In occasione della Festa del Patrono San Giuliano, lo scultore maceratese Javier Stacchiotti propone una suggestiva mostra delle sue sculture in pietra sul tema del legame tra maternità e acqua: un legame profondo, antico, ricco di significati simbolici, mitologici e spirituali.
La scelta dell’insolito luogo espositivo, Fonte Maggiore, nasce dall’incontro di due volontà: quella dell’Assessore comunale Silvano Iommi, che intende valorizzare la rete dei fontanili periurbani come luoghi della memoria condivisa e “teatro paesaggistico”, e quella dell’artista, da anni impegnato a esplorare il tema della maternità, traendo la pietra direttamente dal letto dei fiumi per creare immagini ancestrali.
Da questa fusione di intenti nasce anche l’evocativo titolo della mostra: “Mater Aquarum”, che sarà inaugurata giovedì 28 agosto alle ore 18 a Fonte Maggiore. La mostra proseguirà nei giorni successivi, venerdì 29 agosto dalle 10 alle 23, sabato 30 agosto sempre dalle 10 alle 23, con letture sul tema dell’artista a cura di Morena Oro previste alle ore 21.30, e si concluderà domenica 31 agosto, giorno di San Giuliano, dalle 10 fino a mezzanotte. Le musiche di sottofondo saranno a cura del maestro Louis Siciliano.
Il binomio “Donna-Acqua” rappresenta un potente simbolo di vita, trasformazione e amore universale. L’acqua è fonte di vita, così come la donna, perché nutre, accoglie, purifica e trasforma. Nei sogni, per gli antichi Greci, il mare simboleggiava il grembo materno, la profondità dell’anima, il bene e l’amore. “Mater Matuta”, dea dell’aurora e della nascita, rappresentava la luce che nasce dalle tenebre, simile alla nascita umana, mentre “Mater Aquarum” era la personificazione delle acque sorgive, dei fiumi e delle fonti.
A Fonte Maggiore, Javier ha collocato le sue opere scultoree in un’insolita e originale simbiosi tra figure femminili e acqua, evocando l’apertura all’origine, alla vita nascente, all’amore, alla bontà e alla vittoria del bene sul male.
Commenti