Cartellonistica sulla spiaggia, con le norme anticontagio tradotte in inglese, punti attrezzati con i cestini della raccolta differenziata, bagnini di salvataggio presenti dalle 10 alle 18 e controlli affidati alla Polizia locale, che girerà con le biciclette nel fine settimana e con il Quad direttamente sull’arenile.
È quanto sta predisponendo l’Amministrazione comunale di Civitanova Marche per consentire la fruizione in sicurezza dei tratti di spiaggia liberi da concessioni demaniali. Sarà garantito, anche in questi tratti di mare, il servizio di salvataggio con gli operatori che presteranno servizio inizialmente dal primo week-end di giugno per poi, dal secondo sabato di giugno, presidiare quotidianamente le spiagge fino alla prima domenica di settembre, dalle ore 10 alle 18.
Da quest’anno, inoltre, l’amministrazione si è fatta carico anche di un maggior intervento di pulizia generale della spiaggia, anche sugli arenili privati.
“A Civitanova vogliamo garantire la possibilità di andare al mare a tutti – ha spiegato l’assessore al Turismo Maika Gabellieri –. Abbiamo predisposto una campagna informativa con apposita cartellonistica che sarà affiancata a controlli dei Vigili, anche severi se necessario. Siamo fiduciosi nella buona condotta dei singoli e ci auguriamo che anche questa estate daranno il buon esempio in città. Il comportamento di ognuno è fondamentale per la ripartenza del nostro futuro. Naturalmente se si verificheranno spiacevoli episodi saremo pronti a ricalibrare gli interventi".
"È cambiato il nostro modo di godere degli spazi comuni, ma con le giuste regole possiamo riprendere le nostre attività e i nostri momenti di relax - aggiunge Gabellieri -. Anche la raccolta dei rifiuti è molto importante, rinnoviamo un appello al corretto conferimento della differenziata e al rispetto dell’ambiente, soprattutto in questo particolare momento di emergenza sanitaria”.
L'amministrazione comunale di Civitanova Marche ricorda, pertanto, che è obbligatorio rispettare il distanziamento fisico di almeno 1 metro in ogni circostanza (unica deroga: persone del medesimo nucleo familiare o conviventi – fornendo apposita documentazione se richiesta). La posa di ombrelloni, lettini, sdraie e teli da mare deve rispettare la distanza minima: 3,5 metri da palo a palo per gli ombrelloni e 2 metri tra lettini, sdraio e teli da mare.
L'obbligo di distanziamento sociale è valido anche su arenili e scogliere, nonché nel corso della balneazione o durante l’utilizzo di docce e servizi igienici.
"Coloro che passeggiano lungo la battigia dovranno avere cura di osservare le misure di distanziamento fisico e limitare lo stanziamento. Vanno obbligatoriamente osservate tutte le misure di igiene personale, curando in particolare la pulizia e disinfezione frequente delle mani, anche dei bambini. I genitori (o chi per loro) hanno l'obbligo di far rispettare tutte le norme comportamentali anche dai bambini" specificano dal Comune.
Rovesci temporaleschi in arrivo nelle Marche venerdì 29 maggio ma che interesserà anche la gioranta di sabato.
Quest'oggi, alle 13, la Sala Operativa della Protezione Civile Regionale delle Marche,le, ha diramato un messaggio di allertamento di livello giallo su tutto il territorio regionale per temporali a partire dalla mezzanotte fino alle 24 di domani.
Una circolazione ciclonica sull’est europeo convoglia impulsi di aria fresca sul bacino Adriatico causando situazioni di instabilità in particolare nella giornata di venerdì.Le precipitazioni saranno sparse a prevalente carattere di rovescio o di temporale localmente intenso. Fenomeni in esaurimento dal pomeriggio a partire dal comparto settentrionale della regione.
La Provincia di Macerata ha ultimato nei giorni scorsi i lavori di asfaltatura sulla provinciale 22 “Castelraimondo - Camerino”.
La manutenzione straordinaria, necessaria per assicurare la sicurezza e la fluidità della circolazione, è stata effettuata dalla ditta Asfalti di Grottazzolina, e ha interessato dei tratti puntiformi, quelli più ammalorati, della provinciale.
L’intervento, dal costo complessivo di quasi 50 mila euro, è stato finanziato con risorse dell’Ente.
Riparte anche la scuola di danza a Tolentino.
"Da lunedì 25 maggio – ricorda Alessia Tiberi insegnante della scuola di danza di Tolentino Alchemy Dance Studio - abbiamo riaperto la nostra sede di via Sacharov, seguendo le linee guida nazionali per il settore sportivo. Prima dell’inizio dei corsi abbiamo fatto sanificare la struttura da una ditta specializzata e abbiamo organizzato gli ambienti in modo tale da garantire le distanze di sicurezza.
All’ingresso principale sono stati posti appositi marcatori per rispettare la distanza di un metro, le ampie sale ci permettono di garantire a tutti gli allievi e alle allieve più della distanza minima di 2 metri, facilmente intuibile con dei quadrati disegnati a terra e l’ingresso secondario ci dà la possibilità di non creare assembramenti nel momento del cambio fra un’ora e l’altra.
Tutti gli allievi arrivano già vestiti per la lezione e in sede possono cambiare solo le scarpe, dopo aver ben sanificato le mani con il gel messo a disposizione all’ingresso. Al termine di ogni lezione vengono poi disinfettate panchine, sedie e attrezzi per i tesserati che ne usufruiranno l’ora successiva.
Abbiamo anche allestito una piccola sala d’aspetto all’aperto per i genitori e accompagnatori, che sempre rispettando le dovute distanze, possono attendere la fine delle lezioni dei propri figli.
Non è sicuramente come ci aspettavamo di vivere questo momento dell’anno, in cui di solito siamo a poco tempo dallo spettacolo e fervono i preparativi e le prove, ma siamo comunque contenti di riprendere le attività per i bambini e gli adulti, che non vedevano l’ora di rientrare in sala danza, anche se con metodi e tipologie di lezioni differenti; ad esempio per gli adulti delle danze caraibiche che non possono ballare in coppia o per le ragazze del corso di contemporaneo che non possono svolgere esercizi di contact, per le bambine più piccole del giocodanza e della propedeutica che non possono prendersi per mano per fare il consueto cerchio di inizio lezione.
Speriamo – conclude Alessia Tiberi - di poter allestire un piccolo spettacolo nel mese di luglio, per dare la possibilità a genitori, parenti ed amici di godere di un momento di divertimento e di poter vedere i frutti di un anno di lezioni dei bambini, ragazzi ed adulti, a dimostrazione del famoso The show must go on ".
