Questa sera, a partire dalle ore 21:15, in diretta web sul profilo Facebook e sul sito di Picchio News, Morena Oro e Maurizio Lombardi condurranno la quarta puntata della trasmissione "Giù la maschera", dal titolo "Su il sipario".
Al centro del dibattito ci sarà la ripartenza che il mondo del teatro e quello del cinema si apprestano a vivere, due mesi dopo il lockdown forzato conseguente all'emergenza Covid-19.
Saremo collegati in diretta con:
ANDREA FAZZINI
Drammaturgo, regista, presidente del FOR.MA.T.I.(Forum Marche Teatri Indipendenti), fondatore nel 2003 del Teatro Rebis, docente del Corso di Storia e del Teatro presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata.
FRANCESCO RAPACCIONI
Giornalista e avvocato, scrive prosa fin dal liceo, segue i principali teatri lirici italiani e internazionali, occupandosi della promozione teatrale e culturale sul territorio marchigiano.
MASSIMO ZENOBI
Responsabile Marketing del Teatro Sistina di Roma e direttore del Politeama di Tolentino
Sarà possibile per tutti gli spettatori intervenire in diretta con domande, riflessioni e suggerimenti che saranno poi discussi dagli ospiti nel corso della trasmissione.
Vi proporremo anche un'intervista esclusiva con:
FRANCESCO SAVERIO MARCONI
Attore, regista e presidente onorario Bsmt (Bermstein School of Musical Theatre di Bologna)
“Contagi zero e test sierologici a disposizione per tutta la cittadinanza”, questo il messaggio rassicurante che lancia il sindaco del Comune di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, dopo la fase acuta della pandemia da coronavirus che ha investito tutto il mondo e che ancora sta mietendo vittime. “È stata una operazione di contenimento certosina e puntuale quella che abbiamo messo in campo in queste settimane” sottolinea Gentilucci. “Era fondamentale assicurare alla comunità, già ampiamente provata dal sisma, la sua tenuta sociale, senza allarmismi e paure.
Tutta la macchina comunale, la protezione civile, il medico di base, hanno dato il massimo perché si raggiungesse questo obiettivo. L’importante è continuare a mantenere alta l’attenzione, lavorare perché il senso di sicurezza sia percepito come un valore per tutti: nonostante le cautele può capitare, purtroppo, di ammalarsi, ma bisogna ricordare che questa malattia non è una colpa, è una triste evenienza che va controllata, curata ed affrontata con senso di responsabilità da parte di ognuno di noi. Anche perché la vita va avanti, ed è necessario recuperare un senso di normalità. Non ci siamo mai fermati, al di là del blocco delle attività previsto dal lockdown - continua Gentilucci - e proprio nelle prossime settimane inaugureremo altri 4 appartamenti di proprietà comunale da destinare ad altrettante famiglie, un segno di speranza e fiducia nel futuro del nostro paese”.
Tutto questo però mantenendo una efficace struttura di monitoraggio del covid- 19 perché “ad oggi, siamo in grado di testare tutta la nostra popolazione. Ricordo che - conclude il sindaco - siamo stati tra i primi a dotarci, a livello regionale, di questi strumenti per la verifica del contagio, proprio per articolare al meglio una difesa ed un contenimento dell’epidemia”.
Volontari della Croce Rossa Italiana di San Severino Marche ancora una volta in prima linea nell’emergenza sanitaria da Covid-19. Dopo l’attività di consegna dei farmaci alle persone anziane, alle persone fragili e agli immunodepressi, il Comitato locale della Cri da lunedì scorso è impegnato in quella di call center, per la zona di Matelica, Tolentino, Caldarola e San Severino, nell’ambito della campagna, condotta dalla stessa associazione, dalla Regione e dell’Asur Marche, sui test di siero-prevalenza sull’infezione da Coronavirus promossi dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istat, il comitato tecnico-scientifico Covid-19, l’Istituto superiore di sanità e l’ospedale Spallanzani di Roma.
In tutte le Marche saranno oltre 5mila i cittadini coinvolti, più di 150 mila in Italia, qualche decina in città. L’obiettivo è quello di tentare di capire il livello di immunità della popolazione. La partecipazione è definita a random, cioè casuale, ma è di fondamentale importanza per approfondire la diffusione del virus e per adeguare le linee d’azione per la sua cura.
Dopo la chiamata, durante la quale verrà somministrato un questionario, sarà preso l’appuntamento per il prelievo presso la struttura sanitaria più vicina. Nel caso di San Severino verrà interessato il laboratorio analisi dell’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio”.
Dopo circa un anno e mezzo dalla approvazione dei progetti da parte della giunta, finalmente sono state installate cinque colonnine di ricarica per le auto elettriche a Porto Recanati.
Il ritardo nell’installazione è da addebitarsi a problematiche contrattuali di ENEL e, non ultimo, al lockdown che per due mesi ha bloccato ogni intervento.
