Fabriano, si chiude un'era: prodotta l'ultima risma di carta per fotocopie
Chiunque sia andato a scuola, in ufficio o abbia semplicemente posseduto una stampante, ha probabilmente utilizzato almeno una risma di Fabriano Copy 2. Bianca, precisa, affidabile: un’icona della carta per fotocopie. Ieri pomeriggio, però, quella storia lunga quasi mezzo secolo si è ufficialmente conclusa.
Nello stabilimento Giano Srl di Rocchetta di Fabriano è stata prodotta, tagliata e confezionata l’ultima risma di Fabriano Copy 2, segnando la fine di un’epoca per l’industria cartaria locale. Un momento carico di emozioni per i lavoratori del secondo turno, che, tra lacrime e un senso di vuoto, hanno svuotato gli armadietti e detto addio al proprio posto di lavoro. "Tantissime lacrime e anche un senso di vuoto e disperazione", racconta Valerio Monti, dipendente di Giano Srl e segretario Uilcom.
La produzione della carta per fotocopie a Fabriano era iniziata nel 1976, portando il nome della città marchigiana in scuole, uffici e case di tutto il mondo. L’11 dicembre scorso era stata spenta la F3, la storica macchina dedicata alla produzione, e ieri, con la confezione dell’ultima bobina, si è chiuso definitivamente il ciclo produttivo.
La chiusura di Giano Srl è frutto dell’accordo raggiunto nell’ambito della vertenza Fedrigoni, che prevede la dismissione della società entro la fine dell’anno. "Fabriano non produce più carta per fotocopie. Il famoso Fabriano Copy 2 non sarà più acquistabile", ha confermato Monti, evidenziando la portata simbolica di questa perdita per il territorio.
La chiusura interessa 173 dipendenti, distribuiti tra i siti di Vetralla e Fabriano, che saranno posti in cassa integrazione straordinaria per un anno. Durante questo periodo, l’azienda proporrà opportunità di ricollocamento, tra cui 31 posizioni legate ai servizi nello stabilimento di Fabriano, 48 legate al business sicurezza, sempre a Fabriano, e 10 posizioni legate al business Fabriano Colore e affini nel sito di Rocchetta. Sono previste anche 16 posizioni negli altri stabilimenti marchigiani, suscettibili di incremento grazie ai prepensionamenti nel 2025, e 55 posizioni disponibili negli stabilimenti del Nord Italia (Trentino, Friuli e Veneto), accompagnate da benefit e facilitazioni per chi accetterà il trasferimento. L’azienda, in collaborazione con la Regione Marche, ha inoltre previsto attività di formazione e riqualificazione per i lavoratori che cambieranno mansione.
Con l’ultima risma di Fabriano Copy 2, sparisce uno dei simboli dell’industria cartaria locale. Fabriano, città da sempre sinonimo di eccellenza nella produzione di carta, perde un altro pezzo importante della propria tradizione industriale. Ora resta la speranza che i lavoratori coinvolti possano trovare nuove opportunità e che il territorio sappia trasformare questa crisi in un’occasione di rinnovamento. Ma per molti, la fine della Fabriano Copy 2 rappresenta la chiusura di una pagina irripetibile della storia industriale italiana.
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