Sarà la Wyde srL, società milanese specializzata nella formazione e gestione di aziende, con il progetto MATT PLAYGRUOND, a gestire MATT (acronimo di Macerata – Artigianato – Tecnologia – Territorio) il nuovo spazio urbano frutto della riqualificazione dell’ex Mattatoio.
Wyde è stata infatti posizionata al prima posto della graduatoria dalla commissione che ha preso in esame le proposte arrivate all’Amministrazione comunale di Macerata a seguito del bando emanato che prevede la gestione degli spazi assegnata a titolo di comodato gratuito, inizialmente per il periodo di tre anni eventualmente rinnovabile per ulteriori tre anni.
La riqualificazione degli spazi dell’ex mattatoio comunale e la loro conseguente gestione è parte integrante e rilevante del Progetto Start Macerata le cui finalità sono state promosse ad inizio 2019 dal Comune di Macerata e fatte proprie da un nutrito gruppo di istituzioni economico finanziarie e di formazione universitaria del territorio (www.startimprese.it). Obiettivo quello di creare un ambiente più favorevole alla nascita e allo sviluppo di nuove imprese centrate in particolare su capacità innovativa e competenze delle giovani generazioni.
Nel 2020 gli effetti economici e sociali delle azioni intraprese per contrastare la diffusione della pandemia rendono ancora più stringenti le esigenze di nuovi spazi, fisici e digitali, per l’impresa e per il lavoro. D’altra parte, rimangono centrali i fattori di successo già individuati da Start e cioè la diffusione delle competenze digitali, l’innovazione di prodotti e processi, la specializzazione in settori come la manifattura digitale, la produzione culturale, i servizi ai cittadini, la sostenibilità ambientale.
Il gestore assicurerà quindi, nel “nuovo mondo” che stiamo affrontando, la fruibilità di servizi e attività funzionali al sostegno delle nuove imprese del territorio locale, tra cui lo svolgimento d’incontri di formazione e relazioni di networking per la promozione della cultura dell’imprenditorialità e dell’innovazione, in piena coerenza con le finalità espresse dal progetto Start.
Per quanto riguarda la struttura i lavori di adeguamento, finanziato dai fondi FESR e FSE della Regione Marche 2014-020 del progetto ITI (Investimenti Territoriali Integrati urbani) “In-Nova Macerata”, per un importo complessivo di 600.000 euro, stanno riguardando la rimozione delle attuali divisioni interne in cartongesso, la realizzazione di nuove pavimentazioni, di una coibentazione per l’isolamento acustico, controsoffittature per l’inserimento della parte impiantistica, tinteggiatura con idropittura e la sistemazione degli infissi, dovrebbero concludersi entro la fine di giugno poi si procederà con l’arredo degli spazi e l’installazione dei necessari servizi tecnologici
Il Comune di San Severino Marche ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse per l’appalto dei lavori relativi alla riparazione danni e miglioramento sismico di palazzo dei Governatori, sito in via Cesare Battisti.
L’intervento, per un importo complessivo di oltre 745mila euro, è finanziato con i fondi messi a disposizione con l’Ordinanza n. 56 del 2018 dal Commissario straordinario per la ricostruzione post terremoto del Centro Italia.
Le domande di partecipazione al bando, disponibile all’indirizzo https://www.comune.sanseverinomarche.mc.it/bandi-di-gara/avviso-manifestazione-interesse-procedura-negoziata-per-intervento-di-riparazione-danni-e-miglioramento-sismico-in-seguito-agli-eventi-sismici-2016-palazzo-dei-governatori/ vanno presentate entro e non oltre il 12 giugno prossimo.
Eretto nel 1607 palazzo Governatori, o del Podestà, ha sempre ospitato le istituzioni giudiziarie della città prima di accogliere alcuni uffici del Comune. Sulla facciata sono ancora visibili gli stemmi in pietra dei governatori che un tempo abitarono il palazzo. Sulla corte interna si affacciano i prospetti loggiati dell’ampio scalone dotati di arcate rinascimentali possiate su pilastri ottagonali.
Al piano nobile restano gli ambienti voltati e la sala delle udienze con il suo pregevole apparato ligneo d’arredo e l’elegante portale d’ingresso. Qui, dopo il terremoto del 2016, si tengono le sedute del Consiglio comunale.
La porzione posteriore del palazzo fu adibita a carcere fino agli anni Ottanta. Dal 1968 palazzo dei Governatori ospita anche la biblioteca comunale “Francesco Antolisei.
Il Gores ha comunicato soltanto un nuovo caso di positività al Coronavirus riscontrato nelle ultime 24 ore su un totale di 796 nuove diagnosi effettuate.
Un incremento minimo rispetto alla giornata di ieri dove la Regione Marche aveva raggiunto quota zero positivi a fronte di 892 tamponi analizzati ieri e si è trattato della prima volta dall'inizio dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus.
Il nuovi caso porta il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6719 su un totale di 63611 campioni testati.
È sceso, inoltre, sotto quota cento (da 103 a 92) nelle ultime 24ore il numero dei ricoverati per coronavirus nelle Marche: in calo i degenti in semi-intensiva (da 14 a 11), nei reparti non intensivi (da 37 a 28), stabile il numero dei pazienti in intensiva (13) mentre sale per l'area post-acuti (da 39 a 40); sono invece 151 le persone ospitate in strutture territoriali (da152). Emerge dall'aggioramento del Gores. In crescita i guariti/dimessi (da 4.272 a 4.376). Ancora in diminuzione il numero di positivi in isolamento domiciliare (da 1.347 a 1.254) e delle persone isolate in casa per contatti con positivi (da 3.335 a 3.073). Di questi ultimi (320 sono operatori sanitari) 1.183 presentano sintomi del virus.
Ecco le tabelle rese note dal Gores:
Nel giorno in cui la Regione Marche registra, per la prima volta dall’inizio dell’emergenza, zero contagi da Covid-19 e dopo l’annuncio che il Consiglio regionale ha approvato lo stanziamento di 14 milioni per la demolizione e la ricostruzione dell’Ospedale di Comunità della Città di Tolentino “SS Salvatore”, sono stati consegnati i lavori ed è stato aperto il cantiere per la realizzazione di 18 alloggi in piazzale della Battaglia (Quartiere Foro Boario, nei pressi della nuova Caserma dei Carabinieri) e di un secondo cantiere per altri 48 nuovi appartamenti. Tutti realizzati in sostituzione delle Sae.
