Si chiude un'importante pagina della storia del FAI Marche, per lasciare spazio a un nuovo capitolo. Dal 1° gennaio 2025, Alessandra Stipa concluderà il suo mandato come presidente regionale del FAI Marche, passando il testimone a Giuseppe Rivetti, chiamato a proseguire gli obiettivi del Fondo Ambiente Italiano. Alessandra Stipa, figura simbolo di una lunga stagione di impegno e passione, ha guidato il FAI Marche attraverso anni di crescita e conquiste, contraddistinti dalla capacità di unire comunità, istituzioni e territori attorno alla missione del FAI.
"Lascio dopo molto tempo il mio ruolo sia di presidente regionale sia di Capo Delegazione di Ascoli Piceno – dichiara Alessandra Stipa –. Grazie ai meravigliosi volontari che mi hanno affiancato nella realizzazione dei nostri progetti, grazie alle nostre istituzioni regionali che hanno sempre dato seguito a tante nostre richieste e sollecitazioni. Grazie a Giulia Maria Crespi, a Ilaria Borletti Buitoni, ad Andrea Carandini ea Marco Magnifico, presidenti FAI che hanno avuto fiducia in me ed hanno costituito per me un esempio indiscusso di alto valore civile. Un buon lavoro a Giuseppe Rivetti e alla nuova squadra di volontari, che continueranno a incidere profondamente nell'opera di valorizzazione delle nostre Marche".
Giuseppe Rivetti, già Capo Delegazione FAI di Macerata, è professore di Diritto tributario presso l'Università degli Studi di Macerata, Consigliere di amministrazione della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma e Vicepresidente dell'Associazione Arena Sferisterio di Macerata. La sua esperienza e il suo proficuo impegno all'interno del FAI lo rendono la figura ideale per raccogliere l'eredità di Alessandra Stipa. "Sono molto grato al presidente nazionale Marco Magnifico per questo nuovo incarico che assume con entusiasmo – afferma Giuseppe Rivetti –. Sono certo di poter contare su un efficiente modello organizzativo, sulla competenza della nostra Referente regionale Angela Vatielli e sulle preziose indicazioni che Alessandra Stipa vorrà continuare a condividere. Inoltre, un ringraziamento speciale alle migliaia di volontari FAI che ogni giorno offrono tempo, energie e passione nel racconto del patrimonio paesaggistico, storico e artistico della nostra straordinaria regione".
Il FAI Marche guarda al futuro con fiducia, ringraziando Alessandra Stipa per la sua leadership illuminata e accogliendo Giuseppe Rivetti con l'augurio di un percorso ricco di successi.
Per quanto riguarda gli avvicendamenti provinciali che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025, Monica Manzotti sarà il nuovo Capo Delegazione FAI di Ancona, mentre Valentina Pietrangeli guiderà il Gruppo FAI Jesi e Vallesina. Ad Ascoli, Erika Filipponi sarà la nuova Capo Delegazione, affiancata da Ilario Di Luca, Capo Gruppo FAI di San Benedetto del Tronto, e Francesco Santini, referente del Gruppo FAI Giovani, insieme a Sara Allievi per San Benedetto. A Fermo, il nuovo Capo Delegazione sarà Maurizio Petrocchi, e Virginia Taddei guiderà il Gruppo FAI di Recanati. Infine, Aurora Bardeggia sarà capo del Gruppo FAI Giovani di Pesaro Urbino.
Il FAI Marche esprime inoltre la propria gratitudine a Manuela Francesca Panini, Rossella Falzetta, Lilli Gabrielli, Marta Amata e Claudia Nardinocchi per l'instancabile dedizione e generosità con cui hanno contribuito al FAI negli ultimi anni.
Il Comune di San Severino Marche ha completato i lavori di realizzazione di una nuova area di sosta e una ciclostazione per bici elettriche nel piazzale di Ponte Sant’Antonio, dando un ulteriore impulso alla valorizzazione del territorio e alla mobilità sostenibile. Inoltre, è stato allestito un nuovo info point a Palazzo Governatori, con ingresso sul lato dell’ex carcere mandamentale, per migliorare l'accoglienza turistica nella zona.
L’intervento, finanziato dal Gal Sibilla, dalla Regione Marche e cofinanziato dal Comune, ha richiesto un investimento di circa 250.000 euro e si inserisce nel Progetto Integrato Locale “Lungo i sentieri dell’alto Potenza”. Il progetto ha beneficiato dei fondi previsti dal bando Psr, dedicato agli investimenti in infrastrutture ricreazionali per uso pubblico, servizi informativi e miglioramento delle infrastrutture turistiche.
Oltre alla creazione della nuova area di sosta e ciclostazione, i lavori hanno riguardato anche la messa in sicurezza e il miglioramento della ciclabile lungo il "vallato", che collega il piazzale di Ponte Sant’Antonio con la valle dei Grilli e l’area dell’Abbazia di Sant’Eustachio in Domora. Il percorso, molto frequentato sia in estate che in inverno per passeggiate all’aria aperta, è stato ulteriormente valorizzato grazie all’installazione di una nuova illuminazione, che contribuirà ad aumentare la sicurezza dei pedoni e ciclisti durante le ore serali.
Il progetto dimostra l’impegno del Comune di San Severino Marche nel migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini e ai turisti, promuovendo al contempo la sostenibilità e la mobilità alternativa. Con queste nuove infrastrutture, la città si prepara a diventare sempre più un punto di riferimento per gli amanti della natura e della mobilità green.
Oggi sono stati presentati i lavori di riqualificazione e recupero dell'area delle ex Casermette a Macerata, un progetto che ha visto l'intervento del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (Cdp Real Asset) con il fondo investimenti per la valorizzazione, in collaborazione con il Comune di Macerata. Il valore complessivo dell'iniziativa è di un milione di euro.