“Abbiamo voluto – dichiara il Sindaco Roberto Mozzicafreddo - dotare la nostra città di tale servizio per facilitare gli attuali possessori di auto elettriche ed i nostri ospiti nell’uso di auto elettriche, in una visione sempre più green ed ecologica dell'ambiente e nell'intento di contribuire ad una viabilità più sostenibile anche all’interno della nostra città. Sono piccoli passi ma è anche a piccoli passi che si può fare tanta strada”.
Le cinque colonnine sono state installate in via Kennedy, viale Europa sud, via Rossini, parcheggio Nazario Sauro, parcheggio viale Cristoforo Colombo. La scelta del posizionamento è stata concordata con ENEL e i criteri principali riguardavano: la vicinanza ai parcheggi, vicinanza ai supermercati, disponibilità di potenza installata. Le colonnine non sono ad oggi attive in quanto manca ancora il collegamento elettrico che ENEL farà, con ogni probabilità, in tempi brevi.
La colonnina installata è denominata Juice Pole ed è dotata di un’interfaccia intuitiva che assiste i i clienti durante le operazioni di rifornimento, dando informazioni sullo stato della ricarica in tempo reale. La Juice Pole consente di ricaricare due auto elettriche contemporaneamente, in definitiva cinque colonnine che permettono la ricarica di dieci auto contemporaneamente.
"L'iniziativa non ha alcun costo per la pubblica Amministrazione. Non appena saranno attivate sarà cura dell’amministrazione informare ulteriormente la cittadinanza", conclude il sindaco.
Cari lettori eccoci alla nuova puntata e sono molto felice di poter dire che in questa settimana le Marche sono la regione che ha migliorato di più , la Sardegna ha numeri cosi esigui che non fanno statistica , mentre il miglioramento del Molise è per la circoscrizione di un nuovo focolaio, la nostra regione invece il miglioramento è stato diciamo più strutturale. un -72% di contagi medi rispetto alla settimana precedente.La provincia di Macerata finalmente raggiunge per ben 2 volte il tanto sperato 0 contagi giornalieri.
Possiamo quindi affermare che le aperture del 4 maggio non hanno avuto effetti particolarmente negativi, anzi almeno nella nostra regione i contagi non erano mai diminuiti così tanto, indice che il poter stare all'aria aperta non espone a particolari rischi di contagio ed anzi in qualche modo rende più resistenti.
Nella nostra solita classifica notiamo come siamo saliti rispetto alla precedente settimana da quindicesimi a noni, avessimo altre 2 settimane così saremo praticamente senza virus. Nota negativa alcune regioni hanno mostrato un incremento dei contagi , in particolare la Puglia, sintomo che la riapertura non è stata gestita in maniera omogenea ed alcuni luoghi specie Lombardia e Liguria i contagi rimangono ancora abbastanza alti, facendo nascere qualche timore , più che fondato, per il 3 Giugno.
Per vedere i risultati delle ulteriori riaperture del 18 è presto, in particolare dovremo attendere ancora oltre una settimana perché i veri effetti di bar ristoranti e negozi sono sicuramente stati nel fine settimana quindi solo tra 1 e 3 giorni fa, pertanto dovremo ancora attendere facendo un appello a rispettare il distanziamento sociale, si può parlare e stare insieme anche ad 1 metro di distanza, Infine il mio precedente articolo sulla letalità aveva suscitato qualche commento da catastrofista, no non lo sono cerco semplicemente di riportare quello che si estrapola dai dati, per rimarcare il fatto che i decessi dipendono dal fatto che ci siano meno contagi vi porto l'esempio ITALIA - SVEZIA.
La Svezia elogiata per il non aver fatto quasi nessuna chiusura vediamo che i contagi rimangono circa stabili come numero , oramai molto più alti che l'Italia , sempre in rapporto alla popolazione, ed i decessi rimangono altrettanto alti seguendo esattamente l'andamento dei contagi.Il virus potrebbe aver perso leggermente letalità magari grazie anche a migliori protocolli di cura, ma la cosa è abbastanza limitata stando a questi grafici e quello della scorsa settimana, l'effetto maggiore è dato dalla riduzione dei contagi.
Il Gores ha comunicato che i nuovi positivi riscontrati nelle ultime 24 ore sono 2 su un totale di 576 nuove diagnosi effettuate:1 della provincia di Macerata e 1 di fuori regione.
I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6718 su un totale di 61923 campioni testati. L'incidenza giornaliera del rapporto tra positivi e campioni analizzati è dello 0,34%, in decrescita rispetto alla giornata ieri (0,50%).
Il rapporto totale tra tamponi effettuati e il numero di positivi continua la sua lenta e costante discesa attestandosi oggi al10,84%, contro il 10,94% della giornata di ieri.