Presenti Luca Ceriscioli Presidente della Regione Marche, Massimiliano Sport Bianchini Presidente dell’ARAP Marche, Angelo Sciapichetti Assessore regionale alla protezione Civile, Giuseppe Pezzanesi Sindaco di Tolentino Giuliano Riccio legale rappresentante della LIRI Costruzioni aggiudicataria dell’appalto e Luigi Montella responsabile di cantiere.
"Un’altra giornata importante per la nostra Città – ha detto il Sindaco Giuseppe Pezzanesi – Oggi consegniamo il cantiere di nuovi alloggi che saranno realizzati in piazzale della Battaglia, in sostituzione della Sae. 66 nuovi appartamenti che saranno assegnati alle famiglie che hanno perso la loro abitazione a seguito del sisma e che una volta passata l’emergenza, saranno a disposizione di giovani coppie e di famiglie in difficoltà. Una soluzione fortemente voluta dalla nostra Amministrazione e che ha trovato l’appoggio fattivo e i finanziamenti della Protezione Civile nazionale, della Regione Marche e dell’ERAP Marche"
Con Ordinanza del capo dipartimento della Protezione Civile n. 510 del 27 febbraio 2018 il Comune di Tolentino ha visto assegnate risorse per € 20.850.000, per la realizzazione di strutture abitative da destinare ai soggetti che dimoravano in una abitazione dichiarata inagibile con esito tipo E o F, in luogo della realizzazione delle SAE.
Al fine di dare attuazione a tale ordinanza il Comune di Tolentino ha individuato cinque aree dove localizzare gli interventi costruttivi, precisamente:
- Piazzale Battaglia lotto A n. 48 alloggi;
- Piazzale Battaglia lotto B n. 18 alloggi;
- frazione Paterno n. 8 alloggi;
- Via VIII marzo n. 16 alloggi,
- Contrada Pace lotto 1 n. 16 alloggi;
- Contrada Pace lotto 2 n. 24 alloggi
per complessivi 130 alloggi.
I primi quattro interventi sono stati affidati, a seguito di apposita convenzione, all’ERAP Marche che ha provveduto alla loro progettazione, all’affidamento dei lavori ed alla gestione dell’appalto con un proprio Ufficio di direzione lavori, mentre gli altri due sono stati gestiti direttamente dal Comune di Tolentino e l’ERAP Marche ha effettuato solo la gara d’appalto.
Tutti gli interventi sono stati progettati e validati, per i primi quattro sono state anche effettuate da parte di ERAP Marche le procedure di gara ed aggiudicati i lavori.
Mercoledì 27 maggio, sono stati consegnati i lavori di Piazzale Battaglia lotto A n. 48 alloggi e di Piazzale battaglia lotto B n. 18 alloggi, mentre nel prossimo mese di giugno saranno consegnati i lavori di frazione Paterno n. 8 alloggi e di Via VIII marzo n. 16 alloggi.
Sono inoltre state pubblicate le gare dei due ultimi lotti e nel mese di giugno si procederà alla loro aggiudicazione.
L’ERAP Marche e il Comune di Tolentino, pur nella situazione eccezionale determinata dal Coronavirus, non hanno mai interrotto le attività per potere giungere al rapido avvio dei lavori.
Nel Comune di Tolentino sono anche in corso, sempre per le stesse finalità, ma con finanziamento della Regione Marche di 6 milioni di euro, i lavori per la realizzazione di un importante piano di edilizia residenziale pubblica finalizzato alla costruzione di 46 appartamenti in Contrada la Rancia da utilizzare in luogo delle strutture abitative di emergenza, i cui lavori presumibilmente saranno completati entro il prossimo mese di ottobre, emergenza coronavirus permettendo, anche in questo caso il soggetto attuatore è stato l’ERAP Marche.
Le due operazioni hanno un valore economico di € 26.850.000,00 e prevedono la realizzazione complessivamente di n. 176 alloggi che terminata l’emergenza dovuta al sisma saranno utilizzati dal Comune di Tolentino come alloggi di edilizia Residenziale pubblica. In tal modo si sono realizzati alloggi che potranno essere utilizzati nel tempo per finalità sociali, senza consumo di territorio ma o in aree edificabili o recuperando edifici esistenti ed a costi notevolmente inferiori rispetto alle SAE.
Da non dimenticare gli interventi gestiti direttamente dall’Ufficio Tecnico del Comune finanziati con ordinanza del Commissario speciale della ricostruzione n 27/2017 che prevedono la realizzazione di quattro alloggi all’ex ospedaletto dei pellegrini in via Osmani e 4 alloggi alla ex scuola rurale di contrada Paterno, i cui lavori sono attualmente in corso.