Il progetto ha trasformato l'area in un parco urbano, con una nuova area giochi, la sostituzione delle alberature deteriorate e la piantumazione di nuovi alberi e arbusti. Con l'arrivo della primavera, è previsto anche il semina del tappeto erboso. Una piazza è stata realizzata nei pressi della fermata degli autobus, vicino all'antica piazza d'armi, e l'intera zona è stata progettata per eliminare le barriere architettoniche, offrendo uno spazio ideale per eventi, manifestazioni e attività di socializzazione.
I lavori, durati circa 10 mesi e svolti dalle ditte Edil Moter srl e Best Constructions srl sotto la supervisione dell'architetto Vittorio Salmoni, hanno incluso anche la creazione di percorsi per garantire l'accesso sicuro a scuole, parco e impianti sportivi. Sono stati realizzati attraversamenti rialzati per aumentare la sicurezza e limitare la velocità del traffico, rendendo l'area più accessibile per tutti, in particolare per gli studenti. L'intervento ha incluso la creazione di un'area parcheggio all'ingresso di via Dante Alighieri, la messa in sicurezza dell'area non edificata con una recinzione e la demolizione dell'ultimo fabbricato esistente.
"Con questo progetto, abbiamo creato spazi verdi e luoghi di socialità per i quartieri ad alta densità residenziale", ha dichiarato il sindaco Sandro Parcaroli, esprimendo il suo apprezzamento per la sinergia tra Cdp Real Asset, le ditte coinvolte e il Comune. "Ringrazio anche le scuole per la gestione degli accessi, che hanno permesso ai ragazzi di usufruire degli spazi in totale sicurezza."
L'assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Marchiori, ha sottolineato l'importanza della qualità dei materiali utilizzati e la scelta di pavimentare l'area con materiali drenanti, migliorando la sicurezza e l'accessibilità complessiva. "Questo progetto rappresenta un passo importante nella rigenerazione urbana della zona", ha aggiunto Marco Nicolò, responsabile del Fondo Investimenti per la Valorizzazione di CDP Real Asset.
Anche quest'anno, il tradizionale cenone di Natale rappresenta un momento di spesa significativa per gli italiani, con una previsione di 3,2 miliardi di euro destinati alla cena della vigilia e al pranzo natalizio. Una cifra che segna un incremento di 300 milioni rispetto allo scorso anno e ben 500 milioni in più rispetto al Natale pre-Covid, evidenziando una crescita importante. Tuttavia, l'aumento non è dovuto a un aumento dei consumi, ma agli aumenti generalizzati dei prezzi, che riflettono l'inflazione ancora in atto e le dinamiche economiche che caratterizzano il 2024.
Secondo l'indagine del Centro Studi Confcooperative, la spesa natalizia degli italiani è influenzata da una serie di fattori, a partire dall'andamento positivo dell'occupazione, che ha contribuito a un aumento delle tredicesime. Quest'anno, infatti, le tredicesime saliranno da 49 miliardi di euro a 51,3 miliardi, grazie soprattutto a un migliore mercato del lavoro e a un minor ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG). Un segnale positivo per l'economia, soprattutto in un anno che verrà ricordato come quello del boom storico dell'occupazione.
Tuttavia, la realtà economica è meno entusiasta quando si parla di potere d'acquisto. Nonostante l'incremento delle retribuzioni e delle tredicesime, l'inflazione sta erodendo il potere d'acquisto delle famiglie italiane, che si trovano a fronteggiare una crescente difficoltà nell'affrontare i costi della vita. I prezzi dei beni alimentari, in particolare, sono aumentati, facendo lievitare il costo del cenone natalizio.
Il rapporto evidenzia come, in questo contesto, le spese siano sempre più orientate verso il consumo personale, con una forte predominanza dell'egoismo e della prudenza. Un dato che riflette la crescente disuguaglianza e il malcontento diffuso nel paese. Si stima, infatti, che circa 1 italiano su 3 deciderà di partire per le vacanze, ma contemporaneamente si fa sempre più evidente la polarizzazione sociale. Se da un lato c'è chi può permettersi di spendere, dall'altro c'è un numero crescente di persone, circa 10 milioni, che vivono in condizioni di povertà assoluta o relativa, con il ceto medio che vede aumentare le difficoltà legate alla gestione dei consumi.
Il quadro che emerge dall'indagine è quello di un'Italia segnata da forti disuguaglianze, in cui le differenze economiche diventano sempre più marcate. Le difficoltà di spesa stanno creando un'ulteriore frattura tra chi riesce ad arrivare alla fine del mese e chi invece deve fare i conti con una realtà di scarsità e precarietà. Questo scenario alimenta un malcontento diffuso, che si aggiunge alla crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni e della gestione economica del paese.
In conclusione, sebbene il cenone di Natale possa sembrare un simbolo di un'economia in ripresa, la realtà che si cela dietro ai numeri è quella di un'Italia che fa i conti con le disuguaglianze sociali ed economiche, con una parte della popolazione che celebra, mentre un'altra è costretta a fare i conti con la durezza della vita quotidiana.
È stata recentemente installata sull’edificio del Comune di Treia una schermatura raffigurante l’immagine storica della facciata, com’era prima del sisma del 2016. Questa soluzione, oltre a offrire un impatto visivo gradevole, realizzata senza nessun onere da parte dell’Amministrazione comunale, restituisce simbolicamente alla città un pezzo della sua identità storica durante i lavori di ricostruzione e consente ai visitatori di avere un’idea del palazzo che, al momento, è coperto dalle impalcature.
Il sindaco Franco Capponi ha espresso il suo ringraziamento alla ditta incaricata per aver realizzato la schermatura, come previsto dagli accordi contrattuali. «Tuttavia – ha detto il primo cittadino - l’obiettivo principale rimane quello di vedere un avanzamento significativo nei lavori di recupero e portarli a termine al più presto, consentendo al Comune di rientrare nella sua storica sede. Ciò che più ci interessa è completare la ricostruzione. I lavori, che ammontano complessivamente a 5 milioni di euro, stanno proseguendo a rilento e le tempistiche si sono dilatate, registrando dunque dei ritardi sulla tabella di marcia, nonostante l’Amministrazione abbia fatto il possibile per mettere la ditta nelle migliori condizioni operative, venendo anche incontro a diverse richieste ed esigenze.