Il numero dei pazienti dimessi o guariti sale a 4147 (ieri erano 4059), mentre quello totale dei ricoverati scende a 107, contro i 108 di ieri, tra i quali 13 in terapia intensiva (dato questo stabile).
Di seguito, nel dettaglio, le tabelle trasmesse dal Gores
Nel pomeriggio di lunedì 25 maggio è avvenuta una cospicua donazione di oltre 400 kg di prodotti alimentari da parte della catena di supermercati Superconti alla Città di Camerino.
Erano presenti all’incontro anche il consigliere comunale Riccardo Pennesi e il presidente dell’associazione IoNonCrollo, Claudio Cingolani, che, insieme al Movimento giovanile Panta Rei, avevano già da tempo attivato un centro di raccolta di prodotti alimentari destinati alle persone che si sono trovate in difficoltà durante questo periodo di emergenza covid-19.
Questa donazione è stata possibile grazie ai dipendenti del punto vendita Superconti di Camerino che hanno voluto regalare alcune ore di lavoro ai più bisognosi e il cui valore è stato raddoppiato dall'azienda stessa.
"Questa importante donazione” - dice Claudio Cingolani – “ci permetterà di affrontare le tante richieste che ci arrivano durante i giorni di apertura della colletta alimentare, iniziativa nata per sostenere le famiglie che si trovano in difficoltà economica a causa della riduzione del lavoro per le restrizioni dovute all'emergenza sanitaria in atto".
Infatti, in collaborazione con l'amministrazione comunale è attiva a Camerino oramai da più di un mese una colletta alimentare presso la sede “InCentro” a San Domenico grazie alla collaborazione di Associazione IoNonCrollo, Movimento giovanile Panta Rei e Protezione Civile di Camerino. La sede è aperta il martedì, giovedì e sabato dalle 15.30 alle 18.30 sia per la consegna che per il ritiro di materiale.
“Un’iniziativa” - conclude il consigliere Pennesi - “che denota la grande forza e il coraggio con cui la comunità di Camerino ha risposto nuovamente ad una situazione d’emergenza, questa volta globale e senza precedenti, stringendo i denti e affrontando le difficoltà senza perdersi d’animo. Siamo abituati a non lasciare mai solo nessuno, insieme riusciremo a superare anche questo momento”.
Iniziati i lavori al teatro Filippo Marchetti. Parte la messa in sicurezza del tetto e di alcune delle pareti di una dei più importanti edifici di Camerino, che aveva riportato seri danni, dopo il sisma del 2016. In particolare, il tetto e alcune pareti portanti erano risultate la parte maggiormente danneggiata con un crollo parziale di una porzione della parte antistante il palcoscenico.
Lo scorso luglio tra i primi interventi programmati c’è stato proprio quello del teatro Filippo Marchetti, ritenuto una priorità anche a causa del peggiorare della situazione: “Abbiamo considerato fosse necessario intervenire subito – spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli - dal momento che, nel corso degli anni, dopo il sisma, il danno si era ulteriormente aggravato. Un primo intervento da 60mila euro fatto in precedenza, infatti, purtroppo non era stato sufficiente. Si sono verificati altri crolli, che abbiamo riscontrato in occasione di uno dei primi sopralluoghi. Così nei mesi successivi è stato effettuato un controllo della Sovrintendenza che ha confermato la necessità di ulteriori interventi. È seguito un sopralluogo dell’ufficio Beni culturali della Regione Marche dal quale abbiamo ottenuto un nullaosta per integrare il finanziamento per un ulteriore intervento da 300mila euro. Nel giro di pochi giorni – prosegue Fanelli – nonostante l’emergenza Covid19, siamo riusciti a far partire i lavori”.
A seguire l’intero cantiere è l’ingegnere Maurizio Paulini, anche presidente dell’ordine degli ingegneri Macerata, che spiega: “Ci sono stati diversi crolli anche a causa della pesantezza della copertura. Stiamo alleggerendo il tutto, sostituendo l’attuale copertura in coppi, con un’altra in lamiera così da evitare ulteriori infiltrazioni. Le pareti portanti esterne in alcuni casi hanno subìto dei crolli a loro volta quindi vanno riconsolidate e messe in sicurezza al fine di garantire la salvaguardia del bene. È un lavoro fatto praticamente a mano che comporta più tempo proprio per questo. Consideriamo comunque di riuscire a consegnare i lavori di messa in sicurezza per dopo l’estate”.
Recanati riapre da oggi le porte del suo prezioso Archivio storico comunale, un patrimonio documentario ricco e importante che conserva atti membranacei e cartacei di notevole interesse storico, dal 1202 al 1940 e ricostruisce la storia sociale e istituzionale della città, molto consultato e apprezzato da studiosi italiani ed internazionali.