“Tanti semafori verdi per il programma elettorale realizzato quasi nella sua interezza dalla giunta regionale in questi cinque anni di mandato segnato da due emergenze, il sisma e il Covid, dal caso Aerdorica e dal trasferimento di competenze delle Province”. Lo afferma il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli che questa mattina, insieme agli assessori, ha fatto un bilancio di quanto realizzato nel corso della legislatura e testimoniato da un documento digitale on line dove punto per punto ogni cittadino con un semplice clic potrà verificare la realizzazione dei singoli aspetti del programma. (link: https://www.regione.marche.it/5anni.pdf) Un semaforo verde, giallo e rosso indica quanto fatto. Un bilancio che si sarebbe dovuto tenere a fine febbraio e che è stato posticipato a causa dell’emergenza pandemica ed il conseguente rinvio delle elezioni. “Lo facciamo oggi - ha detto Ceriscioli - in un giorno lieto, che registra per la prima volta zero contagi. Come amministratore, è per me una abitudine quella di andare a rendicontare quanto fatto rispetto a quanto promesso ai marchigiani. Un rapporto che dovrebbe essere normale tra amministratori e cittadini. Come sono andate le cose? Ogni settore previsto ha avuto obiettivi, impegni ed investimenti – ha proseguito il presidente –. Abbiamo dato il segno di un governo che rispetta gli impegni con i cittadini anche in situazioni straordinarie come quelle in cui ci siamo venuti a trovare quando siamo stati colpiti dal terremoto e dall’emergenza sanitaria che ha precedenti solo nell’epidemia della Spagnola nel 1920. Oggi - ha continuato il presidente - è anche l’occasione per ringraziare tutti i dipendenti che lavorano nella Regione. Se abbiamo realizzato gran parte del programma è stato grazie al contributo di tutti. La politica fa la programmazione, ma poi chi fa camminare i progetti sono i Servizi. Una famiglia che si è molto allargata con le Province: siamo ormai migliaia di persone che lavorano nell’ente e dentro ogni misura c’è il contributo di chi ci ha permesso di arrivare a risultati così importanti”.Ceriscioli con onestà intellettuale ha indicato anche i semafori gialli e rossi. Rosso per esempio per il collegamento tra A14 e porto di Ancona. “Era un punto forte – ha spiegato -. Sapevamo che c’era un progetto in corso, con un accordo tra Comune, Regione e un’impresa, ma la cosa è ancora da realizzare con Anas che sta valutando uno studio alternativo, nonostante con Conte ponemmo con forza questo tema. Si tratta di un impegno che rimarrà a chi governerà la Regione se la riterrà una priorità come noi. Tre i semafori gialli. Uno relativo al sostegno all’imprenditoria femminile, ma c’è un motivo preciso: la Commissione europea non consente misure dirette per imprese di questo tipo ma grazie a misure trasversali si è comunque incentivato il settore dando una risposta anche se non come volevamo. Giallo anche per la Fano - Grosseto: ottenuti oltre 300 milioni di euro, ma non abbiamo visto un metro di strada realizzata. I soldi sono un passo avanti ma non sufficiente. Stessa cosa per il quadrante sud: 30 milioni stanziati per il miglioramento della Salaria, ma ancora non c’è un metro di cantiere a parte ad Acquasanta”. Dopo il presidente sono intervenuti tutti gli assessori di giunta che hanno sottolineato quanto fatto per i settori di competenza. I singoli interventi sono disponibili al link: https://youtu.be/qNVS2SDQtrk L’assessore al Turismo e alla Cultura Moreno Pieroni ha rimarcato l’importanza di aver riunito in un unico assessorato due settori trainanti e interconnessi per l’economia marchigiana; il passaggio dagli 8 milioni del 2015 ai 60 di oggi per la promozione e l’accoglienza; i 22 milioni per il rinnovo delle strutture ricettive; i 13 milioni per il risanamento di Aerdorica e l’attivazione di 47 nuovi voli fino al 2022; i 25 milioni dai 4 del 2015 per i grandi eventi legati a Rossini, Leopardi e Raffaello. L’assessore al Lavoro, alla formazione e all’Istruzione Loretta Bravi ha parlato delle numerose azioni volte a connettere in un unico tessuto il mondo dell’istruzione e del lavoro con misure specifiche a partire dai cluster regionali e dai settori strategici in sinergia con i territori, le imprese e i Centri per l’impiego; della riformulazione della rete scolastica regionale dell’offerta formativa e del diritto allo studio; del sostegno al welfare familiare; delle politiche di tutela dei lavoratori con la cassa integrazione ordinaria e in deroga e il reddito di cittadinanza. L’assessore al Bilancio e al Personale Fabrizio Cesetti ha evidenziato i risultati di una sana gestione del bilancio: la riduzione del debito del 30%, gli investimenti e la riduzione pressione fiscale. Una virtuosità che ha consentito di mettere in campo la manovra da 210 milioni che verrà esaminata dal consiglio regionale. Drastica la riduzione dei costi politici di giunta e assessori, importante la valorizzazione del patrimonio e il risparmio per fitti passivi di circa 3 milioni. Per l’organizzazione del personale, attuata la riforma epocale delle province che ha cambiato la natura stessa della Regione: non più solo ente di programmazione ma anche di gestione. Nell’emergenza Covid, infine, vengono gestite 1.883 persone in smart working per continuare a fornire pronte risposte ai cittadini. L’assessora alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità Manuela Bora, sottolineando la solida eredità che lascia questa giunta, ha ricordato i 50 milioni di bandi per le imprese già approvati e disponibili, il grande sostegno alla innovazione e alla ricerca delle imprese (70 milioni per 250 aziende), la spinta alla green economy, la conclusione della graduatoria per l’internazionalizzazione con 5 milioni di euro, gli incentivi per le donne che tornano al lavoro dopo la maternità e la massima attenzione alla prevenzione della violenza di genere, che ha permesso di passare dai soli 2 centri antiviolenza esistenti all’inizio del mandato nelle Marche a ben 9 centri di cui 5 antiviolenza, 2 per l’emergenza e 2 di accompagnamento all’autonomia. L’assessore ai Trasporti e alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti si è soffermato sui 33 milioni di investimenti nel trasporto pubblico locale per consentire il rinnovo del parco automezzi e garantire maggiore sicurezza ai passeggeri: 189 i nuovi pullman in circolazione e altri 219 in programma. Ha parlato poi dell’elettrificazione delle linee ferroviarie Ascoli-Porto d’Ascoli e Ascoli – San Benedetto del Tronto. Finanziata invece con 120 milioni la Civitanova – Albacina che si completerà entro il 2024. Due le nuove fermate realizzate e molto attese: Macerata Università e Tolentino dove sorgerà il nuovo polo scolastico post sisma. Entro il 2025 ci saranno inoltre 28 nuovi treni. Per quanto riguarda l’aspetto ambientale infine la raccolta differenziata ha superato il 70% nella Regione. La vicepresidente Anna Casini in conclusione si è focalizzata sul nuovo assetto sostenibile e di qualità che è stato dato nel campo infrastrutturale e agricolo. In particolare ha parlato della rete ciclabile regionale, che grazie all’intercettazione dei fondi e alla capacità di visione politico amministrativa, sarà una vera e propria nuova rete infrastrutturale da nord a sud della regione. Questa infrastruttura si andrà ad aggiungere al grande valore della ciclovia adriatica e la sua progettazione affidata proprio alla Regione Marche in qualità di capofila, con percorsi che si integrano con quanto fatto dal settore turismo. Altro importante argomento trattato è stato quello dell’edilizia scolastica che vede investimenti complessivi nella regione per circa mezzo miliardo di euro già assegnato agli enti locali. Legandosi alla sostenibilità e alla qualità, ha infine ricordato il grande investimento fatto sui giovani agricoltori e nel settore del biologico.
Claudiana Di Nardo, finora dirigente della Presidenza del Consiglio dei ministri, è il nuovo Direttore Generale della struttura del Commissario alla Ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016. La sua nomina arriva insieme a quella di Francesca Pazzaglia, ingegnere, dirigente dell’Ufficio ricostruzione Umbria, alla guida dell’Area Ricostruzione. I due decreti di nomina firmati dal Commissario Giovanni Legnini, dopo una selezione pubblica, completano il nuovo assetto di vertice dirigenziale della struttura, che conta anche Patrizia Fratini all’Area Personale, risorse e contabilità, ed Elettra Rinaldi a capo della Segreteria tecnica, ed è composto interamente da donne.
