Eliminazione delle barriere architettoniche fisiche lungo viale Piermanni, dopo l’approvazione in Giunta del progetto definitivo e del relativo finanziamento, l’Amministrazione comunale procederà all’evidenza pubblica per l’individuazione della ditta che eseguirà i lavori.
Ne hanno dato annuncio alla stampa, questa mattina, gli assessori Pierpaolo Borroni (Commercio) ed Ermanno Carassai (Lavori pubblici), alla presenza dell’ing. Fabrizio Ciribeni, ex candidato Fratelli d’Italia, che ha caldeggiato l’opera e donato all’Amministrazione comunale lo studio preliminare.
Il progetto prevede la realizzazione di attraversamenti pedonali a raso e la modifica degli accessi all’aiuola spartitraffico centrale in corrispondenza con le strisce pedonali, in modo da rendere pienamente fruibile il transito anche alle persone disabili nonché a genitori con bimbi nei passeggini o anziani con difficoltà di deambulazione, nel pieno rispetto della Legge n.13/89, al D.M. 14 giugno 1989, n. 236, e per quanto riguarda gli edifici, gli spazi e i servizi pubblici alla disciplina vigente contenuta nel D.P.R. 503/1996 che prevede determinati requisiti per la costruzione degli edifici e l'accessibilità agli spazi.
“Realizziamo quello che fu per il centrodestra un impegno in campagna elettorale – ha detto Borroni assessore di Fratelli d’Italia – grazie al pronto interessamento del Sindaco Ciarapica, dell’assessore Carassai e della Giunta tutta. Ringrazio Ciribeni per il suo impegno civile e per la generosità nell’aver ceduto in maniera gratuita il progetto preliminare”.
La lunghezza del lungomare sud è di circa un chilometro e i passaggi da adeguare sono circa 20, per una spesa complessiva di 45 mila euro (33 mila euro a base d’asta).
“Abbiamo ricevuto tante sollecitazioni sia da parte dei cittadini – ha spiegato Carassai – che degli esercenti balneari. L’intervento che andremo a realizzare è qualificabile come piano di sicurezza a valenza pluriennale finalizzato alla manutenzione di strade. Questa mattina abbiamo effettuato un apposito sopralluogo per verificare lo stato dei manufatti ed effettuato i necessari rilievi strumentali. Un aspetto importante è che l’opera non avrà impatti negativi sulla viabilità in quanto i lavori saranno eseguiti a stralci”.
Soddisfazione è stata espressa dall’ing. Ciribeni, che in occasione della conferenza stampa ha lasciato al sindaco Ciarapica una lettera di ringraziamenti a nome dei cittadini tutti. “Esprimo un dovuto grazie agli amministratori che in maniera sollecita hanno messo mano al progetto per collegare i marciapiedi del litorale sud – ha detto Ciribeni - dimostrando buon spirito e sensibilità personale verso queste tematiche. Il mio monito è quello di osservare maggiore rigore nel rilascio dei permessi di agibilità, perché sono ancora molti i negozi inaccessibili anche in centro. E ciò non giova né alle persone che hanno particolari necessità né ad una città che vuole fare del turismo e del commercio la propria prerogativa”.
Nel mese di maggio si procederà con un cronoprogramma riguardante la riqualificazione di via Duca Degli Abruzzi, con la convocazione delle relative riunioni con residenti e commercianti.
In arrivo nuove risorse per la riqualificazione del tratto conclusivo del lungomare sud. La Giunta comunale ha approvato il progetto per proseguire l’opera di riqualificazione del lungomare sud, nel tratto che va dal Monumento ai Caduti all’inizio della spiaggia libera in corrispondenza del circolo del Tiro a volo (delibera 114 del 9 aprile).
Attualmente la pavimentazione è interrotta nei pressi del Monumento ai Caduti. I precedenti lavori, infatti, furono avviati nel 2009 ma avevano escluso la parte terminale del litorale. Con il nuovo progetto si andrà a riqualificare la parte mancante, vale a dire dal Monumento fino alla recinzione del Tiro a volo.
“L’Amministrazione comunale prosegue l’opera di riqualificazione della città, anche in vista della stagione estiva. Con intervento precedente, portato a compimento in questi giorni – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Ermanno Carassai - si è proceduto all’eliminazione del muretto in calcestruzzo che era divenuto un ricettacolo di rifiuti e sporcizia e che rappresentava pertanto una cattiva immagine all’ingresso sud di una città turistica come Civitanova. In questo tratto strategico è intenzione dell’Amministrazione realizzare uno spazio verde di abbellimento, in prossimità dell’esistente pista ciclabile”.
La Giunta ha approvato inoltre il progetto per la sistemazione definitiva del marciapiede che va dal Monumento dei Caduti fino al parcheggio del polisportivo comunale; progetto che comporta una spesa complessiva di 45 mila euro nella quale è prevista: la demolizione dell’attuale massetto di pavimentazione, in gran parte avvallato e ammalorato, il suo rifacimento, la realizzazione della pavimentazione in pietra travertino di colore giallo persiano, del tutto simile a quella già realizzata nel lungomare e il collocamento dell’illuminazione a terra con faretti a led.
Tale intervento consentirà la prosecuzione della passeggiata e un agevole accesso alle persone con disabilità.
A Caldarola aumenta la sicurezza. Proprio in queste ore sono state riposizionate le telecamere per aumentare la sorveglianza e il videocontrollo del territorio.
Una centrale operativa, ubicata all’interno di un ufficio comunale accessibile alle forze dell’ordine e agli addetti ai lavori, è già operativa per monitorare h24 le vie di accesso al paese, le zone più sensibili come parchi e giardini pubblici e le frazioni di Caldarola.
In breve saranno istallate altre 5 telecamere, grazie ad un bando della Prefettura, per collegare l’intero territorio della provincia di Macerata, dalla costa alle montagne, con il fine di aumentarne la sorveglianza ed evitare fenomeni di sciacallaggio, furti ed atti delinquenziali.
