale ha pensato a realizzare uno specifico simbolo, capace di rappresentare visivamente la cultura dell'accessibilità a Civitanova, che accompagnerà iniziative e spazi, sia pubblici che privati, che abbiano a cuore la promozione della persona in ogni condizione di vita e si impegnino all'abbattimento delle barriere. Il logo, con su scritto “Civitanova accessibile” è stato realizzato e donato alla città dal grafico Andrea Mandozzi. Alla conferenza di presentazione c'erano il sindaco Tommaso Claudio Corvatta, il vice Giulio Silenzi, l'assessore Yuri Rosati, la presidente della VI Commissione consiliare Lidia Iezzi, la consigliera comunale Mirella Franco, il presidente Atac Francesco Mantella. “Credo che negli ultimi anni si siano raggiunti risultati importanti – commenta il sindaco Corvatta – Abbiamo una città che ha accentuato la propensione a superare gli ostacoli verso i diversamente abili. Questa politica dell'inclusione è anche un volano per la crescita di Civitanova da un punto di vista culturale e sociale. Il logo che presentiamo oggi appartiene a tutta la città ed è un motivo d'orgoglio di ogni cittadino”.  “Credo che l'abbattimento delle barriere, di ogni genere, sia una bandiera di questa Amministrazione – le parole dell'assessore ai servizi sociali Yuri Rosati – In questi anni abbiamo speso tanto, sotto ogni aspetto, non solo economico, per incrementare la sensibilità. Penso alle iniziative accessibili ai non udenti, in particolare all'interno di Futura Festival, con il linguaggio dei segni affiancato agli spettacoli, alle passerelle per disabili, al regolamento sul baratto amministrativo ora in dirittura d'arrivo. Malgrado la crisi, la spesa sul sociale non solo non è stata tagliata, ma si è incrementata, anche grazie a diversi partner. Un grazie particolare a Mirella Franco, che è stata presidente della Commissione consiliare servizi sociali, senza di lei molti progetti non si sarebbero realizzati”. Ad effettuare un excursus sulle attività svolte proprio la consigliera Franco: “Tutto è iniziato dall'istituzione della Giornata per la disabilità, da lì è iniziata una presa di consapevolezza. Abbiamo proposto una bellissima serata come Lis&Music, che regalò emozioni straordinarie. Oggi un disabile trova diversi siti aperti, che in passato erano inaccessibili. Penso all'abbattimento di barriere per raggiungere il mare, alle passerelle sulle spiagge libere, alle sedie attrezzate Job fornite a spiagge libere e stabilimenti balneari. Sono stati organizzati corsi per facilitatori nella comunicazione con persone non udenti con specifica attenzione agli operatori addetti ai servizi pubblici. Si è progrmmato il servizio di sottotitolazione e di interpretariato per non udenti e accompagnamento non vedenti in manifestazioni culturali. E ancora, la realizzazione di un sistema di orientamento alla biblioteca comunale mediante targhe e mappe in Braille, percorso a terra ed acquisto di un ingranditore da tavolo con particolari software e sintesi vocali per non vedenti, ipovedenti e persone con difficoltà nell'accesso alla lettura. Si è partecipato al progetto In book che ha dotato la biblioteca di libri che utilizzano la comunicazione aumentativa”. Ai progetti sociali dell'Amministrazione comunale hanno collaborato diverse realtà del territorio: Asp Paolo Ricci, Istituto Santo Stefano, Ambito XIV, Azienda teatri Civitanova, Pinacoteca Moretti, Biblioteca Zavatti, Abat, Anmic, Consulta dei servizi sociali, Anffas, Anthropos, Ens, Uic. 

