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National Geographic: la Biblioteca Civica di Fermo, con la sua Sala del Mappamondo, tra le più belle del mondo

National Geographic: la Biblioteca Civica di Fermo, con la sua Sala del Mappamondo, tra le più belle del mondo

 

Una bellissima fotografia scatatta da Massimo Listri della Sala del Mappamondo della Biblioteca Civica 'Romolo Spezioli' di Fermo apre la galleria fotografica dell'articolo di oggi del National Geographic Italia a firma di Melissa Mesku sulle biblioteche più belle al mondo.

Dai monasteri ai palazzi reali, una raccolta di magnifici luoghi di lettura e conservazione del patrimonio culturale dove l'Italia la fa da padrona. Tra la Biblioteca Girolamini di Napoli, la Biblioteca Angelica di Roma, quella Teresiana di Mantova, la Palatina di Parma, la Real Gabinete Português De Leitura di Rio De Janeiro, la Bibliothek Der Benediktinerabtei di Metten, la National Central Library in Taiwan, la Bibliothèque Sainte-Geneviève di Parigi, la Codrington Library di Oxford e molte altre, c'è anche la Biblioteca Civica di Fermoriaperta al pubblico il 2 agosto del 2018 dopo i lavori di ristrutturazione post sisma.

Un bellissimo riconoscimento per Fermo e per tutte le Marche, che continuano a ottenere apprezzamenti a livello nazionale e internazionale come era accaduto anche nello scorso gennaio sul Sunday Times che titolava "Dimenticate la Toscana, scoprite le colline e le spiagge delle Marche, la regione segreta d'Italia" o come accaduto alla Spiaggia Le Due Sorelle, a inizio aprile, che è stata riconosciuta da Skyscanner.it la spiaggia più bella d'Italia nel 2019.

Fondata nel 1688, la Biblioteca Civica ospita principalmente testi medici e scientifici ed è aperta al pubblico da sempre. La Sala del Mappamondo, un tempo nota come la Sala delle Commedie, è stata realizzata per volere del cardinale fermano Decio Azzolini e per mano dall'architetto, anch'egli fermano, Adamo Sacripante. Entrando si notano la scaffalatura in noce a doppio ordine con ballatoio cinto da balaustra, il soffitto in abete a cassettoni, le antichissime poltrone e il mappamondo manoscritto, realizzato nel 1713 dall'abate Amanzio Moroncelli per la regina Cristina di Svezia. La struttura lignea del mappamondo è stata invece realizzata da Filippantonio Morrone, con il rivestimento esterno in carta reale di Fabriano.

La collezione comprende circa 3000 manoscritti, 127 codici, 300.000 volumi tra i quali 681 incunaboli, oltre 15.000 edizioni del Cinquecento, 23.000 edizioni in raccolte, numerosissimi esemplari del Sei e Settecento e stampati musicali. Sono inoltre disponibili più di 800 testate di riviste storiche, 5.000 disegni e 6.500 incisioni, monete, sigilli e cimeli di varia natura.

La porta di ingresso della sala del mappamondo contiene una dedica: “Cristina”, è l’unico riferimento diretto alla singolare figura della regina, senza trono, Cristina di Svezia che pare fosse diventata particolarmente amica del Cardinale fermano Decio Azzolini.

 

 

 

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