Le telecamere sono direttamente collegate con il sistema di controllo centralizzato della Prefettura stessa. Sistema che legge le targhe delle autovetture e in tempo reale comunica alle Forze dell’ordine eventuali carichi pendenti sul mezzo stesso, come l’assicurazione scaduta, la segnalazione del veicolo in un episodio di cronaca o addirittura un possibile furto.
“Era uno dei punti inseriti all’interno del programma elettorale di inizio mandato di questa Amministrazione Comunale” ha affermato il primo cittadino Luca Maria Giuseppetti “la tranquillità e sicurezza dei miei concittadini e fondamentale, almeno sul fonte della criminalità, nei limiti del possibile“.
L’intesa con la Prefettura dà pieni poteri d’intervento in tempo reale a Carabinieri, Polizia e Municipalizzata al fine di agire con tempestività.
Una bellissima fotografia scatatta da Massimo Listri della Sala del Mappamondo della Biblioteca Civica 'Romolo Spezioli' di Fermo apre la galleria fotografica dell'articolo di oggi del National Geographic Italia a firma di Melissa Mesku sulle biblioteche più belle al mondo.
Dai monasteri ai palazzi reali, una raccolta di magnifici luoghi di lettura e conservazione del patrimonio culturale dove l'Italia la fa da padrona. Tra la Biblioteca Girolamini di Napoli, la Biblioteca Angelica di Roma, quella Teresiana di Mantova, la Palatina di Parma, la Real Gabinete Português De Leitura di Rio De Janeiro, la Bibliothek Der Benediktinerabtei di Metten, la National Central Library in Taiwan, la Bibliothèque Sainte-Geneviève di Parigi, la Codrington Library di Oxford e molte altre, c'è anche la Biblioteca Civica di Fermo, riaperta al pubblico il 2 agosto del 2018 dopo i lavori di ristrutturazione post sisma.
Un bellissimo riconoscimento per Fermo e per tutte le Marche, che continuano a ottenere apprezzamenti a livello nazionale e internazionale come era accaduto anche nello scorso gennaio sul Sunday Times che titolava "Dimenticate la Toscana, scoprite le colline e le spiagge delle Marche, la regione segreta d'Italia" o come accaduto alla Spiaggia Le Due Sorelle, a inizio aprile, che è stata riconosciuta da Skyscanner.it la spiaggia più bella d'Italia nel 2019.
Fondata nel 1688, la Biblioteca Civica ospita principalmente testi medici e scientifici ed è aperta al pubblico da sempre. La Sala del Mappamondo, un tempo nota come la Sala delle Commedie, è stata realizzata per volere del cardinale fermano Decio Azzolini e per mano dall'architetto, anch'egli fermano, Adamo Sacripante. Entrando si notano la scaffalatura in noce a doppio ordine con ballatoio cinto da balaustra, il soffitto in abete a cassettoni, le antichissime poltrone e il mappamondo manoscritto, realizzato nel 1713 dall'abate Amanzio Moroncelli per la regina Cristina di Svezia. La struttura lignea del mappamondo è stata invece realizzata da Filippantonio Morrone, con il rivestimento esterno in carta reale di Fabriano.
La collezione comprende circa 3000 manoscritti, 127 codici, 300.000 volumi tra i quali 681 incunaboli, oltre 15.000 edizioni del Cinquecento, 23.000 edizioni in raccolte, numerosissimi esemplari del Sei e Settecento e stampati musicali. Sono inoltre disponibili più di 800 testate di riviste storiche, 5.000 disegni e 6.500 incisioni, monete, sigilli e cimeli di varia natura.
La porta di ingresso della sala del mappamondo contiene una dedica: “Cristina”, è l’unico riferimento diretto alla singolare figura della regina, senza trono, Cristina di Svezia che pare fosse diventata particolarmente amica del Cardinale fermano Decio Azzolini.
Alla vigilia del Congresso interprovinciale di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, che si terrà domani 16 aprile e in occasione del quale verranno eletti tutti gli Organi Statutari, l’Associazione rende nota la composizione dei nuovi direttivi dei 3 gruppi sociali Giovani Imprenditori, Donne Impresa e Anap.
Il movimento Giovani Imprenditori ha come scopo quello di favorire lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e di promuovere e sostenere azioni di formazione imprenditoriale, manageriale e culturale, e sarà guidato a partire da quest’anno dal Presidente Emanuele Conforti e dal Vice Presidente Andrea Canaletti.
Gli altri membri eletti sono: Eleonora Rinaldi, Claudio Cimarossa, Donato Bevilacqua, Andrea Illuminati, Marialaura Pratolongo, Marta Alesiani, Carla Eusebi, Andrea Cardarelli, Margherita Grifantini, Manuele Smarchi, Romina Berdini, Chiara Bernacchini, Andrea Pagnanini, Alessandro Campetella, Paolo Cardinali, Matteo Censi.
Alla presidenza del gruppo Donne Impresa invece è stata eletta Sara Servili, insieme alle Vice Presidenti Katia Fidani e Lia Panichi. Del gruppo fanno parte anche Petra Feliziani, Eleonora Gasparrini, Ketty Montemarà, Maria Laura Pratolongo, Meteora Renzi e Isabella Sardini.
Tra le attività principali quelle volte a sostenere la diretta partecipazione delle donne all’attività sindacale, economica e sociale nel settore dell’artigianato.