Il completamento del Palazzo comunale è cruciale non solo per garantire il ritorno alle normali attività amministrative, ma anche per dare nuovo impulso alla valorizzazione del centro storico attraverso la riapertura della Pinacoteca civica e la messa a disposizione di spazi da destinare alle associazioni e allo sviluppo di nuove imprese che potranno insediarsi nel centro storico. Sono questi i punti strategici che abbiamo pensato per lo sviluppo della città. L’augurio è di riuscire a vedere un nuovo impulso su questo intervento che riteniamo di fondamentale importanza».
L’Amministrazione continuerà a monitorare attentamente i progressi del cantiere, mantenendo l’impegno per garantire il rispetto degli obiettivi e dei tempi previsti.
La Giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi il progetto esecutivo riguardante la fornitura di nuove attrezzature ludiche per l’area verde “Sir Robert Baden-Powell” di via Guerrazzi, nel quartiere di San Marone. L’area rientra infatti tra quelle che necessitano di un intervento prioritario di sostituzione delle attrezzature ludiche ammalorate. Le nuove attrezzature ludiche sono idonee ad accogliere bambini con diverse disabilità, sia esse di tipo motorio, uditivo, visivo che cognitivo e pertanto rispettano i caratteri di accessibilità ed inclusività.
L’Assessorato ai Lavori pubblici ha dato quindi mandato al Servizio Verde pubblico di provvedere con la progettazione della fornitura, incaricando il funzionario tecnico arch. Elisa Scalabroni quale RUP dell’intervento. Si procederà dunque alla fornitura di nuovi giochi quali: un’altalena a cestone, una torre scivolo tipo "faro" e un pannello a tema "prua". La terra sarà pavimentata con materiale anti-trauma in gomma a piastre. L’importo complessivo è dell’acquisto di euro 10.000,00.
“Il parco pubblico “Sir Robert Baden-Powell” rappresenta un punto di aggregazione e socialità importante per il quartiere di san Marone – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Ermanno Carassai – ed è molto frequentato dagli abitanti della zona, in particolare dalle famiglie con bambini piccoli. Tra gli obiettivi dell’Amministrazione comunale c’è quello di garantire il decoro e la valorizzazione degli spazi pubblici. In particolare, anche in virtù del riconoscimento ottenuto con la Bandiera Lilla per la certificazione del grado di accessibilità turistica, la volontà è quella di migliorare la fruibilità dei luoghi aperti al pubblico, sostituendo le vecchie attrezzature ludiche, anche al fine di realizzare aree inclusive che siano spazi nei quali i più piccoli possano vivere a pieno la loro infanzia attraverso strutture idonee a soddisfare le esigenze di tutti i bambini, indipendentemente dalle loro abilità fisiche, sensoriali o cognitive”.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica insieme al vice sindaco Claudio Morresi, agli assessori Barbara Capponi e Giuseppe Cognigni, al segretario comunale Benedetto Perroni e alle consigliere comunali Paola Fontana e Paola Campetelli, hanno incontrato questa mattina i dipendenti comunali per il tradizionale scambio degli auguri di Natale.
"Questo è un bel momento di condivisione per riconoscere e ringraziare l'impegno di tutti voi - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - .Ogni progetto realizzato, ogni servizio reso e ogni sorriso regalato sono il frutto del vostro lavoro instancabile e del vostro spirito di squadra. Siamo tutti parte di una grande progetto e grazie all'impegno di tutti siamo riusciti a perseguire importanti obiettivi per la nostra città, che l'hanno resa più competitiva e attrattiva. Per questo ringrazio tutti i dipendenti, che quest'anno potranno contare su nuove forze. Ciò significa che il Comune ha invertito la rotta e riportato l'ente a numero di dipendenti dignitoso. Tra i nuovi volti anche quello del nostro segretario comunale Benedetto Perroni, una figura che abbiamo fortemente voluto non solo per le sue capacità professionali, ma anche per le sue doti umane".
È stato l’ assessore al personale Claudio Morresi ad annunciare nuove assunzioni entro il 31 dicembre. "Chiudiamo l'anno con una bella notizia - ha detto Morresi - Entro dicembre i dipendenti dell'Ente saliranno da 210 a 218. Otto nuovi ingressi che andranno a rafforzare la macchina amministrativa. Con l'arrivo di nuove risorse umane, i nostri uffici saranno in grado di affrontare le numerose sfide che abbiamo davanti, con lo spirito di condivisione e di servizio al cittadino che ha contraddistinto questi anni di lavoro insieme, iniziato con il nostro insediamento come Amministrazione. Continueremo a lavorare per valorizzare ogni singolo dipendente, mettendolo in condizione di esplicare il proprio lavoro e le proprie competenze nel miglior modo possibile, in un ambiente di lavoro moderno e stimolante, che si muove verso la digitalizzazione e il progresso nella Pubblica Amministrazione. Concludo ringraziando ogni singolo dipendente comunale per il grande lavoro che ogni giorno porta avanti con spirito di servizio e grande senso di responsabilità".
L'incontro si è concluso con un momento di convivialità e gli auguri di buon Natale e felice anno nuovo da parte dell’amministrazione a tutti i presenti e alle loro famiglie.
Mercoledì 18 dicembre si è svolta l’Assemblea dei Comuni soci del Cosmari, con la partecipazione dei sindaci o loro delegati che rappresentano l'85,7% delle quote della società. La riunione, presieduta per la prima volta dal presidente Paolo Gattafoni, ha visto anche la presenza dei membri del Consiglio di Amministrazione (CdA), del Collegio sindacale e del direttore Generale Brigitte Pellei.
