Covid-19, la Regione Marche vede 'rosso': l'evoluzione del virus nei grafici dell'Ingegner Petro
Bentornati cari lettori ad una nuova puntata di questa rubrica che sto curando da quasi un anno.
Avevo anticipato la scorsa settimana che le previsioni erano di zona arancione e così purtroppo è stato; la provincia di Ancona è la quarta in Italia con più contagi rapportati alla popolazione e questa settimana abbiamo avuto il peggior rialzo di casi su base nazionale: ovvero +52% di casi. La situazione sta andando fuori controllo e il calcolo per il cambio di colore è effettuato il Venerdì; se lo avessero fatto ieri probabilmente saremmo finiti in zona rossa.
Uno scenario non assurdo che accada la prossima settimana; al momento il minimo sarebbe inserire i comuni anconetani più colpiti dal virus nella zona rossa.
Poco da commentare su questo grafico. L'unico dato rilevante certifica che lo screening ancora sta tenendo e quindi si registra una lievissima diminuzione della proporzione di sintomatici rispetto ai casi totali.
Il rialzo dei casi di positività è comunque generalizzato a livello nazionale anche se la nostra regione è stata la peggiore ma notiamo una cosa interessante: i decessi sembrano ancora scollegati dall'andamento dei contagi.
Certo che con l'aumento dei casi registrato in questi giorni anche il numero delle vittime sarà destinato a rialzarsi, ma sarà molto interessante esaminare di quanto. Se si conferma la tendenza di diminuzione di letalità certamente sarà un buon segnale e non credo dovuto alle vaccinazioni che ancora per la popolazione over 80 siamo ben lontani da avere una copertura minimamente sufficiente.
La notizia positiva è che la Sardegna è la prima regione ad entrare nella zona bianca in quanto essendo un'isola, gode certamente di un maggiore isolamento e può facilmente tracciare gli ingressi nel suo territorio. Come detto questa volta abbiamo la maglia nera per incremento dei contagi che ci pone fra le peggiori regioni d'Italia anche se per ora le terapie intensive non sono troppo sotto pressione considerando che anche in Umbria,dopo alcune settimane, sembra che la situazione sia in miglioramento.
Oltre le considerazioni fatte, ancora qualcosa sta sfuggendo di come regioni con scarsa densità abitativa come Marche ed Umbria possano essere messe peggio di regioni che hanno grandi città come Lazio, Lombardia e Campania è evidente che qualcosa nella gestione dell'emergenza non stia funzionando.
La campagna di vaccinazione a livello nazionale procede al ritmo di circa 100.000 dosi giornaliere, non si capisce perchè non si segua l'esempio inglese dove anche agli over 65 stanno somministrando il vaccino Oxford e non solo il Pfizer/Moderna, dove è uscito uno studio scozzese dove mostra che il vaccino Oxford sia addirittura più efficace dei 2 vaccini mRNA nel prevenire i casi gravi.
Nel frattempo negli USA è stato approvato il vaccino Johnson & Johnson che è il primo monodose che potrà certamente dare una grossa spinta ai piani di vaccinazione.
Il paese che è più avanti nelle vaccinazioni è Gibilterra, notiamo che se ad inizio gennaio ha avuto un gigantesco picco di 120 contagi in un giorno (contando 33mila abitanti) ora il virus sembra quasi completamente sparito con un numero di casi giornalieri che si conta sulla dita di una mano.
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