10/03/2017 17:06
Si è laureato a Macerata Paolo Luca, probabile futuro procuratore della Repubblica di Belluno

Si è laureato a Macerata Paolo Luca, probabile futuro procuratore della Repubblica di Belluno

Mancano ancora due passaggi formali, ma con ogni probabilità sarà il magistrato Paolo Giovanni Luca il prossimo procuratore della Repubblica di Belluno. Ieri la Commissione per gli incarichi direttivi del Csm ha indicato all’unanimità Luca alla guida della Procura bellunese, rimasta vacante dopo il pensionamento di Francesco Saverio Pavone all’inizio di quest’anno. La nomina del nuovo procuratore dovrà passare, dopo il voto della Commissione Csm, al concerto del ministro della Giustizia e successivamente al plenum del Csm. Si presume che potrebbero essere necessari circa due mesi, dopodiché la nomina verrà pubblicata nel bollettino del ministero della Giustizia e da quel momento il procuratore prenderà servizio entro un mese. Se non ci saranno intoppi, l’iter potrà terminare entro l’estate. Paolo Giovanni Luca è nato a Pieve di Cadore il 5 maggio del 1954, suo padre faceva l’insegnante ed era trevigiano (durante la guerra fu fatto prigioniero dai tedeschi e detenuto in un campo vicino a Berlino per due anni), mentre la mamma era di origini marchigiane. Luca è rimasto a Pieve di Cadore fino al termine della terza elementare, quando la famiglia si è trasferita a Macerata. Laureato in giurisprudenza a 23 anni, nel 1981 Luca è diventato avvocato e nello stesso anni è stato assunto dal ministero dell’Interno come consigliere di prefettura. La carriera prefettizia, però, è durata solo tre anni, perché nel 1984 Luca è diventato magistrato, svolgendo il tirocinio ad Ancona. Insieme a due colleghi, Paolo Luca fu il pm che incastrò Michele Profeta, il serial killer che terrorizzò Padova nel 2001; ha indagato sull’evasione di Fulvio Penco (preso dopo otto mesi) che 1985 uccise la bellunese Albertina Brogliati, ma ha lavorato anche sui fondi neri del calcio e su reati ambientali.

10/03/2017 17:03
Il prof. Giovanni Carnevale riceve la cittadinanza onoraria del comune di Corridonia

Il prof. Giovanni Carnevale riceve la cittadinanza onoraria del comune di Corridonia

Sabato 11 marzo alle ore 16,30 nella sala consiliare il Sindaco, Nelia Calvigioni, consegnerà la cittadinanza onoraria di Corridonia al prof. Giovanni Carnevale per i suoi rivoluzionari studi sull’abbazia di San Claudio. Il professore, laureatosi con una tesi in archeologia, già trent’anni fa, ha individuato un collegamento tra la chiesa di S. Claudio e quella di Germigny des Prés, universalmente riconosciuta come imitazione di quella di Aquisgrana, secondo quanto il vescovo Théodulf scrisse a Carlo Magno dopo averne completata lacostruzione: si tratta di una chiesa a pianta quadrata identica a quella di S. Claudio. Chiunque può invece constatare facilmente che l'attuale chiesa di Aachen in Germania, erroneamente identificata dai tedeschi nell’antica Aquisgrana, è, all'interno e all'esterno, totalmente differente da quella di Germigny des Prés. D’altronde gli stessi studiosi germanici nel 2010, in seguito ai loro scavi stratigrafici, hanno dovuto ammettere che non ci sono tracce di chiese precedenti e quindi il confronto può riguardare solo l'attuale edificio ottagonale. Nell’enciclopedia Treccani si legge, inoltre, che la chiesa di Germigny rivela un sicuro influsso orientale sassanide ed omayyade:“Tale influsso - ha sempre affermato Carnevale - si ritrova e si riconosce anche a S. Claudio ma non ad Aachen”. I suoi studi nel 2011 sono stati visti con simpatia dal segretario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, prof. Cosimo Semeraro, che, nel presentare il libro “The Schola Palatina And The Carolingian Renaissance in Val di  Chienti” di Giovanni Carnevale, ne individua le finalità nel: “far chiarezza e rendere giustizia sull’esistenza, sul significato e sul ruolo di Aquisgrana in Val di Chienti”. Altrettanta simpatia ha mostrato il prof. Giulio Cipollone, docente di Storia medievale alla Pontificia Università Gregoriana, intervenuto alla presentazione dello stesso libro. Ora, all’età di 93 anni, Carnevale riceverà un nuovo significativo riconoscimento, prezioso tributo a ricerche sempre più apprezzate in Italia e all’estero.