Tra i documenti conservati nel suo interno: le riformanze, gli attuali verbali dei Consigli comunali recanatesi dai primi anni del 1400, i libri giudiziari con rendicontazioni dei processi e delle pene dal 1300 e una ricchissima documentazione del 1500 e 1600 soprattutto legata all’importante fiera che si teneva ogni anno nella cittadina marchigiana. Recanati nel Medioevo era un punto strategico dal punto di vista economico e commerciale e la fiera rappresentava un importante momento di scambio tra culture e idee, un motore di una trasformazione economica in atto dove merci, moneta e credito iniziarono ad intessere un forte legame.
“Riaprire l'archivio storico è un altro importante segno di ritorno alla normalità per la nostra città. – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Rita Soccio - Sono tanti gli studiosi e gli storici che ogni settimana consultano i preziosi documenti conservati in questo importante luogo della cultura. L'archivio rappresenta anche un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, con l'accordo sottoscritto con l'Università di Macerata e colgo l'occasione di ringraziare ancora una volta per la sensibilità dimostrata il Magnifico Rettore Francesco Adornato, il professore Roberto Lambertini e la dottoressa Francesca Bartolacci".
I documenti possono essere consultati dagli studiosi nell’apposita sala riservata della Biblioteca il cui accesso è possibile con il rispetto di tutte le misure in vigore per contrastare la diffusione del Coronavirus: è obbligatorio indossare mascherina e guanti, è necessaria l’igienizzazione delle mani tramite le soluzioni idroalcoliche presenti nell’apposita station all’entrata della biblioteca e il rispetto del distanziamento sociale di minimo 1 metro.
I documenti, dopo essere stati consultati, verranno isolati per qualche giorno in un’apposita area arieggiata e adibita alla “quarantena” e in seguito riposti in Archivio .
L’accesso ai documenti dell’ Archivio storico di Recanati è possibile solo su appuntamento al numero di telefono 071.9740021 o tramite messaggio sulla pagina Facebook “ Biblioteca Comunale Recanati”.
È in arrivo una truppa formata da 60 mila "assistenti civici" che avranno il compito di dare una mano al Paese ma soprattutto ai Comuni collaborando nel far rispettare il distanziamento sociale nei parchi, spiagge e locali ma anche per sostenere la parte più debole della popolazione in questa Fase 2.
Il lancio di questa nuova figura, che sarà individuata su “base volontaria”, è stato annunciato con una nota dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, e da Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci.
Il reclutamento partirà dopo il 25 maggio e sarà gestito dalla Protezione civile, così come era già accaduto nel pieno dell’emergenza sanitaria con i bandi di reclutamento di medici e infermieri da inviare nelle zone rosse d’Italia. In settimana infatti sarà emanato un bando rivolto a “inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali", dopodiché, i nuovi profili selezionati saranno coordinati dalla Protezione Civile che indicherà alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale e come ultimo step starà ai Sindaci dei Comuni stabilire in quale attività sociale saranno impiegati.
"Dopo le migliaia di domande di medici, infermieri e operatori socio sanitari, arrivate alla Protezione Civile nel momento maggiore emergenza negli ospedali italiani, ora è il momento - ha spiegato il ministro Boccia - di reclutare tutti quei cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazione di grande senso civico". Il presidente dell'Anci Decaro ha ricordato: "sono stati i volontari, con noi amministratori a prendersi cura di chi aveva più bisogno nella fase del lockdown. È ai volontari che vogliamo affidare le nostre comunità in questa nuova e complessa fase: quella in cui proviamo a convivere con il virus e impariamo a difenderci, anche tornando a una vita meno compressa dai divieti. Da questa emergenza possiamo uscire solo stando uniti e collaborando ognuno per la sua parte, con senso di responsabilità".
La proposta del Ministro Boccia, intorno alla quale si è scatenata una vera e propria bufera, non è stata accolta di buon grado dal mondo della politica le cui principali critiche hanno riguardato la pericolosità del compito unitamente alle tante perplessità sull'affidare un lavoro di controllo e sicurezza a persone senza preparazione e senza sapere nulla sul loro conto.
"Le decisioni assunte, senza preventiva consultazione del ministero dell'Interno, per l'istituzione della figura degli 'assistenti civici' in relazione alle misure di contrasto e di contenimento della pandemia Covid-19, non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio", hanno precisato fonti del Viminale all’agenzia Ansa.
Non si è di sicuro risparmiato in critiche l’ex europarlamentare ed ex ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda che ha aspramente attaccato il progetto del Ministro Boccia definendolo: “del tutto inaccettabile” e poi ha continuato: "La guardia civica va bene per il Venezuela. Pasquale Tridico dell'Inps non ci ha inondato di soldi, Vincenzo Boccia non ha speso 1 euro dei fondi europei e il commissario Arcuri ha fallito, questi messaggi paternalistici da questi 3 incapaci sono inaccettabili. Fate il vostro lavoro perché gli italiani hanno già fatto il loro". Ha affermato in un video pubblicato sui social l’attuale leader di Azione, Calenda - Come possiamo pensare che 60mila persone, senza arte né parte e formate chissà come, con un bando che arriverà persino in ritardo, si mettano a girare per l'Italia a dire agli italiani cosa devono fare sulla base di norme di cui nessuno capisce nulla – e infine ha ribadito - Questa cosa della guardia civica non può accadere”.
