Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall'avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante l’impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto sul lavoro e la sua organizzazione. Ecco la risposta del legale Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Monte San Giusto che chiede: “Se un lavoratore contrae malattie psichiche a seguito della diversa organizzazione del proprio lavoro dovuta al Covid-19 può essere risarcito?
Il Covid-19 ha avuto un impatto devastante su ogni aspetto della nostra vita tra i quali quello lavorativo riferito anche all’organizzazione dell’attività di ogni lavoratore tanto da causare in alcuni casi anche l’insorgere di alcune malattie psico-fisiche derivanti proprio da rischi del lavoro.
A tal proposito è bene ricordare che, se la malattia del lavoratore è conseguenza dell’attività lavorativa deve ritenersi coperta dall’assicurazione INAIL, pure se non è indicata tra le malattie o tra i rischi tabellati: in tal caso il lavoratore deve solo dimostrare il nesso di causalità tra la lavorazione patogena e la malattia.
La copertura assicurativa per le malattie non tabellate e comunque per le malattie connesse ai rischi organizzativi è coerente al principio costituzionale previsto dall’art. 38 comma II della Costituzione: in caso di infortuni e malattie devono essere assicurati mezzi adeguati di vita ai lavoratori. Coerentemente a questi principi la stessa Corte di Cassazione ha consolidato e confermato l’orientamento attuale (tra gli altri quello della stessa Corte, ordinanza n. 5066/2018) per il quale la tutela apprestata da INAIL rileva sia per i rischi specifici della lavorazione che per quelli impropri e collegati alla prestazione, tra cui quelli organizzativi.
Tra l’altro, la moderna organizzazione del lavoro prevede sollecitazioni organizzative sempre più complesse e l’INAIL deve assicurare i rischi effettivi; difatti, oggigiorno le aziende di ogni dimensione hanno strutture sempre più fluide e slegate dagli ordinari cicli di lavoro e le prestazioni vengono svolte spesso al di fuori dei locali aziendali, in smart-working e in organizzazioni che prevedono l’abolizione dell’ordinario sinallagma contrattuale dello “scambio delle ore di lavoro” dietro “pagamento delle retribuzione”.
In questo contesto, dove le sollecitazioni psico-fisiche che espongono il lavoratore al rischio di malattie derivano da rischi organizzativi endogeni come il mobbing ed esogeni, tra cui possiamo individuare il Covid-19 che ha impattato sulla vita delle organizzazioni imponendo l’adozione immediata del lavoro agile sottoponendo ad un grande stress emotivo i dipendenti, l’INAIL deve farsi carico di ogni rischio connesso e anche solo occasionato dall’attività lavorativa, pure dei rischi derivanti dalle carenze o dagli errori organizzativi che comportano mobbing e le eventuali malattie psico-fisiche.
Pertanto, in risposta alla domanda del nostro lettore si può affermare che, “Sono indennizzabili tutte le malattie di natura fisica o psichica la cui origine sia riconducibile al rischio del lavoro, sia che riguardi la lavorazione, sia che riguardi l’organizzazione del lavoro e le modalità della sua esplicazione” (Corte di Cassazione, sez. Lavoro, ordinanza n. 8948/20; depositata il 14 maggio).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Tornano le messe con i fedeli. In attesa di domani (domenica 24 maggio) festa dell'Ascensione, che sarà il vero banco di prova per le chiese italiane riaperte al pubblico nella fase due dell’emergenza coronavirus, nell'edificio parrocchiale del SS. Crocifisso di Villa Potenza di Macerata si è celebrata oggi la prima messa all'aperto.
Molti i fedeli che si sono ritrovati intorno alle 19 per partecipare alla liturgia. Il luogo insolito dove si è tenuta è stato il cortile sito sul retro della chiesa del SS. Crocifisso.
Rispettate le rigide norme anticontagio, che vanno dalle sedie distanziate l'una dall'altra per i non congiunti, all'obbligo della mascherina, all'omissione del rito del segno di pace. All'ingresso della chiesa, il gruppo di volontariato "Cb Tigrotto" di Villa Potenza si è occupato della distribuzione dell'ormai immancabile gel disinfettante per le mani. Tutto si è svolto nel rispetto delle regole anti-covid pur nell'inconsueta location.
"Non corrisponde a verità il dato riportato oggi dal Corriere della Sera secondo cui la Regione Marche da un giorno all’altro, ha iniziato a conteggiare e comunicare solo i casi dei pazienti sintomatici”. A comunicarlo è il Gores, facendo riferimento ai test eseguiti dal 10 al 21 maggio, in risposta ad un articolo apparso sul Corriere della Sera di oggi.