10/03/2017 16:57
San Severino, riforma sanitaria un anno dopo. Luci o ombre?

San Severino, riforma sanitaria un anno dopo. Luci o ombre?

Un anno dopo la chiusura del punto nascita di San Severino si farà il punto sui servizi sanitari esistenti e quelli che restano da attivare dentro l'ospedale di San Severino nel corso dell'incontro in programma sabato 11 marzo alle ore 17.30 presso il cinema teatro Italia. In un contesto sociale ed economico pieno di difficoltà, per via della crisi economica e del terremoto, l'attenzione ai servizi sanitari resta prioritaria. Le prospettive future della riforma sanitaria regionale in atto e dell'ospedale Bartolomeo Eustachio saranno discusse nel corso dell'incontro “Riforma sanitaria un anno dopo: luci o ombre?”. Sono stati invitati a partecipare politici ed amministratori di livello nazionale, regionale e locale ed in particolare i vertici dell'Asur regionale e dell'Area Vasta 3, l'Amministrazione comunale. La partecipazione è aperta a tutti i cittadini.    

10/03/2017 16:52
Giovanni Tranca e la sua "O marchigiani Karma" ospite di Picchio News: lanciato un videomessaggio a Francesco Gabbani

Giovanni Tranca e la sua "O marchigiani Karma" ospite di Picchio News: lanciato un videomessaggio a Francesco Gabbani

E' diventato l'inno delle zone terremotate dimenticate da tutti. Soprattutto dell'entroterra maceratese, devastato dal sisma e senza ancora neanche una minima parvenza di ricostruzione. Giovanni Tranca Giungi è l'autore di "O marchigiani Karma", parodia in dialetto montecassianese del pezzo vincitore del Festival di Sanremo 2017, "Occidentalis Karma" di Francesco Gabbani.  Tranca, già in passato autore di divertenti parodie, è stato ospite della redazione di Picchio News. Al termine dell'intervista, insieme al nostro direttore Roberto Scorcella, è stato registrato un videomessaggio indirizzato proprio a Francesco Gabbani: "Aiutaci a dare voce a questa nostra terra martoriata dal terremoto". Chissà se Gabbani lo ascolterà...    Questo è il videomessaggio diretto a Francesco Gabbani.

10/03/2017 16:51
Crollo ponte A14, la Procura: "Si indaga su eventuali subappalti". Operai sentiti dalla polizia

Crollo ponte A14, la Procura: "Si indaga su eventuali subappalti". Operai sentiti dalla polizia

