Covid, in Italia raddoppio dei casi ma le Marche sono (quasi) "graziate": l'analisi dell'ingegner Petro
Bentrovati cari lettori a questo nuovo appuntamento con la mia consueta rubrica settimanale che analizza l’andamento del contagio da coronavirus nella regione Marche e in Italia.
I numeri dei nuovi casi stanno raddoppiando a livello nazionale, mentre nelle Marche questa settimana l'aumento si è fermato al 30%. Motivo? Sinceramente penso che quello che stiamo vedendo sia, in buona parte, frutto dei festeggiamenti per le partite della Nazionale agli Europei visto che, obiettivamente, non vi è stata la benchè minima accortezza riguardante la diffusione del contagio. Probabilmente questo effetto lo vedremo anche durante la settimana in corso.
I dati ospedalieri hanno azzerato la loro discesa e quasi certamente questa settimana avremo l'inizio della risalita. Sarà molto importante valutare come cambieranno le cose finito l'effetto "Europei" ovvero se si riesce a rientrare in tempi di raddoppi dei casi più sostenibili. Temo che finora siamo arrivati a vedere l'effetto di Italia - Spagna, mentre manca ancora l'effetto derivante dalla finale.
I decessi, invece, sono fortunatamente ancora in discesa.
Come detto il contagio avanza in tutte le regioni, ma questa volta le Marche sono parzialmente graziate. La Sardegna con il vecchio criterio dei contagi sarebbe da zona gialla. Ora hanno introdotto il limite del 5% sulle terapie intensive e il 10% dei ricoveri: alcune regioni (tipo il Lazio) si stanno molto avvicinando alla soglia del 5%.
Nelle Marche invece bisogna dire che la soglia è abbastanza lontana: da 12 giorni non si registrano nuovi ricoveri in terapia intensiva.
È sempre interessante vedere cosa succede nel Regno Unito poiché potrebbe darci un indizio su cosa ci aspetta. Si sta verificando un fenomeno interessante. La letalità rimane sempre attorno allo 0.35%, mentre invece sembra diminuire la percentuale di casi che finiscono in ospedale.
Nel punto di minimo, il 5% dei contagiati veniva ricoverato mentre ora possiamo stimarlo attorno al 3%. Potrebbe anche trattarsi di un effetto della copertura vaccinale che prende piede.
Personalmente, però, reputo insensato lasciar correre il contagio con la campagna vaccinale in atto.
Infine nel dibattito sul Green Pass, vorrei riportare un dato che i media si sono tutti "dimenticati" di riportare, ovvero, un paragone di come sta andando la campagna nelle varie Nazioni.
[NAZIONE , % 1 dose , % completa]
UK 68.1% (52.6%)
ISRAELE 66.3% (60.4%)
USA 55.%% (48.1%)
FRANCIA 54.4% (40.1%)
GERMANIA 59.3% (45.6%)
ITALIA 61.5% (45.2%)
SPAGNA 62.1% (50.9%)
IRLANDA 61.5% (45%)
Il Regno Unito risulta ancora essere il paese con la maggior percentuale di vaccinati, ma l'Europa ha colmato buona parte del gap, mentre negli Stati Uniti la campagna di vaccinazione potremo dire che sia quasi finita, e male.
L'Italia, assieme alla Spagna dove finora non vi sono state particolari limitazioni nel quotidiano per i non vaccinati, sono le nazioni che stanno portando avanti meglio la campagna vaccinale.
Consideriamo, ad esempio, che l'Irlanda ha il green pass per andare nei pub, così come molte regione tedesche.
La decisione di Macron, che ha acceso il dibattito anche in Italia, è stata presa in virtù del cattivo andamento dei contagi in Francia.
Mi sento di dire, in conclusione, che i toni da caccia alle streghe che abbiamo in Italia sono abbastanza esagerati rispetto all'attuale situazione del contagio nel nostro Paese.
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