“La definizione della nuova struttura dirigenziale ed il completamento degli Uffici di Staff sono un passaggio essenziale, insieme al rafforzamento del personale che stiamo attuando, per consentire a questa struttura di affrontare adeguatamente i tanti e difficili compiti che deve svolgere” ha detto il Commissario Legnini, congratulandosi con le nuove dirigenti. “La ricostruzione del Centro Italia dopo il terremoto del 2016 affidata al Commissario e alla struttura – ha sottolineato Legnini – è molto più che un semplice lavoro. E’ un dovere nei confronti delle popolazioni colpite, e una missione civica e morale per la nostra squadra e per ciascuno di noi”.
La vacanza delle figure dirigenziali, così come di circa la metà del personale previsto dalla pianta organica, è per inciso uno dei punti di maggior criticità sottolineati dal rapporto di Due Diligence affidato ad Invitalia dal Commissario due mesi fa, al momento del suo insediamento, per avere un quadro completo della situazione e delle attività amministrative e finanziarie della struttura, che viene pubblicato oggi sul sito internet www.sisma2016.gov.it.
Il Rapporto evidenzia numerosi problemi sotto il profilo gestionale ed amministrativo ai quali si sta facendo fronte con una serie di azioni strutturali che vengono delineate in una nota di accompagnamento.
Segnali positivi dagli operatori degli stabilimenti balneari del litorale porto recanatese.
“Noto con grande soddisfazione che tutti si stanno dando un gran da fare, negli allestimenti degli chalet, a seguito dei numerosi sopralluoghi ho visto mezzi che stanno livellando le aree in concessione, ombrelloni e lettini già posizionati – dice l’Assessore all’urbanistica Piergiorgio Toschi - E’ un bellissimo segnale, quello che colgo da questa operosità degli operatori turistici che non sono affatto scoraggiati da disposizioni normative nazionali o regionali e si sono rimboccati le maniche, passando probabilmente notti insonni sulle misure per il posizionamento degli ombrelloni e si vogliono far trovare pronti per accogliere i loro clienti".
"Ho altresì percepito una voglia di fare le cose seguendo le regole - prosegue l'assessore - e di far percepire ai turisti un senso di sicurezza e di rispetto delle normative che, in questo momento, siamo tutti invitati a rispettare per uscire da questa situazione che a mio modesto avviso ci ha segnato e ci condizionerà per diverso tempo".
"Sono molto soddisfatto dell’uso del canale WhatsApp con i titolari degli stabilimenti balneari per coadiuvare gli stessi nelle varie procedure amministrative e per renderli informati delle varie disposizioni normative, che in questo periodo sono state in costante evoluzione - conclude l'assessore -. Il tutto allo scopo di coadiuvare la categoria e fornire la massima assistenza per affrontare la stagione balneare. Un grazie a tutti gli operatori che stanno lavorando, un in bocca al lupo a tutti per la stagione che sta per iniziare e mi raccomando non abbassiamo la guardia”.
La tanto attesa fase 2 è appena cominciata è per i titolari di tanti esercizi commerciali è stato finalmente tempo di tirare su le serrande per tornare ad accogliere nuovamente i clienti e rimettersi a lavoro.
La categoria che attendava forse con più trepidazione questo momento era quella dei ristoratori che, tra regolamenti ancora non limpidi e difficoltà varie, stanno iniziando a carburare. In molti erano già attivi con il servizio di consegna a domicilio, tanti altri, in attesa di capire le precise norme da rispettare, hanno deciso di intraprendere la sfida della cucina da asporto.
Tra questi ultimi c'è anche Villa Anton di Recanati che, dal 1975, è sempre più un punto di riferimento oltre che un'eccellenza del maceratese grazie agli anni passati ad affinare i menu e a curare l’ospitalità nella ristorazione.
Grandi e piccole cerimonie, eventi, anniversari, conferenze e tanto altro; sono questi una parte dei servizi offerti dal competente staff di questa struttura che oggi intraprende una sfida tutta nuova ma sicuramente accattivante perché in un periodo complesso come quello attuale la capacità di adattamento, per una piccola o grande impresa, diventa un requisito fondamentale per continuare ad andare avanti.
“La nostra è una struttura dedicata principalmente alle comitive che ora, per ovvie ragioni, fanno fatica a spostarsi in quanto il rischio di assembramento unito alla paura sono due fattori reali –spiega la famiglia Tartabini proprietaria di Villa Anton - per questo abbiamo iniziato il discorso dell’asporto”
“Il nostro è un concetto differente da quello che si vede in giro in quanto siamo dotati di una grande cucina e quindi possiamo lavorare su più prodotti – illustrano -. Con l’asporto cerchiamo di offrire un prodotto a 360° al cliente che avrà così la possibilità di scegliere dagli antipasti fino ai dolci; il tutto potrà poi essere calibrato in base richiesta. Un pacchetto completo che potrà essere ordinato anche per sole due persone fino a comitive più numerose. In pratica, per chi vorrà, ci sarà l’opportunità di gustare tutta la qualità dei piatti che si possono trovare a Villa Anton, direttamente sui tavoli delle proprie case”.
Un passo importante sicuramente in avanti per la famiglia Tartabini dopo un periodo di stop forzato dove le difficoltà da affrontare e superare non sono state poche: “All’inizio abbiamo anticipato la chiusura rispetto a quello che poi è stato lo stop totale decretato dal Governo – hanno sottolineato- già da quando il Presidente Ceriscioli emanò il primo decreto riguardante la chiusura delle scuole, avevamo intuito quanto fosse tragica la situazione tant’è che decidemmo di chiudere per due settimane”.
“Per il weekend dell’ultima settimana di febbraio eravamo pieni di prenotazioni ma, dopo la chiusura imposta alle scuole da parte della Regione, avevano già disdetto il 90% delle comitive – raccontano -. In quei giorni è cambiato tutto molto velocemente, ma era anche un chiaro segnale dei problemi che stavano per arrivare considerando le notizie che giungevano dal nord Italia”.
