Covid-19, situazione preoccupante in zona Castelfidardo: l'analisi nei grafici dell'ingegner Petro
Bentornati cari lettori al nostro appuntamento settimanale. Oggi ci sono diversi punti interessanti da esaminare. La situazione dei contagi è pressochè stabile in italia e nella nostra regione.
Ripropongo il grafico della letalità, notiamo come da circa 3 settimane stia cambiando qualcosa ovvero l'epidemia sta perdendo letalità e per questo il trend è visivamente in discesa:
Anche guardando la consueta variazione degli indici notiamo che, a fronte di contagi stabili, i decessi denotino un trend di discesa. Possiamo spiegarlo in due modi: in primo luogo che la variante inglese sia meno grave dell'originaria, in secondo luogo che la vaccinazione del personale sanitario e degli ospiti delle RSA stia iniziando ad avere effetto preservando i luoghi più critici.
Veniamo invece alla analisi delle regioni. La provincia autonoma di Bolzano e l'Umbria rimangono zone critiche, a Bolzano abbiamo l'1.5% della popolazione contagiata. In queste due regioni le terapie intensive sono in aumento significativo e la regione Umbria si avvicina al collasso: siamo a 95 terapie intensive occupate per milione di abitanti.
La nostra regione non se la passa benissimo. Se vediamo il rapporto terapie intensive/contagiati abbiamo lo stesso rapporto dell'Umbria. Inoltre è evidente che sia attivo un importante cluster con centro la città di Castelfidardo.
In regione abbiamo mediamente lo 0,54% della popolazione contagiata, a Castelfidardo abbiamo l'1.62% della popolazione contagiata ed un 3.95% della popolazione in isolamento domiciliare: in pratica una persona su 18 non può uscire di casa, una incidenza maggiore che nella provincia di Bolzano.
Nei dintorni abbiamo Osimo con l'1.02% della popolazione positiva, Loreto con l'1.23% di positivi, Porto Recanati 0.87%. Un altro punto che potrebbe presentare criticità è Tolentino con lo 0.95% di persone infette.
Come paragone riportiamo Macerata con lo 0.32%, Civitanova 0.56%, Ancona 0.62%, Pesaro 0.36%, Fermo 0.47%, Ascoli 0.35%.
In queste aree più critiche non sarebbe sbagliato adottare delle restrizioni altrimenti si finirebbe per avere nuovamente tutta la regione in zona arancione.
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