"I casi positivi nel territorio della Regione Marche, gli stessi che vengono inseriti quotidianamente nel database predisposto dall'Istituto superiore di Sanità, risultano essere tutti i nuovi casi rilevati con primo tampone positivo, senza distinguere la presenza o meno di sintomatologia, la quale viene valutata attraverso l’indagine epidemiologica", spiega il Gores.
"La percentuale dei casi rilevati dal 10 di maggio al 21 si distribuisce come segue: il 52,6% dei casi rilevati risultano essere da persone asintomatiche (1 su 2 non risulta avere sintomi), il 23,1% dei casi positivi risultano essere da pauci-sintomatici e il 24,4% risultano da persone con sintomatologia lieve sintomatica.
Analizzando la distribuzione nel tempo dello stato clinico dei soggetti con primo tampone positivo si rileva la seguente distribuzione: i soggetti asintomatici dal 15 di maggio risultano essere una media del 66,7% dei casi rilevati, i soggetti pauci-sintomatici dal 15 di maggio risultano essere il 33,32% e i soggetti con indicato stato clinico lieve non si rilevano negli ultimi 7 giorni.
Con l’aumento delle guarigioni in un primo momento e poi con la sperimentazione dei test sierologici, a questo percorso diagnostico si sono aggiunti il percorso guariti (verifica del doppio tampone negativo) e il percorso sierologico (verifica dei risultati positivi al test attraverso tampone)".
In considerazione della positiva evoluzione dello stato epidemiologico delle rispettive regioni e vista l’esigenza manifestata da numerosi cittadini residenti nelle zone di confine, la Regione Umbria e la Regione Toscana hanno determinato con ordinanza la possibilità, per i residenti nei comuni di confine, previo accordo tra i rispettivi Presidenti di Regione, di autorizzare la visita a congiunti residenti nei comuni confinanti.
“La Regione Marche – afferma il presidente Cerscioli – ha già comunicato formalmente, giorni fa, di essere pronta a firmare le comunicazioni ai prefetti necessarie per rendere operative le ordinanze. Ho già apposto la mia firma, quindi non appena la presidente Tesei della Regione Umbria e il presidente Rossi della Regione Toscana avranno firmato, sarà possibile per i cittadini marchigiani far visita o ricevere la visita dei congiunti residenti nei comuni confinanti delle due regioni".
A Macerata la cultura non si ferma e si prende cura del patrimonio artistico. L’elenco dei progetti dell’Art Bonus del Comune di Macerata si amplia con la proposta del restauro del patrimonio scultoreo della pregevole raccolta archeologica conservata nel cortile del palazzo comunale. Grazie a una bella sinergia tra pubblico e privato parte il progetto di restauro delle statue che necessitano di un intervento conservativo e vede la felice collaborazione tra l’assessorato alla Cultura, l’Istituzione Macerata Cultura, i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, la sezione maceratese di MacerataArcheo e la ditta CO.BO. S.R.L. di Montelupone.
Gianfranco Paci, presidente della sezione maceratese MacerataArcheo che da anni è impegnata nella valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico, ricorda che “Il restauro in questione è finalizzato alla conservazione e valorizzazione di tre statue romane (del I sec. d.C.) provenienti dall’antica Urbs Salvia, che sono state portate a Macerata per entrare a far parte della celebre raccolta d’antichità del Palazzo Compagnoni e che pertanto oggi fanno parte del patrimonio culturale di questa città" .
Il rappresentante della CO.BO. S.R.L. di Montelupone, sottolinea il valore dell’investimento privato nella cultura: "Nella ferma convinzione che il ruolo delle imprese e dei privati nella rivalutazione dei beni culturali del territorio sia un valore e un dovere per rendere onore alla terra che ci ospita e permette a chiunque un'onesta fruizione del patrimonio della nostra storia".
Roberto Perna, membro dell’Istituzione Macerata Cultura e docente di Archeologia classica presso l’Università di Macerata, sottolinea l’importanza del ricco patrimonio archeologico della città di Macerata formato non solo dalle collezioni storiche attualmente conservate presso la Biblioteca comunale e nell’atrio del Comune, ma anche dall’area archeologica di Ricina.: “Si tratta di un patrimonio” sottolinea Perna “che merita di essere valorizzato grazie ad un coerente progetto che deve partire proprio dalle necessità della conservazione affinché, come infatti il Progetto di AtBonus prevede, i valori di cui questi beni sono portatori possano essere condivisi con la comunità dei cittadini e quella di tutti gli interessati attraverso le metodologie ormai imprescindibili dell’Archeologia Pubblica”.