Le misure a tutela della salute di dipendenti e clienti, a prescindere dai dpcm che si sono poi susseguiti, erano già state in parte messe in atto dai titolari di Villa Anton: “Già la settimana del 27 febbraio, consultandoci con il nostro medico aziendale ci eravamo organizzati dividendo in due gruppi il nostro personale e distanziando i tavoli all’interno del locale – precisa la famiglia Tartabini -. Da quella data fino all’8 marzo abbiamo lavorato al 10% delle nostre reali possibilità, ma i clienti più che disdire hanno nella maggior parte dei casi rimandato le loro prenotazioni, in quanto all’inizio c’era la speranza che questa emergenza sanitaria si risolvesse in poco tempo”
“Nonostante la chiusura nella nostra struttura è garantito il distanziamento sociale tra tutti quelli che attualmente lavorano nelle cucine e tutto il locale viene sanificato costantemente e con i prodotti adeguati, perché quando sarà il momento giusto vogliamo farci trovare pronti a riaprire nel pieno rispetto di tutte le regole”
Una fase nuova anche per chi come Villa Anton è stato un punto di riferimento del proprio settore della provincia di Macerata, ma nono solo: “Questo per il nostro settore era sicuramente un anno favorevole per il nostro settore che veniva da dei periodi difficili come quelli della crisi o del sisma, ma ora il periodo che stiamo affrontando è questo e bisogna adeguarsi di conseguenza – dichiara la famiglia Tartabini – la nostra è una grande struttura dotata di tutte le capacità per una riapertura in sicurezza, considerando che possiede tre sale di 400 mq l’una più un ampio spazio fuori, ma i protocolli che ci vengono forniti ancora oggi non sono molto chiari e quindi c’è sempre la preoccupazione sul non riuscire a rispettare tutte le norme senza incorrere in sanzioni”.
“Villa Anton è un locale nato per ospitare eventi e fare grandi numeri ma oggi non ci sono le condizioni per continuare con le stesse modalità di lavoro – concludono - quindi ci siamo allargati con il servizio take-away, iniziando di fatto una nuova affasciante avventura”.
CONSULTA IL MENU' COMPLETO "TAKE-AWAY" DI VILLA ANTON
Dopo circa due mesi di chiusura, determinata dall’emergenza epidemiologica dovuta al virus Covid-19, il 29 maggio l’Archivio di Stato di Macerata riaprirà al pubblico la sede, in Corso Fratelli Cairoli n. 175, nelle giornate di martedì e venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 13.30.
La Sezione di Archivio di Stato di Camerino, dipendente dall’Archivio di Stato di Macerata, a partire dal 3 giugno prossimo sarà di nuovo aperta al pubblico di mercoledì, dalle ore 8.30 alle ore 13.30.
In vista della riapertura, è stato emanato dall’Archivio di Stato di Macerata un Regolamento temporaneo della sala di studio che, sulla base di quanto previsto dalla legge, definisce le misure adottate dall'Istituto ai fini del contenimento del rischio di contagio.
Per accedere alla sala di studio sarà necessario prenotare la visita nonché il materiale archivistico, presentando la richiesta esclusivamente per e-mail all’indirizzo istituzionale as-mc@beniculturali.it (as-mc.camerino@beniculturali.it per la Sezione di Archivio di Stato di Camerino). Al fine di mantenere la distanza di sicurezza indicata dalla normativa, l’accesso dovrà essere contingentato: in un unico turno giornaliero, nella sede di Macerata potrà essere accolto un numero massimo di 3 utenti, mentre nella sede di Camerino potranno essere presenti in sala di studio non più di 2 utenti.
L’utente, per poter accedere all’Archivio di Stato, dovrà consegnare al personale preposto un’autocertificazione, messa a disposizione dall’Archivio di Stato, nella quale specifica di avere uno stato di salute tale da non averlo obbligato alla quarantena presso la propria residenza, o di non essere più affetto da Coronavirus. Per ridurre al minimo il rischio di contagio, il personale dell’Archivio di Stato durante l’orario di lavoro manterrà una distanza interpersonale di 1,5 metri e indosserà idonea mascherina; anche gli utenti dovranno indossare una mascherina chirurgica o una maschera di protezione (FFP2 e FFP3, esclusivamente senza valvola), da mantenere durante tutto il tempo di permanenza all’interno dell’Istituto.
Per maggiori informazioni ed ulteriori dettagli relativi alle modalità di prenotazione e accesso, si invita a prendere visione del Regolamento temporaneo della sala di studio, pubblicato sul sito web dell’Archivio di Stato di Macerata (www.archiviodistatomacerata.beniculturali.it).
Il Gores ha comunicato che oggi le Marche hanno raggiunto quota zero positivi. I tamponi analizzati ieri sono stati 892. Si tratta della prima volta dall'inizio dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus.
Il numero complessivo dei contagiati nella nostra regione resta, dunque, fermo a 6718 su un totale di 62.815 campioni testati. Il rapporto totale tra tamponi effettuati e numero di positivi riscontrati, oggi si attesta al 10,84%, contro il 10,63% della giornata di ieri.
"Una notizia che aspettavamo da mesi e in linea con le previsioni dello studio effettuato dalla Regione il mese scorso e pubblicato il 20 aprile (leggi qui)" ha commentato il presidente Luca Ceriscioli.
Il numero dei pazienti dimessi o guariti sale a 4272 (ieri erano 4147), mentre quello totale dei ricoverati scende a 103, contro i 107 di ieri, tra i quali 13 in terapia intensiva (dato questo stabile).
Di seguito, nel dettaglio, le tabelle trasmesse dal Gores:
Dalla giornata odierna si intensificano i lavori sulla strada provinciale 136 “Pian Perduto”, tra Castelsantangelo sul Nera (MC) e Castelluccio di Norcia (PG).
È, infatti, arrivata la seconda macchina perforatrice, come più volte richiesto dalla Provincia di Macerata, per effettuare le palificazioni interrate con il cemento armato e che permetterà un’accelerazione dei tempi di realizzazione.
“Questa è una buona notizia per il nostro territorio - dichiara il Presidente Antonio Pettinari -, anche se stiamo parlando di una strada ancora interrotta. Il cantiere, che è stato attivo pure nella giornata di sabato scorso, ora procederà più velocemente per giungere il prima possibile al ripristino di questa provinciale da troppo tempo chiusa”.
Non verrà costruito nessun inceneritore in contrada Cisterna, a Tolentino. La Provincia di Macerata ha espresso giudizio negativo, in termini di compatibilità ambientale, sul progetto dell’impianto di recupero di fanghi biologici tramite essiccamento e successiva termovalorizzazione, proposto dalla Biorecovery.