Per l’ANAP Associazione Nazionale Artigiani Pensionati, costituita all’interno di Confartigianato quale libera organizzazione di categoria e senza finalità di lucro che si propone di rappresentare, tutelare e difendere gli anziani e i pensionati, sono stati eletti: Guido Celaschi (Presidente), Clara Baldassarri (Vice Presidente), Silio Grilli (Vice Presidente), Lanfranco Risteo (Vice Presidente), Rosina Trobbiani (Vice Presidente), Pierino Verbenesi (Vice Presidente), Antonio Acomordoli, Nicola D'Ercole, Eraldo Doria, Silvano Ercoli, Augusto Fabi, Marino Froccani, Adriano Giustozzi, Giuseppe Moretti, Natali Remo, Pietro Orazi, Luciano Paoloni, Terzilio Regnicolo, Quinto Rucoli, Mario Tanoni.
"Ormai siamo abituati ma certo questa nuova scossa non aiuta. Qui non finisce più". Con queste parole il primo cittadino di Caldarola Luca Maria Giuseppetti ha commentato all'ANSA Marche la nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.0 registrata la scorsa notte con epicentro a 6 km di distanza dal comune già pesantemente colpito dal sisma del 2016.
"È stata sentita bene nella zona delle Sae; qualcuno è uscito e c'è anche chi ha dormito in macchina - ha proseguito il primo cittadino -. Fortunatamente non abbiamo avuto segnalazioni di danni o richieste di intervento. I danni sono però psicologici".
"Sono passati quasi tre anni - ha continuato Giuseppetti all'ANSA Marche - , la ricostruzione va a rilento, ci vorrebbe più personale. Finora il sentimento prevalente era il senso di abbandono e di sfiducia, la scorsa notte è tornata anche la paura.".
Quanto alla ricostruzione il primo cittadino condivide l'opinione di altri sindaci dei Comuni più colpiti: "il cratere sismico individuato è troppo vasto. Le cose non possono marciare se bisogna parlare con 140 Comuni, quando quelli veramente feriti sono una quarantina" ha concluso Giuseppetti.
Dal dicembre del 2002 si sono occupate della gestione della Biblioteca, poi la scadenza del contratto e il ‘cambio della guardia’ decretato dalla nuova gara d’appalto: dal primo aprile le dipendenti della cooperativa “Era” di Ascoli Piceno hanno salutato l’istituzione, fondata nel 1969 da Silvio Zavatti con sede a Palazzo Sforza, che dal 1998 occupa l’edificio in viale Vittorio Veneto progettato dall’architetto Adalberto Libera.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha voluto esprimere un profondo ringraziamento per la professionalità e la competenza dimostrata dal personale in questi 17 anni, quotidianamente al fianco del Comune e di moltissimi studenti e cittadini.
“A nome della città voglio ringraziare di cuore tutto lo staff della cooperativa Era, professioniste sempre propositive e disponibili – ha detto Ciarapica –. L’Amministrazione ha potuto contare sulla Biblioteca per ogni iniziativa culturale, tanto che ripercorrere l’elenco degli eventi promossi e ospitati è davvero difficile, sia per la quantità di appuntamenti pensati per i bambini e per un pubblico più adulto, sia per la qualità dei progetti come quelli dedicati alla lettura e alla scuola di poesia”.
Dopo il pensionamento della direttrice Carla Mascaretti, le quattro socie della cooperativa, presieduta da Stefania Segatori, affiancate da un solo dipendente comunale, gestivano le aperture per un totale di 54 ore settimanali (dalle 34 del 2003), effettuando orario continuato, con apertura anche della sala lettura Enrico Cecchetti sita al piano superiore dell’edificio e le aperture serali e straordinarie. L’affluenza media supera i 33 mila utenti all’anno, che hanno a disposizione 21 mila volumi solo nella sezione generale, oltre a riviste e video e cd e quattordici fondi, tra cui il fondo Bruscantini il fondo Cecchetti e Brillarelli.
“Ho apprezzato il lavoro delle dipendenti sin dal primo momento del mio insediamento nel CdA – ha dichiarato il presidente Paolo Giannoni – Mi hanno accolto e aiutato a seguire ogni aspetto dell’istituzione che hanno contribuito a sviluppare. Per questo, anche a nome del Consiglio di Biblioteca, ringrazio il presidente Stefania Segatori, Alicia, Francesca e Simona che sono state preziose collaboratrici, senza di loro non saremmo riusciti ad organizzare le tante iniziative che hanno avuto sempre un grande riscontro di pubblico”.
“La biblioteca pubblica è un bene primario per una città – ha commentato l’assessore alla Cultura Maika Gabellieri -. Mi unisco ai ringraziamenti sinceri espressi dal sindaco e dal presidente per rimarcare il servizio encomiabile svolto in tanti anni e per augurare a tutte un futuro pieno di molte altre soddisfazioni professionali”.
Dal primo aprile la Biblioteca comunale Silvio Zavatti è gestita dalla cooperativa “Le Macchine celibi” di Bologna, società che si occupa di diverse altre biblioteche sul territorio nazionale.
Le nuove tecnologie della videosorveglianza, in tema di copertura territoriale ma anche di rilevamento transiti, sono state al centro di un interessante convegno di studi ospitato dal Comune di San Severino Marche al teatro Italia e che ha visto protagonisti i professionisti della Polizia locale insieme a diversi amministratori dei centri marchigiani che in molti casi rappresentano, in tutta Italia, reali modelli virtuosi.
Il tema della sicurezza urbana integrata, molto attuale non solo dal punto di vista del legislatore, ha preso le mosse dalla legge 48 del 2017 ma deve fare i conti, ancora oggi, con il rispetto delle leggi in materia di Privacy, con i regolamenti e con le convenzioni non sempre chiari ed univoci.
Dopo i saluti introduttivi del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, dell’assessore comunale alla Sicurezza Urbana, Jacopo Orlandani, del comandante della Polizia Locale, capitano Sinobaldo Capaldi, la mattinata ha visto prendere la parola da parte di alcuni esperti. Presenti all’incontro anche il comandante della Compagnia carabinieri di Tolentino, capitano Giacomo De Carlini, e il comandante della stazione carabinieri di San Severino Marche, maresciallo maggiore Massimiliano Lucarelli.