In apertura di seduta, è stato ratificato il Comitato per l’attuazione del Controllo Analogo congiunto di Cosmari, con l'indicazione dei rappresentanti delle sei aree territoriali dei Comuni serviti dalla società. I sindaci hanno designato all’unanimità i seguenti membri: Andrea Castellani, Fabrizio Ciarapica, Emanuele Pepa, Alessandro Valentini, Stella Sabatini, Alfredo Riccioni, Pietro Tapanelli, Vanda Broglia, Matteo Santinelli, Noemi Tartabini e Mariano Calamita.
Subito dopo, l’Assemblea ha nominato il presidente e il vicepresidente del Comitato per l’attuazione del Controllo Analogo congiunto. Il sindaco di Sefro, Pietro Tapanelli, è stato scelto all’unanimità come presidente, mentre il sindaco di Petriolo, Matteo Santinelli, è stato nominato vicepresidente. Un importante passo per garantire una supervisione efficace delle attività e dei servizi offerti dalla società.
Il terzo punto all’ordine del giorno riguardava la presa d’atto e la condivisione delle attività svolte dal CdA in merito all'archiviazione della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e degli atti necessari per la realizzazione dell’impianto di digestione anaerobica. Questo impianto è progettato per il trattamento e la valorizzazione della frazione organica da raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani (RSU) e della FORSU, un progetto strategico per la gestione dei rifiuti nella regione.
Il presidente Gattafoni ha ripercorso, nel dettaglio, l'intero iter del progetto, iniziato nel 2010, illustrando le varie fasi e le difficoltà incontrate nel corso degli anni. Dopo aver esposto lo stato dell’arte, Gattafoni ha suggerito di arrivare a una proposta condivisa da parte dei sindaci soci su come proseguire il progetto. Diversi sindaci hanno preso la parola, condividendo le loro opinioni sull’argomento, chiedendo che il CdA presenti una proposta con diverse opzioni, anche in considerazione della futura modifica del piano regionale dei rifiuti.
Infine, l’Assemblea ha preso atto delle dichiarazioni di un consulente riguardanti le indennità di carica e i rimborsi per i membri dell'Organo di Amministrazione, un tema che è stato discusso in dettaglio.
Questa Assemblea ha segnato un momento importante per il Cosmari, con importanti decisioni che mirano a rafforzare la governance della società e a continuare il percorso di innovazione nella gestione dei rifiuti. Il lavoro congiunto tra i Comuni soci e il CdA continua a essere fondamentale per il futuro sostenibile del territorio.
Continua a far parlare di sé il grande progetto di light design “Arte e luce narrano l’antico chiostro” che ha ridato vita al chiostro del Duomo antico di Castello al Monte.
L’intervento figura tra le più belle installazioni realizzate di recente dall’impresa marchigiana iGuzzini che lo ha presentato pubblicamente tra le opere firmate nel mondo https://www.iguzzini.com/it/progetti/galleria-progetti/il-chiostro-di-castello-al-monte-rivive-con-una-nuova-illuminazione/
Nel corso del 2023 il lighting designer settempedano Francesco Vignati e lo scenografo Gabriele Moreschi hanno deciso di firmare l’allestimento e la nuova illuminazione del chiostro partecipando a uno specifico bando della Regione Marche, di cui sono poi risultati vincitori per conto del Comune di San Severino Marche.
Grazie al progetto “Arte e luce narrano l’antico chiostro”, autorizzato dalla Soprintendenza Archeologica per le Belle Arti e il Paesaggio, il lavoro di Vignati e Moreschi ha dato nuova vita agli spazi, con l’istallazione di apparecchi d’illuminazione sotto le loggette e tra i colonnati del chiostro mentre al centro dello stesso, realizzato dal Laboratorio Scenografia Pesaro, è stato posto un grande elemento a uovo, inteso come simbolo di vista, creazione, rinascita, centro e fulcro dell’universo.
L’illuminazione interagisce con l’architettura del chiostro che è formato da due ordini di archi: su ogni arco del primo ordine si trovano due archi nel secondo e tutti vengono sottolineati dall’effetto lama di luce a 180° e da applique ad effetto radiante a 360°sulle pareti del chiostro impreziosite da bollard alla base delle colonne.
"I presepi dignitosi sono quelli in cui lo Stato si impegna a garantire il bene comune creando occupazione ed eliminando la disoccupazione, l'incertezza e la povertà". È quanto scrive monsignor Francesco Massara, vescovo di Camerino, Fabriano, San Severino Marche e Matelica, nel tradizionale messaggio di Natale.
Nella lettera monsignor Massara presenta un lungo elenco di presepi inerenti la quotidianità delle persone, sottolineando che "i presepi veri sono quelli che dobbiamo adoperarci a costruire nella vita di tutti i giorni e nell'arco di tutto l'anno liturgico accogliendo, per esempio, i nostri simili non come estranei, ma come familiari, e mettendo realmente in scena il mistero dell'incarnazione di Dio nella storia".
"I presepi sicuri sono quelli in cui la società civile e quella ecclesiale collaborano all'unisono, per costruire ed edificare una società in cui la pace nasce grazie al suono di parole generatrici di dialogo e non sotto quelle assordanti delle armi", scrive ancora l'arcivescovo.
"Il mio augurio è che per questo Natale, ci impegniamo, insieme, a costruire un presepe in cui si possa ammirare la vicinanza e l'impegno concorde delle istituzioni e dei cittadini, in cui sia concreto il sostegno a coloro che stanno perdendo o hanno perduto il lavoro, a coloro che stanno affondando in una situazione di debolezza e di precarietà, come avviene per tanti nostri giovani e non solo", conclude monsignor Massara.
Di seguito il contenuto integrale della lettera:
Alberto Conca è il nuovo coordinatore della Protezione Civile Comunale di Civitanova. La notizia è stata ufficializzata a Palazzo Sforza, dove il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, ha accolto il neo-coordinatore accompagnato dal volontario Silvio Rinaldelli.