Nel cantiere del ponte crollato sull'A14 lavoravano almeno due ditte, "ma ce ne sono anche altre che stiamo cercando di individuare". Lo hanno detto il procuratore di Ancona Elisabetta Melotti e il pm titolare dell'inchiesta Irene Bilotta. Oltre alla Delabech srl di Roma, che stava lavorando in subappalto per conto della Pavimental, società controllata di Autostrade, c'era anche il Gruppo Nori srl di Castelnuovo di Porto (Roma). Diversi anche gli operai al lavoro, almeno due squadre. Il fascicolo della Procura è aperto al momento contro ignoti. L'ipotesi di reato resta al momento l'omicidio colposo plurimo. "Stiamo ricostruendo la catena degli appalti", hanno spiegato gli inquirenti. "Stavamo raccogliendo le attrezzature, non eravamo vicino ai martinetti". Lo avrebbero detto gli operai che si trovavano sul ponte crollato sull'A14.Gli operai, che sono stati sentiti dalla polizia, non avrebbero fornito indicazioni utili sulla dinamica dell'incidente; molti hanno detto di non ricordare. Da quel che si è potuto apprendere, una squadra composta almeno da cinque persone lavorava al sollevamento del cavalcavia al livello del piano stradale (i dipendenti della Delabech), un'altra squadra era sopra il cavalcavia per lavori sul manto bituminoso, ma la presenza di questi non avrebbe inciso in alcun modo sulla dinamica dell'incidente. ''Non so cosa è successo, non mi ricordo...mi sono trovato per terra all'improvviso''. Sono le poche parole che I.F., 57 anni, uno dei tre operai romeni rimasti feriti nel crollo del ponte sull'A14, dice alla giornalista dell'ANSA che lo ha avvicinato nel pronto soccorso dell'ospedale di Ancona. ''Faccio il manovale da tre anni, ho fatto altri lavori come questo, senza problemi''. L'uomo è dipendente della Delabech, come l'altro compagno ricoverato, O. E., 47 anni, residente a Frascati. Entrambi verranno dimessi in serata. I. F. ha riportato un trauma cranico commotivo e una contusione alla spalla sinistra; ne avrà per 10 giorni. O. E., ha una prognosi di 30 giorni per i postumi di una frattura pluriframmentaria alla falange prossimale del terzo dito della mano sinistra, e fratture della terza, quarta e quinta costola a sinistra. Medicato per piccole contusioni nel nosocomio di Osimo il terzo lavoratore coinvolto nell'incidente. Il ponte crollato sull'A14 si sarebbe inclinato da un lato, per cause ancora da chiarire, per poi abbattersi al suolo con uno scivolamento dal lato opposto. Lo conferma il dirigente del Compartimento di Polizia stradale delle Marche Alessio Cesareo, secondo cui è possibile che il troncone caduto non appoggiasse perfettamente per l'intera lunghezza, o che da una parte fosse più sollevato e dall'altra meno, anche se si tratta di ipotesi tutte da chiarire. Sta di fatto che i sostegni provvisori non presentano danni. ''Stavamo raccogliendo le attrezzature, non eravamo vicino ai martinetti". Lo avrebbero detto gli operai che si trovavano sul ponte crollato sull'A14, sentiti dalla polizia.(ANSA).

10/03/2017 15:51
Macerata, intervengono i vigili per mettere in sicurezza la croce della chiesa di San Giovanni

Macerata, intervengono i vigili per mettere in sicurezza la croce della chiesa di San Giovanni

Un intervento dei Vigili del Fuoco di Macerata ha visto oggi, nelle prime ore del pomeriggio, la messa in sicurezza della croce in cima alla chiesa di San Giovanni già compromessa dal terremoto degli scorsi mesi che l'aveva piegato in maniera vistosa. L'intervento si è reso necessario dopo che il forte vento degli scorsi giorni ha danneggiato ulteriormente le condizioni della croce, piegandola ancora di più e rendendo la situazione pericolosa per i passanti. L'ornament è stato rimosso e la Chiesa messa in sicurezza.

10/03/2017 15:40
Marche ancora regione più artigiana, ma  ancora pesante l'effetto della crisi

Marche ancora regione più artigiana, ma ancora pesante l'effetto della crisi

E' ancora pesante l'effetto della crisi economica sull'artigianato marchigiano, che però ha la forza di continuare a creare occupazione in un panorama segnato da pochi investimenti, credito in calo, produzione e fatturato stazionari. Il quadro è stato tracciato dall'Osservatorio Ebam, Ente bilaterale artigianato Marche, sui dati del secondo semestre 2016 e sulle previsioni per il 2017, con interviste ad un campione di 600 imprese. La crisi si è mangiata un'impresa ogni dieci, dal 2008 hanno chiuso 6.261 imprese, 1.091 nel 2016, ma ciononostante le Marche continuano ad essere la regione più artigiana d'Italia, con 46.283 aziende. E' artigiano il 32,5% delle imprese, rispetto ad una media nazionale del 25,4%, con un settore che continua a produrre ricchezza, con un peso del 18,3% del valore aggiunto regionale. Forte tuttavia la preoccupazione per le 2.700 aziende che si trovano in 47 comuni del cratere del terremoto, e per i loro oltre 11 mila dipendent ANSA)i.