“Quello della sicurezza - è intervenuto, portando il saluto dell’Amministrazione comunale, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei - è un argomento molto importante e spero che presto le amministrazioni locali riescano a fare sinergia tra loro”. Di uguale avviso l’assessore alla Sicurezza Urbana, Jacopo Orlandani, che ha auspicato la “nascita di un sistema intercomunale di videosorveglianza”. Un invito all’integrazione dei sistemi ma anche delle forze di polizia è infine giunto anche dal comandante Capaldi che, insieme ai rappresentanti delle altre Polizie locali, ha chiesto norme più semplici e più chiare.
Nel territorio urbano di San Severino Marche sono presenti 43 telecamere di contesto e 12 telecamere capaci di leggere anche le targhe degli autoveicoli.
Grazie a un bando del ministero dell’Interno a breve saranno installate nuove telecamere in città in grado di garantire un controllo totale degli ingressi e delle uscite ma anche delle principali vie di percorrenza.
Venerdì 12 aprile l’Assemblea d’Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Marche Centro – Macerata ha approvato i seguenti 2 provvedimenti:
il bilancio consuntivo 2018 che si è chiuso con un avanzo di amministrazione disponibile di più di 300.000 euro evidenziando nuovamente una gestione solida, attenta agli equilibri di bilancio e alla riduzione delle spese con una particolare attenzione alla comunicazione dell’importanza dell’acqua ai cittadini e alla tutela delle fasce più deboli;
una variazione di bilancio che è servita per finanziare nuove attività di investimento per i gestori del servizio e incrementare il budget di spesa per le attività di comunicazione dell’Ente.
Si è anche discusso delle recenti polemiche sollevate a Civitanova Marche a seguito della fatturazione dei consumi 2018 con la tariffa unica recentemente deliberata dall’Assemblea. Su sollecitazione del rappresentante del Comune, i Sindaci presenti e il Presidente Francesco Fiordomo si sono detti disponibili a ricercare ulteriori soluzioni che verranno discusse nella prossima assemblea dell’Ente. È stato anche rimarcato che quanto messo in campo finora (una consistente campagna di rateizzazione fatta avviare all’ATAC e il ricalcolo di numerose bollette considerando la composizione del nucleo familiare) ha consentito di ridurre gli impatti dell’aumento per una buona parte della cittadinanza.
“Non sono mai voluto entrare nelle polemiche - dice il Presidente Fiordomo - dove alcuni mi hanno tirato in ballo in modo del tutto strumentale e infondato perché il Presidente non è altro che l’esecutore di quanto decide l’Assemblea dei Sindaci con il sostegno dei tecnici. È comunque evidente lo spirito di squadra che abbiamo sempre avuto e il fatto che mettiamo il cittadino sempre e comunque al primo posto. Per questo, come da tempo tutti i Comuni aiutano la montagna, si cercherà di aiutare Civitanova, le famiglie e le attività che hanno avuto aumenti improvvisi e troppo consistenti. Il provvedimento però riguarderà tutto il territorio e qualora ci siano situazioni analoghe in altri Comuni si troverà il modo di aiutare. Per questo si stanziano i 300 mila euro dell'avanzo di amministrazione, visto che la gestione dell’A.A.t.o. 3 è virtuosa”.
A proposito delle attività di comunicazione dell’A.A.t.o. 3, si segnala l’Acquaday 2019 che si svolgerà a Recanati il prossimo 11 maggio, sabato, con la premiazione dei concorsi svolti presso le scuole nel corrente anno scolastico. Sarà un pomeriggio all’insegna del divertimento e dell’apprendimento delle buone pratiche sull’acqua, in compagnia di numerosi personaggi del piccolo schermo che intratterranno i presenti sul palco nella piazza centrale di Recanati.
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 è stata registrata questa sera, alle ore 23:15, a 6 chilometri a sud ovest di Caldarola. Come riportato da INGV, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la scossa si è verificata a 10 chilometri di profondità.
La scossa, che è stata avvertita distintamente nei pressi dell’epicentro, ha interessato anche i comuni di Cessapalombo, Fiastra, Camporotondo di Fiastrone, Belforte del Chienti, Pievebovigliana, Serrapetrona, Camerino e Tolentino.
Non si registrano danni a persone o cose.
L’Anmig ha festeggiato i cento anno della sua nascita a Loro Piceno con una cerimonia di deposizione di una corona d’alloro nel Monumenti ai Caduti del paese alla presenza del Sindaco Ilenia Catalini e del Maresciallo dei Carabinieri.
Dopo un saluto e un ricordo della storia dell’Associazione da parte della Presidente Gilda Coacci sono state consegnate le medaglie d’oro ai figli degli invalidi deceduti: Menchi Cesare – Martorelli Sante – Verdicchio Pietro. Medaglia di Bronzo dell’Associazione a Menchi Pacifico – Ferretti Gildo – Rossi Dario.
Il Sindaco ha ricordato il valore della memoria e ringraziando l’Associazione che è testimone di quanto la libertà e la pace siano valori fondamentali. Dopo la cerimonia i soci e i loro familiari hanno fatto visita al Museo delle due guerre Mondiali. Piccolo museo, ma di una qualità eccelsa. Il museo è collocato in stanze del Forte al Centro cittadino con stanze molto curate, gli oggetti valorizzati, molto ben esposti e ben illuminati.
Davvero notevole la ricostruzione della trincea a gabbione ed il manichino di Cavalleria. Non poteva mancare la visita all’Antica cucina del Castello di Brunforte…un piccolo tesoro ben curato e prezioso. Durante il pranzo graditissimi i saluti di Mons. Rocco Pennacchio Arcivescovo della Diocesi di Fermo.