Con una solida esperienza di oltre dieci anni nel settore della Protezione Civile, Alberto Conca, 31 anni e attualmente project manager, subentra ad Aurelio del Medico, ex vigile del fuoco, a capo della Protezione civile cittadina dal 2014, costretto a lasciare per sopraggiunti limiti di età. Conca, nel corso della sua carriera ha dimostrato un elevato livello di professionalità e dedizione. Ha partecipato a numerosi interventi d’emergenza, tra cui il devastante terremoto di Arquata del Tronto nel 2016 e l’alluvione che ha colpito la nostra città a settembre di quest’anno. Inoltre, ha avuto un ruolo attivo nelle operazioni di ricerca e soccorso di persone scomparse, utilizzando aeromobili a pilotaggio remoto.
“Il mio benvenuto ad Alberto Conca - ha dichiarato il sindaco Ciarapica – La sua passione per il servizio pubblico è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno in un momento in cui la preparazione e la risposta alle emergenze sono fondamentali per la sicurezza dei nostri cittadini. Sono certo che, sotto la sua guida, la Protezione Civile del nostro Comune sarà in grado di affrontare le sfide future con competenza e prontezza”.
Il sindaco ha voluto salutare e ringraziare Aurelio del Medico “un grande uomo, che ha dedicato un decennio della sua vita a servire la nostra comunità con impegno e passione. Aurelio, a cui va tutta la mia gratitudine e quella della città di Civitanova, ha dimostrato una straordinaria dedizione e un’incredibile capacità di guidare il nostro gruppo di volontari in situazioni di emergenza e calamità. Il suo lavoro instancabile e la sua leadership hanno fatto la differenza nei momenti più critici, garantendo sicurezza e supporto a tutti noi. Non solo ha coordinato le operazioni durante eventi difficili, ma ha anche investito tempo ed energie nella formazione dei volontari, creando un team coeso e preparato. Oggi, la sua eredità vivrà attraverso il lavoro dei molti volontari che ha ispirato e formato”.
Alberto Conca ha espresso gratitudine per la fiducia accordatagli e ha sottolineato la sua intenzione di lavorare a stretto contatto con tutti gli attori coinvolti per garantire una risposta efficace e tempestiva alle emergenze sul territorio. "La Protezione Civile - ha dichiarato Conca - è una rete di persone unite da un unico obiettivo: la tutela della vita umana. Questo impegno va oltre il semplice dovere: è una chiamata alla responsabilità, alla solidarietà e all'altruismo. Essere presenti nella protezione civile significa essere pronti a rispondere quando la comunità ha più bisogno di noi”.
Con una visione chiara e un forte senso di responsabilità, Conca ha aggiunto: "Ogni gesto, ogni parola, ogni decisione può fare la differenza. La protezione civile è una missione che ci unisce e ci permette di costruire un mondo migliore, un atto alla volta. È un impegno che richiede sacrifici, ma che dona anche una grande soddisfazione: la consapevolezza di aver contribuito a qualcosa di più grande di noi".
Sono iniziate le procedure per la selezione e l’arruolamento di 65 allievi Ufficiali dell’Arma dei carabinieri in servizio permanente. Gli aspiranti potranno presentare la domanda online da oggi fino al 15 gennaio attraverso il sito www.carabinieri.it nell’area concorsi, seguendo l’apposito iter e sostenendo le prove previste dal bando (scritte di preselezione, di composizione italiana e di conoscenza della lingua inglese, di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici e attitudinali, la prova orale e, infine, il tirocinio).
"Decidere di arruolarsi nell’Arma significa entrare a far parte di un’organizzazione al completo servizio della comunità, il cui motto distintivo 'nei secoli fedele', racchiude tutti quei valori che devono contraddistinguere ogni uomo e donna che indossa la sua prestigiosa uniforme".
"Al concorso possono partecipare i cittadini italiani in possesso del titolo di diploma o che siano in grado di conseguirlo nell’anno scolastico 2024/2025 che, alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande, abbiano compiuto il 17° anno di età e non abbiano superato il 22° anno di età", si legge in una nota.
"I vincitori del concorso, ammessi al 207° Corso dell’Accademia Militare di Modena, frequenteranno un corso di formazione della durata di cinque anni, seguendo corsi militari e universitari, ad indirizzo giuridico-amministrativo presso l’Accademia Militare di Modena e, successivamente, alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, finalizzati al conseguimento della laurea magistrale in giurisprudenza".
Una volta completato il ciclo di studi, i giovani Ufficiali con il grado di tenente ricopriranno incarichi di comando e responsabilità nelle varie Organizzazioni dell’Arma dei carabinieri.
Questa mattina, a Macerata, è stato inaugurato il bosco urbano di via della Costituzione realizzato attraverso la piantumazione, nel giardinetto già esistente nella zona, di 20 alberi di essenza autoctone (acer platanoides, cercis siliquastrum, lecci e robinia umbraculifera) che contribuirà all’ossigenazione dell’ambiente e a creare uno spazio di ristoro per i cittadini. Contestualmente, l’Auser ha consegnato un Fiat Doblò allestito per effettuare servizi di prossimità sul territorio a favore di persone con fragilità.
Gli interventi hanno interessato anche la formazione. Gli studenti del Liceo Leopardi, infatti, hanno partecipato a una sessione formativa sui temi della sostenibilità, dell’Agenda 2030, della responsabilità sociale, dell’attenzione verso l’ambiente e le persone più fragili. Agli studenti è stato inoltre chiesto, in qualità di cittadini delle cttà ad Impatto Positivo, di contribuire alla crescita della propria comunità, proponendo progetti concreti da realizzare che sono stati esposti e, successivamente, sono state assegnate delle borse di studio concesse dagli ambasciatori sostenitori. Al Llceo è stato, inoltre, donato un defibrillatore.