10/03/2017 14:54
L'arte della giovane cinese Hao al servizio del sottopasso di Viale Trieste a Macerata

L'arte della giovane cinese Hao al servizio del sottopasso di Viale Trieste a Macerata

Perchè le persone non usano i sottopassaggi? E' questa la domanda che si è posta Briget Hao, anglo cinese si è trasferita a Macerata  dove ha scelto di perfezionare gli studi artistici, dimostrando una sensibilità altissima e una preziosa mano artistica."Vedevo le persone che nonostante le strutture tendevano ad attraversare la strada in superficie chiedendomi quale fosse il motivo- afferma la giovane-. La risposta che mi sono data sta forse nell'eccessiva oscurità e poca vivacità di quegli ambienti. Così ho pensato a cosa potevo fare per migliorare questa situazione". Da qui l'dea di dare nuova vita ai muri dei sottopassaggi attraverso alcuni murales. "Mi sono appassionata a questa causa- continua Briget- e ho deciso di ridipingere le pareti del sottopasso di Viale Trieste facondone l'argomento della mia tesi. Grazie a l'aiuto economico del comune e all'assistenza del mio professore relatore ho potuto ridecorare queste strutture provando a fare un regalo alla città". Soddisfazione per l'iniziativa è stata espressa dall'Assessore alla cultura del Comune di Macerata Stefania Monteverde "La proposta di Briget era perfettamente in linea con la nostra politica di rigenerazione degli spazi attraverso la public art ossia di quell'arte capace di rivedere e ricreare le cose stando a contatto quotidianamente con le opere urbane e quindi abbiamo voluto aiutarla". L'intento dell'amministrazione è stato quello di dare ascolto alle proposte creative della ragazza provando così ad arginare il degrado cittadino Felicità anche da parte di Paola Taddei direttrice dell'Accademia delle Belle Arti di Macerata e dal professor Demma che ha seguito Briget nel suo progetto. "Ringrazio tutti per avermi assistito ed aiutato in questo mio lavoro, senza il contributo dell'Accademia e del Comune non sarei riuscita a dare forma alle mie idee" ha concluso le ragazza.

10/03/2017 14:40
Tragedia sulla A14: riaperto il tratto chiuso dopo il crollo del ponte

Tragedia sulla A14: riaperto il tratto chiuso dopo il crollo del ponte

 Autostrade per l'Italia comunica che sull'A14 Bologna Taranto "è stato riaperto il tratto tra Ancona sud e Loreto chiuso ieri a causa del cedimento della struttura provvisoria di sostegno del cavalcavia dove erano in corso lavori di adeguamento dell'infrastruttura, in seguito all'ampliamento a tre corsie dell'autostrada". Sul luogo dell'evento, dove per tutta la notte sono intervenute le squadre di Autostrade per l'Italia per ripristinare la viabilità in sicurezza, è stata inizialmente riaperta la corsia di sorpasso in direzione sud intorno alle ore 8:00, per poi riaprire alle 8:45 anche la direzione nord riducendo i disagi per la viabilità del tratto.