Domenica 7 Aprile la Confraternita di San Nicola Di Sant’Angelo in Pontano (MC), in collaborazione con quella di San Nicola da Tolentino (MC), su invito di un amico di vecchia data, ha dato vita ad una raccolta fondi intitolata “Un sasso per Arquata”, finalizzata ad una donazione da effettuarsi in favore del Comune di Arquata del Tronto (AP), anch’esso gravemente colpito dagli eventi sismici del 2016. Ogni cittadino è stato invitato a fare una donazione portando a casa un sasso.
Il gesto del prendere un sasso è stato scelto per la sua valenza simbolica, sia come vicinanza nella rimozione delle macerie, sia soprattutto come segno di solidarietà ed aiuto nella ricostruzione; in questo modo la Confraternita di San Nicola di Sant’Angelo in Pontano ha voluto far tornare in vita e mettere in pratica il vero scopo sociale che l’ha vista sorgere, quale il prestare aiuto ai poveri, ai bisognosi ed ai malati; scopo che purtroppo oggi sembra essere stato dimenticato dai più.
La valenza di tale gesto di solidarietà è stata di grado elevato soprattutto grazie anche al coinvolgimento di tutta la cittadinanza che ha aderito con convinzione e generosità all’iniziativa e, sebbene essa stessa colpita dal terremoto del 2016, ha potuto visitare un paese, quale Arquata del Tronto, in cui la potenza devastatrice del sisma si è manifestata in tutta la sua gravità.
I due paesi colpiti dal medesimo evento si sono trovati uniti in una stretta di solidarietà, i Santangiolesi hanno potuto toccare con mano la dignità, la forza ed il coraggio dei cittadini di Arquata del Tronto che sono rimasti a vivere in un paese dove non esiste un supermercato ed il pane e la frutta arrivano da fuori grazie all’opera di venditori ambulanti, dove si vive ancora in casette di emergenza e la chiesa è piccolissima, dove però è costante e laboriosa l’opera di alcune suore che si prodigano per il procacciamento della spesa per gli anziani che non si possono muovere, spostandosi anche di chilometri fuori dal paese. I giovani invece non ci sono più perché, per ragioni di lavoro, hanno dovuto seguire gli spostamenti delle industrie locali che si sono riorganizzate altrove.
Grazie alla generosità dei Santangiolesi, oltre a fare una donazione in denaro, è stato anche possibile acquistare degli strumenti musicali per il piccolo coro dei bambini di Arquata e farne un dono molto gradito.
Nel ringraziare gli abitanti di Arquata per l’affetto con cui sono stati ricevuti, i cittadini santangiolesi e la Confraternita di San Nicola, adempiendo al loro primario scopo sociale, sono contenti di aver visitato un paese così gravemente ferito dal sisma e di aver portato loro il Pane di San Nicola, con l’augurio che questo pane, frutto della terra, possa rappresentare per Arquata il simbolo di una rinascita e di una nuova vita, così come accadde per San Nicola che in esso trovò la forza fisica di rialzarsi e di riprendere il suo cammino.
Da ultimo, come gesto di consolidamento dell’amicizia sorta tra i due paesi grazie all’iniziativa “un sasso per Arquata”, la nostra Confraternita ha voluto invitare i cittadini di Arquata a partecipare ai festeggiamenti in onore di San Nicola che si svolgeranno nel prossimo mese di settembre, anche tenendo conto del prezioso insegnamento dello stesso parroco di Arquata secondo cui “i poveri aiutano i poveri”.
Dunque è ferma intenzione della nostra Confraternita mantenere vivo e saldo lo spirito di fraternità e di amicizia tra due paesi colpiti dal medesimo grave evento sismico, rispetto al quale si sono spenti, oramai da tempo, i riflettori della grande comunicazione, ma che si trovano ancora ad oggi ad affrontare con grande dignità continue difficoltà di vita quotidiana.
Con il contributo di CariVerona e Nerogiardini è stato inaugurato questa mattina a Visso il nuovo centro commerciale alla presenza del sindaco Pazzaglini e del Presidente della Regione Marche, Ceriscioli. Tra i negozi ''storici'' che tornano ad iniziare gradualmente la propria attività vi è la De.Fa. di Giulio Fattori, azienda nata negli anni '60 per la commercializzazione e la vendita di elettrodomestici e mobilio.
Distrutti dal sisma dell'ottobre 2016, i due punti vendita sono rimasti chiusi fino ad oggi dove, pur in un locale di pochi metri quadri, ''inizia la speranza di ricominciare, di poter essere protagonisti, nel nostro piccolo, della rinascita di questo paese'', dice Giulio Fattori. ''Per noi è molto - continua -, se si pensa che per due anni siamo stati letteralmente messi a terra dal sisma. Ora anche se con pochi metri quadri cerchiamo di risollevarci piano piano. L'importante è che le istituzioni non ci abbandonino. Voglio ringraziare con l'occasione, la Fondazione Cariverona, il dottor Bracalente, patron di Nero Giardini, e l'assessore Sciapichetti che hanno creduto in questo territorio''.
Aldo è di Ascoli Piceno mentre Julia è di Fermo. Oltre a essere marito e moglie (in dolce attesa) hanno anche un grande amore in comune: quello per Macerata.
“Ho frequentato l’Università qui e poi ho lavorato in una discoteca della città. Tredici anni fa, lavoravo dove oggi c'è il Caffè Centrale come dipendente e mi è balenata in testa l’idea di fare una proposta al proprietario per aprire io stesso un bar nel centro storico: lui ha accettate, l'ho comprato e da lì è iniziato tutto – ci racconta Aldo -. Possiamo dire che ho intrapreso questo progetto ‘per gioco’ ma poi mi sono appassionato al mestiere e ho cercato sempre più di migliorarmi e di migliorare l’offerta ai clienti. Nel 2015 ho quindi deciso di ampliare l’offerta con un bistrot, diventato poi ristorante, che è il Centrale.eat. Abbiamo fatto dei lavori, ripulito la grotta e dato vita al secondo locale.”