“La particolarità e la bellezza del progetto città ad Impatto Positivo sta nella sinergia tra pubblico e privato e, in questo caso, le azioni che abbiamo messo in campo sono state promosse per migliorare la vivibilità di uno spazio pubblico e sociale e, al contempo, la qualità dell’ambiente grazie alle nuove piantumazioni – ha commentato l’assessore con delega ai Parchi Pubblici Paolo Renna -. Ringraziamo i tantissimi donatori, la struttura comunale che ha coadiuvato i lavori e tutti coloro che si sono impegnati nella promozione di questi progetti che ‘parlano’ di comunità, di inclusione e di sostenibilità”.
“Questi progetti sono per noi fonte di grande soddisfazione; dalla nostra trasformazione in Società Benefit nel 2020 abbiamo arricchito la nostra progettualità ampliando le nostre aree di intervento, continuando a dedicarci al mondo delle fragilità, di cui ci siamo sempre occupati con i nostri progetti di mobilità, ma unendo una particolare attenzione all’ambiente e coinvolgendo in progetti di formazione e sensibilizzazione le nuove generazioni, che saranno di fatto i cittadini del futuro, oltre che forieri di grande energia positiva – ha aggiunto Marco Mazzoni, Amministratore Delegato di PMG Italia -. Vedere gli stakeholder aderire ai nostri progetti con tanto entusiasmo e con tanto interesse, ci gratifica e ci conferma che abbiamo fatto la scelta giusta. Di fatto, la dimensione ‘Benefit’ era già nel nostro DNA prima ancora della trasformazione giuridica”.
Il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, ha consegnato un attestato di Benemerenza a Matteo Stefanini, guardia giurata Axitea, 30 anni residente a Civitanova, nipote del carabiniere Otello Stefanini, una delle vittime della strage della banda della Uno Bianca, in segno di riconoscimento per il suo straordinario impegno e dedizione al servizio della comunità.
“Matteo Stefanini – si legge nella pergamena - si è distinto per professionalità, altruismo, coraggio e senso civico, mettendo a rischio la propria incolumità nell’espletamento delle sue funzioni. La sua azione, caratterizzata da atti concreti e un comportamento esemplare, ha contribuito in modo significativo alla sicurezza della nostra comunità, consentendo di gestire situazioni delicate e di particolare rischio con competenza e determinazione”.
Durante la cerimonia, il sindaco ha voluto ripercorrere alcuni episodi in cui l'alto senso civico di Stefanini è stato determinate: dal preziosissimo aiuto fornito ai Carabinieri del Norm nel rintracciare una ragazza scomparsa all'inseguimento conclusosi con l'arresto di tre russi che a bordo di un Suv Volvo seminarono il caos tra corso Vittorio Emanuele e la statale Adriatica, fino al giorno in cui salvò la vita un uomo completamente ubriaco e assopito sopra il volante di un furgone acceso.
“Per tali meriti – ha detto il sindaco - abbiamo conferito, con sincera gratitudine e apprezzamento, a Matteo Stefanini questo attestato. Il suo spirito di servizio, la sua prontezza nell’affrontare le emergenze e la disponibilità a intervenire in ogni occasione di bisogno rappresentino un esempio di alto valore civico e di senso del dovere. Oggi riconosciamo non solo il suo operato, ma anche il suo ruolo fondamentale nel tessuto sociale della nostra città. La sicurezza della nostra comunità – ha concluso - è un obiettivo che possiamo raggiungere anche grazie a persone come lui, pronte a mettere il bene comune al primo posto. Grazie, Matteo, per il tuo servizio e il tuo esempio".
Chiunque sia andato a scuola, in ufficio o abbia semplicemente posseduto una stampante, ha probabilmente utilizzato almeno una risma di Fabriano Copy 2. Bianca, precisa, affidabile: un’icona della carta per fotocopie. Ieri pomeriggio, però, quella storia lunga quasi mezzo secolo si è ufficialmente conclusa.
Nello stabilimento Giano Srl di Rocchetta di Fabriano è stata prodotta, tagliata e confezionata l’ultima risma di Fabriano Copy 2, segnando la fine di un’epoca per l’industria cartaria locale. Un momento carico di emozioni per i lavoratori del secondo turno, che, tra lacrime e un senso di vuoto, hanno svuotato gli armadietti e detto addio al proprio posto di lavoro. "Tantissime lacrime e anche un senso di vuoto e disperazione", racconta Valerio Monti, dipendente di Giano Srl e segretario Uilcom.
La produzione della carta per fotocopie a Fabriano era iniziata nel 1976, portando il nome della città marchigiana in scuole, uffici e case di tutto il mondo. L’11 dicembre scorso era stata spenta la F3, la storica macchina dedicata alla produzione, e ieri, con la confezione dell’ultima bobina, si è chiuso definitivamente il ciclo produttivo.
La chiusura di Giano Srl è frutto dell’accordo raggiunto nell’ambito della vertenza Fedrigoni, che prevede la dismissione della società entro la fine dell’anno. "Fabriano non produce più carta per fotocopie. Il famoso Fabriano Copy 2 non sarà più acquistabile", ha confermato Monti, evidenziando la portata simbolica di questa perdita per il territorio.
La chiusura interessa 173 dipendenti, distribuiti tra i siti di Vetralla e Fabriano, che saranno posti in cassa integrazione straordinaria per un anno. Durante questo periodo, l’azienda proporrà opportunità di ricollocamento, tra cui 31 posizioni legate ai servizi nello stabilimento di Fabriano, 48 legate al business sicurezza, sempre a Fabriano, e 10 posizioni legate al business Fabriano Colore e affini nel sito di Rocchetta. Sono previste anche 16 posizioni negli altri stabilimenti marchigiani, suscettibili di incremento grazie ai prepensionamenti nel 2025, e 55 posizioni disponibili negli stabilimenti del Nord Italia (Trentino, Friuli e Veneto), accompagnate da benefit e facilitazioni per chi accetterà il trasferimento. L’azienda, in collaborazione con la Regione Marche, ha inoltre previsto attività di formazione e riqualificazione per i lavoratori che cambieranno mansione.