10/03/2017 10:38
Civitanova, sicurezza nella città alta: la ricetta di Brini

Civitanova, sicurezza nella città alta: la ricetta di Brini

Dopo i due furti in meno di una settimana accaduti a Civitanova Alta, con un post su Facebook, l'ex consigliere regionale Ottavio Brini chiede all'amministrazione una maggiore sicurezza e denuncia lo stato di "completo abbandono" della città.Ricordiamo che uno dei due furti recenti a Civitanova Alta è stato compiuto proprio nella tabaccheria di proprietà della moglie, dove nella notte del 3 marzo, due persone incappucciate, filmate dalle telecamere, avevano forzato la porta ed erano riuscite a portare via i soldi contenuti nel registratore di cassa, pacchetti di sigarette, grattini e le monete delle slot machine.Precisando che il suo sfogo è puramente a titolo personale e non legato in alcun modo alla politica, Brini invoca tolleranza zero contro questo tipo di reati, chiedendo spiegazioni in merito alla videosorveglianza e lo fa usando queste parole: "Denuncio pubblicamente e pretendo una risposta su quali sono le telecamere che funzionano nella città alta, chi le controlla o altrimenti, fino ad oggi, è stata fatta solo propaganda".Invoca tra l'altro la presenza del sindaco Corvatta, del vice Silenzi, del presidente del consiglio Angelini e degli assessori Postacchini e Peroni a Civitanova Alta per un sopralluogo, per rendersi conto della situazione e fornire risposte adeguate alla popolazione.Per tentare di arginare questi raid ladreschi, l'ex consigliere regionale fornisce la sua ricetta, la stessa che aveva adottato quando era assessore a palazzo Sforza, ossia l'istituzione di una zona in cui si vieti l'accesso e la sosta ai non residenti, dalla mezzanotte alle sei del mattino. Ricorda inoltre come tale soluzione ottenne dei buoni risultati applicata in via Fontanelle, dove la vita era divenuta impossibile a causa della prostituzione dilagante.Ringraziando a nome della famiglia per gli attestati di solidarietà e vicinanza reale ricevuti dopo il furto nella loro attività, Brini conclude affermando che in mancanza di risposte concrete da parte dell'amministrazione, sarà sua premura ritornare su questa problematica che sta angosciando non solo i commercianti ma anche tutti i residenti.