Si conclude così il procedimento avviato ad aprile 2019 e che, oltre alla Provincia di Macerata, ha visto coinvolti anche il Comune di Tolentino, l’ARPAM, l’ASUR e l’ASSM s.p.a. i quali, dopo un’attenta analisi degli impatti e delle caratteristiche tecnologiche e gestionali, hanno ritenuto di non autorizzare l’impianto a causa degli effetti negativi per l’ambiente e per localizzazione del sito individuato.
Riguardo all’aspetto localizzativo il progetto ha evidenziato la non idoneità dell’area proposta rispetto all’esigenza di tutela della popolazione, con particolare riferimento alla necessità di assicurare un’adeguata distanza dell’impianto dal centro abitato, in cui sono comprese zone residenziali, commerciali e destinate a servizi pubblici e di interesse pubblico.
Nelle immediate vicinanze dell'area d'intervento, infatti, è presente l’attuale sede del Liceo Classico e Scientifico “Filelfo”, delocalizzata a seguito degli eventi sismici: destinazione scolastica che sarà confermata per le scuole comunali, anche dopo la realizzazione del nuovo polo.
La stessa localizzazione risulta particolarmente penalizzante per la presenza di numerose abitazioni: il Comune di Tolentino ha verificato che nel raggio di 2 chilometri dall’impianto risultano stabilmente residenti 282 nuclei familiari, per un totale di circa 800 persone, e che nella stessa area è previsto a breve l’insediamento di ulteriori nuclei familiari, a seguito del sisma.
Anche l’analisi delle specifiche caratteristiche tecnologiche hanno determinato il giudizio negativo di compatibilità ambientale.
I rilievi hanno riguardato l’esatta natura dell’intervento, che è risultato connotarsi più come impianto di smaltimento che non di recupero, rispetto alla gerarchia dei rifiuti e quindi la mancanza di una utilità rispetto ai notevoli sacrifici ambientali che inevitabilmente l’impianto produce.
Inoltre, la proposta progettuale non ha contemplato nessuna possibile alternativa, che risulta essere condizione essenziale per la valutazione ambientale.
Analogo giudizio negativo è stato espresso pure dal punto di vista energetico, dato che l’impianto produce energia insufficiente per l’autoconsumo, richiedendo notevoli quantità di risorse idriche e gas metano; aspetti messi in risalto dalla stessa ASSM per l’eccessivo impatto sia in termini di disponibilità che di ricadute sulle attuali reti di distribuzione.
Il giudizio negativo ha valutato anche i notevoli impatti sulle altre diverse componenti ambientali (aria, clima, rumore, suolo e sottosuolo, ecc.) nonché gli impatti cumulativi dell’impianto con quelli prodotti da altre realtà già presenti nella zona, evidenziando come la sua realizzazione andrebbe ad aumentare ulteriormente la pressione ambientale sull’area, già di portata significativa.
“La decisione è in perfetta coerenza con quanto perseguito dall’Amministrazione provinciale, da quelle locali e dall’ATA - afferma il Presidente Antonio Pettinari - nel puntare alla migliore organizzazione nel settore dei rifiuti, con particolare attenzione allo smaltimento, tutela del territorio sotto il profilo ambientale, paesaggistico, storico-culturale sempre tutelando la salute della nostra comunità, evitando qualsiasi forma di incenerimento. Obiettivo confermato più volte all’unanimità dal Consiglio provinciale e dell’Assemblea dei sindaci, in seno all’ATA”.
Le disposizioni governative di contenimento del coronavirus impongono lo stop al pellegrinaggio Macerata-Loreto, così come lo conoscevamo. La 42esima edizione, in programma il prossimo 13 giugno, sarà diversa rispetto a tutte le precedenti. Non sarà possibile, per via delle norme anti-assembramento, rivedere il consueto fiume di pellegrini riversarsi lungo le strade nella notte primaverile.
Lo hanno spiegato gli organizzatori in una nota diffusa nel corso del pomeriggio. Eccone il contenuto:
"Il fatto di esserci dovuti fermare tutti a causa della pandemia ci ha spinto a riflettere, come forse non capitava da tempo, su chi siamo, su come e di che cosa viviamo. Perché tutta questa sofferenza? Perché il dolore di tante persone morte lontane dai propri cari? Come affrontare il dramma della perdita del lavoro? In questo periodo queste domande ci hanno accompagnato, nel profondo di noi stessi. “La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità” (Papa Francesco, 27 marzo 2020).
Davanti alla incapacità di risolvere il nostro malessere e nonostante le maschere che a volte indossiamo, provando a far finta di niente, c’è qualcosa che resiste: continuiamo a desiderare, a non accontentandoci di risposte parziali, non all’altezza della profondità del dramma. Ce lo testimonia un grande scrittore laico come Albert Camus. Dal suo Caligola avevamo tratto il tema per questo pellegrinaggio: “Mi sono sentito all’improvviso un bisogno di impossibile”.
Alla luce del contesto che stiamo vivendo, sentiamo ancora più urgere questo “bisogno di impossibile”. Nei giorni scorsi in tantissimi ci hanno scritto, da ogni parte d’Italia e del mondo, raccontando le difficoltà e le fatiche, ma anche le scoperte di umanità, l’aiuto ricevuto, la vicinanza sperimentata. Abbiamo pensato allora di condividere un gesto di preghiera nel Santuario di Loreto, la sera del 13 giugno alle ore 21.
Le disposizioni sull’emergenza sanitaria non consentono alcun assembramento e quindi sarà possibile seguire il gesto unicamente collegandosi su TV2000.
Un momento di preghiera, attraverso la recita del Rosario, intervallato da canti e testimonianze, il cui momento culminante sarà la consegna di tutte le invocazioni e intenzioni ai piedi della Madonna nella Santa Casa.
Chiunque potrà inviare le proprie intenzioni collegandosi al sito www.pellegrinaggio.org o attraverso una mail a segreteria@pellegrinaggio.org".
Dura la replica di Confartigianato alla campagna d’odio innescata in particolare contro acconciatori ed estetisti, rei di aumentare i prezzi dei servizi aggiungendo la voce “contributo Covid-19”, ritendendola un inappropriato e ingiustificato accanimento.