Con l’ultima risma di Fabriano Copy 2, sparisce uno dei simboli dell’industria cartaria locale. Fabriano, città da sempre sinonimo di eccellenza nella produzione di carta, perde un altro pezzo importante della propria tradizione industriale. Ora resta la speranza che i lavoratori coinvolti possano trovare nuove opportunità e che il territorio sappia trasformare questa crisi in un’occasione di rinnovamento. Ma per molti, la fine della Fabriano Copy 2 rappresenta la chiusura di una pagina irripetibile della storia industriale italiana.
Consiglio comunale lampo quello tenutosi ieri sera a Palazzo Lazzarini. Formalmente erano tre i punti all’ordine del giorno, ma all’atto pratico, dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente, l’unico provvedimento da vagliare era la cessione di un piccolo frustolo di terreno in via Leopardi, atto che prevedeva prima l’approvazione della variazione al piano delle alienazioni e successivamente la sdemanializzazione dell’appezzamento di terreno in oggetto.
«Parliamo di un terreno di 9 metri quadrati a cui era stato assegnato un valore di 594,75 euro – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Stefano Montemarani – abbiamo sentito attraverso gli uffici gli estensori del Piano particolareggiato del centro storico per assicurarci che questo terreno non avesse funzioni specifiche, quindi abbiamo contattato informalmente tutti i proprietari confinanti per valutare un loro eventuale interesse all’acquisto. È arrivata un’offerta di 600 euro da un privato e con questi due passaggi diamo il via libera alla cessione». Sia la modifica del piano delle alienazioni che la sdemanializzazione del terreno sono stati approvati all’unanimità.
Il consiglio comunale, come anticipato a fine seduta dal sindaco Andrea Staffolani, dovrebbe tornare a riunirsi entro la fine dell’anno per l’approvazione del bilancio preventivo.
Trenitalia, in accordo con la Regione Marche, committente e programmatrice dei servizi ferroviari, annuncia importanti novità per il trasporto regionale del 2025. La nuova offerta prevede 169 treni al giorno e un incremento di oltre 2 mila posti a sedere rispetto al passato, una scelta strategica per rispondere in maniera efficace alle esigenze dei pendolari e dei viaggiatori occasionali.
Per gli amanti delle due ruote, il 2025 porta ulteriori benefici con 1.100 posti bici disponibili ogni giorno sui treni regionali, con un incremento di 200 posti rispetto all’offerta invernale del 2024. Il trasporto delle biciclette resta gratuito nelle Marche, nei limiti dei posti disponibili, grazie al Contratto di Servizio sottoscritto tra Trenitalia e Regione Marche. Un impegno concreto per favorire la mobilità sostenibile e il turismo lento.
L’offerta ferroviaria verrà ulteriormente arricchita nei fine settimana e in specifiche giornate festive, con tre nuovi treni in circolazione il venerdì e nelle giornate precedenti le principali festività, tra cui Natale, Pasqua, 25 aprile, 1° maggio e 1° novembre.
La dorsale adriatica verrà ulteriormente potenziata con servizi già apprezzati durante l’estate, in collaborazione con Trenitalia TPER. Il sabato è previsto un treno in partenza da Ancona alle 8:15 con arrivo a Bologna alle 10:48 e un treno in direzione opposta da Bologna alle 11:12 con arrivo a San Benedetto del Tronto alle 15:07. Nei giorni festivi, un nuovo collegamento partirà da Ancona alle 9:45 per Bologna con arrivo alle 12:34 e un treno di ritorno da Bologna alle 13:50 con arrivo ad Ancona alle 16:40. Per garantire ulteriori opportunità di spostamento in occasione di ponti festivi e nei weekend, Trenitalia ha previsto due nuovi treni il lunedì e in alcune giornate successive alle festività, con partenza da Ancona alle 8:15 e arrivo a Bologna alle 10:48 e ritorno da Bologna alle 12:12 con arrivo ad Ancona alle 15:04.
Per migliorare i collegamenti con l’Aeroporto di Ancona-Falconara e l’Ospedale Regionale, due nuovi treni festivi circoleranno in tarda mattinata, con partenza da Ancona alle 10:55 e arrivo a Fabriano alle 12:15, e ritorno da Fabriano alle 12:30 con arrivo ad Ancona alle 13:40. Entrambi i servizi effettueranno fermate strategiche ad Ancona Torrette, per l’Ospedale, e Castelferretti Aeroporto.
Un'ulteriore novità riguarda i viaggiatori con animali domestici. Dall'8 dicembre all'8 gennaio, cani, gatti e altri animali domestici di qualsiasi taglia potranno viaggiare gratuitamente a bordo delle Frecce e degli Intercity. Sui treni regionali, gli animali di piccola taglia possono salire a bordo sempre gratuitamente, purché trasportati in un apposito trasportino.
È stata pubblicata la 35° edizione della classifica della Qualità della Vita del Sole 24 Ore, uno strumento che misura i livelli di benessere nelle province italiane attraverso sei macro-aree di analisi: Giustizia e sicurezza, Demografia e società, Affari e lavoro, Cultura e tempo libero, Ambiente e servizi, Ricchezza e consumi.
La provincia di Macerata si distingue in positivo, guadagnando ben 12 posizioni rispetto allo scorso anno e attestandosi al 25° posto con un punteggio complessivo di 602,59. Questo miglioramento riflette il rafforzamento in alcuni ambiti specifici.
Nel settore Giustizia e sicurezza, Macerata si piazza al quarto posto nazionale, con un guadagno di ben 16 posizioni. In questa categoria, è superata a livello regionale solo da Ascoli Piceno, che primeggia a livello nazionale. Notevole crescita anche in Demografia e società, con un balzo di 26 posizioni che porta Macerata al 48° posto. Per Ambiente e servizi viene confermato il quarto posto nazionale, un risultato costante e significativo per il territorio.