10/03/2017 10:13
Una vita a spalar macerie... a tirare fuori i nostri morti

Una vita a spalar macerie... a tirare fuori i nostri morti

Fateci caso, ogni volta che qualcuno muore a causa di gravissime negligenze da parte di chi dovrebbe garantire in ogni occasione la massima sicurezza, c’è sempre un politico il quale opina che ora non è il momento di fare polemiche. Viceversa, adesso sarebbe il momento di piangere le vittime. Poi, con calma, si andrà alla ricerca delle responsabilità di ciascuno. Fateci caso, ogni volta che in episodi – indegni e rari pure nei Paesi del terzo mondo - perdono la vita delle persone, si ricorre sempre agli stessi termini: imprevedibile ed eccezionale. Le due circostanze assieme producono una miscela tragica, ma al tempo stesso comica. È come se, in altre parole, ci dicessero di prenderla con filosofia. Noi, a distanza di pochi mesi, stiamo ancora qui a scavare tra le macerie. A spalare per tirare fuori i nostri morti. Che siano sepolti dalle rovine del terremoto di Arquata o dalla neve della slavina di Rigopiano, oppure dal cemento armato di un cavalcavia sull'autostrada vicino Osimo, sempre scavare ci tocca. In divisa da pompiere, con quella del soccorso alpino oppure con la pettorina fluorescente dell’ANAS, noi stiamo sempre con una pala in mano. E, poco più indietro, i carri funebri accesi che aspettano, silenziosi anche loro, un carico di morte. Ce ne stiamo zitti e non facciamo polemiche. Al massimo, tra una palata e l'altra, ci guardiamo l’un l’altro negli occhi, ma solo per pochi istanti. Ci scambiamo occhiate fugaci, cariche di interrogativi. Poi prevale il pudore e, lesti, riabbassiamo lo sguardo a terra attenti a dove scaviamo. Infine, dopo le cerimonie funebri, restituiamo alla terra, definitivamente seppellendoli, i corpi dei nostri cari che, solo poche ore prima, abbiamo faticosamente estratti dalle macerie. Qualche volta nei funerali, in prima fila presenziano le massime autorità rappresentative dello Stato. Poi, silenziosamente e senza fare troppe storie, ognuno se ne ritorna nella propria casa. Rassegnato dopo aver seppellito un figlio, un genitore o un fratello. Se distrattamente accendiamo la Tv o sfogliamo un giornale, apprendiamo che non è questo il momento di fare polemiche. In verità non ne abbiamo più la forza. Siamo svuotati e arrendevoli. Non c’è più rabbia, ma solo disincanto difronte alle scuse accampate da chi non ha saputo gestire nemmeno banali emergenze. L’assuefazione ai drammatici eventi che ripetutamente si susseguono ci ha vinti. Non c’è più meraviglia e nemmeno indignazione nell’apprendere che una ditta stava sollevando un ponte sopra un’autostrada lasciando che le automobili circolassero sotto come se niente fosse. Non ci si stupisce e non ci si arrabbia nemmeno sapendo che un lavoro tanto delicato potesse essere eseguito da una manodopera dozzinale, però economicissima. E non ci manda nemmeno in collera l’ingegnere che, intervistato, dice che si trattava di normale amministrazione e che se è venuto giù una quarantina di metri di ponte uccidendo due persone, forse qualcosa deve essere andato storto. Non ci fanno più schifo nemmeno le scatole cinesi delle partecipazioni societarie e i ribassi d’asta. Figuriamoci lo sfruttamento sempre più feroce di una mano d’opera a buon mercato, proveniente da tutti i continenti. Oppure il risparmio sull’utilizzo di materiali che il più delle volte si rivelano scadenti.   Non c’è sdegno, né riprovazione davanti alla corsa alle dichiarazioni, per declinare ogni addebito e allontanare ogni responsabilità. Noi, ciclicamente traditi da una classe dirigente inetta e inefficace, pian piano, ci siamo assuefatti alle loro gigantesche incapacità. Ammorbati di inedia non riusciamo più, salvo rarissimi casi, a darci una scossa e reagire come dovremmo. Accettiamo da chiunque qualsiasi spiegazione. Ingoiamo come una medicina amara ogni scusa. Quasi piegati all’ineluttabilità di eventi che preferiamo catalogare come fatali. Non volendo riconoscere che dietro ogni accadimento, per quanto fatale possa sembrare, vi sono precise e distinte responsabilità. Personali o collettive. Una grandissima, comune responsabilità infatti è proprio questa: non essere più capaci di indignarsi, di polemizzare. Di essere contro. Di aver perso il senso critico che ogni diversa circostanza richiede. Quella di credere in un’autistica capacità dell’individuo, piuttosto che in quella della forza del collettivo. Di confidare singolarmente nell’infinita potenza dei social network invece di quella di un confronto in una assemblea serale, mettiamo il venerdì sera. Di assumere consapevolezza, una volta per tutte, che il potere sta tutto nelle nostre mani e che se solo volessimo, potremmo sbarazzarci di questa classe dirigente in un giorno solo con una semplice croce sulla scheda elettorale. Perché in democrazia responsabili lo siamo tutti. Anche chi abbassa deliberatamente la testa perché non ha più nessuna voglia di lottare.  Ma se non vogliamo passare il resto della nostra vita ad estrarre cadaveri dalle macerie oggi, per seppellirmi al camposanto domani, dobbiamo darci una scossa e ribellarci tutti. Prima di tutto a quelli che ci chiedono di non fare polemiche. Se non facciamo polemiche loro, in tutta la loro beata mediocrità, continueranno a restare ai posti di comando. A noi, sempre più avviliti, ci toccherà spalare rottami per tutta la vita.    

10/03/2017 09:59
A Porto Recanati i vigili del fuoco salvano un gattino da giorni in difficoltà

A Porto Recanati i vigili del fuoco salvano un gattino da giorni in difficoltà

 Martedì scorso, una guardia zoofila di Legambiente M.V.  è stata contattata telefonicamente da una volontaria, a sua volta avvertita da un’abitante di Via dei Pini di Porto Recanati, che un gatto salito su un albero da venerdì scorso non riusciva più a scendere e fino a quel momento nessuno era intervenuto. La guardia zoofila ha contattato i vigili del fuoco di Macerata che, fin da subito, si sono attivati per soccorrere l’animale rimasto intrappolato. Nonostante fossero impegnati anche per altri interventi causati dal maltempo, i vigili si sono ugualmente resi disponibili recandosi sul luogo per mettere in sicurezza l’animale, che poi è stato dato in affido alla segnalatrice.Legambiente ringrazia a nome dei cittadini i vigili del fuoco, sottolineando che sono l’unico dipartimento riconosciuto a livello nazionale per il soccorso pubblico e per la tutela delle persone, degli animali e delle cose.  

09/03/2017 18:45
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.