Anche il giornalista Nicola Porro nella sua consueta rubrica quotidiana "Zuppa di Porro" non ha di certo elogiato l'iniziativa del Francesco Boccia: "La proposta degli assistenti civici è davvero incredibile - ha esordito Porro durante il video pubblicato sulla propria pagina facebook - è un'idea imbarazzante e dimostra che chi ci governa non ha la più pallida idea di come giri il mondo - e prosegue - secondo la follia di questo governo , un gruppo di inoccupati dovrebbero controllare gli stanziamenti e altre irregolarità delle persone che per più di due mesi sono state rinchiuse in casa; credo che sia del tutto fuori dal mondo".
In questa situazione di particolare emergenza, l'Amministrazione Comunale di Civitanova Marche si sta adoperando per offrire un sostegno concreto alle famiglie civitanovesi, sia da un punto di vista logistico che organizzativo.
Molti sono gli aspetti a cui da settimane gli Assessorati ai Servizi Educativi e Formativi ed ai Servizi Sociali stanno lavorando, pur nell'attesa di una normativa chiara ed inequivocabile per alcuni settori. Dagli ultimi riferimenti normativi si procede dunque all'emanazione di un avviso pubblico con il quale intercettare le manifestazioni di interesse da parte di soggetti disponibili a realizzare attività ludico, ricreative, aggregative in favore di minori di età compresa tra 3 e 17 anni.
A differenza infatti degli anni scorsi quest'anno la possibilità di realizzare le attività estive è sottoposta a condizioni particolari causa emergenza covid. Le attività proposte potranno essere realizzate sia in collaborazione con questo Ente, sotto forma di co-progettazione, sia in forma autonoma, sempre nel rispetto di quanto previsto dalle linee guida emanate dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A partire da questo che è solo uno tra i vari aspetti a cui si sta lavorando per le famiglie civitanovesi, si auspica un ritorno alla normalità il più presto possibile.
Hanno preso il via oggi i test sierologici nella Regione Marche. Sono oltre 5.000 i cittadini marchigiani coinvolti per capire il livello di immunità della popolazione all'infezione da coronavirus. Lo ricorda la Croce Rossa Italiana Marche, che partecipa alla campagna, promossa dal Ministero della Salute, Iss e Ospedale Spallanzani, in collaborazione con l'Asur. e con il Servizio Salute della Regione Marche. Sono 150mila i cittadini coinvolti in tutta Italia con partecipazione decisa a random. La Cri avrà un duplice ruolo: contattare telefonicamente i cittadini chiamati a partecipare, tramite il call center regionale, ed effettuare il prelievo, che sarà analizzato dal laboratorio di virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona. Ogni cittadino "estratto" sarà contattato dal numero 06 55101400.
Oltre 20 gli operatori Cri che contatteranno i marchigiani per fissare, dopo un questionario, la data per il prelievo. Circa 45 i punti allestiti dalla Croce Rossa in tutte le Marche, in collaborazione con Asur e distretti.
Nel comune di Macerata sono circa 200 le persone che potranno sottoporsi al controllo gratuito, al via da mercoledì, e selezionate dall'Istat. Del servizio se ne occupa la Croce Rossa.
Nuovi provvedimenti in merito allo svolgimento dei mercati dopo la prima giornata di riapertura della settimana scorsa.
Tenendo anche conto delle restrizioni previste dai decreti del Consiglio dei Ministri, da quanto stabilito dai protocolli della Regione Marche legati alle attività di commercio per il contenimento della pandemia e delle linee guida scaturite a seguito della riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica del 22 maggio scorso, l’assessorato alle Attività produttive insieme al Comando della Polizia locale, ha emesso una nuova ordinanza che prevede:
- per quanto riguarda il Mercato dei Fiori di piazza Nazario Sauro, lo spostamento di due banchi, n. 468 e 469, in parte di natura alimentare, e posizionamento temporaneo degli stessi di fronte allo Sferisterio; lo spostamento del banco di vendita n. 482 posto di fronte allo Sferisterio e ricollocazione temporanea nel posteggio di viale Trieste n.207 attualmente libero (per spostamento dello stesso in piazza Vittorio Veneto);
- per quanto riguarda il Mercato del Foro Boario di Villa Potenza, la ricollocazione di tutti i posteggi alimentari e non alimentari secondo la planimetria che verrà predisposta dal Comando di Polizia Locale in accordo con l’assessorato alle Attività produttive;
- la necessità di prorogare, per un’altra settimana, la non effettuazione delle operazioni di “spunta”.
ll Gores ha comunicato che i nuovi positivi riscontrati nelle ultime 24 ore sono 2 su un totale di 398 nuove diagnosi effettuate, a cui si aggiungono 157 tamponi effettuati all'interno del percorso guariti: i nuovi casi rilevati sono uno nella provincia di Ancona e uno in quella di Fermo.