“Ho conosciuto Aldo sei anni fa e lui mi ha assecondato nella mia voglia di organizzare eventi e insieme abbiamo pensato e studiato nei minimi dettagli il Centrale.eat – ha aggiunto Julia -. Quando poi si è presentata l’opportunità di poter prendere i locali dell’Albergo Italia non ce la siamo lasciata scappare e abbiamo continuato a migliorare la nostra offerta.”
Sabato scorso è stata proprio la volta del Centrale.plus. Collocato in cima alle scalette e di fianco la Torre Civica, il nuovo locale è ospitato nelle bellissime sale dell’ex Albergo Italia e racchiude gli oltre 500 anni di storia nella sua suggestiva location che fu sede, in passato, di organismi militari, banche, Camera di Commercio e cinema. Ma la sfida imprenditoriale di Aldo e Julia non si ferma qui.
“Subito dopo aver aperto il Centrale.eat infatti, abbiamo pensato di completare l’offerta turistica anche con un albergo e, proprio nel palazzo adiacente al Centrale.plus, abbiamo ristrutturato e ammodernato le vecchie residenze d’epoca creando 6 camere, con 16 posti letto per tutti coloro che, durante l’anno, vengono a Macerata e vi soggiornano – ci spiega Aldo -. L’idea era quella di aprire in contemporanea con il nuovo locale ma, a causa di un discorso legato al sisma, dovremmo aspettare per l’inaugurazione che è comunque prevista per l’estate del 2020.”
“Con il Centrale.plus, puntiamo ad attrarre una fascia di clientela come può essere quella legata alle grandi cerimonie e ai grandi eventi, un discorso che non ci era possibile fare con il Centrale.eat per questioni di spazio – ha proseguito Aldo -. Siamo in Piazza della Libertà e l’idea è quella di attrarre i visitatori offrendo sempre prodotti di qualità e del territorio, che facciano splendere il nome di Macerata e la sua bellezza.”
Il Centrale.plus sarà riservato infatti ad allestimenti, confettate, preparazioni ed eventi molto più curati, degni della location storica che li ospita. “Qui si svolgeranno anche sfilate di moda, eventi culturali e non solo – ci ha spiegato Julia -. Proporremo degustazioni più ricercare, percorsi gustativi differenziati e curati secondo le esigenze dei clienti che, nel caso di matrimoni, battesimi o altre cerimonie, verranno seguito dai biglietti delle partecipazioni fino alla torta.” Un’attenzione particolare che sarà destinata anche al prezzo. “Non vogliamo classificarci come una fascia alta di ristorazione, vogliamo rimanere nel target e nella tipologia del Centrale.eat, con degli arricchimenti, senza dubbio, ma senza dimenticare le esigenze del cliente, puntando a un'offerta a 360 gradi con materie di altissima qualità e un buon rapporto qualità/prezzo” – ha aggiunto Aldo, svelandoci la new entry del Centrale: una macchina che fungerà da navetta per aiutare i visitatori con gli spostamenti dal centro storico verso l'esterno della Città.
Aldo e Julia sono concordi sul loro amore per Macerata e sul voler attrarre più visitatori possibili nel cuore della Città. “La gente ha voglia di tornare in centro e di viverlo e questo è ciò che noi vogliamo offrire, assecondando al meglio le esigenze della nostra clientela”.
Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana “Chiedilo all'Avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa ai rapporti in sede di separazione tra gli ex coniugi. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Corridonia che chiede: “A quali responsabilità va incontro l’ex marito che stacca le utenze dell’abitazione assegnata all’ex moglie?”
Tale circostanza ci porta subito ad applicare il principio giuridico oramai divenuto consolidato espresso dalla Suprema Corte con la sentenza n. 13407/2019, secondo il quale: “Sussiste il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni laddove il diritto poteva essere esercitato dall’agente tramite ricorso al giudice a fronte della contestazione o dell’ostacolo posto da terzi, come nel caso di un ex marito che, a seguito della mancata voltura delle utenze domestiche dell’abitazione familiare assegnata all’ex moglie, aveva provveduto personalmente a staccare i contatori”.
Difatti, proprio in riferimento ad un caso simile a quello prospettato dalla nostra lettrice, nel quale l’ex marito, dopo aver intimato più volte all’ex moglie di procedere alla voltura delle forniture di energia elettrica e gas dell’abitazione familiare a lei assegnata in sede di separazione, aveva provveduto personalmente al distacco in quanto le spese in questione erano state accollate all’ex moglie in sede di separazione, costringendo la donna e i figli a stare nell’appartamento senza poter usufruire di tali servizi, la Corte di Cassazione ha confermato la configurabilità in capo all’imputato del reato di cui all’art. 393 c.p., in quanto, il diritto poteva essere esercitato dall’agente tramite ricorso al giudice di fronte alla contestazione o all’ostacolo posto da terzi; a tal proposito, la Suprema Corte aggiunge che, “non è consentito legittimare l’autosoddisfazione per il superamento degli ostacoli che si frappongono al concreto esercizio del diritto”.
Viene, infine, precisato che, “si ritiene legittima la violenza sulle cose solo quando sia esercitata al fine di difendere il diritto di possesso in presenza di un atto di turbativa nel godimento della res, sempre che l’azione reattiva avvenga nell’immediatezza di quella lesiva del diritto, non si tratti di compossesso e sia impossibile il ricorso immediato al giudice, sussistendo la necessità impellente di ripristinare il possesso perduto o il pacifico esercizio del diritto di godimento del bene”.
Pertanto, in applicazione del principio oramai consolidato della Suprema Corte, si ritiene corretto affermare che, nel caso dell’ex marito che stacca le utenze dell’abitazione assegnata all’ex moglie, lo stesso commette il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, previsto e punito ai sensi dell’art. 393 c.p., in quanto tale diritto poteva essere esercitato dall’agente tramite ricorso all’Autorità Giudiziaria. (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 13407/19; depositata il 27 marzo).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Si è tenuto nella giornata di ieri, 12 aprile, presso la struttura polifunzionale sala “Livo” del Comune di Castelsantangelo sul Nera, la tavola rotonda promossa dal sindaco Mauro Falcucci.