L’ArcheoClub ha manifestato l’interesse ad impegnarsi nel restauro della statua dedicata a Esculapio il dio della medicina che proviene dal sito di Urbs Salvia. Invece, l’azienda di Montelupone CO.BO. S.r.l. è interessata alle due opere raffiguranti una statua virile di togato, con capsa, ed una femminile collocate entrambe su basamenti accanto ai pilastri del cortile. L’intero progetto prevede un investimento di oltre 20.000 euro . Il comitato promotore vede la presenza di Stefania Monteverde, Gildo Pannocchia, Gianfranco Paci, Roberto Perna, Giuliana Pascucci, Rosaria Cicarilli, Enrico Marconi. Il restauro delle opere, verrà eseguito dalla restauratrice Eleonora Vittorini sotto l’egida della Soprintendenza marchigiana, prenderà avvio nel mese di giugno e l’operazione durerà per circa 5 mesi. Il laboratorio di restauro sarà aperto ai visitatori su prenotazione e sarà accompagnato da iniziative e appuntamenti per raccontare la storia del patrimonio e le tecniche di restauro.
Dopo il lockdown dovuto all’emergenza covid19, lunedì 25 maggio ripartono i servizi della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti con gli spazi ripensati nel rispetto delle misure di sicurezza. In biblioteca sono pronti per il prestito dei libri, le restituzioni, i consigli per le ricerche bibliografiche, gli appuntamenti per le consultazioni. Per consentire la sicurezza tutto può svolgersi solo su prenotazione ed evitando gli assembramenti.
Nel rispetto della necessaria sicurezza i servizi bibliotecari sono disponibili solo su prenotazione chiamando al numero 0733 256360 o scrivendo alla mail biblioteca@comune.macerata.it . Ci si può iscrivere alla biblioteca, prendere in prestito o restituire libri, portare a casa l’ultima graphic novel, iscriversi al servizio MLOL per prestito ebook, riviste e musica digitali, richiedere consigli per le ricerche bibliografiche, prendere appuntamento per la consultazione dei fondi bibliotecari.
Anche i bambini possono richiedere in prestito libri dalla BiblioKids e i ragazzi delle medie impegnati con la tesina d’esame possono chiedere aiuto ai bibliotecari per accedere al patrimonio librario.
“Anche se in lockdawn la biblioteca non è stata mai ferma in questi mesi - spiega l’assessora Monteverde, - tra gli oltre 600 nuovi iscritti al prestito di ebook con MLOL e le attività sui canali social per la valorizzazione del patrimonio. Inoltre, dalla biblioteca Mozzi Borgetti proprio in questi giorni abbiamo guidato la costituzione della rete delle biblioteche comunali con tutti i Comuni della Marca Maceratese, un progetto che vuole sottolineare come la biblioteca è uno spazio urbano indispensabile per la ripartenza della comunità. Ed ora ci stiamo preparando per essere uno spazio a disposizione delle scuole per la ripartenza a settembre”.
Le misure di sicurezza prevedono il dispenser all’ingresso, l’obbligo di mascherine, il percorso obbligato entrata e uscita, la quarantena di nove giorni per i libri restituiti, come da indicazione della Direzione per i beni culturali. Da seguire le pagine social della biblioteca per restare aggiornati sulle nuove opportunità.
Porto Recanati è pronta a entrare nel vivo della stagione estiva. L’Amministrazione Comunale si sta dando un gran da fare per curare tutto nei minimi dettagli e sta lavorando alacremente per permettere a tutti gli esercenti di vivere una stagione estiva positiva, seppur in una situazione come quella attuale complessa da gestire.
Ha, invece, già preso avvio il progetto di Francesco Giri, “Under the sky: my house for your house”. Giri ha selezionato una serie di luoghi del cuore di Porto Recanati e da questa settimana ha dato vita a dei veri e propri appuntamenti con la musica, che non è dal vivo ma attraverso il collegamento social.
“Le parole non bastano per esprimere le emozioni che ho provato in questi giorni – dice lo stesso Giri - Abbiamo ricevuto bellissimi messaggi da ogni parte d'italia e non solo: la diretta è stata vista anche in Spagna, Russia e Argentina. Ad oggi oltre 30.000 persone hanno visualizzato i nostri video. Sono molto contento per tutti i commenti positivi per Porto Recanati. Viviamo davvero in un paese meraviglioso. Sopra quella torre il tempo è volato, ho suonato in un'atmosfera unica e la mente ha viaggiato accompagnata dalla musica. C'è tanto di me nelle canzoni che ho selezionato e mixato, soprattutto nel finale. Nei prossimi giorni troverete il dj set completo sul nostro canale youtube. Siamo veramente felici e ringrazio ancora una volta chi ci ha seguito e supportato. Il viaggio è appena cominciato...ci rivediamo presto!”.