Non mancano però le criticità. Macerata perde 4 posizioni sia nella categoria Ricchezza e consumi, scivolando al 53° posto, sia in Affari e lavoro, dove si colloca al 48° posto. Resta inoltre stabile al 41° posto per Cultura e tempo libero, un risultato che segna una distanza rispetto a quando occupava la seconda posizione.
Nel panorama regionale, spicca la performance di Ascoli Piceno, che con 637,5 punti si piazza al 10° posto nazionale, entrando nella top ten guidata da Bergamo, Trento e Bolzano. Ascoli primeggia anche a livello nazionale per giustizia e sicurezza.
Crescita moderata per Fermo, che sale di tre posizioni rispetto allo scorso anno, raggiungendo il 47° posto con 571,7 punti complessivi. Pesaro Urbino e Ancona segnano invece un calo significativo. Pesaro Urbino perde 13 posizioni, scendendo al 38° posto con 588,5 punti. Ancona, con una discesa di 11 posizioni, si attesta al 35° posto con 591,5 punti complessivi.
Sono stati ultimati i lavori di riqualificazione della sede dell’associazione Arci Macerata in via Verdi. I locali comunali, gestiti in comodato dall’associazione, sono stati oggetto di un intervento finanziato attraverso il PNC Sisma – Misura B.2.3.
I lavori, eseguiti dalla ditta Edilsir, hanno permesso di ristrutturare internamente i locali ubicati al primo piano. Si è proceduto alla sostituzione degli infissi esistenti in legno con vetro singolo e con finestre in Pvc a taglio termico e avvolgibili in Pvc dello stesso colore. L’intervento ha riguardato, poi, l’adeguamento dell’impianto elettrico dei locali utilizzati dall’associazione e la sostituzione degli attuali corpi illuminanti con lampade alogene con nuove plafoniere a led a basso consumo energetico.
È stato eseguito, inoltre, il rifacimento completo degli attuali bagni con nuovi pavimenti, rivestimenti e sanitari e sono stati realizzati un controsoffitto in tre stanze e nella zona disimpegno antistante l’ingresso con pannelli di cartongesso, una struttura in profili di alluminio e il contestuale inserimento di lana di roccia. Infine, è stato riqualificato il pavimento esistente in graniglia, sono state sostituite le porte interne della zona bagni e sono stati tinteggiati soffitti e pareti.
“Lo spirito che deve animare il rapporto con le associazioni cittadine è quello della condivisione, non soltanto delle attività sociali, ma anche della gestione del patrimonio immobiliare del Comune – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Per questo abbiamo accolto con favore l’iniziativa che valorizza una porzione dei locali dell’ex scuola. Sarà proprio l'attuazione del Piano di edilizia scolastica a offrire alle associazioni la possibilità di avere nuovi locali da assegnare: le scuole Liviabella, Mameli, Ercole Rosa e, appunto, questa di via Verdi”.
“Un’iniziativa resa possibile da un modello virtuoso di partenariato tra Comune e associazioni del terzo settore e che rientra nel progetto di sostegno al cratere sismico definito Next Appennino – ha aggiunto Guido Castelli, Commissario Straordinario alla Ricostruzione Post Sisma -. Abbiamo sviluppato una serie di azioni che vanno di pari passo con la ricostruzione delle case, dei luoghi e delle infrastrutture; una serie di azioni che valorizza il fattore umano e permette alla comunità di rimanere coesa. Questo di Macerata è, sicuramente, un modello da replicare”.
“Come Arci Macerata siamo soddisfatti di essere arrivati tra i primissimi nella graduatoria del bando della Struttura Commissariale e di essere anche tra i primissimi che sono riusciti a stare nei tempi del progetto – ha commentato il presidente Arci Macerata, Massimiliano Sport Bianchini -. Nello specifico abbiamo riqualificato la nostra sede, il salone centrale e gli spazi comunitari di un edificio comunale grazie alla collaborazione mostrata dall’assessore Marchiori e dall’Amministrazione comunale che ha deliberato con celerità affinché oggi l’edificio sia a norma e rispetto l’ambiente facendo anche attenzione alla tematica del consumo energetico”.
Un nuovo luogo simbolo della città di San Severino Marche, il monastero di Santa Caterina, torna agibile dopo le scosse di terremoto del 2016.
A conclusione dei lavori di riparazione del danno con rafforzamento localizzato della struttura, il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha revocato l’Ordinanza con la quale, in piena emergenza sisma, aveva dichiarato il complesso che sorge a Castello al Monte non utilizzabile. Resta inagibile la chiesa.
I lavori, finanziati dall'Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche per un importo complessivo pari a 2.164.800 euro, hanno permesso il recupero della struttura nella sua bellezza originaria, garantendo la piena sicurezza per chi lo frequenta.
Fondato nel 1544 dalla Comunità Monastica Cistercense di Santa Caterina, il monastero ha origini benedettine risalenti all'anno Mille. La comunità vive ancora oggi secondo la regola benedettina dell’"Ora et Labora", nello spirito cistercense trasmesso da San Bernardo di Clairvaux.
Nel corso dei secoli il monastero è stato ampliato, arricchito e ha visto momenti di grande fervore spirituale, come il ritrovamento nel 1580 del corpo incorrotto di Santo Illuminato, monaco benedettino e copatrono di San Severino Marche. Nonostante le difficoltà, inclusa la confisca dei beni da parte del Regno d’Italia nel 1865, la comunità ha resistito, riacquistando il monastero nel 1904 e continuando a essere una presenza viva nel territorio.
Oggi, il monastero accoglie una comunità multiculturale, con monache cistercensi provenienti dal Vietnam che condividono la stessa regola e spirito di vita, in un clima di comunione e preghiera.
La riapertura del complesso rappresenta non solo un traguardo importante nella ricostruzione post-sisma, ma anche un segno di rinascita per l’intera comunità settempedana.