I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6716 su un totale di 61347 campioni testati.
Il numero dei pazienti dimessi o guariti sale a 4059 (31 in più rispetti a ieri), mentre quello dei ricoveri scende a 108, contro i 114 di ieri, tra i quali 13 in terapia intensiva.
Di seguito, nel dettaglio, i dati del Gores
Fra le attività che in questa fase possono ripartire c'è anche il canottaggio. E sulle acque del lago di Caccamo l'attività riparte alla grande grazie alla ricostituita associazione “Monti Azzurri canoa kayak”.
Il sodalizio è ora presieduto da Cristiano Leccesi di San Severino, con Daniele Bracalente di Serrapetrona nelle vesti di vicepresidente, e ha in animo di rilanciare il bacino artificiale come punto di riferimento regionale per gli appassionati di queste discipline sportive.
Un progetto sostenuto dall'Unione montana dei Monti Azzurri e dai cinque Comuni dell'hinterland: Serrapetrona, Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo e Cessapalombo. Il Circolo, che in passato contava una sessantina di soci, punta dunque a un rilancio e, una volta passata l'emergenza sanitaria, all'organizzazione di manifestazioni di un certo livello. Intanto, si guarda con ottimismo al presente: “Avremmo dovuto riprendere l'attività dallo scorso 5 aprile – dice il neopresidente Cristiano Leccesi – ma il lockdown ha impedito la ripartenza. Adesso, però, è possibile farlo per sport individuali come il nostro e quindi abbiamo deciso di riaprire il nostro Centro da mercoledì 27 maggio. Saranno riavviati anche i corsi per principianti e per chi vuole crescere nella pratica di questa disciplina. Si terranno ogni mercoledì e sabato dalle 15 alle 19.
Disturbi d’ansia, depressione, somatizzazioni, stati dissociativi. Sono questi i principali sintomi e le relative emergenze riscontrate nella popolazione dagli psicologi marchigiani nei quasi tre mesi di emergenza Coronavirus. “E purtroppo lo scenario futuro non promette miglioramenti – spiega Katia Marilungo, presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche -: anche a causa della crisi economica, dall’avanzare del disagio sociale ma anche dal non completo ritorno alla normalità, il quadro non fa che peggiorare e se non verranno tempestivamente attuati interventi e misure preventive incisive in termini di benessere psicologico potrebbe essere davvero troppo tardi. Ad oggi – aggiunge - sono ben 200 gli psicologi marchigiani che hanno aderito al progetto del GORES e della Protezione Civile della Regione Marche e che hanno offerto gratuitamente la loro professionalità e il loro tempo per aiutare i cittadini in difficoltà in questo particolare momento, rispondendo alle richieste di sostegno psicologico pervenute al Numero Verde dedicato. E numerosi – spiega Marilungo - sono stati anche i colleghi professionisti che attraverso associazioni, enti, cooperative e su iniziativa personale hanno attivato sportelli on-line gratuiti e che ancora oggi sono a disposizione della cittadinanza. A tutti loro va la nostra gratitudine, ma non possiamo continuare a chiedere un altro sforzo così grande agli psicologi marchigiani. Servono fondi e servono politiche a favore del sostegno psicologico alla persona: i colleghi del servizio pubblico sono allo stremo e da troppo tempo ormai riscontriamo un sotto organico di psicologi all’interno dei servizi sanitari nazionali. Senza contare che anche il tempo e l’energia dei volontari ha un limite. Servono impegno e azioni concrete a livello istituzionale – incalza la presidente dell’OPM - e una visione che si allineai al concetto di salute dell’OMS e includa la salute psicologica tra le priorità sanitari”.
Le nostre abitudini e soprattutto le nostre relazioni sociali sono state radicalmente modificate durante tutto il periodo del lockdown e purtroppo sappiamo molto bene che l’emergenza Coronavirus ha influito e influirà notevolmente sulla psiche dei cittadini. A dimostrarlo è stato anche l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite pubblicato dall’OMS in materia, ma anche i tanti studi e ricerche che proprio in questi giorni vengono pubblicati sugli effetti devastanti del Covid-19 sul nostro benessere psicologico. Secondo i dati pubblicati dal CNOP, 8 italiani su 10 ritengono che il ricorso allo psicologo possa aiutare a gestire questa fase e richiedono che il sistema pubblico assicuri assistenza psicologica. In particolare, la quasi totalità degli italiani richiede a gran voce la presenza di psicologi negli ospedali (90%), nelle strutture per anziani (87%), nei servizi sociali (84%), in aiuto ai medici di famiglia e nell’assistenza domiciliare (79%), in aiuto agli studenti (73%), nei luoghi di lavoro (72%). Inoltre il 62% pensa che avrà bisogno di un supporto psicologico per affrontare la normalità, quando prima dell’emergenza Coronavirus, solo il 40% degli italiani si era rivolto ad uno psicologo per sé o per altri membri della famiglia. Infine, 7 italiani su 10 ritengono che debbano essere attuate al più presto strategie di prevenzione psicologica a livello collettivo.