È prevista per il weekend del 31 maggio/1 giugno la presentazione del nuovo sito turistico della città di Porto Recanati.
Si è spento all'età di 82 anni il marchese Gianfranco Luzi, attorno alle ore 22:00 di questa notte all'ospedale Torrette di Ancona.
Luzi, originario di Treia dove viveva assieme alla moglie nella splendida tenuta di proprietà "Villa Votalarca", era molto conosciuto nel Maceratese e si definiva 'orgogliosamente fascista'. Ha militato attivamente nel Movimento Sociale Italiano e nel movimento politico di estrema destra "Ordine Nuovo".
La salma si trova nella camera mortuaria dell'ospedale ospedale Regionale di Torrette di Ancona e sarà disponibile alla visite dalle ore 10:00 di domenica 24 maggio. In ottemperanza del DPCM 4 marzo 2020 le visite saranno contingentate.
I funerali si svolgeranno lunedì 25 maggio 2020 alle ore 10:00 in forma privata. La salma sarà cremata e le ceneri saranno custodite in forma privata.
Su convocazione del sindaco Mauro Falcucci, nel Comune di Castelsantangelo Sul Nera, si è svolto venerdì 22 maggio, attraverso piattaforma telematica, il primo di una lunga serie di incontri “Ascolto Attivo di comunicazione e del processo partecipativo ai fini della redazione del Piano Attuativo di Ricostruzione”.
L'incontro, originariamente previsto per il 7 marzo, è stato rimandato a seguito dello stop causato dell’emergenza epidemiologica da Covid 19.
La riunione si è svolta secondo le nuove disposizioni di contenimento del virus attraverso video Conferenza. È stata, inoltre, garantita la possibilità alle associazioni, ai residenti e non, ai rappresentanti degli ordini professionali, ai rappresentanti degli enti competenti e agli stakeholders, di prendere parte all’incontro, all’interno dello spazio rappresentativo e di aggregazione presso la Sala Polivalente “Livo”.
All’incontro sono intervenuti, oltre all’Amministrazione Comunale e al responsabile dell’Ufficio Sisma del Comune di Castelsantangelo Sul Nera, il Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016 Giovanni Legnini, il Presidente della Regione Marche e Vice-Commissario di Governo per la ricostruzione sisma 2016 Luca Ceriscioli, l’Assessore Regionale Angelo Sciapichetti e l'architetto Stefano Boeri.
Sono altresì intervenuti i rappresentanti del raggruppamento di progettazioni costituito da Mate Engineering, i quali hanno argomentato le risposte ai quesiti posti. Un primo grande passo in avanti, dopo che lo scorso 18 dicembre 2019 si è proceduto alla firma del Protocollo di Intesa da parte dell’Amministrazione Comunale e degli Enti Sovracomunali al fine di poter supportare e condividere preventivamente, l’attività di Pianificazione Attuativa connessa agli interventi di Ricostruzione.
Molte apprezzate dal Commissario Legnini e dal Presidente Ceriscioli le linee guida individuate dall’Amministrazione insieme agli Enti sovracomunali: la sottoscrizione del protocollo è stata ritenuta una "best practice" da trasferire ad analoghe aree colpite.
"La partecipazione dei cittadini, è stata e sarà una parte fondamentale per impostare le basi di una ricostruzione non soltanto delle “abitazioni”, ma soprattutto fondata sugli aspetti socio-economici senza i quali non trova ragione il processo di rinascita di una comunità legata alle proprie tradizioni" ha sottolineato il sindaco Falcucci.
I presidenti della Regione Marche Luca Ceriscioli e della Regione Abruzzo Marco Marsilio hanno firmato nel pomeriggio di ieri la comunicazione ai prefetti di Ascoli Piceno e Teramo, informando che - con decreto delle rispettive Regioni - è stata determinata la possibilità, per i congiunti residenti nelle province di confine, di autorizzare la visita a congiunti residenti nelle province confinanti a partire dal 23 maggio.
Sono dunque consentiti al momento gli spostamenti dalla provincia di Ascoli Piceno alla provincia di Teramo, e viceversa, nei termini previsti dai rispettivi decreti regionali e dalla comunicazione dei due presidenti ai prefetti.
Sia la Regione Marche sia la Regione Abruzzo hanno dichiarato la propria disponibilità a procedere analogamente anche con i presidenti delle altre Regioni confinanti.