“Non si tratta di un fenomeno diffuso come si tende a far credere - dice Rossano Trobbiani, Presidente Regionale Acconciatori Confartigianato -. Sono pochissimi infatti a livello nazionale, i saloni che hanno creduto opportuno e limpido aggiungere la voce relativa ai costi di sanificazione e dei dispositivi di protezione agli scontrini del servizio di acconciatura. La maggior parte ha riaperto l’attività tra mille sacrifici e sta accogliendo la propria clientela praticando le stesse condizioni pre-emergenza coronavirus. Posto inoltre, che aumentare il costo delle prestazioni non raffigura peraltro alcuna illegittimità, essendo le tariffe libere come libera è la scelta dei clienti di avvalersi di un servizio, di aumenti nelle nostre tre province se ne sono visti davvero in pochi casi e non di rilevante entità, e tantomeno con l’apposizione di diciture “contributo Covid” o similari".
"Se così fosse stato, avremmo invitato sicuramente i nostri operatori a desistere da determinati comportamenti - prosegue Trobbiani -, ma non ce n’è stato e ritengo che non ce ne sarà alcun bisogno. Dobbiamo ricordare inoltre che, per tutta la durata della pandemia, altre attività produttive che hanno comunque sempre lavorato, hanno aumentato i prezzi a loro discrezione, senza le reazioni scattate contro i parrucchieri e le estetiste, con conseguente speculazione sia sulle imprese del benessere che su svariate altre categorie d’impresa”.
“Sollecitare in modo inappropriato l’intervento della Guardia di Finanza - sottolinea Daniele Zucchini, Vice Presidente Acconciatori Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo - è solo un accanimento che rischia di innescare una guerra fra poveri ed in alcuni casi una gara al ribasso delle tariffe, lontana anni luce dall’input di queste categorie, che da tempo hanno scelto di investire in qualità e formazione, per offrire un servizio sempre più qualificato e professionale”.
“Occorre inoltre sottolineare - aggiunge Rosetta Buldorini, Presidente Estetiste Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo - che i Protocolli Regionali per la riapertura delle nostre attività, grazie anche al lavoro di rappresentanza delle nostre istanze da parte dell’Associazione, va a contemperare la garanzia di sicurezza di imprenditori, dipendenti e clienti con la sostenibilità da parte delle imprese sia sul piano organizzativo che economico. Questo al fine di un riavvio, sicuramente non semplicissimo e scevro da problematiche, ma senza ulteriori traumi, delle nostre attività. Una soluzione che potrà consentire a tutti gli operatori del comparto benessere una riapertura in tranquillità e sicurezza”.
“Ricordiamo che parrucchieri ed estetisti - afferma Eleonora D’Angelantonio, Responsabile Benessere - sono reduci da mesi di chiusura forzata e di totale mancanza di fatturato, in cui hanno comunque dovuto far fronte a spese fisse ineludibili come gli affitti e le bollette, senza autentici e concreti ammortizzatori. In quei frangenti è anche divampata la concorrenza sleale degli abusivi, che per settimane e con grave pericolo di contagio, si sono recati a domicilio dei clienti. Consentita la riapertura, i saloni hanno dovuto poi far fronte alle ingenti spese di sanificazione e di acquisto di dispositivi di protezione. Per questi motivi Confartigianato, oltre a prendere le distanze dal cosiddetto fenomeno degli aumenti ingiustificati, sta continuando ad affiancare le imprese in questo cruciale e delicato frangente, mettendo a disposizione le proprie competenze nella risoluzione dei problemi legati alla riapertura".
"Stiamo già attuando un’operazione di rilevazione di tutti i quesiti sollevati dalle aziende nell’applicazione delle disposizioni dei protocolli - conclude la D'Angelantonio -, diversificate a seconda delle specificità delle varie tipologie e caratteristiche delle attività, al fine di rendere disponibili FAQ e relative risposte, redatte grazie al confronto con i servizi competenti della Regione Marche e l’Asur. Abbiamo predisposto inoltre corsi specifici di formazione per gli imprenditori e i dipendenti del settore, fondamentali per assicurare uno svolgimento dell’attività nel rispetto delle normative igienico-sanitarie e di contenimento del contagio, nella consapevolezza che la tutela della la salute di clienti, imprenditori e collaboratori rimane imprescindibile”.
Da oggi, 26 maggio 2020 riprendono, nelle Marche, le attività delle professioni turistiche, dei parchi tematici, dei parchi divertimenti permanenti e degli spettacoli viaggianti. Lo stabilisce il decreto 181, approvato dal presidente Luca Ceriscioli nell’ambito delle misure per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 in materia di turismo.
Sono quindi consentiti l’esercizio delle attività delle professioni di guide turistiche, accompagnatori turistici, tecnici di comunicazione e marketing, guide naturalistiche, le professioni turistiche e degli accompagnatori cicloturistici, l’esercizio delle attività dei parchi tematici, parchi divertimenti permanenti (come parchi avventura, parchi acquatici etc.) e spettacoli viaggianti (luna park) ed altri eventuali contesti di intrattenimento in cui sia previsto un ruolo interattivo dell’utente con attrezzature e spazi.
Queste attività dovranno essere espletate secondo le normative vigenti e nel rispetto di quanto previsto dai DPCM, garantendo tutte le norme di sicurezza relative alla limitazione del contagio da COVID-19 e in coerenza con le linee guida approvate con DGR n. 631 del 25/05/2020 – “Approvazione delle linee guida operative per la prevenzione, gestione, contrasto e controllo dell’emergenza COVID-19 nelle attività svolte dalle professioni turistiche – art.46 l.r. n.9/2006”.
Qui per leggere nel dettaglio cosa prevede il decreto
"Dobbiamo essere responsabili. La raccolta differenziata è sinonimo di civiltà". Così il sindaco di Mogliano Cecilia Cesetti denuncia il continuo e indisciplinato abbandono dei sacchetti e di altri materiali conferiti al di fuori dei cassonetti, in alcuni casi anche diversi da quelli programmati.
"Alla luce di questi fatti che si sono costantemente verificati anche durante il lockdown, periodo nel quale la gestione dell'emergenza ha previsto altre e complesse priorità, l'Amministrazione comunale ha deciso di installare telecamere mobili nelle aree sensibili di tutto il territorio - comunica il sindaco -. Non verranno resi noti né i tempi né i luoghi di posizionamento delle telecamere".
"È ora di contrastare con sanzioni amministrative gli episodi di abbandono illecito dei rifiuti in aree che spesso si trasformano in discariche abusive - ha aggiunto la prima cittadina -. La salvaguardia dell’ambiente e del territorio è una priorità di tutti. Le foto di conferimenti abusivi e incivili dei rifiuti, se fatte pervenire all'Amministrazione, saranno pubblicate al fine di rendere ciascun moglianese non solo consapevole, ma alleato prezioso nella lotta alla selvaggia e indisciplinata pratica di abbandono dei rifiuti".