"Se la quarantena è stata un momento transitorio della nostra vita – aggiunge Katia Marilungo - ora è la paura e l’incertezza del nostro futuro a renderci ancora più fragili. Il tanto decantato “ritorno alla normalità” non ci sarà mai: nulla sarà più come prima, ma nessuno sa come sarà. Il cambiamento così repentino a cui ognuno di noi si è dovuto adattare in così poco tempo ha senz’altro portato a conflitti interiori che hanno generato una sofferenza psicologica. Problematiche che non possiamo sottovalutare e per cui purtroppo è facile prevedere nel prossimo futuro un aumento degli esordi psicopatologici, dei problemi connessi alle dipendenze, all’integrazione, alla convivenza a più livelli, ma anche ad un possibile aumento di suicidi”. E conclude: “A fronte di questo scenario, è chiaro a tutti come sia urgente e necessario investire maggiori risorse nei servizi psicologici e scongiurare il rischio di un aumento dei casi di disagio psicologico nei prossimi mesi. Ad oggi – spiega la presidente dell’OPM - il Governo non ha fornito fino a questo momento risposte adeguate non prevedendo risorse dedicate per questa tipologia di intervento. Per questo motivo siamo a richiedere un’azione immediata e mirata in merito, affinché si possa intervenire al più presto sugli effetti psicologici che il Coronavirus ha portato con sé, dando risposte concrete ai cittadini che chiedono aiuto in un momento così complicato e delicato come quello che stiamo vivendo. È necessario farlo subito– conclude - prima che sia troppo tardi”.
Il Gores ha comunicato che i nuovi positivi riscontrati nelle ultime 24 ore sono 2 su un totale di 398 nuove diagnosi effettuate, a cui si aggiungono 157 tamponi effettuati all'interno del percorso guariti: i nuovi casi rilevati sono uno nella provincia di Ancona e uno in quella di Fermo.
I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6716 su un totale di 61347 campioni testati. L'incidenza giornaliera del rapporto tra positivi e campioni analizzati è dello 0,50%, in decrescita rispetto alla giornata ieri (1,22%).
Il rapporto totale tra tamponi effettuati e il numero di positivi continua, invece, la sua lenta e costante discesa attestandosi oggi all'10,94%, ieri era dell'11,1%
Di seguito, nel dettaglio, le tabelle trsmesse dal Gores
Il primo tiepido sole ma soprattutto il primo weekend post lockdown fa riempiere di gente il lungomare e le vie del centro di Porto Recanati.
Questo pomeriggio infatti la città del litorale maceratese è stata letteralmente presa d’assalto dai cittadini e da molte altre persone provenienti dai paesi limitrofi che hanno deciso di approfittare del caldo per una passeggiata lungo la battigia o per gustarsi un buon gelato.
Quasi la totalità delle attività commerciali proprio in questa settimana hanno riaperto le porte dei propri locali ai clienti e tutti sono ripartiti rispettando le corrette misure di sicurezza per la tutela della salute pubblica così come hanno fatto le tante persone in giro per Porto Recanti.
Tutti muniti di dispositivi di protezione individuale e rispettosi dell’adeguato distanziamento sociale nelle file che si erano inevitabilmente create davanti ai vari negozi e bar; un bel segnale di responsabilità e di senso civico che ha contribuito a rendere ancora più splendida una giornata che ha fatto non solo riassaporare la stagione estiva ma anche un vero è proprio “nuovo inizio”.
Ora si attende il via libera per gli chalet e l’accesso alle spiagge per la prima tintarella ma se le premesse sono queste c’è da auspicare che l'estate che sta per partire, anche se un pò in ritardo per via dell'emergenza sanitaria, sarà senza dubbio bella, ma in maniera diversa.
Continua a crescere il seguito di “Giù la Maschera”, l'iniziativa editoriale del quotidiano online “Picchio News - Il giornale tra la gente e per la gente”, che anche nella serata di venerdì ha sfondato ancora una volta il muro dei 4000 contatti, confermando quindi i buoni numeri già registrati nell’ultima puntata.