“Con questo provvedimento diamo una risposta alle tante persone che in questi mesi non sono riusciti a incontrare i propri congiunti, pur vivendo a pochi chilometri di distanza, a causa dei confini geografici. Un primo passo verso un ritorno alla normalità, seppure con le dovute e necessarie precauzioni da rispettare, a cui richiamo ancora una volta ogni cittadino”, ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
“Proseguiamo gradualmente con le riaperture, non solo delle attività, ma anche degli spazi per i cittadini – ha detto il presidente Luca Ceriscioli – e la visita ai congiunti di province confinanti di altre regioni, dopo mesi di chiusura, può essere considerata come un motivo di necessità, anche considerando il fatto che le persone appartenenti a province di confinanti di regioni diverse sono distanti a volte solo pochi chilometri, o addirittura poche centinaia di metri le une dalle altre”.
++ AGGIORNAMENTO ORE 16:00 ++
Il Gores, attraverso una nuova comunicazione, ha rettificato i dati trasmessi nella mattinata di oggi: c'è un solo nuovo caso positivo in provincia di Macerata, 1 in provincia di Ancona, 1 nel Fermano e 1 fuori regione. Non si tratta del primo errore di questo tipo (leggi qui).
In precedenza, sempre il Gores aveva comunicato come i nuovi tamponi positivi nelle ultime 24 ore fossero 4 su 559 nuove diagnosi effettuate (di cui 2 inizialmente assegnati alla provincia di Macerata, in maniera errata). Oggi per la prima volta la provincia di Pesaro Urbino registra zero contagi.
I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6701 su un totale di 60232 campioni testati. L'incidenza giornaliera del rapporto tra positivi e campioni analizzati è dello 0,71%, stabile rispetto alla giornata ieri quando era dello 0,79% .
Il rapporto totale tra tamponi effettuati e il numero di positivi continua, invece, la sua lenta e costante discesa attestandosi oggi all'11,12%, mentre ieri era all'11,22%.
Il numero dei pazienti dimessi o guariti sale a 3995 (ieri erano 3939), mentre quello dei ricoveri rimane stabile a 115 (di cui 15 in terapia intensiva).
Di seguito, nel dettaglio, i dati riportati dal Gores:
La vicepresidente della Regione Marche Anna Casini ha scritto questa mattina al Ministro Bellanova per presentare una richiesta di attivazione di misure compensative in seguito all'evento atmosferico eccezionale del 19/20 maggio registratosi in alcuni comuni marchigiani, situati principalmente tra le province di Ascoli, Fermo e Macerata.
“Le intense precipitazioni e grandinate, accompagnate da forti raffiche di vento” – dichiara la Vicepresidente – “hanno comportato un’impressionante quantità di danni alle imprese agricole per la distruzione delle produzioni cerealicole, orticole, vitivinicole e olivicole oltre ad un notevole danneggiamento di beni privati e pubblici e a rilevanti disagi alla popolazione“.
I comuni, che si sono fin da subito attivati per far fronte all’emergenza, hanno rilevato la notevole importanza dei danni subiti dagli imprenditori agricoli sia per la perdita delle produzioni che per i danni alle strutture e infrastrutture connesse all’attività agricola e, seppure con una prima valutazione parziale e speditiva, hanno manifestato grosse preoccupazioni per la tenuta dell’economia locale.
“Questa ulteriore avversità si va infatti ad aggiungere alle enormi difficoltà per i danni che sono stati registrati e che perdureranno ancora a lungo per la pandemia COVID-2019 in un’area che purtroppo accusava già molte difficoltà di ripresa dopo la crisi sismica che l’ha colpita a partire dal 2016. Le imprese agricole” – continua la vicepresidente – “hanno manifestato tutte le loro criticità evidenziando anche difficoltà al ricorso alle assicurazioni delle produzioni agricole visto che gli effetti delle misure anti pandemia COVID-19 hanno precluso agli agricoltori la possibilità di recarsi presso i propri CAA per presentare manifestazione di interesse o il PAI per la stipula delle assicurazioni considerando anche i lunghi periodi di inattività o riduzione delle attività gli uffici agricoli delle organizzazioni professionali agricole e dei centri di assistenza agricoli.
"Questa parte produttiva regionale rischia quindi di affrontare un periodo di esasperazione delle condizioni delle imprese agricole a cui la possibilità di un intervento compensativo per la perdita delle produzioni potrebbe dare un sollievo economico e la possibilità di evitare l’abbandono del territorio" ha concluso la vicepresidente.
La richiesta presentata al ministro è stata dunque quella di attivare le misure di aiuto per la perdita di produzione di cui all’art. 5 del dlgs 102/2004 e di promuovere il superamento degli ostacoli normativi.