Nella presentazione sono state illustrate al pubblico le finalità e gli obiettivi dell’iniziativa concernente la progettazione degli interventi di adeguamento, potenziamento e sviluppo delle infrastrutture tecnologiche e logistiche sciistiche; delle infrastrutture e degli impianti per l’accumulo e la distribuzione delle risorse idriche in quota necessarie alla riduzione del rischio siccità, all’innevamento straordinario delle piste, dei pascoli e delle aree per uso agricolo, nonchè delle esigenze per scopi di estinzione incendi boschivi; di collegamento stradale nel sito e con i centri comunali.
L’iniziativa, tesa allo sviluppo sostenibile dell’intera area montana e pedemontana dell’appennino, fa seguito alla delibera di Giunta Comunale n°4 del 26 febbraio 2016 resa inattuata per i noti eventi sismici e trae nuovo impulso dalla mozione n°303 del 20 ottobre 2017 votata all’unanimità dall’assemblea legislativa della Regione Marche per il “rilancio delle aree colpite dal terremoto a sostegno concreto per lo sviluppo economico, turistico, naturalistico, dei bacini sciistici di Frontignano-Bolognola-Monte prata”.
Alla tavola rotonda di presentazione della proposta hanno partecipato, oltre al sindaco Falcucci, Angelo Sciapichetti, assessore all’ambiente della Regione Marche; Mirella Gattari, presidente Confederazione Italiana Agricoltori Marche; Giovanni Bernardini, Presidente Copagri Marche; Alfonso Russi, esperto in materia VIA (Valutazione Impatto ambientale), Alessandro Rossetti, funzionario tecnico dell’Ente Parco e Leonardo Animali, in qualità di opinionista. Ha svolto il ruolo di moderatore il giornalista del Corriere della Sera Mario Sensini.
Dopo i saluti ed i ringraziamenti, il sindaco ha sinteticamente illustrato i contenuti della proposta, concernente in particolare la realizzazione e l’impiego delle risorse messe a disposizione dalla CIA Marche e dalla Copagri Marche, evidenziandone le finalità e la necessità per lo sviluppo complessivo dell’ambiente e degli insediamenti antropici, nel pieno rispetto dei vincoli legislativi in materia di compatibilità con l’eco sistema e delle regole democratiche che sovraintendono le azioni di governo e di amministrazione, in sintonia ed in piena condivisione con gli orientamenti e le indicazioni evidenziati dal confronto con i vari soggetti interessati e con l’intera popolazione.
Sono stati, pertanto, acquisiti e recepiti gli interessanti e preziosi contributi di esperienza e competenza dei relatori e quelli, in particolare, del V.Presidente delll’Ente Parco Alessandro Gentilucci, dei consiglieri regionali Elena Leonardi e Sandro Bisonni.
Il sindaco Mauro Falcucci ha quindi assicurato che, nel breve, formalizzzerà l’incarico ad un apposito gruppo di lavoro, costituito da personale qualificato ed esperto, per la redazione di un progetto preliminare di ampio respiro, nel quale siano considerate al meglio e nel rispetto delle leggi vigenti, le risorse messe a disposizione dalla CIA Marche e dalla Copagri Marche.
Ha chiuso i lavori, dopo il dibatttito ed il confronto dei qualificati e autorevoli soggetti intervenuti alla tavola rotonda, l’assessore Sciapichetti, che ha ringraziato tutti gli intervenuti per il fattivo contributo fornito per il buon esito della importante iniziativa assunta dal sindaco Falcucci ed ha espresso l’auspicio che in tempi rapidi si proceda all’attuazione di quanto necessario, dal punto di vista tecnico e procedurale, per la concreta realizzazione degli interventi illustrati evidenziati nella sopra citata mozione dell’assemblea regionale, nello spirito dei provvedimenti di carattere generale già adottati, in particolare, il ppes approvato con delibera n°21 del 26/04/2001; i piano del parco, approvato con delibera n° 59 del 18/11/20012; il 2° piani oo.pp. ord.56; il pnms comune di Ussita; ordinanza commissario n°47 del 11/01/2018.
Per il bicentenario dell'Infinito di Giacomo Leopardi, l'azienda Emporium di Potenza Picena ha presentato a Euroluce a Milano, salone dell'illuminazione presso il Salone del Mobile, una lampada di light design, a edizione limitata, il cui paralume è personalizzato ed impreziosito dai disegni in sanguigna dell'artista Floriano Ippoliti.
La creazione personalizzata, intitolata Infinite Bonbonne, è stata donata al cantautore Roberto Vecchioni, interprete anche del recente album L'Infinito. "Anche in un oggetto di illuminazione può rivivere il senso dell'infinito di Leopardi - ha detto il cantautore - una persona illuminata che aveva capito come nel mondo esistesse profondo dolore ma che questo poteva essere anche lenito. L'Infinito rappresenta un esempio indimenticabile di questa concezione".
"Ci piaceva ricordare l'aspetto meno noto di Leopardi, quello di innovatore, volto a narrare l'idea di rinascita della natura", ha detto Gabriele Pierini, amministratore unico di Emporium, il cui stand al Salone del Mobile, oltre che dal professor Vecchioni, è stato visitato anche dal vicepremier Matteo Salvini nei giorni scorsi.
Dopo i lavori di riparazione del danno, un condominio e una singola abitazione danneggiate dalle scosse di terremoto dell’ottobre 2018 sono tornate agibili nel Comune di San Severino Marche.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha firmato in queste ore la revoca dell’Ordinanza che dichiarava non utilizzabile una intera palazzina di via Vittore Crivelli, composta da 6 appartamenti, che ha reso necessarie opere di riparazione per un importo complessivo di circa 170mila euro. Più contenuti, si aggirano sui 60mila euro, i danni in un’abitazione singola di via Del Teatro tornata anch’essa finalmente fruibile da parte dei proprietari.