Il titolo della terzo appuntamento è stato “Quattro Salti in Palestra”, dove la collaudata coppia formata dalla speaker radiofonica Morena Oro e il consulente in comunicazione Maurizio Lombardi hanno analizzato l'argomento relativo alle riaperture insieme ai titolari di piscine, centri benessere e palestre che proprio domani avranno la possibilità di tirare di nuovo su le serrande per ospitare i propri clienti
Anche in questa occasione sono stati tanti gli ospiti collegati da casa che hanno portato il loro contributo, raccontando le loro emozioni e anche paure per quello che ha tutti gli effetti si può definire un "nuovo inizio" . Sono stati infatti collegati in diretta da casa il presidente del Centro Nuoto Macerata, Mauro Antonini; Lola Fejzo, Direttrice della Scuola "Nasco Danza" di Porto San Giorgio e Lauro Prenna, istruttore della palestra Lu.Me., in Via Lorenzoni a Macerata che hanno raccontato come hanno affrontato il lockdown e come si stanno approcciando alla riapertura delle loro attività.
Una serata che come di consueto è stata arricchita con il lancio dei servizi giornalistici e interviste realizzati ai titolari di palestre, piscine e resort del maceratese che hanno portato la loro testimonianza su come si stanno approcciando a questa delicata fase di ripartenza.
“Partiremo il 3 giugno in quanto ci siamo presi un po’ di giorni in più perché le norme che siamo obbligati a rispettare sono diverse – ha annunciato il presidente Mauro Antonini presidente del Centro Nuoto Macerata – fortunatamente lavoriamo con il cloro quindi la piscina è già di per se un luogo molto sano però dobbiamo ancora assimilare tutte le procedure di sicurezza e acquistare dei materiali di sanificazione che in questo momento sono molto richiesti e ciò comporta dei ritardi nelle consegne – e precisa - ci sono degli adempimenti sia pratici che normativi che richiedono del tempo quindi abbiamo preferito prendercelo ora, così quando riapriremo saremo in grado di offrire un servizio corretto sia sotto l’aspetto sostanziale che formale”.
Un ripartenza che però in alcuni casi ancora stenta a decollare come ci ha raccontato Emanuele Fagioli , titolare di “Casa Tua Spa Resort” a Porto Recanati: “Siamo fermi da Marzo ma ora stiamo ricominciando a e lavorare con alcune aziende della zona che ci stanno mandando dei clienti – illustra Fagioli - al momento di turismo ancora non se ne parla perché fino a che i confini con le altre regioni non saranno di novo aperti il lavoro è al momento resta pochissimo – e poi sottolinea - Durante il periodo di lockdown ha disdetto praticamente il 90% della clientela specialmente tutto ciò che erano le prenotazioni di maggio e giugno; agosto ancora c’è ne sono alcune però ora sembra che un po’ di movimento ci sia, quindi spero che si creino tutti i presupposti per far si che la stagione estiva sia quantomeno discreta”
Se alcuni hanno già riaperto le porte dei propri locali c’è ancora chi è ancora deve decidere se tirare su o no le serrande: “ Noi stiamo ancora valutando la riapertura perché vogliamo comunque essere certi di poter tutelare adeguatamente la salute dei nostri frequentatori – spiegano i gestori di “InCentro Fitness” di Macerata Federico Moretti e Nicole Micarelli - le misure di sicurezza non sono molto facili da rispettare in quanto ci sono anche dei costi legati al materiali di sanificazione da acquistare – quindi dichiarano - Stiamo valutando ogni regola a cui ci dobbiamo attenere ma nonostante tutte le difficoltà che ci sono vogliamo tornare a metterci in moto e questo lo dobbiamo non solo ai nostri clienti ma anche a tutto il nostro staff che lavora in questo centro fitness”.
Appuntamento ora con una nuova puntata fissato per martedì 26 maggio, sempre il 21:15 in diretta web, dove questa volta i protagonisti saranno i titolari e i direttori dei teatri e delle sale cinema, che anche loro a breve avranno la possibilità di riaprire le porte dei loro locali.
Ricordiamo inoltre che sarà possibile intervenire in diretta con domande, riflessioni e suggerimenti che saranno poi discussi dagli ospiti nel corso della trasmissione.
Nella mattinata di oggi è tornato il mercato settimanale a San Ginesio. Dopo un'attenta valutazione degli spazi è stata concessa, a tutti gli operatori commerciali titolari di posteggio e agli spuntisti, l'opportunità di esercitare l'attività di vendita in centro storico. Un primo passo verso un lento ritorno alla normalità.
La polizia locale, tramite l’Ispettore Capo Marisa Fagiani e l'agente Matteo Porfiri, si è attivata sin dal primo mattino per far osservare le norme di distanziamento interpersonale e tra i banchi di vendita, così come sancito dal Governo e dalla Regione Marche per il contenimento della diffusione del coronavirus.
Il comportamento dei commercianti e dei cittadini ginesini si è dimostrato esemplare, nessuna infrazione è stata rilevata.