Sono in corso i lavori sulla provinciale 101 “Potentina”, dal costo complessivo di 200 mila euro. L’intervento di asfaltatura, effettuato dalla ditta Ciabocco Srl di San Ginesio, riguarda diversi tratti, in particolare all'interno del centro abitato di Porto Potenza.
La nuova pavimentazione è stata finanziata con le risorse messe a disposizione dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per la sicurezza delle strade. Per questo intervento, la Provincia utilizzerà anche le economie derivanti dal ribasso d’asta per realizzare ulteriori interventi di asfaltatura sulla stessa provinciale.
Lo scorso anno, sulla Potentina, era stato eseguito un intervento di rifacimento della pavimentazione nei pressi del centro abitato di Montelupone.
“Si tratta di un’arteria importante per la nostra provincia - afferma il Presidente Antonio Pettinari - che collega un vasto territorio che da Macerata va verso la costa, attraversando i centri abitati di Montelupone e Potenza Picena. L’obiettivo è procedere con fasi programmate di diversi interventi di manutenzione straordinaria sulle strade provinciali, utilizzando le limitate risorse economiche dell’ente nei tratti più ammalorati.
L’assessorato all’ambiente di Montelupone, in collaborazione con l’Izsum (Istituto Zooprofilattico Umbria e Marche), ha ottenuto che il Comune venisse inserito in un percorso di monitoraggio della zanzara tigre (Aedes Albopictus), per stabilire e individuare le aree da sottoporre agli interventi di disinfestazione attraverso larvicida.
Il larvicida risulta meno impattante da un punto di vista ambientale ma più efficace dell’adulticida che, di norma, viene usato comunemente avendo risultati poco duraturi nel tempo. Con un trattamento di disinfestazione adulticida, la schiusa delle uova darà un numero uguale o maggiore di zanzara tigre prima del trattamento.
Il monitoraggio, iniziato il 21 maggio, terminerà a novembre 2020. Andrà di pari passo con una sensibilizzazione rivolta ai cittadini sui potenziali rischi di focolai larvali della zanzara, facendo presenti alcune semplici misure di bonifica primaria e di igiene ambientale e mantenendo l’attenzione a non lasciare i sottovasi pieni di acqua, monitorare eventuali focolai in vasche di acqua stagnate usata per l’irrigazione di orti e giardini.
Nel nuovo scenario pandemico che stiamo attraversando, non va sottovalutata la presenza massiccia della zanzara tigre (Aedes albopictus), come vettore dell’Arbovirosi.
In considerazione della complessità del ciclo biologico dell’Arbovirosi la sorveglianza mirata a rilevare la quantità di individui presenti di zanzare e la rara ma potenziale circolazione virale, rende indispensabile l’interazione tra diverse realtà: Comuni, Istituti Zooprofilattici e cittadini unendo professionalità e l’integrazione dei sistemi di sorveglianza in diversi ambiti.
ll presidente del Rotary Club di Macerata Luciano Pingi, in collaborazione con il Distretto 2090, ha consegnato alla Croce Verde di Macerata un importante quantitativo di mascherine chirurgiche alla presenza di Gianni Pigliapoco, presidente della Croce Verde Servizi, e di alcuni collaboratori e volontari.
Nell'occasione, Pingi ha ringraziato tutta la Croce Verde per il grande e prezioso lavoro svolto in questo periodo così difficile.
Traporto pubblico locale verso la normalità dopo il parziale ampliamento del servizio effettuato con l’inizio della cosiddetta fase 2 dell’emergenza sanitaria da Covid – 19.
Da lunedì 25 maggio infatti, niente più orario festivo ma rispetto ai giorni precedenti un ulteriore numero di corse tale da permettere un servizio pari al 70% rispetto a quello in funzione prima del lockdown nel rispetto delle indicazioni fornite dalla Regione Marche per il contenimento della diffusione del Coronavirus. Niente più orario festivo dunque
Per quanto riguarda le frazioni di Piediripa Villa Potenza e Sforzacosta le corse, saranno rispristinate quasi nella loro totalità così come accadrà per le linee principali a servizio della città che presentano una maggiore utenza. Confermato il servizio a chiamata attivo dalle 7 alle 20 prenotabile in anticipo al numero 0733.492152.
LEGGI ANCHE: LE PROTESTE DEI COMMERCIANTI
Le modalità per usufruire del servizio di trasporto in sicurezza rimangono naturalmente quelle adottate fino adottate fino ad oggi: la portata di ogni singolo mezzo del trasporto pubblico è limitata dal rispetto delle indicazioni per il distanziamento fisico, al suo interno è obbligatorio l'uso della mascherina e gli utenti debbono rispettare percorsi determinati per la salita e la discesa dall'autobus.