Finalmente si chiude una vicenda annosa che gravava da molti anni sul Comune di Belforte del Chienti.
Grazie ad un investimento di un privato ed alla collaborazione con l’amministrazione comunale, si va chiudere un vuoto urbanistico, figlio della crisi economica, attraverso il completamento della lottizzazione artigianale di Fonte Moreto a confine con il Comune di Tolentino.
"Questo porterà nuove aziende nel territorio che ci dicono si sono già impegnate con i proprietari dell’area per investire a Belforte tutto questo permetterà lo sviluppo di alcune imprese già presenti" - afferma in una nota il sindaco Roberto Paoloni - .
"Una grande soddisfazione per l’Amministrazione di Belforte del Chienti, tutto ciò significa finalmente completare un’area da tempo abbandonata e certamente portare lavoro e ricchezza nel territorio di Belforte, il tutto frutto dell’intenso lavoro amministrativo che ha visto come ultimo atto formale la stipula della convenzione nell’ultimo consiglio comunale tra l’ente ed il privato la Società EDIL VITALI di Tolentino, - prosegue il sindaco - .
Finalmente si chiude una vicenda di abbandono edilizio e si aprono scenari di nuove opportunità. Più aziende a Belforte, significa più lavoro per i nostri cittadini e più ricchezza, senza questo tutto sarebbe più complicato soprattutto dopo gli eventi sismici, che non hanno solo hanno minato le abitazioni e gli edifici, ma anche la solidità economica già in difficoltà prima del terremoto nei nostri territori.
Compito dell’Amministrazione e quindi degli amministratori non è quello di fare gli imprenditori ma di essere al passo con le aziende dando loro risposte con atti concreti e nel modo più veloce possibile mentre alle aziende stesse spettano le scelte in campo commerciale ed economico.
Un altro passo è stato fatto con impegno e concretezza".
Il WWF organizza domenica prossima, 14 aprile, un evento nazionale dedicato ai pesticidi, in vista dell’approvazione del nuovo Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci, in attuazione della Direttiva europea sui pesticidi, 2009/128/CE.
L’evento prevede l’organizzazione di un Flash mob aperto alla partecipazione di tutti i cittadini interessati, che nelle Marche sarà realizzato anche a Porto Potenza Picena in Piazza Douhet dalle ore 10, a cura dei cittadini di Potenza Picena e Porto Potenza Picena. Il Flash mob prevede anche una azione coordinata sui social network (Twitter, Facebook e Istagram) rivolta ai tre Ministri competenti per l’approvazione del nuovo PAN Pesticidi (Gian Marco Centinaio del MIPAAFT, Sergio Costa del MATTM e Giulia Grillo per la Salute) e sulle Regioni (nella persona del Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini) che hanno il compito dell’attuazione del Piano sui pesticidi nei territori.
Il WWF Italia, insieme alle Associazioni che aderiscono alla Campagna “Cambia la Terra” promossa da Federbio chiede alcune sostanziali modifiche al Piano di Azione Nazionale (PAN) sui pesticidi, scaduto lo scorso 12 febbraio, ancora in corso di aggiornamento da parte dei tre Ministeri competenti. Entro il mese di aprile la nuova versione del PAN
Pesticidi sarà sottoposta a consultazione pubblica e le Regioni, le Associazioni, i comitati, gli ordini professioni, le Associazioni di categoria, ma anche singoli cittadini, potranno presentare le loro osservazioni e proposte di emendamenti al Piano.
Il WWF Italia ritiene importante che il nuovo PAN Pesticidi preveda divieti, limiti e regole vincolanti sull’utilizzo dei pesticidi in agricoltura, nella manutenzione delle strade e ferrovie e all’interno delle città per la gestione del verde pubblico e privato (orti e giardini), in particolare il nuovo Piano dovrebbe indicare con priorità i seguenti obiettivi:
- Ridurre i rischi per i residenti nelle aree rurali e gli agricoltori fissando distanze minime di sicurezza dalle abitazioni e dalle coltivazioni biologiche per difenderle dal rischio di una possibile contaminazione accidentale.
- Nei siti Natura 2000 e nelle altre aree naturali protette deve essere vietato l’utilizzo di pesticidi pericolosi per gli habitat e le specie selvatiche, con misure di conservazione della biodiversità regolamentari vincolanti.
- Adottare tecniche biologiche per la manutenzione delle aree non agricole (rete viaria, ferroviaria) con particolare attenzione al verde pubblico e agli spazi utilizzati dalla popolazione residente nelle città.
- Prevedere il divieto totale del glifosate in Italia entro il 2022, escludendo qualsiasi ipotesi di rinnovo dell’autorizzazione concessa per cinque anni dall’Unione Europea il 27 novembre 2017.
- Definire criteri più rigorosi per la concessione delle deroghe per l’utilizzo di pesticidi di norma vietati a causa della loro pericolosità per la salute umana e per gli ecosistemi.
- Rafforzare i sistemi di monitoraggio e controllo sulla presenza di pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee, nel suolo e nel cibo.
Il ricorso ai pesticidi dovrebbe avvenire solo dopo avere adottato pratiche agroecologiche alternative all’uso dei prodotti chimici di sintesi, come già avviene in agricoltura biologica. In particolare il WWF Italia, insieme a Federbio e alle altre Associazioni della Campagna “Cambia la Terra” ( www.cambialaterra.it ) chiede che il nuovo PAN Pesticidi indichi con chiarezza l’obiettivo del 40% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) nazionale condotta con il metodo biologico entro il 2030, utilizzando meglio le risorse della PAC attuale e post 2020.