Gli orari del trasporto pubblico urbano sono consultabili nel sito dell'Apm www.apmgroup.it.
Contram mobilità fa un altro passo avanti verso il ritorno alla normalità. Da lunedì 25 maggio ritorna attiva la linea bus di collegamento tra Camerino, Fiastra, Visso e Bolognola.
Insieme a molti altri collegamenti, era stata sospesa a causa della pandemia e su direttiva Regionale, per ridurre i contagi. Già dallo scorso 11 maggio Contram Mobilità ha iniziato a riattivare alcune corse, necessarie soprattutto ai lavoratori pendolari.
Esprime grande soddisfazione il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, che con il ripristino di questo servizio, si augura di poter tornare quanto prima alla tanto desiderata normalità.
Soddisfatto anche il Dirigente Contram Spa Alessandro Campanelli per la possibilità di poter tornare quanto prima ad offrire agli utenti maggiori collegamenti e possibilità di spostamento.
La linea riattivata ha validità non scolastica e prevede corse quotidiane dal lunedì al sabato da e per Camerino, Visso, Fiastra e Bolognola.
Tutti gli orari al numero verde: 800 037 737 e entro qualche giorno anche sulla ricerca orari on line: www.contrammobilita.it e google.it/map
“Il patrimonio comunale montefanese si arricchisce di un tassello importante, Palazzo Pallotta. Questa è certamente una buona notizia. Le affermazioni di contorno fatte dall’attuale amministrazione sono, invece, tanto discutibili quanto infondate”. Così alcuni rappresentanti dell’ex giunta comunale, oggi esponenti del gruppo di minoranza "Montefano Domani", commentano le dichiarazioni che negli ultimi giorni hanno fatto da cornice all’acquisizione di Palazzo Pallotta.
“Dall’attuale amministrazione sono arrivate accuse infondate e prive di contesto verso chi ha lavorato per ottenere i fondi necessari - sottolineano -. Chi oggi si fa bello con le piume del pavone, ieri sbraitava tra le fila della minoranza”.
Per argomentare la presa di posizione, il gruppo di minoranza "Montefano Domani" ripercorre quanto accuduto negli ultimi cinque anni. "Nel luglio 2015 la compianta contessa Luisa Pallotta dona, a mezzo testamento, la sua abitazione di via Roma (con precisione i due piani superiori alla vecchia sede di Poste Italiane) al comune di Montefano, con un impegno sostanziale da parte dell’ente: entro 5 anni dalla donazione, l’edificio dovrà ospitare un centro studi/biblioteca dedicata a Guido Pallotta, parente stretto della defunta Luisa che prese parte alla Seconda Guerra Mondiale dove morì in territorio africano. Un’opportunità per il territorio, resa più difficoltosa dal fatto che i locali in oggetto debbano essere messi interamente a norma per l’apertura al pubblico".
"Sin da subito il Comune si attiva per portarsi avanti con il lavoro e l’anno seguente (2016) riesce ad ottenere 25.000 euro a fondo perduto dalla Fondazione Carima per sostenere 31.000 euro di spese complessive di abbattimento delle barriere architettoniche (realizzazione ascensore). Poi il terremoto e l’immobilismo edilizio che ne è conseguito - ricordano dalla minoranza -. Palazzo Pallotta viene dichiarato inagibile a seguito del sisma e prontamente l’ufficio tecnico si adopera per ottenere la scheda Fast, documento di comprovata importanza al fine di dare il via ai lavori di messa in sicurezza e di ripristino delle funzionalità del fabbricato con accesso ai fondi del terremoto”.
Le dimissioni del Sindaco Carnevali portano la questione in mano al commissario prefettizio “che reinserisce l’intervento di ripristino del palazzo nel piano delle Opere Pubbliche 2019-2021 e, a fronte di una spesa complessiva di 170.00 euro, partecipa al bando della Regione Marche promosso dal GAL SIBILLA per il reperimento dei fondi necessari. Siamo nel 2019 e con legge regionale il comune di Montefano si vede assegnata la somma di 160.000 euro: l’erogazione di questo contributo insiste sulla richiesta che venne formulata dopo gli eventi sismici del 2016, anno in cui chi oggi si fa bello con le piume del pavone sbraitava dalle fila della minoranza".
"Sinceramente non riusciamo a comprendere come si possa creare ancora oggi un pretesto per formulare accuse del tutto infondate e prive di contesto. Ci mostriamo ad ogni modo comprensivi verso coloro che, al netto di pochissime competenze tecniche ed amministrative, fino a qualche anno fa si battevano energicamente contro l’ex sindaco Carnevali, con urla e grida e poco rispetto dell’aula consigliare nella veste di minoranza, poi pronti a stringerci un accordo politico per raggiungere le poltrone più calde e ambite di Corso Carradori 26 a Montefano” concludono dall'opposizione.
Alla luce del graduale riavvio delle attività economiche e di un progressivo riassetto della vita sociale, il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli ha voluto richiamare l'attenzione sulla necessità di intensificare i controlli per garantire il rispetto del divieto di assembramento e di aggregazioni di persone e l'osservanza delle misure del distanziamento sociale, secondo le linee impartite dai vertici del Viminale.
Confronto in videoconferenza del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica con i vertici delle Forze di Polizia, della Provincia e gli Assessori alla Sicurezza dei Comuni di Macerata e di Civitanova in ordine alla necessità di assicurare ogni forma di prevenzione, in relazione al permanere del rischio di contagio da COVID-19.
Il blocco totale delle attività ha limitato notevolmente anche l’azione di criminali e malavitosi, sottolinea la Prefettura.
Da questo momento in avanti, però, lo scenario cambia e le forze dell’ordine verranno chiamate a moltiplicare gli sforzi su un doppio binario. Se da una parte si dovrà continuare a controllare che vengano mantenute corrette condotte sul fronte della normativa anti Covid (vale a dire evitare assembramenti, utilizzo dei dispositivi di sicurezza individuale a partire dalle mascherine, distanziamento sociale e così via), dall’altra sarà necessario contrastare una possibile ripresa della criminalità diffusa.
L’incontro ha permesso di condividere le priorità del momento. Nel corso della riunione sono stati anche esaminati i progetti dei comuni di Macerata e Civitanova Marche, destinatari rispettivamente di un finanziamento di 26.108 euro e 26.482 euro dal fondo "Scuole Sicure" 2020-2021, che consentiranno un più articolato piano di sorveglianza, controllo e prevenzione dello spaccio nelle aree maggiormente a rischio.
Nella circostanza è stato ancora una volta riconosciuto il grande impegno profuso nella gestione dell’emergenza da tutte le istituzioni, ma anche la risposta responsabile e apprezzabile dei cittadini, nonché il prezioso ruolo recitato come sempre dai sindaci.
A partire dal 18 maggio non sono più soggetti ad alcuna limitazione gli spostamenti all’interno del territorio, ma questo non significa che vengono meno le regole di precauzione, altrimenti è forte il rischio che la curva torni a risalire.
Del resto, il DPCM 17 maggio 2020 che contiene tale previsione impone, ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, l’obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza.
Le conseguenze se non si portano le mascherine e se non si evitano gli assembramenti potrebbero essere ancora più disastrose e il rischio, evidente è quello di un ritorno al passato in tema di restrizioni.
Il Prefetto ha sottolineato quanto sacrificio è stato necessario per superare la prima fase dell’emergenza e come il Paese abbia pagato e stia continuando a pagare duramente una situazione mai vissuta prima: "Ora ci siamo rimessi in cammino ma in questo percorso non dobbiamo dimenticare quello che è avvenuto e abbiamo il dovere di non disperdere l'impegno di questi mesi. i controlli sono costanti e verranno rinforzati, soprattutto per quanto riguarda gli assembramenti all'esterno dei locali pubblici".
La cura, prima di arrivare alla repressione è quella della prevenzione; ad essere monitorati in modo più stringente saranno soprattutto i luoghi della movida giovanile, quelli dove si trovano i locali maggiormente frequentati, i centri commerciali e le spiagge.
"I controlli sono importanti, ma è necessario intervenire sulla cultura della responsabilità, i risultati migliori si ottengono con la formazione: convincere più che costringere. Poi, chi mostrerà di non capire cosa è necessario fare per non esporre a rischio noi stessi e gli altri, sarà sanzionato. Capisco la voglia di tornare a divertirsi - ha detto il Prefetto – ma non possiamo dimenticare in che situazione eravamo solo poche settimane fa. E, in conclusione, un monito più che una citazione di Primo Levi 'Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo'"
Da lunedì 25 maggio riprenderanno i lavori di ripristino dell’anello pedonale interno ai Giardini Diaz e per questo motivo l’area verde verrà chiusa al pubblico presumibilmente fino a giovedì 28 maggio, o comunque fino al termine dell’intervento che si concluderà sicuramente prima del weekend. A comunicarlo è il Comune di Macerata.
I lavori di ripristino erano iniziati nei primi giorni di marzo, ma erano stati interrotti a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid – 19.